AD 11. Ancora Keynes?! Dopo la crisi: miseria dilagante o nuovo sviluppo?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AD 11. Ancora Keynes?! Dopo la crisi: miseria dilagante o nuovo sviluppo?"

Transcript

1 AD 11 Ancora Keynes?! Dopo la crisi: miseria dilagante o nuovo sviluppo?

2

3 Giovanni Mazzetti Ancora Keynes?! Dopo la crisi: miseria dilagante o nuovo sviluppo? Asterios

4 Prima edizione nella collana AD: Luglio 2012 Asterios Editore è un marchio editoriale di Servizi Editoriali srl Via Donizetti, 3/a Trieste tel: fax: posta: I diritti di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati. ISBN:

5 Indice PARTE I Il pareggio di bilancio come conquista storica, 11 PARTE II Ma il sistema economico capitalistico procede effettivamente in pareggio?, 19 PARTE III La crisi dello Stato sociale e la lotta contro il deficit, 27 PARTE IV Il problema nascosto dietro al deficit, 35 PARTE V Perché il deficit pubblico è necessario, 49 PARTE VI Perché il deficit pubblico non basta più, 57 PARTE VII Oltre la crisi: immiserimento dilagante o nuovo sviluppo?, 87

6

7 Nelle spasmodiche trattative per salvare l euro, a inizio 2012, è passata la proposta di inserire nelle Costituzioni dei singoli Stati il principio che i bilanci delle pubbliche amministrazioni, e in particolare quello dello stato, debbano essere sistematicamente in pareggio. Un obiettivo ritenuto taumaturgico, che anche Monti aveva vagheggiato nel suo programma salvifico e che il Parlamento italiano si è affrettato ad approvare definitivamente, primo in Europa, con una maggioranza ultraconformista, senza rendersi conto del disastro che stava preparando. Com è stato egregiamente sottolineato da molti economisti conservatori, si tratta di un principio enunciato agli albori del pensiero economico classico, duecento anni fa, e che secondo loro sarebbe tutt ora decisamente valido, perché nessuno, nemmeno lo Stato, potrebbe spendere, oggi come ieri, un denaro che non ha senza causare effetti economici negativi. Ma la questione è così banalmente univoca?

8

9 PARTE I Il pareggio di bilancio come conquista storica Poche persone riescono di solito a ragionare sui problemi che le investono muovendosi con la necessaria prospettiva storica. In tal modo fanno scomparire qualsiasi relazione tra la situazione in cui si trovano e le conquiste culturali passate; un ignoranza o una rimozione che comportano anche l impossibilità di intravedere le tendenze future. Ciò rende i problemi praticamente irrisolvibili, perché nella realtà umana, che è sempre un prodotto storico, le difficoltà che emergono costituiscono normalmente il risultato dell azione delle generazioni precedenti. Questa azione produce ricorrentemente effetti che non erano contenuti nelle intenzioni di chi l ha posta in essere e il cui significato è difficile da decifrare, con la conseguenza che finisce col generare dei problemi. Problemi la cui soluzione costituisce il presupposto di un fisiologico svolgimento della vita delle generazioni che si stanno affacciando alla vita produttiva. D altronde, se che queste generazioni si rifiutano di assumere su di sé i problemi, finiscono inevitabilmente col precipitare in una situazione di impotenza e col trovarsi del tutto smarrite. 11

10 Come scrive magistralmente Gramsci riferendosi alla situazione dell epoca, non molto dissimile da quella di oggi: una generazione può essere giudicata dallo stesso giudizio che essa dà della generazione precedente, un periodo storico dal suo stesso modo di considerare il periodo da cui è stato preceduto. Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne la grandezza e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladiatorie e smanie di grandezza. 1 Si rimprovera al passato di non aver compiuto il compito del presente: come sarebbe più comodo se i genitori avessero già fatto il lavoro dei figli. Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente: chissà cosa avremmo fatto noi se i nostri genitori avessero fatto questo e quest altro, ma essi non l hanno fatto e, quindi, noi non abbiamo fatto nulla di più. Una soffitta su un pianterreno è meno soffitta di quella sul decimo o sul trentesimo piano? Una generazione che sa far solo soffitte si lamenta che i predecessori non abbiano già costruito palazzi di dieci o trenta piani. Dite di essere capaci di costruire cattedrali, ma non siete capaci che di costruire soffitte. 2 Cancellando la storia, e immaginando di poter far poggiare la vita solo sulla buona volontà e la condivisione di intenti, si può costruire ben poco della cultura umana. Perché si impedisce l individuazione delle forze che hanno dato corpo ai problemi, e con esse, delle forze che possono eventualmente contribuire alla loro soluzione. 1. Il quadro è ancora peggiore se il giudizio proviene da persone che fanno a loro volta parte della generazione precedente ma che, per arruffianarsi i giovani, cercano di distinguersi della generazioni precedenti, magari avendo fatto parte delle classi dominanti di quell epoca. 2. Antonio Gramsci, Costruttori di soffitte, In Quaderni dal Carcere n. 8, anche in Passato e presente, Editori Riuniti Roma 1991, pag ANCORA KEYNES?!

11 È quello che sta accadendo nella nostra fase storica, in rapporto al presentarsi di un deficit strutturale del bilancio dello stato. 1. Si potrebbe pensare che, quando emerse nell antichità, l imposizione tributaria costituisse uno svolgimento solo negativo, appunto perché essa prevedeva un prelevamento dei prodotti della gran massa degli individui per mantenere uno stato che non aveva nulla di democratico e, spesso, era espressione di un dominio straniero. Ma la questione è più complessa, perché, da un lato, il passaggio alla tassazione subentrava ad un istituto preesistente che era decisamente distruttivo: quello del bottino di guerra e del saccheggio. L imposizione fiscale presupponeva, invece, la conservazione delle condizioni di vita di coloro che la subivano, cosicché questi potevano riprodursi, anche se in una posizione subordinata rispetto ai conquistatori. Dall altro lato, metteva nelle mani delle classi egemoni dell epoca i mezzi per realizzare quelle che noi oggi consideriamo come alcune delle conquiste culturali della civiltà. È ovvio che in questo quadro il bilancio dello stato si presentasse sempre e soltanto in attivo, visto che l impiego delle risorse era finalizzato unicamente agli scopi di coloro che imponevano i prelievi tributari. C era un dare al quale non corrispondeva un qualsiasi avere. 2. Il principio che il pareggio di bilancio fosse cosa buona e necessaria è stato un figlio, molto tardo, delle lotte borghesi contro il potere della nobiltà e della monarchia assoluta. Stabilito (no taxation without representation) che la tassazione non potesse più costituire un atto unilaterale delle classi dominanti 3, com era stato nelle epoche storiche precedenti, ne conseguiva lo- PARTE I. IL PAREGGIO DI BILANCIO COME CONQUISTA STORICA 13

12 gicamente che il monarca e le classi che lo circondavano non potessero spendere di più rispetto alle entrate che sarebbero loro state assicurate nel confronto formale e vincolante con i rappresentanti di quelli che stavano diventando i cittadini 4. Un principio che, nella lunga fase di transizione, fu ricorrentemente violato, specialmente in occasione delle frequenti guerre. 3. Quando la borghesia trionfa, lo stato cambia la sua natura, e al pareggio di bilancio si affianca un altro principio: quello della riduzione al minimo delle spese pubbliche complessive. Nella rappresentazione sociale prevalente, il monarca, la nobiltà e il clero hanno ormai perso qualsiasi funzione produttiva 5. La fonte dalla quale scaturisce la ricchezza è la produzione che si riversa sul mercato, che non comporta alcun potere sovrastante oltre a quello che si esprime direttamente nella spesa di ciascun soggetto privato. Col laissez faire le uniche funzioni che possono essere delegate allo stato diventano, pertanto, quelle giudiziarie, di polizia e della difesa militare, derivanti dalla preclusione dell uso della forza e della coercizione personale nei rapporti tra individui, ai quali viene garantita la possibilità di avvalersi solo del potere impersonale e contrattuale espresso nel denaro. 4. Su questa base, distruttiva del potere delle istituzioni feudali e aristocratiche e dei privilegi nei quali si concre- 3. Le quali restavano del tutto indifferenti alla miseria del popolo che, con le loro imposizioni, causavano. 4. Com è noto la cittadinanza rappresenta una conquista recente, che si esprime attraverso l uguaglianza. 5. Nelle epoche storiche precedenti il clero mediava il rapporto con la divinità, al quale si attribuiva un ruolo essenziale nello svolgimento della vita degli individui e dei popoli. La nobiltà garantiva la difesa armata dagli aggressori stranieri e la salvaguardia della ricchezza prodotta. 14 ANCORA KEYNES?!

13 tizzava, prende corpo e si sviluppa la società borghese, la quale espandendo gli scambi mercantili su una scala incomparabile con quella di tutte le epoche precedenti, crea una condizione sociale nuova per coloro che partecipano di questa evoluzione. L espansione del mercato instaura infatti, in un paio di secoli, una situazione nella quale la vita di ognuno viene integralmente e continuativamente a dipendere dall attività produttiva di moltissimi altri. Ciò comporta l emergere di un problema essenziale: se l azione individuale non si esaurisce in se stessa e nel proprio contesto locale, ma determina la vita di grandi moltitudini su una scala sempre più ampia, basta lasciar liberi i singoli imprenditori e lavoratori di agire autonomamente (cioè privatamente) per l instaurarsi di una situazione soddisfacente? Su questo interrogativo gli studiosi si sono divisi in due fronti contrapposti. Da un lato, gli economisti conservatori hanno sostenuto, che per nessuna ragione ci si potesse adoperare a cercare di individuare l evoluzione dei rapporti d insieme della società, e tanto meno si potesse sperare di indirizzarla. Qualsiasi intervento pubblico, corrispondendo all illusione di acquisire un potere al di là della portata umana, avrebbe determinato solo effetti negativi. Dall altro lato si è schierata la ristretta cerchia degli economisti eterodossi guidata da J.M. Keynes 6, i quali hanno sostenuto che questo modo di ragionare rinviava erroneamente ad un principio pseudo-immanente che aveva, piuttosto, avuto senso solo nella fase di ascesa 6. In realtà la lotta ha ampiamente preceduto l epoca di Keynes basti pensare ai dieci punti del programma indicato nel Manifesto ma con Keynes intervenne una svolta, perché ormai il problema si imponeva oggettivamente. PARTE I. IL PAREGGIO DI BILANCIO COME CONQUISTA STORICA 15

14 dei rapporti borghesi, quando gli individui non erano ancora legati da una sistema generale di relazioni produttive e le loro conoscenze sociali, economiche e statistiche erano ancora troppo rozze. L evoluzione della società dalla fine dell Ottocento al primo quarto del Novecento dimostrava, però, che, nonostante il vecchio isolamento fosse stato abbattuto, i singoli non erano in grado di tener adeguatamente conto delle più ampie implicazioni della loro stessa azione collettiva. Questa trascendeva enormemente i limiti del passato, con la conseguenza che l economia avrebbe dovuto subire una subordinazione ad un innovativo processo di coordinamento generale. 5. Nel corso della Grande Crisi degli anni Venti/Trenta si sviluppò così un ampio dibattito teorico sulla possibilità o meno dell intervento dello stato nell economia, al fine di realizzare questo coordinamento. I conservatori, ancora culturalmente egemoni, limitarono i mutamenti, continuando a sostenere che la spesa pubblica, invece di garantire l impiego sperato delle risorse, avrebbe comportato solo la loro dissipazione. 6. Poiché dalla loro opposizione vincente scaturì un disastro epocale, dopo che la Seconda guerra mondiale ebbe dimostrato la capacità dello stato di coordinare su vasta scala il funzionamento del processo produttivo, gli economisti eterodossi finirono col prevalere e il keynesismo divenne la teoria dominante. L intervento della spesa pubblica nella produzione del reddito cominciò così a crescere, quadruplicando o quintuplicando 7 la sua incidenza sul PIL, con un effetto talmente straordinario sulla produzione da far gridare al miracolo economico. 7. Passando dal 7/8 per cento al 35/45 per cento. 16 ANCORA KEYNES?!

15 E per un trentennio circa tutti (o quasi) vissero felici e contenti. 7. A metà anni Settanta intervenne però un fenomeno inatteso, che divenne poi noto come crisi fiscale dello stato. Le uscite dello stato hanno infatti cominciato a sopravanzare sistematicamente le entrate, col presentarsi di un deficit strutturale di bilancio. L interpretazione prevalente di quello che stava accadendo, proprio perché la cultura che aveva reso possibile lo Stato sociale keynesiano non era diventata realmente un patrimonio individuale e collettivo 8, fu fornita dagli stessi economisti che si erano fieramente opposti a Keynes nel periodo tra le due guerre mondiali. Scrissero infatti Hayek e gli altri intellettuali conservatori, che il deficit era un fenomeno determinato da un comportamento arbitrario, ed esattamente costituiva la conseguenza della decisione clientelare da parte dei politici di spendere soldi dello stato per soddisfare bisogni che, sulla base delle risorse esistenti, non avrebbero potuto essere soddisfatti. Per questo si doveva imporre una limitazione alla soddisfazione dei bisogni, obbligando i cittadini al pagamento di più imposte, o si doveva tornare sui propri passi tagliando le spese. Un argomento ripetitivo di quanto sostenevano durante la Grande Crisi degli anni Trenta, sfociata in un grave disastro. Da allora siamo purtroppo nuovamente incagliati in questa diatriba, che ha riportato indietro la società al livello culturale di inizio Novecento. 8. Perché la spesa pubblica crescente venne prima accettata stiamo parlando di un trentennio e dopo la 8. È quanto mai indicativo che una delle critiche più forti che Keynes avanzava nei confronti dei laburisti si riferiva al fatto che essi, sul terreno economico, non ragionavano diversamente dai conservatori. PARTE I. IL PAREGGIO DI BILANCIO COME CONQUISTA STORICA 17

16 crisi fiscale cominciò ad essere osteggiata? L ingenuo risponderà che ciò è accaduto perché il principio del pareggio di bilancio è un principio economicamente razionale, che non può essere violato. Va bene l intervento pubblico, ma questo non può spingersi al di là della disponibilità delle risorse, che lo stato può acquisire solo attraverso le entrate fiscali o facendosi pagare per i servizi che rende. Ma le cose non sono così semplici. 18 ANCORA KEYNES?!

17 PARTE II Ma il sistema economico capitalistico procede effettivamente in pareggio? Keynes aveva infatti rilevato un fenomeno, già evidenziato da Marx, che gli ortodossi tendevano a rimuovere. Nell ambito dei rapporti capitalistici, in ogni periodo produttivo, si ottiene un prodotto eccedente rispetto ai costi che sono stati sostenuti per ottenerlo. Questo prodotto non affluisce più nella disponibilità delle classi egemoni attraverso le imposte, bensì attraverso gli stessi rapporti di scambio. Come scrive chiaramente nel 1919 in Le conseguenze economiche della pace, le ferrovie del mondo [e tutte le altre forme di capitale produttivo], che quest epoca ha costruito come un monumento per i posteri, sono state, non meno delle piramidi dell antico Egitto, il prodotto di un lavoro che non era libero di consumare nel godimento immediato il pieno equivalente della sua attività. 1 Da parte loro, queste classi impiegavano la ricchezza di cui si appropriavano in un modo decisamente rivoluzio- 1. John M. Keynes, The economic consequences of the peace, Gutenberg.org.files PARTE II. MA IL SISTEMA PROCEDE EFFETTIVAMENTE IN PAREGGIO? 19

18 nario rispetto al passato. Seguiamo ancora Keynes: le classi capitalistiche potevano considerare [quel prodotto, che costituiva] la parte migliore della torta come loro [proprietà] ed erano astrattamente libere di consumarla, alla tacita condizione sottostante che, nella realtà, ne avrebbero consumato solo una piccolissima parte. Il compito di risparmiare divenne quasi l unica virtù e la crescita della torta [attraverso gli investimenti produttivi] lo scopo della vera religione. Così la torta crebbe; ma a quale scopo non era chiaramente contemplato. Gli individui venivano esortati non tanto ad astenersi, quanto a rinviare, e a coltivare i piaceri della sicurezza e della prefigurazione. Il risparmiare era per la vecchiaia o per i propri discendenti; ma ciò era vero solo in teoria, perché la virtù della torta stava proprio nel fatto che non dovesse mai essere consumata, né da chi era in vita, né dalle generazioni future. Un concetto che Marx ha espresso in forma sintetica affermando che la produzione capitalistica è una produzione per la produzione. 2 In ciò che sostengo, aggiungeva Keynes, non c è alcun disprezzo per il comportamento di quelle generazioni. Negli inconsci recessi del suo essere la società sapeva ciò che stava facendo. La torta era in realtà troppo piccola rispetto agli appetiti del consumo, e nessuno, se fosse stava divisa tra tutti, sarebbe stato meglio grazie a quella spartizione. La società non stava lavorando per i piccoli piaceri correnti, ma per la sicurezza futura e per il miglioramento della specie di fatto per il progresso. Il principio dell accumulazione basato sull ineguaglianza era una parte vitale dell ordine prebellico della 2. Karl Marx, Il capitale, Libro I, capitolo VI inedito, La Nuova Italia, Firenze 1969, pag ANCORA KEYNES?!

19 società e del progresso per come lo intendevamo, ma esso poggiava su condizioni psicologiche instabili, che potrebbe essere impossibile ricreare. Non era naturale per una popolazione, della quale solo una piccola frazione godeva dei conforti della vita, accumulare così tanto Questo modo di funzionare della società aveva fatto emergere un problema. Il prodotto eccedente ottenuto di volta in volta, per trasformarsi realmente in profitto e tornare ad essere investito, doveva ogni volta essere venduto. Poiché il rapporto di scambio è un rapporto bilaterale, non può logicamente esserci un venditore senza che di fronte gli compaia un compratore che conferma la sua intenzione di vendere. Dunque, se la società ha potuto, di volta in volta, realizzare un accrescimento del capitale è stato perché, alla chiusura di ciascun periodo produttivo, c è stata una spesa superiore rispetto a quella necessaria a riprodurre la situazione economica al livello del periodo precedente. Vale a dire che non c è stato affatto un pareggio tra il valore immesso nel processo e quello che ne è scaturito, bensì un avanzo, che è potuto intervenire come tale solo perché dall altro lato è stato bilanciato da un deficit. Nella fase di ascesa dei rapporti capitalistici, e durante la fase positiva del ciclo, questa spesa eccedente veniva attuata dalle stesse imprese, le quali, attraverso il credito creato dalle banche, acquisivano il denaro necessario per i nuovi investimenti. In altri termini, le banche assumevano su di sé il deficit, emettendo la moneta necessaria a coprirlo. Queste compere, oltre a permettere all insieme dei capitalisti di chiudere il precedente ciclo produttivo con la vendita a credito dell avanzo, consentivano al la- 3. Ibidem, pa. 9. PARTE II. MA IL SISTEMA PROCEDE EFFETTIVAMENTE IN PAREGGIO? 21

20 voro necessario, corrispondente alla produzione delle condizioni di esistenza dei lavoratori, di essere svolto. Cosicché la società riusciva a riprodursi, e a soddisfare bisogni su scala allargata, attraverso l accumulazione capitalistica. Nelle fasi negative del ciclo, poiché, a causa del contenimento dei costi da parte delle imprese, questa compera mancava, anche in conseguenza del blocco del credito, il sistema si avvitava su se stesso per la mancata vendita del prodotto del periodo precedente, e la disoccupazione dilagava. 2. Questo svolgimento non era casuale. L imprenditore è imprenditore, come dimostra l etimologia del termine, perché prende su di sé il compito dell impiego delle risorse, cioè esprime un egemonia sociale che si fonda storicamente proprio sulla mediazione produttiva che mette a sua disposizione le risorse esistenti. Non importa che il suo fine particolare sia quello dell accumulazione, perché fintanto che riesce a perseguirlo spende per domandare il lavoro necessario, e dunque consente ai produttori di riprodursi, oltre a creare mezzi di produzione aggiuntivi, che potranno essere impiegati nella soddisfazione del consumo futuro. Come sottolinea Marx: la produzione basata sull aumento e lo sviluppo delle forze produttive esige la produzione di nuovi consumi; esige cioè che il circolo del consumo nell ambito della circolazione si allarghi allo stesso modo in cui precedentemente si allargava il circolo della produzione. In primo luogo: un ampliamento quantitativo del consumo esistente; in secondo luogo: la creazione di nuovi bisogni mediante la propagazione di quelli esistenti in una sfera più ampia; in terzo luogo: la produzione di bisogni nuovi e la scoperta e la creazione di nuovi bisogni ANCORA KEYNES?!

21 3. Fintanto che le crisi erano di durata limitata, si continuò a far affidamento sui meccanismi di aggiustamento a posteriori da parte del mercato, anche se ciò comportava lunghi mesi di povertà di massa, prima della ripresa. Ma dopo la Prima guerra mondiale questo orientamento mostrò i suoi limiti, perché in molti paesi, e in special modo in Inghilterra, la ripresa non intervenne per tutto il ventennio e la disoccupazione media del periodo fu addirittura del 15%. Il normale comportamento degli imprenditori sembrava scontrarsi con degli ostacoli che impedivano qualsiasi ripresa. Da qui l emergere di un economia eterodossa, che non negava di dover partire dalle difficoltà sociali per attuare una restaurazione, e spingeva piuttosto per un cambiamento. 4. La natura del problema risultò ben presto chiara a John M. Keynes che scrisse: Ora ci si sta rendendo conto abbastanza generalmente che la spesa di un uomo è il reddito di un altro uomo. Ogni volta che [l impresa si astiene dal procedere all accumulazione per non incorrere in perdite o che] qualcuno taglia la sua spesa, sia come privato, sia come Consiglio Comunale o come Ministero, il mattino successivo qualcuno troverà il suo reddito decurtato; e questa non è la fine della storia. Chi si sveglia scoprendo che il suo reddito è stato decurtato o di essere stato licenziato in conseguenza di quel particolare risparmio, è costretto a sua volta a tagliare la sua spesa, che lo voglia o meno. Pertanto ogni volta che ci asteniamo dallo spendere, mentre indubbiamente aumentiamo il nostro margine, diminuiamo quello di qualcun altro. Un individuo può essere costretto dalla 4. Karl Marx, Lineamenti fondamentali della critica dell economia politica, La Nuova Italia, Firenze 1970, vol. II, pag. 10. PARTE II. MA IL SISTEMA PROCEDE EFFETTIVAMENTE IN PAREGGIO? 23

22 situazione in cui si trova a ridurre la sua spesa normale, e nessuno può biasimarlo per questo. Ma nessuno sostenga che sta rispettando un dovere pubblico comportandosi in quel modo. Un individuo o un istituzione o un organismo pubblico, che volontariamente e non necessariamente tagliano la loro spesa utile o la posticipano, stanno comportandosi in modo antisociale. 5 Una tesi assolutamente opposta a quella degli economisti ortodossi, i quali hanno sempre sostenuto che le difficoltà derivano da un eccesso di spesa, che dovrebbe essere riequilibrato con un maggior risparmio. 5. Per Keynes, poiché gli imprenditori non sperimentavano la possibilità di un ulteriore crescita del loro capitale e, piuttosto, temevano perdite, non attuavano le spese in nuovi investimenti indispensabili per utilizzare pienamente le risorse disponibili. Ma, se, come riteneva, la spesa era assolutamente necessaria per mettere in moto il processo produttivo, essa avrebbe dovuto essere attuata dallo stato e dalle altre amministrazioni pubbliche. Lo stato avrebbe potuto, anzi dovuto, tranquillamente indebitarsi e spendere perché la sua spesa al di là delle entrare fiscali non si sarebbe esaurita in se stessa ma, per una fase storica, avrebbe prodotto una serie di ripercussioni positive che gli economisti fino a quel momento ignoravano: gli aumenti di reddito garantiti dal moltiplicatore. Salvo imporre, nel lungo periodo, cambiamenti più radicali di quelli corrispondenti al solo aumento della spesa pubblica. 6. Spiegare che cos è il moltiplicatore non è difficile. In termini metaforici corrisponde ad una sorta di carroz- 5. John M. Keynes, The world s economic crisis and the way to escape, in The collected writings, Macmillan, London 1972, vol. XXI, pag ANCORA KEYNES?!

23 zella, che ha consentito al capitale di muoversi al di là della sua decaduta capacità di investire autonomamente su scala allargata, cioè di riuscire a riprodurre la società spendendo sistematicamente in investimenti alla ricerca di un profitto. Infatti, quando, nella prima fase dello sviluppo dello Stato sociale, lo stato spendeva, e comperava alcuni dei prodotti creati nel ciclo produttivo capitalistico che doveva chiudersi, dava corpo ad una domanda che le imprese non riuscivano a metabolizzare e in assenza della quale l attività di produzione di quei beni sarebbe stata interrotta e l accumulazione bloccata. Grazie al moltiplicatore, se lo stato spendeva 100 determinava indirettamente un aumento del reddito in termini reali, ad esempio, di Ciò dimostrava che c era una domanda potenziale che, affidata alle sole capacità degli imprenditori, sarebbe rimasta inespressa, e che c erano le risorse per soddisfarla. Ma dimostrava anche che quella spesa pubblica funzionava, appunto, come una carrozzella, perché senza di essa non solo non ci sarebbe stata la soddisfazione dei bisogni nei quali si concretizzavano i diritti sociali, ma non ci sarebbe stata nemmeno la ripresa della produzione da parte delle imprese, e le risorse, inclusa la forza lavoro disponibile, sarebbero rimaste strutturalmente disoccupate. 7. Ma una carrozzella può servire solo fintanto che il soggetto presenta unicamente problemi di autonomia sul piano motorio. Se il suo decadimento coinvolge più in generale le sue capacità relazionali, la disponibilità della 6. Chi riceveva in pagamento i 100 provvedeva infatti a spenderne una buona parte, creando così redditi per altri. Questi ultimi spendevano a loro volta buona parte del denaro guadagnato creando altri redditi, e così via. PARTE II. MA IL SISTEMA PROCEDE EFFETTIVAMENTE IN PAREGGIO? 25

24 carrozzella non potrà nascondere la sua più ampia impotenza. La spesa pubblica finisce così col mostrare i limiti dell efficacia del suo sostegno al capitale, che prendono inevitabilmente la forma di una tendenza al deficit strutturale del bilancio pubblico. Anche questo non è un fenomeno difficile da comprendere. Quando il moltiplicatore opera, e cioè, da un lato, ci sono imprese che aspettano solo di trovarsi di fronte dei compratori solvibili ai quali vendere i propri prodotti con guadagno, e dall altro lato consumatori che aspettano solo di guadagnare il reddito da spendere, la spesa pubblica finisce col ripagarsi quasi spontaneamente, senza alcuna necessità di imporre tasse aggiuntive. Infatti se alla spesa di 100 corrisponde un aumento del reddito di 400, le maggiori entrate fiscali derivano automaticamente da quel maggior reddito e non c è alcun bisogno di aumentare le aliquote per ottenere la totale copertura dell esborso effettuato. Ma se, a causa della bassa reattività dei privati, all affluire del denaro nella loro disponibilità, la stessa spesa ha come effetto di far aumentare il reddito solo di 150 o 200, una parte di essa non potrà più essere coperta, perché ad aliquota invariata le entrate fiscali cresceranno in misura inferiore rispetto alla spesa, visto che i privati non sono più capaci di produrre il reddito dal quale esse scaturiscono. Com è in effetti cominciato ad accadere con la crisi fiscale, dalla fine degli anni Settanta. 26 ANCORA KEYNES?!

25 PARTE III La crisi dello Stato sociale e la lotta contro il deficit È stato a questo punto che i conservatori, contando sull inconsistenza culturale dei loro avversari 1, sono ricicciati sulla scena sociale, alimentando quell ideologia che sarà poi nota come neoliberismo. La loro tesi, del tutto dimentica della storia della prima metà del Novecento, è stata che la più contenuta crescita del reddito non fosse dovuta alla caduta della grandezza del moltiplicatore, cioè all incapacità da parte dei privati di continuare ad avvalersi della spesa pubblica per dar corpo ad una domanda in grado di sostenere la loro stessa attività, ma fosse, piuttosto, dovuta all inefficienza produttiva della pubblica amministrazione. Indubbiamente, nel tentativo di far fronte al nuovo dilagare della disoccupazione, lo stato, incapace a sua volta di fare ulteriori passi avanti nell affrontare le crisi 2, si trovava sempre più nella con- 1. Che ha poco a vedere con la loro volontà e molto, invece, con la loro incapacità, cioè con la loro ignoranza dei meccanismi economici. 2. Personalmente siamo convinti che l inizio della lunghissima crisi che stiamo attraversando risalga alla metà degli anni Settanta. È da allora infatti che il quadro sociale generale ha iniziato a decadere, fino alle ul- PARTE III. LA CRISI DELLO STATO SOCIALE 27

26 dizione di sostenere spese improduttive o addirittura inutili, come rozza forma di occupazione d ultima istanza. Ma Keynes aveva ampiamente dimostrato che queste spese dissipatorie costituivano solo un ancora di salvezza, alla quale aggrapparsi fintanto che la società si trovava nell incapacità di far crescere la domanda di beni e servizi utili in parallelo alla crescita della capacità produttiva, nonostante lo stato di bisogno nel quale si trovavano molti suoi membri. E la loro eliminazione, lungi dal creare condizioni più favorevoli allo sviluppo, sarebbe corrisposta solo ad un ulteriore contrazione del reddito. (Come accadrà nei prossimi mesi o anni in Italia con i tagli che si cercano di attuare con la cosiddetta spending review della spesa pubblica portata avanti dall accoppiate Giarda/Bondi per il governo Monti.) La tesi di fondo di tutti i conservatori corrispondeva ad un ribaltamento delle argomentazioni di Keynes. Lo stato, lungi dallo svolgere un azione di sostegno alla domanda, secondo loro, non faceva altro che sprecar risorse, sottraendole alle imprese. Queste, una volta liberate dai lacci e laccioli 3 imposti alla loro azione dalla pubblica amministrazione, sarebbero state in grado di realizzare un nuovo miracolo economico, attraverso una vera e propria esplosione della domanda privata, che avrebbero attuato in prima persona e generato indirettamente. Lo stato doveva, pertanto, astenersi dallo spendere. Poiché i tagli di spesa risultavano però impopolari, si ripiegò, nel tentativo di limitare per altra via l intervento pubblico, time drammatiche manifestazioni. 3. L espressione fu coniata da Guido Carli, prima Governatore della Banca d Italia, poi presidente di Confindustria e, infine, Ministro della Repubblica. 28 ANCORA KEYNES?!

27 su una crescita dell imposizione fiscale. Come scrisse con incredibile candore Hayek, sul finire del secolo scorso: l unico modo per bloccare il processo mediate il quale si compera il sostegno della maggioranza, garantendo speciali benefici a gruppi di clientes sempre più numerosi, portatori di interessi particolari 4, sta nel fatto che la gente capisca che dovrà pagare sotto forma di tasse esplicite.. tutto ciò che il governo può spendere. 5 Da decenni circola, invece, la convinzione che a imporre una tassazione crescente siano stati i progressisti. Questo perché essi insistevano sulla necessità di un intervento pubblico nell economia 6. Ma il vincolo secondo il quale quell intervento poteva aver luogo solo attraverso una crescente imposizione fiscale è il prodotto dell ideologia neoliberista, che ha potuto nascondersi dietro a loro solo perché i progressisti sono stati incapaci di comprendere la natura del deficit, e hanno sperato che le difficoltà economiche avrebbero avuto solo natura congiunturale, e tutto sarebbe ben presto tornato come prima. 7 Ciò perché erano incapaci di comprendere i cambiamenti epocali e le dinamiche impliciti nella nuova crisi sopravvenuta. Nulla di ciò che era stato previsto dagli studiosi conser- 4. La natura ideologica di questa definizione è pleonastica. I pochi che negli ultimi decenni hanno agito come clientes sono stati gli amministratori delle aziende. 5. Friedrich Von Hayek, La denazionalizzazione della moneta, Milano, Etas, 2001, pag Un orientamento che finì ben presto col disgregarsi al procedere della crisi, con la pedissequa adesione di buona parte delle forze progressiste all apologia delle privatizzazioni. 7. Ciò spiega anche perché un conservatore come Padoa Schioppa, ministro di un governo di centro-sinistra arrivasse fino al punto di fare l apologia delle tasse, esprimendo un giudizio del tutto astratto e avulso dalla storia economica. PARTE III. LA CRISI DELLO STATO SOCIALE 29

28 vatori, come conseguenza del loro prendere in mano il timone della società, è però effettivamente intervenuto. La disoccupazione è restata decisamente elevata in quasi tutti i paesi occidentali; la crescita del reddito non è intervenuta e invece di uno sviluppo siamo precipitati in una situazione di ristagno strutturale, sfociata infine in un vero e proprio crollo, non dissimile da quello degli anni Trenta. L imposizione del principio del pareggio di bilancio in Costituzione rappresenta, pertanto, il tentativo ultimo, da parte dei conservatori, di apporre il proprio suggello ideologico sulla fase di crisi apertasi negli anni Settanta, nonostante la storia di ben due generazioni abbia ormai dimostrato che la loro risposta alle contraddizioni conseguite allo sviluppo dello Stato sociale, con una riaffermazione dei rapporti prekeynesiani, sia miseramente fallita. Vale qui quanto aveva scritto Marx nel 1845: quanto più le normali forme di relazione della società, e con essa le condizioni [che tengono unita] la classe dominante, sviluppano la loro opposizione contro le forze produttive nuove in formazione, quanto maggiore è quindi la scissione interna alla classe dominante e con la classe dominata, tanto più falsa diventa naturalmente la coscienza [che] originariamente esprimeva queste forme di relazione [in maniera coerente]; essa cessa cioè di essere la coscienza adeguata [a quei rapporti] e tanto più le passate rappresentazioni [di essi] che sono state tramandate, nelle quali gli interessi personali reali, ecc., vengono proclamati come [di valore] universale, precipitano al rango di frasi puramente idealizzate, di illusioni consapevoli, di ipocrisia premeditata. Ma quanto più vengono smentite dalla vita e quanto meno hanno valore per la coscienza stessa, tanto più energicamente verranno riaffermate 30 ANCORA KEYNES?!

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840.

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. PENSIERO DI LENIN Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. Articolo datato 6 gennaio 1923 e pubblicato sulla «Pravda» del 27 gennaio 1923. ******

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Karl Marx. Il Capitale

Karl Marx. Il Capitale Karl Marx Il Capitale Il Capitale Marx esamina le leggi economiche che regolano lo sviluppo del capitalismo, dalle quali dipende destino della borghesia. Critica dell economia politica Marx prende le distanze

Dettagli

Mercato mondiale. Lezione 13 18 Marzo 2015. UniGramsci 2014-2015 (ii parte)

Mercato mondiale. Lezione 13 18 Marzo 2015. UniGramsci 2014-2015 (ii parte) Mercato mondiale Lezione 13 18 Marzo 2015 1 dalla scorsa lezione Lo sviluppo dell accumulazione genera i seguenti fenomeni: Aumento della produttività del lavoro (quindi incremento del rapporto lavoro

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

Introduzione alla macroeconomia

Introduzione alla macroeconomia Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata? Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni corso di laurea in Strategie di Comunicazione Storia dell Impresa - lezione 2.03.2015 L IMPRESA come PARADIGMA STORICO Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni L immagine d apertura

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.

I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. 1 Finanziare il Fotovoltaico In Italia certamente non manca la disponibilità di strumenti finanziari in grado di garantire

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo

Dettagli

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla

Dettagli

Modello keynesiano: il settore reale

Modello keynesiano: il settore reale Macro 4 Modello keynesiano: il settore reale La macroeconomia keynesiana La macroeconomia si occupa di studiare i meccanismi di determinazione delle grandezze economiche aggregate, così come definite dalla

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE I) PREMESSE. L EFFICACIA DELLA MEDIAZIONE ED IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA. La mediazione, quale adempimento

Dettagli

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:

La situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti: Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non

Dettagli

Previdenza professionale sicura e a misura

Previdenza professionale sicura e a misura Previdenza professionale sicura e a misura Nella previdenza professionale la sicurezza delle prestazioni che garantiamo nel futuro è il bene più prezioso per Lei e per noi. Di conseguenza agiamo coscienti

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Anno accademico 2014/2015 Corso di Politica Economica Docente: Claudio Di Berardino Informazioni sito docente: http://claudiodiberardino.jimdo.com mail: c.diberardino@unich.it 1 lezione - Le teorie degli

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

II.f. Altre attività sull euro

II.f. Altre attività sull euro Altre attività sull euro II.f È consigliabile costruire modelli in carta o cartoncino di monete e banconote, e farli usare ai bambini in varie attività di classe fin dal primo o al più dal secondo anno.

Dettagli

Disoccupazione e salario reale

Disoccupazione e salario reale Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i

Dettagli

Questo grafico conferma le tendenze evidenziate con il precedente.

Questo grafico conferma le tendenze evidenziate con il precedente. Istituto Paolo Boselli Questionario rivolto alle classi quinte Agenzia Banca Dati a.s. 2011/12 Commento ai risultati del questionario Il tradizionale questionario sottoposto agli allievi delle classi quinte

Dettagli

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013 I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale Roma, 17 settembre 2013 Intervento di Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria Signore e Signori, buongiorno. Grazie a tutti voi per

Dettagli

Problematiche, prospettive e interventi

Problematiche, prospettive e interventi Anche gli imprenditori stranieri soffrono la crisi Burocrazia, ritardo dei pagamenti e l accesso al credito i maggiori ostacoli all attività Più difficoltà per le imprese edili e nel Centro Italia La crisi

Dettagli

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 760 TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CUNEO FISCALE E NESSUNO VI HA MAI SPIEGATO 10 Settembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

Processo lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014

Processo lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014 Processo lavorativo e di valorizzazione 12 novembre 2014 1 dalla lezione precedente Marx, rifacendosi anche ad altri autori classici (in particolare Jones e in parte Smith) individua e studia i modi di

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013

C E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 C E N S I S OUTLOOK ITALIA Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 Roma, 16 ottobre 2013 - Sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a far fronte alle spese

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore Salvatore Salamone Manuale d istruzione per Coppie che Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE!... tutto sommato un libro d amore CAPITOLO 18 Voler avere ragione Spesso le coppie incontrano delle barriere insormontabili

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 178 COMPUTO DEGLI AMMORTAMENTI

Dettagli

ALEA SRL INFOALEA 61 02/09/2013

ALEA SRL INFOALEA 61 02/09/2013 FfffSAD ALEA SRL INFOALEA 61 02/09/2013 Un altra vergogna all italiana..la modifica e la quasi eliminazione delle detrazioni assicurative. La decisione di tagliare drasticamente la detrazione fiscale sulle

Dettagli

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 1 OPERATORI FINANZIARI ATTIVI E PASSIVI Gli operatori finanziari possono essere divisi in quattro gruppi: Le famiglie; Le imprese; La pubblica amministrazione; il resto

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

Tutti negli ultimi tempi abbiamo avuto modo di lamentarci per la posta che non arriva e per le file agli sportelli postali.

Tutti negli ultimi tempi abbiamo avuto modo di lamentarci per la posta che non arriva e per le file agli sportelli postali. ASSEMBLEA PUBBLICA: COMUNICATO - INVITO AI CITTADINI. Tutti negli ultimi tempi abbiamo avuto modo di lamentarci per la posta che non arriva e per le file agli sportelli postali. Non tutti sappiamo perché

Dettagli

Richiami di teoria della domanda di moneta

Richiami di teoria della domanda di moneta Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale

Dettagli

5 Risparmio e investimento nel lungo periodo

5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5 Risparmio e investimento nel lungo periodo 5.1 Il ruolo del mercato finanziario Il ruolo macroeconomico del sistema finanziario è quello di far affluire i fondi risparmiati ai soggetti che li spendono.

Dettagli

Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale.

Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. SCHEDA STAMPA DATI Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. È STATO MESSO A DURA PROVA IL BENE PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

I rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione

I rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione I rapporti economici internazionali Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione Il commercio internazionale E costituito da tutti gli scambi di beni e servizi tra gli

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali Cremona, 23 febbraio 2013 Agenda-1 Introduzione e presentazione Impresa e imprenditore Imprenditore e innovazione Competizione vs cooperazione?

Dettagli

Guida Strategica per gli Imprenditori

Guida Strategica per gli Imprenditori Guida Strategica per gli Imprenditori Scopri la Formula atematica del Business 1 La Tavola degli Elementi del Business Come in qualsiasi elemento in natura anche nel Business è possibile ritrovare le leggi

Dettagli

Capitolo 21. Risparmio e formazione di capitale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke

Capitolo 21. Risparmio e formazione di capitale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke Capitolo 21 Risparmio e formazione di capitale In questa lezione Risparmio individuale: risparmio e ricchezza moventi del risparmio (tasso di interesse, ciclo di vita, precauzionale, profili consumo) Risparmio

Dettagli

Modulo 2. Domanda aggregata e livello di produzione

Modulo 2. Domanda aggregata e livello di produzione Modulo 2 Domanda aggregata e livello di produzione Esercizio. In un sistema economico privo di settore pubblico, la funzione di consumo è: C = 200 + 0.8Y; gli investimenti sono I= 50. a) Qual è il livello

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA PROSPETTIVE 2013, SONDAGGIO CONFESERCENTI SWG: CRISI DI FIDUCIA, QUASI NOVE SU DIECI NON CREDONO IN UN MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA ITALIANA. SEI SU DIECI VOGLIONO

Dettagli

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Newsletter Notiziario settimanale Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Sistemi informatici: Ocse, promuovere una cultura della sicurezza 1 Newsletter 2002 BANCHE E FINANZIARIE

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

ESERCITAZIONI per il corso di ECONOMIA DELL ARTE E DELLA CULTURA 1 1 MODULO (prof. Bianchi) a.a. 2007-2008

ESERCITAZIONI per il corso di ECONOMIA DELL ARTE E DELLA CULTURA 1 1 MODULO (prof. Bianchi) a.a. 2007-2008 ESERCITAZIONI per il corso di ECONOMIA DELL ARTE E DELLA CULTURA 1 1 MODULO (prof. Bianchi) a.a. 2007-2008 A. Il modello macroeconomico in economia chiusa e senza settore pubblico. A.1. Un sistema economico

Dettagli

AUDIZIONE PRESSO LA VI COMMISSIONE FINANZE CAMERA DEI DEPUTATI. Memoria sulle problematiche del settore gioco bingo

AUDIZIONE PRESSO LA VI COMMISSIONE FINANZE CAMERA DEI DEPUTATI. Memoria sulle problematiche del settore gioco bingo AUDIZIONE PRESSO LA VI COMMISSIONE FINANZE CAMERA DEI DEPUTATI Memoria sulle problematiche del settore gioco bingo 1. PREMESSE Nel giugno 2001 tutti gli imprenditori che hanno partecipato alla procedura

Dettagli

L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE per Confcooperative L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Novembre 2006 1 Legge Finanziaria art. 84 Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del TFR DM sul Fondo Tesoreria

Dettagli

Spinoza e il Male. Saitta Francesco

Spinoza e il Male. Saitta Francesco Spinoza e il Male di Saitta Francesco La genealogia del male è sempre stato uno dei problemi più discussi nella storia della filosofia. Trovare le origini del male è sempre stato l oggetto principale di

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 1 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web INTRODUZIONE INDEX 3 6 9 L importanza di avere un dominio e gli obiettivi di quest opera Come è cambiato

Dettagli

Modula. Perchè ogni impresa è diversa

Modula. Perchè ogni impresa è diversa Modula Perchè ogni impresa è diversa Troveremo la risposta giusta alle vostre esigenze Indipendentemente dalla natura e dalle dimensioni della vostra attività, sicuramente c è una cosa su cui sarete d

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

Autismo e teoria della mente

Autismo e teoria della mente Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Daria Vigani Maggio 204. In ciascuna delle seguenti situazioni calcolate risparmio nazionale,

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

Vivere il Sogno. Vivere è bello, vivere bene è meglio!!! Diventa fan su Facebook: Tutte le novità da subito

Vivere il Sogno. Vivere è bello, vivere bene è meglio!!! Diventa fan su Facebook: Tutte le novità da subito Vivere il Sogno Vivere è bello, vivere bene è meglio!!! Diventa fan su Facebook: Tutte le novità da subito VIVERE IL SOGNO!!! 4 semplici passi per la TUA indipendenza finanziaria. (Indipendenza finanziaria)

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

Equazione quantitativa della moneta

Equazione quantitativa della moneta Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene

Dettagli