I S T I T UTO PROFESSI O N ALE DI STATO I N D U S T RI A E A R T I G I A N A T O I. P I T T O N I Via I. Pittoni, 16 CONEGLIANO (TV)

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1 S T T UTO PROFESS O N LE D STTO N D U S T R E R T G N T O. P T T O N Via. Pittoni, 16 CONEGLNO (TV) Tel. 0438/22923 Fax 0438/ ipsia.conegliano@nline.it

2 PREMESS pprovato nella seduta del Collegio Docenti del 2/10/2012. Deliberato nella seduta del Consiglio d stituto del 22/10/2012. l POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell stituto ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell'ambito della propria autonomia (art.3 DPR 275/1999). CPTOLO PRMO 1.1 CENN STORC L NOSTRO STTUTO L PS Pittoni è uno dei più antichi istituti del territorio coneglianese e muove i suoi primi passi nel lontano 1892, dove la Società Operaia di Mutuo Soccorso e di struzione di Conegliano, fonda una scuola Popolare di Disegno serale e festiva per le rti e le ndustrie. La scuola popolare ebbe subito un notevole successo, il suo scopo era: quello di avviare a forme concrete di lavoro quei giovani che volevano intraprendere la carriera di apprendisti allo studio del disegno. Nel 1922 la scuola viene riordinata come scuola di rti e Mestieri e vengono istituiti per la prima volta due corsi diurni oltre ai serali. Nel 1933 la scuola gode di buona fama, già sei ex allievi hanno vinto il concorso per Capi Officina presso altre scuole di rti e Mestieri; la presenza sul territorio è continua e costante come la partecipazione a fiere e mostre. Nel lo stato di guerra traspare da ogni pagina dei verbali del consiglio dei professori. Nel maggio del 1941 la scuola partecipa alla giornata della tecnica e riceve i complimenti del provveditore per l opera di educazione morale, intellettuale, professionale svolta a forgiare quella che dovrà essere la massa operaia, il popolo lavoratore di domani. Nel corso degli anni, venne titolato come stituto Professionale di Stato per l ndustria e l rtigianato, e si è sempre adeguato alle esigenze dei tempi e ai vari cambiamenti che ne sono derivati, marciando in sincronia con le più avanzate tecniche innovative. Nel 1970, l PS viene intestata nel centenario della morte, ad nnocente Pittoni, patriota ed esule, fondatore della società di mutuo soccorso di Conegliano. 1.2 BOGRF D NNOCENTE PTTON nnocente Pittoni nacque a Conegliano, il 9 marzo 1833 e vi morì, a 37 anni, il 9 febbraio del 1870 senza veder coronato il sogno per cui aveva lottato: la conquista di Roma e l unità d talia. Gli avvenimenti della rivoluzione del , colpirono profondamente l'animo del giovane Pittoni, già fortemente influenzato dalle posizioni assunte da mons. Ludovico nselmi, arciprete di Conegliano, fino a spingerlo ad aderire ai moti rivoluzionari per l'indipendenza contro l'ustria. Come patriota aderì ancor giovane al programma di Giuseppe Mazzini tanto, da essere indicato come "l anima e la mente" del comitato mazziniano di Conegliano

3 Operò in stretta sintonia con i subcomitati di Treviso, di Ceneda e di Serravalle nell'incitare i giovani a disertare e a non arruolarsi nelle forze austriache e ad espatriare verso il Piemonte. Molti giovani venivano avviati prima verso il bosco del Cansiglio e nel Felettano e poi venivano accompagnati, con il denaro donato dal Pittoni, fino a Peschiera, da dove proseguivano verso le nuove destinazioni, in Piemonte e il Liguria. Nel 1862, nnocente Pittoni venne arrestato dalla polizia austriaca e accusato di tramare contro l'impero austro-prussiano. Fu per questo motivo che alcuni suoi amici distrussero la documentazione compromettente che avallava la relazione con i più grandi patrioti del tempo. n seguito, da Conegliano, nnocente Pittoni fu trasferito alle carceri della Giudecca a Venezia, dove rimase rinchiuso per sei mesi. Prosciolto per mancanza di prove e tornato libero a Conegliano, pur essendo un sorvegliato speciale, continuò a tenere le fila del subcomitato. ndò a vivere a Genova, si trasferì quindi a Brescia dove rimase fino al luglio 1866 e cioè fino a quando poté ritornare nella sua Conegliano liberata. Ebbe un ruolo importante nel periodo compreso tra il 1859 e il 1864 nell'organizzazione dell'emigrazione dal Veneto verso il Piemonte e nell'organizzazione della resistenza agli ustriaci. Da grande estimatore mazziniano, fu un uomo coraggioso, pronto a pagare di persona e a rischiare la vita per i suoi ideali. nnocente Pittoni fu anche fondatore della Società di Mutuo Soccorso e promulgatore della Banda Musicale di Conegliano. Quest anno si festeggiano i 120 anni della fondazione della Scuola e i 10 anni dell istituzione del settore Moda. 1.3 L TERRTORO l bacino d utenza dell stituto Professionale di Stato Pittoni non è limitato solo al territorio del Comune di Conegliano, ma comprende in massima parte i comuni limitrofi; del resto la posizione centrale della scuola alleggerisce non poco il disagio dei trasferimenti quotidiani. La fisionomia dell stituto si è modificata negli ultimi decenni, come conseguenza di diversi fattori, tra i quali due di particolare rilievo: l imponente evoluzione aziendale, sempre più spinta verso soluzioni tecnologiche avanzate nel mondo della produzione, che si è sviluppata a partire dagli anni Sessanta, e la completa liberalizzazione degli studi universitari, sancita nel 1969, che ha consentito ai diplomati degli stituti Professionali l accesso a tutte le Facoltà universitarie. 1.4 ORRO SETTMNLE DELLE LEZON n base al Riordino degli stituti professionali ed alle esigenze didattiche l orario settimanale delle lezioni è strutturato nei seguenti modi: - Classi Prime e Seconde: a. lunedì, mercoledì, giovedì e sabato: 5 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:00; b. martedì e venerdì: 6 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:10. - Classi Terze: a. lunedì, mercoledì, giovedì e sabato: 5 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:00; b. mercoledì: rientro pomeridiano dalle ore 14:00 alle ore 16:30 (laboratorio per qualifica); c. martedì e venerdì: 6 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:10. -Classi Quarte: a. lunedì, mercoledì, giovedì: 5 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:00; b. martedì: 6 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:10; c. venerdì: 5 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 12:20; d. sabato: 4 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 12:05. - Classi Quinte: a. lunedì, mercoledì, giovedì: 5 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:00; b. martedì: 5 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 12:20; c. venerdì: 6 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 13:10; d. sabato: 4 lezioni dalle ore 8:00 alle ore 12:

4 Giorno Lunedì- Mercoledì- Giovedì- Sabato Martedì- Venerdì Lezione 1 8:00-9:00 8:00-8:50 2 9:00-10:00 8:50-9: :00-10:55 9:40-10:30 ntervallo 10:55-11:05 10:30-10: :05-12:05 10:40-11: :05-13:00 11:30-12: :00-14:50 (solo mercoledì-classi terze) 12:20-13: :50-15:40 (solo mercoledì-classi terze) 8 15:40-16:30 (solo mercoledì-classi terze) 1.5 DT SCRTT.S. 2012/13 Manutenzione e assistenza tecnica Produzioni industriali e artigianali efp Corso serale 391 alunni 115 alunni 20 alunni 79 alunni - 4 -

5 1.6 CLENDRO SCOLSTCO CLENDRO NNULE TTVT' PS "PTTON".S. 2012/2013 SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DCEMBRE GENNO FEBBRO MRZO PRLE MGGO GUGNO LUGLO GOSTO LEGEND V 1 1 V 1 S 1 CD 1 V 1 V 1 1 Recup CD 1 V 2 2 V 2 Serale 2 2 V Recup V 3 3 V D 3 3 Recup 3 4 CD 4 CC V 4 4 SL4^ 4 CC + G Recup CC V 5 D 5 SL4^ 5 CC + G Recup V 6 CD Tem SL4^ Coll. 3^ 6 Recup SL4^ Recup CC 8 8 V SL4^ 8 Stg.3^CC+G 8 8 Fine a.s CC SL4^ 9 Stg.3^CC+G D Stg.3^CC+G S Elez.Cd 11 RC. G V 11 SL4^ 11 Stage 3^ S Elezioni 12 Elez.Cd S.. 12 V 12 SL4^ 12 Stage 3^ RC. G S V 13 SL4^ 13 Stage 3^ 13 CC+G 13 S Rec. 14 SL4^ CC+G 14 CD S Rec. 15 SL4^ 15 Stage 3^ 15 CC+G Rec. 16 SL4^ 16 Stage 3^ 16 CC+G Stage 3^ 17 CC+G 17 Es.Stato CD Rec Stage 3^ SL 5^ Rec. 19 V.i 19 Stage 3^ ^Prova SL 5^ Rec. 20 V.i 20 Stage 3^ SL 5^ V.i SL 5^ V.i CD D Dipartimenti CD CC S P Prove strutt RC.G S. Collegio Docenti Con classe con genitori senza genitori Scrutini consegna valutazioni Prove strutturate ricevimento genitori coll SL 5^ V.i mm.3^ V.i Viaggi struz. 24 D SL 5^ 24 V mm.3^ 24 Recup E.S. Esami Stato V V Recup Stage/ classi in SL 5^ CC + G 26 V 26 Fine1 Q Recup alternanza SL 5^ CC + G 27 V Recup SL 5^ CC + G 28 V 28 S V Recup Domenica SL 5^ CC + G 29 V 29 S 29 V Recup R Recupero SL 5^ CC + G 30 V 30 S 30 V V VCNZ V 31 S SCUOL PERT

6 1.7 RELZON CON L TERRTORO Regione Veneto: Progetto.S.L. Progetto Stranieri Provincia di Treviso: Educazione stradale Manutenzione stituto Sicurezza ltre stituzioni Scolastiche/ Università: Orientamento Rete della Pace ziende/banche/ CN/Unindustria/ genzie: Stages.S.L. Progetti.P.S.... Pittoni Conegliano Comune di Conegliano: Progetto Stranieri Cittadinanza ttiva Eventi interculturali.s.l.7 Pieve di Soligo/La Nostra Famiglia: CC Educazione alla salute MUR: Prove NVLS Formazione docenti

7 CPTOLO SECONDO OFFERT FORMTV 2.1 TTO D NDRZZO DEL CONSGLO D STTUTO l Consiglio d stituto in data 10 settembre 2012, ha individuato quali principi ispiratori dell offerta formativa 3 cardini: a) legalità e cittadinanza: b) integrazione, inclusione e pari opportunità; c) sviluppo della professionalità e diffusione della cultura d impresa. a) Legalità e cittadinanza. L educazione alla legalità ha come obbiettivo principale la costruzione di una migliore convivenza sociale. Essa si basa sulla consapevolezza del ruolo che ciascuno riveste nella società. l principio di cittadinanza si vive pienamente nella condivisione e nel rispetto delle regole, nella consapevolezza che le regole di convivenza civile sono conseguenza di valori comuni. l principio di cittadinanza si costruisce anche attraverso il rispetto delle pluralità, la condivisione e la solidarietà. b) ntegrazione, inclusione e pari opportunità. L stituto favorisce la socializzazione e l integrazione culturale fra studenti senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti: sesso, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. L stituto favorisce lo sviluppo, negli alunni, di una mentalità aperta e tollerante, di uno spirito positivamente critico. c) Sviluppo della professionalità e diffusione della cultura d impresa. L stituto valorizza il raccordo con il mondo del lavoro e il contesto territoriale per rilanciare e rafforzare il ruolo svolto dagli P, vecchio ordinamento, a livello educativo, sociale ed economico nel territorio. n questa ottica, l stituto promuove la cultura professionale e favorisce lo spirito d iniziativa, creatività e innovazione dei giovani come capacità di tradurre le idee in azione. Piano didattico: privilegiare la didattica laboratoriale svolta in orario curricolare, sia per le discipline tecniche che per quelle dell area generale; privilegiare i percorsi professionalizzanti che caratterizzano l stituto, in collaborazione con il territorio; investire in azioni di recupero/potenziamento anche personalizzato degli allievi per ridurre il disagio e la dispersione scolastica; valorizzare le eccellenze dei risultati in relazione al punto di partenza. 2.2 FNLTÀ DEL POF L stituto Professionale si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnicoprofessionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l accesso all Università e all istruzione e formazione tecnica superiore (art.2 D.P.R. 87/2010). Gli obiettivi vengono fissati dopo aver analizzato la tipologia, le esigenze fondamentali degli adolescenti di oggi e le loro aspettative, ponendole in sintonia con la linea dell innovazione in atto da qualche anno negli stituti Professionali, più rispondente al loro stile operativo e alla loro identità formativa

8 2.3 OBETTV EDUCTV: Essere attenti all attualità e alle problematiche sociali; Rispettare se stessi, gli altri e l ambiente; Consolidare la capacità di ascolto e di attenzione; Conoscere il territorio e la realtà economica locale; Partecipare efficacemente alla vita scolastica, sociale e professionale. 2.4 OBETTV DDTTC: Sviluppare la capacità di lavoro autonomo; Gestire il tempo a disposizione; Organizzare il materiale necessario; Pianificare ed eseguire i compiti assegnati; cquisire un metodo di studio efficace; Favorire lo sviluppo delle capacità logiche e di problem solving: Promuovere l incremento delle capacità di pensiero ipotetico-deduttivo ed analitico; Rafforzare il miglioramento delle abilità decisionali e di controllo delle soluzioni. CPTOLO TERZO ORGNGRMM L'stituto è dotato di un'organizzazione che concilia la necessità di valorizzare le competenze dei docenti e del personale non docente, con quella di favorire la cooperazione collegiale

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10 3.1 UFFCO D DRGENZ È costituito dal Dirigente Scolastico e da due collaboratori da lui scelti; è l'organo collegiale che sovrintende alla direzione del funzionamento dell stituto, al coordinamento ed alla promozione delle varie attività culturali e didattiche, alla gestione logistica dei servizi. l lavoro è ripartito nel seguente modo: Dirigente Scolastico Prof. Michele Botteon Riceve su appuntamento lunedì 8:30-11:00 mercoledì 11:00-13:00 venerdì 11:00-13:00 Collaboratore Vicario Prof. Luigi Ugliano Collaboratrice Prof.ssa Carmela Brun Dirige e rappresenta legalmente l stituto. nstaura le relazioni con Enti Pubblici e privati presenti sul territorio. È responsabile della gestione delle risorse finanziarie del servizio. Coordina e pianifica, insieme ai collaboratori ed alle funzioni strumentali, le attività dei gruppi di lavoro. Predispone la diffusione, la conoscenza e l applicazione del POF e dei Regolamenti d stituto. Sostituiscono il Dirigente Scolastico in caso di sua assenza. Hanno specifiche deleghe in merito alla gestione dei servizi interni dell stituto e della organizzazione. Redigono il calendario degli impegni dei docenti. Collaborano con il Dirigente per la predisposizione degli organici classi e docenti. Stilano il verbale del Collegio dei Docenti. 3.2 PERSONLE T (MMNSTRTVO, TECNCO, USLRO) La struttura amministrativa si occupa della documentazione delle attività scolastiche e del personale, garantisce l organizzazione generale, gestisce i fondi dell stituto, collabora al raggiungimento dell obiettivo della qualità dei processi formativi. servizi sono organizzati come segue: Ufficio Responsabile Orario al pubblico Svolge funzioni di coordinamento del personale Come orario di segreteria DSG T e cura l organizzazione Rag. Favretto Danila dei servizi generali e amministrativo-contabile. Uffici Numero Orario al pubblico 6 lunedì 10:30-12:30/ 17:00-19:00 martedì 10:30-12:30 mercoledì 17:00-19:00 giovedì 10:30-12:30 venerdì 10:30-12:30 Segreteria didattica e Segreteria amministrativa Magazzino Una unità del personale assistente amministrativo è addetto alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del lunedì 8:00-9:00 martedì 8:00-9:00 giovedì 8:00-9:00

11 Reparti Elettrico Elettronico Meccanico nformatico Moda Collaboratori Scolastici materiale in giacenza nel magazzino. ssistenti tecnici 4 10 Gli assistenti tecnici svolgono attività di manutenzione e di supporto tecnico ai docenti relativamente alle attività didattiche nei laboratori. Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di: ccoglienza e Sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Pulizia dei locali e degli spazi scolastici. Custodia e sorveglianza dei locali scolastici. Collaborazione con i docenti 3.3 UFFCO TECNCO l Responsabile dell Ufficio Tecnico è nominato dal Dirigente Scolastico. Ufficio Responsabile Orario al pubblico da lunedì a venerdì Ufficio Tecnico Prof. Luigi Ugliano L Ufficio tecnico assume il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell ambiente. Collabora con i Coordinatori di Dipartimento e con i Responsabili di Laboratorio in relazione agli acquisti di attrezzature didattiche e ha rapporti con i fornitori; predispone i piani d acquisto delle attrezzature e del materiale di consumo; è referente per il funzionamento dell stituto dal punto di vista strutturale ed impiantistico, ha contatti con gli Uffici della Provincia di Treviso per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell edificio scolastico. 3.4 SCUREZZ Referente: Prof.re Puliatti Francesco l piano per la sicurezza si articola in una serie di interventi quali: informazione; formazione; simulazione evacuazione dall edificio. Questo progetto ha lo scopo di rendere più sicuro l edificio e favorire lo sviluppo di conoscenze ed abilità nel personale scolastico e negli studenti in modo che ci si possa comportare correttamente in caso di rischio. Gli obiettivi principali di questo progetto sono: aggiornamento del documento di sicurezza (DVR); smaltimento rifiuti pericolosi (SSTR) revisione schede per evacuazione;

12 aggiornamento piano di primo soccorso e piano antincendio; formazione personale scolastico: docente, non docente e studenti. 3.5 R.S.U. (RPPRESENTNZE SNDCL UNTRE) Per l anno scolastico in corso risultano eletti: Prof. Uliana Enrico (SNLS-CONFSL); Prof. Ugliano Luigi (CSL-SCUOL); ss. Tecnico Menegon ntonio Maria (UL-SCUOL) 3.6 CONSGLO D STTUTO - GUNT ESECUTV l Consiglio d stituto, tenendo conto degli aspetti didattici definiti dal Collegio dei Docenti, delibera sull organizzazione e la programmazione delle attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio. Elegge al suo interno la Giunta Esecutiva. l Consiglio d stituto approva il Piano dell Offerta Formativa (POF) e il programma annuale (bilancio). Oltre alle funzioni a livello di indirizzo e controllo (Collegio dei Docenti e Consiglio d stituto), all interno della struttura organizzativa, si identificano quattro aree: rea della Direzione (coordinamento e indirizzo) rea della progettazione e della realizzazione della formazione (progettazione, erogazione e valutazione dei servizi formativi) rea dell amministrazione (segreteria) rea della logistica (funzionalità, agibilità e sicurezza dell ambiente scolastico) l Consiglio d stituto è composto da: otto docenti; due non docente (T); quattro studenti; quattro genitori; il Dirigente Scolastico. È presieduto dal rappresentante dei genitori. l Consiglio d stituto elegge la Giunta Esecutiva, composta da un docente, un addetto del personale non docente, un genitore e uno studente. Fanno parte di diritto della Giunta il Dirigente Scolastico che la presiede e il DSG. La Giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio d stituto, cura l esecuzione delle relative delibere. 3.7 COLLEGO DOCENT È composto da soli docenti ed è presieduto dal Dirigente Scolastico; delibera in materia di funzionamento didattico, cura la programmazione dell azione educativa, valuta complessivamente l andamento didattico per verificarne l efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, delibera il POF. 3.8 DPRTMENT DSCPLNR Presieduti dal Coordinatore di Dipartimento promuovono: l individuazione degli obiettivi disciplinari; la progettazione dei percorsi formativi articolati in moduli; la scelta delle prove di verifica appropriate e i relativi criteri di valutazione; l individuazione degli strumenti didattici idonei (libri di testo, strumentazione di laboratorio, nuove tecnologie)

13 3.9 CONSGLO D CLSSE Convocato dal Dirigente Scolastico, sulla base della programmazione annuale, promuove interventi didattici, moduli pluridisciplinari e attività extracurricolari ritenuti necessari per la classe. Oltre alla componente docente, intervengono ai Consigli di classe come parte integrante, la componente genitori e la componente studenti eletti con regolari votazioni SSEMBLE D CLSSE DEGL LUNN Discute dei problemi didattici ed educativi riguardanti la classe. l suo referente è l insegnante Coordinatore di Classe, che funge da negoziatore nei rapporti degli studenti con i docenti e la Dirigenza; in caso di necessità, la classe si rivolge direttamente al Dirigente Scolastico tramite i propri Rappresentanti. Ogni classe ha un registro per la verbalizzazione delle sedute SSEMBLE D STTUTO DEGL STUDENT Costituisce occasione di partecipazione democratica per l approfondimento delle problematiche della scuola e della società, in funzione della formazione culturale e civile degli studenti COMTTO D VLUTZONE l Comitato di Valutazione degli insegnanti, eletto dal Collegio dei docenti, si esprime sul superamento del periodo di prova dei docenti neoassunti; è composto dal Dirigente Scolastico, quattro docenti più 2 docenti in qualità di membri supplenti L FUNZONE DOCENTE Realizza il processo di insegnamento/apprendimento in base agli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici e dal POF; attività connesse con la funzione docente sono: l aggiornamento culturale e professionale, la partecipazione alle riunioni degli organi collegiali e alle iniziative da essi deliberati, i rapporti con le famiglie degli studenti e con il territorio. l profilo dell insegnante professionista risulta dalla combinazione e dall integrazione di più dimensioni: dimensione culturale: conoscenza e padronanza dello specifico metodologico ed epistemologico delle conoscenze disciplinari, del contenuto dei relativi programmi di ricerca, dei processi di invenzione, di ricerca e di sviluppo che trasformano i diversi ambiti di conoscenza e di esperienza nella società odierna; dimensione psico-pedagogica: conoscenza e padronanza dei principi, degli strumenti e dei quadri di riferimento valoriale che assicurano formatività alla progettazione e allo sviluppo del curricolo scolastico degli allievi; capacità di governarlo in relazione allo sviluppo alla personalizzazione del loro potenziale formativo; dimensione metodologico-didattica: padronanza di repertori esperti e specialisti di strategie didattiche e capacità di utilizzarle con successo, in coerenza con l impianto formativo, organizzativo e curricolare di riferimento; dimensione della pratica riflessiva: capacità di conversazione, di invenzione e di autocritica, assunte come carattere distintivo del lavoro cooperativo dell insegnante; di qui la capacitò di valutare e di essere valutati;

14 dimensione relazionale e sociale: capacità di essere partner del mondo esterno alla scuola, e dunque capacità di controllare ogni tentazione di autoreferenzialità; capacità di ascoltare e comprendere gli altri riconoscendone dignità, bisogni e talenti; saper concertare ascolto, discorso e conversazione in azioni formative mirate allo scopo; instaurare un clima positivo ed esigente nella promozione di apprendimenti esperti da parte degli allievi; dimensione organizzativa: competenze gestionali, intese come capacità di assumere ruoli ovvero a sviluppare servizi, nell ambito del lavoro scolastico, diversi dall insegnamento dentro e fuori dell aula; ma soprattutto capacità di contestualizzare il proprio lavoro nella conoscenza rigorosa della legislazione scolastica e della evoluzione delle politiche scolastiche e formative, sia in ambito nazionale che europeo. (U. Margotta) 3.14 REGOLMENT Diritti, doveri, forme di partecipazione delle diverse componenti scolastiche e regole dell stituto sono contenuti nei Regolamenti d stituto ( content&view=category&layout=blog&id=26&temid=67). n particolare per condividere il progetto educativo e migliorare la comunicazione scuola-famiglia viene stipulato, all atto dell iscrizione, il Patto Educativo di Corresponsabilità PTTO EDUCTVO D CORRESPONSBLTÀ Visto il D.M. n. 5843/3 del 16 ottobre 2006 Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità"; Visti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria ; Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo ; Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti ; Visto il D.M.n.5 del 16 gennaio 2009 Valutazione del comportamento degli studenti ; Visto il Piano dell'offerta Formativa deliberato dal Collegio Docenti del 25 settembre 2008 e adottato dal Consiglio d'stituto del 1 ottobre 2008; Visto il Regolamento d'stituto approvato dal Consiglio d'stituto il 30 gennaio 2009; l'.p.s... ". Pittoni" stipula con gli studenti e con le famiglie il seguente patto educativo in cui: L SCUOL S MPEGN. L FMGL S MPEGN LO STUDENTE S MPEGN OFFERT FORMTV RELZONLTÀ Garantire un Piano dell'offerta Formativa basato su progetti volti a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana, culturale e professionale. Favorire il pieno inserimento degli studenti diversamente abili. Promuovere iniziative di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri, anche attraverso attività interculturali. Creare un ambiente sereno in cui stimolare il dialogo, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, il rispetto di sé e dell altro. Promuovere il talento e l eccellenza, Prendere visione del POF, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso. Rispettare e valorizzare l'stituzione scolastica, instaurando un clima positivo di dialogo. Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del POF, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità. Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l ambiente scolastico inteso come insieme di persone,

15 PRTECPZONE NTERVENT EDUCTV comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità e al senso di cittadinanza. scoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel POF e nel Regolamento d'stituto. Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull andamento didattico-disciplinare degli studenti. Far rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti, in particolare relativamente all utilizzo di telefonini e altri dispositivi elettronici. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni. Presentare e condividere con i figli il Patto Educativo di Corresponsabilità sottoscritto con l'stituzione scolastica. Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall istituzione scolastica, partecipando attivamente agli organismi collegiali. nformarsi costantemente del percorso educativo-didattico dei propri figli. Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità. situazioni ed attrezzature. Frequentare regolarmente i corsi ed assolvere assiduamente agli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita di classe. Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e di solidarietà. / / Data Dirigente Scolastico Famiglia lunno CPTOLO QURTO ORGNZZZONE DELL STTUTO 4.1 FUNZON STRUMENTL Per rendere operativo il POF, e in particolare per il miglioramento della qualità del funzionamento della scuola e la valorizzazione della professionalità dei docenti, il Collegio dei Docenti per l a.s. in corso ha deliberato di attivare le funzioni strumentali di seguito specificate: 4.2 GESTONE POF E FORMZONE DOCENT Referente: Prof.ssa Marcon. Monica. l Piano dell Offerta Formativa è costantemente oggetto di monitoraggio e verifica per la valutazione dell efficienza e dell efficacia del servizio scolastico, delle attività e dei progetti. risultati sono comunicati a tutto il personale della scuola, agli allievi, alle famiglie. l monitoraggio e la verifica si realizzano secondo le seguenti modalità: colloqui individuali e/o di gruppo con i docenti assegnatari delle funzioni strumentali, i responsabili di settore, i referenti delle attività e dei progetti e il personale coinvolto; attivazione delle diverse componenti scolastiche per la elaborazione di uno specifico contributo per

16 l'ottimizzazione dei risultati. Le azioni previste sono: effettuare le variazioni ordinarie/straordinarie del documento; monitorare le necessità del territorio; revisionare i Regolamenti d stituto; pubblicizzare gli eventi importanti all interno e all esterno dell istituto; gestire la formazione professionale del personale docente. l Piano di Formazione docenti per l a.s. 2012/13 prevede i seguenti obiettivi: acquisire sempre maggiori competenze professionali conoscere, confrontare e sperimentare nuove metodologie e strategie didattiche migliorare la qualità del servizio scolastico alla luce delle recenti disposizioni normative. Le aree oggetto di formazione annuale sono: didattica specifica delle discipline; didattica delle competenze; innovazione tecnologica e didattica: LM, Registro elettronico (D.L. 95/12); utilizzo della macchina a CNC (indirizzo Manutenzione e ssistenza Tecnica); Sicurezza, Qualità; psico-pedagogica: D.S.. (Disturbi Specifici di pprendimento). noltre la FS POF si rapporta con l ufficio Presidenza, con le altre funzioni strumentali e con i referenti di progetti ed attività per coordinare al meglio l offerta formativa della scuola. 4.3 QULTÀ E UTOVLUTZONE Referente: Prof. Caia Luciano. Dal 2004 l stituto ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità con lo scopo di progettare ed erogare in modo efficace i servizi formativi d istruzione, di formazione continua (corsi rivolti ad esterni), di formazione superiore (alternanza scuola-lavoro) e di orientamento professionale. La certificazione è sottoposta annualmente a valutazione esterna sulla base della norma internazionale UN EN SO l Sistema Qualità ha in messo in atto processi di autovalutazione che costituiscono il punto di partenza per percorsi di miglioramento continuo dei servizi erogati dal nostro stituto al fine di soddisfare i bisogni formativi degli studenti e del tessuto produttivo con cui la scuola collabora. l percorso intrapreso privilegia lo sviluppo di una cultura della Qualità condivisa da tutti gli operatori della scuola e considera prioritaria la qualità dell insegnamento/apprendimento, ma non trascura quella dei servizi di supporto (segreteria, laboratori) e delle relazioni con il contesto sociale di riferimento. noltre la certificazione di qualità soddisfa requisiti previsti dall ccreditamento Regionale che mantengono l stituto, fin dal 2003, nell elenco regionale degli Organismi di Formazione con la possibilità di attivare percorsi di qualifica triennale e di ricevere direttamente finanziamenti della Regione Veneto per attività di formazione superiore, continua e di orientamento. Le azioni previste nel Sistema di Gestione per la Qualità sono coordinate dalla Funzione Strumentale con il supporto di una commissione e si possono così sintetizzare: stabilire obiettivi annuali, il cui grado di raggiungimento è sintetizzato nel Rapporto sullo stato della Qualità, condiviso con il Collegio dei Docenti e il Consiglio d stituto (Riesame della Direzione); aggiornare la documentazione del Sistema Qualità che comprende: -la Politica per la Qualità (mission ed impegni dell stituto verso i destinatari dell Offerta Formativa); -il Manuale Qualità, le procedure e le istruzioni che indicano come si svolgono i principali

17 processi nella scuola e la modulistica che si utilizza per svolgere le attività; compilare un organigramma in cui siano chiare le funzioni e le responsabilità di ciascuno all interno dell stituto (chi? fa? cosa? quando?); valutare i servizi forniti all stituto dalle aziende (presso le quali si svolge lo stage o l alternanza scuola-lavoro), dalle agenzie di viaggio e di autotrasporto (per i viaggi d istruzione e visite guidate) e dagli esperti esterni (per l arricchimento dell Offerta formativa); verificare l applicazione del Sistema Qualità attraverso audit interni; valutare i servizi formativi, da parte degli studenti, mediante questionari on line; analizzare i dati relativi all autovalutazione d stituto, scegliendo aree che siano risultate critiche, permettendo agli Organi Collegiali di assumere decisioni basate sui dati di fatto. 4.4 ORENTMENTO Referente: Prof.ssa Vilma Romano. L stituto partecipa al progetto in rete Conegliano Scuola Orienta che comprende gli istituti superiori, le scuole medie e gli istituti comprensivi, il CFP Don Bosco e l'istituto La Nostra Famiglia. Le azioni della Rete vedono coinvolti i ragazzi delle classi seconde e terze medie con interventi sia negli istituti superiori prescelti che nelle scuole medie di provenienza. l progetto mira soprattutto a creare integrazioni tra stituti di diverso ordine e grado, per consentire una migliore offerta formativa e scelte più motivate, anche per limitare la dispersione scolastica e sostenere i giovani nel definire il proprio percorso di vita. Sono previsti anche ministage di orientamento da 1 a 3 giorni con l'inserimento degli studenti ospiti nelle attività curricolari in ambito tecnico-professionale. l Progetto ccoglienza coinvolge le classi prime ed è collocato nei primi giorni di scuola, per ridurre il disagio dell inserimento in un nuovo ambiente e per acquisire informazioni utili alla programmazione. Le finalità sono le seguenti: motivare la scelta scolastica fatta dall'allievo; creare momenti di socializzazione; prefigurare interventi operativi da parte degli studenti per migliorare l'ambiente scolastico; conoscere l stituto e le sue regole. Durante il progetto accoglienza vengono illustrate ai nuovi studenti le finalità del corso di studi (materie dell'area comune e dell'area di indirizzo); si analizzano i percorsi e le opportunità offerte dall'istruzione professionale (qualifica, inserimento nel mondo del lavoro, corsi post qualifica, università); si introducono le funzioni degli organi collegiali (assemblee di classe, ruoli e compiti dei rappresentanti di classe, ecc.); si somministrano i test d'ingresso di italiano, di matematica e d'inglese; si svolgono attività di socializzazione e formazione; si presentano inoltre parti essenziali del Regolamento d'stituto riguardanti specificatamente gli alunni. L attività di orientamento professionalizzante in itinere si pone l obiettivo di orientare l'allievo nel passaggio dal primo al secondo biennio. L orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte. Per coloro che scelgono l attività lavorativa si attivano strumenti di diffusione delle offerte di lavoro, anche mediante accordi e convenzioni con le associazioni imprenditoriali. Per gli studenti che desiderano proseguire gli studi sono previsti, sotto la supervisione di un docente referente, percorsi di conoscenza dei curricoli offerti dalle Università del territorio, dagli.t.s. (stituti Tecnici Superiori) e dai corsi di formazione professionale superiore, proposti dalle numerose agenzie formative del territorio

18 4.5 BENESSERE STUDENT Referente: Prof. quino Salvatore. Le attività previste nell ambito della funzione strumentale Benessere Studenti intendono contribuire al benessere fisico, psichico e sociale dell individuo all interno della scuola; prevenire situazioni di disagio, di emarginazione e di abbandono scolastico; migliorare la comunicazione educativa e la qualità dei rapporti interpersonali, promovendo atteggiamenti di fiducia e di reciprocità; integrare l intervento della scuola con i servizi sociosanitari presenti nel territorio per realizzare un ambiente educativo che promuova il benessere degli adolescenti. Pertanto questo progetto mira ad indirizzare i giovani all'acquisizione di equilibrati e consapevoli stili di vita, alla tutela da ogni forma di dipendenza, attraverso la valorizzazione dello stato di benessere psicofisico. n collaborazione con SL n.7 di Pieve di Soligo, con medici e psicologi del dipartimento di Prevenzione e Servizio per l'educazione e la promozione della salute, con l ssociazione La Nostra Famiglia, con associazioni di volontariato e con le Forze dell'ordine di Conegliano, con docenti interni esperti vengono declinate le seguenti azioni: prevenzione delle dipendenze; prevenzione dei comportamenti a rischio; educazione alla legalità; educazione alla cittadinanza [progetto Giovani: percorso per rappresentanti]; educazione stradale; educazione alla salute; organizzazione del CC (Centro di nformazione e Consulenza). Percorsi rivolti agli allievi delle classi prime sulle dinamiche di gruppo (in collaborazione con il progetto Giovani di Conegliano) l progetto Dynamic Students raccoglie tutte le singole azioni che realizzano i suddetti obiettivi, come ad esempio la partecipazione a convegni su Modelli Educativi Europei a confronto; Play Music; incontri di cultura costituzionale; RC le arance della salute; e altro ancora, al fine di rendere protagonisti gli studenti nell esecuzione di compiti di cittadinanza attiva e responsabile. 4.6 NTEGRZONE DSBLTÀ (PROGETT EDUCTV NDVDULZZT) Referente: Prof.ssa Massarotto Emilia. l diritto allo studio e l integrazione degli alunni in difficoltà sono garantiti, nel rispetto delle norme di legge (L. 104/1992), dalle modalità attuative derivanti da esperienze maturate nel corso degli ultimi anni, tenendo conto che la problematica della disabilità e dello svantaggio coinvolge ciascun docente e l intero stituto. Le finalità specifiche volte al raggiungimento dell integrazione sono: l apprendimento e lo sviluppo di abilità professionalizzanti, la socializzazione e l inserimento lavorativo. Gli interventi predisposti a favore degli alunni diversamente abili per la realizzazione di tali obiettivi avvengono tramite: l organizzazione di stages e percorsi di alternanza scuola-lavoro di durata annuale presso aziende e strutture protette; la collaborazione con il S..L. (Servizio nserimento Lavorativo Disabili) per l inserimento lavorativo; l utilizzo di materiali e sussidi vari in un locale apposito con supporti multimediali; l aggiornamento dei docenti e l individuazione di un referente per gli alunni affetti da D.S.. (Disturbi Specifici di pprendimento - come previsto dalla L. 170/2010)

19 =154 Sul piano didattico sono previste due tipologie di percorso individualizzato: a) una programmazione riconducibile agli OBETTV MNM dei programmi ministeriali; b) una programmazione DFFERENZT, con obiettivi distinti dalla programmazione curricolare, con possibilità di modifica dell orario in funzione dell apprendimento di abilità specifiche, all interno o all esterno della scuola. Ciò comporta il conseguimento di un attestato di frequenza con certificazione di competenze, valido ai fini dell inserimento nel mondo del lavoro. Tale programmazione avviene sempre all interno di un Progetto di Vita, che tiene conto delle potenzialità dell allievo, che possono andare anche oltre le abilità legate al profilo in uscita dell Offerta Formativa della scuola. Si precisa che l orario e le attività degli insegnanti specializzati vengono concordati all interno del Consiglio di Classe. docenti di sostegno fanno parte del Consiglio di classe e partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni della classe, così come l intero Consiglio partecipa alla formulazione del PE, di concerto con la famiglia e i servizi psicosociali. L istituto aderisce, inoltre, al Centro Territoriale per l ntegrazione (CT) allo scopo di fornire informazione a genitori e docenti circa la legislazione sull integrazione, di provvedere a raccogliere documentazione della casistica interessante e di organizzare la formazione continua del personale docente, T e genitori. 4.7.S.L. (LTERNNZ SCUOL LVORO) Referente: Dell ntonia Francesco. Si intende come una metodologia ad alto contenuto formativo che consente di realizzare una parte del percorso scolastico in collaborazione con imprese, enti, associazioni di categoria, in modo da acquisire, oltre alla conoscenza di base, competenze spendibili nel mercato del lavoro Caratterizzata da una dimensione pedagogica forte che è quella dell equivalenza formativa fra l esperienza educativa in aula e l esperienza educativa in ambiente di lavoro. l progetto di alternanza scuola-lavoro nasce come tentativo di risposta alla necessità di legare il mondo della scuola con quello del lavoro; in particolare, l attivazione del progetto permette agli studenti delle classi quarte e quinte, grazie a visite e a periodi lavorativi nelle aziende, di fornire risposte concrete ai loro bisogni formativi. bisogni del sistema produttivo vengono rilevati mediante i contatti scuola-impresa e gli incontri con le associazioni di categoria, evidenziando le capacità richieste dai giovani in un mercato del lavoro in cui si coniugano sempre di più flessibilità e professionalità. L SL permette l acquisizione, lo sviluppo e l applicazione in ambienti di lavoro di competenze previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio; in questo senso può diventare anche una possibile risposta alla domanda di apprendimento personalizzato degli studenti. Strumento per rendere flessibili i percorsi nell educazione e nella formazione che offre la possibilità di combinare studi generali e professionali e di valorizzare le competenze non comprese nel curriculum scolastico degli studenti nella prospettiva del LFE LONG LERNNG. Sono previste due settimane di attività lavorative nelle aziende (stage), moduli da svolgere in classe con docenti interni ed esperti esterni, eventuali U.d.. (Unità di pprendimento interdisciplinare), visite guidate in aziende ed interventi a scuola di preparazione ed integrazione tra attività scolastiche ed attività aziendali. Lo stage aziendale, in particolare, rappresenta un esperienza di orientamento e formazione di durata limitata, effettuata in un luogo di lavoro dalle classi 3^, 4^ e 5^. E finalizzato ad acquisire competenze professionali di ruolo, nell ambito di un contesto organizzativo e produttivo reale, e ad agevolare le scelte lavorative del giovane conoscendo direttamente il sistema aziendale e delle

20 professioni, attraverso un primo approccio al lavoro. La responsabilità formativa è condivisa dalla scuola e dall impresa secondo una metodologia comune. Figura chiave diventa il Tutor, aziendale e scolastico, inteso quale facilitatore dell apprendimento/applicazione di competenze professionali e garante della coerenza del processo educativo-professionale in atto. L stituto aderisce al Progetto Pilota SL definito dalla Rete. noltre, durante l a.s. in corso, la scuola costituirà un Comitato Tecnico-scientifico (CTS), composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro con funzioni consultive e di proposta per l organizzazione delle ree di indirizzo e l utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; il CTS diventerà lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro

21 CPTOLO QUNTO ORDNMENT 5.1 PERCORSO SCOLSTCO PROFESSONLE Università/.T.S.(struzione Tecnica Superiore).F.T.S.(struzione Formazione Tecnica Superiore)/Lavoro Esame di Stato Diploma struzione 5 anno Professionale: Manutenzione e assistenza tecnica Produzioni artigianali e industriali 4 anno 2 biennio 3 anno Qualifica Operatore (regionale) efp 2 anno Certificazione delle competenze 1 Biennio 1 anno ssolvimento dell obbligo scolastico Scuola Media

22 5.2 GL NDRZZ D STUDO l nostro stituto, in base al Riordino dell struzione professionale (D.P.R. 87/10) ha attivato 2 indirizzi di studio, con relative opzioni: 1. Manutenzione e ssistenza Tecnica: -Opzione P09 (manutenzione e assistenza tecnica) -Opzione P (apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili) -Opzione PMM (manutenzione dei mezzi di trasporto) 2. Produzioni ndustriali e rtigianali -Opzione PTS (produzioni tessili - sartoriali) noltre grazie all ntesa Stato Regioni (D. Lgs. 112/98) ha istituito il corso di Qualifica Triennale di efp con la relativa opzione: - Opzione Operatore alla riparazione dei veicoli a motore. Per quanto riguarda l istruzione degli adulti il Corso serale (D.M. 139/07) offre la possibilità di ottenere il diploma di Operatore meccanico (3 anni) e di Tecnico delle ndustrie Meccaniche (5 anni). Dall a.s. 2013/2014 il corso serale sarà strutturato sulla base degli indirizzi del nuovo ordinamento. 5.3 MNUTENZONE E SSSTENZ TECNC - Opzione P09 (manutenzione e assistenza tecnica) - Opzione P (apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili) - Opzione PMM (manutenzione dei mezzi di trasporto) l diplomato di istruzione professionale nell indirizzo MNUTENZONE E SSSTENZ TECNC interviene nella gestione, organizzazione e realizzazione di interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica) e sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio e dalle aziende locali

23 - Quadro orario MNUTENZONE E SSSTENZ TECNC - Opzione P09 (manutenzione e assistenza tecnica) 1^ 2^ 3 4^ 5^ R E R E D C O M U N E N D R Z Z O Materie d insegnamento taliano Storia Lingua straniera Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e Biol.) 2 2 Matematica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternativa Tecnologie e tecnica di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate (Fisica) 2(1) 2(1) Scienze integrate (Chimica) 2(1) 2(1) Tecnologie dell informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie Meccaniche ed pplicazioni 5(2) 5 3 Tecnologie Elettriche - Elettroniche e pplicazioni 5(2) 4 3 Tecnologie e Tecniche di nstallazione e Manutenzione 3(2) 5 8 TOTLE ORE SETTMNL Le ore indicate tra parentesi vengono svolte in compresenza in laboratorio. -Quadro orario MNUTENZONE E SSSTENZ TECNC Opzione P (apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili) 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ R E R E D C O M U N E N D R Z Z O Materie d insegnamento taliano Storia Lingua straniera Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e Biol.) 2 2 Matematica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternativa Tecnologie e tecnica di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate (Fisica) 2(1) 2(1) Scienze integrate (Chimica) 2(1) 2(1) Tecnologie dell informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie Meccaniche ed pplicazioni 5(2) 4 4 Tecnologie elettrico - elettroniche, dell automazione e 5(2) 5 3 applicazioni

24 Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione 3(2) 5 7 di apparati e impianti civili e industriali TOTLE ORE SETTMNL Le ore indicate tra parentesi vengono svolte in compresenza in laboratorio. Per a.s. 2012/2013 (ultimo anno di qualifica) l Opzione P (apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili) è stata ulteriormente declinata in 3 specializzazioni che porteranno alla Qualifica Triennale: Operatore elettrotecnico Operatore elettronico Operatore termotecnico. -Quadro orario MNUTENZONE E SSSTENZ TECNC Opzione PMM (manutenzione dei mezzi di trasporto) Materie d insegnamento 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ R E R E D C O M U N E N D R Z Z O taliano Storia Lingua straniera Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della terra e Biol.) 2 2 Matematica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternativa Tecnologie e tecnica di rappresentazione grafica 3 3 Scienze integrate (Fisica) 2(1) 2(1) Scienze integrate (Chimica) 2(1) 2(1) Tecnologie dell informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie Meccaniche ed pplicazioni 5(2) 5 4 Tecnologie elettrico elettroniche e applicazioni 5(2) 4 3 Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei 3(2) 5 7 mezzi di trasporto TOTLE ORE SETTMNL Le ore indicate tra parentesi vengono svolte in compresenza in laboratorio. 5.4 PRODUZON NDUSTRL E RTGNL RTCOLZONE RTGNTO - Opzione PTS (produzioni tessili e sartoriali) l diplomato di istruzione professionale nell indirizzo PRODUZON NDUSTRL E RTGNL interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Nell articolazione rtigianato è prevista l opzione Produzioni tessili-sartoriali, finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alla filiera dell abbigliamento e sviluppate in

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