Le idee di Expo verso la Carta di Milano, Report tavolo tematico 27. Sai cosa mangi? La sicurezza alimentare. Contributo n 54

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1 Le idee di Expo verso la Carta di Milano, Report tavolo tematico 27 Sai cosa mangi? La sicurezza alimentare Contributo n 54

2 LE IDEE DI EXPO 2015 VERSO LA CARTA DI MILANO Milano, 7 febbraio 2015 TAVOLO N 27 Tavolo di Lavoro: Sai cosa mangi? La sicurezza alimentare Coordinatore : Dott. Giuseppe Ruocco, Direttore Generale per l'igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione, Ministero della Salute Italia, Roma; Rapporteur : Dott.ssa Carola Cappa, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l Ambiente, Università degli Studi di Milano, Milano; Partecipanti al Tavolo: 1. Dott. Davide Bernabé, Presidente Soc. Agri 2000 NET, Castel Maggiore, Bologna; 2. Prof. Giorgio Calabrese Medico specialista in Scienza dell Alimentazione, docente di Alimentazione e Nutrizione Umana presso l Università di Napoli; 3. Prof. Stefano Cinotti, Medico Veterinario, Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna, Brescia; 4. Prof.ssa Maria Luisa Cortesi, professore ordinario di Industrie e Ispezione degli Alimenti di Origine Animale, Università degli studi di Napoli Federico II, Napoli; 5. Dott. Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona, Cremona; 6. Dott. Alberto Mantovani, Direttore del Reparto Tossicologia Alimentare e Veterinaria dell Istituto Superiore di Sanità, Roma; 7. Gen. Cosimo Piccinno, Comandante Carabinieri per la Tutela della Salute NAS, Roma; 8. Dott.ssa Daniela Rodorigo, Direttore Generale della comunicazione e dei rapporti europei ed internazionali, Ministero della Salute, Roma; 9. Dott. Roberto Scrivo, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute; 10. Dott. Alberto Spagnolli, Direttore della Comunicazione e delle Relazioni Esterne EFSA, Parma; 11. Cap. Sergio Tirrò, Comando Carabinieri per la Tutela della salute NAS, Roma; Non nell elenco iniziale, ma presenti al tavolo: 12. Cap. Paolo Belgi, Comandante NAS Carabinieri, Milano; 13. Dott. Mauro Fanin, Presidente Cereal Docks Spa, Camisano Vicentino, Vicenza; 14. Dott. Lorenzo Faregna, Direttore Agrofarma, Federchimica, Milano; 15. Dott.ssa Cristina Marchetti, Syngenta, Milano;

3 16. Dott.ssa Francesca Melandri, IRB Istituto di Ricerche Biotecnologiche, Altavilla Vicentina, Vicenza; 17. Dott.ssa Renata Pascarelli, Direzione qualità Coop Italia, Casalecchio di Reno, Bologna; SESSIONE MATTUTINA Nella mattinata sono state delineate e discusse le parole chiave relative al tema della Sicurezza Alimentare ( food safety ). Unitamente alle keywords sono stati discussi concetti strettamente legati alle parole chiave e sono stati ricordati alcuni case history di interesse nazionale ed internazionale. Dapprima, si è identificato l obiettivo centrale della sicurezza alimentare: la fiducia, intesa come fiducia tra i diversi attori del sistema nei reciproci rapporti, fino al cittadino. In modo particolare, sono emersi concetti relativi alla necessità di fare sicurezza alimentare con un approccio interdisciplinare ed olistico, da applicare in tutti gli ambiti e azioni. Si è ritenuto essenziale il concetto di formazione, ma ancora a monte, quelli di ricerca e innovazione ; quest ultima è emersa essere fondamentale per garantire la sicurezza degli alimenti e minimizzare gli sprechi. In seguito si è posta l attenzione sulle conoscenze, le quali una volta sviluppate e acquisite, devono essere trasferite, poiché bene di tutti, e diventare conoscenze di comunità e di territorio. Quindi si è soffermata l attenzione sulla differenza tra informare sulla sicurezza alimentare ed educare. Il consumatore, ad esempio, non deve essere unicamente informato ma educato ed è dunque emersa la necessità di attuare una comunicazione partecipata che vada ad interfacciarsi con tutti gli attori del sistema alimentare e che sia, appunto, di tipo partecipativo (e quindi non unidirezionale) sin dall elaborazione dei messaggi. Infatti, la disinformazione ha portato, in recenti crisi alimentari, a drastici ed ingiustificati cali nei consumi dei prodotti incriminati con gravi danni economici, occupazionali e di immagine per l intero settore agroalimentare. Sono emersi concetti quali openness e engagement, quali messaggi di apertura, coinvolgimento e cooperazione a tutti i livelli e tra tutti gli attori della filiera, al fine di creare una rete di conoscenze mirata al raggiungimento di una maggiore sicurezza alimentare (o di una maggiore percezione della sicurezza alimentare). Quindi è stato sottolineato il ruolo delle istituzioni nella gestione dei rischi e dell informazione e l importanza della tempestività di reazione. In fine è emersa la necessità che tutto sia supportato da evidenze scientifiche così da evitare allarmismi infondati e/o diffusione di notizie false. Elenco delle PAROLE CHIAVE/CONCETTI : 1. Ricerca e innovazione sostenibile ; per assicurare la sicurezza alimentare è necessario fare ricerca (incrementare le conoscenze) e innovare (es. nuove metodologie) con la finalità di aumentare la disponibilità di cibo, riducendo al contempo i rischi connessi all alimentazione e gli sprechi alimentari (dunque, in modo sostenibile); 2. Formazione ; la formazione, dunque il trasferimento di conoscenze in modo unidirezionale, di tutti gli operatori della filiera alimentare e di quelli che operano i controlli, è necessaria al fine di ridurre i rischi alimentari e aumentare la sicurezza alimentare; 3. Sistema di prevenzione e controllo ; l attuazione di un sistema organizzato di prevenzione e di controllo dei rischi, anche attraverso collaborazioni sovranazionali, è necessaria al fine di aumentare la sicurezza alimentare; CASE HISTORY segnalate:

4 4. Interdisciplinarietà ; interdisciplinarietà è un concetto trasversale che interessa e collega tutte le keywords ; essa comporta l interazione tra i soggetti e richiede un approccio olistico; 5. Comunicazione partecipata ; la sicurezza degli alimenti e di come questa è raggiunta, garantita e gestita, deve essere comunicata, con la partecipazione responsabile di tutti i soggetti coinvolti nell intera filiera alimentare e non in modo unidirezionale, e deve essere gestita con una visione sia nazionale che internazionale; i cittadini devono essere educati sulla sicurezza alimentare e su come raggiungerla. 1. Lo scandalo della carne di cavallo, l Ue: è frode alimentare. Sicurezza alimentare garantita; 2. L aviaria: l emergenza e i danni economici; 3. Latte e uova: diossine e PBC; 4. Epatite A, epidemia transnazionale connessa al consumo di frutti di bosco; 5. Salmonella, E. coli 2011, Xylella fastidiosa e Bees decline (EFSA - Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare; 6. Gestione degli sprechi alimentari (es. latte); 6. Dieta vegana che cura il cancro. Evitare diffusione di notizie false e non sostenute scientificamente; SESSIONE POMERIDIANA Nella sessione pomeridiana sono state riprese e discusse le parole chiave emerse nel corso della mattinata. In modo particolare si è posta l attenzione sull identificazione dei soggetti, tra i quattro cluster coinvolti (cittadini, imprese, associazioni, istituzioni), in riferimento alle keywords evidenziate in precedenza, riconoscendo almeno due grossi ambiti: quello delle azioni (che comprende ricerca e innovazione, formazione e sistemi di prevenzione e controllo) e quello della comunicazione partecipata. La ricerca e l innovazione sostenibile è una keyword che è risultata essere legata sia alle imprese, che alle associazioni e alle istituzioni. La formazione, invece, è rivolta soprattutto agli operatori del settore alimentare e dunque alle imprese, ma anche alle associazioni e alle istituzioni (controllori). Il sistema di prevenzione e controllo interessa tutti e quattro i gruppi di riferimento, anche se in modo minoritario i cittadini. La comunicazione partecipata si rivolge a tutti i soggetti appartenenti ai quattro gruppi di riferimento. Dopo avere identificato i soggetti coinvolti, si è posta l attenzione sull individuazione delle azioni e degli impegni declinati per le quattro tematiche ( keywords ) e i quattro cluster di soggetti di riferimento. Elenco degli impegni raccomandazioni emersi nella discussione (laddove possibile divisi per i cluster di riferimento della Carta 1.cittadini, 2. associazioni, 3.imprese, 4.istituzioni) Le azioni e le raccomandazioni emerse dalla discussione pomeridiana sono mirate ad aumentare la fiducia del consumatore, contenendo i rischi alimentari e promuovendo il bene comune.

5 Per quanto concerne la ricerca e l innovazione sostenibile, questa coinvolge imprese (attraverso i centri di ricerca privati), le associazioni e le istituzioni; queste ultime possono essere istituzioni che hanno come finalità proprio la ricerca (quali ad esempio le Università e i Centri ed Istituti di Ricerca Nazionali), oppure essere istituzioni non finalizzate alla ricerca (es. Ministeri e Organizzazioni Sanitarie), le quali si devono comunque impegnare a promuovere la ricerca e l innovazione della sicurezza. La necessità di creare forme collaborative tra pubblico e privato, equamente finanziate ed orientate in modo strategico è emersa come raccomandazione principale di questa tematica, unitamente all attenzione nella valutazione dei rischi emergenti. Gli impegni relativi a questa keyword sono l aumento della disponibilità di alimenti sicuri e la riduzione dei rischi e dei danni per il consumatore. Gli impegni emersi per la tematica della formazione si rivolgono a tutti gli operatori della filiera (sia a livello nazionale che internazionale). In particolare, le istituzioni devono dare un inquadramento generale a questa formazione, impegnandosi a garantire che ci sia una formazione diffusa, omogenea, corretta e modulata in base ai soggetti coinvolti. Inoltre le istituzioni devono provvedere al finanziamento di tali attività così da garantire un costante aggiornamento della formazione dei soggetti; in tale senso si raccomandano sia programmazioni territoriali che sovra-territoriali. Per quanto concerne il sistema di prevenzione e controllo, questo richiede impegni da parte di tutti i soggetti, anche i cittadini possono fare prevenzione dei rischi e controllo (ad esempio innescando attività di controllo grazie a segnalazioni tempestive). Questa tematica richiede, dunque, un approccio multidisciplinare, sinergico e collaborativo a tutti i livelli per aumentare la sicurezza alimentare. La comunicazione partecipata ha come impegni principali l elaborazione della comunicazione, la tempestività e la condivisione di messaggi supportati da evidenze scientifiche; così come educare (soprattutto i cittadini, ma anche le associazioni e le imprese) e condividere le conoscenze in modo partecipativo attraverso, ad esempio, l utilizzo di canali dedicati e campagne modulate in base al target (es. linguaggio diretto e semplificato). Indicazione di eventi, iniziative, progetti, documenti segnalati durante i lavori del tavolo Canali di comunicazione dedicata: Il Ministero della salute risponde ; Modelli per la valutazione rischio beneficio in sicurezza alimentare. Roma: Istituto Superiore di Sanità, 2012 (Rapporti ISTISAN 12/50); Il decalogo del tossicologo in cucina. Il modo in cui gli alimenti vengono preparati è critico per diversi rischi tossicologici, ad es. i processi di cottura (acrilamide, IPA), l'uso scorretto di alcuni materiali (ad es., alluminio), l'elevata presenza nella dieta di alcuni alimenti con componenti indesiderate (alcuni pesci -metilmercurio; spinaci: nitrati; funghi: nicotina; alghe: eccesso di iodio; riso: arsenico) o fattori antinutrizionali (fitati nei legumi, nel sorgo). Target : cucina domestica, mense e ristorazione; Iniziativa Italian Agri Food Excellence : a Unique Learning Experience in the Heart of the Po Food Valley, Cremona;

6 A4.pdf; L estratto di Echinacea angustifolia biotech di IRB : innovazione sostenibile a servizio della sicurezza alimentare; staminali_ vegetalilirb_corre_per_un_premio_europeo/; Agrofarmaci: Residui e Sicurezza Alimentare per i Consumatori; _residui.aspx SINTESI COMPLESSIVA dei lavori della giornata Nella mattinata sono state delineate e discusse le parole chiave relative al tema della Sicurezza Alimentare. Unitamente alle keywords sono stati discussi concetti strettamente legati alle parole chiave e sono stati ricordati alcuni case history di interesse nazionale ed internazionale. Al termine della mattinata sono state scelte le cinque parole chiave relative al tema Sai cosa mangi? La sicurezza alimentare. Le parole/tematiche chiave emerse sono state: ricerca ed innovazione sostenibile, formazione, sistema di prevenzione e controllo, interdisciplinarietà e comunicazione partecipata, tutte finalizzate all aumento della fiducia nel sistema e dentro il sistema che opera per la sicurezza alimentare. Nella sessione pomeridiana sono state riprese e discusse le parole chiave emerse nel corso della mattinata e si è posta l attenzione sull identificazione dei soggetti coinvolti in relazione alle keywords evidenziate in precedenza e declinati per i quattro cluster di riferimento: cittadini, imprese, associazioni ed istituzioni. In fine, sono state individuate le azioni e gli impegni relativi ad ogni tematica chiave e i quattro gruppi di soggetti di riferimento in funzione dell elaborazione delle raccomandazioni da inserire nella Carta di Milano. Nella sessione pomeridiana, l approccio interdisciplinare nella gestione dei rischi e nel fare sicurezza alimentare non è stato ulteriormente dettagliato poiché è già di per sé una raccomandazione.

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