Gli ITS per la sicurezza stradale: veicolo intelligente,, sistemi cooperativi e ITS Action Plan. Olga Landolfi TTS Italia

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1 Gli ITS per la sicurezza stradale: veicolo intelligente,, sistemi cooperativi e ITS Action Plan Olga Landolfi TTS Italia

2 Il Problema: Il Trend della Mobilità Incremento % della domanda di trasporto nel periodo nei 6 principali Paesi della UE (dati Commissione Europea) % per il trasporto passeggeri (tutti i modi) + 70% trasporto passeggeri su strada % per il trasporto merci (tutti i modi) + 71% trasporto merci su strada

3 I Trasporti in Italia Dati Nazionali 2007 (CNT 2007) Traffico passeggeri interno: milioni di passeggeri km all anno anno Il 92,23% sceglie la strada Traffico merci interno: milioni di tonnellate - km all anno anno Il 64,85% avviene su strada

4 La Sicurezza Stradale in Italia Dati Nazionali (ISTAT 2007)

5 Le Criticità per la Sicurezza Stradale Il 76,6% degli incidenti avviene sulle sulle strade urbane (dati 2007) Nel caso di incidenti fra veicoli la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale, poi segue il tamponamento Per veicoli isolati prevalgono la fuoriuscita di strada e lo sbandamento Il 97,3% degli incidenti è dovuto a cause imputabili al comportamento scorretto del conducente o del pedone Il 2,3% è dovuto a cause imputabili allo stato psico-fisico del conducente alla guida Solo lo 0,3% è dovuto a difetti o avarie del veicolo

6 Possibili Soluzioni - 1 Non esiste una soluzione unica al problema dell incidentalità stradale ma le esperienze dimostrano che bisogna agire in diverse direzioni Le campagne di educazione e di informazione sono fondamentali per una maggiore conoscenza e coscienza del problema specie fra i giovani L inasprimento delle regole e delle sanzioni e maggiori controlli portano benefici rilevanti ma non sono sufficienti Occorre anche agire direttamente su veicolo e sulla strada per renderli parte attiva nel processo di prevenzione degli incidenti

7 Possibili Soluzioni - 2 Una strada possibile è rendere il veicolo e la strada intelligenti ed in connessione fra loro Il veicolo non è più un oggetto isolato ma diventa un elemento attivo di un sistema complesso costituito dalla strada e dall insieme di veicoli che transitano su essa Da qui nascono i concetti di STRADA INTELLIGENTE, VEICOLO INTELLIGENTE e GUIDA COOPERATIVA L obiettivo è il 50% in meno del numero di morti sulla strada per il 2010 come fissato dalla Commissione Europea

8 La Strada Intelligente -1 Cosa si intende? Un sistema dei trasporti intelligente pone al primo posto l utente in un ottica di servizio In un sistema di trasporto intelligente infrastruttura, passeggero, merce e veicolo sono interconnessi L utente non è più un punto isolato in movimento ma diventa un elemento stesso del sistema con cui vengono scambiate le informazioni che gli consentono di operare scelte consapevoli ed informate di mobilità L obiettivo è il miglioramento dell efficienza efficienza e della sicurezza del trasporto

9 La Strada Intelligente - 2 Come si rende una strada intelligente? Una strada intelligente comunica con l utente l con diversi strumenti informativi Il prerequisito di base è la disponibilità dell informazione Per essere realmente efficace sia per l utenza l sia per il gestore l informazione l deve essere affidabile e certificata Sono necessari strumenti adeguati per il monitoraggio, il controllo e la gestione della strada: ITS Intelligent Transport Systems

10 I Sistemi ITS Gli ITS nascono dall applicazione applicazione ai trasporti delle tecnologie informatiche e di telecomunicazione e delle metodologie proprie della teoria dei sistemi Gli ITS sono lo strumento per gestire le reti di trasporto come un sistema integrato L integrazione delle informazioni e delle reti consente di affrontare in modo intelligente i problemi della mobilità e del trasporto nella loro globalità

11 Cosa sono gli ITS? Gli ITS sono i sistemi per: La gestione del traffico e della mobilità Il pagamento automatico La gestione del trasporto pubblico L informazione all utenza Il controllo avanzato del veicolo per la sicurezza del trasporto e la navigazione La gestione delle flotte e del trasporto merci La gestione delle emergenze e degli incidenti

12 Principi di base degli ITS Le applicazione ITS sono basate su tre passi fondamentali: acquisizione dell'informazione elaborazione dell informazione comunicazione dell informazione Per realizzare un ITS occorre disporre di tecnologie abilitanti in grado di effettuare i tre step di base

13 Tecnologie abilitanti -1 Telecomunicazioni FM/RDS DAB GSM/GPRS Internet UMTS Comunicazioni a corto raggio (infrared( beacons e micro-onde) Fibre ottiche

14 Tecnologie abilitanti -2 Localizzazione e navigazione Digital maps GPS GALILEO Dispositivi di acquisizione dati Sensori Radar Processori di immagini Telecamere a circuito chiuso (CCTV) Comunicazioni a corto raggio (infrared( beacons e micro-onde)

15 Gli ITS per la Sicurezza Obiettivo: sono mirati a migliorare le condizioni di sicurezza dei veicoli e dell infrastruttura Si possono classificare in: Sistemi di supporto alla visione Sistemi anticollisione Sistemi di controllo intelligente della crociera (AICC) Sistemi di monitoraggio del guidatore Sistemi di monitoraggio del veicolo Sistemi antinebbia Sistemi di rilevamento delle condizioni atmosferiche Sistemi di guida cooperativa Sistemi per la guida automatica

16 Il Veicolo Intelligente Il veicolo intelligente è un veicolo dotato di elettronica di bordo capace di aumentare il livello di sicurezza della guida in determinate condizioni di pericolosità I sistemi di bordo sono intelligenti nel senso che possono anche sostituirsi al guidatore in alcune situazioni Il caso estremo è il veicolo AVG a guida completamente autonoma dotato di intelligenze in grado di collaborare fra loro per la missione di muoversi in modo indipendente da un punto di partenza ad un punto di destinazione

17 Lo strumento chiave: i sensori - 1 La possibilità di rendere intelligente un veicolo è legata alla disponibilità di sensori adeguati (tecnologie abilitanti) L elemento principale del veicolo intelligente sono i sensori che sono l elemento l chiave su cui si basano le funzioni di intelligenza di cui il veicolo è dotato I sensori sono essenzialmente produttori di informazioni su cui vengono basate le decisioni dei sistemi di bordo Ogni sensore ha una sua accuratezza ed una sua incertezza ed anche una sua capacità intrinseca di fornire più o meno rapidamente le informazioni

18 Lo strumento chiave: i sensori - 2 I sensori, per le loro caratteristiche, costituiscono allo stesso tempo il valore aggiunto e la criticità del veicolo intelligente La prima scelta del progettista è individuare un sensore adeguato a fornire le informazioni utili per la soluzione del problema che sta alla base del bisogno da soddisfare (es. aumentare la visibilità nella nebbia, mantenere la distanza di sicurezza, ecc.) A monte dell intero processo di progettazione e di realizzazione vi è quindi la comprensione dei problemi da risolvere che costituiscono i bisogni dell utente del veicolo in termini di maggiore sicurezza

19 Il ruolo dell elettronica Le automobili di oggi possono essere definite computer su ruote per il numero di sistemi digitali presenti a bordo Un veicolo di gamma bassa costruito nel 2005 ha moduli elettronici di controllo per un totale di componenti Un veicolo di gamma alta può contenere oltre 70 moduli di controllo con più di 400 componenti L elettronica è destinata ad avere un ruolo sempre maggiore nello sviluppo dei nuovi veicoli (4,5 km di cavi elettrici per veicolo nel 2010)

20 Cosa rende un veicolo intelligente - 1 Informazioni da sensori di rilievo dell ambiente circostante

21 Cosa rende un veicolo intelligente - 2 Informazioni da sistemi di comunicazione Informazioni veicolo-infrastruttura (Gateway) Informazioni sul traffico, sull ambiente, sullo stato della strada Possibile uso dei veicoli come sorgente di traffico Comunicazioni veicolo-veicolo (network ad hoc) Informazioni e warning

22 Cosa rende un veicolo intelligente - 3 Capacità di elaborazione e di decisione

23 Esempi applicativi

24 Sistemi di bordo per la sicurezza Per la legislazione europea i nuovi modelli di veicoli dovranno essere dotati di dispositivi telematici per la sicurezza a partire dal 2010

25 Il Sistema ABS Il sistema ABS (Anti Block System) è obbligatorio sulle vetture di serie L obiettivo del sistema è di mantenere il controllo del veicolo anche durante la fermata Il sistema controlla elettronicamente la pressione del freno per impedire il bloccaggio delle ruote Vantaggi: maggiore manovrabilità, funzione antiscivolo su strade viscide (una delle maggiori cause di incidenti) Svantaggi: aumento dello spazio di frenatura

26 Il Sistema ESP Il sistema ESP (Electronic Stability Program) consente di mantenere la stabilità del veicolo Il sistema agisce in modo differenziato sulle ruote frenando indipendentemente alcune ed accelerando le altre per ridare l assetto corretto al veicolo Il sistema ESP evita lo sbandamento del veicolo che è la causa principale di almeno il 40% di tutti gli incidenti stradali mortali Secondo alcuni studi il sistema ESP può ridurre il rischio di sbandata addirittura fino all'80% Un studio effettuato dall'università di Colonia sui costi sociali degli incidenti stradali dimostra che se il sistema ESP fosse introdotto in modo capillare sul mercato,, solo in Europa si potrebbero salvare vite ed evitare incidenti stradali

27 Frontal Collision Warning - 1 Sistema che evita la collisione frontale con ostacoli posti sulla traiettoria del veicolo Il sistema avverte il guidatore in caso di avvicinamento eccessivo ad ostacoli frontali ed agisce sull acceleratore

28 Frontal Collision Warning - 2 Le tecnologie abilitanti sono una telecamera per il rilievo della corsia, un radar ed un pedale attivo

29 ACC Automatic Cruise Control Il sistema è stato introdotto prima in Giappone (1995) e poi in EU (1998) E un estensione del Cruise Control in grado di mantenere non solo la velocità ma anche la distanza (headway( headway) ) dal veicolo che precede

30 Sistemi di Supporto alla Visione Sistemi di miglioramento delle condizioni di visione per guida notturna (prototipo CRF) Il sistema è basato su sensori ad infrarosso Prototipo CRF

31 Sistemi per la guida notturna - 1 Il sistema Night Vision rende la guida notturna più sicura e confortevole Il sistema attivo ad infrarossi con un raggio di azione di 150 metri fornisce al guidatore una immagine nitida della situazione presente davanti alla vettura Il sistema Night Vision è composto principalmente da una video camera ad infrarossi posizionata fra lo specchietto retrovisore e il parabrezza anteriore, un monitor nella plancia, l'unità di controllo elettronica e due fari ad infrarossi La strada viene illuminata con luce ad infrarossi che non può essere vista dall'occhio umano. In questo modo il Night Vision rende gli oggetti visibili, anche quelli che non emettono calore, come cartelli stradali, camion o mezzi parcheggiati e segnali presenti sull'asfalto

32 Sistemi per la guida notturna - 2 Visione normale Visione con il sistema Night Vision

33 Sistemi per la guida notturna - 3

34 Sistemi per la guida notturna - 4

35 Visione angoli ciechi - 1

36 Visione angoli ciechi - 2

37 Head up display

38 Sistemi di mantenimento della corsia - 1 Consentono funzioni di warning per l uscita l involontaria dalla corsia Il sistema agisce sul volante per ripristinare la traiettoria Tecnologie abilitanti sono una telecamera di rilievo della corsia ed un sistema elettrico avanzato di sterzatura (EPS)

39 Sistemi di mantenimento della corsia - 2

40 Il sistema SAVE del CRF

41 Il Prototipo Lancia NEA del CRF

42 NEA e la Virtual Safety Belt

43 Sistemi per veicoli pesanti Sono disponibili sistemi ACC per veicoli pesanti I sistemi di monitoraggio del guidatore, del carico e del veicolo sono anche più sofisticati per il valore commerciale del viaggio Sono allo stato di sviluppo avanzato diverse funzioni di assistenza alla guida

44 Le prospettive

45 Sistemi per la sicurezza attiva

46 Sistemi per la sicurezza preventiva

47 Sistemi per l informazione a bordo

48 I Sistemi Cooperativi

49 Sistemi di guida cooperativa - 1 La guida cooperativa è la nuova frontiera della mobilità Nei sistemi di guida cooperativa i veicoli comunicano fra loro e con l infrastruttura l per uno scambio continuo di informazioni a beneficio della gestione del traffico e della sicurezza Con i sistemi di guida cooperativa si passa dal concetto di veicolo isolato che si muove in un ambiente di altri veicoli isolati, al concetto del veicolo come parte di un sistema intelligente in cui i veicoli sono collegati fra loro e con l infrastruttura

50 Sistemi di guida cooperativa - 2 Nei sistemi cooperativi al veicolo provengono in modo continuo informazioni sulle posizioni ed i parametri dinamici dei veicoli presenti in un area circostante sufficientemente ampia, insieme ad informazioni sullo stato della strada e del traffico Il veicolo è dotato di intelligenza capace di elaborare le informazioni e suggerire il migliore comportamento al guidatore per evitare situazioni di pericolo L obiettivo è realizzare una situazione di mobilità in cui i veicoli si muovono costantemente all interno di un Margine di Sicurezza

51 Sistemi di guida cooperativa - 3 I sistemi cooperativi sono basati su: Comunicazione V2V e V2I veloce, affidabile ed interoperabile Localizzazione precisa real-time Infrastruttura dotata di sensori e di sistemi per la gestione dell informazione Sistemi informativi di bordo I punti chiave su cui è attualmente concentrata la ricerca sono: Modalità di raccolta, verifica ed erogazione dei dati Interoperabilità dei sistemi e dei componenti e standardizzazione Compatibilità con l informativa l di bordo

52 Sistemi di guida cooperativa - 4 Con i sistemi cooperativi si può realizzare una nuova visione della mobilità

53 Sistemi di guida cooperativa - 5 L evoluzione: i sistemi di platooning V i d i V i-1 speed and distance control platoon driving - automated highway

54 Esempi applicativi

55 Il sistema Infonebbia - 1 Il Progetto Sicurezza nella Nebbia ha l obiettivo l di testare un sistema integrato veicolo-infrastruttura per garantire la sicurezza di guida in contesti caratterizzati da scarsa visibilità Il progetto è stato promosso dall ANAS in collaborazione con il CRF

56 Il sistema Infonebbia - 2 Il progetto ha sviluppato due siti autostradali di test equipaggiati con Tecnologie ITS: Autostrada Brescia-Padova e Superstrada Torino- Caselle

57 Il sistema Infonebbia - 3 Sito Brescia-Padova

58 Il sistema Infonebbia - 4 Sito Torino-Caselle

59 Il Progetto Europeo Gallant Nel sistema Gallant i veicoli sono in grado di adattare automaticamente la velocità in prossimità di curve pericolose usando il sistema satellitare GNSS - EGNOS associato ai dati provenienti da veicolo precedente visionabili sul sistema di bordo

60 Il Progetto Europeo Gallant

61 Il Progetto Europeo Gallant

62 Il Progetto Europeo Gallant

63 Il Progetto Europeo Gallant

64 Il Progetto Europeo Gallant

65 I Sistemi per la Navigazione

66 Gli ITS per la Navigazione Obiettivo: sono mirati ad assistere il guidatore lungo il percorso Si possono classificare in: Sistemi di navigazione autonoma Sistemi di navigazione assistita (Route Guidance)

67 Sistemi di Navigazione Autonoma Elementi di base del sistema: sistema GPS on board computer digital map (CD Rom) Funzionalità calcolo del percorso migliore assistenza al guidatore per il raggiungimento della destinazione

68 Sistemi di Navigazione Assistita - 1 Elementi di base del sistema: sistema GPS on board computer interfaccia con il sistema RDS/TMC o con infrastrutture di terra (beacons( beacons) Funzionalità calcolo del percorso migliore in funzione delle effettive condizioni di traffico sulla rete informazioni sulla dislocazione dei parcheggi informazioni turistiche sul luogo di destinazione informazioni sugli orari dei mezzi pubblici e sull offerta intermodale possibilità di prenotazioni real time

69 Sistemi di Navigazione Assistita - 2 Schema funzionale del sistema: GPS RDS/TMC PAGERS ON-BOARD SYSTEM BEACONS

70 Considerazioni di sintesi - 1 Il veicolo intelligente è già una realtà dal momento che sistemi di ausilio alla guida cominciano ad essere progressivamente introdotti sul mercato I finanziamenti per attività di R&S sul veicolo intelligente sono ingenti in Europa, USA e Giappone La tecnologia è ormai matura per un introduzione di massa dei sistemi di sicurezza sul veicolo grazie al continuo progresso tecnico sui sensori e gli attuatori Permangono barriere non tecniche: standard condivisi, aggiornamento normativo, costi, scarsa conoscenza da parte del pubblico (caso dei sistemi ESC)

71 Considerazioni di sintesi - 2 Attività di ricerca sui sistemi cooperativi sono state avviante solo di recente (VI e VII Programma Quadro UE) Problemi ancora da risolvere riguardano: Miglioramento dell affidabilità dei sistemi sensoriali a costi accettabili Integrazione dei sistemi di sicurezza preventiva-attiva-passiva Comunicazione veicolo-infrastruttura Normative e procedure di collaudo Sperimentazioni su strada Consapevolezza presso il pubblico

72 Le priorità per la UE: l ITSl Action Plan

73 L ITS Action Plan: contesto e riferimenti -1 COM(2008) 886 Piano d azione per la diffusione di sistemi di trasporto intelligenti in Europa e relativa proposta di Direttiva COM(2008) 887 pubblicate in GUCE il 16 Dicembre 2008 Risultato di un processo iniziato nel 2006 con il Mid Term Review del Libro Bianco sui Trasporti del 2001 Il Mid Term Review riconosce un ruolo chiave all innovazione nel trasporto stradale come strumento per affrontare le sfide della mobilità sostenibile: Congestioni (costo annuo: 0,9 1,5% del PIL UE) Emissioni di CO2 (72% di quelle prodotte dall intero settore trasporti, con una crescita del 32% nel periodo ) Sicurezza (attuale numero di decessi superiore di 6000 unità rispetto all obiettivo del 2010) Domanda di trasporto in crescita (+50% fra per il trasporto merci, +35% per il trasporto passeggeri)

74 L ITS Action Plan: contesto e riferimenti -2 L approccio convenzionale basato sulle sole infrastrutture non è adeguato in termini di tempo, costi ed impatti sociali Il Mid Term Review indica gli ITS come possibile risposta se impiegati al pieno delle loro potenzialità Questa potenzialità a livello Europeo attualmente non è sfruttata: Applicazioni limitate e frammentarie a livello nazionale / regionale / locale Differenze notevoli fra i diversi Stati Membri Problemi di interoperabilità Discontinuità geografiche Necessità di standardizzazione Limitata consapevolezza dei benefici

75 Necessità di una strategia europea per gli ITS Il passaggio dalla fase attuale di frammentazione ad una diffusione su larga scala degli ITS richiede una strategia coordinata a livello Europeo L obiettivo è la rimozione delle barriere che ostacolano il pieno sviluppo degli ITS Un azione Europea comune può efficacemente contribuire a: Affrontare la complessità organizzativa di introduzione degli ITS, specie in processi con molti attori coinvolti Sostenere la penetrazione di mercato dei servizi di mobilità per i cittadini Promuovere la generazione di economie di scala per rendere l introduzione degli ITS più veloce, più economica e con meno rischi Garantire la continuità dei servizi in tutta Europa Potenziare il ruolo dell industria Europea sui mercati mondiali L ITS Action Plan è un primo strumento per raggiungere questi obiettivi

76 Obiettivi dell ITS Action Plan - 1 Obiettivo del Piano è accelerare e coordinare la realizzazione degli ITS nel trasporto stradale, comprese le interfacce con gli altri modi di trasporto Il Piano si configura come un quadro di riferimento strategico per le politiche sugli ITS a livello Europeo Il Piano tiene conto delle maggiori iniziative lanciate dalla Commissione nel settore de trasporti su strada, al fine di massimizzare le sinergie: Action Plan on Freight Transport Logistics Action Plan on Urban Mobility Galileo Il Pacchetto di misure sul Greening Transport L iniziativa I2010 sulle Intelligent Cars esafety ecall Il VII Programma Qadro Le Piattaforme Tecnologiche Europee e le agende di ricerca strategica correlate CARS 21 La Direttiva sui Sistemi di Telepedaggio Il Tachigrafo digitale

77 Obiettivi dell ITS Action Plan - 2 Il Piano ha un orizzonte temporale di 5 anni ( ) Nel Piano sono individuate 24 azioni specifiche per 6 aree prioritarie di intervento ed il relativo orizzonte di attuazione Agli Stati membri è richiesto di mettere a punto un quadro di interventi e definire le procedure necessarie per conseguire gli obiettivi delineati nel Piano Il Piano fornisce una linea guida per aggregare le risorse e gli strumenti che sono attualmente disponibili in modo da generare un valore aggiunto a livello Europeo

78 Le aree prioritarie di intervento Le aree prioritarie sono state definite nella fase di consultazione Alla base è stato posto che le applicazioni ITS da diffondere nel brevemedio periodo siano tecnologicamente mature, con un sufficiente livello di interoperabilità e idonee a suscitare effetti catalizzatori in tutta l'europa Aree prioritarie Uso ottimale della strada, del traffico e dei dati relativi alla circolazione Continuità dei servizi ITS per la gestione del traffico e delle merci nei corridoi di trasporto europei e nelle conurbazioni Sicurezza stradale e protezione dei sistemi di trasporto Integrazione dei veicoli nelle infrastrutture di trasporto Sicurezza e protezione dei dati e questioni legate alla responsabilità Cooperazione e coordinamento europeo per gli ITS

79 Area di azione 1: Azioni proposte - 1 Priorità: Uso ottimale della strada, del traffico e dei dati relativi alla circolazione Definizione di procedure per la fornitura di servizi di informazione paneuropei in tempo reale sul traffico merci e passeggeri. Aspetti da affrontare: Fornitura di servizi di informazione sul traffico da parte del settore privato Fornitura di dati relativi alla regolazione del traffico da parte delle autorità pubbliche Accesso garantito dalle pubbliche autorità a informazioni sulla sicurezza raccolte da imprese private Accesso garantito dalle imprese private a dati pubblici pertinenti (2010) Ottimizzazione della raccolta e fornitura di dati relativi alla circolazione stradale e ai piani di circolazione del traffico, regolamenti sul traffico e strade raccomandate, in particolare per veicoli pesanti (2012)

80 Area di azione 1: Azioni proposte - 2 Definizione di procedure per assicurare la disponibilità di dati pubblici accurati per le mappe digitali ed il loro tempestivo aggiornamento, attraverso la cooperazione fra i soggetti pubblici rilevanti ed i fornitori di mappe (2011) Definizione delle specifiche dei dati e delle procedure per la prestazione gratuita di servizi minimi di informazione universale sul traffico, compresa la definizione dell'archivio in cui i messaggi da fornire saranno raccolti e conservati (2012) Promozione dello sviluppo di sistemi nazionali multimodali per la programmazione degli itinerari door-to-door (journey planners), tenendo nella dovuta considerazione le alternative di trasporto pubblico esistenti e le loro interconnessioni in tutta l'europa ( )

81 Area di azione 2: Azioni proposte - 1 Priorità: Continuità dei servizi ITS per la gestione del traffico e delle merci nei corridoi di trasporto europei e nelle conurbazioni Definizione di un complesso comune di procedure e di specifiche per garantire la continuità dei servizi ITS per i passeggeri e le merci nei corridoi di trasporto e nelle aree urbane ed interurbane, comprese le interfacce, la standardizzazione dei flussi di informazione, la gestione del traffico, la programmazione degli itinerari, degli eventi e delle emergenze (2011) Identificazione dei servizi ITS da introdurre a supporto del trasporto merci (efreight) e definizione di interventi adeguati per passare dall'idea alla realizzazione, comprese le tecnologie di localizzazione più recenti- RFID, EGNOS/Galileo (2010)

82 Area di azione 2: Azioni proposte - 2 Sostegno alla più generale diffusione di un'architettura quadro degli ITS europei, attualizzata e multimodale, e definizione di un'architettura quadro degli ITS per la mobilità dei trasporti urbani, insieme ad un'iniziativa integrata per la programmazione degli itinerari, la domanda di trasporto, la gestione del traffico, la gestione delle emergenze, l'importo dei pedaggi e l'utilizzo delle aree di sosta e dei trasporti pubblici (2010) Realizzazione della interoperabilità dei sistemi di telepedaggio ( )

83 Area di azione 3: Azioni proposte Priorità: Sicurezza stradale e protezione dei sistemi di trasporto Promuovere l'introduzione di sistemi avanzati di assistenza al conducente e di sistemi ITS per la sicurezza, compresa la loro istallazione nei veicoli nuovi (tramite la loro omologazione) ed la loro successiva installazione nei veicoli esistenti ( ) Sostenere la piattaforma di realizzazione per l'introduzione armonizzata del sistema paneuropeo ecall, anche mediante campagne di sensibilizzazione, il rilancio dei Public Service Access Points (PSAP) e la valutazione della necessità di una regolamentazione (2009) Definire un inquadramento normativo per l'interfaccia uomo-macchina sicura installata a bordo dei veicoli e l'integrazione dei dispositivi nomadi (2010) Definire misure adeguate, comprese linee-guida per l'applicazione delle migliori pratiche, riguardanti l'impatto delle applicazioni e dei servizi ITS sulla sicurezza e il comfort degli utenti vulnerabili (2014) Definizione di misure adeguate, comprese linee-guida sulle migliori pratiche in materia di aree di sosta in sicurezza per i veicoli pesanti e i veicoli commerciali e sui sistemi telematici di parcheggio e riserva delle aree di sosta (2010)

84 Area di azione 4: Azioni proposte Priorità: Integrazione dei veicoli nelle infrastrutture di trasporto Adozione di un'architettura per una piattaforma aperta istallata nel veicolo per la fornitura dei servizi e applicazioni ITS, comprese le interfacce standard (2011) Sviluppo e valutazione di sistemi cooperativi allo scopo di definire un'impostazione armonizzata; valutazione delle strategie di introduzione, compresi gli investimenti in infrastrutture intelligenti ( ) Definizione delle specifiche dei sistemi da infrastruttura a infrastruttura (I2I), tra veicolo e infrastruttura (V2I) e tra veicoli (V2V) nei sistemi cooperativi (2010-I2I, 2011-V2I, 2013-V2V) Definizione di un mandato per gli enti europei di normalizzazione ai fini dell'elaborazione di norme armonizzate per l'introduzione degli ITS, con particolare riguardo ai sistemi cooperativi ( )

85 Area di azione 5: Azioni proposte Priorità: Sicurezza e protezione dei dati e questioni legate alla responsabilità Esaminare i problemi concernenti la sicurezza e la protezione dei dati personali creati dal trattamento dei dati nelle applicazioni e nei servizi ITS e proporre misure pienamente coerenti con la normativa comunitaria (2011) Affrontare e risolvere le questioni legate alla responsabilità nell'uso delle applicazioni ITS, ed in particolare ai sistemi di sicurezza istallati a bordo dei veicoli (2011)

86 Area di azione 6: Azioni proposte Priorità: Cooperazione e coordinamento europeo per gli ITS Proposta di un quadro giuridico per un coordinamento dell'introduzione degli ITS su scala europea (2008) Sviluppo di strumenti di supporto per il processo decisionale, per facilitare le decisioni di investimento nelle applicazioni e nei servizi di ITS (2011) Definizione di orientamenti per il finanziamento pubblico, sia da fonti UE (ad esempio le TEN-T e i fondi strutturali) che da fonti nazionali delle istallazioni e dei servizi ITS sulla base di una valutazione del loro valore economico, sociale ed operativo (2010) Creazione di una piattaforma collaborativa ITS specifica tra gli Stati membri e le autorità regionali/locali per promuovere iniziative ITS nel settore della mobilità urbana (2010)

87 Sviluppi dell ITS Action Plan La finalità del Piano è di fissare le linee guida per uno sviluppo a lungo termine degli ITS Nella visione della Commissione l integrazione delle attività già realizzate o in corso di realizzazione può portare un beneficio significativo La Commissione riferirà dell avanzamento della realizzazione del Piano nel 2012 Nel review del 2012 si aumenteranno, se necessario, le aree di azione

88 La proposta di Direttiva COM(2008) 887 La proposta di Direttiva ha l obiettivo di istituire un quadro di regole di riferimento per l implementazione delle azioni prioritarie definite nell ITS Action Plan Obblighi degli Stati Membri riguardo alla diffusione degli ITS (ART. 3) Assicurare che gli utenti e i fornitori di servizi ITS abbiano accesso a dati affidabili e regolarmente aggiornati sul trasporto stradale Assicurare che dati sul traffico stradale e sulla mobilità, nonché altre informazioni pertinenti possano essere scambiati tra i centri competenti di informazione e di controllo del traffico in diverse regioni o in diversi Stati membri Adottare le misure necessarie per integrare i sistemi ITS di sicurezza a bordo dei veicoli e nell'infrastruttura stradale, e per sviluppare interfacce uomomacchina affidabili, in particolare per i dispositivi nomadi Adottare le misure necessarie per integrare in un'unica piattaforma le varie applicazioni ITS che richiedono lo scambio di informazioni e di comunicazioni tra i veicoli e l'infrastruttura stradale Adottare infrastrutture satellitari per le applicazioni che richiedono servizi di sincronizzazione e posizionamento, o tecnologie con equivalenti livelli di precisione

89 Grazie per l attenzione! l

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