Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze nei Servizi erogati dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze

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1 Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze nei Servizi erogati dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze Anno 2012

2 Direzione e Coordinamento tecnico-scientifico: Massimo Canu Direttore dell, Istituzione di Roma Capitale Elaborazioni dati, rapporti tecnici e contributi scientifici:, Istituzione di Roma Capitale Luigi Maccaro, Presidente Padre Matteo Tagliaferri, Consigliere di Amministrazione Caterina Fimiani, Consigliere di Amministrazione Santo Rullo, Consigliere di Amministrazione Sara Biondi, Psicologa Clinica Fabia Eleonora Banella, Psicologa Clinica Dipartimento dei Processi di Sviluppo e Socializzazione, Sapienza Università di Roma Emma Baumgartner, Direttore Fiorenzo Laghi, Docente di Psicologia dello sviluppo Roberto Baiocco, Docente di Comportamenti a rischio in preadolescenza e adolescenza Salvatore Ioverno, Dottorando presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza Università di Roma Renata Tambelli, Direttore Cecilia Serena Pace, Ricercatore Tempo Determinato di Psicologia Clinica, Dipartimento di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Genova Gruppo di supporto, revisione, ricerca bibliografica e raccolta dati: Marcello Martinez, Maria Olivia Vulcano, Luca Cirimbilla, Chiara Cervoni, Marco Protopapa, Paolo Ferrara, Francesca Lisi, Roberta Bizzaglia, Annalisa Bertè, Isabella Grimaldi, Sabrina Vellante. Coordinamento Editoriale Paolo Quadrozzi Progettazione grafica e impaginazione: Giuseppe A. Satta Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotografata o comunque riprodotta senza le dovute autorizzazioni Tutti i diritti spettano a Istituzione di Roma Capitale Via Savona, Roma 2

3 La quarta edizione della Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze nei servizi erogati dall sul territorio di Roma Capitale rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere il grande lavoro svolto da questa Amministrazione per dare risposte concrete ed efficaci ai problemi e ai bisogni della comunità cittadina. Gli importanti risultati raggiunti nel quadriennio , come la riduzione del 56,8% di decessi dovuti per via diretta all assunzione di sostanze stupefacenti e l aumento del 26,7% dei servizi erogati dal Campidoglio, sono una tangibile dimostrazione di successo e hanno garantito a Roma di essere una vera capitale della lotta alle tossicodipendenze. Dal 2009 ad oggi c è stato un vero cambio di passo e la nostra città può contare ora su una Istituzione come l, diventata in questi anni di duro lavoro e impegno un modello di riferimento a livello nazionale ed europeo. Una realtà considerata all avanguardia nel panorama degli Enti Locali anche dal punto di vista dell efficacia dell azione amministrativa. Grazie alla procedura informatizzata di monitoraggio, analisi e valutazione dei servizi erogati messa in atto, Roma Capitale è in grado di garantire una gestione trasparente delle economie della Pubblica Amministrazione da parte degli enti affidatari, una migliore organizzazione delle risorse umane, strutturali ed economiche a disposizione e una più approfondita comprensione e conoscenza dei fenomeni di dipendenza. Quella descritta in queste pagine è una vera e propria rivoluzione, resa possibile grazie all attuazione delle linee guida contenute nel Piano Programma approvato dal Consiglio Comunale nel 2009 dopo undici anni di assenza e alla costante collaborazione tra l Agenzia e gli assessori che in questi anni si sono avvicendati alla guida dell Assessorato delegato all Istituzione: Laura Marsilio e Gianluigi De Palo. Desidero ringraziare tutti coloro che, insieme a me, hanno creduto in questa missione e hanno lavorato per portarla a termine: dal Consiglio di Amministrazione, formato da Luigi Maccaro, Santo Rullo, Caterina Fimiani e Padre Matteo Tagliaferri, al Direttore, Massimo Canu, fino a tutto il personale dipendente e ai collaboratori dell Agenzia. Prevenzione, promozione di stili di vita sani, cura, accoglienza e reinserimento sociolavorativo sono stati i punti cardine su cui si è fondata l'azione del Campidoglio, che ha permesso alla nostra città di ottenere questa grande vittoria. Un risultato di cui andiamo molto orgogliosi e che ha finalmente consentito a Roma di ribadire con forza un principio: non esiste alcuna libertà nel drogarsi o nel cedere ad una dipendenza. Gianni Alemanno Sindaco di Roma Capitale 3

4 La Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze nei Servizi erogati dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze rappresenta, anche quest anno, un elaborato contenente il prezioso lavoro svolto dall Istituzione di Roma Capitale. Ad essa è delegata la competenza in merito al disagio, alla devianza e alla tossicodipendenza sull intero territorio di Roma Capitale grazie al lavoro congiunto tra Agenzia, Assessorato alla Famiglia, all Educazione e ai Giovani e la Commissione Politiche Sanitarie. Tale sinergia vincente ha portato all adozione del Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino, istituito con l obiettivo di realizzare un maggior numero di Servizi, differenziati e qualificati in base alla tipologia, introducendo un insieme di progetti educativi dalla portata innovativa, senza dimenticare la bassa soglia, la cura ed il reinserimento sociale e lavorativo e, soprattutto, l approccio educativo legato alla prevenzione. Il profondo cambiamento, apportato dalla nuova amministrazione dell Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, è stato reso possibile anche attraverso la realizzazione e l adozione di software all avanguardia. È il caso del software G.I.AN.O., acronimo di Gestione Integrata, Analisi e Orientamento, che ha permesso il monitoraggio delle dipendenze su Roma Capitale attraverso la rilevazione, in tempo reale, di dati statistici riguardanti le persone e le attività che vengono svolte all interno dei Servizi erogati dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze. Attraverso questo sistema informatico, l Istituzione di Roma Capitale è riuscita a rendere più efficiente la gestione delle risorse umane e strutturali impiegate all interno dei diversi Servizi, grazie alla comparazione tra il loro costo, le prestazioni erogate e il raggiungimento degli obiettivi. Altro strumento che ha permesso di raggiungere gli importanti risultati, è il software CON.CO.RDI.A - Controllo Contabilità Rendicontazione e Amministrazione, nato dall esigenza di sostituire la precedente modalità rendicontativa amministrativa, ovvero cartacea, mediante l introduzione delle procedure informatiche. Attraverso CON.CO.RDI.A l Istituzione di Roma Capitale è riuscita ad attivare una più trasparente e puntuale gestione delle spese effettuate, rispondendo adeguatamente alle richieste di dematerializzazione dei documenti ed efficientamento dei processi amministrativi. Il processo di innovazione lanciato dall, inoltre, ha coinvolto anche il personale dipendente dell Istituzione stessa, grazie all attivazione del nuovo programma E³, che, in base a quanto disposto dalla riforma Brunetta, mira all ottimizzazione delle risorse umane ed economiche della Pubblica Amministrazione. Una vera e propria ventata di innovazione, dunque, è stata quella attuata dall amministrazione dell, punto di riferimento per le Istituzioni non solo di Roma Capitale, ma anche per quelle del resto d Italia. Questo rinnovamento, infine, è constatabile da tutti, attraverso la rimodulazione delle strategie di comunicazione che l Agenzia ha voluto impostare, a cominciare dal sito internet, completamente riformulato, reso più fruibile e aggiornato con cadenza regolare. Proprio nell ottica di una più diffusa partecipazione alle attività dell Istituzione, è stata implementata in maniera idonea anche la presenza dell sui principali social network, attraverso la realizzazione di profili ufficiali che consentono, a chiunque fosse interessato, di rimanere costantemente aggiornato sul lavoro svolto. Luigi De Palo Assessore alla Famiglia, all Educazione e ai Giovani 4

5 La tossicodipendenza si conferma, ogni anno di più, un fenomeno multidimensionale in continua evoluzione, impossibile da inquadrare attraverso schemi certi e definitivi. Ogni anno, ad esempio, vengono immesse nel mercato illegale, che trova terreno fertile soprattutto nel mondo virtuale del web, circa 40 sostanze stupefacenti di nuova produzione, il più delle volte frutto di una lavorazione artigianale. Queste droghe vengono elaborate attraverso miscele di farmaci e sostanze chimiche con effetti ignoti sulla salute delle persone, poiché ancora non classificabili all interno delle tabelle delle sostanze stupefacenti. Le minacce però non arrivano solo dalle sostanze stupefacenti: un numero sempre maggiore di cittadini, ad esempio, viene coinvolto, con risvolti anche tragici, dal fenomeno della ludopatia, che spinge le persone a tentare la fortuna attraverso le scommesse in denaro su eventi sportivi o mediante il gioco online. È stato calcolato che l Italia detiene il 23% del mercato mondiale del gioco online e, sempre nella nostra Nazione, sono circa 2 milioni le persone a rischio. Il dato che fa seriamente riflettere è l abbassamento di età tra le persone che iniziano a puntare giocate in denaro. Si stanno affacciando, inoltre, in maniera sempre più prepotente, nuove forme di dipendenza, come ad esempio quelle correlate alla connessione a internet, all uso degli smartphone di ultima generazione o all utilizzo di social network. Tali dipendenze, oltre che provocare scompensi di tipo alimentare, allontanano sempre di più i ragazzi, soggetti maggiormente esposti a tale rischio, dagli altri interessi o da quei processi di socializzazione reale con coetanei o amici di scuola, facendoli prediligere le dinamiche virtuali del web, piattaforma ricca di insidie. Di fronte a queste minacce, le famiglie sono sempre più in difficoltà nello svolgimento dei propri compiti educativi ed hanno bisogno di Istituzioni capaci di costruire alleanze e percorsi condivisi. A queste sfide Roma Capitale, in questi anni, ha saputo rispondere adeguatamente attraverso il lavoro svolto dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze che, dal 2009, si propone alla città con servizi e progetti volti a implementare il lavoro di rete dei servizi pubblici e del privato sociale che operano nel territorio cittadino nell ambito delle tossicodipendenze e ad attivare azioni di prevenzione primaria e secondaria, riguardo alle dipendenze patologiche. Nell ultimo rapporto mondiale dell'onu sulle droghe, è stata evidenziata l importanza del contrasto al consumo delle sostanze stupefacenti attraverso l attuazione di politiche antidroga, che privilegino l azione preventiva; il lavoro dell si è efficacemente allineato in questa direzione, rivolgendo un azione di prevenzione verso i soggetti più vulnerabili, come gli adolescenti, offrendo loro dei contesti sociali validi nei quali poter maturare la propria personalità, al fine di raggiungere una piena libertà da ogni dipendenza. I risultati contenuti in questa quarta Relazione annuale sullo stato delle Tossicodipendenze nei Servizi erogati dall continuano a confermare, dunque, la validità di un azione dalla portata rivoluzionaria. Luigi Maccaro Presidente dell 5

6 INDICE INTRODUZIONE... 8 Parte Prima I. CARATTERISTICHE DELL UTENZA DEI SERVIZI DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE Campione, strumenti e analisi dei dati Analisi generale dell utenza dei 13 servizi in regime di prolungamento tecnico Analisi generale dell utenza dei 4 servizi stanziali del Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino Parte Seconda II.1 ANALISI DELL UTENZA PER SINGOLO SERVIZIO IN REGIME DI PROLUNGAMENTO TECNICO DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE Comunità di Riabilitazione Residenziale Comunità di Pronta Accoglienza Comunità di Pronta Accoglienza ROMA NORD Comunità di Pronta Accoglienza ROMA SUD Centri Diurni di Pronta Accoglienza Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA NORD Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA OVEST Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA CENTRO Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA SUD Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA LITORALE Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA EST Centri Notturni di Pronta Accoglienza Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA NORD/EST Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA CENTRO/OVEST Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA SUD/LITORALE

7 Servizi Telefonici Servizio Pronto Aiuto Numero Verde Cittadini/Operatori Centro Residenziale di Reinserimento II.2 ANALISI DELL UTENZA E DELLE ATTIVITA PER SINGOLO SERVIZIO DEL NUOVO QUADRO DEI SERVIZI CITTADINO Centro diurno a Bassa soglia - Lotto Centro Notturno a Bassa Soglia - Lotto 1 Centro Diurno Semiresidenziale a soglia intermedia Comunità di Prima Accoglienza con sede in Via Castel di Leva n Parte Terza III.CARATTERISTICHE DEI SERVIZI DI PREVENZIONEDEL NUOVO QUADRO DEI SERVIZI CITTADINO Comunità giovanile Servizio di Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani Servizio di Prevenzione nelle Scuole di II grado - Lotto Servizio di Prevenzione nelle Scuole di II grado - Lotto Servizio di Prevenzione nelle Scuole di II grado - Lotto Servizio di Prevenzione nelle Scuole di II grado - Lotto Servizio di Prevenzione nelle Scuole di II grado - Lotto Comunicazione in rete Prevenzione in rete I SERVIZI DI PREVENZIONE: LO STUDIO MINERVA CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

8 INTRODUZIONE L obiettivo della presente analisi è offrire un quadro completo dello stato dell arte dei Servizi erogati, nel corso del 2012, per conto dell (di seguito denominata ACT), Istituzione di Roma Capitale. Nel corso del 2012, è avvenuta una vera rivoluzione nell ambito dei servizi cittadini, nel territorio di Roma Capitale, rivolti alla problematica delle tossicodipendenze. L, infatti, nel Maggio del 2012, ha attivato 13 nuovi Servizi, sul territorio di Roma Capitale, sulla base di quanto disposto nel Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino, realizzato dall, attraverso il quale è stata data piena attuazione agli indirizzi del Piano Programma dell Assemblea Capitolina e dell Assessorato alla Famiglia, all'educazione ed ai Giovani (già Politiche Educative, Scolastiche, alla Famiglia e alla Gioventù) di Roma Capitale, avente delega agli indirizzi gestionali e alla verifica sulle tossicodipendenze, successivamente rinominato Assessorato alla Famiglia, all Educazione e ai Giovani e della Commissione Speciale Sanità. L obiettivo primario del Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino è stato proprio quello di rimodulare i Servizi presenti sul territorio di Roma Capitale, così che possano diventare maggiormente qualificati e rispondenti alle esigenze, nonché alle richieste, di tutte le persone coinvolte, direttamente e/o indirettamente, con la problematica della tossicodipendenza, al fine di rendere il nostro sistema un esempio in Europa, tenendo conto delle esperienze qualificate sviluppatesi in questi anni, tanto nel pubblico che nel privato sociale. Inoltre, l Agenzia sta promuovendo, attraverso l attivazione dei nuovi Servizi, una nuova strategia di intervento, che mette al centro il recupero integrale della persona, con un attenzione particolare alle famiglie ed ai giovani, così da offrire ai cittadini romani un ampliato numero di Servizi, differenziati e qualificati per tipologia, investendo fortemente sul fronte della prevenzione, dell accoglienza, del recupero, del reinserimento sociale e della promozione di stili di vita sani. Sono stati attivati: 1 Centro diurno a bassa soglia; 1 Centro notturno a bassa soglia; 1 Centro diurno semiresidenziale a soglia intermedia rivolto a persone tossicodipendenti, anche in doppia diagnosi; 1 Comunità di prima accoglienza residenziale; 1 Servizio di comunicazione in rete; 1 Servizio di prevenzione in rete; 1 Servizio di prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani; 1 Comunità giovanile; 5 Servizi di prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado; 1 Servizio per la prevenzione della sindrome amotivazionale rivolto agli operatori dei Servizi dell Agenzia. 8

9 Inoltre, i 13 servizi dell ACT, in attività fino al 2012, relativi agli avvisi pubblici del 2000, sono stati mantenuti nel corso del 2012 in regime di prolungamento tecnico, secondo tempistiche differenti, come si evince dalla seguente tabella. Servizi in prolungamenti tecnico Comunità di Riabilitazione Residenziale (Coop. Soc. Il Cammino) Centro Residenziale di Reinserimento (Coop. Soc. Il Cammino) Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma NORD (Coop. Soc. Il Cammino) Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma EST (A.T.I. Ass. La Tenda e Coop. Soc. Il Cammino) Centro Notturno di Pronta Accoglienza Roma NORD-EST (A.T.I. Ass. La Tenda e Coop. Soc. Il Cammino) Comunità Pronta Accoglienza Zona NORD (Coop. Soc. Parsec) Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma CENTRO (Coop. Soc. Parsec) Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma OVEST (Fondazione Villa Maraini) Centro Notturno di Pronta Accoglienza Roma CENTRO-OVEST (Fondazione Villa Maraini) Servizio Pronto Aiuto (Fondazione Villa Maraini) Numero Verde Cittadini/Operatori (Ass. Droga Che Fare) Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma SUD (Coop. Soc. Magliana '80) Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma LITORALE (Coop. Soc. Magliana '80) Centro Notturno di Pronta Accoglienza Roma SUD-LITORALE (Coop. Soc. Magliana '80) Comunità Pronta Accoglienza Zona SUD (Centro Italiano di Solidarietà Don Mario Picchi) Proroga 31 dicembre dicembre 2012 Giugno dicembre dicembre 2012 Giugno dicembre Aprile Aprile Aprile luglio Aprile Aprile Aprile Aprile 2012 Per analizzare al meglio lo stato dell arte dei servizi, di tale nuovo panorama, è stata esaminata, dunque, la distribuzione dei contatti registrati da ogni servizio stanziale dell ACT. 9

10 Al fine di comprendere meglio i dati qui riportati, è utile effettuare una distinzione tra utenti e contatti. L utente è la persona fisica che usufruisce di uno o più Servizi dell ACT. I contatti rappresentano, invece, le molteplici registrazioni che i diversi servizi realizzano per ciascun utente. Può succedere, ad esempio, che un singolo utente abbia fruito di NServizi, in questo caso avremmo 1 utente e N contatti. Nel corso dell anno 2012, i servizi dell di Roma, hanno registrato, complessivamente,1455 contatti e 674 utenti. Tabella 1. Distribuzione dei contatti per servizio - Anno 2012 Servizi in regime di prolungamento tecnico N Comunità di Riabilitazione Residenziale (Coop. Soc. Il Cammino) 74 Centro Residenziale di Reinserimento (Coop. Soc. Il Cammino) 13 Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma NORD (Coop. Soc. Il Cammino) 34 Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma EST (A.T.I. Ass. La Tenda e Coop. Soc. Il Cammino) 86 Centro Notturno di Pronta Accoglienza Roma NORD-EST (A.T.I. Ass. La Tenda e Coop. Soc. Il Cammino) 80 Comunità Pronta Accoglienza Zona NORD (Coop. Soc. Parsec) 11 Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma CENTRO (Coop. Soc. Parsec) 96 Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma OVEST (Fondazione Villa Maraini) 50 Centro Notturno di Pronta Accoglienza Roma CENTRO -OVEST (Fondazione Villa Maraini) 58 Servizio Pronto Aiuto (Fondazione Villa Maraini) 175 Numero Verde Cittadini/Operatori (Ass. Droga Che Fare) 293 Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma SUD (Coop. Soc. Magliana '80) 30 Centro Diurno di Pronta Accoglienza Roma LITORALE (Coop. Soc. Magliana '80) 33 Centro Notturno di Pronta Accoglienza Roma SUD-LITORALE (Coop. Soc. Magliana '80) 42 Comunità Pronta Accoglienza Zona SUD (Centro Italiano di Solidarietà Don Mario Picchi) 13 TOTALE CONTATTI

11 Servizi Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino Centro diurno a bassa soglia - Lotto 1 (Fondazione Villa Maraini) Centro notturno a bassa soglia - Lotto 1 (Fondazione Villa Maraini) Centro diurno semiresidenziale a soglia intermedia rivolto a persone tossicodipendenti, anche in doppia diagnosi (Coop. Soc. Magliana '80) Comunità di prima accoglienza residenziale con sede in Via Castel di Leva n. 406 (Centro Italiano di Solidarietà Don Mario Picchi) TOTALE CONTATTI 367 N Il Grafico 1 e 2 mostrano la distribuzione dei contatti registrati nel 2012, in base alla tipologia di servizio fruito. Grafico 1. Distribuzione dei contatti dei servizi in proroga - Anno

12 Grafico 2. Distribuzione dei contatti per tipologia di servizio Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino - Anno Centro Diurno a bassa soglia Centro Notturno a bassa soglia 110 Centro Diurno semiresidenziale a soglia intermedia Comunità di Prima Accoglienza - Castel di Leva 49 Per quanto riguarda i servizi di Prevenzione, attivati a Maggio 2012, nell ambito del Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino, hanno registrato contatti, come mostra la Tabella 3. Tabella 3. Distribuzione dei contatti per tipologia di servizio Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino - Anno 2012 Servizi Prevenzione Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino Servizio di prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani (Cooperativa Sociale Integrata Pegaso a.r.l.) Comunità giovanile (A.S.I. C.I.A.O. e ACLI Provinciali di Roma) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 1 (Mo.d.a.v.i. Onlus) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 2 (Cooperativa Sociale San Saturnino - Associazione Centro OikiaOnlus) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 3 (Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi - ACLI Provinciali di Roma) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 4 (Cooperativa Sociale Socio-Sanitaria Futura) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 5 (Cooperativa Ali Blu - Nuovi Orizzonti Onlus ) N contatti Totale contatti

13 Durante lo svolgimento dei Servizi, negli 8 mesi del 2012 di attivazione, sono stati somministrati Questionari Minerva (Tabella 4), strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, oltre a Schede Persona Contattata. Tabella 4. Questionari Minerva Servizi Prevenzione Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino Servizio di Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani (Cooperativa Sociale Integrata Pegaso a.r.l.) Comunità giovanile (A.S.I. C.I.A.O. e ACLI Provinciali di Roma) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 1 (Mo.d.a.v.i. Onlus) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 2 (Cooperativa Sociale San Saturnino - Associazione Centro OikiaOnlus) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 3 (Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi - ACLI Provinciali di Roma) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 4 (Cooperativa Sociale Socio-Sanitaria Futura) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 5 (Cooperativa Ali Blu - Nuovi Orizzonti Onlus ) N Totale contatti

14 Tabella 5. Schede Persona Contattata ServiziPrevenzione Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino Servizio di Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani (Cooperativa Sociale Integrata Pegaso a.r.l.) Comunità giovanile (A.S.I. C.I.A.O. e ACLI Provinciali di Roma) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 1 (Mo.d.a.v.i. Onlus) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 2 (Cooperativa Sociale San Saturnino - Associazione Centro OikiaOnlus) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 3 (Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi - ACLI Provinciali di Roma) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 4 (Cooperativa Sociale Socio-Sanitaria Futura) Servizi di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 5 (Cooperativa Ali Blu - Nuovi Orizzonti Onlus ) N Totale contatti

15 ANALISI DEI CONTATTI E DEGLI UTENTI ACCOLTI DURANTE IL QUADRIENNIO Dopo aver analizzato i contatti e l utenza relativi al 2012, si ritiene rilevante mostrare un ulteriore dato, che metta in risalto come l utenza dei servizi stanziali sia notevolmente diminuita nel corso degli ultimi tre anni. Il grafico 1 indica esplicitamente il fenomeno appena descritto; in particolare, nel 2009, sono stati accolti 783 utenti, contro i 719 dell annualità successiva (-8,9%) e i 690 utenti del Un ennesima diminuzione delle persone accolte, si è verificata, altresì, nel corso del 2012; il totale degli utenti è stato di 674. Concludendo, nel quadriennio , in continuità con i dati concernenti i contatti, emerge una forte diminuzione dell utenza accolta nei servizi stanziali; tale riduzione risulta quantificabile nell ordine del 13,9%. I dati ivi presentati saranno ripresi e approfonditi nel paragrafo conclusivo della relazione annuale, alla luce di quanto emerso negli ultimi 4 anni di monitoraggio dell operato dei servizi dell Grafico 1. Contatti accolti nei servizi stanziali ( ) I dati ivi presentati saranno ripresi e approfonditi nel paragrafo conclusivo della relazione annuale, alla luce di quanto emerso negli ultimi 4 anni di monitoraggio dell operato dei servizi dell. La Supervisione di Processo Proseguendo nell impegno della programmazione dei Progetti e dei Servizi, ed in linea con i nuovi indirizzi dell Assemblea Capitolina, l ha istituito, nel Maggio del 2010, un elenco di Supervisori di Processo, destinati a svolgere tale 15

16 funzione nell ambito degli interventi di sostegno alle politiche di lotta alle tossicodipendenze, attivati dall Agenzia. La Supervisione di Processo è stata introdotta dall Agenzia, nel rispetto delle nuove linee d indirizzo ricevute, proprio come strumento finalizzato a migliorare il processo di svolgimento delle varie attività e a favorire il conseguimento degli obiettivi, qualitativi e quantitativi, che l equipe si propone di raggiungere. Ciò comporta, direttamente ed indirettamente, un miglioramento del sé professionale e della capacità di gestire, da parte dell operatore, le molteplici dinamiche che si vengono a creare con le persone che si rivolgono ai servizi e, eventualmente, con la struttura organizzativa.la Supervisione di Processo, dunque, non assume una funzione di indirizzo rispetto alla via da scegliere, piuttosto rappresenta uno sguardo esterno all organizzazione e al servizio, che supporti i singoli operatori e le equipe nel migliorare la capacità d'analisi delle situazioni da affrontare, tenendo conto dei diversi e molteplici punti di vista, così da aiutarli a conseguire almeno i risultati minimi richiesti, in termini di obiettivi, dal capitolato del servizio o progetto attuato. Mediante tale strumento, all interno delle azioni progettuali presentate qui di seguito, è stato possibile offrire, per la prima volta, un supporto e un punto di riferimento sicuro al fine di mantenere alto il livello motivazionale e professionale, cosi da prevenire fenomeni di burn-out. La funzione del Supervisore di Processo, dunque, è stata quella di favorire la riflessione degli operatori sull efficienza del proprio agire professionale, sulle scelte metodologiche adottate e sugli strumenti utilizzati, sia in relazione al gruppo operatori, che in relazione al gruppo utenti, attraverso un monitoraggio costante sulla qualità delle prestazioni erogate. 16

17 Parte Prima I.CARATTERISTICHE DELL UTENZA DEI SERVIZI DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE 17

18 Campione, strumenti e analisi dei dati Il campione di questo studio è composto dall utenza accolta nei Servizi, erogati dall, nel corso dell anno Il reperimento dei dati è stato realizzato tramite un questionario, compilato dagli operatori incaricati di ogni Ente, richiedente informazioni anagrafiche, socio-lavorative, relative all uso di sostanze e a possibili trattamenti pregressi od in corso, esperienze detentive, etc. I dati riportati nella presente ricerca sono stati elaborati tenendo fede al materiale inviato dagli Enti affidatari dei servizi e attraverso sistema per il monitoraggio delle dipendenze, denominato GIANO - Gestione Integrata, Analisi e Orientamento, ideato e realizzato dall nel 2009, aggiornato e implementato nel L analisi delle frequenze, e degli indici statistici, è stata realizzata tramite il Pacchetto Statistico per le Scienze Sociali (SPSS 16). Analisi generale dell utenza dei 13 servizi in regime di prolungamento tecnico Di seguito verranno presentate le analisi generali dell utenza che, nel corso dell anno 2012, ha fruito dei 13 servizi erogati dall. Sono state esaminate molteplici dimensioni tra cui: la numerosità, il sesso, la nazionalità, l età, lo stato civile, la situazione abitativa, l eventuale condizione genitoriale, insieme ad aspetti più specifici, come l età di primo contatto con le sostanze stupefacenti, la sostanza primaria utilizzata e altre droghe eventualmente assunte, oltre alla situazione giudiziaria e, in ultimo, l eventuale fruizione di ulteriori servizi. I servizi presi in considerazione sono: Comunità di Riabilitazione Residenziale; Comunità di Pronta Accoglienza ROMA NORD; Comunità di Pronta Accoglienza ROMA SUD; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA CENTRO; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA NORD; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA OVEST; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA LITORALE; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA EST; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA SUD; Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA CENTRO OVEST; Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA SUD/LITORALE; Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA NORD/EST; Centro Residenziale di Reinserimento. 18

19 Occorre precisare che, da tali analisi, sono esclusi i Servizi Telefonici erogati dall ACT, a causa della specificità di questi servizi, che non offrono un assistenza continuativa nel tempo. Su un totale di 436 utenti, l 87,5% è di sesso maschile, mentre il restante 12,5% è di sesso femminile. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi ,3% 87,5% Femmine 53 12,2% 12,5% Totale ,5% 100% Non rilevato 11 2,5% Totale % Dalle analisi effettuate, emerge che l 83,7% degli utenti è di nazionalità italiana. Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana ,6% 83,7% Straniera 70 16,1% 16,3% Totale ,6% 100% Dati Mancanti 6 1,4% TOTALE % Per quanto riguarda lo stato di occupazione, solo il 19,6% ha dichiarato di avere un lavoro. Tabella 3. Occupazione utenti N Percentuale Percentuale Valida Sì 80 18,3% 19,6% No ,5% 80,4% Totale ,8% 100% Dati Mancanti 27 6,2% TOTALE ,0% 19

20 Gli utenti trattati nei servizi ACT sono principalmente celibi/nubili (60%), in molti casi risultano separati o divorziati (19%) o coniugati (10,1%). Con percentuali minori, hanno dichiarato lo stato di convivenza (10,1%). Tabella 4. Stato civile utenti N Percentuale Percentuale Valida Celibe/nubile ,7% 60% Coniugato/a 41 9,4% 10,1% Convivente 41 9,4% 10,1% Separato/divorziato 77 17,7% 19% Vedovo 3 0,7% 0,7% Totale ,9% 100% Dati Mancanti 31 7,1% TOTALE % Nella maggior parte dei casi, emerge una condizione abitativa non stabile (51,6%). Tabella 5. Abitazione stabile N Percentuale Percentuale Valida Sì ,4% 48,4% No ,2% 51,6% Totale ,6% 100% Dati Mancanti 54 12,4% TOTALE % 20

21 La maggior parte degli utenti vive solo (38,6%) ocon la famiglia d origine (27%). L 11,6% insieme al partner e nell 8% dei casi con il partner ed i figli; è senza fissa dimora il 6%, il 2,3% con i figli. Infine il 3,7% presenta una situazione abitativa non specificata. Tabella 6. Situazione abitativa N Percentuale Percentuale Valida Solo ,2% 38,6% Partner 41 9,4% 11,6% Figli 8 1,8% 2,3% Famiglia d'origine 95 21,8% 27,0% Amici 10 2,3% 2,8% Senza fissa dimora 21 4,8% 6,0% Partner e figli 28 6,4% 8,0% Altro 13 3,0% 3,7% Totale ,7% 100,0% Dati Mancanti 84 19,3% Totale ,0% 21

22 Gli utenti accolti dai servizi erogati dall ACT si distribuiscono su tutto il territorio di Roma Capitale, con una particolare concentrazione degli utenti negli ex Municipi I (13,3%), VIII (11,1%) e XIII (10,2%). Tabella 7. Municipio di appartenenza N Percentuale Percentuale Valida Ex I 30 6,9% 13,3% Ex II 0 0,0% 0,0% Ex III 9 2,1% 4,0% Ex IV 10 2,3% 4,4% Ex V 12 2,8% 5,3% Ex VI 11 2,5% 4,9% Ex VII 12 2,8% 5,3% Ex VIII 25 5,7% 11,1% Ex IX 4 0,9% 1,8% Ex X 14 3,2% 6,2% Ex XI 5 1,1% 2,2% Ex XII 6 1,4% 2,7% Ex XIII 23 5,3% 10,2% Ex XV 12 2,8% 5,3% Ex XVI 14 3,2% 6,2% Ex XVII 6 1,4% 2,7% Ex XVIII 6 1,4% 2,7% Ex XIX 11 2,5% 4,9% Ex XX 8 1,8% 3,5% Altro 8 1,8% 3,5% Totale ,8% 100,0% Dati Mancanti ,2% TOTALE ,0% 22

23 I dati relativi all età dell utenza mostrano come i servizi siano fruiti da persone la cui età varia tra 18 e 72 anni, con una media di circa 40 anni. Per ciò che concerne l età di primo contatto con le sostanze, l età media risulta di 19,70 anni. L età minima riscontrata nell esordio all utilizzo della sostanza è di 10 anni, con un età massima di 60 anni. Tabella 8. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,56 Età di primo contatto ,70 con le sostanze *L'età riportata è relativa all'anno 2012 ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 436 Il numero di utenti maggiore, si rileva tra le fasce di età che vanno da 41 a 45 anni (21,9%) e da 36 a 40 anni (16,6%). Inoltre, il 14,7% tra 46 e 50 anni, il 13,3% degli utenti si distribuisce nella fascia tra 31 e 35 anni, il 11% tra 26 e 30 anni. Tabella 9. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida anni 5 1,1% 1,2% anni 27 6,2% 6,3% anni 47 10,8% 11,0% anni 57 13,1% 13,3% anni 71 16,3% 16,6% anni 94 21,6% 21,9% anni 63 14,4% 14,7% anni 30 6,9% 7,0% > 55 anni 35 8,0% 8,2% Totale ,4% 100,0% Dati Mancanti 7 1,6% TOTALE ,0% 23

24 La fascia d età di primo utilizzo più rappresentata è quella tra 15 e 17 anni (30,4%) seguita dalla seconda fascia cheè quella tra 18 e 20 anni (25,7%). Rilevante è la presenza di persone (16,8%) che hanno dichiarato un età di primo utilizzo compresa tra 10 e 14 anni. Infine, il 13,8% degli utenti ha dichiarato di aver utilizzato per la prima volta le sostanze tra 21 e 25 anni e il 7,4% tra 26 e 30 anni; percentuali minori dell utenza hanno dichiarato un età di primo utilizzo delle droghe superiore a 30 anni e solo 2 utenti che hanno iniziato ad utilizzare le sostanze dopo 55 anni. Tabella 10. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,6% 16,8% ,2% 30,4% ,9% 25,7% ,8% 13,8% ,9% 7,4% ,1% 1,2% ,5% 2,7% ,1% 1,2% ,2% 0,2% >55 2 0,5% 0,5% Totale ,9% 100,0% Dati Mancanti 31 7,1% TOTALE ,0% 24

25 Per quanto riguarda la sostanza primaria utilizzata, si può notare come l eroina (45,1%) sia la sostanza più diffusa tra gli utenti; segue l utilizzo di cocaina (25,1%), l alcol (12,7%), la cannabis (2,3%). Inoltre, il 12,9% degli utenti dichiara di utilizzare, come sostanza primaria, più di una sostanza. Tabella 11. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina ,0% 45,1% Cocaina ,5% 25,1% Barbiturici/tranquillanti 6 1,4% 1,4% Ecstasy 1 0,2% 0,2% Alcol 54 12,4% 12,7% Cannabis 10 2,3% 2,3% Altro 1 0,2% 0,2% Dichiaranti più sostanze 55 12,6% 12,9% Totale ,7% 100,0% Dati Mancanti 10 2,3% TOTALE ,0% Nella maggior parte dell utenza, la sostanza primaria è stata utilizzata più volte al giorno (55%); nel 23,7% dei casi più di una volta a settimana, nell 13,1% una volta al giorno ed, infine, nel 8,2% una volta a settimana. Tabella 12. Frequenza utilizzo sostanza primaria N Percentuale Percentuale Valida Una volta a settimana 32 7,3% 8,2% Più di una volta a settimana 92 21,1% 23,7% Una volta al giorno 51 11,7% 13,1% Più di una volta al giorno ,1% 55% Totale ,2% 100% Dati Mancanti 47 10,8% TOTALE % 25

26 Circa la metà delle persone accolte dai servizi dell ACT dichiara di utilizzare più sostanze in modo indistinto (50,3%), oltre quella primaria. Seguono la cannabis (12,7%), l alcol (11,7%), la cocaina (11,2%), l eroina (6,6%), i barbiturici/tranquillanti (4,1%) e altre sostanze non specificate (0,5%). Tabella 13. Altre sostanze utilizzate N Percentuale Percentuale Valida Eroina 13 3,0% 6,6% Cocaina 22 5,0% 11,2% Amfetamina 1 0,2% 0,5% Barbiturici/tranquillanti 8 1,8% 4,1% Metadone 4 0,9% 2,0% Alcol 23 5,3% 11,7% Lsd 1 0,2% 0,5% Cannabis 25 5,7% 12,7% Altro 1 0,2% 0,5% Dichiaranti più sostanze 99 22,7% 50,3% Totale ,2% 100,0% Dati Mancanti ,8% TOTALE ,0% *Raggruppamento utenti che hanno dichiarato un uso indistinto di sostanze (senza particolare predilezione per una specifica) In un numero consistente di casi, 237 su 436 (60%), le persone hanno dichiarato di aver avuto almeno un episodio di overdose, nella vita. Tabella 14. Episodi di Overdose N Percentuale Percentuale Valida Sì ,2% 40,0% No ,4% 60,0% Totale ,6% 100,0% Dati Mancanti 41 9,4% TOTALE ,0% 26

27 La maggior parte degli utenti (55,8%) ha dichiarato di aver trascorso, in passato, periodi di detenzione in carcere. Tabella 15. Pregresse detenzioni N Percentuale Percentuale Valida Sì ,8% 55,8% No ,7% 44,2% Totale ,5% 100,0% Dati Mancanti 24 5,5% TOTALE ,0% Il 90,8% degli utenti dei servizi stanziali dell ACT ha dichiarato di aver già ricevuto, in passato, un trattamento per tossicodipendenza. Tabella 16. Utenti che hanno avuto un trattamento pregresso per tossicodipendenza* N Percentuale Percentuale Valida Trattamento pregresso ,2% 90,8% Mai avuto trattamenti 38 8,7% 9,2% Totale ,0% 100,0% Dati Mancanti 22 5,0% TOTALE ,0% *Si riferisce a tutti i possibili interventi per tossicodipendenza effettuati dagli utenti in passato, anche se avvenuti presso servizi diversi da quelli erogati da ACT. 27

28 Analisi generale dell utenza dei 4 Servizi stanziali del Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino Di seguito verranno presentate le analisi generali dell utenza che, nel corso dell anno 2012, ha fruito dei 4 Servizi stanziali del Nuovo Quadro dei Servizi Cittadino, erogati dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze. Sono state esaminate molteplici dimensioni tra cui: la numerosità, il sesso, la nazionalità, l età, lo stato civile, la situazione abitativa, l eventuale condizione genitoriale, insieme ad aspetti più specifici, come l età di primo contatto con le sostanze stupefacenti, la sostanza primaria utilizzata e altre droghe eventualmente assunte, oltre alla situazione giudiziaria e, in ultimo, l eventuale fruizione di ulteriori servizi. I servizi presi in considerazione sono: Centro Diurno a bassa soglia Lotto 1; Centro Notturno a bassa soglia Lotto1; Centro Diurno semiresidenziale a soglia intermedia rivolto a persone tossicodipendenti, anche in doppia diagnosi; Comunità di Prima Accoglienza in sede in via di Castel di Leva, 407. Su un totale di 355 utenti, l 82% è di sesso maschile, mentre il restante 18% è di sesso femminile. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi ,3% Femmine 63 17,7% Totale ,0% La quasi totalità degli utenti, pari al 90%, è di nazionalità italiana. Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana ,1% Straniera 35 9,9% Totale ,0% 28

29 Per quanto concerne la distribuzione geografica, possiamo notare che gli utenti accolti nei servizi erogati dall Agenzia si distribuiscono su tutto il territorio di Roma Capitale, con una maggiore concentrazione negli ex Municipi XV (13,3%), XIII (7,4%) e I (6,2%). Tabella 3. Municipio di Appartenenza Municipio di residenza N Percentuale Percentuale Valida Ex I 18 5,6% 6,2% Ex II 1 0,3% 0,3% Ex III 0 0,0% 0,0% Ex IV 15 4,6% 5,1% Ex V 15 4,6% 5,1% Ex VI 6 1,9% 2,1% Ex VII 11 3,4% 3,8% Ex VIII 7 2,2% 2,4% Ex IX 7 2,2% 2,4% Ex X 9 2,8% 3,1% Ex XI 10 3,1% 3,4% Ex XII 7 2,2% 2,4% Ex XIII 20 6,2% 6,8% Ex XV 38 11,7% 13,0% Ex XVI 17 5,2% 5,8% Ex XVII 4 1,2% 1,4% Ex XVIII 6 1,9% 2,1% Ex XIX 6 1,9% 2,1% Ex XX 6 1,9% 2,1% Altro 89 27,5% 30,5% Totale ,0% 100,0% Non rilevati 32 9,9% TOTALE ,0% 29

30 Gli utenti sono, per lo più, celibi/nubili (58%). Una cospicua percentuale del campione si compone di persone separate o divorziate (15,4%) mentre, rispettivamente, il 13,3% e l 11,3%, dichiara di essere coniugato o convivente. Nel 2% dei casi, si ravvisa uno stato di vedovanza. Tabella 4. Stato civile utenti N Percentuale Percentuale Valida Libero/a ,3% 58,0% Coniugato/a 46 13,0% 13,3% Separato/a 53 14,9% 15,4% Convivente 39 11,0% 11,3% Vedovo/a 7 2,0% 2,0% Totale ,2% 100,0% Dati Mancanti 10 2,8% TOTALE ,0% Il dato relativo al titolo di studio mostra che, oltre la metà degli utenti (pari al 54%), ha conseguito un diploma di scuola secondaria di primo grado; il 27% è in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado e, nel 5,6% dei casi, di un attestato di qualifica professionale. Solo il 3,3% del campione risulta in possesso di una laurea, mentre, ben l 8,9% degli utenti, ha conseguito unicamente la licenza elementare. Tabella 5. Titolo di studio N Percentuale Percentuale Valida Nessuno 3 0,8% 0,9% Licenza elementare 30 8,5% 8,9% Scuola secondaria di primo grado ,3% 54,0% Attestati di qualifica professionale 20 5,6% 5,9% Scuola secondaria di secondo grado 91 25,6% 27,0% Laurea 11 3,1% 3,3% Totale ,9% 100,0% Dati Mancanti 18 5,1% TOTALE ,0% 30

31 La tabella n. 6 evidenzia che, la maggior parte degli utenti accolti nei servizi in questione (pari al 64,3%), non ha figli. Tabella 6. Figli N Percentuale Percentuale Valida Si ,4% 35,7% No ,3% 64,3% Totale ,7% 100,0% Dati Mancanti 33 9,3% TOTALE ,0% L età media dell utenza è di 39 anni, con un valore minimo di 18 anni ed un valore massimo di 63. Per quanto attiene l età di primo contatto con le sostanze, questa si aggira, mediamente, intorno ai 18 anni. Tuttavia, va evidenziato che l età minima riscontrata è di 8 anni e l età massima di 48. Tabella 7. Età media utenza e primo contatto con sostanze N* Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza** ,23 Età di primo contatto con le sostanze** ,00 *L'età riportata è relativa all'anno 2012 ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di

32 La tabella 8 si riferisce alla distribuzione per fasce di età dell utenza. Il 22% ha un età compresa tra 41 e 45 anni, ed emerge, una significativa incidenza delle fasce di età e anni (entrambe rappresentate nel 17,3% dei casi). Seguono, entrambe con una percentuale pari al 12,2%, le fasce di età e anni. Circa il 6% degli utenti ha già superato i 56 anni e, solo l 1,4%, ha un età compresa tra i 18 e i 20 anni. Tabella 8. Fasce di età dell utenza N Percentuale Percentuale Valida ,4% 1,4% ,6% 7,6% ,1% 12,2% ,1% 12,2% ,2% 17,3% ,0% 22,1% ,2% 17,3% ,2% 4,2% > ,6% 5,7% Totale ,4% 100,0% Dati Mancanti 2 0,6% TOTALE ,0% 32

33 Analizzando il dato relativo all età di primo contatto con le sostanze, invece, la ripartizione per fasce di età mostra una concentrazione nettamente maggiore nelle fasi adolescenziali e preadolescenziali. Ben il 40% degli utenti ha dichiarato di aver avuto il primo contatto con le sostanze fra 12 e 15 anni e, oltre il 38%, tra i 16 e i 20 anni. Percentuali decisamente inferiori risultano nelle classi di età (6,3%) e anni (6%). Solo il 5,1% degli utenti ha dichiarato di aver avuto il primo contatto con le sostanze dopo i 30 anni, mentre, una modesta, ma significativa percentuale (pari al 2%), ha dichiarato di averlo avuto in tenera età (ovvero, tra gli 8 e gli 11 anni). Tabella 9. Fasce di età di primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 2,1% ,0% 42,4% ,1% 38,2% ,9% 6,3% ,6% 6,0% > ,8% 5,1% Totale ,0% Dati Mancanti 20 5,6% TOTALE ,0% 33

34 La tabella 10 mostra che il 78% degli utenti che hanno fruito di questi Servizi dell Agenzia ha dichiarato di aver utilizzato, nel corso della vita, la cocaina. A seguire, gli utenti dichiarano l utilizzo di eroina (72,4%) e di cannabis (58,3%). Nel 50% dei casi emerge, inoltre, l utilizzo di cannabis; mentre, in percentuale del 21% e del 18%, si ravvisa il consumo di anfetamine e di ecstasy. Tabella 10. Sostanze stupefacenti utilizzate nella vita N utenti che hanno assunto la sostanza Percentuale (calcolata su 355 utenti) Eroina ,4% Cocaina ,7% Amfetamine 74 20,8% Ecstasy (MDMA) 64 18,0% Alcol ,1% Psicofarmaci (in trattamento) 91 25,6% Psicofarmaci (fuori dal trattamento) 96 27,0% Ketamina 34 9,6% Cannabis ,3% Ice/Shaboo 12 3,4% Inalanti 20 5,6% Metadone (in trattamento) ,9% Metadone (fuori trattamento) 56 15,8% Lsd 57 16,1% Altre Sostanze 11 3,1% Totale Utenti 355 La maggior parte degli utenti accolti dai servizi erogati dall Act (oltre il 78%), ha già usufruito di precedenti trattamenti legati all uso di sostanze. Tabella 11. Precedenti trattamenti legati all'uso di sostanze N Percentuale Percentuale Valida Si ,1% 78,1% No 72 20,3% 21,9% Totale ,4% 100,0% Dati Mancanti 27 7,6% Totale ,0% 34

35 Dei 355 utenti in carico, ben 98 (pari al 30,43%) riferiscono di aver avuto almeno un episodio di overdose, nella vita. Tabella 12. Episodi pregressi di overdose N Percentuale Percentuale Valida Si 98 27,6% 30,4% No ,1% 69,6% Totale ,7% 100,0% Dati Mancanti 33 9,3% Totale ,0% Una cospicua percentuale delle persone in trattamento presso i servizi in questione (circa il 26%) ha ricevuto, in aggiunta, precedenti trattamenti per la cura dei disturbi del comportamento, emotivi e/o dell'umore. Tabella 13. Precedenti trattamenti per la cura dei disturbi del comportamento, emotivi e/o dell'umore N Percentuale Percentuale Valida Si 75 21,1% 25,8% No ,8% 74,2% Totale ,0% 100,0% Dati Mancanti 64 18,0% TOTALE ,0% 35

36 La maggioranza degli utenti (ossia il 67,4%) ha scelto spontaneamente di accedere al servizio presso il quale è in carico. Per alcuni di loro, tuttavia, l ingresso è avvenuto su intercessione o a seguito dell intervento di altre strutture territoriali: Ser.T. (nell 11,6% dei casi), Unità di strada (in misura del 5,7%), Centro Diurno a bassa soglia (in percentuale del 3,7%), Penitenziari (3,4%), Ospedale (2%), Centro Notturno a bassa soglia (1,4%). Tabella 14. Invio al servizio N Percentuale Percentuale Valida Spontaneamente ,0% 67,4% Ser.T ,5% 11,6% Ospedale 7 2,0% 2,0% Unità di strada 20 5,6% 5,7% Centro Diurno a bassa soglia 13 3,7% 3,7% Centro Notturno a bassa soglia 5 1,4% 1,4% Centro a soglia intermedia 1 0,3% 0,3% Comunità terapeutica 2 0,6% 0,6% Penitenziari 12 3,4% 3,4% Altro 14 3,9% 4,0% Totale ,4% 100,0% Dati Mancanti 2 0,6% TOTALE ,0% 36

37 Parte Seconda ANALISI DELL UTENZA E DELLE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE 37

38 II.1 ANALISI DELL UTENZA PER SINGOLO SERVIZIO IN REGIME DI PROLUNGAMENTO TECNICO DELL AGENZIA CAPITOLINA SULLE TOSSICODIPENDENZE Nei paragrafi seguenti sarà analizzato lo stato dell arte dei servizi, in regime di prolungamento tecnico, per il periodo relativo all annualità 2012, specifico di ogni singolo servizio. COMUNITÀ DI RIABILITAZIONE RESIDENZIALE Servizio erogato da: Coop. Soc. Il Cammino Finanziamento annuale complessivo: ,70 La Comunità di Riabilitazione Residenziale ospita persone maggiorenni, di entrambi i sessi, consumatori di sostanze stupefacenti. È prevista l accoglienza per 45 utenti in trattamento residenziale e la presa in carico di 10 utenti, in progetto di verifica, che, comunque, risiedono presso il loro domicilio, piuttosto che in altro servizio erogato dall Agenzia. Per accedere alla Comunità è essenziale che la persona sia residente in Roma e abbia avviato un programma di disassuefazione fisica dalle sostanze stupefacenti. Sono accolti, inoltre, tossicodipendenti in regime alternativo alla detenzione. Le attività, nonché gli obiettivi, sono pianificati sulla base delle diverse fasi del trattamento. Si privilegiano azioni mirate a modificare le condotte devianti, finalizzate alla ripresa e allo sviluppo di capacità, abilità e competenze della persona tossicodipendente, anche attraverso percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo, da svolgere all'interno della struttura stessa. Vengono valorizzate e potenziate le risorse personali dell utente accolto e fornito un adeguato supporto per la ripresa dell attività lavorativa. Le fasi che caratterizzano il programma riabilitativo sono: 1) Fase di orientamento; 2) Fase residenziale; 3) Fase di reinserimento o rientro. 38

39 La Comunità Città della Pieve, con riferimento all anno 2012, ha accolto 74 utenti, in grande prevalenza di sesso maschile (79,7%). Tabella 1. Genere N Percentuale Maschi 59 79,7% Femmine 5 6,8% Totale % Il campione in esame presenta un età media di circa 36 anni, con valore minimo di 21 anni e valore massimo di 51. Tali valori anagrafici sono notevolmente più bassi se si considera l età di primo contatto con le sostanze stupefacenti: si ha infatti una media di 18,5 anni e valori minimi e massimi rispettivamente di 13 e 30 anni. Tabella 2. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ** ,31 Età di primo contatto con le sostanze** ,50 *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di 74. La tabella 3, relativa alla provenienza degli utenti, indica una netta prevalenza di persone di nazionalità italiana (95,2%) Tabella 3. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana 40 54,1% 95,2% Straniera 2 2,7% 4,8% Totale 42 56,8% Dati Mancanti 32 43,2% Totale % 39

40 Dall esame della distribuzione del campione per fasce di ètà (Tabella 4), il maggior numero di utenti risulta avere tra i 36 e i 45 anni (52,4%); solo 3 di loro (7,2%) hanno 46 anni o più. Le persone restanti (40,5%) hanno meno di 36 anni. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,4% 9,5% ,5% 16,7% ,1% 14,3% ,9% 26,2% ,9% 26,2% ,7% 4,8% ,4% 2,4% Totale 42 56,8% 100% Dati mancanti 32 43,2% Totale % Il primo utilizzo delle sostanze, in base alle dichiarazione degli utenti, è avvenuto prima dei 30 anni, con il 28,6% tra i 15 e 17 anni, e il 26,2% tra i 18 e 20 anni. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,8% 19% ,2% 28,6% ,9% 26,2% ,8% 19% ,1% 7,1% Totale 42 56,8% 100% Dati mancanti 32 43,2% Totale % 40

41 I dati seguenti (Tabella 6) sono inerenti la sostanza primaria utilizzata dalle persone residenti nella Comunità. Le sostanza maggiormente diffuse risultano essere, in egual percentuali (42,9%) eroina e cocaina. Solo 3 utenti (7,1%), invece, dichiarano più sostanze di elezione. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 18 24,3% 42,9% Cocaina 18 24,3% 42,9% Alcol 3 4,1% 7,1% Dichiaranti più sostanze 3 4,1% 7,1% Totale 42 56,8% 100% Dati mancanti 32 43,2% Totale % Dei 74 utenti presi in carico dalla Comunità di Riabilitazione Residenziale, al 31 Dicembre 2012: 30 sono ancora in fase di trattamento; 22 hanno abbandonato il programma; 22 sono stati dimessi dal programma. Grafico 1. Esito del programma 41

42 Il progetto individualizzato che viene proposto dalla Comunità prevede un massimo di 17 mesi per il corretto svolgimento del programma riabilitativo, ed un successivo periodo di verifica (6 mesi), che consente di far permanere i soggetti a contatto con la struttura fino ad un periodo di 23 mesi. Il 35,2% degli utenti accolti nella Comunità durante l anno 2012, ovvero 26 su 74 persone accolte, hanno già effettuato, in passato, uno o più ingressi all interno della struttura. Come mostra la tabella 10, per ogni singolo utente, si possono contare da 1 a 8 ingressi, con una media di 4,5 ingressi per persona.. Tabella 7. Numero ingressi totali N Valore minimo Valore massimo Media Numero ingressi ,5 Considerando il tempo dedicato esclusivamente all ultimo ingresso si rileva che, nel 2012, il programma riabilitativo è stato abbandonato da 22 persone su 74 (29,7%), 13 utenti (17,6%) nei primi 3 mesi, 2 (2,7%) tra i 3 e i 6 mesi, 6 (9,5%) nei 17 mesi e 1 (1,4%) entro i 23 mesi previsti dal programma. Rispetto alle dimissioni, invece, si rileva una forte tendenza a superare i 23 mesi previsti da programma, infatti sui 74 utenti del 2012, 12 sono stati dimessi oltre i 23 mesi (16,2%). Tabella 8. Durata del programma riabilitativo prima dell'interruzione (numero giorni) Durata programma riabilitativo (n. giorni) N Valore minimo Valore massimo Media gg 1142gg 931,5gg Considerando esclusivamente il tempo trascorso in Comunità per partecipare al programma riabilitativo, si rileva che 16 utenti su 48 utenti che hanno raggiunto i 17 mesi di programma, ovvero il 33,3%, ha trascorso in Comunità oltre 17 mesi, tempo massimo previsto per lo svolgimento del programma. Tabella 9. Tempo trascorso in Comunità per svolgere il programma riabilitativo N Percentuale Oltre 17 mesi 16 33,3% Meno di 17 mesi 32 66,7% TOTALE % 42

43 Coloro che prolungano il programma riabilitativo, oltre i 17 mesi previsti, permangono in Comunità tra 7 e 365 giorni in più, con una media di 231,5 giorni più del previsto. Tabella 10. Tempo di permanenza delle persone che superano i 17 mesi previsti dal programma N Valore minimo Valore massimo Media Durata programma riabilitativo ,5 Nel corso del 2012, 11 dei 74 utenti accolti in Comunità hanno iniziato una fase di verifica non residenziale o erano già entrati nella fase di verifica, dopo aver effettuato il programma riabilitativo. Più in dettaglio, 7 utenti su 11 hanno iniziato il periodo di verifica dopo i 17 mesi, tempistica, quest ultima, prevista dal programma; di questi, però, 6 utenti hanno intrapreso il percorso di verifica tra i 18 e 22 mesi, mentre 1 utente ha intrapreso il percorso di verifica ai 17 mesi, 4 utenti hanno intrapreso il percorso prima dei 17 mesi: ad esempio, 2 utenti sono entrati in verifica tra il 9 e 10 mese dall ingresso in Comunità; 2 utenti tra 15 e 16 mesi. Tabella 11. Tempo intercorso tra l ingresso al programma e l inizio della prima fase di verifica N Percentuale 9-10 mesi 2 18,2% mesi 2 18,2% 17 mesi 1 9,1% Oltre i 17 mesi 6 54,5% TOTALE % 43

44 Analizzando ancor più in dettaglio l entrata in verifica nel periodo antecedente ai 17 mesi (Tabella 12), possiamo osservare come le 4 persone che sono entrate in verifica, tra i 9 e i 16 mesi dall ingresso in Comunità, sono tutti vecchi utenti, entrati, cioè, più di una volta in Comunità. Il dato più rilevante è che ben 6 utenti sono entrati in verifica ben oltre i 17 mesi, 2 utenti addirittura dopo i 20 e i 22 mesi di trattamento. Per riassumere, 4 utenti su 11 avviano una fase di verifica ben prima di quanto stabilito dal programma/convenzione; 6 utenti hanno intrapreso un progetto di verifica, in ritardo, non avendo affrontato un percorso riabilitativo di durata adeguata (ovverosia andando oltre il periodo riabilitativo di 17 mesi che consente di entrare in verifica), e 1 solo utente su 11 ha effettuato un programma regolare, con ingresso nella fase di verifica a 17 mesi. Tabella 12. Caratteristiche dell utenza entrata in verifica prima dei 17 mesi Utenti Giorni trascorsi prima dell'entrata in verifica (Nuovi Utenti) Mesi trascorsi prima dell'entrata in verifica (Nuovi Utenti) 9-10 mesi e e mesi e e 16 Oltre 17 mesi 6 548,570,609,670 18,19,20,22 TOTALE 10 Come evidenziato in tabella 13, tra il giorno di primo ingresso nell ultimo programma riabilitativo e la prima verifica, possono intercorrere tra i 50 e i 763 giorni (il limite è di 699 giorni, ovvero 17 mesi), con una media di inizio della fase di verifica di 457 giorni, ovvero circa 15 mesi (ovvero 2 mesi prima dei 17 stabiliti per convenzione). Tabella 13. Tempo intercorso tra l'ingresso al programma e l'inizio della prima fase di verifica N Valore minimo Valore massimo (699 gg) Media Deviazione Standard Tempo intercorso tra l ingresso al programma e l inizio della prima fase di verifica

45 Le verifiche, per cui è previsto un arco di tempo massimo pari a 6 mesi, hanno avuto una durata di minimo 17 giorni ed un massimo di 548 (quasi 18 mesi), ovvero 12 mesi oltre quelli previsti, ed una durata media di oltre 350 giorni (11 mesi circa), ovvero 5 mesi oltre quelli previsti. Risulta importante puntualizzare che 3 utenti non hanno ancora concluso il progetto di verifica, alla data di pubblicazione della presente Relazione; il quadro ivi presentato, pertanto è sottostimante la condizione reale. I tempi di permanenza in fase di verifica sarebbero, dunque, molto più lunghi e si estenderebbero oltre i 6 mesi in un maggior numero di casi. Tabella 14. Numero giorni trascorsi in verifica N Valore minimo Valore massimo Valore massimo consentito Media Giorni di verifica Per ciò che concerne il tempo totale trascorso a contatto con la struttura, comprensivo del periodo dedicato al programma riabilitativo e del tempo necessario alla verifica, emerge che su 36 utenti che hanno raggiunto i 23 mesi di programma, 11 sono rimasti in carico per oltre 23 mesi, tempo massimo previsto per la conclusione del programma riabilitativo. Tabella 15. Tempo totale trascorso in contatto con la Comunità N Percentuale Oltre 23 mesi % Meno di 23 mesi % TOTALE % Le persone che permangono in contatto con la Comunità, anche oltre i 23 mesi, vi rimangono per un minimo di 4 giorni in più ed un massimo di 442 giorni, con una media di quasi 223 giorni. Tabella 16. Giorni trascorsi in contatto con la Comunità oltre i 23 mesi previsti N Valore minimo Valore massimo Media Giorni oltre i 23 mesi

46 Nella seguente tabella viene fornita una visione più chiara di quanto avviene dopo il periodo limite dei 23 mesi di trattamento (17 mesi di programma, più 6 mesi di verifica). Nel caso di proseguimento del programma, lo stesso viene concluso con dimissioni tra un minimo di 22 giorni ed un massimo di 442 (più di 14 mesi), con una media di più di 232 giorni (circa 7 mesi). I dati relativi a coloro che sono ancora in corso oltre 23 mesi nel percorso terapeutico, si va da un minimo di 121 giorni (quasi 4 mesi) ad un massimo di 152 (circa 5 mesi), con una media di quasi 136,5 giorni. In caso di abbandono si passa da un minimo di 7 giorni ad un massimo di 92 (oltre 3 mesi), con una media di quasi 50 giorni. Tabella 17. Tempo (in giorni) trascorso in contatto con la comunità oltre i 23 mesi N utenti Minimo Massimo Media In corso ,5 Dimissione TOTALE 14 Analizzando le due ultime tabelle, non si può far altro che constatare un dato visibilmente sconveniente: il verificarsi di episodi di dimissioni dopo che l utente, non solo ha intrapreso i 23 mesi del percorso riabilitativo, ma è rimasto in Comunità per altri 7 mesi oltre il limite massimo stabilito dalla convenzione. Inoltre, l intero quadro situazionale risulta critico, in quanto si riscontra che il percorso riabilitativo del 54,5% dei dimessi, risulta aver superato i 23 mesi consentiti per la durata del programma di riabilitazione, arrivando, financo, ad un massimo di 14 mesi in più del consentito dal progetto riabilitativo, (quindi, circa 37 in totale). Alla luce di quanto emerso, e considerato il fatto che i 23 mesi rappresentano il massimo della garanzia per un programma riabilitativo adeguato, stando a quanto proposto dalla Comunità di Riabilitazione in questione, relativamente al minor rischio di drop-out, durante la permanenza nella stessa, si potrebbe ipotizzare che: coloro i quali sono stati dimessi dal programma oltre i tempi previsti (23 mesi), siano stati esposti ad un verosimile rischio di cronicizzazione del programma riabilitativo, che non consente l acquisizione dell autonomia da parte dell utente; parimenti, le persone che non hanno tuttora concluso il programma, con particolare riferimento agli utenti in carico oltre il limite di 23 mesi, potrebbero condividere, con le prime, la medesima condizione di pericolo. Un quadro di tali fattezze, mette chiaramente in risalto le criticità, nonché i punti di debolezza, di una siffatta metodologia riabilitativa, proposta nel Centro di Riabilitazione Residenziale. 46

47 COMUNITÀ DI PRONTA ACCOGLIENZA La Comunità di Pronta Accoglienza Residenziale si delinea come struttura a bassa soglia, destinata a persone tossicodipendenti, che hanno attivato in sé la motivazione ad intraprendere un programma di disintossicazione dalla tossicodipendenza, in quanto conservano, ancora, un forte legame con le sostanze e possiedono un livello di consapevolezza dei propri problemi estremamente limitato. Tale struttura offre, pertanto, sostegno e protezione residenziale, per affrontare la prima fase di un percorso che, eventualmente, successivamente alla disintossicazione, potrebbe scaturire anche in un invio verso un servizio ad alta soglia, volto al recupero della persona. La metodologia applicata punta ad instaurare un legame tra l utente ed il servizio, al fine di stabilire, con la persona, un alleanza in grado di stimolarla verso l ingresso in una Comunità di Riabilitazione. Non necessariamente, tuttavia, al termine della permanenza nella Comunità di Pronta Accoglienza, si struttura un successivo programma riabilitativo presso una Comunità. Gli interventi proposti sono a carattere educativo e si concentrano, principalmente, sulle relazioni e sullo stile di vita della persona. Gli strumenti, adottati dall équipe di lavoro, comprendono colloqui, counselling, gruppi di discussione, gruppi di animazione e ludicoricreativi. Le Comunità di Pronta Accoglienza, erogate dall Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, sono due: Comunità di Pronta Accoglienza ROMA NORD, gestita dalla Coop. Soc. PARSEC; Comunità di Pronta Accoglienza ROMA SUD, gestita dal Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi. 47

48 COMUNITÀ DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA NORD Servizio erogato da: Coop. Soc. PARSEC, presso il Comune di Castelnuovo di Porto Finanziamento annuale complessivo: ,94 Nel corso dell anno 2012, la Comunità di Pronta Accoglienza Roma Nord, in proroga fino giugno 2012, ha accolto 11 utenti, di cui 9 di sesso maschile e 2 di sesso femminile. Tutti gli utenti accolti sono stati di nazionalità italiana. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi 9 81,8% Femmine 2 18,2% Totale % Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana % Totale % L età media dell utenza accolta in tale struttura è di 42 anni, con un valore minimo di 29 anni ed uno massimo di 56 anni; l età media di primo contatto con le sostanze stupefacenti è di 16 anni, con un valore minimo di 11 anni ed uno massimo di 27 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,00 Età di primo contatto con le sostanze *L età riportata è relativa all anno ,09 48

49 Osservando la Tabella 4, si può notare come la distribuzione degli utenti per fasce d età si concentri soprattutto nella fascia d età compresa tra anni (36,4%), seguita dalle fasce d età comprese tra anni e anni, entrambe con una percentuale pari al 18,2%. Inoltre, sono presenti, in egual misura (9,1%), utenti di età compresa tra anni, anni e di età superiore ai 55 anni. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,1% ,1% ,2% ,4% ,2% >55 1 9,1% Totale % Per quanto riguarda le fasce d età relative al primo utilizzo di sostanze stupefacenti, dalla Tabella 5 emerge che più della metà dell utenza accolta (54,5%) ha iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti in un età compresa tra anni. Il 18,2% di utenti ha avuto il primo contatto con le sostanze tra anni e anni, e il 9,1% in un età compresa tra anni. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale ,5% ,2% ,2% ,1% Totale % 49

50 La sostanza primaria maggiormente utilizzata è l eroina (81,8%), seguita dalla cocaina e dall alcol, entrambe utilizzate dal 9,1% degli utenti. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Eroina 9 81,8% Cocaina 1 9,1% Alcol 1 9,1% Totale % 50

51 COMUNITÀ DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA SUD Servizio erogato da: Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi di Roma Finanziamento annuale complessivo: ,34 La Comunità di Pronta Accoglienza zona sud, in proroga fino al 30 aprile 2012, nei primi quattro mesi del 2012, ha accolto 13 utenti, con una leggera prevalenza di uomini (61,5%), rispetto alle donne (38,5%). La loro età media (Tabella 2) è di circa 35 anni, con valori tra 20 e 49 anni. Il primo contatto con le sostanze, invece, come si nota dai dati, si attesta intorno ai 15 anni di età, con un minimo di 13 e un massimo di 25 anni. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi 8 61,5% Femmine 5 38,5% Totale % Tabella 2. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,62 Età di primo contatto con le sostanze** *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di ,92 Per la Comunità in esame, solo un utente risulta essere straniero, mentre gli altri sono italiani. Tabella 3. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana 12 92,3% Straniera 1 7,7% Totale % 51

52 In merito alla distribuzione per fasce di età riportate nella tabella seguente, si nota una concentrazione del campione analizzato, nelle fasce d età anni (30,8%), anni (23,1%) e anni (15,4%). Percentuali minori sono presenti nelle fasce di età anni (7,7%), anni (7,7%), anni (7,7%) e, infine, anni (7,7%). Nessun utente ha più di 51 anni. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,7% ,4% ,7% ,7% ,8% ,1% ,7% Totale ,0% Il primo utilizzo della sostanza (Tabella 5), secondo le affermazioni dei dichiaranti, avviene prima dei 26 anni, con una distribuzione piuttosto omogenea nelle prime 4 classi di età. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentualevalida ,1% 27,3% ,1% 27,3% ,1% 27,3% ,4% 18,2% Totale 11 84,6% 100,0% Dati Mancanti 2 15,4% TOTALE ,0% Per quanto riguarda la sostanza primaria utilizzata, l 84,6% del campione dichiara più sostanze di elezione, mentre solo il 15,4% utilizza l eroina. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Eroina 2 15,4% Dichiaranti più sostanze 11 84,6% Totale ,0% 52

53 CENTRI DIURNI DI PRONTA ACCOGLIENZA I Centri Diurni di Pronta Accoglienza si configurano come dei servizi a bassa soglia, rivolti a persone tossicodipendenti, anche senza fissa dimora. Tali servizi si prefiggono i seguenti obiettivi: provvedere alle necessità basilari e ristabilire condizioni di vita dignitose; soddisfare i bisogni primari dell utente (nutrirsi, lavarsi, usufruire di un cambio di abiti, essere ascoltato); prevenire i danni correlati all'uso di sostanze stupefacenti, per via iniettiva e non, attraverso la modificazione dei comportamenti a rischio; prevenire e ridurre il contagio HIV nella popolazione tossicodipendente; favorire lo sviluppo di risorse personali, fisiche e psicologiche negli utenti; favorire l'accesso dei tossicodipendenti al sistema dei servizi specialistici. Gli utenti possono accedere a questa tipologia di servizi per via diretta, o mediante altri servizi territoriali (Asl, Ser.T., Servizi Sociali, Servizi di secondo livello). I Centri Diurni, erogati dall, sono stati: Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA NORD, gestito dalla Coop. Soc. IL CAMMINO; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA OVEST, gestito dalla Fondazione Villa Maraini; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA CENTRO, gestito dalla Coop. Soc. PARSEC; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA SUD, gestito dalla Coop. Soc. Magliana 80; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA LITORALE, gestito dalla Coop. Soc. Magliana 80; Centro Diurno di Pronta Accoglienza ROMA EST, gestito dall A.T.I. Ass. LA TENDA e Coop. Soc. IL CAMMINO. 53

54 CENTRO DIURNO DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA NORD Servizio erogato da: Coop. Soc. Il Cammino Finanziamento annuale complessivo: ,54 Il servizio Centro Diurno Roma Nord, in proroga fino a giugno 2012, nel corso dei 5 mesi di del 2012, ha ospitato 34 utenti, di cui 32 di sesso maschile (94,1%) e 2 di sesso femminile (5,9%). In merito alla provenienza degli utenti, il 91,2% di loro è di nazionalità italiana e il restante 8,8% è di nazionalità straniera. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi 32 94,1% Femmine 2 5,9% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana 31 91,2% Straniera 3 8,8% Totale ,0% L età media dell utenza è di 38 anni, con un valore minimo di 22 anni e uno massimo di 34. Il primo utilizzo di sostanze, invece, si attesta mediamente in corrispondenza del 18 anno di età, con un età minima di 11 anni e una massima di 39 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,00 Età di primo contatto ,26 con le sostanze** *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di

55 La tabella 4 mostra la distribuzione per fasce di età dell utenza del Centro Diurno. Dall analisi dei dati si nota una prevalenza di persone nelle classi anni (23,5%), anni (17,6%) e anni (14,7%). Si osserva, inoltre, che quattro utenti (11,8%) risultano essere presenti rispettivamente nelle classi d età e Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,8% ,7% ,8% ,5% ,8% ,6% ,9% >55 2 5,9% Totale ,0% 55

56 Prendendo in considerazione l età di primo contatto con le sostanze, la composizione dei gruppi anagrafici cambia sostanzialmente: dei 33 utenti che hanno fornito indicazioni in merito, ben il 36,4% di loro afferma di aver iniziato ad usare droghe tra 18 e 20 anni, il 27,3% tra 15 e 17 anni e il 18,2% tra anni. Infine, il 9,1% dei soggetti dichiara, inoltre, di aver utilizzato, per la prima volta le droghe in una fascia di età compresa tra i 21 e i 25 anni, il 6,1% tra 26 e 30 anni e il 3% tra 36 e 40 anni. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,6% 18,2% ,5% 27,3% ,3% 36,4% ,8% 9,1% ,9% 6,1% ,9% 3,0% Totale 33 97,1% 100,0% Dati Mancanti 1 2,9% TOTALE ,0% Fra gli utenti del Centro Diurno, la sostanza primaria maggiormente utilizzata è l eroina (40%). Risultano molti gli utenti che dichiarano di fare uso di più sostanze di elezione (22,5%) e di alcol (20%), mentre si osservano percentuali minori fra coloro i quali utilizzano primariamente cocaina (7,5%), barbiturici (5%) e cannabis (5%). Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 16 38,1% 40,0% Cocaina 3 7,1% 7,5% Barbiturici/tranquillanti 2 4,8% 5,0% Alcol 8 19,0% 20,0% Cannabis 2 4,8% 5,0% Dichiaranti più sostanze 9 21,4% 22,5% Totale 40 95,2% 100,0% Dati Mancanti 2 4,8% TOTALE ,0% 56

57 CENTRO DIURNO DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA OVEST Servizio erogato da: Fondazione Villa Maraini Finanziamento annuale complessivo: ,94 Nel 2012, il Centro Diurno di Roma Ovest, gestito dalla Fondazione Villa Mariani e in proroga fino al 30 aprile 2012, ha accolto 50 ospiti, di cui 44 uomini (88%) e 6 donne (12%). Le persone centro risultano essere quasi tutti di nazionalità italiana (96%), come indicato nella Tabella 2. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi 44 88,0% Femmine 6 12,0% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana 48 96,0% Straniera 2 4,0% Totale ,0% L età media dell utenza del Centro Diurno varia tra i 19 e i 69 anni, con una media di circa 38 anni. L età media di primo contatto con le sostanze, invece, è di circa 18 anni, con un età minima di 13 e una massima di 43 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,41 Età di primo contatto con le sostanze ,22 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 49 57

58 Come si evince dalla Tabella 4, dei 50 utenti accolti nel Centro Diurno, il 24,5% ha un età compresa tra anni e il 26,5% tra anni. In percentuali minori, sono presenti utenti tra (12,2%), (12,2%), (8,2%), (8,2%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 4,1% ,0% 8,2% ,0% 8,2% ,0% 12,2% ,0% 24,5% ,0% 26,5% ,0% 12,2% >55 2 4,0% 4,1% Totale 49 98,0% 100,0% Dati Mancanti 1 2,0% TOTALE ,0% In merito all età di primo utilizzo di sostanze stupefacenti, il 31,3% degli utenti dichiara di aver avuto il primo contatto con le droghe tra i 15 e i 17 anni, il 20,8% tra 10 e 14 anni, il 18,8% tra 18 e 20 anni e il 16,7% tra 21e 25 anni. Percentuali minori si riscontrano fra le classi di età (10,4%) e (2,1%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 20,8% ,0% 31,3% ,0% 18,8% ,0% 16,7% ,0% 10,4% ,0% 2,1% Totale 48 96,0% 100,0% Dati Mancanti 2 4,0% TOTALE ,0% 58

59 Circa la metà degli utenti del Centro Diurno (50%) utilizza, come sostanza stupefacente primaria, l eroina (50%); il 34% degli utenti utilizza la cocaina e il 10% l alcol. Percentuali minori si riscontrano nell utilizzo di cannabis (2%) e in casi in cui vengono utilizzate più sostanze stupefacenti (2%). Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Eroina 25 50,0% Cocaina 17 34,0% Alcol 5 10,0% Cannabis 1 2,0% Altro 1 2,0% Dichiaranti più sostanze 1 2,0% Totale ,0% 59

60 CENTRO DIURNO DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA CENTRO Servizio erogato da: Coop. Soc. Parsec Finanziamento annuale complessivo: ,94 Il Centro Diurno di Roma Centro, in proroga fino al 31 dicembre 2012, ha ospitato, nel corso dell anno 2012, 96 utenti, di cui 86 di sesso maschile (92,5%) e 7 di sesso femminile (7,5%). Il 78,1% degli utenti, per i quali il dato risulta disponibile, è di nazionalità italiana, il restante 21,9%, di nazionalità straniera. Tabella 1. Genere utenti N Percentuali Percentuale Valida Maschi 86 89,6% 92,5% Femmine 7 7,3% 7,5% Totale 93 96,9% 100,0% Dati Mancanti 3 3,1% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana 75 78,1% Straniera 21 21,9% Totale ,0% L età media dell utenza è di circa 37,7 anni, con un valore minimo di 18 anni ed un valore massimo di 60. L età di primo utilizzo delle sostanze si attesta, mediamente, intorno ai 17,7 anni, con un età minima di 11 anni e una massima di 43 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,7 Età di primo contatto con le sostanze ,7 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 96 60

61 Dai dati disponibili in merito alla distribuzione in fasce di età, è emersa una prevalenza di utenti della fascia d età anni (20,2%), seguiti da utenti della classe anni (19,1%), (17%) e (13,8%). Il 7,4% dell utenza ha un età compresa tra 21 e 25 anni, mentre il 4,3% è rappresentato da utenti nella fascia d età e maggiore di 55. Meno rappresentata risulta la classe di età anni (3,2%). Non è stato possibile raccogliere informazioni in merito a due utenti (2,1%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,1% 3,2% ,4% 7,4% ,7% 17,0% ,8% 19,1% ,4% 10,6% ,8% 20,2% ,5% 13,8% ,2% 4,3% >55 4 4,2% 4,3% Totale 94 97,9% 100,0% Dati Mancanti 2 2,1% TOTALE ,0% 61

62 Delle 87 persone che hanno fornito indicazioni in merito, il 32,2% afferma di aver avuto il primo contatto con le sostanze in un età compresa tra 15 e 17 anni; il 23% tra i 18 e i 20 anni e il 21,8% tra 21 e 25 anni. L 12,6% degli utenti afferma di aver avuto il primo contatto in un età compresa tra i 10 e i 14 anni, mentre il 6,3% tra i 26 e i 30 anni. Due utenti hanno fatto uso della prima sostanza in una fascia d età compresa tra i 41 e i 45 anni, e un solo utente tra i 31 e i 35. Nessun utente ha avuto il primo contatto con le sostanze nelle fasce d età: 36-40, e maggiore di 55. Non è stato possibile raccogliere dati in merito a 9 utenti (9,4%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,5% 12,6% ,2% 32,2% ,8% 23,0% ,8% 21,8% ,3% 6,9% ,0% 1,1% ,0% 0,0% ,1% 2,3% ,0% 0,0% >55 0 0,0% 0,0% Totale 87 90,6% 100,0% Dati Mancanti 9 9,4% TOTALE ,0% Fra le 96 persone che hanno fruito del Centro Diurno, la sostanza più utilizzata risulta essere l eroina (62,1%), seguono la cocaina (17,9%) e l alcol (7,4%). Un solo utente afferma di utilizzare come sostanza primaria la cannabis (1,1%), mentre l 11,6% dichiara di fare uso di più sostanze. Non è stato possibile raccogliere informazioni in merito ad un utente (1%). Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 59 61,5% 62,1% Cocaina 17 17,7% 17,9% Alcol 7 7,3% 7,4% Cannabis 1 1,0% 1,1% Altro 0 0,0% 0,0% Dichiaranti più sostanze 11 11,5% 11,6% Totale 95 99,0% 100,0% Dati Mancanti 1 1,0% TOTALE ,0% 62

63 CENTRO DIURNO DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA SUD Servizio erogato da: Coop. Soc. Magliana 80 Finanziamento annuale complessivo: ,94 Il centro diurno di Roma Sud, in proroga fino al 30 aprile 2012, relativamente all anno 2012, ha ospitato 30 utenti, di cui il 96,7% di sesso maschile e soltanto il 3,3% di sesso femminile. L età media delle persone accolte è di circa 41 anni (con valori estremi di 24 e 72 anni), mentre quella di primo contatto con la droga è di circa 18 anni, con un valore minimo di 13 anni e uno massimo di 40 anni. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi 29 96,7% Femmine 1 3,3% Totale ,0% Tabella 2. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,83 Età di primo contatto con le sostanze** ,34 *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di 30. La Tabella 3 evidenzia come il 96,6% degli utenti sia di nazionalità italiana e il 3,3% di nazionalità straniera. Tabella 3. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana 28 93,3% 96,6% Straniera 1 3,3% 3,4% Totale 29 96,7% 100,0% Dati Mancanti 1 3,3% TOTALE ,0% 63

64 Rispetto alla distribuzione per fasce di età degli utenti accolti nel Centro Diurno, si osserva che il 30% ha un età compresa tra 41 e 45 anni e il 16,7% tra 26 e 30 anni. Utenti fra 31 e 35 anni e fra 36 e 40 anni sono presenti entrambi nel 13,3% dei casi. In percentuali minori, sono presenti utenti fra i 46 e 50 anni (10%), 51 e 55 anni (6,7%) e 21 e 25 anni (3,3%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,0% ,3% ,7% ,3% ,3% ,0% ,0% ,7% >55 2 6,7% Totale ,0% 64

65 Per il campione in esame, l analisi dell età del primo utilizzo di sostanze stupefacenti mostra come questa sia avvenuta, principalmente in giovane età: il 31% degli utenti si colloca, infatti, nella fascia anni, il 28% circa in quella anni, e il 24% circa in quella anni. Percentuali minori sono presenti nelle classi d età 26 e 30 (6,9%), 31 e 35 (3,4%) e 36 e 40 (3,4%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,7% 27,6% ,0% 31,0% ,3% 24,1% ,3% 3,4% ,7% 6,9% ,3% 3,4% ,3% 3,4% Totale 29 96,7% 100,0% Dati Mancanti 1 3,3% TOTALE ,0% Dalla Tabella 6 si nota come la cocaina sia la sostanza primaria usata, in modo prevalente, dal 66% circa dei dichiaranti, seguita dall eroina con il 28% circa. Infine, 2 utenti (6,9%) sono policonsumatori, ovvero presentano problematiche inerenti l utilizzo di più sostanze stupefacenti. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 8 26,7% 27,6% Cocaina 19 63,3% 65,5% Dichiaranti più sostanze 2 6,7% 6,9% Totale 29 96,7% 100,0% Dati Mancanti 1 3,3% TOTALE ,0% 65

66 CENTRO DIURNO DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA LITORALE Servizio erogato da: Coop. Soc. Magliana 80 Finanziamento annuale complessivo: : ,94 Il Centro Diurno Roma Litorale, in proroga fino al 30 aprile 2012, ha accolto, nel 2012, 33 utenti, di cui l 89,7% di sesso maschile e il 10,3% di sesso femminile. La quasi totalità dell utenza accolta è di nazionalità italiana (90,9%), e soltanto 3 utenti (pari al 9,1%) sono di nazionalità straniera. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi 26 78,8% 89,7% Femmine 3 9,1% 10,3% Totale 29 87,9% 100,0% Non rilevato 4 12,1% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana 30 90,9% Straniera 3 9,1% Totale ,0% L età media degli utenti è di 48 anni, con un valore minimo di 22 anni ed uno massimo di 65 anni. L età in cui avviene il primo contatto con la sostanza varia tra 13 e 60 anni, con una media di circa 23 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,0 Età di primo contatto con le sostanze ,62 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 33 66

67 Osservando le fasce d età dell utenza, si può notare come, all interno della struttura, sia stata accolta una popolazione prevalentemente adulta: infatti il 25% degli utenti accolti ha un età compresa tra anni, il 21,9% un età superiore ai 55 anni, il 18,8% un età tra anni, il 15,6% tra anni e il 12,5% un età tra 51 e 55 anni. Sono presenti, nella misura del 6,3%, utenti di età compresa tra anni, mentre non sono presenti utenti di età inferiore. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N % Percentuale Valida ,1% 6,3% ,2% 18,8% ,2% 15,6% ,2% 25,0% ,1% 12,5% > ,2% 21,9% Totale 32 97,0% 100,0% Dati Mancanti 1 3,0% TOTALE ,0% 67

68 Il primo contatto con le sostanze avviene, nel 37,9% dei casi, tra i 15 e i 17 anni, tra 18 e 20 anni, per il 27,6% degli utenti accolti, e tra 21 e 25 anni, per il 10,3%. Sono presenti utenti che hanno iniziato ad utilizzare sostanze stupefacenti in età adulta, tra anni e ad un età superiore ai 55 anni, fasce d età presenti nella medesima percentuale (6,9%). Inoltre, si rilevano utenti che hanno avuto il primo contatto con le sostanze tra anni (3,4%), tra anni e tra anni (3,4%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 3,4% ,3% 37,9% ,2% 27,6% ,1% 10,3% ,0% 3,4% ,1% 6,9% ,0% 3,4% >55 2 6,1% 6,9% Totale 29 87,9% 100,0% Dati Mancanti 4 12,1% TOTALE ,0% 68

69 Fra gli utenti che affluiscono al Centro Diurno, la sostanza primaria maggiormente utilizzata è l alcol, nel 39,4% dei casi, seguita dall eroina, utilizzata dal 24,2% degli utenti. La cocaina e la cannabis risultano essere utilizzate dalla medesima percentuale di utenti (15,2%), e il 6,1% dichiara di utilizzare più sostanze indistintamente. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Eroina 8 24,2% Cocaina 5 15,2% Alcol 13 39,4% Cannabis 5 15,2% Dichiaranti più sostanze 2 6,1% TOTALE ,0% 69

70 CENTRO DIURNO DI PRONTA ACCOGLIENZA ROMA EST Servizio erogato da: Ass. La Tenda Onlus e Coop. Soc. Il Cammino Finanziamento annuale complessivo: ,94 Il Centro Diurno di Roma Est, in proroga fino al 31 dicembre 2012, ha ospitato 86 utenti, di cui 72 di sesso maschile (84,7%) e 13 di sesso femminile (15,3%). Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi 72 83,7% 84,7% Femmine 13 15,1% 15,3% Totale 85 98,8% 100,0% Dati Mancanti 1 1,2% Totale ,0% L età media dell utenza è di circa 43 anni, con un valore minimo di 22 anni e uno massimo di 65. Il primo utilizzo di sostanze, invece, si attesta mediamente intorno all età di 20 anni, con un età minima di 13 e una massima di 51 anni. Tabella 2. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,7 Età di primo contatto con le sostanze** ,68 *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di 86. In merito alla provenienza degli utenti, il 77,6% di loro è di nazionalità italiana e il restante 22,4% è di nazionalità straniera. Tabella 3. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana 66 76,7% 77,6% Straniera 19 22,1% 22,4% Totale 85 98,8% 100,0% Dati Mancanti 1 1,2% TOTALE ,0% 70

71 Come riportato nella tabella 4, che mostra la suddivisione degli utenti per fasce di età, si denota una prevalenza di persone nelle classi anni (19%), anni (17,9%) e anni (16,7%). Numerosi sono i soggetti con oltre 55 anni di età (14,3%), mentre le classi più giovani, di età inferiore a 36 anni, non superano rispettivamente il 10%. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,3% 2,4% ,0% 7,1% ,3% 9,5% ,8% 13,1% ,6% 19,0% ,4% 17,9% ,3% 16,7% > ,0% 14,3% Totale 84 97,7% 100,0% Dati Mancanti 2 2,3% TOTALE ,0% 71

72 La composizione dei gruppi anagrafici cambia sostanzialmente se si considera come criterio di raggruppamento l età del primo utilizzo di sostanze stupefacenti. Degli 82 utenti che hanno fornito indicazioni in merito, ben il 31,7% di loro afferma di aver iniziato ad usare droghe tra i 15 e i 17 anni, il 29,3% di loro tra i 18 e 20 anni e il 12,2% tra i 21 e i 25 anni. Solo il 9,8% dei soggetti dichiara un uso di droghe in età adolescenziale ed altrettanto bassa (10,9%) è la parte di soggetti che hanno avuto un primo incontro con la droga in età adulta. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,3% 9,8% ,2% 31,7% ,9% 29,3% ,6% 12,2% ,8% 6,1% ,2% 1,2% ,8% 6,1% ,2% 1,2% ,3% 2,4% Totale 82 95,3% 100,0% Dati Mancanti 4 4,7% TOTALE ,0% La sostanza primaria maggiormente utilizzata è l eroina (34,1%). Risultano minori le percentuali di persone che consumano primariamente cocaina (16,5%) e alcol (17,6%), mentre sono molti gli utenti che dichiarano di fare uso di più sostanze. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 29 33,7% 34,1% Cocaina 14 16,3% 16,5% Alcol 15 17,4% 17,6% Dichiaranti più sostanze 27 31,4% 31,8% Totale 85 98,8% 100,0% Dati Mancanti 1 1,2% TOTALE ,0% 72

73 CENTRI NOTTURNI DI PRONTA ACCOGLIENZA I Centri Notturni si configurano come una tipologia di servizi di accoglienza notturna rivolti a tossicodipendenti attivi, soprattutto senza fissa dimora, che non sono in grado di garantire a se stessi condizioni di vita dignitose. Il Centro Notturno, inoltre, si pone come servizio propedeutico ad un eventuale e successivo invio presso la rete di servizi presenti sul territorio romano. Gli utenti che si rivolgono ai Centri Notturni hanno potuto usufruire, di tale servizio, per un massimo di 5 notti consecutive. Gli utenti possono contattare il Servizio telefonicamente, direttamente o tramite i Servizi territoriali (rete interna dei servizi e/o attività progettuali proposte dall Agenzia, Asl, Ser.T., Servizi Sociali, Servizi di secondo livello, ecc.) per effettuare la prenotazione. I Centri Notturni erogati dall sono: Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA NORD/EST, gestito da A.T.I. Ass. La Tenda e Coop. Soc. Il Cammino; Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA CENTRO OVEST, gestito dalla Fondazione Villa Maraini; Centro Notturno di Pronta Accoglienza ROMA SUD/LITORALE, gestito dalla Coop. Soc. Magliana 80; 73

74 CENTRO NOTTURNO ROMA NORD/EST Servizio erogato da: A.T.I. Ass. La Tenda Onlus e Coop. Soc. Il Cammino Finanziamento annuale complessivo: ,94 Il Centro Notturno di Roma Est, in proroga fino al 31 dicembre 2012, ha ospitato, nel 2012, 80 persone, di cui circa 70 uomini (87,3%) e 10 donne (12,7%). La nazionalità delle persone ospitate è in prevalenza italiana, circa 77%, mentre il restante 23% circa sono stranieri. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi 69 86,3% 87,3% Femmine 10 12,5% 12,7% Totale 79 98,8% 100,0% Dati Mancanti 1 1,3% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana 61 76,3% 77,2% Straniera 18 22,5% 22,8% Totale 79 98,8% 100,0% Dati Mancanti 1 1,3% TOTALE ,0% L età media degli utenti si attesta intorno ai 45 anni, con un valore minimo di 22 anni e uno massimo di 65. Invece, l età media in cui le persone intervistate hanno avuto il primo contatto con gli stupefacenti è di circa 20 anni, oscillando dall età minima di 14 anni fino a quella massima di 51 anni. Tabella 2. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,59 Età di primo contatto con le sostanze ,13 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 80 74

75 In base alle rilevazioni effettuate, riassunte nella Tabella 4, si nota che sono pochi gli ospiti di età inferiore ai 36 anni (20,6% del totale); i restanti utenti si distribuiscono piuttosto uniformemente all interno delle classi età più avanzate, con punte del 18% circa per la fascia anni. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,5% 2,6% ,5% 7,7% ,0% 10,3% ,5% 12,8% ,5% 17,9% ,3% 16,7% ,3% 16,7% > ,0% 15,4% Totale 78 97,5% 100,0% Dati Mancanti 2 2,5% TOTALE ,0% 75

76 La Tabella 5 illustra i dati anagrafici degli utenti inerenti al primo utilizzo delle sostanze, e mostra che questo avviene in maniera prevalente tra 15 e 17 anni (31,2%) e tra 18 e 20 anni (29,9%). Il 14,3% degli utenti ha utilizzato sostanze tra 21 e 25 anni, e il 7,8% tra 10 e 14 anni. Percentuali minori si osservano nelle classi di età anni (6,5%) e anni (6,5%). Solo 2 utenti (2,6%) hanno assunto droghe per la prima volta tra 51 e 55 anni. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,5% 7,8% ,0% 31,2% ,8% 29,9% ,8% 14,3% ,3% 6,5% ,3% 6,5% ,3% 1,3% ,5% 2,6% Totale 77 96,3% 100,0% Dati Mancanti 3 3,8% TOTALE ,0% Con riferimento alla sostanza primaria assunta dagli utenti del Centro Notturno, il 38% del campione ha fatto uso di eroina, il 15,2% di cocaina e il 17,7% di alcol. Un numero consistente di persone, il 30% circa, fa utilizzo di più sostanze contemporaneamente. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 30 37,5% 38,0% Cocaina 12 15,0% 15,2% Alcol 14 17,5% 17,7% Dichiaranti più sostanze 23 28,8% 29,1% Totale 79 98,8% 100,0% Dati Mancanti 1 1,3% TOTALE ,0% 76

77 CENTRO NOTTURNO ROMA CENTRO/OVEST Servizio erogato da: Fondazione Villa Maraini Finanziamento annuale complessivo: ,94 Il Centro Notturno di Roma Centro-Ovest, in proroga fino al 30 aprile 2012, ha accolto, nei 4 mesi del 2012, 58 utenti, di cui 48 di sesso maschile (84,2%) e 9 di sesso femminile (15,8%). Il 75% degli utenti è di nazionalità italiana, il 25% di nazionalità straniera. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi 48 82,8% 84,2% Femmine 9 15,5% 15,8% Totale 57 98,3% 100,0% Dati Mancanti 1 1,7% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana 42 72,4% 75,0% Straniera 14 24,1% 25,0% Totale 56 96,6% 100,0% Dati Mancanti 2 3,4% TOTALE ,0% L età media dell utenza risulta essere di circa 40 anni, con un valore minimo di 21 anni ed un valore massimo di 60. L età di primo utilizzo delle sostanze si attesta, mediamente, intorno ai 19 anni, con un età minima di 12 anni e una massima di 43 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,36 Età di primo contatto ,83 con le sostanze *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di

78 La distribuzione per fasce anagrafiche dell utenza del Centro Notturno è piuttosto omogenea: le due classi di età più numerose sono quelle di anni (25%) e anni (16,1%). Piuttosto rappresentate risultano, inoltre, le fasce di età (12,5%), (12,5%) e (10,7%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 0,0% ,3% 10,7% ,9% 7,1% ,1% 12,5% ,5% 16,1% ,1% 25,0% ,1% 12,5% ,6% 8,9% >55 4 6,9% 7,1% Totale 56 96,6% 100,0% Dati Mancanti 2 3,4% TOTALE ,0% 78

79 Dei 58 utenti che hanno fornito indicazioni in merito, anche in questo Servizio la maggior parte degli utenti dichiara di aver iniziato ad usare droghe in età giovanile: il 28,8% afferma di aver avuto il primo contatto con le sostanze in un età compresa tra anni, il 21,2% tra anni e il 19,2% tra anni; il 17,3% degli utenti ha fatto il primo uso della sostanza in un età compresa tra 18 e 20 anni, mentre percentuali minori sono presenti tra anni (3,8%), anni (3,8%) e anni (3,8%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 21,2% ,9% 28,8% ,5% 17,3% ,2% 19,2% ,4% 3,8% ,4% 3,8% ,4% 3,8% ,7% 1,9% Totale 52 89,7% 100,0% Dati Mancanti 6 10,3% TOTALE ,0% 79

80 La sostanza che gli utenti dichiarano di usare in prevalenza rispetto alle altre risulta essere l eroina (62,3%). Una minor percentuale (17%) dichiara di utilizzare primariamente la cocaina (17%), il 9,4% alcol, il 5,7% barbiturici e, infine, il 3,8% dichiara il consumo indistinto di più sostanze. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 33 56,9% 62,3% Cocaina 9 15,5% 17,0% Barbiturici/tranquillanti 3 5,2% 5,7% Ecstasy 1 1,7% 1,9% Alcol 5 8,6% 9,4% Dichiaranti più sostanze 2 3,4% 3,8% Totale 53 91,4% 100,0% Dati Mancanti 5 8,6% TOTALE ,0% 80

81 CENTRO NOTTURNO ROMA SUD/LITORALE Servizio erogato da: Coop. Soc. Magliana 80 Finanziamento annuale complessivo: ,94 Il Centro Notturno Roma Sud/Litorale, in proroga fino al 30 aprile 2012, ha ospitato, nei 4 mesi del 2012, 42 utenti, di cui 30 di sesso maschile (73,2%) e 11 di sesso femminile (26,8%). Il 71,4% degli utenti è di nazionalità italiana, il 23,8 % di nazionalità straniera. Del restante 4,8% non è stato possibile raccogliere i dati. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi 30 71,4% 73,2% Femmine 11 26,2% 26,8% Totale 41 97,6% 100,0% Dati Mancanti 1 2,4% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana 30 71,4% 75,0% Straniera 10 23,8% 25,0% Totale 40 95,2% 100,0% Dati Mancanti 2 4,8% TOTALE ,0% Dalle informazioni disponibili, l età media dell utenza risulta essere di circa 44,9 anni, con un valore minimo di 25 anni ed un valore massimo di 60. L età di primo utilizzo delle sostanze si attesta, mediamente, intorno ai 20,8 anni, con un età minima di 10 anni e una massima di 50 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,90 Età di primo contatto con le sostanze ,80 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 42 81

82 La distribuzione in fasce di età, denota una prevalenza di utenti di età compresa tra 41 e 45 anni (19,5%), mentre il 17,1% dell utenza ha un età compresa tra 51 e 55 anni e maggiore di 55 anni. Piuttosto rappresentate risultano, inoltre, le fasce di età anni (14,6%) e anni (14,6%). Meno rappresentate risultano la fascia d età di (7,3%) e, parimenti, la fascia di età Un solo utente appartiene alla classe (2,4%) e non risultano utenti appartenenti alla fascia d età Non è stato possibile raccogliere informazioni per un utente (2,4%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 0,0% ,4% 2,4% ,1% 7,3% ,1% 7,3% ,3% 14,6% ,0% 19,5% ,3% 14,6% ,7% 17,1% > ,7% 17,1% Totale 41 97,6% 100,0% Dati Mancanti 1 2,4% TOTALE ,0% 82

83 Dei 41 utenti che hanno fornito indicazioni in merito, il 28,6% afferma di aver avuto il primo contatto con le sostanze in un età compresa tra 18 e 20 anni; il 23,8% tra i 15 e i 17 anni, il 14,3% tra i 10 e i 14 anni, mentre l 11,9% tra i 21 e 25 anni. Il 9,5% ha fatto il primo uso della sostanza in un età compresa tra i 26 e i 30 anni. Il 4,9% degli utenti riferisce di aver avuto il primo contatto in un età compresa tra 36 e 40 anni, e i anni. Nessun utente ha avuto il primo contatto con le sostanze in un età superiore ai 55 anni, né nella fascia d età compresa tra i 31 e 35 anni e tra i 41 e 45 anni. Mancano i dati relativi ad un solo utente (2,4%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,3% 14,6% ,8% 24,4% ,6% 29,3% ,9% 12,2% ,5% 9,8% ,8% 4,9% ,8% 4,9% Totale 41 97,6% 100,0% Dati Mancanti 1 2,4% TOTALE ,0% 83

84 SERVIZI TELEFONICI I servizi telefonici erogati dall sono: Pronto Aiuto, gestito dalla Fondazione Villa Maraini; Numero Verde cittadini/operatori, gestito dall Associazione Droga che Fare. L analisi di tali servizi è stata svolta in maniera congiunta poiché la tipologia del servizio offerto, che consiste, prevalentemente, in un contatto telefonico, li rende confrontabili. SERVIZIO DI PRONTO AIUTO Servizio erogato da: Fondazione Villa Maraini Finanziamento annuale complessivo: : ,94 Il Servizio di Pronto Aiuto si rivolge a persone che fanno uso di sostanze stupefacenti, tra cui alcol e nuove droghe, ed ai rispettivi familiari. Destinatari diretti del servizio sono, inoltre, detenuti ed ex detenuti tossicodipendenti, nonché persone che abbiano contratto malattie infettive, quali l HIV. L obiettivo primario del servizio è quello di fornire consulenza in merito a questioni di ordine psicologico, medico, legale e sociale, correlate al fenomeno della tossicodipendenza e dell'alcolismo. Tali prestazioni sono rivolte, non solo a tossicodipendenti attivi, ma anche a tutti coloro che risultino, seppure indirettamente, coinvolti nella problematica. Attraverso un analisi dei singoli casi e delle specifiche necessità emerse nel corso della conversazione telefonica, si valuta la richiesta dell utente ed i relativi bisogni. In particolare, si fornisce orientamento verso i servizi di cura, nonché informazioni sui temi relativi all HIV e alle malattie sessualmente trasmissibili, al fine di modificare i comportamenti a rischio della persona ed indirizzarla, eventualmente, verso le strutture più pertinenti. Il Servizio si configura, inoltre, come punto di ascolto rivolto alle famiglie dei tossicodipendenti, atto a fornire un immediato supporto. Il Servizio di Pronto Aiuto è un servizio di consulenza telefonica e di segretariato sociale che svolge, oltre le attività di counselling telefonico, attività di sportello consultoriale in sede, con la possibilità di colloqui vis a vis e uno sportello di ascolto finalizzato allo svolgimento di interventi in carcere e a domicilio. Nel corso dell anno 2012, il servizio di Pronto Aiuto ha effettuato 175 contatti: all interno di tale numero sono comprese sia le persone contattate telefonicamente, sia quelle contattate attraverso gli sportelli consultoriali previsti dal servizio. È doveroso specificare che la tipologia di servizio offerto non prevede la presa in carico dell utente in un percorso di cura e riabilitazione, in quanto vengono proposte esclusivamente attività di informazione, ascolto e orientamento e sostegno. 84

85 Nel primi 4 mesi del 2012, al Servizio di Pronto Aiuto, in proroga fino al 30 aprile 2012, si sono rivolti prevalentemente utenti maschi (86,3%) e di nazionalità italiana.solo il 4,6% delle persone che sono entrate in contatto con il Servizio è di nazionalità straniera. N Tabella 1. Genere utenti Percentuale Maschi ,3% Femmine 24 13,7% Totale ,0% N Tabella 2. Nazionalità utenti Percentuale Italiana ,4% Straniera 8 4,6% Totale ,0% L età media delle persone che sono entrate in contatto con il Servizio è di circa 37,8 anni, con un valore minimo di 17 anni ed un valore massimo di 65. L età di primo utilizzo delle sostanze, laddove è stato possibile ottenere le informazioni, si attesta, mediamente, intorno ai 18,7 anni, con un età minima di 8 anni e una massima di 45 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,80 Età di primo contatto con le sostanze ,68 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di

86 Come riporta la tabella 4, la distribuzione in fasce di età, denota una prevalenza di contatti di età compresa tra 36 e 40 anni (20,7%), mentre il 17,2% dell utenza ha un età compresa tra 31 e 35 anni e il 16,1% tra 41 e 45 anni. Piuttosto rappresentate risultano, inoltre, le fasce di età (11,5%) e anni (11,5%). Il 7,5% dei contatti rientra nella fascia d età 46-50, il 6,9% risulta avere un età maggiore di 55 e il 6,3%, invece, un età compresa tra i 51 e 55 anni. Meno rappresentata risulta, infine, la fascia d età di (2,3%). Non è stato possibile raccogliere informazioni in merito ad un solo contatto (0,6%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,3% 2,3% ,4% 11,5% ,4% 11,5% ,1% 17,2% ,6% 20,7% ,0% 16,1% ,4% 7,5% ,3% 6,3% > ,9% 6,9% Totale ,4% 100,0% Dati Mancanti 1 0,6% TOTALE ,0% 86

87 Dei 168 contatti, che hanno fornito indicazioni in merito, il 29,8% afferma di aver utilizzato per la prima volta,le sostanze in un età compresa tra 15 e 17 anni e il 25% tra i 18 e i 20 anni. Il 20,8% ha fatto uso di droghe in età giovanissima, ovvero tra gli 8 e i 14 anni. Il 16,1%, invece, afferma di aver avuto il primo contatto in un età compresa tra i 21 e i 25 anni. Percentuali minori si riscontrano nelle classi di età quali (5,4%), (1,8%), 31-35(0,6%) e anni (0,6%). Non è presente nessun contatto che indichi l età di primo utilizzo maggiore di 46 anni. Non è stato possibile ottenere i dati in merito a 7 contatti. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 20,8% ,6% 29,8% ,0% 25,0% ,4% 16,1% ,1% 5,4% ,6% 0,6% ,7% 1,8% ,6% 0,6% Totale ,0% 100,0% Dati Mancanti 7 4,0% TOTALE ,0% 87

88 La sostanza primaria più utilizzata è la cocaina (47,1%), cui segue l assunzione di eroina (33,3%) e il consumo di alcol (7,5%). Il 9,2% dei contatti dichiara di fare uso di più sostanze, mentre l 1,7% assume, come sostanza primaria, la cannabis. Un solo contatto riporta problematiche inerenti il gioco d azzardo (0,6%) e un altro non specifica il tipo di sostanza (0,6%). Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 58 33,1% 33,3% Cocaina 82 46,9% 47,1% Alcol 13 7,4% 7,5% Cannabis 3 1,7% 1,7% Gioco d'azzardo 1 0,6% 0,6% Altro 1 0,6% 0,6% Dichiaranti più sostanze 16 9,1% 9,2% Totale ,4% 100,0% Dati Mancanti 1 0,6% TOTALE ,0% Dei 161 contatti che hanno fornito le informazioni in merito, il 72% dichiara di avere un occupazione, mentre il 28% non possiede un occupazione. Non è stato possibile reperire tali informazioni per 14 contatti (8%). Tabella 7. Occupazione N Percentuale Percentuale Valida Si ,3% 72,0% No 45 25,7% 28,0% Totale ,0% 100,0% Dati Mancanti 14 8,0% TOTALE ,0% 88

89 Le informazioni, in merito a 156 contatti, indicano che l 98,7% di essi è in possesso di un abitazione stabile, mentre l 1,3% non lo è. Non è stato possibile ottenere dati in merito per 19 contatti (10,9%). Tabella 8. Abitazione stabile N Percentuale Percentuale Valida Si ,0% 98,7% No 2 1,1% 1,3% Totale ,1% 100,0% Dati Mancanti 19 10,9% TOTALE ,0% Dei 166 contatti per cui è disponibile l informazione, il 51,8% risulta essere celibe/nubile; il 16,9% convivente, mentre il 14,5% coniugato/a. Il 14,5% dei contatti è separato/divorziato, mentre l 1,2% vedovo. Tabella 9. Stato civile N Percentuale Percentuale Valida Celibe/nubile 86 49,1% 51,8% Coniugato/a 26 14,9% 15,7% Convivente 28 16,0% 16,9% Separato/divorziato 24 13,7% 14,5% Vedovo 2 1,1% 1,2% Totale ,9% 100,0% Dati Mancanti 9 5,1% TOTALE ,0% L informazione in merito a trattamenti pregressi è disponibile per 142 contatti, ed in particolare mostra che il 71,1% dei contatti ha intrapreso, in precedenza, un trattamento, mentre il 28,9% no. Non è stato possibile ottenere i dati per il 18,9% dei contatti. Tabella 10. Trattamento pregresso N Percentuale Percentuale Valida Si ,7% 71,1% No 41 23,4% 28,9% Totale ,1% 100,0% Dati Mancanti 33 18,9% TOTALE ,0% 89

90 Dei 147 contatti per cui è disponibile l informazione, il 66,7% è stato detenuto in carcere, mentre il 33,3% non è stato recluso in istituti penitenziari. Non sono disponibili tali informazioni per il 16% dei contatti. Tabella 11. Carcere N Percentuale Percentuale Valida Si 98 56,0% 66,7% No 49 28,0% 33,3% Totale ,0% 100,0% Dati Mancanti 28 16,0% TOTALE ,0% Dalle informazioni disponibili, il 29,7% dei contatti dichiara di aver avuto esperienze di overdose, invece il 6,9% non ha avuto tale esperienza. Tabella 12. Overdose N Percentuale Percentuale Valida Si 52 29,7% 81,3% No 12 6,9% 18,8% Totale 64 36,6% 100,0% Dati Mancanti ,4% TOTALE ,0% 90

91 NUMERO VERDE CITTADINI/OPERATORI Servizio erogato da: Ass. Droga Che Fare Finanziamento annuale complessivo: ,00 Il servizio Numero Verde Cittadini/Operatori fornisce assistenza telefonica e attività di segretariato sociale a tutti coloro che, a vario titolo, risultino coinvolti con la problematica della tossicodipendenza. Si rivolge, dunque, non solo agli utenti, ma anche agli operatori del settore, alle strutture pubbliche e alle strutture del privato sociale. La linea telefonica offre ascolto ed eroga informazioni relative ai servizi specialistici che operano, sul territorio di Roma Capitale, nell ambito della tossicodipendenza, nonché dell alcolismo. Attraverso il Numero Verde è possibile fruire anche di un counselling telematico. I dati acquisiti dall'operatore, tramite i contatti telefonici e mediante il servizio telematico, nel rispetto della normativa sulla privacy, vengono utilizzati a fini statistici, per analizzare il fenomeno della tossicodipendenza. Nell anno 2012, il servizio telefonico Numero Verde Cittadini/Operatori, in proroga fino al 31 luglio 2012, è stato contattato da 293 persone, di cui 221 (81%) di sesso maschile e 52 (19%) di sesso femminile. Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Percentuale Valida Maschi ,4% 81,0% Femmine 52 17,7% 19,0% Totale ,2% Dati Mancanti 20 6,8% Totale ,0% 100,0% Dei suddetti contatti, la netta maggioranza risulta essere di nazionalità italiana (92%) e soltanto l 8% di nazionalità straniera. Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Percentuale Valida Italiana ,8% 92,0% Straniera 20 6,8% 8,0% Totale ,7% Dati Mancanti 42 14,3% TOTALE ,0% 100,0% 91

92 La Tabella 3 illustra i dati relativi all età media dei contatti, che si attesta intorno ai 32 anni, con un valore minimo ed uno massimo molto distanti tra loro, pari rispettivamente a 14 e 68 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N** Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,03 *L età riportata è relativa all anno ** Il numero indicato corrisponde agli utenti per cui tali informazioni risultano disponibili su un totale di 293 Per quanto riguarda l occupazione, sebbene risulti elevato il numero dei dati mancanti (29,4%), la maggioranza dei contatti afferma di avere un occupazione stabile (59,9%), al contrario del 40,1% dei contatti che dichiara di non essere occupato. Tabella 4. Occupazione utenti N Percentuale Percentuale Valida Si ,3% 59,9% No 83 28,3% 40,1% Totale ,6% Dati Mancanti 86 29,4% TOTALE ,0% 100,0% Il 95,7% dei contatti, inoltre, ha a disposizione un abitazione stabile e soltanto 10 contatti su 232 (4,3%) si trovano a non averla. Tabella 5. Abitazione stabile N Percentuale Percentuale Valida Si ,8% 95,7% No 10 3,4% 4,3% Totale ,2% Dati Mancanti 61 20,8% TOTALE ,0% 100,0% 92

93 Tra i contatti che hanno usufruito del servizio in oggetto, il 66,3% è nubile o celibe, il 15,4% coniugato, il 9,1% separato o divorziato, l 8,2% convivente e 2 persone sono vedove. Tabella 6. Stato civile utenti N Percentuale Percentuale Valida Celibe/nubile ,1% 66,3% Coniugato/a 32 10,9% 15,4% Convivente 17 5,8% 8,2% Separato/divorziato 19 6,5% 9,1% Vedovo/a 2 0,7% 1,0% Totale ,0% 100,0% Dati Mancanti 85 29,0% TOTALE ,0% Osservando le fasce d età dell utenza che ha contattato tale servizio, si denota che il 21,6% delle telefonate sono state effettuate da persone tra 21 e 25 anni, il 17,8% da persone la cui età è compresa rispettivamente tra 31 e 35 anni e 36 e 40 anni, il 12,7% ha un età compresa tra anni, l 8% tra anni e il 7,5% tra 18 e 20 anni. Il servizio, inoltre, è stato contattato da persone la cui età era compresa tra 14 e 17 anni e anni (entrambi nella misura del 5,2%), e da persone la cui età è compresa tra anni (1,4%) e di età superiore ai 55 anni (2,8%). Tabella 7. Fasce di età dell'utenza N Percentuale Percentuale Valida ,8% 5,2% ,5% 7,5% ,7% 21,6% ,2% 12,7% ,0% 17,8% ,0% 17,8% ,8% 8,0% ,8% 5,2% ,0% 1,4% >55 6 2,0% 2,8% Totale ,7% 100,0% Dati Mancanti 80 27,3% TOTALE ,0% 93

94 La sostanza primaria utilizzata risulta essere la cocaina (43,6%), seguita dall eroina (20,8%), dalla cannabis (15,2%) e dall alcol (11,6%). Il 6,8% dei contatti ha utilizzato altre sostanze non specificate, 2 persone (0,8%) hanno dichiarato di utilizzare metadone come sostanza primaria e 1 persona ha dichiarato l utilizzo di più sostanze. Sono presenti, inoltre, 2 persone (0,8%) che hanno dichiarato di avere una dipendenza comportamentale, legata al gioco d azzardo. Tabella 8. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 52 17,7% 20,8% Cocaina ,2% 43,6% Metadone 2 0,7% 0,8% Alcol 29 9,9% 11,6% Cannabis 38 13,0% 15,2% Gioco d'azzardo 2 0,7% 0,8% Altro 17 5,8% 6,8% Dichiaranti più sostanze 1 0,3% 0,4% Totale ,3% 100,0% Dati Mancanti 43 14,7% TOTALE ,0% Per ciò che riguarda le altre sostanze utilizzate, dalla Tabella 9 emerge che il 25,7% dei contatti ricevuti dal Servizio ha dichiarato di utilizzare più sostanze indistintamente, il 21,4% ha dichiarato l utilizzo di cannabis, il 20% utilizza alcol, il 17,1% altre sostanze non specificate, il 14,3% cocaina e l 1,4% eroina. Tabella 9. Altre sostanze utilizzate N Percentuale Percentuale Valida Eroina 1 0,3% 1,4% Cocaina 10 3,4% 14,3% Alcol 14 4,8% 20,0% Cannabis 15 5,1% 21,4% Altro 12 4,1% 17,1% Dichiaranti più sostanze 18 6,1% 25,7% Totale 70 23,9% 100,0% Dati Mancanti ,1% TOTALE ,0% 94

95 La metà dell utenza (50%) che ha contattato il Servizio ha già avuto un trattamento pregresso. Tabella 10. Trattamento pregresso N Percentuale Percentuale Valida Si ,0% 50,0% No ,0% 50,0% Totale ,0% Dati Mancanti 41 14,0% TOTALE ,0% 100,0% Relativamente alla situazione giudiziaria, il 20,2% del campione ha avuto, in passato, dei periodi di detenzione, mentre il 79,8% dei contatti non è mai stato in carcere. Tabella 11. Pregresse detenzioni N Percentuale Percentuale Valida Si 25 8,5% 20,2% No 99 33,8% 79,8% Totale ,3% Dati Mancanti ,7% TOTALE ,0% 100,0% Dalla Tabella 12 è possibile osservare che il 93,8% dei contatti non ha avuto episodi di overdose. Tabella 12. Episodi di Overdose N Percentuale Percentuale Valida Si 5 1,7% 6,2% No 76 25,9% 93,8% Totale 81 27,6% Dati Mancanti ,4% TOTALE ,0% 100,0% 95

96 CENTRO RESIDENZIALE DI REINSERIMENTO Servizio erogato da: Coop. Soc. Il Cammino Finanziamento annuale complessivo: ,00 Il Centro Residenziale di Reinserimento fornisce un sostegno psico-sociale alle persone che hanno concluso il programma riabilitativo presso una Comunità residenziale e vogliono intraprendere un nuovo percorso di vita sano. Gli utenti che il Centro accoglie vengono accompagnati verso esperienze di autonomia sociale ed economica, con l obiettivo di potenziare la capacità di ognuno di assumere responsabilità, sia personali che in ambito sociale e lavorativo. Il Centro è strutturato come un appartamento, all'interno del quale la persona comincia a porsi in una posizione di confronto rispetto agli altri ospiti, divenendo egli stesso promotore attivo dell'organizzazione e delle modalità di condivisione di uno spazio sociale e affettivo comune. Compito degli utenti è quello di provvedere alla manutenzione e della gestione quotidiana della casa (pulizie, acquisto degli alimenti, preparazione pasti, lavori di ordinaria manutenzione, lavaggio biancheria e indumenti personali). Durante tutto il periodo di permanenza all interno del Centro, inoltre, la persona è guidata nel percorso di reinserimento sociale, formativo e lavorativo, oltre che supportata, al fine di prevenire ricadute e contrastare fenomeni di emarginazione e criminalità. Il Centro Residenziale di Reinserimento, in proroga fino al 31 dicembre 2012, ha accolto, nel 2012, 13 utenti, di cui 11 maschi (84,6%) e 2 femmine (15,4%). In merito alla provenienza degli utenti si nota che solo uno di loro (7,7%) è di nazionalità straniera, mentre gli altri sono italiani (92,3%). Tabella 1. Genere utenti N Percentuale Maschi 11 84,6% Femmine 2 15,4% Totale ,0% Tabella 2. Nazionalità utenti N Percentuale Italiana 12 92,3% Straniera 1 7,7% Totale ,0% 96

97 L età media delle persone accolte è circa 44 anni, con valori oscillanti fra 33 e 53 anni. La Tabella 3 indica anche, con riferimento al campione in esame, che il primo contatto con le droghe avviene in media a 17 anni circa, con un valore minimo di 14 anni e uno massimo di 25 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* ,50 Età di primo contatto con le sostanze** ,08 *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di 13. La distribuzione per fasce anagrafiche dell utenza del Centro Residenziale di Reinserimento si concentra maggiormente nella fascia anni (53,8%) e anni (23,1%). In percentuali minori sono presenti persone fra anni (15,4%) e anni (7,7%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,7% ,8% ,1% ,4% >55 0 0,0% Totale ,0% 97

98 Nella Tabella 5 sono riportati i dati che fanno riferimento all età del primo uso delle sostanze stupefacenti. Il 41% circa degli utenti si colloca nella fascia di età tra anni e il 33% circa in quella fra 15 e 17 anni. Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,7% 8,3% ,8% 33,3% ,5% 41,7% ,4% 16,7% >55 0 0,0% 0,0% Totale 12 92,3% 100,0% Dati Mancanti 1 7,7% TOTALE ,0% In riferimento ai 13 utenti che hanno fornito informazioni circa la sostanza primaria utilizzata, la maggior parte dichiara di assumere eroina (75%). Il 16,7% utilizza prevalentemente cocaina e, infine, l 8,3% dichiara di utilizzare in maniera indistinta più sostanze. Tabella 6. Sostanza primaria utilizzata N Percentuale Percentuale Valida Eroina 9 69,2% 75,0% Cocaina 2 15,4% 16,7% Dichiaranti più sostanze 1 7,7% 8,3% Totale 12 92,3% 100,0% Dati Mancanti 1 7,7% TOTALE ,0% 98

99 II.2 ANALISI DELL UTENZA E DELLE ATTIVITÀ PER SINGOLO SERVIZIO DEL NUOVO QUADRO DEI SERVIZI CITTADINO 99

100 CENTRO DIURNO A BASSA SOGLIA - LOTTO 1 Servizio erogato da: Fondazione Villa Maraini Finanziamento annuale complessivo: ,04 I destinatari del Centro Diurno sono i tossicodipendenti attivi che versano in uno stato di emarginazione, di isolamento e di mancanza di supporto da parte delle reti familiari e sociali, in difficoltà relazionali e/o senza fissa dimora, bisognosi di un luogo di accoglienza protetto dove socializzare, usufruire di vitto e di servizi di prima necessità (lavarsi, vestirsi, etc.), in alternativa alla vita di strada. I destinatari secondari del servizio sono gli operatori di servizi pubblici e privati operanti, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. L'obiettivo del Servizio è quello di offrire, ad almeno 260 persone accolte annualmente, un luogo protetto dove socializzare, usufruire di pasti caldi e servizi di prima necessità. Il Servizio mira a far emergere, inoltre, attraverso interventi di sostegno personale e, ove possibile, familiare, da parte dell'utenza, una richiesta di presa in carico più strutturata e/o una domanda di cura, mediante percorsi personalizzati di accompagnamento e invio verso servizi a soglia intermedia o comunità terapeutiche, al fine di modificare i comportamenti a rischio, così da raggiungere una condizione drug-free. In particolare, il Servizio prevede le seguenti tre aree, per lo svolgimento di determinate attività: Un'area di prima accoglienza: spazi allestiti dove potersi lavare e dedicare all'igiene personale, anche mediante l'utilizzo di locali lavanderia debitamente attrezzati; spazi per consentire prima colazione e pranzo; spazi per svolgere attività ricreative, comunicare, leggere libri e/o giornali, guardare la televisione. Un'area di ascolto e consulenza: colloqui individuali di sostegno e orientamento; attività di consulenza sull'utilizzo del sistema cittadino dei servizi ed eventuale accompagnamento in casi di particolare necessità; counseling individuali e di gruppo; costituzione di gruppi di pari e di auto/aiuto su tematiche specifiche inerenti comportamenti a rischio, promozione di stili di vita sani, ecc. Un'area di riduzione dei rischi, prevenzione e trattamento: distribuzione di materiale informativo circa i rischi connessi all'uso di sostanze, le malattie sessualmente trasmissibili ed alle epatiti; promozione della tutela dello stato di salute della persona; costruzione relazione di fiducia con gli operatori; realizzazione di laboratori, attività espressive e comunicative, finalizzate ad aumentare il livello di consapevolezza della persona, così da motivarla verso percorsi di cambiamento volti al raggiungimento della condizione drug-free. Il Centro Diurno a bassa soglia opera in rete con gli altri Servizi dell Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, nonché con le Strutture territoriali diurne e notturne esistenti, per affrontare, nel modo più adeguato e personalizzato possibile, le problematiche delle persone tossicodipendenti accolte nella struttura. Queste ultime possono accedere al Servizio attraverso le seguenti modalità: in maniera spontanea; tramite l invio da parte di strutture socioassistenziali e/o socio-sanitarie della rete cittadina; per mezzo del sistema di prenotazione predisposto dall ACT. L approccio dell intervento è definito pragmatico, in quanto mira a fornire soluzioni semplici e di praticabilità immediata ai problemi presentati dalle persone 100

101 tossicodipendenti, nonché multimodale, poiché utilizza contemporaneamente metodi e programmi terapeutici diversificati, in base alle caratteristiche di ciascuna persona, utilizzando supporti sociali, psicologici e residenziali di pronta accessibilità. Gli interventi sono, inoltre, di tipo integrato, in quanto prevedono l integrazione tra i servizi e le strutture che, a diverso titolo, operano nell ambito della tossicodipendenza. L approccio multimodale e integrato assicura, così, l ascolto, il sostegno, l informazione e l orientamento delle persone, attraverso attività di counseling individuale e di gruppo, nonché la realizzazione di laboratori, attività espressive, sportive e di aggregazione. Al fine di stimolare l avvio di percorsi più strutturati, volti al recupero della persona, e consentire la maggior rotazione possibile dell utenza che afferisce al Centro Diurno, il Servizio è tenuto a far accedere gli utenti a tali servizi per un periodo di tempo congruo, individuato in un massimo di 3 mesi di permanenza, al fine di poter stimolare un lavoro volto a sviluppare una motivazione al cambiamento, così che questi possano essere inviati ad un servizio almeno a soglia intermedia. Si precisa che il sopra citato periodo, della durata di tre mesi, viene definito con il termine ciclo; all interno di uno stesso ciclo, l utente può effettuare uno o più ingressi al Centro. Per ingresso si intende l accesso al servizio, che può avvenire o per la prima volta, o dopo una assenza minima di 2 giorni. Nel caso in cui la persona, dopo aver effettuato tre cicli, non intraprenda oppure interrompa il percorso riabilitativo presso una struttura almeno a soglia intermedia, ovvero non abbia raggiunto una condizione drug-free, questa potrà riaccedere al Centro Diurno dopo un periodo minimo di tre mesi. A tal proposito, dall analisi dei dati, inseriti all interno del Sistema di monitoraggio e valutazione GIANO, emerge che, su 164 utenti, è stata effettuata una media di 5,7 ingressi, con un numero di ingressi massimo pari a 31. Tabella 1. Numero ingressi e numero presenze nel Centro Diurno N utenti Valore Minimo Valore Massimo Media Ingressi ,7 Presenze ,7 Inoltre, osservando le Tabella 2 e 3, si evidenzia che lo 0,6% degli ingressi dell utenza del Centro Diurno a bassa soglia ha avuto una durata superiore a 90 giorni consecutivi, mentre il 99,4% degli ingressi ha una durata inferiore a 90 giorni. Tabella 2. Durata ingressi N utenti N Percentuale Oltre i 90 giorni 6 0,6% Meno di 90 giorni ,4% Totale ,0% 101

102 Infine, per quanto riguarda gli invii effettuati, nel 2012, dal Centro Diurno a strutture aventi soglia più elevata, dalla Tabella 4, si rileva che la maggior parte degli invii sono stati rivolti al Ser.T (41,4%). Se consideriamo il fatto che il Servizio è stato attivato a Maggio 2012, l analisi è riferita per gli 8 mesi successivi, ovvero fino al 31 dicembre, non è ancora possibile effettuare una valutazione completa rispetto al lavoro svolto per facilitare l invio di utenti verso soglie più elevate; tuttavia, soltanto 3 persone su 29 sono state inviate ad una Comunità Terapeutica, dunque in una struttura a soglia più elevata. Tabella 3. Luogo Invio N Percentuale Servizi Sociali 2 6,9% Ser.T ,4% Centro di Consulenza e Orientamento 1 3,4% Centro Notturno a bassa soglia 1 3,4% Comunità Terapeutica 3 10,3% Altro 10 34,5% Totale ,0% Dall analisi del percorso effettuato dai 3 utenti, inviati alla Comunità Terapeutica, si rileva che hanno effettuato una media di 3 ingressi ciascuno, mentre un solo utente ne ha effettuati 5; inoltre, la permanenza media è stata di 76 giorni all interno del Centro Diurno, con un minimo di 37 giorni ed un massimo di 112 giorni. Tabella 4. Numero ingressi e presenze degli utenti inviati all alta soglia N utenti N Valore Minimo Valore Massimo Media Ingressi Presenze

103 Risultati Il Centro Diurno a bassa soglia ha l obiettivo annuale di ospitare almeno 260 utenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di utenti ospitatati da raggiungere è di 151 utenti. Il Servizio, avendo accolto 164 utenti nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 8,6% (Tabella 5). Tabella 5. Risultati N Percentuale Utenti accolti ,6% Obiettivo 31 dicembre 151 Analisi dell utenza Il Centro Diurno a Bassa Soglia ha accolto, nel corso del 2012, 164 utenti, di cui 134 di sesso maschile (81,7%) e 30 di sesso femminile (18,3%). La maggior parte di tali utenti (90,2%) è di nazionalità italiana e solo il 9,8% straniera. Tabella 6. Genere N Percentuale Maschi ,7% Femmine 30 18,3% Totale ,0% Tabella 7. Nazionalità N Percentuale Italiana ,2% Straniera 16 9,8% Totale ,0% 103

104 L età media dell utenza è di circa 39 anni, con un valore minimo di 21 anni ed un valore massimo di 61. L età di primo utilizzo delle sostanze si attesta, mediamente, intorno ai 18 anni, con un età minima di 8 anni e una massima di 48 anni. Tabella 8. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* Età di primo contatto con le sostanze** *L età riportata è relativa all anno ** Utenti per cui tale informazione risulta disponibile su un totale di Osservando le fasce di età dell utenza, riportate nella Tabella 4, si può notare come la distribuzione degli utenti si concentri principalmente nella fascia di età compresa tra anni (24, 4%), e che sono presenti, in egual misura (17,1%), utenti inclusi nelle classi di età anni e anni. Il 12,8% degli utenti accolti ha un età compresa tra 26 e 30 anni e l 11,6% tra 31 e 35 anni. Tabella 9. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,8% ,7% ,8% ,6% ,1% ,4% ,1% ,0% >56 9 5,5% Totale % 104

105 Rispetto all età di primo utilizzo di sostanze stupefacenti, si può osservare come la maggior parte degli utenti abbia iniziato ad utilizzare sostanze stupefacenti in giovane età: in particolare, il 39,9% afferma di aver avuto il primo contatto con le sostanze in un età compresa tra 16 e 20 anni; il 37,4% tra 12 e 15 anni e il 9,2% tra 21 e 25 anni. Soltanto 9 utenti hanno iniziato ad utilizzare sostanze stupefacenti in un età compresa tra 26 e 30 anni, 8 utenti su 163 in un età superiore a 30 anni e 5 utenti in un età compresa tra 8 e 11 anni. Tabella 10. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale Percentuale Valida ,0% 3,1% ,2% 37,4% ,6% 39,9% ,1% 9,2% ,5% 5,5% >30 8 4,9% 4,9% Totale ,4% 100,0% Non Rilevato 1 0,6% 0,61% Totale ,0% 100,0% 105

106 La sostanza maggiormente utilizzata dagli utenti del Centro Diurno a bassa soglia, nel corso della vita, è risultata la cocaina, con una percentuale pari al 72%, seguita dall eroina (70,1%), dalla cannabis (48,8%) e dall alcol (46,3%). Altre sostanze utilizzate sono state il metadone (durante il trattamento) utilizzato dal 23, 8% degli utenti, gli psicofarmaci (fuori dal trattamento), utilizzati dal 22,6% degli utenti, le amfetamine (20,7%) e l ecstasy (17,1%). Tabella 11. Sostanze stupefacenti utilizzate nel corso della vita N. utenti che utilizzano la sostanza Percentuale (calcolata su 164 utenti) Eroina ,1% Cocaina ,0% Amfetamine 34 20,7% Ecstasy (MDMA) 28 17,1% Alcol 76 46,3% Psicofarmaci (in trattamento) 27 16,5% Psicofarmaci (fuori dal trattamento) 37 22,6% Ketamina 19 11,6% Cannabis 80 48,8% Ice/shaboo 8 4,9% Inalanti 10 6,1% Metadone (in trattamento) 39 23,8% Metadone (fuori trattamento) 22 13,4% LSD 27 16,5% Altre sostanze 4 2,4% 106

107 La prima sostanza con la quale gli utenti sono entrati in contatto è, nel 35,4% dei casi, l eroina, nel 27, 4% la cannabis, nel 18,3% l alcol e, infine, nel 17,7 % la cocaina. Soltanto un utente (0,6%) riferisce di aver utilizzato gli psicofarmaci (fuori dal trattamento) e l LSD. Per ciò che riguarda l invio al Servizio, il 78,7% dichiara di esservi recato spontaneamente, il 5,5% di essere stato inviato dal Sert, il 4,3% dalle Unità di Strada e il 3,7% da altri servizi non specificati. Tabella 12. Invio al servizio N Percentuale Spontaneamente ,7% Ser.T. 9 5,5% Ospedale 2 1,2% Unità di strada 7 4,3% Centro Diurno a bassa soglia 5 3,0% Centro Notturno a bassa soglia 4 2,4% Centro a soglia intermedia 1 0,6% Altro 6 3,7% Non rilevato 1 0,6% Totale ,0% Attività Fra le principali attività svolte nel Centro Diurno a bassa soglia emergono un numero consistente di riunioni di coordinamento (77,8%). Tabella 13. Riunioni N Percentuale Riunioni di coordinamento 35 77,8% Riunioni di formazione 2 4,4% Riunione di rete 4 8,9% Riunione di supervisione 4 8,9% Totale % 107

108 Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei utenti, nel Centro Diurno a bassa soglia, si può notare una netta predominanza dei colloqui psicologici (40,1%), seguiti da colloqui di sostegno (28,7%) e informazioni (17,8%). Tabella 14. Attività utenti N Percentuale Colloqui di gruppo ,1% Colloqui di sostegno* ,7% Colloquio psicologico di sostegno** ,1% Accompagno 3 0,3% Invio 29 2,9% Informazioni ,8% Totale % *Vengono effettuati da figure professionali differenti da psicologo e/o psicoterapeuta **Vengono effettuati con psicologo e/o psicoterapeuta All interno del Centro Diurno a bassa soglia, è stato distribuito materiale informativo, capi di vestiario e materiale di profilassi. Tabella 15. Materiali distribuiti N Percentuale Distribuzione capi di vestiario ,7% Distribuzione di materiali di profilassi ,8% Distribuzione materiale informativo 92 15,4% Totale % 108

109 CENTRO NOTTURNO A BASSA SOGLIA - LOTTO 1 Servizio erogato da: Fondazione Villa Maraini Finanziamento annuale complessivo: ,96 I destinatari del Centro Notturno sono i tossicodipendenti attivi che versano in uno stato di emarginazione, di isolamento dalle reti familiari e sociali, in difficoltà relazionali e/o senza fissa dimora, bisognosi di un luogo di accoglienza protetto dove dormire, socializzare, usufruire di vitto e di servizi di prima necessità (lavarsi, vestirsi, etc.), in alternativa alla vita di strada. I destinatari secondari del Servizio sono gli operatori di servizi pubblici e privati operanti, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. L obiettivo del Servizio è attivare, in almeno 150 persone accolte annualmente, una motivazione ad un cambiamento verso una vita libera dalle droghe, al fine di promuovere un percorso terapeutico più strutturato. Il Servizio intende la permanenza, presso la struttura a bassa soglia, come un occasione di confronto con i propri comportamenti e le proprie difficoltà, oltre che di una volontà crescente da sviluppare per intraprendere un cambiamento di vita, volto a perseguire l assunzione di stili di vita sani, così da raggiungere una maggiore cura verso se stessi ed il prossimo. Il Centro Notturno a bassa soglia opera in rete con gli altri Servizi dell Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, nonché con le strutture territoriali diurne e notturne esistenti, per affrontare, nel modo più adeguato e personalizzato possibile, le problematiche delle persone tossicodipendenti accolte nel Servizio. Queste ultime possono accedere al Servizio attraverso le seguenti modalità: in maniera spontanea; tramite l invio da parte di strutture socio-assistenziali e/o socio-sanitarie della rete cittadina; per mezzo del sistema di prenotazione predisposto dall ACT. L approccio si basa sul modello teorico dell ascolto partecipato, per costruire un contesto il più informale ed empatico possibile, in cui la persona tossicodipendente possa sentirsi accolta senza essere giudicata. Il Servizio prevede la distribuzione di materiali di prevenzione, di profilassi e di igiene personale. La struttura offre alle persone tossicodipendenti la possibilità di usufruire di servizi di prima necessità, l opportunità di un supporto e orientamento psicologico, attraverso un area di ascolto e consulenza, nonché l occasione di socializzazione e aggregazione costruttiva con gli operatori. Al fine di stimolare l avvio di percorsi più strutturati, volti al recupero della persona, e consentire la maggior rotazione possibile dell utenza che afferisce al Centro Notturno, il Servizio è tenuto a far accedere gli utenti a tali servizi per un periodo di tempo congruo, individuato in un massimo di 3 mesi di permanenza, al fine di poter stimolare un lavoro volto a sviluppare una motivazione al cambiamento, così che questi possano essere inviati ad un servizio almeno a soglia intermedia. Si precisa che il sopra citato periodo, della durata di tre mesi, viene definito con il termine ciclo; all interno di uno stesso ciclo, l utente può effettuare uno o più ingressi al Centro. Per ingresso si intende l accesso al servizio, che può avvenire o per la prima volta, o dopo una assenza minima di 2 giorni. 109

110 Nel caso in cui la persona, dopo aver effettuato tre cicli, non intraprenda oppure interrompa il percorso riabilitativo presso una struttura almeno a soglia intermedia, ovvero non abbia raggiunto una condizione drug-free, questa potrà riaccedere al Centro Notturno dopo un periodo minimo di tre mesi. A tal proposito, dall analisi dei dati, inseriti all interno del Sistema di monitoraggio e valutazione GIANO, emerge che su 121 utenti è stata effettuata una media di 2,8 ingressi, con un numero di ingressi massimo pari a 13. Inoltre, dall analisi delle durata dei singoli ingressi, emerge che il 55,8% è inferiore o uguale a 5 giorni di permanenza nel Centro Notturno (Tabella 2). Nella maggior parte dei casi (55,8%), dunque, l utenza, compie un trattamento volto al soddisfacimento dei bisogni primari, mentre, nel 44,2% dei casi, sembra essere presente una maggiore presa in carico. Tabella 1. Numero ingressi e numero presenze nel Centro Notturno N utenti Valore Minimo Valore Massimo Ingressi Media 2,77 Presenze ,64 Tabella 2. Ingressi superiori ai 5 giorni N utenti N Percentuale Inferiori o uguali a 5 giorni ,8% Oltre 5 giorni ,2% Totale ,0% Sebbene siano stati effettuati ingressi superiori a 5 giorni, nel 44,2% dei casi, non è stato effettuato nessun invio a servizi a soglia intermedia o alta. Se consideriamo il fatto che il Servizio è stato attivato a Maggio 2012, l analisi è riferita per gli 8 mesi successivi, ovvero fino al 31 dicembre, non è possibile ancora effettuare una valutazione completa rispetto al lavoro svolto per facilitare l invio di utenti verso soglie più elevate, se non considerando il fatto che, per la totalità di utenti che hanno terminato uno o due cicli, non è stato fatto alcun invio. Tabella 3. Luogo Invio N Percentuale Centro Diurno a bassa soglia 1 100% Totale 1 100% 110

111 Risultati Il Centro Notturno a bassa soglia ha l obiettivo annuale di ospitare almeno 87 utenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di utenti ospitatati da raggiungere è di 87 utenti. Il Servizio, avendo accolto 121 utenti nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 39%. Tabella 4. Risultati N Percentuale Utenti accolti % Obiettivo al 31 dicembre Analisi dell utenza Il Centro Notturno a bassa soglia ha ospitato, nel 2012, 121 utenti di cui 97 di sesso maschile (80,2%) e 24 di sesso femminile (19,8%). L 82,6% degli utenti è di nazionalità italiana, il restante 17,4% di nazionalità straniera. Tabella 5. Genere N Percentuale Maschi 97 80,2% Femmine 24 19,8% Totale ,0% Tabella 6. Nazionalità N Percentuale Italiana ,6% Straniera 21 17,4% Totale ,0% 111

112 L età media dell utenza è di circa 39 anni, con un valore minimo di 18 anni ed un valore massimo di 63. L età di primo utilizzo delle sostanze si attesta, mediamente, intorno ai 19 anni, con un età minima di 11 anni e una massima di 42 anni. Tabella 7. Età media Utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* Età di primo contatto con le sostanze *L età riportata è relativa all anno Come riporta la tabella 4, la distribuzione in fasce di età, denota una prevalenza di utenti di età compresa tra 41 e 45 anni (21,5%), mentre il 19% dell utenza ha un età compresa tra 36 e 40. Piuttosto rappresentatarisulta, inoltre, la classe di età anni (14,9%) e le fasce di età (12,4%) e (11,6%). Inoltre, risultano esserci due utenti (1,7%) con un età compresa tra 18 e 20 anni. Tabella 8. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,7% ,3% ,6% ,4% ,0% ,5% ,9% ,1% >56 8 6,6% Totale ,0% 112

113 Dei 121 utenti accolti nel Centro Notturno, il 39,7% afferma di aver avuto il primo contatto con le sostanze in un età compresa tra 16 e 20 anni, mentre il 38% tra 12 e 15 anni. L 8,3% rientra invece nella fascia di età fra 26 e 30 anni, e percentuali analoghe sono presenti tra persone che sono entrate in contatto con le sostanze in un età maggiore di 30 anni. Infine, l 1,7% degli utenti dichiara di aver iniziato ad usare droghe in giovanissima età, ovvero tra 8 e 11 anni. Tabella 9. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale ,7% ,0% ,7% ,1% ,3% > ,3% Totale ,0% Gli utenti del Servizio hanno utilizzato, in tutto l arco di vita, la cocaina nel 79,3% dei casi, l eroina nel 78,5% e la cannabis nel 65,3%. Inoltre, il 57% degli utenti ha dichiarato di aver utilizzato alcol. Tabella 10. Sostanze stupefacenti utilizzate nel corso della vita N. utenti che Percentuale utilizzano la sostanza (calcolata su 121 utenti) Eroina 95 78,5% Cocaina 96 79,3% Amfetamine 34 28,1% Ecstasy (MDMA) 28 23,1% Alcol 69 57,0% Psicofarmaci (in trattamento) 37 30,6% Psicofarmaci (fuori dal trattamento) 39 32,2% Ketamina 16 13,2% Cannabis 79 65,3% Ice/Shaboo 4 3,3% Inalanti 11 9,1% Metadone (in trattamento) 65 53,7% Metadone (fuori trattamento) 23 19,0% LSD 27 22,3% Altre Sostanze 7 5,8% 113

114 Relativamente alla prima sostanza stupefacente utilizzata nella vita, il 38% dell utenza del Centro Notturno dichiara di aver usato la cannabis, segue l eroina con il 32,2%. Sono minori le percentuali di utenti che hanno dichiarato alcol (14%) e cocaina (14,0%), come prima sostanza utilizzata. Tabella 11. Prima sostanza utilizzata N Percentuale Eroina 39 32,2% Cocaina 17 14,0% Ecstasy (MDMA) 1 0,8% Alcol 17 14,0% Ketamina 0 0,0% Cannabis 46 38,0% Altro 1 0,8% Totale utenti ,0% La maggior parte degli utenti (59,5%) sono giunti al Centro Notturno a bassa soglia spontaneamente, mentre il 40,5% è stato inviato da altri servizi. Si evidenziano alte percentuali di invii da Unità di Strada (14%), dal Ser.T (6,6%), da ospedali (5,8%) e da Centri Diurni (5,8%). Tabella 12. Invio al servizio N Percentuale Spontaneamente 72 59,5% Ser.T. 8 6,6% Ospedale 7 5,8% Unità di strada 17 14,0% Centro Diurno a bassa soglia 7 5,8% Centro Notturno a bassa soglia 1 0,8% Comunità terapeutica 2 1,7% Altro 7 5,8% Totale ,0% 114

115 Attività Fra le principali attività svolte presso il Centro Notturno a bassa soglia sono state svolte riunioni d equipe, tra le quali, prevalentemente, riunioni di coordinamento (50%). Tabella 13. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 5 50% Riunioni di formazione 3 30% Riunione di supervisione 2 20% TOTALE % Attività utenti Sono state realizzate 565 attività, erogate in favore dei destinatari diretti, nel Centro Notturno a bassa soglia: sono state proposti numerosi colloqui di sostegno (52%), informazioni (30,1%) e colloqui psicologici di sostegno (15,6%). Tabella 14. Attività utenti N Percentuale Colloqui di gruppo 7 1,2% Colloqui di sostegno* % Colloquio psicologico di sostegno** 88 15,6% Gruppi auto aiuto 4 0,7% Accompagno 1 0,2% Invio 1 0,2% Informazioni ,1% Totale % *Vengono effettuati da figure professionali differenti da psicologo e/o psicoterapeuta **Vengono effettuati con psicologo e/o psicoterapeuta 115

116 Infine, è stato distribuito materiale informativo, di profilassi e capi di vestiario. Tabella 15. Materiali distribuiti N Percentuale Distribuzione capi di vestiario ,8% Distribuzione di materiali di profilassi ,3% Distribuzione materiale informativo ,8% Totale % 116

117 CENTRO DIURNO SEMIRESIDENZIALE A SOGLIA INTERMEDIA Servizio erogato da: Cooperativa Sociale Magliana 80 Finanziamento annuale complessivo: ,00 Il Servizio con una capacità ricettiva non inferiore ai 15 posti, è rivolto a cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale, con problemi di tossicodipendenza, anche con doppia diagnosi, che conservano una condizione familiare per lo più funzionale, buone abilità sociali di base ed una situazione emotiva per lo più stabile. Inoltre, il Servizio è rivolto agli operatori di servizi pubblici e del privato sociale, operanti, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. Capita spesso che le persone tossicodipendenti presentino un carente livello motivazionale, determinato da numerosi fallimenti e ricadute. In considerazione di ciò, il Centro Diurno semiresidenziale a soglia intermedia si colloca come risorsa per gli utenti, verso i quali gli interventi isolati di psicoterapia, piuttosto che ambulatoriali, sono insufficienti, dunque, l ingresso in una Comunità ad alta soglia risulta prematuro. Il programma a media soglia rappresenta uno spazio di lavoro in cui iniziare un cambiamento dello stile di vita, ovvero una rottura con i legami e i ritmi della strada. Gli obiettivi prevedono: La disassuefazione dalla condizione della dipendenza; la capacità di elaborare i vissuti emotivi e relazionali; l apprendimento di schemi comportamentali socialmente funzionali e positivi, anche attraverso il coinvolgimento del nucleo familiare durante il percorso di cambiamento. Il programma prevede la definizione di un progetto individuale per ciascun utente, finalizzato al raggiungimento di una condizione drug free. Il programma, inoltre, è volto all inserimento in un percorso riabilitativo in un servizio ad alta soglia, qual è la comunità di riabilitazione, o al reinserimento socio-lavorativo della persona. La permanenza dell utente all interno del servizio, comunque, ha una durata massima di 18 mesi. Trattandosi di un servizio diurno, è necessario che gli utenti abbiano una situazione abitativa stabile e che siano seguiti, nel periodo di non residenza, da familiari collaborativi e non collusivi con il comportamento tossicomanico della persona accolta presso il Centro Diurno semiresidenziale. Il programma riabilitativo si basa su interventi di tipo sia educativo che psicologico, con lo scopo di rendere consapevole la persona accolta rispetto alle proprie risorse, così da attuare il cambiamento attraverso cui la persona possa vivere una vita basata su valori autentici e su un proprio senso di responsabilità personale. Sono previste tre fasi, anche se non rigidamente definite: prima fase: consiste nel distacco dalle sostanze ed una presa di consapevolezza riguardo le proprie responsabilità; seconda fase: l attenzione è focalizzata sulle problematiche della persona; terza fase: consiste nello svincolo per l inserimento in un servizio a soglia più alta o nel reinserimento socio-lavorativo. 117

118 Al centro dell intervento, inoltre, vi sono le attività educative, volte a ridefinire il rapporto dell utente con le regole, anche di quelle presenti all interno del Centro, nonché di responsabilizzarlo ai compiti assegnati. Ciò, in quanto il rapporto che l utente ha con le regole, è indicativo di una data struttura di personalità, dunque delle sue problematiche interne. Durante tutto il programma, infine, sono previste attività di promozione di stili di vita sani, volte ad un recupero pieno della persona. Analisi dell utenza Il Centro ha accolto 44 utenti, nel periodo che va da maggio 2012 al 31 dicembre 2012, di cui la maggior parte, l 88,6%, sono uomini e l 11,4% donne. Tabella 1. Genere N Percentuale Maschi 39 88,6% Femmine 5 11,4% Totale ,0% La maggior parte degli utenti, il 97,7%, è di nazionalità Italiana Tabella 2. Nazionalità N Percentuale Italiana 43 97,7% Straniera 1 2,3% Totale ,0% L età media dell utenza è 41 anni, con un valore minimo di 22 anni ed un valore massimo di 57. L età di primo utilizzo delle sostanze si attesta, mediamente, intorno ai 17 anni, con un età minima di 11 anni e una massima di 29 anni. Tabella 3. Età media utenza e primo contatto con sostanze N Valore Minimo Valore Massimo Media Età dell'utenza* Età di primo contatto con le sostanze *L età riportata è relativa all anno

119 Come riporta la tabella 5, la distribuzione in fasce di età, denota una prevalenza di utenti di età compresa tra 46 e 50 anni (22,7%), mentre il 15,9% dell utenza ha un età compresa tra 31 e 35 e tra 41 e 45 anni. Piuttosto rappresentata risulta, inoltre, la classe di età anni (11,4%). Infine, quattro utenti (9,1%) hanno un età superiore a 56 anni e il 6,8% del campione appartiene alla fascia di età tra i 21 e i 25 anni. Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,0% ,8% ,1% ,9% ,4% ,9% ,7% ,1% >56 4 9,1% Totale ,0% Relativamente all età di primo contatto con le sostanze, dei 44 utenti che hanno fruito del Centro, il 47,7%, afferma di aver utilizzato, per la prima volta, le sostanze in un età compresa tra 12 e 15 anni; il 36,4%, tra 16 e 20 anni e il 9,1%, tra 21 e 25 anni. Percentuali minori sono presenti nella classe di età (4,5%) e 8-11 (2,3%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale ,3% ,7% ,4% ,1% ,5% >30 0 0,0% Totale ,0% 119

120 In riferimento alle sostanze stupefacenti utilizzate, la più diffusa è la cocaina (90,9%), seguita dalla cannabis (70,5%) e dall eroina (50,0%). Molto elevato anche il consumo di alcol (47,7%) e di psicofarmaci, sia in trattamento (36,4%) che fuori trattamento (25%). Tabella 6. Sostanze stupefacenti utilizzate nel corso della vita N utenti che utilizzano la sostanza Percentuale (calcolata su 44 utenti) Eroina 22 50% Cocaina 40 90,9% Amfetamine 7 15,9% Ecstasy (MDMA) 4 9,1% Alcol 21 47,7% Psicofarmaci (in trattamento) 16 36,4% Psicofarmaci (fuori dal trattamento) 11 25% Cannabis 31 70,5% Metadone (in trattamento) 13 29,5% Metadone (fuori trattamento) 2 4,5% LSD 3 6,8% Il 40,9% riferisce di aver usato come prima sostanza la cannabis, seguito dal 29,5% che ha usato cocaina e il 22,7% eroina. Tabella 7. Prima sostanza utilizzata N Percentuale Eroina 10 22,7% Cocaina 13 29,5% Alcol 3 6,8% Cannabis 18 40,9% Totale utenti ,0% 120

121 Il 50% degli utenti si è rivolto spontaneamente al servizio, mentre il 27,3% è stato inviato da Istituti Penitenziari e il 20,5% dai Sert. Tabella 8. Invio al servizio N Percentuale Spontaneamente 22 50,0% Ser.T. 9 20,5% Penitenziari 12 27,3% Altro 1 2,3% Totale ,0% Attività Fra le principali attività svolte nel Centro Diurno Semiresidenziale emergono un numero consistente di riunioni tra operatori, soprattutto di riunioni di coordinamento, seguite da riunioni di rete. Tabella 9. Riunioni N Percentuale Riunioni di coordinamento 25 49% Riunioni di formazione 3 5,9% Riunione di rete 17 33,3% Riunione di supervisione 6 11,8% Totale % 121

122 Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nel Centro Diurno Semiresidenziale, si può notare una netta predominanza dei colloqui psicologici di sostegno (28,9%), seguiti da attività lavorative (22,9%) e dalle attività di gruppo (22,1%). Tabella 10. Attività erogate agli utenti diretti N Percentuale Attività di gruppo ,1% Attività lavorative ,9% Colloqui di sostegno* 60 4,2% Colloquio psicologico di sostegno** ,9% Accompagno 2 0,1% Invio 71 4,9% Laboratori 13 0,9% Psicoterapia 51 3,5% Informazioni ,4% Totale % *Vengono effettuati da figure professionali differenti da psicologo e/o psicoterapeuta **Vengono effettuati con psicologo e/o psicoterapeuta 122

123 COMUNITÀ DI PRIMA ACCOGLIENZA CON SEDE IN VIA CASTEL DI LEVA N. 406 Servizio erogato da: Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi di Roma Finanziamento annuale complessivo: ,00 I destinatari del Servizio sono i cittadini residenti sul territorio di Roma Capitale con problemi di tossicodipendenza. I destinatari secondari sono le famiglie di questi e gli operatori di servizi pubblici e privati operanti, a vario titolo, nell'ambito delle tossicodipendenze. La Comunità di Prima Accoglienza con sede in Via Castel di Leva n. 406 ha una capacità ricettiva di almeno 10 posti e si configura come un Servizio a soglia intermedia, finalizzato all'accoglienza di persone tossicodipendenti da eroina e cocaina, anche con problemi di doppia diagnosi, ovvero con coesistenza della problematica della tossicodipendenza e di una patologia psichiatrica. Il Servizio si pone l obiettivo di raggiungere una condizione drug-free, nonché all'orientamento della persona verso un percorso strutturato presso servizi riabilitativi ad alta soglia. Il Servizio realizza, in particolare, interventi adeguati e flessibili in base alle caratteristiche individuali di ciascuna persona, sostenendola nel percorso di cambiamento e potenziandone le risorse, al fine di migliorare la qualità della vita. Gli interventi sono volti a ristabilire lo stato psico-fisico della persona e contrastare il disadattamento sociale, responsabilizzando i destinatari del servizio verso il progressivo riadattamento alla realtà, anche attraverso il coinvolgimento, ove possibile, dei familiari e delle persone di riferimento. Il percorso riabilitativo, inoltre, prevede percorsi post-trattamento e di sostegno, in modo da prevenire le ricadute, oltre che di valutazione di esito (follow-up) sul raggiungimento degli obiettivi. Il modello su cui si basa l'azione del Servizio si struttura in tre fasi. La prima, di accoglienza e di definizione consensuale del piano terapeutico, prevede degli incontri tenuti dal Responsabile e dagli Psicoterapeuti ad orientamento sistemico-relazionale e familiare con la persona, con la coppia e/o con altri esponenti significativi del suo sistema interpersonale, con l'obiettivo di consentire il riconoscimento del suo bisogno di aiuto; della definizione di una diagnosi personae; dell'approfondimento anamnestico per comprendere la funzione della sostanza nei diversi ambiti (familiari e non), dell'elaborazione e progettazione di un piano terapeutico condiviso, mirato alla ripresa delle funzioni del sé. La seconda fase, di contenimento e scalaggio del metadone, consiste nell'attuazione di colloqui clinici con finalità espressivo-supportiva, per sostenere la persona nel percorso di cambiamento, nell'organizzazione di attività psico-socio-educative, nel coinvolgimento in attività lavorative, formative, sportive e ricreative, con lo scopo di contrastare il disadattamento sociale e promuovere lo sviluppo delle capacità di gestione della propria vita. La terza fase, di orientamento, riguarda il termine del percorso residenziale, in cui viene offerto orientamento alla persona verso un percorso strutturato presso strutture di riabilitazione ad alta soglia. 123

124 La metodologia di intervento è multidisciplinare e si avvale di svariati strumenti terapeutici, a partire dall'organizzazione della giornata; attività che permette una scansione strutturata del tempo ed una proficua gestione della vita quotidiana all'interno della Comunità. A seguire, vanno menzionati gli incontri di gruppo sul "qui ed ora", per affrontare il momento che si sta vivendo, le incomprensioni, le difficoltà, le questioni problematiche, a livello individuale e di gruppo, che si producono in Comunità. Il colloquio costituisce un momento essenziale con l'instaurarsi di un legame di attaccamento tra la persona accolta e la figura educativa di riferimento, mentre il gruppo psico-educativo è predisposto in modo tale da aumentare le conoscenze sui danni derivanti dalla tossicodipendenza e sul suo trattamento. Il gruppo allargato è un momento di incontro e verifica del percorso individuale e dell'andamento del gruppo, esteso a tutte le persone accolte in Comunità. La convivenza tra pari costituisce, poi, un momento di confronto essenziale e di sperimentazione, che consente il confronto con una rete allargata di legami emotivi. Gli incontri individuali con cadenza bisettimanale nei primi quattro mesi, combinati con quelli di gruppo, risultano particolarmente indicati nel trattamento degli assuntori di cocaina. Sono previste, infine, attività ergoterapeutiche, al fine di consentire di sviluppare un'identità diversa da quella che le persone accolte in Comunità hanno introiettato prima del loro ingresso, insieme a momenti della giornata da dedicare alla lettura, alla musica e all'esercizio di varie attività fisiche e sportive. L'approccio utilizzato, dunque, è quello di non considerare solo l'espressione sintomatologica della persona che si rivolge al Servizio, ma anche la sua dimensione psichica, partendo da quello che la persona è nella sua globalità. Analisi dell utenza La Comunità di Prima Accoglienza di Castel di Levaha ospitato, nel periodo che va da maggio 2012 al 31 dicembre 2012, 49 utenti, di cui 42 di sesso maschile (85,7%) e 7 di sesso femminile (14,3%). Il 98% degli utenti è di nazionalità italiana, un solo utente è di nazionalità straniera (2%). Tabella 1. Numerosità utenti Comunità di Prima Accoglienza 49 N Tabella 2. Genere N Percentuale Maschi 42 85,7% Femmine 7 14,3% Totale ,0% 124

125 Tabella 3. Nazionalità N Percentuale Italiana 48 98,0% Straniera 1 2,0% Totale ,0% Dai dati disponibili in merito alla distribuzione in fasce di età, è emersa una prevalenza di utenti di diverse fasce d età: anni (18,4%), anni (18,4%) e (18,4%). Il 14,3% dell utenza ha un età compresa tra 41 e 45 anni, mentre il 10,2% è rappresentato da utenti nella fascia d età Meno rappresentate risultano la classi di età anni (8,2%) e anni (4,1%). Un solo utente è compreso nella fascia (2%) e un altro ha un età maggiore di 56 (2%). Tabella 4. Fasce di età dell'utenza N Percentuale ,0% ,2% ,2% ,4% ,4% ,3% ,4% ,1% >56 1 2,0% Totale 47 95,9% Dati Mancanti 2 4,1% TOTALE ,0% 125

126 Dei 30 utenti che hanno fornito indicazioni in merito, il 36,7% afferma di aver avuto il primo contatto con le sostanze in un età compresa tra 12 e 15 anni; il 20,4% tra i 16 e i 20 anni e il 4,1%, tra 21 e 25 anni. Nessun utente ha avuto il primo contatto con le sostanze in un età superiore ai 26 anni e inferiore ai 12. Non è stato possibile raccogliere dati in merito a 19 utenti (38,8%). Tabella 5. Fasce di età del primo utilizzo della sostanza N Percentuale ,7% ,4% ,1% Totale 30 61,2% Dati mancanti 19 38,8% TOTALE ,0% La sostanza più utilizzata è l eroina (87,8%), seguono la cocaina (83,7%), la cannabis (67,3%) e l alcol (51%). Il metadone in trattamento è utilizzato dal 51% degli utenti, mentre fuori dal trattamento dal 26,5%. Molto utilizzati risultano essere anche gli psicofarmaci, sia in trattamento (36,7%) che fuori dal trattamento (30,6%), l ecstasy (20,4%), l LSD (14,3%) e le amfetamine (12,2%). Solo il 4,1 % degli utenti ha fatto uso di ketamina. Tabella 6. Sostanze stupefacenti utilizzate nel corso della vita N utenti che utilizzano la sostanza Percentuale (calcolata su 49 utenti) Eroina 43 87,8% Cocaina 41 83,7% Amfetamine 6 12,2% Ecstasy (MDMA) 10 20,4% Alcol 25 51,0% Psicofarmaci (in trattamento) 18 36,7% Psicofarmaci (fuori dal trattamento) 15 30,6% Ketamina 2 4,1% Cannabis 33 67,3% Metadone (in trattamento) 25 51,0% Metadone (fuori trattamento) 13 26,5% LSD 7 14,3% Totale utenti ,0% 126

127 La prima sostanza utilizzata più diffusa è la cannabis (69,4%), seguono, con le stesse percentuali (8,2%), l assunzione di cocaina, eroina e il consumo di alcol (8,2%). Un solo utente riferisce di aver utilizzato come prima sostanza le amfetamine e un altro gli psicofarmaci fuori dal trattamento. Non è stato possibile raccogliere i dati per un singolo utente (2%). Tabella 7. Prima sostanza utilizzata N Percentuale Eroina 4 8,2% Cocaina 4 8,2% Amfetamine 1 2,0% Alcol 4 8,2% Psicofarmaci (fuori dal trattamento) 1 2,0% Cannabis 34 69,4% Totale 48 98,0% Non Rilevato 1 2,0% TOTALE utenti ,0% Il 59,2% degli utenti si è rivolto spontaneamente al servizio, mentre i restanti utenti sono stati inviati al servizio da altre strutture, nello specifico da Ser. T. (36,7%) e da Centri Diurni a bassa soglia (2%). Tabella 8. Invio al servizio N Percentuale Spontaneamente 29 59,2% Ser.T ,7% Centro Diurno a bassa soglia 1 2,0% Non rilevato 1 2,0% Totale ,0% 127

128 Attività erogate Fra le principali attività emergono un numero consistente di riunioni svolte dall equipe; il (97,2%) delle riunioni consistono in riunioni di coordinamento. Tabella 9. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento ,2% Riunioni di rete 3 1,2% Riunione di supervisione 4 1,6% Totale % Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nella Comunità di Prima Accoglienza, si può notare una netta predominanza di attività ergoterapeutica (65,1%), seguiti da attività nel tempo libero (19,9%) e dai colloqui di sostegno (5,9%). Tabella 10. Attività utenti N Percentuale Attività di gruppo 86 5,9% Attività ergo terapeutica ,1% Attività tempo libero ,9% Colloqui di sostegno* 88 6% Colloquio psicologico di sostegno** 29 1,9% Invio 1 0,1% Informazioni 15 1 % Totale ,00% *Vengono effettuati da figure professionali differenti da psicologo e/o psicoterapeuta **Vengono effettuati con psicologo e/o psicoterapeuta 128

129 Parte III CARATTERISTICHE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE DEL NUOVO QUADRO DEI SERVIZI CITTADINO 129

130 COMUNITÀ GIOVANILE Servizio erogato da: ATI: A.S.I. C.I.A.O. - ACLI Provinciali di Roma Finanziamento annuale complessivo: ,96 I destinatari primari del Servizio sono gli adolescenti e i giovani adulti di età compresa tra i 14 e i 35 anni e, ove possibile, le loro famiglie, residenti sul territorio di Roma Capitale. I destinatari secondari sono gli operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, operanti, a vario titolo, nell'ambito della devianza, del disagio giovanile e delle tossicodipendenze. La Comunità Giovanile è un Servizio in grado di accogliere fino a 20 persone tra adolescenti e giovani adulti e le famiglie di questi. L obiettivo è favorire un processo di promozione dell agio e l assunzione di stili di vita sani, cercando di effettuare almeno 6000 contatti annuali. Gli obiettivi del Servizio sono perseguiti attraverso attività rivolte alla promozione di azioni di educazione, informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi all assunzione di sostanze stupefacenti e la creazione di spazi di aggregazione adeguati alle attività proposte. La Comunità Giovanile si occupa, in particolare, di organizzare la vita associativa, al fine di favorire la maturazione e la consapevolezza della personalità dei giovani, nel rispetto di sé e degli altri, diventando un punto di riferimento per i giovani, le loro famiglie e la comunità locale. Il Servizio realizza scambi culturali tra gruppi di ragazzi residenti in contesti territoriali differenti, attività culturali differenziate per fasce di età, iniziative di incontro, confronto ed integrazione civile, sociale e culturale, quali manifestazioni sportive, attività ricreative, sociali, didattiche, ambientali, culturali, turistiche, teatrali, artigianali, artistiche e formative. La Comunità Giovanile si adopera sul versante del miglioramento del rendimento scolastico, sostenendo l inserimento psico-sociale degli studenti più a rischio di devianza e disagio scolastico. La Comunità Giovanile promuove il protagonismo dei giovani, per renderli partecipanti attivi nell organizzazione e nell esecuzione di eventi e iniziative, come ad esempio laboratori culturali, artistici, ecc. La metodologia di intervento si basa sul lavoro di un equipe multidisciplinare, capace di mettere in rete il ruolo dei volontari e degli operatori impiegati, al fine di garantire un livello di comunicazione diretta ed efficace nei confronti dei destinatari del Servizio. Lo sviluppo delle attività viene concertato e studiato dall equipe, anche in base alle richieste e alle preferenze dei giovani, per implementare e arricchire l offerta delle attività proposte dalla Comunità Giovanile. Il sistema alla pari consente, mediante un approccio relazionale, un osservazione delle relazioni umane in un contesto quanto più spontaneo e partecipativo possibile, così da lavorare sull implementazione dell autostima, la promozione e il consolidamento dell agio. 130

131 Risultati La Comunità Giovanile ha come obiettivo annuale di contattare almeno persone. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di persone da contattare è di Il Servizio, avendo contattato destinatari diretti e indiretti, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 291,6%. Tabella 1. Contatti N Percentuale Contatti ,6% Obiettivo 31 dicembre Inoltre, ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, al 60% dei giovani contattati e la Scheda di Primo Contatto (o Scheda Persona Contattata) al 30% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre che sono stati contattatati 646 adolescenti e giovani adulti, presso la sede della Comunità Giovanile e sono stati somministrati 387 Questionari Minerva e 185 Schede Persona Contattata. Dunque, l obiettivo è stato parzialmente raggiunto: il numero di Questionari Minerva è superiore dello 0,7%, mentre il numero di Schede Persona Contattata è inferiore del 4,1%. Tabella 2. Questionari N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Questionario Minerva ,7% Scheda Persona Contattata ,1% Totale 575 Contatti Risultano destinatari diretti della Comunità Giovanile, gli adolescenti e giovani adulti di età compresa tra i 14 e i 35 anni. La maggior parte dei contatti è avvenuta presso altri luoghi (48,4%) e presso la sede (22,9%). Tabella 3. Luogo contatti diretti N Percentuale Sede ,9% Strada ,9% Evento ,9% Altro luogo ,4% Totale % 131

132 Tabella 4. Tipo contatto diretto N Percentuale Nuovi ,4% Vecchi ,6% Totale % Per quanto riguarda i contatti indiretti entrati in contatto con il Servizio, sono stati contattati prevalentemente genitori (84,9%) e associazioni giovanili (13,6%). Tabella 5. Tipologia contatto indiretto N Percentuale Totale genitori ,9% Associazioni giovanili 98 13,6% Totale altro destinatario 11 1,5% Totale 100% Attività Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nella Comunità Giovanile, si può notare una netta predominanza di attività diffusione di informazioni (34,7%), di biblioteca (30,4%) e di ludoteca (22,9%). Tabella 6. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Biblioteca ,4% evento 12 2,4% Informazioni sui Servizi 1 0,2% Informazioni sulla Comunità Giovanile ,7% Laboratori 32 6,5% Ludoteca ,9% Materiale informativo 14 2,9 Totale 490 Nell ambito dell attività di biblioteca, sono stati coinvolti 647 ragazzi e 149 destinatari indiretti. Tabella 7. Attività Biblioteca: destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti ,4% Destinatari indiretti ,6% Totale % 132

133 SERVIZIO DI PREVENZIONE DI COMPORTAMENTI A RISCHIO E PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI Servizio erogato da: Cooperativa Sociale Integrata Pegaso a.r.l. Finanziamento annuale complessivo: ,96 Destinatari primari del Servizio, che interessa tutto il territorio di Roma Capitale, sono giovani e giovani adulti di età compresa tra i 12 e i 30 anni. Destinatari secondari risultano, invece, gli operatori di servizi pubblici e privati operanti, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. Il Servizio si configura come luogo di aggregazione giovanile. Obiettivo è la prevenzione dell uso di droghe, nonché di riabilitazione da una condizione di tossicodipendenza già esistente, nel quale viene promossa l attività sportiva, non solo come occasione di aggregazione sociale e di divertimento, ma anche come processo di crescita e maturazione della personalità dei giovani atleti. Una personalità equilibrata, rientra tra i più importanti elementi di protezione dalla droga. A tale proposito, il Servizio, con capacità ricettiva non inferiore a 20 persone, dovrà effettuare almeno 3000 contatti annuali, attraverso la realizzazione delle attività, si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: aiutare i giovani ad affrontare i compiti evolutivi tipici della loro età, evitando che ricorrano all uso di sostanze stupefacenti, qualora ci siano difficoltà nell affrontare le fasi di sviluppo e di crescita; esercitare, attraverso lo sport, un effetto dissuasivo sul consumo di sostanze, in quanto l ambiente sportivo condanna in modo compatto e totale tale abitudine, così che il giovane possa identificarsi con le persone che frequenta durante l attività sportiva. Tra i fattori che incidono maggiormente sui comportamenti devianti, infatti, oltre alle caratteristiche della persona, si può citare il cattivo esempio fornito dall ambiente sociale. In un contesto appropriato, l attività sportiva è in grado di compensare il manifestarsi di roblemi che riguardano altri ambiti della vita. Lo sport rafforza le risorse personali e sociali e potenzia le competenze che permettono di sviluppare una personalità con importanti capacità adattive. La possibilità di sperimentare le proprie competenze, incide favorevolmente sul proprio livello di autostima. Lo sport incide favorevolmente sulle capacità di risoluzione dei compiti di sviluppo, soprattutto se si permette al giovane di vivere, con un adeguato contenimento, esperienze di successo ed insuccesso. La sperimentazione sul proprio corpo dei benefici dell attività fisica, a breve e a lungo termine, consente di migliorare la fiducia nelle proprie capacità, oltre che le possibilità di controllo di sé. Il Servizio propone la realizzazione di azioni volte a incentivare la pratica sportiva, sia libera che sotto la guida di istruttori esperti, mediante l utilizzo di una struttura polivalente, composta da una palestra fitness, una palestra cardio e body building, una sala wellness, una segreteria, un area accoglienza, una sala riunioni, degli spogliatoi con servizi e due piscine all aperto, collocata all interno del parco naturale del Pineto. Le attività sportive previste, organizzate secondo uno specifico programma, consentono sia l accoglienza di ragazzi in forma spontanea, che l accoglienza di giovani inviati dalle strutture impegnate nell ambito della tossicodipendenza. In particolare, le attività ludico - sportive 133

134 riguardano corsi di difesa personale, danza, body building, cardiofitness, balneazione, acquagym e giochi acquatici. Inoltre, lo sportello di ascolto psicologico, all interno della struttura, offre servizi di sostegno e orientamento ai giovani che partecipano alle attività e che hanno il desiderio di migliorare la qualità della propria vita con l aiuto di un esperto. Risultati Il Servizio di Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani ha come obiettivo annuale di contattare almeno persone. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di persone da contattare è di Il Servizio, avendo contattato destinatari diretti e indiretti, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 40%. Tabella 1. Contatti N Percentuale Contatti % Obiettivo 31 dicembre Nell ambito del Servizio Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani, i contatti diretti sono stati realizzati presso la sede del Servizio e la maggior parte di questi si riferiscono a persone già contattate in precedenza (75,8%). Tbella 2. Tipologia contatti diretti N Percentuale Nuovi ,9% Vecchi ,8% Totale % Per quanto riguarda i contatti indiretti entrati in contatto con il Servizio, sono stati contattati prevalentemente altri destinatari non specificati (97,7%). Tabella 3.Tipologia contatto indiretto N Percentuale Personale docente 3 0,2% Totale genitori 38 1,9% Totale Operatori Servizi Pubblici 4 0,2% Totale altro destinatario ,7% Totale % 134

135 Inoltre, ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, al 60% dei giovani contattati e la Scheda di Primo Contatto (o Scheda Persona Contattata) al 30% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre che sono stati contattatati 200 adolescenti e giovani adulti, presso la sede del Servizio e sono stati soministrati 203 Questionari Minerva e 70 Schede Persona Contattata. Dunque, gli obiettivo sono stati raggiunti: il numero di Questionari Minerva è superiore del 69,2%, mentre il numero di Schede Persona Contattata del 16,7%. Tabella 4. Questionari N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Questionario Minerva ,2% Scheda Persona Contattata ,7% Totale 273 Attività Fra le diverse attività svolte per il Servizio di Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani emergono quelle dedicate alle riunioni tra operatori. Tabella 5. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 15 65,2% Riunioni di formazione 3 13% Riunione di supervisione 5 21,7% Totale % Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, sono stati proposte attività di informazioni (26,4%), informazioni sul Servizio (29,3%) e attività di nuoto (20,7%). Tabella 6. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Eventi 13 6,2% Informazioni 55 26,4% Informazioni sul Servizio 61 29,3% Nuoto 43 20,7% Totale % 135

136 Per quanto concerne gli eventi organizzati dal Servizio, sono stati coinvolti un totale di 392 persone, tra cui 36,2% destinatari diretti e il 63,8% destinatari indiretti. Tabella 7. Eventi: destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti ,2% Destinatari indiretti ,8% Totale % Per quanto riguarda le attività di Informazione, rivolte a destinatari diretti, si può notare una prevalenza di quelle inerenti i comportamenti a rischio (51%) e i Servizi dell ACT (48,4%). Tabella 8. Tipologia Informazioni per i destinatari diretti N Percentuale Sostanze 2 0,2% Malattie Sessualmente Trasmissibili 2 0,2% Comportamenti a rischio % Servizi dell ACT ,4% Servizi territorio 3 0,2% Totale % Per quanto riguarda le attività di Informazione, rivolte a destinatari indiretti, si può notare una prevalenza di quelle inerenti i comportamenti a rischio (50,2%) e i Servizi dell ACT (43,8%). Tabella 9. Tipologia Informazioni per i destinatari indiretti N Percentuale Sostanze 39 2,1% Malattie Sessualmente Trasmissibili 40 2,2% Comportamenti a rischio ,2% Servizi dell ACT ,8% Servizi del territorio 32 1,7% Totale ,00% 136

137 PREVENZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO - LOTTO 1 Servizio erogato da: Mo.d.a.v.i. Onlus Finanziamento annuale complessivo: ,40 Il Servizio Prevenzione nelle scuole Secondarie di Secondo grado pone in atto una serie di interventi di prevenzione delle tossicodipendenze e di promozione degli stili di vita sani, rivolti primariamente a giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado nell ambito territoriale degliex Municipi I II III IV (ASL Roma A) e secondariamente, al personale scolastico, famiglie, servizi del Pubblico e del Privato sociale, che operano, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. L obiettivo è contattare e sensibilizzare 2000 studenti, all interno degli Istituti scolastici prescelti. Il Servizio Prevenzione nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado Lotto 1, consiste nella realizzazione di attività di prevenzione dell uso di sostanze stupefacenti e romozione di stili di vita sani, mediante l approccio educativo della Peer Education e tecniche per lo sviluppo dell intelligenza emotiva. Il Servizio, si propone di diffondere, all interno dei gruppi di adolescenti e del mondo scolastico, la cultura della prevenzione, facilitando le occasioni di incontro e l aggregazione tra i giovani. Vengono individuate, inoltre, situazioni a rischio, fornendo strumenti utili a prevenire atteggiamenti e condotte disfunzionali, favorendo la modificazione dei comportamenti in merito all uso di alcol e sostanze stupefacenti, così da veicolare il messaggio attraverso i propri pari, come fonte di fiducia e credibilità. I giovani saranno protagonisti della propria formazione e, con il supporto di una equipe multidisciplinare, saranno coinvolti nell acquisizione e nel rafforzamento di competenze emotive e relazionali, perché possano consentire loro sia di evitare situazioni di rischio, sia di trasmettere messaggi positivi ai loro coetanei. Intento del Servizio è aiutare i ragazzi ad acquisire competenze in grado di metterli in condizione di risolvere i problemi che incontrano sia a scuola che nella vita quotidiana. Più precisamente, intendiamo riferirci a quelle competenze trasversali che, nella letteratura anglosassone, vengono definite come life skills e sono: capacità di problem solving, pensiero critico e creativo, comunicazione efficace, empatia, efficacia personale ed efficacia gruppale. Infine, all interno di ogni scuola, è stato erogato un servizio di Sportello d Ascolto psicologico, destinato ad alunni, insegnanti e genitori, consistente in uno spazio di ascolto presso il quale ha potuto rivolgersi chiunque avesse una problematica per la quale richiedesse un confronto con personale qualificato in grado di fare una corretta analisi della domanda ed agevolare un adeguato e sano percorso di crescita. Il paradigma scientifico al quale il Servizio fa riferimento è quello bio-psico-sociale che, proponendo una visione sistemica, correla la salute ad una moltitudine di determinanti: biologici, psicologici e sociali. In questa prospettiva, è fondamentale un approccio secondo il quale è necessario che ogni persona comprenda di essere il principale curatore della propria vita e il centro della propria salute. 137

138 Le persone si sviluppano all interno delle relazioni con gli altri, conoscendosi, confrontandosi ed interessandosi anche a ciò che è diverso da sé e, per questo motivo, viene data particolare attenzione all aspetto relazionale, sia da parte degli operatori, garantendo agli utenti il rispetto e la privacy, sia all interno dell equipe, nella convinzione che un clima sano ed armonico possa offrire all utenza un terreno fertile sul quale costruire processi di stampo volutivo. Il Servizio raccoglie ed analizza i bisogni espressi, anche in modo implicito, per dare una risposta idonea, centrata sulla presa di coscienza e responsabilità personale, al fine di rendere la persona più autonoma possibile. Il principale strumento utilizzato è stata la Peer Education, o educazione tra pari: un approccio educativo che punta a fare dei ragazzi i soggetti attivi della propria formazione; coerentemente con tale metodologia, dunque, non sono gli adulti a trasferire contenuti, valori ed esperienze ma sono i giovani stessi a confrontarsi fra loro, scambiandosi punti di vista, ricostruendo problemi ed immaginando autonomamente soluzioni, pur sapendo di poter contare sulla collaborazione di adulti esperti. Risultati Il Servizio di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 1, ha come obiettivo annuale di contattare almeno studenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di studenti da contattare è di 687. Il Servizio, avendo contattato 836 ragazzi, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 25,6%. Tabella 1. Contatti diretti N Percentuale Contatti diretti ,6% Obiettivo 31 dicembre 687 Nell ambito del Servizio di Prevenzione delle Scuole, i contatti diretti sono stati realizzati prevalentemente nelle scuole (98,7%) e si evidenzia una maggiore percentuale di contatti nuovi (66,3%). Tabella 2. Tipologia contatti diretti N Percentuale Nuovi ,3% Vecchi ,7% Totale % 138

139 Tabella 3. Luogo contatti diretti N Percentuale Sportello 11 1,8% Scuola ,7% Totale ,00% Inoltre, il Servizio ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, all 80% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre, che sono stati contattatati 566 adolescenti, presso le scuole, in cui sono stati effettuati gli interventi e sono stati somministrati 467 Questionari Minerva e 250 Schede Persona Contattata. Dunque, l obiettivo è stato raggiunto: il numero di Questionari Minerva è superiore del 3,3%. Tabella 4. Questionari N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Questionario Minerva ,3% Scheda Persona Contattata 250 Totale ,00% Il Servizio ha come obiettivo, nei 21 mesi di esecuzione, di svolgere interventi di prevenzione in 10 scuole secondarie di secondo grado, del territorio degliex Municipi I II II IV (Asl Roma A.Alla data del 31 dicembre 2012, la media di scuole in cui svolgere interventi è 3. Il Servizio è istato proposto in 6 scuole, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 38,8%. In totale, al 31 dicembre, le scuole, in cui devono essere effettuati gli interventi sono 3; dunque, l obiettivo raggiunto è stato superiore del 100%. Tabella 5. Scuole* N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Municipio I 3 Municipio IV 3 TOTALE % *La suddivisione del territorio di Roma Capitale, corrisponde alla suddivisione in 19 Ex Municipi, relativa all anno 2012, precedente alla delibera dell Assemplea Capitolina, che, a marzo 2013, ha modificato la numerazione e la distribuzione geografica del territorio della capitale, in 15 Ex Municipi. 139

140 Il Servizio ha come obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di formare almeno 100 opinion leader, tra i studenti contattati. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di opinion leader da formare è 34. Il Servizio ha formato 45 Opinion Leader, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 32,3% (Tabella 6). Tabella 6. Opinion leader N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Opinion Leader Nuovi ,3 Opinion Leader Vecchi 149 Totale 172 Infine, per quanto riguarda i destinatari indiretti coinvolti nelle attività del servizio, sono stati contattati sopratutto personale docente (54,8%) e operatori ATA (26,6%). Tabella 7. Tipo contatto indiretto N Percentuale Personale Docente ,8% Operatori ATA 86 26,6% Operatori Servizi Pubblici 25 7,7% Operatori Privato Sociale 23 7,1% Associazioni giovanili 11 3,4% Totale altro destinatario 1 0,3% Totale % Attività Fra le principali attività svolte nel Servizio sono state svolte riunioni d equipe, tra le quali prevalentemente riunioni di rete (48,9%), di formazione (24,8%) e di coordinamento (23,4%). Tabella 8. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 22 23,4% Riunioni di formazione 23 24,8% Riunioni di rete 46 48,9% Riunione di supervisione 3 3,2% Totale % 140

141 Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nel Servizio Prevenzione nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado Lotto 1, si può notare una netta predominanza dell attività di Informazione sul Servizio (53,3%), seguiti dalla formazione (14,5%) e dell attività di informazioni (13,3%). Tabella 9. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Attività di gruppo 11 12,2% Counseling 3 3,3% Formazione 13 14,5% Informazione 12 13,3% Informazione sul Servizio di Prevenzione 48 53,3% Materiale informativo 3 3,3% Totale % Per quanto concerne le attività di gruppo sono stati coinvolti 335 ragazzi e 3 destinatari indiretti. Tabella 10. Attività di gruppo: Destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti ,1% Destinatari indiretti 3 0,9% Totale % I partecipanti all attività di formazione sono stati soprattutto ragazzi, sia nella formazione generica, che in quella più specifica degli opinion leader. Tabella 11. Attività di Formazione: partecipanti diretti e indiretti N Percentuale Opinion Leader Nuovi 45 17,% Opinion Leader Vecchi ,8% Ragazzi 80 31,0% Personale docente 3 1,2% Altri destinatari 3 1,2% Totale % 141

142 Nell attività di informazione, sono state fornite principalmente informazioni sulle sostanze stupefacenti (80,6%). Tabella 12. Attività Informazioni N Percentuale Sostanze ,6% Malattie Sessualmente Trasmissibili 97 9,9% Servizi dell ACT 78 7,9% Servizi Territorio 15 1,5% Totale % Inoltre, sono state erogate 395 informazioni sul Servizio ai destinatari diretti e 193 a quelli indiretti. Tabella 13. Numero Informazioni sul Servizio: destinatari diretti e indiretti Numero informazioni sul Servizio Percentuale Destinatari diretti ,2% Destinatari indiretti ,8% Totale % 142

143 PREVENZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO - LOTTO 2 Servizio erogato da ATI: Cooperativa Sociale San Saturnino - Associazione Centro Oikia Onlus Finanziamento annuale complessivo: ,00 Il Servizio Prevenzione nelle scuole Secondarie di Secondo grado pone in atto una serie di interventi di prevenzione delle tossicodipendenze e di promozione degli stili di vita sani, rivolti primariamente a giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado nell ambito territoriale degli ex Municipi V VII VIII X (ASL Roma B) e secondariamente, al personale scolastico, famiglie, servizi del Pubblico e del Privato sociale, che operano, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. Si intende contattare e sensibilizzare 2000 studenti, all interno degli Istituti scolastici prescelti. Il Servizio si configura attraverso interventi in grado di offrire una molteplicità di azioni, che, attraverso un percorso di empowerment, rendono l adolescente ricco di strumenti utili per affrontare eventuali esperienze critiche nel proprio percorso di crescita e di emancipazione personale. L obiettivo è quello di fornire strumenti per la gestione delle fasi di passaggio della vita, spesso caratterizzate da confusione, paralisi o difficoltà di scelta. In generale, il Servizio si propone di: definire strategie e metodi di prevenzione che coinvolgano la partecipazione propositiva ed attiva della popolazione giovanile; promuovere interventi volti ad incidere positivamente sugli stili di vita dei giovani, rafforzando i fattori di auto protezione; promuovere una rete territoriale volta a confrontarsi sulle tematiche giovanili e tesa all integrazione dei servizi presenti sul territorio. Il Servizio si realizza attraverso l impiego di un approccio multidimensionale, in grado di offrire, ai giovani destinatari, opportunità di scoperta e valorizzazione delle proprie competenze, rendendoli protagonisti attivi delle attività realizzate. Attraverso la tecnica della Peer Education, un ruolo fondamentale sarà svolto dai ragazzi stessi, alcuni dei quali, attentamente selezionati e formati, hanno interpretato la figura di Opinion leader, con l obiettivo di promuovere lo sviluppo e l incremento delle capacità relazionali e comunicative, all interno del gruppo dei pari. La scelta di integrare due approcci metodologici, la metodologia dell empowerment e il modello bio-psico-sociale, nato dalla necessità di rispondere ai bisogni specifici dei ragazzi, è finalizzata allo svolgimento di un azione di abbattimento delle resistenze e la promozione del cambiamento. L empowered Peer Education, un modello di educazione tra pari, propone la possibilità, per i giovani, di diventare attori primari nella promozione della salute e del benessere. In tale 143

144 modello, gli adulti lavorano con i ragazzi, riconoscendone le risorse, le potenzialità e le alterità con le quali potersi confrontare attivamente. Il modello bio-psico-sociale, inoltre, implica l utilizzo di una prospettiva diretta all educazione e alla promozione della salute, attraverso il potenziamento della resilienza. Tale concetto incarna un cambiamento di prospettiva: il passaggio da un approccio orientato alla prevenzione diretta del contrasto dei fattori di rischio, ad un approccio diretto alla promozione dei fattori di protezione. Un approccio psicologico clinico, integrato con percorsi educativi, consente, così, di offrire occasioni di ascolto empatico, funzionale alla possibilità di recuperare una coesione del sé. Il setting scolastico costituisce elemento fondamentale per promuoverne l efficacia. La scuola, infatti, risulta essere un contesto privilegiato di intervento, un luogo in cui si incontrano diverse generazioni, alunni-insegnanti, e generazioni con compiti diversi, ovvero insegnanti e genitori. Rappresenta, di conseguenza, un sistema complesso in cui un intervento può ricadere, a cascata, sui diversi attori sociali. Risultati Il Servizio di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 2, ha come obiettivo annuale di contattare almeno studenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di studenti da contattare è di 687. Il Servizio, avendo contattato 1546 ragazzi, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 25%. Tabella 1. Contatti diretti N Percentuale Contatti diretti % Obiettivo 31 dicembre 687 Nell ambito del Servizio di Prevenzione, i contatti diretti sono stati realizzati prevalentemente nelle scuole (99,6%) e si evidenzia una maggiore percentuale di contatti ripetuti (58,2%). Tabella 2. Tipologia contatti diretti N Percentuale Nuovi ,8% Vecchi ,2% Totale % Tabella 3. Luogo contatti diretti N Percentuale Sportello 6 0,4% Scuola ,6% Totale % 144

145 Inoltre, ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, all 80% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre che sono stati contattatati 640 adolescenti, presso le scuole, in cui sono stati effettuati gli interventi e sono stati somministrati 512 Questionari Minerva e 114 Schede Persona Contattata. Dunque, l obiettivo è stato raggiunto. Tabella 4. Questionari N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Questionario Minerva % Scheda Persona Contattata 114 Totale 626 Il Servizio ha come obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di svolgere interventi di prevenzione in 10 scuole secondarie di secondo grado, del territorio degli ex Municipi V VII VIII X (Asl Roma B).Alla data del 31 dicembre 2012, la media di scuole in cui svolgere interventi è 3. Il Servizio è intervenuto in 15 scuole, nei primi 8 mesi di erogazione e ha superato l obiettivo previsto del 38,8%. In totale, al 31 dicembre, le scuole in cui devono essere effettuati gli interventi sono 3; dunque, il risultato è superiore del 400%. Tabella 5. Scuole* N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Ex Municipio V 6 Ex MunicipioVII 5 Ex MunicipioVIII 2 Ex MunicipioX 2 Totale % *La suddivisione del territorio di Roma Capitale, corrisponde alla suddivisione in 19 Ex Municipi, relativa all anno 2012, precedente alla delibera dell Assemplea Capitolina, che, a marzo 2013, ha modificato la numerazione e la distribuzione geografica del territorio della capitale, in 15 Ex Municipi. 145

146 Il Servizio ha come obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di formare almeno 100 opinion leader, tra gli studenti contattati. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di opinion leader da formare è 35. Il Servizio ha formato, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 2,9% (Tabella 6). Tabella 6. Opinion leader N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Opinion Leader Nuovi ,9% Opinion Leader Vecchi 195 Totale 230 Infine, per quanto riguarda i destinatari indiretti coinvolti nelle attività del servizio, sono stati contattati soprattutto personale docente (54,8%) e operatori ATA (26,6%). Tabella 7. Tipo contatto indiretto N Percentuale Personale Docente ,8% Operatori ATA 86 26,6% Operatori Servizi Pubblici 25 7,7% Operatori Privato Sociale 23 7,1% Associazioni giovanili 11 3,4% Totale altro destinatario 1 0,3% Totale % Attività Fra le principali attività svolte nel Servizio sono state svolte riunioni d equipe, tra le quali prevalentemente di coordinamento (55,8%) e di formazione (38,4%). Tabella 8. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 29 55,8% Riunioni di formazione 20 38,4% Riunione di supervisione 3 5,8% Totale % 146

147 Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nel Servizio Prevenzione nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado Lotto 2, si può notare una netta predominanza dell attività di Informazione sul Servizio (30,4%), seguiti dalla formazione (23,5%) e dell attività di informazioni (11,8%). Tabella 9. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Attività di Gruppo 4 3,9% Formazione 24 23,5% Informazioni 12 11,8% Informazione sul Servizio di Prevenzione 31 30,4% Somministrazione Questionari 7 6,9% Totale % Per quanto concerne le attività di gruppo sono stati coinvolti 159 ragazzi. Tabella 10. Attività di gruppo: Destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti % I partecipanti all attività di formazione sono stati soprattutto ragazzi, sia nella formazione generica, che in quella più specifica degli opinion leader. Tabella 11. Attività di Formazione: partecipanti diretti e indiretti N Percentuale Opinion Leader ,1% Ragazzi ,9% Totale % 147

148 Sono state fornite principalmente informazioni sulle sostanze (46,6%) e sui comportamenti a rischio (47,3%). Tabella 12. Attività Informazioni N Percentuale Sostanze 76 46,6% Malattie Sessualmente Trasmissibili 10 6,1% Comportamenti a rischio 77 47,3% Totale ,00% Il Servizio di Prevenzione nelle scuole ha erogato 468 informazioni sul Servizio ai destinatari diretti e 90 ai destinatari indiretti. Tabella13. Numero informazioni sul Servizio per destinatari diretti e indiretti Numero informazioni sul Servizio Percentuale Destinatari diretti ,9% Destinatari indiretti 90 16,1% Totale % 148

149 PREVENZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO - LOTTO 3 Servizio erogato da: ATI Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi - ACLI Provinciali di Roma Finanziamento annuale complessivo: ,68 Il Servizio Prevenzione nelle scuole Secondarie di Secondo grado pone in atto una serie di interventi di prevenzione delle tossicodipendenze e di promozione degli stili di vita sani, rivolti primariamente a giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado nell ambito territoriale degli ex Municipi VI IX XI - XII (ASL Roma C) e secondariamente, al personale scolastico, famiglie, servizi del Pubblico e del Privato sociale, che operano, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. Si intende contattare e sensibilizzare 2000 studenti, all interno degli Istituti scolastici prescelti. Il Servizio si pone l obiettivo di sviluppare e potenziare le azioni di prevenzione delle tossicodipendenze e di promuovere gli stili di vita sani nei giovani studenti, attraverso l'approccio educativo della Peer Education e delle tecniche per lo sviluppo dell intelligenza emotiva. Tra gli obiettivi: creare gruppi di studenti peer educator al fine di promuovere, tra i giovani e gli adulti significativi, una corretta informazione rispetto ai rischi e ai danni creati dall uso delle sostanze stupefacenti, così da favorire il protagonismo positivo dei giovani; adottando le stesse modalità espressive degli studenti, trasmettere messaggi sulla prevenzione delle nuove dipendenze, con particolare riferimento alle sostanze stupefacenti e psicotrope, all alcol, al gioco d azzardo, all abuso di internet, del computer e delle nuove tecnologie in generale; favorire il protagonismo positivo dei giovani nell uso delle risorse informatiche e telematiche; sviluppare la diffusione della peer education nell ambito della prevenzione delle devianze oltre che per la promozione della salute psico-fisica, anche in relazione al contesto sociale; individuare, all interno delle scuole e dei centri di aggregazione, gli adulti più motivati da formare ed informare. Il Servizio utilizza la strategia psico-educativa della peer education, con un approccio di tipo educativo e pedagogico, che si focalizza sugli aspetti educativi e psicologici dello sviluppo. I peer educator formati sono in grado di mettersi al servizio degli altri studenti, spronandoli e motivando il loro impegno, la capacità di collaborare e la loro autostima. Il lavoro sulla formazione dei peer educator passa per tre passaggi: l individuazione e la formazione dei ragazzi idonei; processi di autoformazione e di conoscenza propedeutici all acquisizione di nuove convinzioni; l incontro tra i peer educator ed i loro coetanei. 149

150 Risultati Il Servizio di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 3, ha come obiettivo annuale di contattare almeno studenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di studenti da contattare è di 687. Il Servizio, avendo contattato ragazzi, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 79,2%. Tabella 1. Contatti diretti N Percentuale Contatti diretti ,4% Obiettivo 31 dicembre 687 Nell ambito del Servizio di Prevenzione delle Scuole, i contatti diretti sono stati realizzati prevalentemente nelle scuole (92,3%) e si evidenzia una maggiore percentuale di contatti nuovi (59,5%). Tabella 2. Tipologia contatti diretti N Percentuale Nuovi ,5% Vecchi ,5% Totale % Tabella 3. Luogo contatti diretti N Percentuale Sportello 13 0,9% Scuola ,3% Altro 110 6,8% Totale % 150

151 Inoltre, ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, all 80% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre sono stati contattatati 660 adolescenti, presso le scuole, in cui sono stati effettuati gli interventi e sono stati somministrati 538 Questionari Minerva e 264 Schede Persona Contattata. Dunque, l obiettivo è stato raggiunto, poiché il numero di Questionari Minerva è superiore dell 1,9%, rispetto all obiettivo previsto dalla convenzione. Tabella 4. Questionari N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Questionario Minerva ,9% Scheda Persona Contattata 264 Totale 717 Il Servizio ha l obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di svolgere interventi di prevenzione in 10 scuole secondarie di secondo grado, del territorio degli ex Municipi VI IX XI - XII (Asl Roma A).Alla data del 31 dicembre 2012, la media di scuole in cui svolgere interventi è 3. Il Servizio è intervenuto in 22 scuole, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 38,8% (Tabella5). In totale, al 31 dicembre, le scuole, in cui devono essere effettuati gli interventi sono 3; dunque, il numero di scuole è superiore del 633%, rispetto all obiettivo. Tabella 5. Scuole* N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Ex Municipio VI 3 Ex Municipio IX 9 Ex Municipio XI 5 Ex Municipio XII 5 Totale % *La suddivisione del territorio di Roma Capitale, corrisponde alla suddivisione in 19 Ex Municipi, relativa all anno 2012, precedente alla delibera dell Assemplea Capitolina, che, a marzo 2013, ha modificato la numerazione e la distribuzione geografica del territorio della capitale, in 15 Ex Municipi. 151

152 Il Servizio ha come obiettivo, nei 21 mesi di esecuzione, di formare almeno 100 opinion leader, tra gli studenti contattati. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di opinion leader da formare è 34. Il Servizio, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato l obiettivo previsto del 23,5%. Tabella 6. Opinion leader N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Opinion Leader Nuovi ,5% Infine per quanto riguarda i destinatari indiretti coinvolti nelle attività del servizio, sono stati effettuati maggiormente con personale docente (33,7%) e operatori ATA (54,4%). Tabella 7. Tipo contatto indiretto N Percentuale Personale Docente 88 33,7% Operatori ATA ,4% Operatori Servizi Pubblici 6 2,3% Operatori Privato Sociale 1 0,4% Associazioni giovanili 17 6,5% Totale altro destinatario 7 2,7% Totale % Attività Fra le principali attività svolte nel Servizio sono state svolte riunioni d equipe, tra le quali prevalentemente riunioni di rete (61%), di coordinamento (18,7%) e di formazione (15,6%). Tabella 8. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 12 18,7% Riunioni di formazione 10 15,6% Riunioni di rete 39 61% Riunione di supervisione 3 4,7% Totale % 152

153 Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nel Servizio Prevenzione nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado Lotto 3, si può notare una netta predominanza dell attività di Informazione sul Servizio (50,5%), seguiti dal counseling (27,2%) e dalle attività di gruppo (11,6%). Tabella 9. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Attività di gruppo 12 11,6% Counseling 28 27,2% Formazione 7 6,8% Informazione 4 3,9% Informazione sul Servizio di Prevenzione 52 50,5% Totale % Per quanto concerne le attività di gruppo sono stati coinvolti 259 ragazzi e 13 destinatari indiretti. Tabella 10. Attività di gruppo: Destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti ,2% Destinatari diretti 13 4,8% Totale % Per quanto concerne il counseling, è stato offerto in grande maggioranza sulla famiglia (35,4%), sulle droghe (10,9%) e su altro (36,7%). Tabella 11. Tipologia di counseling per destinatari diretti e indiretti N Percentuale Droghe 16 10,9% Malattie Sessualmente Trasmissibili 1 0,7% Comportamenti a Rischio 17 11,6% Famiglia 52 35,4% Legalita 6 4,1% Servizi 1 0,7% Altro 54 36,7% Totale % 153

154 I partecipanti all attività di formazione sono stati soprattutto ragazzi, sia nella formazione generica (55,7%), che in quella più specifica degli opinion leader (21,9%). Tabella 12. Attività di Formazione: partecipanti diretti e indiretti N Percentuale Opinion Leader 42 21,9% Ragazzi ,7% Personale docente 17 8,8% Altri destinatari 26 13,5% Totale % Sono state fornite principalmente informazioni sui Servizi dell Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze (75,3%) su comportamenti a rischio (12,1%) e sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili (12,1%). Tabella 13. Attività Informazioni N Percentuale Sostanze 1 0,4% Malattie Sessualmente Trasmissibili 29 12,1% Comportamenti a rischio 29 12,1% Servizi dell ACT ,3% Totale % Inoltre, sono state erogate 632 informazioni sul Servizio ai destinatari diretti e 379 a quelli indiretti. Tabella14. Numero Informazioni sul Servizio: destinatari diretti e indiretti Numero informazioni sul Servizio Percentuale Destinatari diretti ,5% Destinatari indiretti ,5% Totale % 154

155 PREVENZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO - LOTTO 4 Servizio erogato da: Cooperativa Sociale Socio-Sanitaria Futura Finanziamento annuale complessivo: ,84 Il Servizio Prevenzione nelle scuole Secondarie di Secondo grado pone in atto una serie di interventi di prevenzione delle tossicodipendenze e di promozione degli stili di vita sani, rivolti primariamente a giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado nell ambito territoriale degli ex Municipi XIII XV XVI (ASL Roma D) e secondariamente, al personale scolastico, famiglie, servizi del Pubblico e del Privato sociale, che operano, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. Si intende contattare e sensibilizzare 2000 studenti, all interno degli Istituti scolastici prescelti. Il Servizio si colloca all interno di una rete istituzionale, con la quale si è creata una realtà collaborativa che consente un efficace implementazione dell intervento nel territorio. Solo dopo aver stabilito i contatti con le strutture interessate (enti locali, Asl, Ser.T., scuole, associazioni sportive, culturali) sono stati fissati degli incontri volti a promuovere la peer education, come metodologia efficace per la divulgazione e la promozione di stili di vita sani. Dopo aver presentato il progetto nelle classi interessate, e dopo aver distribuito il materiale informativo, si provvederà alla selezione dei peereducators, ricordando che tutti i ragazzi possono essere promotori di stili di vita sani. Generalmente le qualità più apprezzate di un peer educator sono: il saper comunicare, mostrarsi disponibile e tollerante, sapersi mettere in discussione, aver voglia di condividere con altri giovani idee e curiosità, possedere abilità nel risolvere i problemi e prendere decisioni, saper chiedere aiuto. Dopo aver selezionato i peer educator nelle varie classi si è costruita l equipe, così da creare un clima accogliente volto a favorire a conoscere e valorizzare le qualità dei singoli peer educator. Attraverso questo metodo, il Servizio si è posto l obiettivo di: promuovere azioni di sensibilizzazione sui rischi legati all assunzione di sostanze psicoattive oltre che di approfondimento e discussione sulle problematiche giovanili; realizzare interventi con gli studenti che favoriscano l acquisizione di competenze, consapevolezza e abilità personali; favorire la partecipazione attiva dei giovani nelle azioni di prevenzione legati ai problemi adolescenziali (sessualità, consumi di alcol, droghe e farmaci); promuovere la collaborazione tra i giovani e gli adulti sui temi della promozione della salute oltre che tra le varie istituzioni; offrire sostegno alle scuole nelle attività di educazione alla salute e di prevenzione dei comportamenti devianti; promuovere la partecipazione e il protagonismo degli adolescenti nella costruzione di un percorso di prevenzione circa l uso di sostanze stupefacenti nel gruppo dei pari, attraverso la realizzazione di contesti aggregativi ed eventi volti a proporre interventi di sensibilizzazione; 155

156 Le azioni vengono realizzate secondo un modello teorico e metodologico centrato sulla persona dunque sullo sviluppo personale (modello self-empowerment) il quale prevede il coinvolgimento attivo dei ragazzi che diventano, così, parte attiva nella costruzione, realizzazione e valutazione di un percorso volto alla prevenzione di comportamenti a rischio; Secondo quest impostazione viene utilizzata la metodologia dell empowered peer education, la quale rappresenta il modello di peer education che meglio si adatta al lavoro con gli adolescenti sia all interno della scuola che in contesti meno formali; Peculiarità del modello di lavoro è l effettivo protagonismo dei ragazzi in ogni fase del lavoro che diventano, così, ideatori e realizzatori autonomi delle proprie iniziative; La promozione della salute e la peer education permettono di potenziare le life skills, ossia quelle capacità sociali e personali che permettono ai giovani di rapportarsi con fiducia e in modo competente con sé stessi e con gli altri. Non si tratta di disposizioni attitudinali ma di capacità che possono affinarsi e migliorare grazie alle esperienze che ne promuovono un uso efficace; Al fine di promuovere un intervento che sia efficace non solo nel breve ma anche nel lungo periodo e che sia in grado di potenziare le life skills e i fattori di protezione dei giovani, si intende creare un contesto socievole ideale, affinché il gruppo dei pari diventi una risorsa e una potenzialità, all interno dei diversi contesti di vita, dal nucleo scolastico all intera comunità. Risultati Il Servizio di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 4, ha come obiettivo annuale di contattare almeno studenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di studenti da contattare è di 687. Il Servizio, avendo contattato 498 ragazzi, nei primi 8 mesi di erogazione, ha raggiunto l obiettivo previsto. Tabella 1. Contatti diretti N Percentuale Contatti diretti ,6% Obiettivo 31 dicembre

157 Nell ambito del Servizio di Prevenzione delle Scuole, i contatti diretti sono stati realizzati esclusivamente nelle scuole e si evidenzia una maggiore percentuale di contatti ripetuti (65%). Tabella 2. Tipologia contatti diretti N Percentuale Nuovi % Vecchi % Totale % Tabella 3. Luogo contatti diretti N Percentuale Scuola % Inoltre, ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, all 80% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre, periodo in cui sono stati contattatati 252 adolescenti, presso le scuole, in cui sono stati effettuati gli interventi e sono stati somministrati 210 Questionari Minerva e, altresì, sono state somministrate 172 Schede Persona Contattata. Dunque, l obiettivo il numero di Questionari Minerva è superiore del 4,5%. Tabella 4. Questionari N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Questionario Minerva ,5% Scheda Persona Contattata 172 Totale

158 Il Servizio ha come obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di svolgere interventi di prevenzione in 10 scuole secondarie di secondo grado, del territorio degli ex Municipi XIII XV XVI (Asl Roma D). Alla data del 31 dicembre 2012, la media di scuole in cui svolgere interventi è 3. Il Servizio ha proposto gli interventi in 3 scuole, raggiungendo l obiettivo previsto. Tabella 5. Scuole* N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Ex Municipio XVI 2 Ex MunicipiXIII 1 Totale % *La suddivisione del territorio di Roma Capitale, corrisponde alla suddivisione in 19 Ex Municipi, relativa all anno 2012, precedente alla delibera dell Assemplea Capitolina, che, a marzo 2013, ha modificato la numerazione e la distribuzione geografica del territorio della capitale, in 15 Ex Municipi. Il Servizio ha come obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di formare almeno 100 opinion leader, tra gli studenti contattati. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di opinion leader da formare è 34. Il Servizio ha formato 39 opinion leader, nei primi 8 mesi di erogazione, dunque i risultati superano l obiettivo previsto del 5,9%. Tabella 6. Opinion leader N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Opinion Leader Nuovi ,9% Infine per quanto riguarda i destinatari indiretti coinvolti nelle attività del servizio, sono stati contattati, principalmente, personale docente (64,8%) e operatori ATA (22,5%). Tabella 7. Tipo contatto indiretto N Percentuale Personale Docente 92 64,8% Operatori ATA 32 22,5% Operatori Servizi Pubblici 11 7,7% Operatori Privato Sociale 7 4,9% Totale % 158

159 Attività Fra le principali attività svolte nel Servizio sono state svolte riunioni d equipe, tra le quali prevalentemente riunioni di rete (64,4%), di coordinamento (15,6%) e di formazione (13,3%). Tabella 8. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 7 15,6% Riunioni di formazione 6 13,3% Riunioni di rete 29 64,4% Riunione di supervisione 3 6,7% Totale % Attività utenti Per quanto concerne le attività erogate in favore dei destinatari diretti, nel Servizio Prevenzione nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado Lotto 4, si può notare una netta predominanza dell attività di gruppo (83,3%). Tabella 9. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Attività di gruppo 15 83,3% Formazione 2 11,1% Informazione sul Servizio di Prevenzione 1 5,6% Totale % Per quanto concerne le attività di gruppo sono stati coinvolti 590 ragazzi e 50 destinatari indiretti. Tabella10. Attività di gruppo: Destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti ,2% Destinatari diretti 50 7,8% Totale % 159

160 PREVENZIONE NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO - LOTTO 5 Servizio erogato da: ATI: ALI BLU - Nuovi Orizzonti Finanziamento annuale complessivo: ,56 Il Servizio Prevenzione nelle scuole Secondarie di Secondo grado pone in atto una serie di interventi di prevenzione delle tossicodipendenze e di promozione degli stili di vita sani, rivolti primariamente a giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado nell ambito territoriale degli ex Municipi XVII XVIII XIX XX (ASL Roma E) e secondariamente, al personale scolastico, famiglie, servizi del Pubblico e del Privato sociale, che operano, a vario titolo, nell ambito delle tossicodipendenze. Si intende contattare e sensibilizzare 2000 studenti, all interno degli Istituti scolastici prescelti. Il Servizio è caratterizzato da una serie di interventi volti a prevenire i comportamenti a rischio e, allo stesso tempo, promuovere stili di vita sani, attraverso l approccio educativo della peer education. L obiettivo principale è quello di promuovere la partecipazione e il protagonismo attivo nei giovani, così da creare azioni di cambiamento atte a prevenire il disagio o situazioni problematiche. Gli obiettivi generali che il Servizio si pone sono: Individuare all interno degli istituti scolastici 112 opinion leader, ovvero giovani con spiccate abilità sociali e una discreta conoscenza dell ambiente scolastico, buone abilità comunicative, capacità di iniziative autonome, adeguato autocontrollo emozionale, motivazione all interazione sociale; Favorire negli opinion leader lo sviluppo delle conoscenze relative alla pericolosità delle sostanze stupefacenti, al fine di poterle trasmettere al gruppo dei pari, tramite la promozione di interventi a carattere informativo e di contrasto dei rischi connessi al consumo di sostanze, nonché la formazione sulle problematiche connesse alle dipendenze patologiche; Offrire agli studenti una formazione adeguata relativa alle life skills (abilità per la vita), ovvero quelle abilità che permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, necessarie per mettersi in relazione con gli altri ed affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana; Migliorare, negli studenti, la capacità di mettersi in relazione con gli altri al fine di creare, costruire, conservare relazioni significative attraverso un percorso che faciliti la conoscenza di sé, lo sviluppo dei sentimenti, di accettazione, di sicurezza, di fiducia in sé e negli altri, la capacità di risolvere problemi interpersonali e affrontare situazioni di stress emotivo, promuovere comportamenti e atteggiamenti di collaborazione, solidarietà, mutuo rispetto, accettazione delle differenze, capacità di mediazione, riconoscimento delle diverse modalità di interazione; Facilitare le occasioni di incontro e di aggregazione attraverso attività creative e costruttive rivolte agli studenti. 160

161 E previsto un lavoro di rete tra tutti i soggetti interessati alla definizione dell intervento: l, le Scuole, i Servizi del Pubblico e del Privato Sociale che operano nell ambito delle tossicodipendenze, agenzie educative formali e informali per la costituzione di tavoli di lavoro, la promozione di momenti di confronto e raccordo allargati al fine di un coinvolgimento degli stessi nel progetto come protagonisti attivi. Il progetto opera all interno degli istituti scolastici per promuovere l analisi dei bisogni specifici delle scuole e, in particolare, della popolazione studentesca e costruire le condizioni per un rapporto dialogico con tutti gli attori scolastici: la dirigenza scolastica, gli insegnanti referenti per l educazione alla salute, il corpo docente, gli operatori amministrativi, i ragazzi; Si intende attivare, inoltre, la collaborazione di operatori appartenenti a contesti istituzionali, il coinvolgimento di operatori esterni (tirocinanti delle diverse professioni psico-socio-educative al fine di monitorare, in modo sistematico, le sessioni di lavoro alle quali prendono parte in qualità di osservatori), di conduttori di centri giovanili a finalità culturale, sportiva, ricreativa, religiosa; Il Servizio desidera offrire formazione adeguata alle figure di riferimento, quali insegnanti e genitori, sui danni provocati dall uso di droghe e relativamente alle dipendenze patologiche, fornendo strumenti e conoscenze adeguate per lo sviluppo di percorsi formativi, offrendo loro nuove metodologie di intervento rispetto alla funzione di moltiplicatori dell azione preventiva; La strategia educativa è quella della Peer Education, la quale prevede che un gruppo di studenti prescelto, secondo determinati criteri, ed afferente a un gruppo scolastico più esteso, venga appositamente formato e reinserito nel gruppo di appartenenza, al fine di realizzare precise attività che coinvolgono gli studenti, loro coetanei. Numerosi studi mostrano come questa strategia di intervento risulti particolarmente efficace nei giovani che, attraverso i loro coetanei, possono venire in possesso di nuove conoscenze e/o informazioni, portando così ad un processo di cambiamento. 161

162 Risultati Il Servizio di Prevenzione nelle scuole secondarie di secondo grado - Lotto 5, ha come obiettivo annuale di contattare almeno studenti. Alla data del 31 dicembre 2012, la media di studenti da contattare è di 687. Il Servizio, avendo contattato 877 ragazzi, nei primi 8 mesi di erogazione, ha superato del 27,6% l obiettivo previsto. Tabella 1. Contatti diretti N Percentuale Contatti diretti ,6% Obiettivo 31 dicembre 687 Nell ambito del Servizio di Prevenzione, i contatti diretti sono stati realizzati presso le scuole e la maggior parte di questi si riferiscono a persone già contattate in precedenza (56,4%). Tabella 2. Tipologia contatti diretti N Percentuale Nuovi ,6% Vecchi ,4% Totale % Tabella 3. Luogo contatti diretti N Percentuale Scuola % Inoltre, ha l obiettivo di somministrare il Questionario Minerva, strumento elaborato dall Agenzia, finalizzato alla comprensione delle conoscenze, rappresentazioni e dei comportamenti degli adolescenti in relazione al tabacco, all alcol e alle sostanze stupefacenti illegali, all 80% dei giovani contattati. In totale, al 31 dicembre, sono stati contattatati 382 adolescenti, presso le scuole, in cui sono stati effettuati gli interventi; inoltre, sono stati somministrati 311 Questionari Minerva e 191 Schede Persona Contattata. Dunque, il numero di Questionari Minerva è superiore del 2%. Tabella 4. Questionari N Obiettivo (31 dicembre) Percentuale Questionario Minerva % Scheda Persona Contattata 191 Totale

163 Infine, il Servizio ha l obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di svolgere interventi di prevenzione in 10 scuole secondarie di secondo grado, del territorio degli ex Municipi XVII XVIII XIX XX(Asl Roma E).Alla data del 31 dicembre 2012, la media di scuole in cui svolgere interventi è 3. Il Servizio è intervenuto in 12 scuole, nei primi 8 mesi di erogazione, perciò ha superato l obiettivo previsto del 300%. Tabella 5. Scuole* N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Ex Municipio XVII 2 Ex MunicipioXVIII 2 Ex Municipio XIX 4 Ex Municipio XX 4 Totale % *La suddivisione del territorio di Roma Capitale, corrisponde alla suddivisione in 19 Ex Municipi, relativa all anno 2012, precedente alla delibera dell Assemplea Capitolina, che, a marzo 2013, ha modificato la numerazione e la distribuzione geografica del territorio della capitale, in 15 Ex Municipi. Il Servizio ha come obiettivo nei 21 mesi di esecuzione, di formare almeno 100 opinion leader, tra gli studenti contattati.alla data del 31 dicembre 2012, la media di opinion leader da formare è 34. Il Servizio ha formato 48 opinion leader, pertanto nei primi 8 mesi di erogazione ha superato l obiettivo previsto del 41,2%. Tabella 6. Opinion leader N Obiettivo (31 Dicembre) Percentuale Opinion Leader Nuovi ,2% Infine per quanto riguarda i destinatari indiretti, coinvolti nelle attività del servizio, sono stati contattati maggiormente con operatori ATA (55,9%) e personale docente (28,8%). Tabella 7. Tipo contatto indiretto N Percentuale Personale Docente ,8% Operatori ATA ,9% Associazioni giovanili 6 1,7% Operatori Privato Sociale 23 6,6% Altro destinatario 24 6,9% Totale % 163

164 Attività Fra le principali attività svolte nel Servizio, sono state svolte riunioni d equipe, tra le quali prevalentemente riunioni di coordinamento (66%) e riunioni di rete (25,8%). Tabella 8. Riunioni N Percentuale Riunione di coordinamento 64 66% Riunione di formazione 3 3,1% Riunioni di rete 25 25,8% Riunione di supervisione 5 5,1% Totale % Tabella 9. Attività destinatari diretti e indiretti N Percentuale Attività di Gruppo 6 54% Formazione 5 45% Totale % Per quanto riguarda le attività di gruppo, realizzate del Servizio di Prevenzione Lotto 5, sono state coinvolte 375 studenti e 15 destinatari indiretti. Tabella 10. Attività di gruppo: Destinatari diretti e indiretti N Percentuale Destinatari diretti ,6% Destinatari indiretti 15 2,3% Totale % L attività di formazione, nei primi mesi di attivazione del Servizio, è stata rivolta agli studenti, con ruolo di opinion leader (96%) e, in minima percentuale, agli insegnanti (4%). Tabella 11. Attività di Formazione: partecipanti diretti e indiretti N Percentuale Opinion Leader % Personale Docente 2 4% Totale % 164

165 COMUNICAZIONE IN RETE Servizio erogato da: EQUIPE Società Cooperativa Sociale a r.l. Finanziamento annuale complessivo: ,00 Il Servizio Comunicazione in Rete opera attraverso un blog tematico, profili pubblici sui social network, comunità e forum virtuali su tematiche specifiche, per avviare una campagna di sensibilizzazione volta alla prevenzione e al contrasto dell uso di sostanze stupefacenti, attraverso l'impiego delle potenzialità della rete e dei social network. Il Servizio si serve di percorsi innovativi, sempre più centrati sulle caratteristiche delle persone, che consentono l'accesso alle informazioni, come possibilità di cambiamento, di benessere e di libertà dalle droghe. Esso rappresenta, inoltre, un'opportunità di formazione continua e scambio delle buone prassi, per quanti operano nell'ambito della prevenzione e cura delle dipendenze. I destinatari primari del Servizio sono i giovani e i giovani adulti, di età compresa tra i 12 e i 35 anni, a rischio di entrare in contatto con le problematiche correlate alla tossicodipendenza, o già entrati in contatto con le droghe. Destinatari secondari risultano, inoltre, tutti i cittadini coinvolti o, comunque, interessati alle tematiche affrontate dalla piattaforma telematica. Il Servizio si serve di nuovi linguaggi elettronici e digitali volti a creare utili ambiti di riflessione, di comunicazione e formazione sui rischi e i danni provocati dall uso di droghe, nonché sulle problematiche relative alle nuove forme di dipendenze patologiche. Il web rappresenta, pertanto, lo strumento per poter condividere, con la Rete e con i singoli, messaggi in linea con la mutabilità dei fenomeni connessi all uso di droghe; veicolare messaggi chiari ed univoci, sia direttamente, che attraverso link ad altri siti tematici e/o istituzionali; creare ed implementare una rete di contatti, attraverso la creazione di profili istituzionali all interno dei social network e di un blog, al fine di favorire tra pari lo scambio delle informazioni. I social network, quale efficace sistema di contatto con i giovani, contribuiscono ad aumentare i contatti con il blog, favorendo lo sviluppo di una piattaforma telematica che si configura come una presenza attiva sulla rete, in relazione alla tematica della tossicodipendenza. Il Servizio si presenta, così, come spazio aperto al confronto che consente di veicolare una serie di messaggi trasversali di contrasto all uso di sostanze stupefacenti, attraverso l utilizzo di uno stile comunicativo immediato e la pubblicazione di notizie di attualità che risultino in grado di destare l interesse e catturare l attenzione dei giovani. Il blog non si propone solo come contenitore, ma rappresentare uno strumento di conoscenza, di guida e di prevenzione. Attraverso il coinvolgimento dei giovani, anche mediante la compilazione di questionari online, è possibile, infatti, analizzare il fenomeno della tossicodipendenza nelle sue mutevoli caratteristiche. 165

166 PREVENZIONE IN RETE Servizio erogato da: Eureka Società Cooperativa Sociale a r.l. Finanziamento annuale complessivo: ,04 Il Servizio Prevenzione in Rete opera attraverso un sito web, costruito con un linguaggio semplice ed intuitivo, capace di veicolare un messaggio chiaro e univoco di contrasto all'uso di droghe volto alla promozione di stili di vita sani. Promuovendo la partecipazione a concorsi artistici, il portale sostiene il protagonismo generazionale, affinché i ragazzi si sentano coinvolti in prima persona e trasmettano le informazioni apprese ai propri coetanei, in un'ottica di educazione tra pari. Gli utenti destinatari diretti del Servizio sono i giovani di età compresa tra i 12 e i 35 anni. Destinatari secondari risultano, invece, tutti i cittadini coinvolti o, per diverse ragioni, interessati alle tematiche affrontate dalla piattaforma telematica, come i docenti, i genitori dei ragazzi, i centri di aggregazione giovanile, come gli oratori e le organizzazioni sportive. La piattaforma web consente al target di riferimento di interagire con il Servizio in modo attivo e partecipativo, offrendo contenuti comprensibili e facilmente acquisibili, volti alla diffusione di un informazione corretta relativa alle tematiche sulla tossicodipendenza e riguardante gli effetti nocivi relativi all utilizzo delle diverse sostanze, rivolgendo particolare attenzione agli atteggiamenti e alle attitudini della popolazione giovanile. Il coinvolgimento diretto dei destinatari (anche in forma anonima), avviene attraverso un informazione personalizzata e lo scambio comunicativo a livello orizzontale, anche mediante l utilizzo di un forum e dei principali social network. In tal modo, i destinatari hanno la possibilità di interagire tra di loro e con gli operatori del Servizio, scambiando opinioni e acquisendo informazioni, mediante un linguaggio e una modalità interattiva che risultano in linea con le abitudini e lo stile comunicativo dei giovani. La grafica accattivante e l utilizzo di immagini a forte impatto emozionale, permettono all utente di identificarsi immediatamente con il Servizio, sentendosi parte di una comunità virtuale che si configura come rete di sostegno e di scambio reciproco. I percorsi di navigazione, facilmente intuibili, garantiscono la fruibilità immediata delle informazioni, consentendo di ottenere indicazioni precise e puntuali sui rischi derivanti dall uso di sostanze e, al tempo stesso, di cogliere importanti opportunità di crescita personale. Il Servizio fornisce, infatti, aggiornamenti su corsi di formazione gratuiti, concorsi, manifestazioni sportive e rassegne culturali, senza trascurare l importanza delle relazioni interpersonali, quale fonte di arricchimento e di sviluppo. Tra gli scopi principali del Servizio vi è, infatti, la trasformazione del non luogo di internet in uno spazio aperto, capace di accogliere e sviluppare le potenzialità personali e promuovere il talento dei giovani, sostenendo il valore dell impegno e l importanza di uno stile di vita improntato alla salute e al benessere. Attraverso i contatti sviluppati mediante il forum, i social network e lo scambio via , nonché grazie alla realizzazione di concorsi artistici che invitano i ragazzi a proporre filmati, creazioni grafiche e testi letterari, la piattaforma si arricchisce costantemente di testimonianze e contributi, configurandosi come struttura in continua evoluzione. Grazie ad un costante monitoraggio della Rete e alla partecipazione attiva dei ragazzi, il materiale originale viene progressivamente implementato, in modo da rispondere in maniera sempre più efficace alle esigenze degli utenti e di mantenere il passo con i cambiamenti che via via intervengono nella Rete. Il coinvolgimento dei giovani che hanno accesso al sito, con la possibilità di esprimere le proprie opinioni e di contare sul supporto di uno psicologo attraverso la funzione del forum online, permette, in tal modo, di individuare ed applicare le strategie di comunicazione più opportune ed efficaci, favorendo, così, la diffusione dei messaggi proposti. 166

167 I SERVIZI DI PREVENZIONE: LO STUDIO MINERVA Reportistica: ANALISI E OPERAZIONALIZZAZIONE DEGLI INDICATORI FINALIZZATI ALL INDIVIDUAZIONE DI UN MODELLO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE Dipartimento dei processi di sviluppo e socializzazione- Direttore: Prof.ssa Emma Baumgartner Responsabile scientifico: Dr. Fiorenzo Laghi Gruppo di ricerca: Dr. Roberto Baiocco, Dr. Salvatore Ioverno Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica Direttore: Prof.ssa Renata Tambelli Responsabile scientifico: Prof.ssa Renata Tambelli Gruppo di ricerca: Dr. ssa Cecilia Serena Pace 167

168 MINERVA Studio sulla popolazione giovanile in tema di sostanze stupefacenti Procederemo alla presentazione e all analisi dei dati relativi allo Studio MINERVA sulla popolazione giovanile in tema di sostanze stupefacenti svolto nell ambito del Servizio Prevenzione nelle scuole secondarie di II grado. I dati saranno esposti nel seguente ordine: 1. Sezione A: dati complessivi che descrivono la distribuzione delle caratteristiche di tutti i partecipanti all indagine rispetto alle variabili oggetto di analisi, ovvero Ex Municipio di appartenenza, genere ed età; 2. Sezione B: dati epidemiologici per ogni sostanza, tabacco (B1), alcol (B2), cannabinoidi (B3) e le altre sostanze stupefacenti (B4). Saranno prima presentati: 1. i dati generali relativi alla distribuzione delle tipologie di consumatori per ciascuna sostanza - divisi in non consumatori, consumatori occasionali e consumatori abituali, in base all assunzione media della specifica sostanza rispetto alle variabili considerate (Ex Municipio di appartenenza, genere ed età); 2. successivamente saranno analizzate le risposte ai quesiti del questionario, confrontandole rispetto alle variabili descrittive ritenute rilevanti (ex Municipio di appartenenza, genere ed età); 3. infine, in relazione alle diverse tipologie di consumatori di sostanze, verranno evidenziate le seguenti variabili: numero di amici anch essi consumatori della sostanza, età di esordio nell utilizzo della sostanza e aspettative legate al consumo della stessa; 3. Sezione C: confronti tra le diverse tipologie di consumatori di sostanze, divisi in non consumatori, consumatori occasionali, consumatori abituali e i fattori di rischio e di protezione ovvero i legami di fiducia con ognuno dei genitori e con i pari e i rapporti di amicizia importanti e caratteristiche individuali (sensation seeking). 4. Sezione D: analisi relative al policonsumo; 5. Sezione E: esposizione dei dati relativi alla raccolta delle Schede di primo contatto; 6. Sezione F: esposizione dei dati relativi alle dimensioni comuni presenti per entrambi i questionari, Minerva e Schede di primo contatto. 168

169 Le variabili indagate La ricerca Minerva si basa su un modello teorico che considera i comportamenti di dipendenza, in particolare in adolescenza, secondo un modello multifattoriale, interazionista e sistemico. L attenzione è posta sull analisi quantitativa dei comportamenti di assunzione, nonché sullo studio dei processi che sostengono uno sviluppo non adattivo. Tale prospettiva permette di comprendere meglio la complessità dei processi di sviluppo, poiché analizza non solo gli aspetti psicofisiologici, ma anche la rete di rapporti dell adolescente e le conoscenze, i significati e le aspettative connesse all utilizzo delle sostanze. In particolare sono analizzati i seguenti indicatori: A) Utilizzo e frequenza d uso della sostanza da parte del ragazzo Per ognuna delle sostanza esaminate sia che esse siano legali (come alcol e nicotina) oppure illegali (ad esempio cannabis, cocaina, MDMA, LSD, ecc.) è stato valutato l uso nel corso della vita o lifetime use (cioè l aver utilizzato almeno una volta nella vita una specifica sostanza) e l uso nell ultimo anno (cioè nei 12 mesi precedenti alla somministrazione della batteria). La variabile lifetime use viene normalmente utilizzata come misura della probabilità cumulativa dell uso di sostanze mentre l uso della sostanza nell ultimo anno è indicativa dell uso attivo di sostanza nella vita del giovane (Bialer, 2002; NIDA, 2000). In accordo con la ricerca internazionale è stato inoltre valutato l uso di droghe nei locali notturni o club drug use cioè l uso di sostanze quali le meta anfetamine, MDMA, LSD, GHB, ketamina, o flunitrazepam (Wu, Schlenger, Galvin, 2006). Conoscenza diretta e indiretta delle sostanze e percezione soggettiva di pericolosità È stata valutata la conoscenza relativa ai possibili danni arrecati dalle diverse sostanze, i possibili effetti positivi e negativi, l eventuale bisogno di ulteriori informazioni. In riferimento ad ogni sostanza è stato indagato (su scala Likert a 5 passi da 1 = sono in completo disaccordo a 5 = sono in completo accordo) quanto l uso delle sostanze sia sbagliato, dannoso per la salute e pericoloso. Un ulteriore domanda ha valutato la percezione soggettiva della capacità di evitare il consumo (su scala Likert a 5 passi da 1 = per nulla a 5 = molto). B) Aspettative nei confronti della sostanza Per ogni sostanza consumata è stato indagata la percezione soggettiva di beneficio attraverso il Questionario sulle Aspettative nei confronti delle Sostanze (D Alessio, Baiocco e Laghi, 2006). In accordo con precedenti studi (Baiocco et al., 2006; Laghi et al., 2013) sono state valutate tre aspettative principali: a) Disinibizione sessuale e comportamentale; b) Sollievo dalla sofferenza ansia e stress; c) Sicurezza sociale e interpersonale. Si è inoltre valutata la percezione di controllo nel futuro rispetto al coinvolgimento nel comportamento di utiizzo di sostanze, grazie alla seguente domanda: Per ognuna di queste sostanze, quanto pensi di starne lontano in futuro? (risposta su scala Likert a 4 passi da 1 = per nulla a 4 = molto). 169

170 D) Coinvolgimento di adulti significativi e coetanei nel comportamento di assunzione e nella dipendenza. E stato analizzato il ruolo specifico del contesto amicale e delle norme soggettive in merito al significato attribuito al proprio e altrui comportamento nel predire l uso di sostanze. Nello specifico è stata indagata l aspettativa soggettiva dell uso di sostanze da parte degli amici (cioè quanto secondo il giovane i propri amici si aspettano che egli sia in grado di astenersi dall utilizzare una sostanza) e l aspettativa soggettiva dell uso di sostanze da parte dei genitori (cioè quanto secondo il giovane i propri genitori si aspettano che egli sia in grado di astenersi dall utilizzare una sostanza). Entrambe queste due variabili sono misurate su una scala Likert a 5 passi (da 1 = per nulla a 4 = molto). È stato inoltre valutato, per ogni sostanza: a) il numero di amici coinvolti nel comportamento; b) il contesto di prima assunzione; c) con chi abitualmente si consuma la sostanza. E) Fiducia nelle relazioni con i genitori e con gli amici Sono state somministrate le scale Inventory of Parents and Peer Attachment (Armsde, 1996; Baiocco et al., 2009) per valutare la percezione della qualità della relazione con i genitori e con i propri amici. Le due versioni dell IPPA rappresentano lo strumento self-report maggiormente utilizzato in ambito internazionale per la misurazione della qualità della relazione con genitori e amici. Entrambe le scale sono caratterizzate da item cui il soggetto risponde su una scala Likert a 5 passi (da 1 = mai vero a 4 = sempre vero). F) Ricerca di sensazioni e assunzione di rischio Tra le variabili di personalità maggiormente utilizzate in ambito internazionale, la ricerca di sensazioni o sensation seeking rappresenta una delle dimensioni maggiormente correlate all uso di sostanze, al coinvolgimento in comportamenti eccitanti (ad esempio lanciarsi dal paracadute o fare sport estremi) o a rischio per la salute (come ad esempio guidare ad alta velocità, comportamento sessuale non protetto, ecc.). Nella presente ricerca è stata utilizzata la versione a 8 item della Sensation Seeking Scale (SSS-8 item; (Stephenson et al., 2007) che valuta le 4 dimensioni principali del costrutto: ricerca di esperienze, ricerca di avventura e brivido, disinibizione, suscettibilità alla noia. Gli item sono su scala Likert a 5 passi (da 1 = sono completamente in disaccordo a 5 = sono completamento d accordo). Per valutare l assunzione di rischio è stata somministrata la Risk Evaluation Scale o Scala di Valutazione del Rischio (Magar, Phillips, & Hoise, 2008) che è a versione modificata della Benthin Risk Perception Measure (Benthin et al., 1993). La scala è composta da 9 item su scala Likert a 7 passi (da 1 = i rischi sono maggiori dei benefici a 7 = i benefici sono molto più dei rischi) che misurano diversi comportamenti potenzialmente rischiosi per la salute, come avere rapporti sessuali non sicuri oppure viaggiare in macchina con qualcuno che ha bevuto. La somma degli item della scala viene interpretato come una misura della tendenza del giovane ad assumere comportamenti a rischio. 170

171 La scelta di queste variabili è dettata dalla necessità di studiare i fattori di rischio e di protezione legati all utilizzo di sostanze in adolescenza, al fine di poter progettare programmi di intervento che siano specifici per target di consumatori. I comportamenti a rischio sono definiti come azioni intenzionali dagli esiti non sicuri, con possibili ricadute psico-fisiche negative. In questo caso ci riferiamo, in particolar modo, all uso di sostanze, ma possono essere inclusi comportamenti come i rapporti sessuali non protetti o la guida pericolosa. Questi comportamenti sono indirizzati ad uno specifico scopo e, sebbene rischiosi, possano essere funzionali al raggiungimento di obiettivi personali. La componente cognitiva ha un peso sensibile nell attribuire significato a determinati comportamenti e fornirli di una coloritura affettiva ed emotiva. I principali fattori di rischio per gli adolescenti presentano caratteri: individuali (caratteristiche di personalità, variabili cognitive); relazionali (appartenenza a gruppi di pari); familiari (funzionamento familiare, stili parentali); sociali (SES, contesto culturale). I fattori di protezione, invece, salvaguardano la persona in situazioni di rischio, pericolo o disagio. La prevenzione è ritenuta una strategia prioritaria e fondamentale: nell ambito della progettualità di interventi concreti, sono risultate più efficaci le campagne preventive selettive, indicate su gruppi ristretti della popolazione: in particolare, i progetti rivolti a quelle fasce più giovani di persone, ritenute particolarmente a rischio, che coinvolgono, contemporaneamente, i genitori e gli insegnanti, nonché i principali protagonisti coinvolti nella vita dei ragazzi. Occorre, dunque, sviluppare adeguati programmi di prevenzione e analizzare la ricerca sulle dipendenze non soltanto in relazione alla prevalenza della problematica e ai dati epidemiologici ma, soprattutto, in relazione ai fattori di protezione e di rischio. Come precedentemente evidenziato, occorre tenere in considerazione tutti quei fattori comuni che contribuiscono ad influenzare lo sviluppo di comportamenti devianti e a rischio, legati al sistema familiare e sociale. In tal modo è possibile individuare tutte le strategie finalizzate all acquisizione di una mappatura delle criticità degli adolescenti che ci aiuteranno ad impostare un lavoro di progettazione mirato. 171

172 SEZIONE A: Dati descrittivi sul campione generale Lo studio Minerva ha coinvolto complessivamente soggetti, reclutati tramite i seguenti Servizi di Prevenzione, erogati dagli enti affidatari dei Servizi dell Agenzia Capitolina sulle tossicodipendenze, operanti sul territorio capitolino: 5 Servizi di Prevezione nelle Scuole di II grado: Mo.d.a.v.i. Onlus che comprende gli ex Municipi I-II-III-IV, corrispondenti alla ASL RM A. Cooperativa Sociale San Saturnino - Associazione Centro Oikia Onlus che lavorano negli ex Municipi V-VII-VIII-X, corrispondenti alla ASL RM B. Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi - ACLI Provinciali di Roma che si occupano degli ex Municipi VI-IX-XI-XII, corrispondenti alla ASL RM C. Cooperativa Sociale Socio-Sanitaria Futura che si colloca negli ex Municipi XIII- XV-XVI, corrispondenti alla ASL RM D. Cooperativa Ali Blu - Nuovi Orizzonti Onlus che comprendono gli ex Municipi XVII-XVIII-XIX-XX, corrispondenti alla ASL RM E. 1 Comunità giovanile, gestita da A.S.I. C.I.A.O. e ACLI Provinciali di Roma, che si trova nell ex Municipio XI. 1 Servizio di Prevenzione di comportamenti a rischio e promozione di stili di vita sani, erogato dalla Cooperativa Sociale Integrata Pegaso ar.l., che si trova nell ex Municipio XVIII. Inoltre, sono stati inseriti all interno del campione, questionari che sono stati somministrati nel corso dei 4 Progetti di INformAZIONE per il benessere dei GIOVANI, finanziati dall Agenzia mediante il Fondo Locale Giovani, realizzati da settembre a novembre del 2012, attraverso i seguenti enti operanti sul territorio: Cooperativa Sociale Albatros 1985 Onlus negli ex Municipi IV-V-VII-VIII-X. Associazione Centro Oikia Onlus - Associazione Crescere Insieme negli ex Municipi III-VI-IX-XI-XII. Integra Società Cooperativa Sociale a r.l. negli ex Municipi I-XIII-XV-XVI. Cooperativa Sociale Socio-Sanitaria Futura negli ex Municipi II-XVII-XVIII-XIX- XX. 172

173 La suddivisione del territorio di Roma Capitale, corrisponde alla suddivisione in 19 Municipi, relativa all anno 2012, pertanto precedente alla delibera dell Assemplea Capitolina, che, a marzo 2013, ha modificato la numerazione e la distribuzione geografica del territorio della capitale, in 15 Municipi. Tab. 1. Distribuzione per Municipi Municipio ASL Freq. Percent Cum. I-II-III-IV RM A ,81 13,81 V-VII-VIII-X RM B ,56 35,27 VI-IX-XI-XII RM C ,63 62,90 XIII-XV-XVI RM D ,30 77,20 XVII-XVIII-XIX-XX RM E ,80 100,00 Totale ,00 Al numero totale di persone reclutate presso i vari municipi vanno aggiunte 331 persone non residenti a Roma * Talvolta la numerosità del campione apparirà inferiore a perché sono stati riscontrati alcuni dati mancanti (missing data) in risposta ad alcuni quesiti del questionario (per es. un soggetto può non avere dichiarato il genere, ecc). Le analisi relative alle differenze tra Municipi, di genere e tra classi di età sono state computate sul numero effettivo dei dati raccolti che, quindi, per alcuni questiti potrebbe non corrispondere alla numerosità totale del campione esaminato. 173

174 SEZIONE A: Dati descrittivi sul campione generale Rispetto all appartenenza alle realtà Municipali, possiamo osservare che i partecipanti all indagine appartengono in ordine decrescente ai seguenti ex Municipi: XI (11,3%), XVIII (10,2%), X (8,3%), I (6,4%), XII (5,9%), V (5,6%), XVI (5,2%). I residenti negli altri Municipi sono stati coinvolti nello studio in percentuali comprese tra 1,1% (III) e 4,3% (IX). I non residenti a Roma, che hanno partecipato alla ricerca, sono il 10,3%. Grafico 1 - Distribuzione per Municipi 174

175 Tab. 1. Distribuzione per Municipi Municipi Freq. Percent Cum. Ex Municipio I 208 6,4 6,4 Ex Municipio II 56 1,7 8,2 Ex Municipio III 36 1,1 9,3 Ex Municipio IV 42 1,3 10,6 Ex Municipio V 182 5,6 16,2 Ex Municipio VI 106 3,3 19,5 Ex Municipio VII 115 3,6 23,1 Ex Municipio VIII 116 3,6 26,7 Ex Municipio IX 139 4,3 31,0 Ex Municipio X 269 8,3 39,3 Ex Municipio XI ,3 50,6 Ex Municipio XII 191 5,9 56,5 Ex Municipio XIII 145 4,5 61,0 Ex Municipio XV 101 3,1 64,2 Ex Municipio XVI 168 5,2 69,4 Ex Municipio XVII 66 2,0 71,4 Ex Municipio XVIII ,2 81,6 Ex Municipio XIX 125 3,9 85,5 Ex Municipio XX 137 4,2 89,7 Non residente a Roma ,3 100,0 Totale ,0 Per quanto concerne la distinzione tra i generi, possiamo notare una prevalenza molto lieve di donne all interno del campione (50,4%), mentre gli uomini rappresentano il 49,6% del totale. Tab. 2. Distribuzione di donne e uomini Genere Freq. Percent Cum. Donne ,40 49,60 Uomini ,60 100,00 Totale ,00 175

176 Grafico 2 - Distribuzione per Genere L età dei partecipanti è compresa tra 14 e 30 anni e la distribuzione del campione, in base all età, risulta essere: 56,5% tra 14 e 16 anni, 27,8% tra 17 e18 anni e 15,7% tra 19 e 30 anni, con una netta predominanza dei soggetti più giovani. Tab. 3. Distribuzione delle classi di età Classe età Freq. Percent Cum ,48 56, ,84 84, ,69 100,00 Totale ,00 Grafico 3 - Distribuzione per classi di età 176

177 SEZIONE B: Dati epidemiologici sul consumo di sostanze Sezione B1: Dati epidemiologici sul consumo di tabacco Presentiamo, di seguito, i dati relativi al consumo di tabacco nell ambito dello Studio MINERVA sulla popolazione giovanile in tema di sostanze stupefacenti. I partecipanti sono stati classificati come: non consumatori di tabacco, quando dichiarano di non aver mai fumato sigarette nella loro vita; consumatori occasionali, quando fanno un uso occasionale di tabacco (consumo medio annuale di 6 sigarette); consumatori abituali, quando assumono tabacco quotidianamente (consumo medio giornaliero di 16 sigarette). 1. DATI GENERALI RELATIVI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI TABACCO Nel complesso, il 67% dei soggetti ha dichiarato di non fumare, il 3,3% consuma sigarette con cadenza occasionale e il 29,7% ne fa un uso abituale. Tab. 1. Tipologia di consumatori/non consumatori di tabacco. Uso tabacco Freq. Percent Cum. Non fumatori ,96 49,96 Fumatori occasionali 107 3,32 70,28 Fumatori Abituali ,73 100,00 Totale ,00 Grafico 1 - Tipologia di consumatori/non consumatori di tabacco 177

178 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. L ex Municipio IV segnala la maggiore presenza di non fumatori, con il 78,6%, rispetto agli altri, mentre nell ex Municipio VI si rileva la percentuale superiore di fumatori occasionali con il 5,7% a confronto con gli altri distretti territoriali; infine, è l ex Muncipio VII a contare il numero maggiore di consumatori abituali di tabacco (42,6%) rispetto le altre Realtà Municipali. Tab. 2. Tipologia di consumatori/non consumatori di tabacco: differenze tra Municipi Municipio Ex Municipio I Ex Municipio II Ex Municipio III Ex Municipio IV Ex Municipio V Ex Municipio VI Ex Municipio VII Ex Municipio VIII Ex Municipio IX Ex Municipio X Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Non consum. Occasiona le Abituale Totale f ,35% 1,92% 31,73% 100,00% 6,39% 3,74% 6,88% 6,45% f ,14% 7,14% 35,71% 100,00% 1,48% 3,74% 2,09% 1,74% f ,00% 0,00% 25,00% 100,00% 1,25% 0,00% 0,94% 1,12% f ,57% 4,76% 16,67% 100,00% 1,53% 1,87% 0,73% 1,30% f ,09% 2,20% 35,71% 100,00% 5,23% 3,74% 6,78% 5,64% f ,15% 5,66% 30,19% 100,00% 3,15% 5,61% 3,34% 3,29% f ,91% 3,48% 42,61% 100,00% 2,87% 3,74% 5,11% 3,56% f ,55% 3,45% 25,00% 100,00% 3,84% 3,74% 3,02% 3,60% f ,38% 1,44% 25,18% 100,00% 4,72% 1,87% 3,65% 4,31% f ,54% 4,83% 28,62% 100,00% 8,29% 12,15% 8,03% 8,34% f ,15% 4,67% 24,18% 100,00% 11,99% 15,89% 9,18% 11,28% f ,59% 3,66% 27,75% 100,00% 6,06% 6,54% 5,53% 5,92% f ,14% 2,07% 33,79% 100,00% 178

179 Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non residenti a Roma TOTALE 4,31% 2,80% 5,11% 4,49% f ,31% 4,95% 25,74% 100,00% 3,24% 4,67% 2,71% 3,13% f ,62% 4,76% 22,62% 100,00% 5,65% 7,48% 3,96% 5,21% f ,67% 4,55% 28,79% 100,00% 2,04% 2,80% 1,98% 2,05% f ,56% 2,13% 24,32% 100,00% 11,20% 6,54% 8,34% 10,20% f ,40% 0,00% 41,60% 100,00% 3,38% 0,00% 5,42% 3,87% f ,69% 5,11% 29,20% 100,00% 4,17% 6,54% 4,17% 4,25% f ,12% 2,11% 37,76% 100,00% 9,21% 6,54% 13,03% 10,26% f ,96% 3,32% 29,73% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Pearson chi2(38) = Pr = Si è osservata una tendenza verso la significatività tra i due generi rispetto al consumo di sigarette, che vede gli uomini prevalere come non fumatori (69,1%) a confronto con le donne (64,8%), mentre sono più queste ultime ad appartenere alla categoria dei fumatori occasionali (4,2%) e abituali (30,9%) rispetto agli uomini (rispettivamente 2,4% e 28,5%). Tab. 3. Tipologia di consumatori/non consumatori di tabacco: differenze di genere Genere Non consum. Occasionale Abituale Totale f Donne 64,82 4,24 30,93 100,00 48,80 64,49 52,45 50,40 f Uomini 69,13 2,38 28,50 100,00 51,20 35,51 47,55 49,60 f Totale 66,96 3,32 29,73 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

180 Anche per quanto riguarda la distinzione per classi di età, si è evidenziata una tendenza verso la significatività. È, infatti, soprattutto tra i più giovani (14-16 anni) che si rileva la maggior presenza di non fumatori, con il 73,3%: tra i partecipanti più grandi, tra 19 e 30 anni, emerge il maggior numero di fumatori abituali (40%), mentre i fumatori occasionali sembrano equidistribuirsi nelle tre fasce di età (percentuali tra 3,2 e 3,4). Tab. 4. Tipologia di consumatori/non consumatori di tabacco: differenze di età Classe età Non consum. Occasionale Abituale Totale f ,27 3,40 23,33 100,00 61,81 57,94 44,32 56,48 f ,80 3,23 36,97 100,00 24,86 27,10 34,62 27,84 f ,92 3,16 39,92 100,00 13,33 14,95 21,06 15,69 f Totale 66,96 3,32 29,73 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

181 2. ANALISI DELLE RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL QUESTIONARIO SUL TABACCO E VARIABILI DESCRITTIVE (MUNICIPI, GENERE, ETA ). 1. Conoscenza dei danni arrecati dal fumo (dom. 15). Complessivamente, l 84% dei partecipanti ha dichiarato di essere a conoscenza dei danni provocati dal fumo. Grafico 2 - Conoscenza dei danni provocati dal tabacco Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, possiamo comunque evidenziare che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio III, con il 33,3%, e dell ex Municipio XI con il 30%, a segnalare la minore conoscenza dei problemi legati al consumo di sigarette. Tab. 5. Conoscenza dei danni provocati dal tabacco: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 84,62% 15,38% 100,00% 6,50% 6,19% 6,45% f Ex Municipio II 89,29% 10,71% 100,00% 1,85% 1,16% 1,74% f Ex Municipio III 66,67% 33,33% 100,00% 0,89% 2,32% 1,12% f Ex Municipio IV 92,86% 7,14% 100,00% 1,44% 0,58% 1,30% f Ex Municipio V 89,01% 10,99% 100,00% 5,98% 3,87% 5,64% f Ex Municipio VI 90,57% 9,43% 100,00% 3,54% 1,93% 3,29% 181

182 Ex Municipio VII Ex Municipio VIII Ex Municipio IX Ex Municipio X Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non residenti a Roma TOTALE f ,48% 16,52% 100,00% 3,54% 3,68% 3,56% f ,07% 12,93% 100,00% 3,73% 2,90% 3,60% f ,77% 12,23% 100,00% 4,50% 3,29% 4,31% f ,48% 11,52% 100,00% 8,79% 6,00% 8,34% f ,05% 29,95% 100,00% 9,41% 21,08% 11,28% f ,15% 18,85% 100,00% 5,72% 6,96% 5,92% f ,21% 13,79% 100,00% 4,61% 3,87% 4,49% f ,15% 14,85% 100,00% 3,17% 2,90% 3,13% f ,88% 10,12% 100,00% 5,57% 3,29% 5,21% f ,88% 12,12% 100,00% 2,14% 1,55% 2,05% f ,02% 13,98% 100,00% 10,45% 8,90% 10,20% f ,80% 15,20% 100,00% 3,91% 3,68% 3,87% f ,51% 9,49% 100,00% 4,58% 2,51% 4,25% f ,15% 20,85% 100,00% 9,67% 13,35% 10,26% f ,97% 16,03% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 182

183 Rispetto alla conoscenza dei danni provocati dal consumo di sigarette, è emersa una differenza significativa tra i generi che indica le donne come maggiormente consapevoli dei possibili problemi provocati dal fumo (88,8%) rispetto agli uomini (79,1%). Tab. 6. Conoscenza dei danni provocati dal tabacco: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,81 11,19 100,00 53,30 35,20 50,40 f ,06 20,94 100,00 46,70 64,80 49,60 f ,97 16,03 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Per quanto riguarda la distinzione per classi di età si è rilevata una tendenza verso la significatività. Sono soprattutto i più giovani 85,6% dei partecipanti tra 14 e 16 anni - a dichiarare di essere a conoscenza dei danni procurati dal fumo, mentre una percentuale inferiore dei partecipanti tra 17 e 18 anni (83,5%) e tra 19 e 30 anni (78,9%) afferma di essere informata rispetto ai danni provocati dall uso di tabacco. Tab. 7. Conoscenza dei danni provocati dal tabacco: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,62 14,38 100,00 57,59 50,68 56,48 f ,52 16,48 100,00 27,69 28,63 27,84 f ,85 21,15 100,00 14,73 20,70 15,69 f Totale 83,97 16,03 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

184 2. Danni provocati dal fumo (dom. 15a) Analizzando le credenze dei giovani relative agli effetti negativi del fumo, è emerso che la maggior parte degli effetti negativi sono riconducibili prevalentemente agli esiti di malattie, come il cancro, i disturbi cardiovascolari, etc (68%), seguiti dagli aspetti relativi alla dipendenza fisica e psicologica (20%) e, infine, da eventuali problematiche di tipo neuropsicologico (11%). Tab 8. Danni provocati dal fumo Danni provocati dal fumo (Totale risposte: 6.452) Tipologia di danno Cancro ai polmoni 28 Fisici (f=4.800; =68) Igiene orale 16 Cardiovascolari 14 Problemi di pelle 10 Dipendenza (f=1.400; =20) Psicologica 15 Fisica 5 Neuroni 8 Neuropsicologici (f=800; =11) Problemi di performance 2 Problemi attentivi 1 Economici (f=50; =1) Costi elevati 1 3. Effetti positivi attribuiti al consumo di tabacco (dom. 16). Complessivamente, poco meno di un quinto del campione (19,1%) ritiene che fumare tabacco abbia degli effetti positivi. Grafico 3 - Effetti positivi attribuiti al tabacco 184

185 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sono soprattutto i residenti dell ex Municipio IX, con il 27,3%, e dell ex Municipio II con il 26,8%, ad attribuire effetti positivi al consumo di tabacco. Tab. 9. Effetti positivi attribuiti al tabacco: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 16,83% 83,17% 100,00% 5,67% 6,63% 6,45% f Ex Municipio II 26,79% 73,21% 100,00% 2,43% 1,57% 1,74% f Ex Municipio III 16,67% 83,33% 100,00% 0,97% 1,15% 1,12% f Ex Municipio IV 14,29% 85,71% 100,00% 0,97% 1,38% 1,30% f Ex Municipio V 23,63% 76,37% 100,00% 6,97% 5,33% 5,64% f Ex Municipio VI 21,70% 78,30% 100,00% 3,73% 3,18% 3,29% f Ex Municipio VII 20,00% 80,00% 100,00% 3,73% 3,53% 3,56% f Ex Municipio VIII 22,41% 77,59% 100,00% 4,21% 3,45% 3,60% f Ex Municipio IX 27,34% 72,66% 100,00% 6,16% 3,87% 4,31% f Ex Municipio X 19,70% 80,30% 100,00% 8,59% 8,28% 8,34% f Ex Municipio XI 13,19% 86,81% 100,00% 7,78% 12,11% 11,28% f Ex Municipio XII 20,42% 79,58% 100,00% 6,32% 5,83% 5,92% 185

186 Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non residenti a Roma TOTALE f ,14% 75,86% 100,00% 5,67% 4,22% 4,49% f ,81% 81,19% 100,00% 3,08% 3,14% 3,13% f ,24% 79,76% 100,00% 5,51% 5,14% 5,21% f ,67% 83,33% 100,00% 1,78% 2,11% 2,05% f ,16% 87,84% 100,00% 6,48% 11,08% 10,20% f ,40% 81,60% 100,00% 3,73% 3,91% 3,87% f ,98% 81,02% 100,00% 4,21% 4,25% 4,25% f ,36% 77,64% 100,00% 11,99% 9,85% 10,26% f ,13% 80,87% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Uomini (19,2%) e donne (19,1%) non si differenziano in modo significativo nel riconoscere effetti positivi al consumo di tabacco. Tab. 10. Effetti positivi attribuiti al tabacco: differenze di genere Sesso Sì No Totale f Donne 19,07 80,93 100,00 50,24 50,44 50,40 f Uomini 19,19 80,81 100,00 49,76 49,56 49,60 f Totale 19,13 80,87 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

187 Per quanto riguarda la distribuzione per classi di età, sono emerse differenze significative tra i gruppi rispetto al ritenere che il consumo di sigarette abbia effetti positivi, per cui sarebbero i partecipanti di età intermedia (17-18 anni) ad attribuire maggiormente all uso di tabacco conseguenze positive (24,4%) rispetto ai più giovani (14-16 anni, 16,7%) e ai più grandi (19-30 anni, 18,6%). Tab. 11. Effetti positivi attribuiti al tabacco: differenze di età Classe età Sì No Totale Totale f ,68 83,32 100,00 49,27 58,18 56,48 f ,39 75,61 100,00 35,49 26,03 27,84 F ,58 81,42 100,00 15,24 15,79 15,69 f ,13 80,87 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Effetti positivi attribuiti al consumo di tabacco (dom. 16a) Rispetto agli effetti positivi legati all utlilizzo della sostanza, la maggioranza ritiene che il fumo li aiuti ad alleviare l ansia e lo stress (48%), mentre il 27% dei partecipanti attribuisce al consumo di sigarette effetti di rilassamento. Il 13% dei soggetti pensa che fumare aiuti a socializzare, mentre il 12% ritiene che la sigaretta possa contribuire a farli sentire alla moda. Tab 12. Effetti positivi Effetti positivi (Totale risposte: 935) Tipologia di effetto positivo Antistress 25 Sollievo Ansia/Stress (f=450; =48) Diminuisce la tensione 15 Allevia l ansia 5 Allevia le preoccupazioni 3 Relax (f=250; =27) Svago 19 Passatempo/Ozio 8 Socializzazione (f=125; =13) Stare con gli altri 10 Divertirsi con gli amici 3 Status simbol (f=110; =12) Sentirsi come gli altri

188 5. Esigenza di acquisire nuove informazioni sul tabacco (dom. 17) Complessivamente poco più della metà dei partecipanti (50,4%) ha dichiarato di desiderare ulteriori informazioni sul fumo. Grafico 4 - Esigenza di informazioni sul tabacco 188

189 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. È possibile evidenziare che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio XIX, con il 66,6%, seguiti da quelli degli ex Municipi IX, X, XVI, XVIII, tutti con percentuali comprese tra il 56 e il 57%, a segnalare l esigenza di implementare le proprie conoscenza relative al consumo di sigarette. Tab. 13. Esigenza di informazioni sul tabacco: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 47,12% 52,88% 100,00% 6,03% 6,87% 6,45% f Ex Municipio II 51,79% 48,21% 100,00% 1,78% 1,69% 1,74% f Ex Municipio III 30,56% 69,44% 100,00% 0,68% 1,56% 1,12% f Ex Municipio IV 38,10% 61,90% 100,00% 0,98% 1,62% 1,30% f Ex Municipio V 47,80% 52,20% 100,00% 5,35% 5,93% 5,64% f Ex Municipio VI 53,77% 46,23% 100,00% 3,51% 3,06% 3,29% f Ex Municipio VII 51,30% 48,70% 100,00% 3,63% 3,50% 3,56% f Ex Municipio VIII 47,41% 52,59% 100,00% 3,38% 3,81% 3,60% f Ex Municipio IX 56,12% 43,88% 100,00% 4,80% 3,81% 4,31% f Ex Municipio X 57,25% 42,75% 100,00% 9,48% 7,18% 8,34% 189

190 Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non residenti a Roma TOTALE f ,58% 57,42% 100,00% 9,54% 13,05% 11,28% f ,55% 54,45% 100,00% 5,35% 6,50% 5,92% f ,72% 48,28% 100,00% 4,62% 4,37% 4,49% f ,50% 49,50% 100,00% 3,14% 3,12% 3,13% f ,55% 43,45% 100,00% 5,85% 4,56% 5,21% f ,52% 48,48% 100,00% 2,09% 2,00% 2,05% f ,23% 43,77% 100,00% 11,38% 8,99% 10,20% f ,60% 38,40% 100,00% 4,74% 3,00% 3,87% f ,26% 54,74% 100,00% 3,82% 4,68% 4,25% f ,34% 51,66% 100,00% 9,85% 10,68% 10,26% f ,37% 49,63% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Pearson chi2(4) = Pr =

191 Per quanto riguarda l intenzione di acquisire nuove informazioni sul consumo di sigarette, è stata rilevata una differenza significativa tra i generi, che indica le donne come maggiormente desiderose (53,9%) di implementare le proprie conoscenze sul fumo rispetto agli uomini (46,8%). Donne Uomini Totale Tab. 14. Esigenza di informazioni sul tabacco: differenze di genere Genere Sì No Totale f ,94 46,06 100,00 53,97 46,78 50,40 f ,75 53,25 100,00 46,03 53,22 49,60 f ,37 49,63 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Rispetto alla divisione per fasce di età, si osserva una differenza significativa per cui sarebbero i ragazzi più giovani, di età compresa tra 14 e 16 anni, a dichiarare di desiderare maggiori informazioni sul fumo (54,8%) rispetto ai partecipanti più grandi. Infatti, il 48,8% degli adolescenti tra 17 e 18 anni e il 37,2% dei partecipanti tra 19 e 30 anni ha affermato di volere aumentare le proprie conoscenze rispetto al consumo di tabacco. Tab. 15. Esigenza di informazioni sul tabacco: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,83 45,17 100,00 61,48 51,41 56,48 f ,78 51,22 100,00 26,95 28,73 27,84 f ,15 62,85 100,00 11,57 19,86 15,69 f Totale 50,37 49,63 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

192 6. Consumo di tabacco (dom. 20). Complessivamente, oltre la metà dei partecipanti (55%) dichiara di avere consumato tabacco nella propria vita, mentre il 45% del campione è composto da persone che non hanno mai fumato sigarette. Grafico 5 - Consumo di tabacco Le donne hanno dichiarato maggiormente (58,7%) di aver fumato sigarette in passato rispetto agli uomini (51,3%). Tab. 16. Consumo di tabacco: differenze di genere Sesso Sì No Totale f Donne 58,67 41,33 100,00 53,75 46,31 50,40 f Uomini 51,31 48,69 100,00 46,25 53,69 49,60 f Totale 55,02 44,98 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

193 Anche per quanto riguarda la suddivisione per classi di età si sono riscontrate differenze significative: i partecipanti di età maggiore (19-30 anni) hanno affermato di aver consumato tabacco, in passato, in misura superiore (65,2%) sia degli adolescenti di età compresa tra 17 e 18 anni (60,2%), sia dei ragazzi tra 14 e 16 anni (49,6%) Totale Tab. 17. Consumo di tabacco: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,62 50,38 100,00 50,93 63,27 56,48 f ,24 39,76 100,00 30,48 24,60 27,84 f ,22 34,78 100,00 18,59 12,13 15,69 f ,02 44,98 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Luogo in cui si è fumato tabacco la prima volta (dom. 21). Complessivamente, la maggior parte del campione (45,4%) ha dichiarato di aver fumato, la prima volta, in luoghi pubblici all aperto (come parchi, giardini, strade), il 19,2% a scuola e/o in gita, il 15,6% a casa di amici, l 11,7% a casa propria e l 8,1% durante eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party). Grafico 6 - Luogo in cui si è fumato tabacco la prima volta 193

194 È emersa una sostanziale omogeneità tra uomini e donne rispetto al luogo in cui hanno fumato la prima volta. Sesso Donne Uomini Totale Tab. 18. Luogo iniziale del consumo del tabacco: differenze di genere Casa Casa Eventi Luoghi Scuola/gita propria amici mondani pubblici Totale ,53 15,30 20,02 8,28 44,86 100,00 52,88 52,71 56,01 55,24 53,10 53, ,94 15,96 18,27 7,80 46,04 100,00 47,12 47,29 43,99 44,76 46,90 46, ,72 15,61 19,21 8,06 45,41 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Per quanto riguarda la suddivisione per età, si sono rilevate differenze significative, per cui i partecipanti più grandi (19-30 anni), avrebbero cominciato a fumare maggiormente a scuola e/o in gita (23,3%), a casa di amici (20,6%), a casa propria (14,6%) e in occasione di eventi mondani (11,5%) in misura superiore agli altri due gruppi, mentre i soggetti tra 14 e 16 anni avrebbero fumato sigarette, la prima volta, prevalentemente in luoghi pubblici (51,3%) a confronto con le altre due classi di età. Tab. 19. Luogo iniziale del consumo del tabacco: differenze di età Classe età Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale propria amici gita mondani pubblici f ,95 14,05 17,48 6,19 51,33 100,00 47,60 45,85 46,33 39,16 57,57 50,93 f ,28 15,16 19,59 9,06 44,92 100,00 29,33 29,60 31,09 34,27 30,15 30,48 f ,55 20,61 23,33 11,52 30,00 100,00 23,08 24,55 22,58 26,57 12,28 18,59 f ,72 15,61 19,21 8,06 45,41 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr =

195 8. Persone con cui si è consumato tabacco la prima volta (dom. 22). Complessivamente, la schiacciante maggioranza del campione (89,4%) ha dichiarato di aver fumato la prima volta in compagnia di amici, mentre il 6,9% era da solo e il 3,7% era in presenza di familiari. Grafico 7 - Persone con cui si è consumato tabacco la prima volta Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne le persone con le quali si è cominciato a fumare. Tab. 20. Persone con cui si è iniziato a fumare tabacco: differenze di genere Donne Uomini Totale Sesso Da solo Amici Familiari Totale f ,81 89,62 3,56 100,00 53,28 53,88 51,52 53,75 f ,94 89,16 3,90 100,00 46,72 46,12 48,48 46,25 f ,87 89,41 3,72 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

196 Non si sono rilevate differenze significative tra le diverse classi di età rispetto alle persone con cui si è iniziato a fumare sigarette. Tab. 21. Persone con cui si è iniziato a fumare tabacco: differenze di età Classe età Da solo Amici Familiari Totale f ,42 90,04 3,54 100,00 47,54 51,29 48,48 50,93 f ,28 90,02 3,70 100,00 27,87 30,69 30,30 30,48 f ,09 86,67 4,24 100,00 24,59 18,02 21,21 18,59 f Totale 6,87 89,41 3,72 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Consumo attuale di tabacco (dom. 23). Del gruppo di persone che hanno esperienza di fumo di sigarette, il 67% dei soggetti ha dichiarato di aver smesso di fumare, mentre circa un terzo (33%) fuma ancora. Grafico 8 - Consumo attuale di tabacco 196

197 Il 35,2% delle donne e il 30,9% degli uomini ha dichiarato di fumare attualmente, non segnalando differenze significative tra i generi rispetto al consumo di tabacco. Tab. 22. Consumo attuale di tabacco: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,18 64,82 100,00 53,66 48,80 50,40 f ,88 69,13 100,00 46,34 51,20 49,60 f ,04 66,96 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Si sono rilevate differenze significative tra le fasce di età rispetto all attuale consumo di tabacco, per cui sarebbero i soggetti più grandi (19-30 anni) a consumare attualmente tabacco più (43,1%) dei partecipanti di anni (40,2%) e, soprattutto, dei più piccoli di età compresa tra 14 e 16 anni (26,7%). Tab. 23. Consumo attuale di tabacco: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,73 73,27 100,00 45,68 61,81 56,48 f ,20 59,80 100,00 33,86 24,86 27,84 f ,08 56,92 100,00 20,45 13,33 15,69 f ,04 66,96 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

198 10. Persone con cui si consuma tabacco (dom. 25). Complessivamente, quasi quattro quinti del campione (79,2%) ha dichiarato di consumare sigarette in compagnia di amici; il 18,8% fuma da solo e il 2% in presenza di familiari. Grafico 9 Persone con cui si consuma tabacco Si sono evidenziate differenze significative tra i generi, per cui le donne fumerebbero maggiormente in compagnia di amici (83,9% e di familiari (2,5%) confrontate con gli uomini (rispettivamente 73,7% e 1,6%), i quali, invece, consumano tabacco da soli in misura superiore (24,7%) rispetto alle donne (13,7%). Tab. 24. Persone con cui si consuma tabacco: differenze di genere Genere Da solo Amici Familiari Totale f Donne 13,64 83,92 2,45 100,00 39,00 56,87 63,64 53,66 f Uomini 24,70 73,68 1,62 100,00 61,00 43,13 36,36 46,34 f Totale 18,76 79,17 2,06 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

199 Si sono riscontrate differenze significative in relazione alle fasce di età. Infatti, i soggetti più piccoli, tra 14 e 16 anni, tendono più degli altri gruppi di età a fumare con amici (88,5%), mentre i più grandi, trai 19 e 30 anni, sono più inclini a fumare da soli (38,5%) e gli adolescenti tra 17 e 18 anni hanno dichiarato di fumare insieme ai famiiari più frequentemente (2,8%) rispetto agi altri due gruppi di età. Tab. 25. Persone con cui si consuma tabacco: differenze di età Classe età Da solo Amici Familiari Totale f Totale 9,65 88,50 1,85 100,00 23,50 51,07 40,91 45,68 f ,11 78,12 2,77 100,00 34,50 33,41 45,45 33,86 f ,53 60,09 1,38 100,00 42,00 15,52 13,64 20,45 f ,76 79,17 2,06 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Consumo di tabacco a casa (dom. 26) Complessivamente, all interno del gruppo di consumatori di tabacco, il 38% ha dichiarato di fumare a casa. Grafico 10 - Consumo di tabacco a casa 199

200 Per quanto riguarda le differenze di genere, tra uomini e donne non si sono riscontrate differenze significative rispetto al fumare sigarette a casa. Tab. 26. Consumo di tabacco a casa: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Si No Totale f ,97 65,03 100,00 49,38 56,28 53,66 f ,50 58,50 100,00 50,62 43,72 46,34 f ,99 62,01 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Possiamo osservare, invece, differenze significative tra le classi di età rispetto al consumare tabacco in ambiente domestico. Si è evidenziato un andamento crescente del fenomeno poiché, all aumentare dell età, si accresce anche la possibilità che i soggetti fumino sigarette a casa. Infatti, mentre solo il 24% dei ragazzi tra 14 e 16 anni attua questo comportamento, la percentuale aumenta al 42,7% per gli adolescenti tra 17 e 18 anni e al 61,5% per i partecipanti tra 19 e 30 anni. Tab. 27. Consumo di tabacco a casa: differenze di età Classe età Si No Totale f ,02 75,98 100,00 28,89 55,98 45,68 f ,66 57,34 100,00 38,02 31,32 33,86 f ,47 38,53 100,00 33,09 12,71 20,45 f Totale 37,99 62,01 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

201 3. CONFRONTI TRA LE CARATTERISTICHE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI TABACCO. 12. Numero di amici che consumano tabacco (dom. 18). All interno del gruppo di consumatori di tabacco non sono state riscontrate differenze significative tra i fumatori occasionali e abituali di sigarette rispetto al numero di amici a loro volta fumatori (F=1.45; p=ns). Tab. 28. Tipologia di fumatori e numero di amici fumatori Tipo fumatore Media Dev. St. Freq. Occasionale 15,42 23, Abituale 18,21 23, Totale 17,93 23, Età di esordio del consumo di tabacco (dom. 20a). Dall analisi della varianza effettuata confrontando i diversi gruppi di consumatori sono emerse differenze significative rispetto all età di esordio (F=6.99; p<.001). I successivi confronti post-hoc hanno evidenziato una tendenza verso la significativit, per cui i fumatori abituali avrebbero cominciato a fumare prima, in media a 13,62 anni (DS = 2,03), rispetto ai fumatori occasionali, che hanno iniziato a fumare circa sei mesi dopo, in media a 14,15 anni, con una maggiore variabilità infragruppo (DS = 3,19). Questo dato sembra indicare che maggiore è l età di esordio nel fumare sigarette, più è probabile rimanere fumatori sporadici. Tab. 29. Tipologia di fumatori ed età di esordio Tipo fumatore Media Dev. St. Freq. Occasionale 14,15 3, Abituale 13,62 2, Totale 13,67 2, Aspettative legate al consumo di tabacco: sollievo da stress e ansie, disinibizione, sicurezza sociale (dom. 27). Nel nostro campione sono emerse differenze significative tra i fumatori abituali e occasionali rispetto alla qualità delle aspettative sugli effetti del fumo di sigarette (F=21.42; p<.0001). 201

202 Coloro che fumano abitualmente mostrano di avere aspettative significativamente maggiori di sollievo dallo stress e dall ansia (M = 3,66, DS = 0,93) rispetto a coloro che fumano sigarette occasionalmente (M = 3,21, DS = 1,01). Tab. 30. Tipologia di fumatori e sollievo da stress e ansie Tipo fumatore Media Dev. St. Freq. Occasionale 3,21 1, Abituale 3,66 0, Totale 3,61 0, I due gruppi di fumatori non si differenziano, invece, rispetto alle aspettative sugli effetti di disinibizione (F=1.11; p=n.s.) e di sicurezza sociale (F=0.74; p=n.s.), sebbene, pur in assenza di significativa, i fumatori abituali mostrino parametri leggermente superiori rispetto ai fumatori occasionali. Tab. 31. Tipologia di fumatori, disinibizione e sicurezza sociale Disinibizione Tipo fumatore Media Dev. St. Freq. Occasionale 2,03 1, Abituale 1,92 1, Totale 1,93 1, Sicurezza sociale Tipo fumatore Media Dev. St. Freq. Occasionale 1,71 1, Abituale 1,61 0, Totale 1,62 1,

203 Sezione B2: Dati epidemiologici sul consumo di alcol. Presentiamo, di seguito, i dati relativi al consumo di alcol nell ambito dello Studio MINERVA sulla popolazione giovanile in tema di sostanze stupefacenti. In accordo con altre ricerche presenti nel contesto nazionale ed internazionale (Baiocco et al., 2010; Laghi et al., 2013) i partecipanti sono stati classificati come: Non bevitori (vengono definiti tali i soggetti che bevono meno di due volte l anno o che non bevono alcolici); Bevitori sociali o Social Drinkers (frequenza di consumo alcolico che va da 3/4 volte l anno a 3/4 volte al mese); Binge Drinkers (4 drinks per le donne, 5 drinks per gli uomini in una sola occasione con frequenza di 1-8 episodi nell ultimo mese); Forti bevitori o Heavy Drinkers (4/5 drinks in una sola occasione con frequenza di più di 8 episodi nell ultimo mese). 1. DATI GENERALI RELATIVI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI ALCOL Nel complesso, nel campione indagato dallo studio, è stato riscontrato il 33,5% di non bevitori, il 39,5% di bevitori sociali, il 25,2% di binge drinkers e l 1,7% di forti bevitori. Tab. 1. Tipologia di consumatori/non consumatori di alcol Uso alcol Freq. Percent Cum. Non bevitore ,51 33,51 Bevitore sociale ,53 73,04 Binge ,22 98,26 Forte bevitore 59 1,74 100,0 Totale ,00 Grafico 1 - Tipologia di consumatori/non consumatori di alcol 203

204 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, possiamo sottolineare che nell ex Municipio XVIII risiede il maggior numero di non bevitori (36,8%) rispetto alle altre realtà territoriali; la presenza più rilevante di bevitori sociali, invece, è stata riscontrata negli ex Municipi VII (48,7%) e XVII (48,5%); i binge drinkers prevalgono soprattutto nell ex Municipio IV (45,2%); infine, è negli ex Muncipi XIX (8%) e V (6,8%) che riscontriamo la percentuale maggiore di forti bevitori a confronto con le altre Realtà Municipali. Tabella 2. Tipologia di consumatori/non consumatori di alcol: differenze tra Municipi Municipio Non bev. Bev. Sociale Binge Forte Bev. Totale f Ex Municipio I 20,67% 36,06% 43,27% 0,00% 100,00% 4,88% 5,89% 8,90% 0,00% 6,45% Ex Municipio II Ex Municipio III Ex Municipio IV Ex Municipio V Ex Municipio VI Ex Municipio VII Ex Municipio VIII Ex Municipio IX Ex Municipio X f ,07% 39,29% 39,29% 5,36% 100,00% 1,02% 1,73% 2,18% 5,08% 1,74% f ,56% 33,33% 33,33% 2,78% 100,00% 1,25% 0,94% 1,19% 1,69% 1,12% f ,81% 30,95% 45,24% 0,00% 100,00% 1,13% 1,02% 1,88% 0,00% 1,30% f ,22% 38,46% 29,12% 2,20% 100,00% 6,24% 5,49% 5,24% 6,78% 5,64% f ,08% 47,17% 20,75% 0,00% 100,00% 3,85% 3,92% 2,18% 0,00% 3,29% f ,35% 48,70% 23,48% 3,48% 100,00% 3,17% 4,40% 2,67% 6,78% 3,56% f ,17% 38,79% 30,17% 0,86% 100,00% 3,97% 3,53% 3,46% 1,69% 3,60% f ,58% 41,01% 35,25% 2,16% 100,00% 3,40% 4,47% 4,85% 5,08% 4,31% f ,05% 46,84% 28,25% 1,86% 100,00% 7,03% 9,89% 7,52% 8,47% 8,34% Ex Municipio XI f

205 Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE 28,85% 40,11% 29,95% 1,10% 100,00% 11,90% 11,46% 10,78% 6,78% 11,28% f ,61% 39,27% 34,55% 1,57% 100,00% 5,33% 5,89% 6,53% 5,08% 5,92% f ,79% 31,03% 33,79% 1,38% 100,00% 5,56% 3,53% 4,85% 3,39% 4,49% f ,68% 40,59% 25,74% 1,98% 100,00% 3,63% 3,22% 2,57% 3,39% 3,13% f ,21% 44,05% 32,14% 0,60% 100,00% 4,42% 5,81% 5,34% 1,69% 5,21% f ,15% 48,48% 33,33% 3,03% 100,00% 1,13% 2,51% 2,18% 3,39% 2,05% f ,78% 40,73% 20,67% 1,82% 100,00% 13,72% 10,52% 6,73% 10,17% 10,20% f ,20% 36,00% 36,80% 8,00% 100,00% 2,72% 3,53% 4,55% 16,95% 3,87% f ,71% 38,69% 39,42% 2,19% 100,00% 3,06% 4,16% 5,34% 5,08% 4,25% f ,53% 31,12% 33,84% 1,51% 100,00% 12,59% 8,08% 11,08% 8,47% 10,26% f ,34% 39,49% 31,34% 1,83% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 205

206 Rispetto alla tipologia di consumatori/non consumatori di alcol è emersa una differenza significativa tra i generi che indica le donne come bevitrici sociali (43,4%) in misura superiore agli uomini (35,5%). D altra parte, tra questi ultimi, si evidenzia la maggior presenza di non bevitori (34,1%), binge drinkers (27,8%) e forti bevitori (2,6%) confrontati con le donne (rispettivamente 32,8%, 22,6% e 1,1%). Tabella 3. Tipologia di consumatori/non consumatori: differenze di genere Genere Non bev. Bev. Sociale Binge Forte Bev. Totale f Donne Uomini Totale 32,84% 43,42% 22,63% 1,11% 100,00% 49,44% 55,42% 45,26% 30,51% 50,40% f ,13% 35,50% 27,81% 2,56% 100,00% 50,56% 44,58% 54,74% 69,49% 49,60% f ,48% 39,49% 25,20% 1,83% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Pearson chi2(3) = Pr = Per quanto riguarda la distinzione per classi di età, si sono riscontrate differenze significative. E soprattutto trai più giovani (14-16 anni) che si è rilevata la maggior presenza di non bevitori, con il 37,5%, mentre tra i più grandi (19 e 30 anni) è emerso il maggior numero di bevitori sociali (41,5%). Infine tra i 17-18enni (7,4%) troviamo anche la presenza più rilevante, sia di binge drinkers, con il 31%, sia di forti bevitori, con il 2,8% rispetto alle altre due fasce di età. Tabella 4. Tipologia di consumatori/non consumatori di alcol: differenze di età Classe età Non bev. Bev. Sociale Binge Forte Bev. Totale f Totale 37,54% 40,29% 20,80% 1,37% 100,00% 63,33% 57,61% 46,62% 42,37% 56,48% f ,51% 36,75% 30,96% 2,78% 100,00% 24,54% 25,90% 34,19% 42,37% 27,84% f ,89% 41,50% 30,83% 1,78% 100,00% 12,13% 16,48% 19,19% 15,25% 15,69% f ,48% 39,49% 25,20% 1,83% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Pearson chi2(6) = Pr =

207 2. ANALISI DELLE RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL QUESTIONARIO SULL ALCOL E VARIABILI DESCRITTIVE (MUNICIPI, GENERE, ETA ) 1. Conoscenza dei danni arrecati dall alcol (dom. 28) Complessivamente, il 69,9% dei partecipanti ha dichiarato di essere a conoscenza dei danni provocati dall alcol. Grafico 2 - Conoscenza dei danni provocati dall alcol 207

208 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. E utile evidenziare che sono soprattutto gli abitanti dell ex Ex Municipio XIX con il 90,5%, a segnalare la maggiore conoscenza dei problemi legati al consumo di alcol, mentre i residenti dell ex Ex Municipio III, con il 58,3%, indicano la minore conoscenza dei danni connessi all uso di bevande alcoliche. Tabella 5. Conoscenza dei danni provocati dall alcol: differenze tra Municipi Municipio Sì. No Totale f Ex Municipio I 49,52% 50,48% 100,00% 4,51% 11,15% 6,45% Ex Municipio II Ex Municipio III Ex Municipio IV Ex Municipio V Ex Municipio VI Ex Municipio VII Ex Municipio VIII Ex Municipio IX Ex Municipio X Ex Municipio XI Ex Municipio XII f ,00% 50,00% 100,00% 1,23% 2,97% 1,74% f ,67% 58,33% 100,00% 0,66% 2,23% 1,12% f ,90% 38,10% 100,00% 1,14% 1,70% 1,30% f ,07% 15,93% 100,00% 6,70% 3,08% 5,64% f ,53% 25,47% 100,00% 3,46% 2,87% 3,29% f ,09% 13,91% 100,00% 4,33% 1,70% 3,56% f ,69% 29,31% 100,00% 3,59% 3,61% 3,60% f ,64% 50,36% 100,00% 3,02% 7,43% 4,31% f ,16% 17,84% 100,00% 9,68% 5,10% 8,34% f ,47% 47,53% 100,00% 8,36% 18,37% 11,28% f ,97% 34,03% 100,00% 5,52% 6,90% 5,92% 208

209 Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,76% 17,24% 100,00% 5,25% 2,65% 4,49% f ,25% 24,75% 100,00% 3,33% 2,65% 3,13% f ,48% 9,52% 100,00% 6,65% 1,70% 5,21% f ,88% 12,12% 100,00% 2,54% 0,85% 2,05% f ,68% 24,32% 100,00% 10,90% 8,49% 10,20% f ,80% 7,20% 100,00% 5,08% 0,96% 3,87% f ,31% 38,69% 100,00% 3,68% 5,63% 4,25% f ,60% 28,40% 100,00% 10,38% 9,98% 10,26% f ,80% 29,20% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Rispetto alla conoscenza dei danni provocati dal consumo di alcol, è emersa una differenza significativa tra i due generi che indica le donne come maggiormente consapevoli dei possibili problemi procurati dall alcol (75,9%) rispetto agli uomini (65,6%). Donne Uomini Totale Tabella 6. Conoscenza dei danni provocati dall alcol: differenze di genere Genere Sì No Totale f ,89 24,11 100,00 54,03 41,61 50,40 f ,63 34,38 100,00 45,97 58,39 49,60 f ,80 29,20 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

210 Per quanto riguarda la distinzione per classi di età, si può notare un andamento crescente in linea con l aumentare dell età. Sono, infatti, soprattutto i più grandi, ovvero le persone tra 19 e 30 anni, a dichiarare di essere a conoscenza dei danni procurati dall alcol (74,9%) rispetto ai partecipanti tra 17 e 18 anni (73,3%), e ai più giovani tra 14 e 16 anni (68,4%). Tabella 7. Conoscenza dei danni provocati dall alcol: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,44 31,56 100,00 54,60 61,04 56,48 f ,27 26,73 100,00 28,81 25,48 27,84 f ,90 25,10 100,00 16,59 13,48 15,69 f ,80 29,20 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Danni provocati dall alcol (dom. 28a) Analizzando le credenze dei giovani relative agli effetti negativi dell alcol, si evidenzia una maggiore consapevolezza dei danni fisici (47%), seguiti dai danni neurpsicologici (271%), dalle problematiche connesse sia alla personalità, come problemi di attenzione, aggressività, ecc. (19%), sia alla dipendenza psico-fisica (14%). Tabella 8. Danni provocati dall alcol Danni provocati dall alcol (Totale risposte: 3.870) Tipologia di danno Danni epatici 25 Fisici (f=1.800; =47) Danni cerebrali 12 Probelmi gastro-intestinali 8 Problemi renali 2 Neuropsicologici (f=800; =21) Demenza 16 Problemi attentivi 5 Depressione 10 Personalità (f=720; =19) Aggressività 8 Solitudine 1 Dipendenza (f=550; =14) Dipendenza psico-fisica

211 3. Effetti positivi attribuiti all alcol (dom. 29) Complessivamente, meno di un quarto del campione (24,1%) ritiene che bere alcol sortisca degli effetti positivi. Grafico 3 - Effetti positivi attribuiti all alcol 211

212 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sono soprattutto i non residenti a Roma, con il 44,7%, a riconoscere effetti positivi al consumo di alcol, seguiti dagli abitanti dell ex Municipio XIII, con il 40,7%, e dell ex Municipio XVI, con il 39,9%. Tabella 9. Effetti positivi attribuiti all alcol: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 8,17% 91,83% 100,00% 2,19% 7,80% 6,45% f Ex Municipio II 32,14% 67,86% 100,00% 2,31% 1,55% 1,74% f Ex Municipio III 30,56% 69,44% 100,00% 1,41% 1,02% 1,12% f Ex Municipio IV 38,10% 61,90% 100,00% 2,06% 1,06% 1,30% f Ex Municipio V 28,02% 71,98% 100,00% 6,56% 5,35% 5,64% f Ex Municipio VI 33,96% 66,04% 100,00% 4,63% 2,86% 3,29% f Ex Municipio VII 23,48% 76,52% 100,00% 3,47% 3,59% 3,56% f Ex Municipio VIII 23,28% 76,72% 100,00% 3,47% 3,64% 3,60% f Ex Municipio IX 11,51% 88,49% 100,00% 2,06% 5,02% 4,31% f Ex Municipio X 32,34% 67,66% 100,00% 11,18% 7,43% 8,34% 212

213 Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,11% 84,89% 100,00% 7,07% 12,62% 11,28% f ,08% 75,92% 100,00% 5,91% 5,92% 5,92% f ,69% 59,31% 100,00% 7,58% 3,51% 4,49% f ,74% 74,26% 100,00% 3,34% 3,06% 3,13% f ,88% 60,12% 100,00% 8,61% 4,13% 5,21% f ,24% 75,76% 100,00% 2,06% 2,04% 2,05% f ,81% 91,19% 100,00% 3,73% 12,25% 10,20% f ,40% 89,60% 100,00% 1,67% 4,58% 3,87% f ,49% 90,51% 100,00% 1,67% 5,07% 4,25% f ,71% 55,29% 100,00% 19,02% 7,48% 10,26% f ,12% 75,88% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 213

214 Non si rilevano differenze significative tra i due generi nell attribuire conseguenze positive al consumo di alcol. Tabella 10. Effetti positivi attribuiti all alcol: differenze di genere Femmina Maschio Totale Genere Sì No Totale f ,49 76,51 100,00 49,10 50,82 50,40 f ,75 75,25 100,00 50,90 49,18 49,60 f ,12 75,88 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Per quanto riguarda la distribuzione per classi di età, sono emerse differenze significative che mostrano che coloro che attribuiscono maggiormente effetti positivi all alcol sono soprattutto i soggetti tra 17 e 18 anni (32,3%), riispetto ai partecipanti più grandi, tra 19 e 30 anni (29,8%), e ai più piccoli, tra 14 e 16 anni (18,5%). Tabella 11. Effetti positivi attribuiti all alcol: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,50 81,50 100,00 43,32 60,66 56,48 f ,29 67,71 100,00 37,28 24,84 27,84 f ,84 70,16 100,00 19,41 14,50 15,69 f ,12 75,88 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

215 2. Effetti positivi legati all uso di alcol (dom. 29a) Gli effetti positivi sono ricoducibili soprattutto alla categoria Disinibizione (40%), seguita dalla categoria Socializzazione (31%), Divertimento (18%) e infine Rilassamento (19%). Si beve soprattutto per abbassare i freni inibitori e fare amicizia. Tabella12. Effetti positivi legati all assunzione di alcol Effetti positivi legati all assunzione di alcol (totale risposte: 1.784) Tipologia di effetto Sessuale 18 Disinibizione (f=720; =40) Abbassa i freni inibitori 15 Disinibizione comportamentale 6 Trasgressione 1 Socializzazione (f=554; =31) Fare amicizie 28 Essere meno impacciato con gli altri 3 Divertimento (f=325; =18) Stare bene con gli altri 10 Relax (f=185; =10) Sentirsi sereno 8 3. Esigenza di acquisire nuove informazioni sull alcol (dom. 30) Complessivamente, il 54,2% dei partecipanti ha dichiarato di desiderare ulteriori informazioni sull alcol, mentre il 45,8% non è interessato ad acquisire nuove notizie sul consumo di alcolici. Grafico 4 - Esigenza di informazioni sull alcol 215

216 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio VI, con il 62,3% a segnalare la maggiore esigenza di acquisire informazioni relative all assunzione di alcol. Tabella 13. Esigenza di informazioni sull alcol: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 50,48% 49,52% 100,00% 6,00% 6,97% 6,45% f Ex Municipio II 42,86% 57,14% 100,00% 1,37% 2,17% 1,74% f Ex Municipio III 52,78% 47,22% 100,00% 1,09% 1,15% 1,12% f Ex Municipio IV 50,00% 50,00% 100,00% 1,20% 1,42% 1,30% f Ex Municipio V 56,59% 43,41% 100,00% 5,89% 5,35% 5,64% f Ex Municipio VI 62,26% 37,74% 100,00% 3,77% 2,71% 3,29% f Ex Municipio VII 54,78% 45,22% 100,00% 3,60% 3,52% 3,56% f Ex Municipio VIII 56,03% 43,97% 100,00% 3,72% 3,45% 3,60% f Ex Municipio IX 55,40% 44,60% 100,00% 4,40% 4,20% 4,31% f Ex Municipio X 56,51% 43,49% 100,00% 8,69% 7,92% 8,34% 216

217 Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f f f f f f f f f f f ,87% 43,13% 100,00% 11,84% 10,63% 11,28% ,16% 40,84% 100,00% 6,46% 5,28% 5,92% ,55% 43,45% 100,00% 4,69% 4,27% 4,49% ,57% 57,43% 100,00% 2,46% 3,93% 3,13% ,21% 51,79% 100,00% 4,63% 5,89% 5,21% ,42% 57,58% 100,00% 1,60% 2,57% 2,05% ,53% 43,47% 100,00% 10,63% 9,68% 10,20% ,20% 44,80% 100,00% 3,95% 3,79% 3,87% ,45% 52,55% 100,00% 3,72% 4,87% 4,25% ,38% 45,62% 100,00% 10,29% 10,22% 10,26% ,22% 45,78% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 217

218 Per quanto riguarda l intenzione di avere nuove informazioni sull alcol, è stata rilevata una differenza significativa tra i generi che descrive le donne come maggiormente desiderose (57,9%) di implementare le proprie conoscenze sull alcol rispetto agli uomini (50,4%). Tabella 14. Esigenza di informazioni sull alcol: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,93 42,07 100,00 53,86 46,31 50,40 f ,44 49,56 100,00 46,14 53,69 49,60 f ,22 45,78 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Rispetto alla divisione per fasce di età, si è osservata una tendenza verso la significatività per cui sarebbero i ragazzi più giovani, di età compresa tra 14 e 16 anni, a dichiarare di desiderare maggiori informazioni sull alcol (61,2%) rispetto ai partecipanti più grandi; infatti, percentuali inferiori di soggetti appartenenti agli altri gruppi di età - il 37,4% dei partecipanti tra 19 e 30 anni e il 49,6% degli adolescenti tra 17 e 18 anni - ha affermato di volere aumentare le proprie conoscenze rispetto all alcol. Tabella 15. Esigenza di informazioni sull alcol: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,20 38,80 100,00 63,75 47,87 56,48 f ,55 50,45 100,00 25,44 30,67 27,84 f ,35 62,65 100,00 10,81 21,46 15,69 f ,22 45,78 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

219 4. Consumo di alcolici (dom. 33) Complessivamente, poco più dei tre quarti del campione totale (76,4%) ha dichiarato di avere consumato bevande alcoliche in passato, mentre il 23,6% è composto da persone che non hanno mai bevuto in vita loro. Grafico 5 - Consumo di alcolici Non sono state rilevate differenze significative tra i due generi in relazione all avere bevuto alcol in passato. Tabella 16. Consumo di alcolici: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,95 24,05 100,00 50,08 51,45 50,40 f ,94 23,06 100,00 49,92 48,55 49,60 f ,44 23,56 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

220 Per quanto riguarda la suddivisione per classi di età rispetto al consumo di alcol pregresso possiamo evidenziare differenze significative. È, infatti, il gruppo di età tra 17 e 18 anni che ha probabilità significativamente maggiori (81,6%) di aver consumato bevande alcoliche, sia rispetto ai partecipanti di età superiore (tra 19 e 30 anni, 80,8%) sia, soprattutto, rispetto alle persone più piccole, tra 14 e 16 anni (72,7%). Tabella 17. Consumo di alcolici: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,67 27,33 100,00 53,69 65,53 56,48 f ,63 18,37 100,00 29,72 21,71 27,84 f ,83 19,17 100,00 16,59 12,76 15,69 f ,44 23,56 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Luogo iniziale del consumo di alcol (dom. 34) Complessivamente, all interno del gruppo che ha sperimentato il consumo di bevande alcoliche, la percentuale maggiore (39,9%) ha dichiarato di aver bevuto, la prima volta, durante eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party), il 33,8% a casa propria, il 16,5% a casa di amici, il 6,7% in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade e solo il 3,1% a scuola e/o in gita. 220

221 Grafico 6 - Luogo in cui si è bevuto alcol la prima volta Non sono emerse differenze significative tra uomini e donne rispetto al luogo in cui hanno bevuto la prima volta. Tabella 18. Luogo in cui si è bevuto alcol la prima volta: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Casa Propria Casa amici Scuola/ gita Eventi mondani Luoghi pubblici Totale f ,55 16,92 3,48 41,21 5,83 100,00 48,26 51,23 56,58 51,68 43,90 50,08 f ,01 16,17 2,68 38,67 7,47 100,00 51,74 48,77 43,42 48,32 56,10 49,92 f ,78 16,55 3,08 39,94 6,65 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

222 Anche per quanto riguarda la suddivisione per età, possiamo notare differenze significative tra i gruppi rispetto al luogo in cui si è iniziato a bere alcol. I soggetti di età intermedia (17-18 anni) hanno cominciato a bere durante eventi mondani fuori casa, come serate in locali/bar/discoteche/rave party (45,3%), in misura maggiore a confronto con le altre due classi di età, mentre i più grandi (19-30 anni) hanno bevuto, per la prima, volta a casa di amici (19,8%), a scuola e/o in gita (4,9%), o in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade (9,1%), in percentuale maggiore rispetto agli altri due gruppi. Infine, i più piccoli (14-16 anni) hanno consumato bevande alcoliche, per la prima volta, a casa propria (37,9%) più delle altre due fasce di età maggiore. Tabella 19. Luogo in cui si è bevuto alcol la prima volta: differenze di età Totale Classe età Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale Propria amici gita mondani pubblici f ,92 16,01 2,57 36,86 6,65 100,00 60,26 51,96 44,74 49,54 53,66 53,69 f ,70 15,69 3,00 45,29 5,32 100,00 27,01 28,19 28,95 33,71 23,78 29,72 f ,92 19,80 4,89 40,34 9,05 100,00 12,73 19,85 26,32 16,75 22,56 16,59 f ,78 16,55 3,08 39,94 6,65 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr =

223 6. Persone con cui si è bevuto alcol la prima volta (dom. 35) Complessivamente, il 70,6% del campione ha dichiarato di aver bevuto, la prima volta, in compagnia di amici, mentre il 22,3% era in presenza di familiari e il 7,1% era solo. Grafico 7 - Persone con cui si è bevuto alcol la prima volta Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne le persone con le quali si è cominciato a bere. Tabella 20. Persone con cui si è bevuto alcol la prima volta: differenze di genere Genere Da solo Amici Familiari Totale f Donne 6,80 70,28 22,91 100,00 48,00 49,83 51,55 50,08 f Uomini 7,39 71,00 21,61 100,00 52,00 50,17 48,45 49,92 f Totale 7,10 70,64 22,26 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

224 Si sono rilevate differenze significative tra le diverse classi di età rispetto alle persone con cui si è iniziato a bere alcol. In particolare, le persone più grandi, tra 19 e 30 anni, hanno cominciato ad assumere alcolici in presenza di amici (9,8%) o da soli (75,8%) in misura superiore alle altre due fasce di età, mentre sono soprattutto i soggetti più giovani, tra 14 e 16 anni, ad aver cominciato a bere con i familiari (25,9%) rispetto agli altri due gruppi. Tabella 21. Persone con cui si è bevuto alcol la prima volta: differenze di età Classe età Amici Da solo Familiari Totale f ,87 67,22 25,91 100,00 52,00 51,09 62,48 53,69 f ,00 73,94 20,05 100,00 25,14 31,11 26,78 29,72 f ,78 75,79 14,43 100,00 22,86 17,80 10,75 16,59 f Totale 7,10 70,64 22,26 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Consumo di alcol a casa (dom. 36) Tra le persone che bevono alcol solo il 27,9% consuma bevande alcoliche a casa con regolarità. Grafico 8 - Consumo di alcol a casa 224

225 Non si sono messe in luce differenze significative tra i generi rispetto al consumo di alcol. Tabella 22. Consumo di alcol a casa: differenze di genere Donne Genere Sì No Totale f Uomini Totale 27,94 72,06 100,00 50,15 50,06 50,08 f ,86 72,14 100,00 49,85 49,94 49,92 f ,90 72,10 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Si è rilevata una differenza significativa tra le fasce di età, che evidenzia che il consumo di alcol a casa mostra un andamento crescente in linea con l aumentare dell età. È, infatti, il gruppo di età superiore (tra 19 e 30 anni) che ha probabilità significativamente maggiori (37,9%) di consumare bevande alcoliche a casa rispetto sia ai partecipanti tra 17 e 18 anni (30,6%), che alle persone più piccole, tra 14 e 16 anni (23,3%). Tabella 23. Consumo di alcol a casa: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,34 76,66 100,00 44,91 57,09 53,69 f ,56 69,44 100,00 32,56 28,63 29,72 f ,90 62,10 100,00 22,53 14,29 16,59 f Totale 27,90 72,10 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

226 8. Esperienza di sbornie (dom. 37) All interno del gruppo di persone che ha consumato alcol, poco più della metà (50,7%), ha dichiarato di essersi ubriacato, mentre il 49,3% afferma di non avere mai preso una sbornia. Grafico 9 - Esperienza di sbornia Rispetto alla distinzione tra i generi, non sono state rilevate differenze significative, tra uomini e donne, nel dichiarare di essersi ubriacati. Tabella 24. Esperienza di sbornia: differenze di genere Genere Sì No Totale f Donne 49,07 50,93 100,00 48,48 51,73 50,08 f Uomini 52,32 47,68 100,00 51,52 48,27 49,92 f Totale 50,69 49,31 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

227 Per quanto concerne le classi di età, si è osservato un andamento crescente significativo rispetto alla possibilità di aver sperimentato almeno una sbornia nella propria vita, che aumenta con il crescere dell età dei soggetti. Infatti, se il 39,8% dei partecipanti tra 14 e 16 anni dichiara di essersi ubriacato, questa percentuale sale al 57,3% per gli adolescenti tra 17 e 18 anni e al 74,1% per i partecipanti tra 19 e 30 anni. Tabella 25. Esperienza di sbornia: differenze e di età Classe età Sì No Totale f ,80 60,20 100,00 42,16 65,54 53,69 f ,30 42,70 100,00 33,60 25,74 29,72 f ,08 25,92 100,00 24,24 8,72 16,59 f Totale 50,69 49,31 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Luoghi in cui si consumano alcolici più frequentemente (dom. 39) Complessivamente, il 58,5% del campione ha dichiarato di bere più spesso durante eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party), il 21,8% a casa propria, il 15,8% a casa di amici, il 3,6% in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade e solo lo 0,3% a scuola e/o in gita. Grafico 10 - Luoghi in cui si beve alcol 227

228 Possiamo notare delle differenze significative tra uomini e donne rispetto al luogo in cui si beve più frequentemente alcol. È maggiore il numero di donne (18,8%) che beve più spesso a casa di amici rispetto agli uomini (12,7%). Sono, invece, più gli uomini che bevono durante eventi mondani fuori casa, come serate in locali/bar/discoteche/rave party (58,7%), a casa propria (23,4%) e in luoghi pubblici all aperto (4,8%) rispetto alle donne, che bevono alcol in questi luoghi rispettivamente per il 58,3%, 20,4% e per il 2,4%. Meno dello 0,5% circa di entrambi i generi beve abitualmente a scuola e/o in gita. Tabella 26. Luoghi in cui si beve alcol: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale propria amici gita mondani pubblici f ,38 18,77 0,10 58,32 2,42 100,00 47,87 60,78 20,00 51,11 34,78 51,27 f ,35 12,74 0,42 58,70 4,78 100,00 52,13 39,22 80,00 48,89 65,22 48,73 f ,83 15,83 0,26 58,51 3,57 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

229 Per quanto riguarda la suddivisione per età, si segnalano differenze significative rispetto al luogo in cui si bevono spesso alcolici. Infatti, mentre i partecipanti delle due classi di età superiore bevono più di frequente durante eventi mondani fuori casa, come serate in locali/bar/discoteche/rave party (68,5% per i 17-18enni e 68,4% per i 19-30enni) rispetto ai più piccoli (49,5%), questi ultimi mostrano percentuali superiori rispetto al consumare alcol più frequentemente a casa propria (28%), a casa di amici (17,7%), in luoghi pubblici all aperto (4,8%). Tutti e tre i gruppi di età bevono abitualmente a scuola e/o in gita in misura inferiore allo 0,6%. Tabella 27. Luoghi in cui si beve alcol: differenze di età Calsse età Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale propria amici gita mondani pubblici f ,99 17,71 0,10 49,46 4,75 100,00 67,06 58,50 20,00 44,21 69,57 52,30 f ,85 16,02 0,35 68,49 2,29 100,00 17,30 29,74 40,00 34,39 18,84 29,38 f ,64 10,17 0,56 68,36 2,26 100,00 15,64 11,76 40,00 21,40 11,59 18,31 f ,83 15,83 0,26 58,51 3,57 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr =

230 12. Persone con cui si consumano alcolici più frequentemente (dom. 40) Complessivamente, la maggioranza del campione (84%) beve con maggiore frequenza in compagnia di amici, mentre il 13,6% consuma alcol più spesso in presenza di familiari e solo il 2,4% in solitudine. Grafico 11 - Persone con cui si beve alcol È emersa una tendenza verso la significatività tra i generi per quanto concerne le persone con le quali si beve più spesso. In particolare le donne (85,4%) bevono maggiormente in compagnia di amici rispetto agli uomini (82,5%), mentre sono più gli uomini che consumano alcol da soli (3,5%) rispetto alle donne (1,4%). Infine, è quasi equivalente il numero di uomini (14%) che beve in presenza di familiari rispetto alle donne che attuano tale comportamento (13,2%). Tabella 28. Persone con cui si beve alcol: differenze di genere Genere Da solo Amici Familiari Totale f Donne 1,37 85,44 13,19 100,00 28,85 51,78 49,32 50,89 f Uomini 3,51 82,45 14,04 100,00 71,15 48,22 50,68 49,11 f Totale 2,42 83,97 13,61 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

231 Per quanto riguarda la suddivisione per età, in questo caso si segnalano differenze significative rispetto alle persone con cui capita più frequentemente di bere. Infatti, mentre i partecipanti delle due classi di età superiore bevono più di frequente con amici (89,6% dei 19-30enni e 88,6% dei 17-18enni) rispetto ai più piccoli (79,5%), questi ultimi mostrano percentuali superiori rispetto al consumare alcol più frequentemente con i familiari (18,4%), confrontati con i gruppi di età maggiore (9,3% dei 17-18enni e 6,4% dei 19-30enni). Infine, le tre classi di età mostrano una percentuale che oscilla tra 2 e 4% rispetto alla scelta di bere più spesso da soli. Tabella 29. Persone con cui si beve alcol: differenze di età Classe età Da solo Amici Familiari Totale f Totale 2,11 79,53 18,37 100,00 46,15 50,22 71,58 53,03 f ,05 88,63 9,32 100,00 25,00 31,13 20,21 29,50 f ,00 89,60 6,40 100,00 28,85 18,65 8,22 17,47 f ,42 83,97 13,61 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Tipologia di bevande alcoliche consumate (dom. 41) Nel campione indagato dalla ricerca emerge che il 47% di persone beve solitamente birra, il 35% consuma per lo più cocktails/altro e il 18% assume prevalentemente vino/spumante. Grafico 12- Tipo di alcolici consumati 231

232 Si può mettere in luce una differenza significativa tra i generi rispetto alla scelta della bevanda alcolica. Infatti, è maggiore la percentuale di donne che beve solitamente cocktails/altro (40,9%) o vino/spumante (18,5%) rispetto a quella di uomini che prediligono tali bevande, rispettivamente il 28,4% e il 17,4%. Sono, invece, più gli uomini che consumano usualmente birra (54,3%) rispetto alle donne (40,6%). Tabella 30. Tipo di alcolici consumati: differenze di genere Genere Vino Birra Cocktail Totale f Donne 18,50 40,57 40,93 100,00 52,47 43,65 59,92 50,89 f Uomini 17,36 54,27 28,37 100,00 47,53 56,35 40,08 49,11 f Totale 17,94 47,30 34,76 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

233 Si sono rilevate differenze significative tra le fasce di età rispetto alla scelta della bevanda. In particolare, i soggetti più piccoli, tra 14 e 16 anni, bevono di solito birra in misura maggiore (49,8%) dei gruppi di età superiore (46% per i 17-18enni e 41,9% per i 19-30enni). I partecipanti più grandi, invece, hanno indicato di bere vino/spumante con frequenza nettamente superiore (30,7%) a confronto degli altri due gruppi (16,3% per i 17-18enni e 14,7% per i 14-16enni). Infine, i partecipanti di anni hanno dichiarato di bere cocktails più frequentemente (37,8%) rispetto alle altre due fasce di età (il 35,5% per persone tra 14 e16 anni e 27,5% per anni). Tabella 31. Tipo di alcolici consumati: differenze di età Classe età Vino Birra Cocktail Totale f ,67 49,82 35,50 100,00 43,38 55,86 54,16 53,03 f ,27 45,97 37,76 100,00 26,75 28,67 32,04 29,50 f ,67 41,87 27,47 100,00 29,87 15,47 13,81 17,47 f Totale 17,94 47,30 34,76 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Assunzione vs cambiamento di bevanda alcolica (dom. 42) All interno del gruppo dei bevitori attuali, la maggioranza (54,6%) dichiara di cambiare bevanda, dopo avere iniziato a bere, a seconda di ciò che desidera, mentre il 39% afferma di consumare sempre la stessa e il 6,5% riporta di aumentare la gradazione. 233

234 Grafico 13- Cambiamento di bevanda alcolica Non sono emerse differenze significative tra i generi rispetto al cambiare bevanda da quando si inizia a bere. Tabella 32. Cambiamento di bevanda alcolica: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Stessa Aumento Cambio a Totale bevanda gradazione piacere f ,19 6,05 54,76 100,00 51,84 48,41 51,73 51,56 f ,75 6,86 54,38 100,00 48,16 51,59 48,27 48,44 f ,98 6,45 54,58 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

235 Si sono osservate differenze significative tra i partecipanti delle diverse fasce di età rispetto al cambiare bevanda dopo che si inizia a bere. Infatti, mentre i soggetti più grandi, tra 19 e 30 anni, tendono maggiormente a consumare sempre lo stesso tipo di alcolico (45,9%) o ad aumentare la gradazione (8,6%) a confronto con le altre due fasce di età, i soggetti di età intermedia, tra 17 e 18 anni, sono più inclini degli altri a cambiare bevanda a seconda di cosa vogliono (59,8%). Tabella 33. Cambiamento di bevanda alcolica: differenze di età Classe età Totale Stessa Aumento Cambio a Totale bevanda gredazione piacere f ,16 5,14 54,70 100,00 54,33 42,06 52,86 52,74 f ,70 7,48 59,83 100,00 24,67 34,13 32,24 29,41 f ,85 8,60 45,56 100,00 21,00 23,81 14,90 17,85 f ,98 6,45 54,58 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Assunzione di alcol a stomaco vuoto (dom. 43) Complessivamente, più della metà dei soggetti (60,7%) non ha mai bevuto a stomaco vuoto, mentre il 36,8% riferisce che è capitato e solo il 2,5% ammette di farlo per aumentare gli effetti dell alcol. 235

236 Grafico 14- Consumo di alcol a stomaco vuoto Non sono emerse differenze significative tra i generi rispetto al bere alcol a stomaco vuoto. Tabella 34. Consumo di alcol a stomaco vuoto: differenze di genere Genere Si, capita Si, fa più effetto Mai Totale f Donne 35,95 1,94 62,11 100,00 51,74 38,46 52,16 51,65 f Uomini 35,82 3,31 60,87 100,00 48,26 61,54 47,84 48,35 f Totale 35,89 2,60 61,51 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

237 La scelta di bere/non bere a stomaco vuoto rispetto all età dei soggetti ha rilevato una tendenza verso la significatività tra i partecipanti. Gli adolescenti più giovani, tra 14 e 16 anni, hanno dichiarato di non bere mai a stomaco vuoto (59,7%) più degli altri due gruppi, mentre, quelli (3,2%), hanno affermato di farlo per ottenere più effetti in misura superiore alle altre due fasce di età. Infine, i partecipanti più grandi, tra 19 e 30 anni, hanno affermato maggiormente di aver assunto per caso alcol a stomaco vuoto (43,7%) più degli altri due gruppi. Tabella 35. Consumo di alcol a stomaco vuoto: differenze di età Classe età Si, capita Si, fa più effetto Mai Totale f ,54 2,57 64,89 100,00 47,70 51,92 55,49 52,60 f ,12 3,22 59,66 100,00 30,54 36,54 28,64 29,53 f ,70 1,68 54,62 100,00 21,76 11,54 15,87 17,87 f Totale 35,89 2,60 61,51 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Episodi di binge drinking nell ultimo mese (dom. 44) Complessivamente, il 35,4% del campione ha dichiarato di aver bevuto, nell ultimo mese, nella stessa occasione (ad esempio in una serata con amici, o in una discoteca), più di 5 bicchieri in caso di partecipanti di genere maschile - o più di 4 in caso di donne. 237

238 Grafico 15 - Binge drinking nell ultimo mese Si possono evidenziare differenze significative nella distinzione tra i generi. In particolare, è superiore la percentuale di uomini (41%) che hanno bevuto più di 4/5 bicchieri nella medesima situazione nell ultimo mese rispetto alle donne (30,1%). Tabella 36. Binge drinking nell ultimo mese: differenze di genere Genere Sì No Totale f Donne 30,10 69,90 100,00 43,55 55,42 51,22 f Uomini 40,96 59,04 100,00 56,45 44,58 48,78 f Totale 35,40 64,60 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

239 Si sono evidenziate differenze significative in relazione alle fasce di età rispetto a comportamenti di binge drinking. In particolare, sono persone tra i anni ad avere dichiarato di avere bevuto più di 4/5 bicchieri nella medesima situazione, nell ultimo mese, in misura superiore (42,9%) alle altre due fasce di età (39,5% di anni e 29,9% di anni). Tabella 37. Binge drinking nell ultimo mese: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,89 70,11 100,00 44,84 57,61 53,09 f ,91 57,09 100,00 35,53 25,90 29,31 f ,48 60,52 100,00 19,63 16,48 17,60 f Totale 35,40 64,60 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

240 ALCOL 3. CONFRONTI TRA LE CARATTERISTICHE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI Complessivamente, il gruppo dei bevitori è composto per oltre la metà da bevitori sociali (59,4%), per il 37,9% da binge drinkers e per il 2,7% da bevitori abituali. Grafico 16. Tipologia bevitore di alcol 17. Numero di amici che consumano regolarmente bevande alcoliche (dom. 31) Dal confronto tra le diverse tipologie di bevitori è emersa una differenza significativa rispetto al numero di amici che bevono bevande alcoliche (F=62.28; p<.001). In particolare, i forti bevitori sembrano avere in media un maggior numero di amici, anch essi bevitori (M=13,57, DS=12,83), rispetto ai binge drinkers (M=9,61, DS=10,87) e ai bevitori sociali (M=6,69, DS=8,72). Tabella 38. Tipologia di consumatori di alcol e numero di amici bevitori Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 6,69 8, Binge 9,61 10, Forti Bev. 13,57 12,83 59 Totale 7,98 9,

241 18. Età di esordio (dom. 33a) Nel nostro campione, i bevitori sociali hanno cominciato a bere più tardi, in media a 13,15 anni (DS=2,36), rispetto ai forti bevitori, che hanno consumato alcol per la prima volta in media a 12,06 anni (DS=2,98) e ai binge drinkers che hanno iniziato a bere circa 9 mesi dopo, ovvero in media a 12,99 anni (DS=4,74), indicando differenze significative nell età di inizio di assunzione di alcol tra le tre categorie di bevitori (F=6.93; p<.001). Tabella 39. Tipologia di consumatori di alcol ed età di esordio Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 13,15 2, Binge 12,99 4, Forti Bev. 12,06 2,98 59 Totale 13,11 3, Età in cui si è iniziato a consumare alcolici a casa (dom. 36a) Non sono emerse differenze significative tra i tre gruppi di consumatori di alcol bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori rispetto all età in cui hanno iniziato a bere alcol in casa con una certa regolarità (F=1.81; p=ns). Tabella 40. Tipologia di consumatori di alcol ed età in cui si è iniziato a bere alcol a casa Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 14,67 3, Binge 15,33 3, Forti Bev. 12,52 4,89 21 Totale 14,88 3,

242 20. Età della prima sbornia (dom. 37a) Nel nostro campione, è emerso un andamento crescente significativo tra la frequenza del consumo di alcol (bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori) ed età in cui ci si è ubriacati per la prima volta (F=6.47; p<.001). In particolare, i forti bevitori hanno preso la prima sbornia in un età più precoce, in media a 13,65 anni (DS=3,03), rispetto ai binge drinkers (M=15,06, DS=2,26) e ai bevitori sociali (M=15,53, DS=2,29), indicando che maggiore è l età della prima sbornia, più è probabile che i soggetti siano dei bevitori occasionali. In particolare, il gruppo dei bevitori sociali sembra differenziarsi significativamente dai forti bevitori rispetto all età della prima ubriacatura, ma si segnalano tendenze significative anche tra binge drinkers e i forti bevitori e tra binge drinkers e bevitori sociali. Tabella 41. Tipologia di consumatori di alcol ed età della prima sbornia Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 15,53 2, Binge 15,06 2, Forti Bev. 13,65 3,03 51 Totale 15,21 2, Numero di bicchieri per sentirsi brillo (dom. 45) Sono emerse delle differenze significative tra le diverse tipologie di consumatori di alcol e il numero di bicchieri che servono per sentirsi brilli (F=20.77; p<.001). Infatti, i forti bevitori necessitano, in media, di un numero di bicchieri di bevande alcoliche superiore per sentirsi brilli (M=8,07, DS=5,56), rispetto a quello che occorre sia ai binge drinkers (M=5,74, DS=3,46), sia ai bevitori sociali (M=4,55, DS=2,95). Tutti e tre i diversi gruppi di bevitori abituali si differenziano l uno dall altro in modo significativo. Tabella 42. Tipologia di consumatori di alcol e numero di bicchieri per essere brilli Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 4,55 2, Binge 5,74 3, Forti Bev. 8,07 5,56 52 Totale 5,13 3,

243 22. Aspettative legate al consumo di alcol: sollievo da stress e ansie, disinibizione, sicurezza sociale. Nel nostro campione sono emerse differenze significative tra le tre categorie di bevitori (bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori) rispetto alle aspettative legate all utilizzo della sostanza (F=33.31; p<.001). I forti bevitori mostrano di avere aspettative significativamente maggiori di sollievo dallo stress e dalle ansie (M=3,41, DS=1,08) a confronto con i binge drinkers (M=2,93, DS=1,03) e con i bevitori sociali (M=2,26, DS=1,03). In particolare i bevitori sociali sembrano avere meno aspettative di sollievo da stress e ansie degli altri due gruppi, binge e forti bevitori che non presentano, invece, differenze significative tra loro. Tabella 43. Tipologia di consumatori di alcol e sollievo da stress e ansie Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 2,26 1, Binge 2,93 1, Forti Bev. 3,41 1,08 57 Totale 2,51 1, I forti bevitori esprimono aspettative significativamente maggiori di disinibizione (M=2,73, DS=1,04) a confronto con i binge drinkers (M=2,37, DS=1,09) e con i bevitori sociali (M=1,95, DS=0,96). Anche in questo caso, è soprattutto quest ultimo gruppo che si differenzia in modo significativo dagli altri due (F=11.45; p<.001). Tabella 44. Tipologia di consumatori di alcol e disinibizione Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 1,95 0, Binge 2,37 1, Forti Bev. 2,73 1,27 57 Totale 2,12 1,

244 L analisi della varianza mostra differenze significative tra i gruppi rispetto alle aspettative di sicurezza sociale (F=13.160; p<.001): i forti bevitori, infatti, manifestano aspettative significativamente maggiori in tal senso (M=2,35, DS=1,18) a confronto con i binge drinkers (M=1,95, DS=0,94) e con i bevitori sociali (M=1,68, DS=0,83). È quest ultimo gruppo, in particolare, che si differenzia in modo significativo dagli altri due (binge e bevitori abituali) che non presentano, invece, differenze significative tra loro. Tabella 45. Tipologia di consumatori di alcol e sicurezza sociale Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Bev. Sociali 1,68 0, Binge 1,95 0, Forti Bev. 2,35 1,18 57 Totale 1,79 0,

245 Sezione B3: Dati epidemiologici sul consumo di cannabinoidi. Presentiamo, di seguito, i dati relativi al consumo di cannabinoidi dello Studio MINERVA sulla popolazione giovanile in tema di sostanze stupefacenti. I partecipanti sono stati classificati come: non consumatori di cannabinoidi, quando dichiarano di non aver mai fumato hashish/marjuana nella loro vita; consumatori occasionali, quando fanno un uso annuale di cannabinoidi (consumo medio annuale di tre spinelli); consumatori abituali, quando assumono hashish/marjuana quotidianamente (consumo medio giornaliero di due spinelli). 1: DATI GENERALI RELATIVI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI CANNABINOIDI Nel complesso, nel campione indagato, è stata riscontrata una percentuale dell 80,9 di non fumatori di cannabinoidi, una percentuale del 9,3 che dichiara di farne un uso occasionale e il 9,8% che ne fa un uso abituale. Tabella 1. Tipologia di consumatori/non consumatori di cannabinoidi Uso cannabis Freq. Percent Cum. Non fumatori ,94 72,90 Occasionali 299 9,27 15,12 Abituali 316 9,80 100,00 Totale ,00 Grafico 1 - Tipologia di consumatori/non consumatori di cannabinoidi 245

246 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche data la tipologia dei dati, possiamo comunque evidenziare che il maggior numero di non consumatori di cannabinoidi si rileva nell ex Ex Municipio XV, con l 89,1%, mentre la percentuale più elevata di fumatori occasionali di cannabis è stata riscontrata nell ex Municipio II (17,9%), e, infine, troviamo tra i non residenti a Roma (15,1%), e nell ex Municipio VII (14,8%), la presenza più rilevante di consumatori abituali. Tabella 2. Tipologia di consumatori/non consumatori di cannabinoidi: differenze tra Municipi Municipio Non fumatore Occasionale Abituale Totale f Ex Municipio I 75,00% 14,90% 10,10% 100,00% 5,97% 10,37% 6,65% 6,45% f Ex Municipio II 69,64% 17,86% 12,50% 100,00% 1,49% 3,34% 2,22% 1,74% f Ex Municipio III 77,78% 11,11% 11,11% 100,00% 1,07% 1,34% 1,27% 1,12% f Ex Municipio IV 83,33% 9,52% 7,14% 100,00% 1,34% 1,34% 0,95% 1,30% f ,73% 12,09% 13,19% 100,00% Ex Municipio V 5,21% 7,36% 7,59% 5,64% f Ex Municipio VI 83,96% 6,60% 9,43% 100,00% 3,41% 2,34% 3,16% 3,29% f Ex Municipio VII 69,57% 15,65% 14,78% 100,00% 3,06% 6,02% 5,38% 3,56% f Ex Municipio VIII 82,76% 11,21% 6,03% 100,00% 3,68% 4,35% 2,22% 3,60% f Ex Municipio IX 82,73% 7,91% 9,35% 100,00% 4,40% 3,68% 4,11% 4,31% 246

247 Ex Municipio X Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f f f f f f f f f f f f ,41% 7,43% 11,15% 100,00% 8,39% 6,69% 9,49% 8,34% ,36% 7,14% 5,49% 100,00% 12,18% 8,70% 6,33% 11,28% ,72% 8,38% 8,90% 100,00% 6,05% 5,35% 5,38% 5,92% ,07% 7,59% 10,34% 100,00% 4,56% 3,68% 4,75% 4,49% ,11% 5,94% 4,95% 100,00% 3,45% 2,01% 1,58% 3,13% ,14% 7,74% 10,12% 100,00% 5,29% 4,35% 5,38% 5,21% ,33% 12,12% 4,55% 100,00% 2,11% 2,68% 0,95% 2,05% ,11% 7,90% 6,99% 100,00% 10,72% 8,70% 7,28% 10,20% ,00% 7,20% 12,80% 100,00% 3,83% 3,01% 5,06% 3,87% ,37% 12,41% 10,22% 100,00% 4,06% 5,69% 4,43% 4,25% ,74% 8,16% 15,11% 100,00% 9,73% 9,03% 15,82% 10,26% ,94% 9,27% 9,80% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 247

248 Rispetto alla tipologia di consumatori/non consumatori di cannabinoidi è emersa una differenza significativa tra i generi che indica le donne come non fumatrici (82,8%) o consumatrici occasionali (9,6%) in misura superiore agli uomini (rispettivamente il 79,1% e il 8,9%). D altra parte, tra questi ultimi si evidenzia la maggior presenza di fumatori di cannabinoidi abituali (12%) rispetto alle donne (7,6%). Tabella 3. Tipologia di consumatori/non consumatori di cannabinoidi: differenze genere Genere Non fumatore Occasionale Abituale Totale Donne Uomini Totale 82,78 9,59 7,63 100,00 51,55 52,17 39,24 50, ,06 8,94 12,00 100,00 48,45 47,83 60,76 49, ,94 9,27 9,80 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Per quanto riguarda la distinzione per classi di età, si sono riscontrate differenze significative. È soprattutto trai più giovani (14-16 anni) che si rileva la maggior presenza di non fumatori di cannabinoidi, con l 85,7%, mentre è tra ragazzi di anni che troviamo il maggior numero di fumatori abituali con il 13,8% e di fumatori occasionali (11,9%) a confronto degli altri due gruppi, sebbene la differenza con i partecipanti più grandi (19-30 anni), sia minima (rispettivamente 13,3% e 11,1%). Tabella 4. Tipologia di consumatori/non consumatori di cannabinoidi: differenza di età Classe età Non fumatore Occasionale Abituale Totale ,68 7,46 6,86 100,00 59,79 45,48 39,56 56, ,28 11,92 13,81 100,00 25,55 35,79 39,24 27, ,69 11,07 13,24 100,00 14,67 18,73 21,20 15,69 Totale

249 80,94 9,27 9,80 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = ANALISI DELLE RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL QUESTIONARIO SUI CANNABINOIDI E VARIABILI DESCRITTIVE (MUNICIPI, GENERE, ETA ) 1. Conoscenza dei danni arrecati dai cannabinoidi (dom. 47) Complessivamente, il 49% dei partecipanti ha dichiarato di essere a conoscenza dei danni provocati dal fumo di cannabinoidi. Grafico 2 - Conoscenza dei danni arrecati dai cannabinoidi 249

250 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio IV, con il 62,5%, a segnalare la maggiore conoscenza dei problemi legati al consumo di cannabinoidi, mentre i residenti dell ex Municipio III sono quelli che indicano di avere minori informazioni su questo tema (33,3%). Tabella 5. Conoscenza dei danni provocati dai cannabinoidi: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 53,85% 46,15% 100,00% 6,82% 5,62% 6,21% f Ex Municipio II 55,56% 44,44% 100,00% 2,09% 1,61% 1,84% f Ex Municipio III 33,33% 66,67% 100,00% 0,77% 1,47% 1,13% f Ex Municipio IV 62,50% 37,50% 100,00% 1,74% 1,00% 1,37% f Ex Municipio V 46,55% 53,45% 100,00% 5,64% 6,22% 5,94% f Ex Municipio VI 42,42% 57,58% 100,00% 2,92% 3,82% 3,38% f Ex Municipio VII 49,53% 50,47% 100,00% 3,69% 3,61% 3,65% f Ex Municipio VIII 50,48% 49,52% 100,00% 3,69% 3,48% 3,58% f Ex Municipio IX 57,60% 42,40% 100,00% 5,01% 3,55% 4,27% f Ex Municipio X 49,38% 50,62% 100,00% 8,29% 8,17% 8,23% 250

251 Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f f f f f f f f f f f ,95% 57,05% 100,00% 9,12% 11,65% 10,41% ,00% 45,00% 100,00% 6,13% 4,82% 5,46% ,85% 46,15% 100,00% 4,87% 4,02% 4,44% ,32% 53,68% 100,00% 3,06% 3,41% 3,24% ,10% 51,90% 100,00% 5,29% 5,49% 5,39% ,46% 61,54% 100,00% 1,74% 2,68% 2,22% ,52% 53,48% 100,00% 10,24% 11,31% 10,78% ,98% 57,02% 100,00% 3,62% 4,62% 4,13% ,33% 41,67% 100,00% 5,36% 3,68% 4,51% ,31% 50,69% 100,00% 9,89% 9,77% 9,83% ,01% 50,99% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 251

252 Rispetto alla conoscenza dei danni provocati dal consumo di cannabinoidi è emersa una differenza significativa tra i generi, che indica le donne come maggiormente consapevoli dei possibili problemi provocati dal fumo di cannabinoidi (54,8%) rispetto agli uomini (43%). Tabella 6. Conoscenza dei danni provocati dai cannabinoidi: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,76 45,24 100,00 57,24 45,45 51,23 f ,97 57,03 100,00 42,76 54,55 48,77 f ,01 50,99 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Per quanto riguarda la distinzione per classi di età, non si sono osservate differenze significative rispetto alla conoscenza dei danni prodotti dai cannabinodi. Tabella 7. Conoscenza dei danni provocati dai cannabinoidi: differenze di genere Classe età Sì No Totale f ,82 52,18 100,00 55,64 58,37 57,03 f ,19 49,81 100,00 27,58 26,31 26,93 f ,28 48,72 100,00 16,78 15,33 16,04 f Totale 49,01 50,99 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

253 2. Danni provocati dai cannabinoidi (dom. 47a) Vi è una credenza abbastanza diffusa a non considerare la cannabis come una sostanza che provoca dipendenza (18%) o che crea effetti psicologici di ansia (10%). I danni connessi ad aspetti fisici riguardano il 41% delle risposte, mentre i problemi neuropsicologici, quali difficoltà di memoria, di apprendimento e di attenzione rappresentano il 31% dei pareri dei soggetti. Tabella 8 Danni provocati dai cannabinoidi Danni provocati dai cannabinoidi (Totale risposte: 1.800) Tipologia di danno Danni cerebrali 30 Fisici (f=735; =41) Rallentamento 8 Cardiovascolari 3 Neuropsicologici (f=556; =31) Problemi di memoria 20 Problemi Attenzione 11 Dipendenza (f=322; =18) Fisica 10 Psicologica 8 Psicologici (f=187; =10) Ansia Effetti positivi attribuiti al consumo di cannabinoidi (dom. 48) Complessivamente, poco più di un quinto del campione (21,3%) ritiene che fumare cannabinoidi abbia degli effetti positivi. Grafico 3 - Effetti positivi attribuiti al consumo di cannabinoidi 253

254 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, si può comunque mettere in evidenza che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio II, con il 34%, e dell ex Municipio I con il 31,3%, ad attribuire conseguenze favorevoli al consumo di cannabinoidi. Tabella 9. Effetti positivi attribuiti ai cannabinoidi: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 31,28% 68,72% 100,00% 9,17% 5,44% 6,23% f Ex Municipio II 33,96% 66,04% 100,00% 2,95% 1,55% 1,85% f Ex Municipio III 25,00% 75,00% 100,00% 1,31% 1,06% 1,11% f Ex Municipio IV 22,50% 77,50% 100,00% 1,47% 1,37% 1,39% f Ex Municipio V 24,55% 75,45% 100,00% 6,71% 5,58% 5,82% f Ex Municipio VI 18,37% 81,63% 100,00% 2,95% 3,54% 3,41% f Ex Municipio VII 20,00% 80,00% 100,00% 3,44% 3,72% 3,66% f Ex Municipio VIII 25,74% 74,26% 100,00% 4,26% 3,32% 3,52% f Ex Municipio IX 28,46% 71,54% 100,00% 5,73% 3,89% 4,28% f Ex Municipio X 24,15% 75,85% 100,00% 9,33% 7,92% 8,22% 254

255 Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,02% 84,98% 100,00% 7,69% 11,77% 10,90% f ,52% 78,48% 100,00% 5,56% 5,49% 5,50% f ,26% 76,74% 100,00% 4,91% 4,38% 4,49% f ,48% 86,52% 100,00% 1,96% 3,41% 3,10% f ,53% 76,47% 100,00% 5,89% 5,18% 5,33% f ,63% 84,38% 100,00% 1,64% 2,39% 2,23% f ,05% 85,95% 100,00% 7,04% 11,64% 10,66% f ,09% 82,91% 100,00% 3,27% 4,29% 4,08% f ,41% 75,59% 100,00% 5,07% 4,25% 4,42% f ,00% 79,00% 100,00% 9,66% 9,82% 9,79% f ,28% 78,72% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 255

256 Non si rilevano differenze significative tra i due generi nel riconoscimento degli effetti positivi all uso di cannabinoidi. Tabella 10. Effetti positivi attribuiti ai cannabinoidi: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,48 80,52 100,00 46,97 52,48 51,31 f ,18 76,82 100,00 53,03 47,52 48,69 f ,28 78,72 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Per quanto riguarda la distribuzione per classi di età, sono emerse differenze significative che segnalano che coloro che attribuiscono maggiormente effetti positivi al fumo di cannabinoidi sono soprattutto gli adolescenti tra 17 e 18 anni (26,3%) rispetto ai partecipanti tra 14 e 16 anni (19,4%) e tra 19 e 30 anni (19,7%). Tabella 11. Effetti positivi attribuiti ai cannabinoidi: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,39 80,61 100,00 52,05 58,50 57,12 f ,26 73,74 100,00 33,22 25,22 26,92 f ,65 80,35 100,00 14,73 16,28 15,95 f ,28 78,72 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

257 4. Effetti positivi legati all uso di cannabinoidi (dom. 48a) Gli effetti positivi sono riconducibili soprattutto alla categoria Rilassamento (57%), seguita dalla categoria Sollievo dall ansia e dallo stress (29%). L 11% del campione ritiene di far uso di cannabiniodi per socializzare, mentre il 3% pensa che la sostanza abbia effetti terapeutici rispetto a malattie degenerative. Tabella 12. Effetti positivi legati all assunzione di cannabinoidi Effetti positivi (Totale risposte: 700) Tipologia di effetto positivo Relax (f=400; =57) Rilassamento 57 Sollievo Ansia/Stress (f=200; =29) Diminuisce la tensione 20 Allevia l ansia 9 Socializzazione (f=80; =11) Stare con gli altri 9 Divertirsi con gli amici 2 Uso terapeutico (f=20; =3) Per le malattie degenerative 3 5. Esigenza di acquisire nuove informazioni sui cannabinoidi (dom. 49) Complessivamente, il 52,7% dei partecipanti ha dichiarato di desiderare ulteriori informazioni sul fumo di cannabinoidi, mentre il 47,3% dichiara di non essere interessato ad acquisire nuove informazioni sul consumo di queste sostanze. Grafico 4 - Esigenza di acquisire nuove informazioni sui cannabinoidi 257

258 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio XI, con il 71,2%, a manifestare la maggiore esigenza di avere informazioni rispetto al consumo di cannabinoidi. Tabella 13. Esigenza di informazioni sui cannabinoidi: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 61,67% 38,33% 100,00% 7,24% 5,02% 6,19% f Ex Municipio II 51,92% 48,08% 100,00% 1,76% 1,82% 1,79% f Ex Municipio III 39,39% 60,61% 100,00% 0,85% 1,45% 1,13% f Ex Municipio IV 43,90% 56,10% 100,00% 1,17% 1,67% 1,41% f Ex Municipio V 52,60% 47,40% 100,00% 5,94% 5,96% 5,95% f ,02% 48,98% 100,00% Ex Municipio VI 3,26% 3,49% 3,37% f ,34% 47,66% 100,00% Ex Municipio VII 3,65% 3,71% 3,68% f Ex Municipio VIII 46,15% 53,85% 100,00% 3,13% 4,07% 3,58% f Ex Municipio IX 71,20% 28,80% 100,00% 5,81% 2,62% 4,30% f Ex Municipio X 58,40% 41,60% 100,00% 9,07% 7,20% 8,18% 258

259 Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f f f f f f f f f f f ,31% 56,69% 100,00% 8,87% 12,95% 10,80% ,10% 51,90% 100,00% 4,96% 5,96% 5,43% ,61% 50,39% 100,00% 4,17% 4,73% 4,44% ,06% 48,94% 100,00% 3,13% 3,35% 3,23% ,49% 45,51% 100,00% 5,54% 5,16% 5,36% ,00% 50,00% 100,00% 2,09% 2,33% 2,20% ,05% 42,95% 100,00% 11,61% 9,75% 10,73% ,54% 38,46% 100,00% 4,70% 3,27% 4,02% ,73% 44,27% 100,00% 4,76% 4,22% 4,50% ,04% 54,96% 100,00% 8,28% 11,27% 9,70% ,72% 47,28% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 259

260 Per quanto riguarda l intenzione di acquisire nuove informazioni sul consumo di hashish/marijuana, è stata rilevata una tendenza verso la significatività tra i generi che indica le donne come maggiormente desiderose (55,7%) di implementare le proprie conoscenze sul fumo di cannabinoidi rispetto agli uomini (49,5%). Tabella 14. Esigenza di informazioni sui cannabinoidi: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,73 44,27 100,00 54,27 48,07 51,34 f ,54 50,46 100,00 45,73 51,93 48,66 f ,72 47,28 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Rispetto alla divisione per fasce di età, si sono rilevate differenze significative tra i partecipanti in relazione al desiderio di avere maggiori informazioni sul fumo di cannabinoidi. In particolare i soggetti più giovani, tra 14 e 16 anni, si sono mostrati più interessati (56,9%) ad implementare le proprie conoscenze sui cannabinoidi degli altri due gruppi di età, ovvero anni (50,9%) e anni (40,9%). Tabella 15. Esigenza di informazioni sui cannabinoidi: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,94 43,06 100,00 61,51 51,85 56,95 f ,90 49,10 100,00 25,96 27,93 26,89 f ,85 59,15 100,00 12,52 20,22 16,16 f ,72 47,28 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

261 6. Consumo di cannabinoidi (dom. 51) Complessivamente, il 32% del campione totale ha fumato cannabinoidi nella propria vita, mentre il 68% è composto da persone che non hanno mai consumato cannabis. Grafico 5 - Consumo di cannabinoidi Non sono state rilevate differenze significative tra i due generi rispetto all avere consumato cannabis in passato. Tabella 16. Consumo di cannabinoidi: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,30 68,70 100,00 49,32 50,91 50,40 f ,69 67,31 100,00 50,68 49,09 49,60 f ,99 68,01 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

262 Per quanto riguarda la suddivisione per classi di età, si evidenzia una differenza significativa. In particolare, sono i partecipanti di età superiore, tra 19 e 30 anni, che presentano probabilità significativamente maggiori (43,1%) di aver sperimentato il fumo di cannabinoidi rispetto al gruppo di 17 e 18 anni (39,8%), o di età inferiore, di 14 e 16 anni (25,1%). Tabella 17. Consumo di cannabinoidi: differenze di età Totale Classe età Si No Totale f ,08 74,92 100,00 44,28 62,22 56,48 f ,76 60,24 100,00 34,59 24,66 27,84 f ,08 56,92 100,00 21,12 13,13 15,69 f ,99 68,01 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Luogo iniziale del consumo di cannabinoidi (dom. 52) Complessivamente, la maggior parte del campione (38,7%) ha dichiarato di aver fumato la prima volta cannabinoidi in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade, il 28,6% a casa di amici, il 17,6% a scuola e/o in gita, il 9,5% in eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party) e solo il 4,7% a casa propria. 262

263 Grafico 6 - Luogo in cui si è fumata cannabis la prima volta È stata riscontrata una tendenza verso la significatività tra uomini e donne rispetto al luogo in cui hanno fumato cannabinoidi la prima volta, per cui tra le donne prevarrebbe la scelta di consumare cannabinoidi per la prima volta a casa di amici (30,8%), durante eventi mondani (11,9%) o in luoghi pubblici (39,2%), a confronto degli uomini (rispettivamente 28,4%, 7,2% e 38,2%), mentre questi ultimi hanno dichiarato di avere fumato cannabis, per la prima volta, a casa propria (6,2%) o a scuola e/o in gita (30%), sempre in misura superiore alle donne (rispettivamente 3,1% e 15%). Tabella 18. Luogo in cui si è fumata cannabis la prima volta: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale Propria amici gita mondani pubblici f ,13 30,83 15,00 11,88 39,17 100,00 32,61 51,03 41,86 61,29 49,60 48,98 f ,20 28,40 20,00 7,20 38,20 100,00 67,39 48,97 58,14 38,71 50,40 51,02 f ,69 29,59 17,55 9,49 38,67 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

264 Per quanto riguarda la suddivisione per età, non sono emerse differenze significative rispetto al luogo in cui si sono iniziati a consumare hashish/marjuana. Tabella 19. Luogo in cui si è fumata cannabis la prima volta: differenze di età Classe età Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale Propria amici gita mondani pubblici f ,08 31,87 14,09 8,31 40,65 100,00 47,83 47,59 35,47 38,71 46,44 44,18 f ,24 27,06 19,71 9,12 40,88 100,00 23,91 31,72 38,95 33,33 36,68 34,69 f ,28 28,99 21,26 12,56 30,92 100,00 28,26 20,69 25,58 27,96 16,89 21,12 f ,69 29,59 17,55 9,49 38,67 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr = Persone con cui si sono consumati cannabinoidi la prima volta (dom. 53) Complessivamente, la schiacciante maggioranza del campione (96,4%) ha dichiarato di aver fumato, la prima volta, in compagnia di amici, mentre il 2,5% era in presenza di familiari e l 1,1% da solo. Grafico 7 - Persone con cui è iniziato a fumare cannabis 264

265 Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne le persone con le quali si è cominciato a fumare hashish/marjuana. Tabella 20. Persone con cui è iniziato a fumare cannabis: differenze di genere Genere Da solo Amici Familiari Totale f Donne 0,62 96,71 2,67 100,00 27,27 49,11 52,00 48,94 f Uomini 1,58 96,06 2,37 100,00 72,73 50,89 48,00 51,06 f Totale 1,11 96,37 2,52 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Non si sono rilevate differenze significative tra le diverse classi di età rispetto alle persone con cui si sono iniziati a fumare cannabinoidi. Tabella 21. Persone con cui è iniziato a fumare cannabis: differenze di età Classe età Da solo Amici Familiari Totale f ,91 97,05 2,04 100,00 36,36 44,72 36,00 44,41 f ,88 96,17 2,95 100,00 27,27 34,06 40,00 34,14 f ,88 95,31 2,82 100,00 36,36 21,21 24,00 21,45 f Totale 1,11 96,37 2,52 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

266 9. Consumo attuale di cannabinoidi (dom. 54) Nel campione indagato dalla ricerca emerge che il 59,6% delle persone che hanno fumato cannabinoidi, in passato, ancora ne fa uso, mentre il 40,4% ha smesso di assumerli. Grafico 8 - Consumo attuale di cannabinoidi È stata rilevata una tendenza verso la significatività, rispetto ai generi, nel consumo di hashish/marjuana, per cui sarebbero più gli uomini (64,1%) a farne uso delle donne (55%). Tabella 22. Consumo attuale di cannabinoidi: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,01 44,99 100,00 45,45 54,92 49,27 f ,12 35,88 100,00 54,55 45,08 50,73 f ,63 40,37 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

267 Non si sono riscontrate differenze significative tra le fasce di età in relazione all assunzione attuale di cannabis. Tabella 23. Consumo attuale di cannabinoidi: differenze di età Totale Classe età Sì No Totale f ,11 42,89 100,00 42,37 47,00 44,24 f ,71 35,29 100,00 37,50 30,22 34,56 f ,62 43,38 100,00 20,13 22,78 21,20 f ,63 40,37 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Consumo di cannabinoidi a casa (dom. 56) Complessivamente, all interno del gruppo di consumatori di hashish/marjuana, meno di un quarto del campione (22,8%) ha dichiarato di fumare cannabinoidi a casa. Grafico 9 - Consumo di cannabinoidi a casa 267

268 Rispetto alle differenze di genere, la percentuale di uomini che fuma cannabinoidi nell ambiente domestico (26,8%) è significativamente superiore a quella delle donne (18%). Tabella 24. Consumo di cannabinoidi a casa: differenze di età Genere Sì No Totale f Donne 17,95 82,05 100,00 35,77 48,28 45,42 f Uomini 26,83 73,17 100,00 64,23 51,72 54,58 f Totale 22,80 77,20 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Si sono riscontrate differenze significative, tra le classi di età, rispetto al consumare cannabinoidi in ambiente domestico. In particolare sono soprattutto i soggetti più grandi, tra 19 e 30anni, a fumare spinelli a casa (38,8%), rispetto agli adolescenti di anni (23,2%) e di anni (14,8%). Tabella 25. Consumo di cannabinoidi a casa: differenze di genere Classe età Sì No Totale f ,84 85,16 100,00 27,74 46,98 42,60 f ,21 76,79 100,00 37,96 37,07 37,27 f ,84 61,16 100,00 34,31 15,95 20,13 f Totale 22,80 77,20 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

269 11. Luogo in cui si consumano cannabinoidi più frequentemente (dom. 57) Complessivamente, il 38,9% del campione ha dichiarato di fumare più spesso in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade, il 36,3% a casa di amici, l 11,3% durante eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party), il 7,6% a casa propria, ed il 5,9% a scuola e/o in gita. Grafico 10 - Luogo in cui si consumano cannabinoidi più frequentemente Non sono emerse differenze significative tra uomini e donne rispetto al luogo in cui si assumono più frequentemente cannabinoidi. Tabella 26. Luoghi in cui si fuma cannabis: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi Totale propria amici gita mondani pubblici f ,20 40,15 6,06 11,74 34,85 100,00 43,18 50,72 47,06 47,69 41,07 45,83 f ,01 33,01 5,77 10,90 42,31 100,00 56,82 49,28 52,94 52,31 58,93 54,17 f ,64 36,28 5,90 11,28 38,89 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

270 Per quanto riguarda la suddivisione per età, si segnalano differenze significative. Sono soprattutto i più piccoli, tra 14 e 16 anni, ad aver dichiarato di fumare più spesso in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade (43,5%) rispetto ai partecipanti più grandi. Le persone tra 19 e 30 anni, invece, hanno affermato di consumare hashish/marjuana a casa di amici (40%), a casa propria (19,1%) e durante eventi mondani fuori casa, come serate in locali/bar/discoteche/rave party (13%), più frequentemente rispetto alle altre due fasce di età, mentre i giovani tra 17 e 18 anni è più probabile che fumino cannabinoidi a scuola e/o in gita (8,4%) rispetto agli altri due gruppi. Tabella 27. Luoghi in cui si fuma cannabis: differenze di età Classe età Totale Casa Casa Scuola/ Eventi Luoghi propria amici gita mondani pubblici Totale f ,47 36,99 5,28 9,76 43,50 100,00 25,00 43,54 38,24 36,92 47,77 42,71 f ,12 33,49 8,37 12,09 40,93 100,00 25,00 34,45 52,94 40,00 39,29 37,33 f ,13 40,00 2,61 13,04 25,22 100,00 50,00 22,01 8,82 23,08 12,95 19,97 f ,64 36,28 5,90 11,28 38,89 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr = Persone con cui si consumano cannabinoidi più frequentemente (dom. 58) Complessivamente, la schiacciante maggioranza del campione (88,9%) ha dichiarato di fumare frequentemente cannabinoidi in compagnia di amici, mentre il 6,9% da solo e il 4,2% in presenza di familiari. 270

271 Grafico 11 - Persone con cui si consumano cannabinoidi più frequentemente Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne le persone con le quali si fumano più spesso cannabinoidi. Tabella 28. Persone con cui si fuma cannabis: differenze di genere Genere Da solo Amici Familiari Totale f Donne 2,59 91,11 6,30 100,00 28,00 46,68 41,46 45,53 f Uomini 5,57 87,00 7,43 100,00 72,00 53,32 58,54 54,47 f Totale 4,22 88,87 6,91 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

272 Non sono emerse differenze significative tra le diverse classi di età rispetto alle persone con cui capita più frequentemente di consumare cannabinoidi. Tabella 29. Persone con cui si fuma cannabis: differenze di età Classe età Da solo Amici Familiari Totale f ,98 91,30 6,72 100,00 20,00 43,83 41,46 42,66 f ,55 88,64 6,82 100,00 40,00 37,00 36,59 37,10 f ,33 84,17 7,50 100,00 40,00 19,17 21,95 20,24 f Totale 4,22 88,87 6,91 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Tipologia di cannabinoidi consumata (dom. 59). Poco meno della metà del campione (46,9%) fuma solo marjuana, il 43,2% sia hashish che marjuana, il 5,4% altre sostanze e il 4,5% solo hashish. Grafico 12 - Tipologia di cannabinoide assunta 272

273 Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne la qualità di cannabinoidi assunta. Tabella 30. Tipologia di cannabinoide assunta: differenze di genere Genere Hashish Marijuana Entrambe Altro Totale f Donne 3,57 50,71 40,36 5,36 100,00 35,71 49,13 42,48 45,45 45,45 f Uomini 5,36 43,75 45,54 5,36 100,00 64,29 50,87 57,52 54,55 54,55 f Totale 4,55 46,92 43,18 5,36 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(3) = Pr = Anche per quanto riguarda la suddivisione per età non si segnalano differenze significative in relazione al tipo specifico di cannabinoide assunto. Tabella 31. Tipologia di cannabinoide assunta: differenze di età Classe età Hashish Marijuana Entrambe Altro Totale f ,07 47,51 44,06 5,36 100,00 28,57 42,91 43,23 42,42 42,37 f ,33 49,78 40,26 5,63 100,00 35,71 39,79 34,96 39,39 37,50 f ,06 40,32 46,77 4,84 100,00 35,71 17,30 21,80 18,18 20,13 f Totale 4,55 46,92 43,18 5,36 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(6) = Pr =

274 14. Consumo congiunto di bevande alcoliche e cannabinoidi (dom. 60) Complessivamente, a più della metà del campione (54%) è capitato di bere bevande alcoliche quando utilizzava cannabinoidi, mentre il 38,9% afferma che questo non è mai avvenuto; solo il 7,1% ammette di averlo fatto per aumentare gli effetti delle sostanze. Grafico 13 - Consumo congiunto di bevande alcoliche e cannabinoidi Si segnala una tendenza verso la significatività tra i generi rispetto all assunzione contemporanea di alcol e cannabinoidi, per cui sarebbero maggiormente le donne a non assumere mai, insieme, cannabinoidi e alcol (42,8%) rispetto agli uomini (35,6%), che prevarrebbero nell avere messo in atto tali comportamenti con l intenzione di aumentare gli effetti (10,5%) in misura superiore delle donne (3%). I due generi, presentano, invece, percentuali molto simili (54,2% delle donne e 54% degli uomini) rispetto alla coassunzione casuale di cannabis e alcol. Tabella 32. Co-assunzione di alcol e cannabinoidi: differenze di genere Genere Si, capita Si, fa più effetto Mai Totale f Donne 54,17 3,03 42,80 100,00 45,69 19,51 50,22 45,60 f Uomini 53,97 10,48 35,56 100,00 54,31 80,49 49,78 54,40 f Totale 54,06 7,08 38,86 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

275 Si segnala una tendenza verso la significatività tra i partecipanti delle diverse fasce di età rispetto al consumo contemporaneo di alcol e cannabinoidi. In particolare i partecipanti tra 17 e 18 anni sono quelli che ammettono maggiormente di aver assunto sia alcol che cannabinoidi volontariamente per aumentare gli effetti (14,6%) rispetto agli altri due gruppi di età, mentre le persone di anni dichiarano che ciò non si sia mai verificato (45,2%) più dei partecipanti di età maggiore. Sonoi soggetti più grandi, infine, tra 19 e 30 anni, che affermano che è capitato loro di assumere sia alcol che cannabinoidi casualmente (69%) in misura maggiore delle persone di età inferiore. Tabella 33. Co-assunzione di alcol e cannabinoidi: differenze di età Classe età Si, capita Si, fa più effetto Mai Totale f ,60 7,20 45,20 100,00 38,02 43,90 50,22 43,18 f ,52 7,51 38,97 100,00 36,42 39,02 36,89 36,79 f ,97 6,03 25,00 100,00 25,56 17,07 12,89 20,03 f Totale 54,06 7,08 38,86 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

276 15. Male fisico procurato da uso di cannabinoidi (dom. 61) Complessivamente, il 36,6% dei consumatori di cannabinoidi ha dichiarato di avere fumato tanto nella propria vita da star male fisicamente. Grafico 14 - Male fisico procurato da uso di cannabinoidi Non si evidenziano differenze significative tra i generi rispetto all essersi sentiti male fisicamente in seguito all uso di cannabinoidi. Tabella 34. Male fisico da cannabinoidi: differenze di genere Genere Sì No Totale f Donne 39,56 60,44 100,00 49,54 43,65 45,81 f Uomini 34,06 65,94 100,00 50,46 56,35 54,19 f Totale 36,58 63,42 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

277 Non si sono rilevate differenze significative tra i partecipanti appartenenti alle diverse fasce di età rispetto all aver provato male fisico come conseguenza del consumo di cannabis. Tabella 35. Male fisico da cannabinoidi: differenze di età Classe età No Si Totale f ,55 64,45 100,00 41,74 43,65 42,95 f ,09 59,91 100,00 40,83 35,19 37,25 f ,20 67,80 100,00 17,43 21,16 19,80 f Totale 36,58 63,42 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

278 3. CONFRONTI TRA LE CARATTERISTICHE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI CANNABINOIDI All interno del gruppo dei fumatori attuali di hashish/marijuana, il 48,6% utilizza la sostanza occasionalmente, mentre il 51,4% è un consumatore abituale. Grafico 15 - Tipologia di fumatori di cannabinoidi 16. Numero di amici che consumano cannabinoidi (dom. 50) Dal confronto tra i gruppi che fumano cannabis abitualmente, o occasionalmente, sono emerse delle differenze significative rispetto al numero di amici che anch essi assumono cannabinoidi (F=15.69; p<.001). In particolare, i consumatori abituali sembrano avere in media un maggior numero di amici anch essi fumatori (M=9,33, DS=10,24) rispetto ai consumatori di cannabinoidi occasionali (M=8,24, DS=8,83). Tabella 36. Tipologia di consumatori di cannabinoidi e numero di amici consumatori Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 8,24 8, Abituale 9,33 10, Totale 8,81 9,

279 17. Età di esordio di consumo di cannabinoidi (dom. 51a) Nel nostro campione, coloro che fumano cannabinoidi abitualmente hanno cominciato a fumare prima, in media a circa 14 anni (DS=1,51), rispetto a coloro che consumano cannabis occasionalmente che hanno iniziato poco meno di un anno dopo, in media a circa 15 anni (DS=1,49), indicando che maggiore è l età di esordio nel fumare queste sostanze, più è probabile che i soggetti rimangano dei consumatori sporadici (F=20.92; p<.001). Tabella 37. Tipologia di consumatori di cannabinoidi ed età di esordio Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 15,02 1, Abituale 14,18 1, Totale 14,81 1, Età in cui si sono iniziati a consumare cannabinoidi in casa (dom. 56a) Non si sono evidenziate differenze significative tra i due gruppi di consumatori di hashish/marjuana abituali e occasionali rispetto all età in cui hanno iniziato a fumare cannabis in casa con una certa regolarità (F=2.67; p<.105, ns). Tabella 38. Tipologia di consumatori di cannabinoidi ed età di inizo consumo a casa Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 16,33 1,49 18 Abituale 15,26 2,69 83 Totale 15,45 2,

280 19. Numero di volte in cui si sono consumati cannabinoidi tanto da stare male fisicamente (dom. 61a) Non sono emerse differenze significative tra i due gruppi di consumatori di hashish/marjuana abituali e occasionali rispetto al numero di volte in cui hanno fumato cannabis così tanto da star male nell ultimo mese (F=0.02; p=ns). Tabella 39. Tipologia di consumatori di cannabinoidi e male fisico Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 1,88 0, Abituale 1,79 0, Totale 1,84 0, Aspettative legate al consumo di cannabinoidi: sollievo da stress e ansie, disinibizione, sicurezza sociale (dom. 62) Nel nostro campione si sono messe in luce differenze significative (F=12.23; p<.001) tra i fumatori di cannabinoidi abituali e occasionali rispetto alle aspettative legate al consumo di hashish/marijuana. Coloro che fumano cannabinoidi abitualmente mostrano di avere aspettative significativamente maggiori di sollievo dallo stress e dalle ansie (M=3,21, DS=1,19) rispetto a coloro che fumano occasionalmente (M=2,88, DS=1,15). Tabella 40. Tipologia di consumatori di cannabinoidi e sollievo da stress e ansie Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 2,88 1, Abituale 3,21 1, Totale 3,05 1, Non si sono riscontrate differenze significative tra i consumatori abituali e i consumatori occasionali rispetto alle aspettative di disinibizione (F=7.28, p<.001). Tabella 41. Tipologia di consumatori di cannabinoidi e disinibizione Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 1,88 1, Abituale 2,21 1, Totale 2,05 1,

281 I consumatori abituali di cannabinoidi, infine, manifestano aspettative significativamente maggiori di sicurezza sociale (M=2,03, DS=1,78) a confronto dei consumatori occasionali di cannabinoidi (M=1,78, DS=0,91; F=6.67; p<.001). Tabella 42. Tipologia di consumatori di cannabinoidi e sicurezza sociale Freq cannabis Media Dev. St. Freq. Occasionale 1,78 0, Abituale 2,03 1, Totale 1,91 1,

282 Sezione B4: Dati epidemiologici sul consumo di sostanze stupefacenti Presentiamo, di seguito, i dati relativi al consumo di cannabinoidi nell ambito dello Studio MINERVA sulla popolazione giovanile in tema di sostanze stupefacenti. I partecipanti sono stati classificati come: non consumatori sostanze psicotrope, quando dichiarano di non averne mai fatto uso nella loro vita; consumatori occasionali, quando ne fanno un uso annuale (consumo medio annuale di tre sostanze stupefacenti); consumatori abituali, quando assumono sostanze psicoattive quotidianamente (consumo medio giornaliero di una sostanza stupefacente). 1. DATI GENERALI RELATIVI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI SOSTANZE STUPEFACENTI Nel complesso, il campione indagato dallo studio è stato trovato il 76,2% di persone che non hanno mai usato sostanze psicotrope, il 22,2% che dichiara di assumere sostanze stupefacenti con cadenza occasionale e l 1,6% che ne fa un uso abituale. Tab 1. Tipologia di consumatori/non consumatori di sostanze stupefacenti Uso sostanze stup. Freq. Percent Cum. Non consum ,26 76,26 Occasionale ,16 98,42 Abituale 51 1,58 100,00 Totale ,00 Grafico 1 - Tipologia di consumatori/non consumatori di sostanze stupefacenti 282

283 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche data la tipologia dei dati, possiamo comunque evidenziare che il maggior numero di non consumatori di sostanze stupefacenti si rileva nell ex Municipio III, con l 86,1%, mentre la percentuale più elevata di consumatori occasionali è stata riscontrata nell ex Municipio I (28,9%); infine, troviamo tra gli abitanti dell ex Municipio VII (6,1%) la presenza più rilevante di consumatori abituali di sostanze psicotrope. Tabella 2. Tipologia di consumatori/non consumatori di sostanze stupefacenti: differenze tra Municipi Municipio Non consum. Occasionale Abituale Totale f Ex Municipio I 68,75% 28,85% 2,40% 100,00% 5,81% 8,39% 9,80% 6,45% f Ex Municipio II 83,93% 14,29% 1,79% 100,00% 1,91% 1,12% 1,96% 1,74% f Ex Municipio III 86,11% 13,89% 0,00% 100,00% 1,26% 0,70% 0,00% 1,12% f Ex Municipio IV 83,33% 16,67% 0,00% 100,00% 1,42% 0,98% 0,00% 1,30% f Ex Municipio V 73,63% 24,18% 2,20% 100,00% 5,45% 6,15% 7,84% 5,64% f Ex Municipio VI 76,42% 22,64% 0,94% 100,00% 3,29% 3,36% 1,96% 3,29% f Ex Municipio VII 72,17% 21,74% 6,09% 100,00% 3,37% 3,50% 13,73% 3,56% f Ex Municipio VIII 81,03% 18,97% 0,00% 100,00% 3,82% 3,08% 0,00% 3,60% f Ex Municipio IX 76,98% 21,58% 1,44% 100,00% 4,35% 4,20% 3,92% 4,31% f Ex Municipio X 76,21% 23,05% 0,74% 100,00% 8,33% 8,67% 3,92% 8,34% f Ex Municipio XI 75,00% 24,45% 0,55% 100,00% 11,10% 12,45% 3,92% 11,28% f Ex Municipio XII 72,77% 26,18% 1,05% 100,00% 5,65% 6,99% 3,92% 5,92% 283

284 Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,86% 20,69% 3,45% 100,00% 4,47% 4,20% 9,80% 4,49% f ,22% 20,79% 0,99% 100,00% 3,21% 2,94% 1,96% 3,13% f ,55% 17,26% 1,19% 100,00% 5,57% 4,06% 3,92% 5,21% f ,82% 18,18% 0,00% 100,00% 2,20% 1,68% 0,00% 2,05% f ,11% 14,29% 0,61% 100,00% 11,38% 6,57% 3,92% 10,20% f ,60% 17,60% 0,80% 100,00% 4,15% 3,08% 1,96% 3,87% f ,48% 16,06% 1,46% 100,00% 4,59% 3,08% 3,92% 4,25% f ,35% 32,02% 3,63% 100,00% 8,66% 14,83% 23,53% 10,26% f ,26% 22,16% 1,58% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Rispetto alla tipologia di consumatori/non consumatori di sostanze psicoattive è emersa una differenza significativa tra i generi, che indica maggiormente le donne (80,1%) come non consumatrici rispetto agli uomini (72,4%). D altra parte, tra questi ultimi si evidenzia la maggior presenza di consumatori di sostanze stupefacenti occasionali (25,2%) e abituali (2,4%) rispetto alle donne (rispettivamente il 19,2% e lo 0,7%). Tabella 3. Tipologia di consumatori/non consumatori di sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Non consum. Occasionale Abituale Totale Donne Uomini Totale 80,07 19,19 0,74 100,00 52,93 43,64 23,53 50, ,38 25,19 2,44 100,00 47,07 56,36 76,47 49, ,26 22,16 1,58 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

285 Per quanto riguarda la distinzione per classi di età, sono emerse delle differenze significative rispetto all essere o meno utilizzatori di sostanze psicotrope. E soprattutto trai più giovani (14-16 anni) che si rileva la maggior presenza di non consumatori di sostanze stupefacenti, con l 81,2%, mentre è tra le persone di età compresa tra i anni che troviamo il maggior numero sia di consumatori occasionali, con il 29,8%, sia di consumatori abituali di sostanze psicoattive, con il 2,5%. Tabella 4. Tipologia di consumatori/non consumatori di sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Non consum. Occasionale Abituale Totale ,17 17,78 1,04 100,00 60,12 45,31 37,25 56, ,71 29,84 2,45 100,00 24,72 37,48 43,14 27, ,72 24,31 1,98 100,00 15,16 17,20 19,61 15, Totale 76,26 22,16 1,58 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

286 2. ANALISI DELLE RISPOSTE ALLE DOMANDE DEL QUESTIONARIO SULLE SOSTANZE STUPEFACENTI E VARIABILI DESCRITTIVE (MUNICIPI, GENERE, ETA ) 2. Sostanze stupefacenti con cui si è entrati in contatto diretto (dom. 64) Nel nostro campione, le sostanze stupefacenti con cui i giovani sono entrati in contatto diretto sono, nell ordine: cannabis, seguita a notevole distanza da cocaina, seguono poi, in misura abbastanza analoga, psicofarmaci ed ecstasy, e poi, ketamina, amfetamine, eroina, lsd, inalanti, ice/shaboo, ghb, altre sostanze. Non emergono differenze di genere ed età statisticamente significative. Tabella 1. Sostanze stupefacenti con cui si è entrati in contatto diretto: differenze di genere (percentuali sì) i Ecstasy Cannabis GHB Ketamina Ice/Shaboo Cocaina Eroina LSD Inalanti Amfetamina Psicofarmac Donne Uomini Totale f tot% 14,6% 16,6% 15,6% f tot% 54,0% 56,3% 55,1% f tot% 1,5% 2,3% 1,9% f tot% 7,8% 8,1% 8,0% f tot% 2,3% 3,5% 2,9% f tot% 27,2% 27,1% 27,1% f tot% 10,5% 12,3% 11,4% f tot% 6,7% 8,3% 7,5% F tot% 5,5% 5,2% 5,4% F tot% 7,5% 8,3% 7,9% F tot 14,6% 16,8% 15,7% % Pearson chi quadro p 2,417 0,12 1,747 0,186 2,57 0,109 0,109 0,742 4,319 0,038 0,006 0,939 2,574 0,109 3,009 0,083 0,192 0,661 0,726 0,394 2,881 0,09 286

287 Tabella 2. Sostanze stupefacenti con cui si è entrati in contatto diretto: differenze di età Ecstasy Cannabis GHB Ketamina Ice/Shaboo Cocaina Eroina LSD Inalanti Amfetamina Psicofarmaci Totale f tot% 15,4% 15,8% 16,2% 15,6% f tot% 55,2% 59,5% 47,2% 55,1% f tot% 1,8% 1,9% 2,6% 1,9% f tot% 7,5% 8,7% 8,5% 8,0% f tot% 2,6% 3,0% 3,6% 2,9% f tot% 26,5% 29,3% 25,7% 27,1% f tot% 10,8% 12,6% 11,7% 11,4% f tot% 7,6% 6,9% 8,3% 7,5% F tot% 4,9% 5,9% 5,9% 5,4% F tot% 7,6% 8,5% 7,9% 7,9% F tot% 15,7% 15,9% 15,4% 15,7% Pearson chi quadro p 0,245 0,885 19,585 0,001 1,394 0,498 1,456 0,483 1,273 0,529 3,064 0,216 2,023 0,364 0,941 0,625 1,477 0,478 0,575 0,75 0,065 0,

288 3. Percezione della facilità di reperimento delle sostanze stupefacenti (dom. 65) I partecipanti allo studio hanno messo in evidenza che sarebbe più facile procurarsi nell ordine: cannabis, poi, a seguire, cocaina, ecstasy (MDMA), psicofarmaci, eroina, anfetamine, LSD, ketamina, inalanti (popper), ice/shaboo e GHB. Variable Media Dev. St. Ecstasy (MDMA) 3,40,99 Cannabis 2,56 1,31 GHB 3,67,77 Ketamina 3,59,85 Ice/Shaboo 3,66,78 Cocaina 3,33 1,04 Eroina 3,48,95 LSD 3,57,87 Inalanti (Popper) 3,63,82 Anfetamine 3,56,87 Psicofarmaci 3,41 1,01 Nota: Scala likert da 1= Facilmente a 4= Difficilmente 4. Conoscenza dei danni arrecati dalle sostanze stupefacenti (dom. 66) Complessivamente, il 49,1% dei partecipanti ha dichiarato di essere a conoscenza dei danni provocati dal consumo di sostanze stupefacenti. Grafico 2 - Conoscenza dei danni provocati dalle sostanze stupefacenti 288

289 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile effettuare le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, si può comunque sottolineare che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio VIII, con il 61,4%, a segnalare la maggiore conoscenza dei problemi legati al consumo di sostanze psicoattive, mentre i residenti dell ex Municipio XV sono quelli che indicano di avere minori informazioni su questo tema (39,8%). Taballa 3. Conoscenza dei danni provocati da sostanze stupefacenti: differenze tra Municipi Municipio Si No Totale f Ex Municipio I 49,10% 50,90% 100,00% 6,05% 6,05% 6,05% f Ex Municipio II 54,00% 46,00% 100,00% 1,99% 1,64% 1,81% f Ex Municipio III 42,42% 57,58% 100,00% 1,03% 1,35% 1,20% f Ex Municipio IV 50,00% 50,00% 100,00% 1,40% 1,35% 1,38% f Ex Municipio V 53,01% 46,99% 100,00% 6,49% 5,55% 6,01% f Ex Municipio VI 44,57% 55,43% 100,00% 3,03% 3,63% 3,33% f Ex Municipio VII 50,94% 49,06% 100,00% 3,99% 3,70% 3,84% f Ex Municipio VIII 61,39% 38,61% 100,00% 4,58% 2,77% 3,66% f Ex Municipio IX 54,31% 45,69% 100,00% 4,65% 3,77% 4,20% f Ex Municipio X 50,64% 49,36% 100,00% 8,71% 8,18% 8,44% f Ex Municipio XI 45,13% 54,87% 100,00% 9,23% 10,81% 10,03% f Ex Municipio XII 48,32% 51,68% 100,00% 5,31% 5,48% 5,40% Ex Municipio XIII f ,00% 48,00% 100,00% 289

290 4,80% 4,27% 4,53% Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,77% 60,23% 100,00% 2,58% 3,77% 3,19% f ,30% 55,70% 100,00% 4,87% 5,90% 5,40% f ,82% 49,18% 100,00% 2,29% 2,13% 2,21% f ,45% 53,55% 100,00% 10,63% 11,81% 11,23% f ,41% 52,59% 100,00% 4,06% 4,34% 4,20% f ,17% 45,83% 100,00% 4,80% 3,91% 4,35% f ,86% 51,14% 100,00% 9,52% 9,60% 9,56% f ,08% 50,92% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Rispetto alla conoscenza dei danni provocati dal consumo di sostanze stupefacenti, è emersa una differenza significativa tra i generi, che indica le donne come maggiormente consapevoli dei possibili problemi provocati dal consumo di sostanze stupefacenti (70,2%) rispetto agli uomini (59,5%). Tabella 4. Conoscenza dei danni provocati dalle sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Sì No Totale f Donne 52,89 47,11 100,00 55,42 47,58 51,43 f Uomini 45,04 54,96 100,00 44,58 52,42 48,57 f Totale 49,08 50,92 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

291 Per quanto riguarda alla distinzione per classi di età possiamo osservare una tendenza verso la significatività rispetto alla conoscenza dei danni prodotti da sostanze psicotrope. Sono soprattutto i soggetti di età maggiore il 58,5% tra 19 e 30 anni - a dichiarare di essere a conoscenza dei danni procurati dal consumo di sostanze stupefacenti, mentre una percentuale significativamente inferiore dei partecipanti più giovani, tra 14 e 16anni (47,6%), e di età intermedia, partecipanti tra 17 e 18 anni (46,5%), afferma di essere informata rispetto ai danni provocati da esse. Tabella 5. Conoscenza dei danni provocati dalle sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,61 52,39 100,00 55,94 59,32 57,66 f ,46 53,54 100,00 24,72 27,45 26,11 f ,48 41,52 100,00 19,34 13,23 16,23 f Totale 49,08 50,92 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

292 5. Danni provocati dal consumo di sostanze stupefacenti (dom. 66a) Le problematiche connesse alla dipendenza, quali l astinenza e l assuefazione, vengono prese in considerazione solo dal 24% dei soggetti; gli effetti neuropsicologici (17%) e psicologici (12%) sono sottostimati, mentre la maggior parte delle risposte sono categorizzate nella dimensione effetti fisici (48%). Tabella 6. Danni provocati dalle sostanze stupefacenti Danni provocati dalle sostanze stupefacenti (Totale risposte: 2.100) Tipologia di danno Danni cerebrali 20 Fisici (f=1.000; =48) Danni neuronali 14 Arresto cardiaco 8 Overdose 6 Dipendenza (f=500; =24) Fisica 24 Neuroni 10 Neuropsicologici (f=350; =17) Alterazione percettiva 5 Problemi attentivi 2 Psicologici (f=250; =12) Paranoia Effetti positivi attribuiti al consumo di sostanze stupefacenti (dom. 67). Complessivamente, circa il 7,6% del campione ritiene che consumare sostanze stupefacenti abbia degli effetti positivi. Grafico 3 - Effetti positivi attribuiti al consumo di sostanze stupefacenti 292

293 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, si può comunque mettere in evidenza che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio V, con il 14,5%, e dell ex Municipio X, con il 13,7%, ad attribuire conseguenze favorevoli al consumo di sostanze stupefacenti. Tabella 7. Effetti positivi attribuiti alle sostanze: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 8,64% 91,36% 100,00% 6,83% 5,95% 6,02% f Ex Municipio II 13,21% 86,79% 100,00% 3,41% 1,85% 1,97% f Ex Municipio III 0,00% 100,00% 100,00% 0,00% 1,33% 1,23% f ,63% 97,37% 100,00% Ex Municipio IV 0,49% 1,49% 1,41% f Ex Municipio V 14,47% 85,53% 100,00% 11,22% 5,47% 5,91% f Ex Municipio VI 7,78% 92,22% 100,00% 3,41% 3,34% 3,34% f Ex Municipio VII 4,85% 95,15% 100,00% 2,44% 3,94% 3,83% f Ex Municipio VIII 7,22% 92,78% 100,00% 3,41% 3,62% 3,60% f Ex Municipio IX 8,04% 91,96% 100,00% 4,39% 4,14% 4,16% f Ex Municipio X 13,66% 86,34% 100,00% 15,12% 7,88% 8,43% f ,41% 93,59% 100,00% Ex Municipio XI 8,78% 10,57% 10,44% f Ex Municipio XII 4,20% 95,80% 100,00% 2,93% 5,51% 5,31% 293

294 Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,76% 90,24% 100,00% 5,85% 4,46% 4,57% f ,66% 96,34% 100,00% 1,46% 3,18% 3,05% f ,29% 93,71% 100,00% 4,39% 5,39% 5,31% f ,67% 98,33% 100,00% 0,49% 2,37% 2,23% f ,66% 97,34% 100,00% 3,90% 11,78% 11,18% f ,48% 93,52% 100,00% 3,41% 4,06% 4,01% f ,11% 88,89% 100,00% 6,34% 4,18% 4,35% f ,23% 90,77% 100,00% 11,71% 9,49% 9,66% f ,62% 92,38% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Non si rileva alcuna differenza significativa tra i due generi nel riconosere effetti positivi al consumo di sostanze psicotrope (donne: 7,5%, uomini: 7,8%). Tabella 8. Effetti positivi attribuiti alle sostanze: differenze di genere Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,47 92,53 100,00 50,24 51,27 51,19 f ,76 92,24 100,00 49,76 48,73 48,81 f ,62 92,38 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

295 Per quanto riguarda la distribuzione per classi di età, non sono emerse differenze significative rispetto all attribuire effetti positivi al consumo di sostanze stupefacenti. La percentuale dei partecipanti che riconosce al consumo di sostanze psicoattive effetti benefici oscilla tra il 6,9 e il 9% per i partecipanti di tutte le fasce di età Totale Tabella 9. Effetti positivi attribuiti alle sostanze: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,91 93,09 100,00 52,20 57,94 57,50 f ,01 90,99 100,00 30,73 25,57 25,97 f ,87 92,13 100,00 17,07 16,49 16,53 f ,62 92,38 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Effetti positivi legati all uso di sostanze stupefacenti (dom. 67a) Gli effetti positivi sono ricoducibili soprattutto alla categoria sollievo dall ansia e dallo stress (50%), seguita dalla categoria rilassamento (42%). Il 4% del campione ritiene di far uso di sostanze stupefacenti per socializzare e sempre il 4% le assume per sentirsi come gli altri. Tabella 10. Effetti positivi legati all assunzione di stupefacenti Effetti positivi (Totale risposte: 250) Tipologia di effetto positivo Antistress 24 Sollievo Ansia/Stress (f=120; =50) Diminuisce la tensione 16 Allevia l ansia 5 Allevia le preoccupazioni 5 Relax (f=100; =42) Svago 22 Passatempo/Ozio 20 Socializzazione (f=10; =4) Stare con gli altri 3 Divertirsi con gli amici 1 Coping (f=10; =4) Sentirsi come gli altri 4 295

296 8. Esigenza di acquisire nuove informazioni circa le sostanze stupefacenti (dom. 68)a Complessivamente, il 54,4% dei partecipanti ha dichiarato di desiderare ulteriori informazioni sul consumo di sostanze stupefacenti, mentre il 44,6% dichiara di non essere interessato ad acquisire nuove conoscenze su tale consumo. Grafico 4 - Esigenza di acquisire nuove informazioni circa le sostanze stupefacenti Di seguito, sono riportate le frequenze differenziate per realtà Municipali. Sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, si può comunque mettere in evidenza che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio IX, con il 69,9%, a manifestare la maggiore esigenza di avere informazioni rispetto al consumo di sostanze psicoattive. Tabella 11. Esigenza di informazioni sulle sostanze stupefacenti: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 64,38% 35,63% 100,00% 6,75% 4,64% 5,81% f Ex Municipio II 60,38% 39,62% 100,00% 2,10% 1,71% 1,92% f Ex Municipio III 40,63% 59,38% 100,00% 0,85% 1,55% 1,16% f Ex Municipio IV 33,33% 66,67% 100,00% 0,85% 2,12% 1,42% f Ex Municipio V 55,15% 44,85% 100,00% 5,96% 6,03% 5,99% f Ex Municipio VI 57,89% 42,11% 100,00% 3,60% 3,26% 3,45% 296

297 Ex Municipio VII Ex Municipio VIII Ex Municipio IX Ex Municipio X Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,92% 48,08% 100,00% 3,54% 4,07% 3,77% f ,96% 48,04% 100,00% 3,47% 3,99% 3,70% f ,91% 30,09% 100,00% 5,17% 2,77% 4,10% f ,09% 34,91% 100,00% 9,89% 6,60% 8,42% f ,90% 52,10% 100,00% 8,97% 12,13% 10,38% f ,70% 47,30% 100,00% 5,11% 5,70% 5,37% f ,59% 50,41% 100,00% 3,99% 5,05% 4,46% f ,38% 58,62% 100,00% 2,36% 4,15% 3,16% f ,49% 38,51% 100,00% 5,96% 4,64% 5,37% f ,67% 43,33% 100,00% 2,23% 2,12% 2,18% f ,12% 41,88% 100,00% 11,72% 10,50% 11,18% f ,77% 41,23% 100,00% 4,39% 3,83% 4,14% f ,10% 45,90% 100,00% 4,32% 4,56% 4,43% f ,76% 49,24% 100,00% 8,78% 10,59% 9,58% f ,43% 44,57% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 297

298 Per quanto riguarda l intenzione di acquisire nuove informazioni sul consumo di sostanze stupefacenti, è stata rilevata una differenza significativa tra i generi che indica le donne come maggiormente desiderose (59,3%) di implementare le proprie conoscenze sul consumo di sostanze stupefacenti rispetto agli degli uomini (52,4%). Tabella 12. Esigenza di informazioni sulle sostanze stupefacenti: differenze di età Donne Uomini Totale Genere Sì No Totale f ,25 40,75 100,00 54,94 46,99 51,40 f ,38 48,62 100,00 45,06 53,01 48,60 f ,43 44,57 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Rispetto alla divisione per fasce di età, si sono rilevate differenze significative in relazione al desiderio di avere maggiori informazioni sul consumo di sostanze stupefacenti tra i partecipanti. In particolare, i soggetti più piccoli sembrano più interessati ad aumentare le proprie conoscenze (58,3%) sulle sostanze psicotrope dei partecipanti più grandi, di anni (54,5%) e di anni (46,9%). Tabella 13. Esigenza di informazioni sulle sostanze stupefacenti: differenze di genere Totale Classe età Sì No Totale f ,26 41,74 100,00 60,51 53,91 57,57 f ,53 45,47 100,00 25,61 26,55 26,03 f ,90 53,10 100,00 13,88 19,54 16,41 f ,43 44,57 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

299 9. Consumo di sostanze stupefacenti (dom 71) Complessivamente, il 23,7% del campione totale dichiara di avere consumato sostanze stupefacenti nella propria vita, mentre il 76,3% è composto da persone che non hanno mai usato sostanze psicoattive. Grafico 5 - Consumo di sostanze stupefacenti E stata rilevata una differenza significativa tra i due generi, la quale indica che una percentuale di uomini ha consumato sostanze psicoattive, in passato, in misura superiore (27,6%) a quella delle donne (19,9%). Tabella 14. Consumo di sostanze stupefacenti: differenze tra di genere Genere Sì No Totale f Donne 19,93 80,07 100,00 42,30 52,93 50,40 f Uomini 27,63 72,38 100,00 57,70 47,07 49,60 f Totale 23,74 76,26 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

300 Per quanto riguarda la suddivisione per classi di età, emerge una differenza significativa. In particolare, sono i partecipanti tra 17 e 18 anni (32,3%) che presentano probabilità significativamente maggiori di aver sperimentato il consumo di sostanze stupefacenti rispetto al gruppo di età inferiore, tra 14 e 16 anni (18,8%) e superiore tra 19 e 30 anni (26,3%), Tabella 15. Consumo di sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Sì No Totale f Totale 18,83 81,17 100,00 44,78 60,12 56,48 f ,29 67,71 100,00 37,86 24,72 27,84 f ,28 73,72 100,00 17,36 15,16 15,69 f ,74 76,26 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Tipologia della prima sostanza stupefacente consumata (dom. 73) Complessivamente, tra coloro che hanno consumato sostanze psicoattive, la prima sostanza consumata è stata per il 44,2% la cocaina, per il 27,9% l ecstasy, per il 10% la ketamina, per il 5,3% gli psicofarmaci, per il 4,7% l LSD. Tutte le rimanenti sostanze sono state consumate in percentuali inferiori al 3%: il 2,6% ice/shaboo, il 2,1% inalanti (popper), 2,1% eroina, l 1,1% amfetamine. Grafico 6 - Consumo di sostanze stupefacenti 300

301 Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne la tipologia di sostanze stupefacenti assunte, per cui donne e uomini non si differenziano rispetto alla scelta della sostanza psicoattiva consumata la prima volta. Tabella 16. Tipo di sostanza stupefacente: differenze di genere Sostanze Donne Uomini Totale f Ecstasy 35,85 64,15 100,00 27,94 27,87 27,89 f Ketamina 42,11 57,89 100,00 11,76 9,02 10,00 f Ice/Shaboo 40,00 60,00 100,00 2,94 2,46 2,63 f Cocaina 32,14 67,86 100,00 39,71 46,72 44,21 f Eroina 50,00 50,00 100,00 2,94 1,64 2,11 f LSD 22,22 77,78 100,00 2,94 5,74 4,74 f Inalanti 50,00 50,00 100,00 2,94 1,64 2,11 f Amfetamina 0,00 100,00 100,00 0,00 1,64 1,05 f Psicofarmaci 60,00 40,00 100,00 8,82 3,28 5,26 f Totale 35,79 64,21 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr =

302 Per quanto riguarda la suddivisione per età, non si segnalano differenze significative per cui le tre fasce non si differenziano rispetto alla scelta della sostanza psicotropa assunta la prima volta. Tabella 17. Tipologia di sostanza stupefacente: differenze di età Sostanze Totale f Ecstasy Ketamina Ice/Shaboo Cocaina Eroina LSD Inalanti Amfetamina Psicofarmaci Totale 37,74 32,08 30,19 100,00 33,90 25,76 24,62 27,89 f ,11 21,05 36,84 100,00 13,56 6,06 10,77 10,00 f ,00 40,00 0,00 100,00 5,08 3,03 0,00 2,63 f ,24 41,67 38,10 100,00 28,81 53,03 49,23 44,21 f ,00 0,00 25,00 100,00 5,08 0,00 1,54 2,11 f ,11 33,33 55,56 100,00 1,69 4,55 7,69 4,74 f ,00 25,00 50,00 100,00 1,69 1,52 3,08 2,11 f ,00 50,00 0,00 100,00 1,69 1,52 0,00 1,05 f ,00 30,00 20,00 100,00 8,47 4,55 3,08 5,26 f ,05 34,74 34,21 100,00 100,00 100,00 100,00 100, ,74 32,08 30,19 100,00 Pearson chi2(16) = Pr =

303 11. Luogo iniziale di consumo di sostanze stupefacenti (dom. 74) Complessivamente, quasi il 43,8% del campione ha dichiarato di aver consumato, la prima volta, sostanze stupefacenti durante eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party), seguiti dal 29,4% che lo ha fatto a casa di amici, poi il 13,9% in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade, il 9,8% a casa propria, il 6,7% e il 3,1% a scuola e/o in gita. Grafico 7 - Luogo iniziale di consumo di sostanze stupefacenti Non sono state riscontrate differenze significative tra uomini e donne rispetto al luogo in cui hanno consumato sostanze psicotrope la prima volta. Tabella 18. Luoghi iniziali di consumo di sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Casa propria Casa amici Scuola/ gita Eventi mondani Luoghi pubblici Totale f ,68 29,58 1,41 42,25 14,08 100,00 47,37 36,84 16,67 35,29 37,04 36,60 f ,13 29,27 4,07 44,72 13,82 100,00 52,63 63,16 83,33 64,71 62,96 63,40 f ,79 29,38 3,09 43,81 13,92 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

304 Per quanto riguarda la suddivisione per età, non sono emerse differenze significative rispetto al luogo in cui si sono iniziate a consumare sostanze stupefacenti. Tabella 19. Luoghi iniziali di consumo di sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Totale Casa propria Casa amici Scuola/ gita Eventi mondani Luoghi pubblici Totale f ,33 35,00 1,67 40,00 15,00 100,00 26,32 36,84 16,67 28,24 33,33 30,93 f ,14 26,09 4,35 44,93 14,49 100,00 36,84 31,58 50,00 36,47 37,04 35,57 f ,77 27,69 3,08 46,15 12,31 100,00 36,84 31,58 33,33 35,29 29,63 33,51 f ,79 29,38 3,09 43,81 13,92 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr = Persone con cui si sono consumate sostanze stupefacenti la prima volta (dom. 75) Complessivamente, la schiacciante maggioranza del campione (92,4%) ha dichiarato di aver utilizzato sostanze stupefacenti, la prima volta, in compagnia di amici, mentre il 4,6% era da solo e il 3% era in presenza di familiari. Grafico 8 - Persone con cui si è iniziato a usare sostanze stupefacenti 304

305 Non si sono riscontrate differenze significative tra i generi rispetto alle persone insieme alle quali si è iniziato ad assumere sostanze psicoattive. Tabella 20. Persone con cui si è iniziato a usare sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Da solo Amici Familiari Totale f Donne 6,76 90,54 2,70 100,00 55,56 36,61 33,33 37,37 f Uomini 3,23 93,55 3,23 100,00 44,44 63,39 66,67 62,63 f Totale 4,55 92,42 3,03 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Non sono emerse differenze significative tra le diverse classi di età rispetto alle persone con cui si è cominciato a consumare sostanze stupefacenti. Tabella 21. Persone con cui si è iniziato a usare sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Da solo Amici Familiari Totale f ,56 91,80 1,64 100,00 44,44 30,60 16,67 30,81 f ,29 92,86 2,86 100,00 33,33 35,52 33,33 35,35 f ,99 92,54 4,48 100,00 22,22 33,88 50,00 33,84 f Totale 4,55 92,42 3,03 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

306 13. Tipologia di sostanze stupefacenti consumate (dom. 77) Complessivamente, tra coloro che hanno consumato sostanze psicoattive, il 3,6% ha assunto cocaina, il 2,5% ecstasy, l 1,4% ketamina, lo 0,9% psicofarmaci e amfetamine, lo 0,8% LSD, lo 0,7% altre sostanze, lo 0,6% inalanti (popper), lo 0,5% eroina, lo 0,3% ice/shaboo, e lo 0,2% GHB. Tabella 22. Tipologia di sostanze stupefacenti consumate Sostanze Sì No Totale Ecstasy f ,5% 97,5% 100,0% GHB f ,2% 99,7% 100,0% Ketamina f ,4% 98,6% 100,0% Ice/Shaboo f ,3% 99,7% 100,0% Cocaina f ,6% 96,4% 100,0% Eroina f ,5% 99,5% 100,0% LSD f ,8% 99,2% 100,0% Inalanti f ,6% 99,4% 100,0% Amfetamina f ,9% 99,1% 100,0% Psicofarmaci f ,9% 99,1% 100,0% Altro f ,7% 99,3% 100,0% 306

307 Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne la tipologia di sostanze stupefacenti assunta rispetto al consumo di ketamina, cocaina, LSD, inalanti, anfetamine e psicofarmaci. Si sono riscontrate, invece, delle tendenze alla significatività tra i due generi rispetto al consumo di ecstasy, GHB, ice/shaboo ed eroina, che vedono gli uomini assumere queste sostanze in percentuali superiori (rispettivamente 3,4%, 2,1%, 4,8% e 1,3%) alle donne (rispettivamente 1,6%, 0,7%, 2,3% e 0,4%). Tabella 23. Tipo di sostanza stupefacente: differenze di genere (percentuali sì) Sostanze Donne Uomini Totale Ecstasy f ,6% 3,4% 2,5% GHB f ,7% 2,1% 1,4% Ketamina f ,3% 0,4% 0,3% Ice/Shaboo f ,3% 4,8% 3,6% Cocaina f ,5% 0,5% 0,5% Eroina f ,4% 1,3% 0,8% LSD f ,2% 0,9% 0,6% Inalanti f ,6% 1,2% 0,9% Amfetamina f ,8% 1,0% 0,9% Psicofarmaci f ,6% 0,8% 0,7% Pearson chi quadro p 11,134 0,001 10,286 0,001 0,108 0,742 14,376 0,001 0,001 0,974 8,651 0,003 6,586 0,011 3,767 0,052 0,364 0,546 0,444 0,

308 Per quanto riguarda la suddivisione per età, non si segnala alcuna differenza significativa di sostanze psicotrope assunte in base all età. Tabella 24. Tipo di sostanza stupefacente: differenze di età (percentuali sì) Sostanze Totale Ecstasy f ,6% 2,9% 1,4% 2,5% GHB f ,0% 2,3% 1,0% 1,4% Ketamina f ,3%,6%,0%,3% Ice/Shaboo f ,2% 4,5% 3,2% 3,6% Cocaina f ,5%,4%,4%,5% Eroina f ,8% 1,1%,6%,8% LSD f ,4%,8%,8%,6% Inalanti f ,6% 1,6%,6%,9% Amfetamina f ,9% 1,1%,6%,9% Psicofarmaci f ,6% 1,1%,4%,7% Pearson chi quadro p 3,284 0,194 8,064 0,018 2,969 0,227 2,871 0,238 0,254 0,881 1,294 0,524 1,607 0,448 6,908 0,032 1,005 0,605 3,065 0,

309 14. Luogo in cui si consumano sostanze stupefacenti più frequentemente (dom. 78) Complessivamente, quasi la metà del campione ha dichiarato di consumare più spesso sostanze psicotrope durante gli eventi mondani fuori casa (serate in locali/bar/discoteche/rave party) con il 44,3%, il 31,4% a casa di amici, l 11,4% a casa propria, il 10.9% in luoghi pubblici all aperto, come parchi, giardini, strade, e solo il 2,2% a scuola e/o in gita. Grafico 9 - Luogo in cui si consumano sostanze stupefacenti più frequentemente Non sono risultate differenze significative tra uomini e donne rispetto al luogo in cui si sono consumate, più frequentemente, sostanze stupefacenti. Tabella 25. Luoghi in cui si consumano sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Donne Uomini Totale Eventi Luoghi Casa propria Casa amici Scuola/gita mondani pubblici Totale f ,43 38,57 1,43 37,14 11,43 100,00 38,10 46,55 25,00 31,71 40,00 37,84 f ,30 26,96 2,61 48,70 10,43 100,00 61,90 53,45 75,00 68,29 60,00 62,16 f ,35 31,35 2,16 44,32 10,81 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

310 Per quanto riguarda la suddivisione per età, i partecipanti appartenenti alle diverse classi non presentano differenze significative in riferimento al luogo in cui più spesso sono state assunte sostanze psicoattive. Tabella 26. Luoghi in cui si consumano sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Totale Casa Casa Eventi Luoghi Scuola/gita Totale propria amici mondani pubblici f ,50 42,86 3,57 28,57 12,50 100,00 33,33 41,38 50,00 19,51 35,00 30,27 f ,52 28,57 1,59 49,21 11,11 100,00 28,57 31,03 25,00 37,80 35,00 34,05 f ,12 24,24 1,52 53,03 9,09 100,00 38,10 27,59 25,00 42,68 30,00 35,68 f ,35 31,35 2,16 44,32 10,81 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr = Persone con cui si consumano sostanze stupefacenti più frequentemente (dom. 79) Complessivamente, la schiacciante maggioranza del campione (87,7%) ha dichiarato di aver assunto sostanze stupefacenti più frequentemente in compagnia di amici, mentre l 8,6% era da solo e il 3,7% era in presenza di familiari. Grafico 10 - Persone con cui si consumano sostanze stupefacenti 310

311 Non sono emerse differenze significative tra i generi per quanto concerne le persone con le quali si assumono più spesso sostanze stupefacenti. Tabella 27. Persone con cui si consumano sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Amici Da solo Familiari Totale f Donne 4,48 91,04 4,48 100,00 18,75 37,20 42,86 35,83 f Uomini 10,83 85,83 3,33 100,00 81,25 62,80 57,14 64,17 f Totale 8,56 87,70 3,74 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr = Non si sono evidenziate differenze significative tra le diverse classi di età rispetto alle persone con cui capita più frequentemente di consumare sostanze stupefacenti. Tabella 28. Persone con cui si consumano sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Amici Da solo Familiari Totale f ,28 84,21 3,51 100,00 43,75 29,27 28,57 30,48 f ,76 92,06 3,17 100,00 18,75 35,37 28,57 33,69 f ,96 86,57 4,48 100,00 37,50 35,37 42,86 35,83 f Totale 8,56 87,70 3,74 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr =

312 16. Consumo congiunto di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti (dom. 80) Complessivamente, a poco più della metà del campione (50,3%) è capitato di bere bevande alcoliche quando utilizzava sostanze stupefacenti, mentre il 35,7% nega che questo sia mai avvenuto; il 14% ammette di averlo fatto per aumentare gli effetti delle sostanze. Grafico 11 - Consumo congiunto di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti Non si segnalano differenze significative tra i generi rispetto al consumo contemporaneo di alcol e sostanze stupefacenti. Tabella 29. Co-assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti: differenze di genere Genere Si, capita Si, fa più effetto Mai Totale f Donne 56,41 13,68 29,91 100,00 73,33 64,00 54,69 65,36 f Uomini 38,71 14,52 46,77 100,00 26,67 36,00 45,31 34,64 f Totale 50,28 13,97 35,75 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

313 Non si segnalano differenze significative tra i partecipanti delle diverse fasce di età rispetto all assunzione di alcol e sostanze stupefacenti in contemporanea. Tabella 30. Co-assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti: differenze di età Classe età Si, capita Si, fa più effetto Mai Totale f ,43 13,04 36,52 100,00 64,44 60,00 65,63 64,25 f ,06 13,21 37,74 100,00 28,89 28,00 31,25 29,61 f ,55 27,27 18,18 100,00 6,67 12,00 3,13 6,15 f Totale 50,28 13,97 35,75 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Consumo congiunto di più sostanze stupefacenti contemporaneamente nell ultimo mese (dom. 81) Complessivamente, poco più di un quarto dei partecipanti che utilizzano sostanze psicoattive dichiara di averne assunte più di una contemporaneamente (28%) nell ultimo mese, mentre il 72% afferma di non averlo mai fatto. Grafico 12 - Consumo congiunto di più sostanze stupefacenti contemporaneamente nell ultimo mese 313

314 Non si segnalano differenze significative tra i generi rispetto all uso contemporaneo di più sostanze stupefacenti nell ultimo mese. Donne Uomini Totale Tabella 31. Uso di più sostante stupefacenti: differenze di genere Genere Sì No Totale f ,83 69,17 100,00 72,55 63,36 65,93 f ,58 77,42 100,00 27,45 36,64 34,07 f ,02 71,98 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr = Non si segnalano differenze significative tra i partecipanti delle diverse fasce di età rispetto all uso contemporaneo di più sostanze stupefacenti nell ultimo mese. Tabella 32. Uso di più sostante stupefacenti: differenze di età Classe età Sì No Totale f ,21 71,79 100,00 64,71 64,12 64,29 f ,09 70,91 100,00 31,37 29,77 30,22 f ,00 80,00 100,00 3,92 6,11 5,49 f Totale 28,02 71,98 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

315 3. CONFRONTI TRA LE CARATTERISTICHE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI DI SOSTANZE STUPEFACENTI All interno del gruppo degli attuali utilizzatori di sostanze stupefacenti, il 93,3% è un consumatore occasionale mentre il 6,7% è un consumatore abituale. Grafico 13 -Tipologia di consumatore di sostanze stupefacenti 18. Numero di amici che fanno uso di sostanze stupefacenti (dom. 70) Dal confronto tra i gruppi che consumano sostanze psicoattive, abitualmente o occasionalmente, non è emersa alcuna differenza significativa rispetto al numero di amici che consumano sostanze stupefacenti (F=1.62; p=n.s.), sebbene i consumatori abituali sembrino avere in media un numero di amici anch essi utilizzatori di sostanze psicotrope (M=12,19, DS=13,01) superiore rispetto ai consumatori occasionali (M=9,20, DS=10,24). Tabella 33. Tipologia di consumatori di sostanze stupefacenti e numero di amici consumatori Freq droghe Media Dev. St. Freq. Occasionale 9,20 10, Abituale 12,19 13,01 26 Total 9,78 10,

316 19. Età di esordio del consumo di sostanze stupefacenti (dom. 72) Nel nostro campione, non si è rilevata alcuna differenza significativa tra i due gruppi di consumatori rispetto all età di esordio (F=3.04; p=n.s.), sebbene coloro che consumano sostanze stupefacenti abitualmente sembrino avere cominciato tale attività prima, in media a circa 16 anni (DS=1,57), rispetto a coloro che le assumono occasionalmente, i quali hanno iniziato quasi due anni dopo, in media a circa 16 anni (DS=1,85). Tabella 34. Tipologia di consumatori di sostanze stupefacenti ed età di esordio Freq. droghe Media Dev. St. Freq. Occasionale 16,23 1, Abituale 15,70 1,57 46 Total 16,10 1, Numero di volte in cui si sono consumate più sostanze stupefacenti contemporaneamente nell ultimo mese (dom. 81a) I partecipanti che assumono sostanze psicoattive abitualmente, in media (M=4,33, DS=3,32) non si differenziano da coloro che le utilizzano occasionalmente (M=4,31, DS=5,69) rispetto all uso contemporaneo di più sostanze stupefacenti nell ultimo mese (F=.00; p=0.17,n.s.). Tabella 35. Tipologia di consumatori di sostanze stupefacenti e uso di più sostanze Freq. droghe Media Dev. St. Freq. Occasionale 4,31 5,69 13 Abituale 4,33 3,32 18 Totale 4,32 4,

317 21. Aspettative legate al consumo di sostanze stupefacenti: sollievo da stress e ansie, disinibizione, sicurezza sociale (dom. 82) Nel nostro campione è emersa una tendenza verso la significatività tra le due categorie di consumatori di sostanze psicoattive (abituali e occasionali) rispetto alla qualità delle aspettative sugli effetti del consumo di esse (F=9.49, p<.01). I consumatori abituali mostrano di avere aspettative significativamente maggiori di sollievo dallo stress e dalle ansie (M=3,15, DS=1,25) a confronto dei consumatori occasionali (M=2,51, DS=1,27). Tabella 36. Tipologia di consumatori di sostanze stupefacenti e sollievo da stress e ansie Freq sostanze Media Dev. St. Freq. Occasionale 2,51 1, Abituale 3,15 1,05 46 Totale 2,67 1, I consumatori abituali di sostanze stupefacenti mostrano di avere aspettative significativamente maggiori di disinibizione (M=3,11, DS=1,07) a confronto con i consumatori occasionali di sostanze stupefacenti (M=2,38, DS=1,21; F=13.02, p<.001). Tabella 37. Tipologia di consumatori di sostanze stupefacenti e disinibizione Freq sostanze Media Dev. St. Freq. Occasionale 2,38 1, Abituale 3,11 1,07 46 Totale 2,57 1, Infine, i consumatori abituali di sostanze stupefacenti non manifestano differenze significative rispetto alle aspettative di sicurezza sociale (M=2,16, DS=1,81) a confronto dei consumatori occasionali di sostanze stupefacenti (M=1,81, DS=1,09; F=2.98, p=ns). Tabella 38. Tipologia di consumatori di sostanze stupefacenti e sicurezza sociale Freq sostanze Media Dev. St. Freq. Occasionale 1,81 1, Abituale 2,16 1,36 46 Totale 1,91 1,

318 SEZIONE C: Contesto familiare e amicale, caratteristiche individuali e diverse tipologie di consumatori (tabacco, alcol, cannabinoidi e sostanze stupefacenti): fattori di rischio e di protezione 1. RELAZIONE DI FIDUCIA CON LA MADRE (dom. 4) Tabacco. Nel nostro campione sono emerse differenze significative tra non fumatori di sigarette e fumatori di tabacco occasionali e abituali, rispetto alla relazione di fiducia con la madre (F=44.69, p<.001). Infatti, il gruppo dei non fumatori mostra punteggi superiori di fiducia verso la madre (M=4,07, DS=0,85), seguiti dal gruppo dei fumatori abituali (M=3,76, DS=0,85) e occasionali (M=3,75, DS=0,85). Le persone che non consumano tabacco, dunque, hanno una relazione di fiducia con la madre migliore rispetto a coloro i quali ne fanno uso, sia abitualmente che occasionalmente. Tabella 1. Relazioni di fiducia con la madre e consumatori di tabacco Categoria fumatore tabacco Media Dev. St. Freq. Non consumatore 4,07 0, Occasionale 3,75 0, Abituale 3,76 0, Totale 3,96 0, Alcol. Nel nostro campione sono emerse differenze significative tra non bevitori, bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori rispetto alla relazione di fiducia con la madre (F=23.67, p<.001). Infatti, il gruppo dei non bevitori mostra punteggi superiori di fiducia verso la madre (M=4,12, DS=0,88), seguito dal gruppo dei bevitori sociali (M=4,01, DS=0,79), dai binge drinkers (M=3,81, DS=0,97) e infine dai forti bevitori (M=3,62, DS=1,13). Le differenze significative si sono riscontrate soprattutto tra forti bevitori e le altre categorie, indicando che è la categoria di coloro che assumono abitualmente alcol che si differenzia significativamente dagli altri gruppi rispetto alla relazione di fiducia con la madre. Tabella 2. Relazioni di fiducia con la madre e consumatori di alcol Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Non Bev. 4,12 0, Bev. Sociale 4,01 0, Binge 3,81 0, Forte Bev. 3,62 1,13 56 Totale 3,97 0,

319 Cannabinoidi. Nel nostro campione si sono evidenziate differenze significative tra non consumatori di cannabinoidi, consumatori abituali e occasionali rispetto alla relazione di fiducia con la madre (F=29.15, p<.001). Infatti, il gruppo dei non fumatori di hashish/marijuana mostra punteggi superiori di fiducia verso la madre (M=4,03, DS=0,88), seguito dal gruppo dei consumatori occasionali (M=3,76, DS=0,87) e poi dai consumatori abituali (M=3,69, DS=0,92). Si osservano differenze significative tra i non fumatori di cannabinoidi e le altre due categorie, mentre consumatori abituali e occasionali non si differenziano tra loro rispetto alla relazione di fiducia con la madre. Tabella 3. Relazioni di fiducia con la madre e consumatori di cannabinoidi Categoria consumatore cannabinoidi Media Dev. St. Freq. Non consumatore 4,03 0, Occasionale 3,76 0, Abituale 3,69 0, Totale 3,97 0, Sostanze stupefacenti. Nel nostro campione sono emerse differenze significative tra non consumatori di sostanze stupefacenti, consumatori occasionali e abituali rispetto alla relazione di fiducia con la madre (F=10.67, p<.001). Infatti, il gruppo dei non consumatori mostra punteggi superiori di fiducia verso la madre (M=4,00, DS=0,85), seguito a distanza dal gruppo dei consumatori occasionali (M=3,87, DS=0,99) e poi dai consumatori abituali (M=3,58, DS=1,01). Si sono riscontrate differenze significative tra i non consumatori di sostanze stupefacenti e le altre due categorie, mentre consumatori abituali e occasionali non si differenziano tra loro rispetto alla relazione di fiducia con la madre. Tabella 4. Relazioni di fiducia con la madre e consumatori di sostanze stupefacenti Categoria consumatore sostanze stupef. Media Dev. St. Freq. Non consumatore 4,00 0, Occasionale 3,87 0, Abituale 3,58 1,01 49 Totale 3,97 0,

320 2. RELAZIONE DI FIDUCIA CON IL PADRE (dom. 5) Tabacco. Nel nostro campione non sono state messe in luce differenze significative tra non fumatori, fumatori occasionali e abituali rispetto alla relazione di fiducia con il padre (F=53.02, p<.001). Tabella 5. Relazioni di fiducia con il padre e consumatori di tabacco Categoria fumatore tabacco Media Dev. St. Freq. Non consumatore 3,95 0, Occasionale 3,80 0,84 99 Abituale 3,54 1, Totale 3,82 1, Alcol. Nel nostro campione è emersa una tendenza verso la significatività tra non bevitori, bevitori sociali, binge drinkers e bevitori abituali rispetto alla relazione di fiducia con il padre (F=15.34, p<.01). Infatti, il gruppo dei non bevitori mostra punteggi superiori di fiducia verso il padre (M=3,99, DS=0,99), seguito dal gruppo dei bevitori sociali (M=3,83, DS=0,96) e poi dai binge drinkers (M=3,69, DS=1,07) e dai forti bevitori (M=3,49, DS=1,21). In questo caso, la tendenza alla significatività è stata evidenziata soprattutto tra bevitori sociali e binge drinkers e tra non bevitori e bevitori sociali; le altre categorie, invece, non presentano differenze significative tra loro rispetto all attaccamento alla figura paterna. Tabella 6. Relazioni di fiducia con il padre e consumatori di alcol Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Non Bev. 3,99 0, Bev. Sociale 3,83 0, Binge 3,69 1, Forte Bev. 3,49 1,21 53 Totale 3,83 1,

321 Cannabinoidi. Nel nostro campione si sono evidenziate differenze significative tra non consumatori di cannabinoidi, consumatori abituali e occasionali rispetto alla relazione di fiducia con il padre (F=45.12, p<.001). Infatti, il gruppo dei non fumatori di hashish/marijuana mostra punteggi superiori di fiducia verso il padre (M=3,91, DS=0,97), seguito dal gruppo dei consumatori abituali (M=3,49, DS=1,07) e poi dai consumatori occasionali (M=3,45, DS=1,12). Si osservano differenze significative tra i non fumatori di cannabinoidi e le altre due categorie, mentre consumatori abituali e occasionali non si differenziano tra loro rispetto alla relazione di fiducia con il padre. Tabella 7. Relazioni di fiducia con il padre e consumatori di cannabinoidi Categoria consumatore cannabinoidi Media Dev. St. Freq. Non consumatore 3,91 0, Abituale 3,49 1, Occasionale 3,45 1, Totale 3,83 1, Sostanze stupefacenti. Nel nostro campione si sono rilevate differenze significative tra non consumatori di sostanze stupefacenti, consumatori abituali e occasionali rispetto alla relazione di fiducia con il padre (F=14.9, p<.001). Infatti, il gruppo dei non consumatori mostra punteggi di fiducia superiori verso il padre (M=3,87, DS=0,97), seguito dal gruppo dei consumatori occasionali (M=3,71, DS=1,13) e poi dagli abituali (M=3,22, DS=1,06). È stata riscontrata una differenza significativa tra i non consumatori di sostanze stupefacenti e consumatori occasionali, e una tendenza verso la significatività tra i non consumatori di sostanze stupefacenti e i consumatori abituali, mentre le altre due categorie - abituali e occasionali - non si differenziano tra loro rispetto alla relazione di fiducia con il padre. Tabella 8. Relazioni di fiducia con il padre e consumatori di sostanze stupefacenti Categoria consumatore sostanze stupef. Media Dev. St. Freq. Non consumatore 3,87 0, Occasionale 3,71 1, Abituale 3,22 1,06 46 Totale 3,83 1,

322 3. RELAZIONE DI FIDUCIA CON I PARI (dom. 10) Tabacco. Nel nostro campione non sono emerse differenze significative tra non fumatori, fumatori occasionali e abituali rispetto alla relazione di fiducia con i pari (F=.31, p<.738). Tabella 9. Relazioni di fiducia con i pari e consumatori di tabacco Categoria fumatore tabacco Media Dev. St. Freq. Non consumatore 4,05 0, Occasionale 4,10 0, Abituale 4,07 0, Totale 4,06 0, Alcol. Nel nostro campione non sono emerse differenze significative tra le quattro categorie di consumatori di alcol - non bevitori, bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori - rispetto alla relazione di fiducia con i pari (F=1.84, p=n.s). Tabella 10. Relazioni di fiducia con i pari e consumatori di alcol Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Non Bev. 4,09 0, Bev. Sociale 4,07 0, Binge 4,02 0, Forte Bev. 3,93 1,08 55 Totale 4,06 0, Cannabinoidi. Nel nostro campione non si sono osservate differenze significative neanche tra le diverse tipologie di utilizzatori di cannabinoidi -non consumatori, consumatori abituali e occasionali- rispetto alla relazione di fiducia con i pari (F=1.45, p=n.s). Tabella 11. Relazioni di fiducia con i pari e consumatori di cannabinoidi Categoria consumatore cannabinoidi Media Dev. St. Freq. Non consumatore 4,06 0, Abituale 4,09 0, Occasionale 3,99 0, Totale 4,06 0,

323 Sostanze stupefacenti. Nel nostro campione non si sono evidenziate differenze significative tra non consumatori di sostanze stupefacenti, consumatori abituali e occasionali rispetto alla relazione di fiducia con i pari (F=5.06, p<.01). Tabella 12. Relazioni di fiducia con i pari e consumatori di sostanze stupefacenti Categoria consumatore sostanze stupef. Media Dev. St. Freq. Non consumatore 4,08 0, Occasionale 3,99 0, Abituale 3,83 1,10 50 Totale 4,06 0, RAPPORTI DI AMICIZIA IMPORTANTI (DOM. 11) Tabacco. Nel nostro campione non sono emerse differenze significative tra i tre gruppi di consumatori di tabacco - non fumatori, fumatori occasionali e abituali- rispetto alla quantità di amici importanti (F=6.95, p<.001). Tabella 13. Numero di amici importanti e consumatori di tabacco Categoria fumatore tabacco Media Dev. St. Freq. Non consumatore 7,11 8, Occasionale 7,24 6,90 98 Abituale 5,96 6, Totale 6,77 7, Alcol. Nel nostro campione non si sono riscontrate differenze significative tra le quattro categorie di consumatori di alcol - non bevitori, bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori - rispetto alla quantità di amici importanti (F=4.92 p<.01). Tabella 14. Numero di amici importanti e consumatori di alcol Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Non Bev. 7,35 8, Bev. Sociale 6,24 6, Binge 6,89 7, Forte Bev. 9,11 11,45 47 Totale 6,77 7,

324 Cannabinoidi. Nel nostro campione non si sono osservate differenze significative neanche tra le diverse tipologie di utilizzatori di cannabinoidi - non consumatori, consumatori abituali e occasionali - rispetto alla quantità di amici importanti (F=1.38, p=n.s). Tabella 15. Numero di amici importanti e consumatori di cannabinoidi Categoria consumatore cannabinoidi Media Dev. St. Freq. Non consumatore 6,8838 7, Occasionale 6,4607 6, Abituale 6,1472 7, Totale 6,7718 7, Sostanze stupefacenti. Nel nostro campione non si sono evidenziate differenze significative tra le diverse tipologie di utilizzatori di sostanze psicoattive - non consumatori, consumatori abituali e occasionali - rispetto alla quantità di amici importanti (F=1.27, p=n.s.). Tabella 16. Numero di amici importanti e consumatori di sostanze stupefacenti Categoria consumatore sostanze stupef. Media Dev. St. Freq. Non consumatore 6,69 7, Occasionale 6,95 7, Abituale 8,40 11,96 43 Totale 6,77 7, Sensation seeking Tabacco. Nel nostro campione sono emerse differenze significative nella dimensione di Sensation Seeking (F= 77.52; p<.0001), dove sono i fumatori abituali ad ottenere punteggi medi più alti (M=3,49, DS=1,08) rispetto agli altri gruppi che non si differenziano tra loro (Non fumatore: M=2,83 e DS=1,19, Fumatori Occasionali: M=3,04 e DS=1,14). Tabella 17. Sensation Seeking: differenze tra consumatori di tabacco e non Categoria fumatore tabacco Media Dev. St. Freq. Non consumatore 2,83 1, Occasionale 3,04 1,14 91 Abituale 3,49 1, Totale 3,03 1,

325 Alcol. Nel nostro campione si sono riscontrate differenze significative tra le quattro categorie di consumatori di alcol - non bevitori, bevitori sociali, binge drinkers e forti bevitori rispetto alla dimensione di Sensation seeking (F=32.67 p<.0001). Sono i forti bevitori ad ottenere punteggi medi più alti (M=3,67, DS=1,23) rispetto a tutti gli altri gruppi che non si differenziano tra loro (non bevitori: M=2,72 e DS=1,28; bevitori sociali: M=3,04 e DS=1,11; binge drinkers: M=3,29 e DS=1,15). Tabella 18. Sensation Seeking e consumatori di alcol e non Categoria bevitore Media Dev. St. Freq. Non Bev. 2,72 1, Bev. Sociale 3,04 1, Binge 3,29 1, Forte Bev. 3,67 1,23 50 Totale 3,03 1, Cannabinoidi. Nel nostro campione si sono osservate differenze significative tra le diverse tipologie di utilizzatori di cannabinoidi -non consumatori, consumatori abituali e occasionali (F=85.69, p<.001). Sono i consumatori abituali ad ottenere punteggi medi più elevati di Sensation seeking (M=3,85, DS=1,00) rispetto a quelli occasionali (M=3,30, DS=1,01), che a loro volta ottengono punteggi medi più elevati rispetto ai non consumatori (M=2,90, DS=1,19). Tabella 19. Sensation Seeking e consumatori di cannabinoidi e non Categoria consumatore cannabinoidi Media Dev. St. Freq. Non consumatore 2,90 1, Occasionale 3,30 1, Abituale 3,85 1, Totale 3,03 1,

326 Sostanze stupefacenti. Nel nostro campione si sono evidenziate differenze significative tra le diverse tipologie di utilizzatori di sostanze psicoattive -non consumatori, consumatori abituali. Sono questi ultimi ad ottenere punteggi medi più alti di Sensation seeking (M=4,01, DS=1,10) rispetto agli altri gruppi (F=37.33, p<.001) dei consumatori occasionali (M=3,17 e DS=1,21) e dei non consumatori (M=2,98 e DS=1,18). Tabella 20. Sensation Seeking e consumatori di sostanze stupefacenti e non Categoria consumatore sostanze stupefacenti Media Dev. St. Freq. Non consumatore 2,98 1, Occasionale 3,17 1, Abituale 4,01 1,10 45 Totale 3,03 1,

327 SEZIONE D: Policonsumo di Sostanze Complessivamente, il 35% del campione indagato utilizza una sostanza, il 26% ne assume due, il 21% non ne utilizza alcuna, il 13% ne consuma tre e il 5% quattro. Grafico 1 - Uso di una o più sostanze Per quanto rigurda le appartenenze territoriali, sebbene la tiplogia di dati non abbia consentito di effettuare gli opportuni confronti statistici, possiamo comunque segnalare che nell ex Municipio II (30,4%) si trova il maggior numero di partecipanti che ha dchiarato di non assumere alcuna sostanza stupefacente, nell ex Municipio IV (42,9%) abbiamo la percentuale superiore di persone che ne consumano una, nell ex Municipio III (36,1%) si osserva la prevalenza maggiore di persone che ne hanno assunte due, tra i non residenti a Roma emerge la presenza più rilevante dei consumatori di tre sostanze (17,5%) e, infine, negli ex Municipi XII e XVIII, entrambi con l 8,9%, si rileva la presenza più numerosa dei consumatori di quattro sostanze. Tabella 1. Uso di una o più sostanze: differenze tra municipi Municipio Nessuna Una Due Tre Quattro Totale f Ex Municipio I 22,12% 33,17% 20,67% 15,87% 8,17% 100,00% 6,89% 6,18% 5,19% 7,64% 9,44% 6,45% f Ex Municipio II 30,36% 35,71% 21,43% 8,93% 3,57% 100,00% 2,54% 1,79% 1,45% 1,16% 1,11% 1,74% f ,67% 41,67% 36,11% 5,56% 0,00% 100,00% Ex Municipio III 0,90% 1,34% 1,57% 0,46% 0,00% 1,12% f Ex Municipio IV 16,67% 42,86% 26,19% 9,52% 4,76% 100,00% 1,05% 1,61% 1,33% 0,93% 1,11% 1,30% 327

328 Ex Municipio V Ex Municipio VI Ex Municipio VII Ex Municipio VIII Ex Municipio IX Ex Municipio X Ex Municipio XI Ex Municipio XII Ex Municipio XIII Ex Municipio XV Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,23% 32,97% 26,37% 15,93% 5,49% 100,00% 5,24% 5,37% 5,79% 6,71% 5,56% 5,64% f ,98% 30,19% 31,13% 15,09% 6,60% 100,00% 2,69% 2,86% 3,98% 3,70% 3,89% 3,29% f ,91% 33,91% 34,78% 15,65% 1,74% 100,00% 2,40% 3,49% 4,83% 4,17% 1,11% 3,56% f ,69% 31,03% 26,72% 15,52% 6,03% 100,00% 3,59% 3,22% 3,74% 4,17% 3,89% 3,60% f ,99% 41,73% 25,18% 12,95% 2,16% 100,00% 3,74% 5,19% 4,22% 4,17% 1,67% 4,31% f ,82% 34,94% 24,91% 13,75% 5,58% 100,00% 8,38% 8,42% 8,08% 8,56% 8,33% 8,34% f ,98% 35,16% 24,45% 11,54% 6,87% 100,00% 11,98% 11,46% 10,74% 9,72% 13,89% 11,28% f ,75% 31,94% 29,84% 12,57% 8,90% 100,00% 4,79% 5,46% 6,88% 5,56% 9,44% 5,92% f ,76% 31,03% 27,59% 13,10% 5,52% 100,00% 4,94% 4,03% 4,83% 4,40% 4,44% 4,49% f ,82% 37,62% 23,76% 14,85% 5,94% 100,00% 2,69% 3,40% 2,90% 3,47% 3,33% 3,13% f ,43% 41,67% 23,81% 10,71% 2,38% 100,00% 5,39% 6,27% 4,83% 4,17% 2,22% 5,21% f ,79% 36,36% 24,24% 7,58% 3,03% 100,00% 2,84% 2,15% 1,93% 1,16% 1,11% 2,05% f ,88% 33,74% 27,05% 12,46% 4,86% 100,00% 10,78% 9,94% 10,74% 9,49% 8,89% 10,20% f ,60% 39,20% 23,20% 14,40% 5,60% 100,00% 3,29% 4,39% 3,50% 4,17% 3,89% 3,87% f ,09% 36,50% 27,74% 8,76% 2,92% 100,00% 4,94% 4,48% 4,58% 2,78% 2,22% 4,25% f ,05% 30,21% 22,36% 17,52% 7,85% 100,00% 10,93% 8,95% 8,93% 13,43% 14,44% 10,26% f ,71% 34,62% 25,70% 13,39% 5,58% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 328

329 Rispetto ai generi è stata rilevata una tendenza verso la significatività che indica che gli uomini consumano maggiormente quattro sostanze (7,2%) più delle donne (3,9%) che, invece, ne utilizzano tre (13,9%), due (25,8%), una (35,2%), nessuna (21,2%) in misura lievemente superiore agli uomini (rispettivamente 12,9%, 25,6%, 34,1% e 20,3%). Tabella 2. Uso di una o più sostanze: differenze di genere Genere Nessuna Una Due Tre Quattro Totale f Donne Uomini Totale 21,16 35,18 25,83 13,90 3,94 100,00 51,50 51,21 50,66 52,31 35,56 50,40 f ,25 34,06 25,56 12,88 7,25 100,00 48,50 48,79 49,34 47,69 64,44 49,60 f ,71 34,62 25,70 13,39 5,58 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(4) = Pr = Per quanto riguarda la suddivisione per età, si segnalano differenze significative rispetto all uso di una o più sostanze. In particolare gli adolescenti di anni non usano alcuna sostanza (25,2%) o ne assumono solo una (38,5%) in misura superiore ai partecipanti di età maggiore; i ragazzi tra anni usano due (30,2%) o tre (18,6%) sostanze più degli altri due gruppi e, infine, i soggetti più grandi, tra 19 e 30 anni, usano quattro sostanze in percentuale superiore (10,1%) ai partecipanti più piccoli. Tabella 3. Uso di una o più sostanze: differenze di età Classe età Nessuna Una Due Tre Quattro Totale f Totale 25,19 38,53 22,89 10,26 3,13 100,00 68,71 62,85 50,30 43,29 31,67 56,48 f ,48 28,73 30,18 18,60 8,02 100,00 19,46 23,10 32,69 38,66 40,00 27,84 f ,61 31,03 27,87 15,42 10,08 100,00 11,83 14,06 17,01 18,06 28,33 15,69 F F% 20,71 34,62 25,70 13,39 5,58 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(8) = Pr =

330 Nel nostro campione abbiamo riscontrato differenze significative nella relazione di attaccamento alla madre tra i consumatori di una o più sostanze (F=28.32, p<.001). Infatti, coloro che non usano alcuna sostanza mostrano punteggi superiori di attaccamento alla madre (M=4,17, DS=0,88), seguiti dai soggetti che ne utilizzano una (M=4,07, DS=0,78), due (M=3,88, DS=0,95), tre (M=3,75, DS=0,88) e, infine, dai consumatori di quattro sostanze (M=3,60, DS=0,99). Le differenze significative si rilevano soprattutto tra consumatori che utilizzano quattro sostanze e una o due sostanze. Tabella 4. Relazioni di fiducia con la madre e uso di una o più sostanze Media Dev. St. Freq. Nessuna 4,17 0, Una 4,07 0, Due 3,88 0, Tre 3,75 0, Quattro 3,60 0, Totale 3,97 0, Nel nostro campione sono emerse delle differenze significative nella relazione di attaccamento al padre tra i consumatori di una o più sostanze (F=28.18, p<.001). Infatti, chi non assume sostanze mostra punteggi superiori di attaccamento al padre (M=3,90, DS=1,20), seguiti da coloro che ne assumono solo una (M=3,83, DS=1,15), poi da coloro che ne usano due (M=3,65, DS=1,19), che ne utilizzano tre (M=3,27, DS=1,29) e, infine, dai consumatori di quattro sostanze (M=3,20, DS=1,37). Le differenze significative si rilevano soprattutto tra gli utilizzatori di una sostanza e i consumatori di tre o quattro sostanze. Tabella 5. Relazioni di fiducia con il padre e uso di una o più sostanze Media Dev. St. Freq. Nessuna 3,90 1, Una 3,83 1, Due 3,65 1, Tre 3,27 1, Quattro 3,20 1, Totale 3,69 1,

331 Nel nostro campione non si sono osservate differenze significative nella relazione di attaccamento con i pari tra i consumatori di una o più sostanze (F=1.35, p=n.s.). Tabella 6. Relazioni di fiducia con i pari e uso di una o più sostanze Media Dev. St. Freq. Nessuna 4,07 0, Una 4,02 0, Due 4,04 0, Tre 4,08 0, Quattro 3,77 1, Totale 4,03 0, Nel nostro campione non si sono evidenziate differenze significative tra gli utilizzatori di una o più sostanze stupefacenti - non consumatori, consumatori di una, due, tre, quattro sostanze - rispetto alla quantità di amici importanti (F=2.58, p<.05). Tabella 7. Numero di amici importanti e uso di una o più sostanze Tipo consumatore Media Dev. St. Freq. Nessuna 7,51 8, Una 6,62 7, Due 6,94 7, Tre 6,19 6, Quattro 5,82 6, Totale 6,77 7,

332 Nel nostro campione sono emerse delle differenze significative nella dimensione di Sensation seeking tra i consumatori di una o più sostanze (F=52.82, p<.001). Chi non assume sostanze mostra punteggi inferiori (M=2,64, DS=1.27), seguiti da coloro che ne assumono solo una (M=2,90, DS=1,14) e poi da coloro che ne usano due (M=3,13, DS=1,08) o tre (M=3,58, DS=1,05) Coloro che assumono quattro sostanze ottengono punteggi significativamente più alti rispetto agli altri (M=3,75, DS=1.07). Tabella 8. Sensation Seeking e uso di una o più sostanze Tipo consumatore Media Dev. St. Freq. Nessuna 2,64 1, Una 2,90 1, Due 3,13 1, Tre 3,58 1, Quattro 3,75 1, Totale 3,03 1, SEZIONE E: Scheda di Primo Contatto Il campione totoale è costituito da soggetti. Rispetto all appartenenza alle Realtà Municipali, possiamo osservare che i partecipanti all indagine Scheda di Primo Contatto per il 40,6% sono non residenti a Roma. A seguire, appartengono in ordine decrescente ai seguenti ex Municipi: V (8,6%), IV (6,4%), XII (5,7%), XV (5,3%), XII (4%). Tutti gli altri Municipi sono stati coinvolti nello studio in percentuali comprese tra 1,1% (II) e 3,8% (XVI). Grafico 1 - Distribuzione per Municipi 332

333 Tabella 1. Distribuzione per municipi Municipi Freq. Percent Cum. Ex Municipio I 59 1,4 1,4 Ex Municipio II 48 1,1 2,5 Ex Municipio III 49 1,2 3,7 Ex Municipio IV 269 6,4 10,1 Ex Municipio V 362 8,6 18,6 Ex Municipio VI 93 2,2 20,8 Ex Municipio VII 110 2,6 23,4 Ex Municipio VIII 119 2,8 26,3 Ex Municipio IX 76 1,8 28,1 Ex Municipio X 151 3,6 31,6 Ex Municipio XI 240 5,7 37,3 Ex Municipio XII 171 4,0 41,4 Ex Municipio XIII 62 1,5 42,8 Ex Municipio XV 182 4,3 47,1 Ex Municipio XVI 160 3,8 50,9 Ex Municipio XVII 68 1,6 52,5 Ex Municipio XVIII 143 3,4 55,9 Ex Municipio XIX 64 1,5 57,4 Ex Municipio XX 82 1,9 59,4 Non residente ,6 100,0 Totale ,0 Presentiamo, di seguito, i dati raccolti tramite le Schede di Primo Contatto. Il campione oggetto di analisi è stato complessivamente di soggetti. 1. Nazionalità Complessivamente, la maggioranza del campione contattato è di nazionalità italiana (87,2%). Tabella 2. Nazionalità Totale Italiana Straniera Totale f ,2 12,8 100,00 333

334 Grafico 2 Nazionalità 2. Situazione abitativa Complessivamente, il 90,8 % del campione abita in famiglia, a seguire il 3,5 % vive con amici, il 3,6 % con il/la partner, l 1,7% da solo. Una percentuale di soggetti molto bassa, tra 0 e 1%, dichiara di abitare in un altro tipo di situazioni (Casa-famiglia, Comunità Terapeutica, ecc). Tabella 3. Situazione abitativa Famiglia Amici Partner Solo Casa-famiglia Totale f f % 90,8 3,5 3,6 1,7 0,3 100,0 3. Titolo di studio Complessivamente il 74,2 % del campione ha il diploma di scuola secondaria di secondo grado, l 1,2 % il diploma di scuola secondaria di primo grado, il 6,3 % è laureato, il 3 % ha ottenuto attestati di qualifica professionale. Una percentuale di soggetti molto bassa, tra 0,3 e 1,2 %, ha raggiunto altri titoli di studio (licenza elementare, ecc). Tabella 4. Titolo di studio Totale Nessun Licenza Licenza Diploma Attestati Laurea Altro Totale o elementare media superiore f ,6 1,2 74,2 3,0 13,7 6,3,0 100,0 334

335 4. Attuale occupazione Complessivamente, quasi i tre quarti del campione è in cerca i prima occupazione (74,2%), il 13,7% è occupato saltuariamente, il 6,3% stabilmente, il 3% è in cerca di nuova occupazione, l 1,6% è studente e l 1,2% è studente lavoratore. Tabella 5. Attuale occupazione Totale In cerca Studente In cerca Occupato Occupato Total Studente di prima lavoratore di nuova occ. saltuar. stabilm. e occ. f ,6 1,2 74,2 3,0 13,7 6,3 100,0 5. Rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi Complessivamente, la maggioranza del campione (92%) ha avuto rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi, mentre l 8% afferma di non averne avuti. Grafico 3 - Rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi 335

336 Rispetto ai Municipi di appartenenza delle persone contattate, sebbene non sia stato possibile eseguire le opportune analisi statistiche, data la tipologia dei dati, possiamo comunque evidenziare che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio XVII, con il 96,9%, a segnalare maggiormente di aver avuto rapporti sessuali negli ultimi sei mesi. Tabella 6. Rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi: differenze tra Municipi Municipio Sì No Totale f Ex Municipio I 93,22% 6,78% 100,00% 1,42% 1,19% 1,40% f Ex Municipio II 89,58% 10,42% 100,00% 1,11% 1,48% 1,14% f Ex Municipio III 93,88% 6,12% 100,00% 1,19% 0,89% 1,16% f Ex Municipio IV 93,31% 6,69% 100,00% 6,47% 5,34% 6,38% f Ex Municipio V 87,85% 12,15% 100,00% 8,20% 13,06% 8,59% f Ex Municipio VI 92,47% 7,53% 100,00% 2,22% 2,08% 2,21% f Ex Municipio VII 85,45% 14,55% 100,00% 2,42% 4,75% 2,61% f Ex Municipio VIII 81,51% 18,49% 100,00% 2,50% 6,53% 2,82% f Ex Municipio IX 90,79% 9,21% 100,00% 1,78% 2,08% 1,80% f Ex Municipio X 94,70% 5,30% 100,00% 3,69% 2,37% 3,58% f Ex Municipio XI 96,25% 3,75% 100,00% 5,96% 2,67% 5,69% f Ex Municipio XII 92,40% 7,60% 100,00% 4,07% 3,86% 4,06% f Ex Municipio XIII 85,48% 14,52% 100,00% 1,37% 2,67% 1,47% f Ex Municipio XV 96,70% 3,30% 100,00% 4,54% 1,78% 4,32% 336

337 Ex Municipio XVI Ex Municipio XVII Ex Municipio XVIII Ex Municipio XIX Ex Municipio XX Non Residente a Roma TOTALE f ,88% 3,13% 100,00% 4,00% 1,48% 3,80% f ,18% 8,82% 100,00% 1,60% 1,78% 1,61% f ,71% 6,29% 100,00% 3,45% 2,67% 3,39% f ,38% 15,63% 100,00% 1,39% 2,97% 1,52% f ,59% 13,41% 100,00% 1,83% 3,26% 1,94% f ,68% 7,32% 100,00% 40,81% 37,09% 40,51% f ,01% 7,99% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Si sono rilevate delle differenze significative in relazione ai rapporti sessuali degli ultimi sei mesi tra i due generi, che indicano che sono più le donne ad affermare di aver avuto rapporti sessuali negli ultimi sei mesi (93,4%) rispetto agli uomini (90,7%). Tabella 7. Rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi: differenze di genere Genere Sì No Totale f Donne 93,43 6,57 100,00 48,66 39,47 47,93 f Uomini 90,72 9,28 100,00 51,34 60,53 52,07 f Totale 92,02 7,98 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(1) = Pr =

338 Si sono notate differenze significative tra le classi di età in relazione ai rapporti sessuali degli ultimi sei mesi. Nello specifico, troviamo tra i partecipanti più giovani, tra i 14 e i 16 anni, il maggior numero di persone che dichiarano di aver sperimentato attività sessuale negli ultimi sei mesi (93,8%) a confronto con i gruppi di età, ovvero l 88,8% soggetti più grandi, tra 19 e 30 anni, e il 91,9% dei soggetti di età intermedia, tra anni. Tabella 8. Rapporti sessuali negli ultimi 6 mesi: differenze di età Totale Classe età Si No Totale f ,77 6,23 100,00 49,18 37,69 48,26 f ,88 8,13 100,00 26,48 27,00 26,52 f ,83 11,17 100,00 24,34 35,31 25,22 f ,02 7,98 100,00 100,00 100,00 100,00 Pearson chi2(2) = Pr =

339 Tabella 9. Atteggiamenti negativi nei confronti delle sostanze: differenze tra Municipi 339

340 CONTROLLO COMPORTAMENTALE PERCEPITO In generale possiamo evidenziare che le sostanze rispetto alle quali si percepisce il maggiore controllo comportamentale sono, in ordine crescente: il tabacco, l alcol, i cannabinoidi, gli psicofarmaci, la cocaina, l MDMA (ecstasy), le amfetamine, l eroina, la ketamina, l LSD, gli inalanti, lo shaboo e il GHB. Tabella 10. Controllo comportamentale percepito Media Dev. St. Tabacco 3,49 1,45 Alcol 3,57 1,25 Cannabinoidi 3,94 1,39 Eroina 4,39 1,26 Cocaina 4,36 1,28 Amfetamine 4,38 1,26 MDMA (Ecstasy) 4,37 1,26 Ketamina 4,39 1,25 Shaboo 4,40 1,25 LSD 4,39 1,25 GHB 4,40 1,24 Inalanti 4,39 1,25 Psicofarmaci 4,35 1,26 340

341 Si sono riscontrate alcune differenze significative tra i due generi rispetto al controllo comportamentale percepito in relazione alle diverse sostanze. In particolare, gli uomini mostrano punteggi inferiori in questa dimensione rispetto alle donne in relazione all alcol e ai cannabinoidi. Non emergono differenze significative tra i due generi rispetto a tutte le altre sostanze. Tabella 11. Controllo comportamentale percepito: differenze di genere Donne Uomini Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 3,46 1,46 3,52 1,44 3,07,080 Alcol 3,63 1,27 3,51 1,28 15,54,000 Cannabinoidi 4,03 1,36 3,84 1,41 35,95,000 Eroina 4,40 1,27 4,37 1,25 1,22,270 Cocaina 4,39 1,28 4,32 1,28 4,53,033 Amfetamine 4,40 1,27 4,37 1,24 0,66,416 MDMA (Ecstasy) 4,39 1,27 4,35 1,25 2,81,094 Ketamina 4,41 1,27 4,38 1,23 0,82,365 Shaboo 4,41 1,26 4,39 1,23 0,90,343 LSD 4,40 1,26 4,38 1,24 0,64,423 GHB 4,42 1,25 4,39 1,23 0,78,376 Inalanti 4,40 1,26 4,39 1,23 0,42,516 Psicofarmaci 4,35 1,28 4,36 1,24 0,03,

342 Si sono riscontrate numerose differenze significative fra le tre classi di età, rispetto controllo comportamentale percepito in relazione alle diverse sostanze. In particolare i ragazzi più piccoli, tra 14 e 16 anni, mostrano punteggi superiori ai partecipanti più grandi, in questa dimensione, in relazione a tabacco, alcol e cannabinoidi. Gli adolescenti tra 17 e 18 anni, invece, presentano i punteggi più elevati di controllo comportamentale percepito, in relazione a LSD, GHB, inalanti e psicofarmaci. Tabella 12. Controllo comportamentale percepito: differenze di età Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 3,65 1,42 3,38 1,43 3,24 1,48 54,02,00 Alcol 3,67 1,29 3,54 1,21 3,36 1,29 34,46,00 Cannabinoidi 4,03 1,39 3,87 1,36 3,79 1,41 19,93,00 Eroina 4,35 1,32 4,43 1,16 4,43 1,21 4,16,02 Cocaina 4,33 1,33 4,41 1,17 4,34 1,27 2,23,11 Amfetamine 4,35 1,32 4,44 1,15 4,40 1,22 4,02,02 MDMA (Ecstasy) 4,33 1,33 4,42 1,16 4,40 1,22 4,03,02 Ketamina 4,35 1,31 4,45 1,15 4,43 1,21 4,43,01 Shaboo 4,36 1,31 4,45 1,15 4,44 1,19 4,67,01 LSD 4,34 1,32 4,45 1,15 4,43 1,20 5,55,00 GHB 4,36 1,31 4,47 1,13 4,43 1,19 6,02,00 Inalanti 4,35 1,32 4,46 1,14 4,43 1,20 6,02,00 Psicofarmaci 4,32 1,32 4,43 1,14 4,34 1,24 5,86,00 342

343 Di seguito, sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Si evidenzia che gli abitanti dell ex Municipio VIII hanno ottenuto i punteggi superiori a quelli degli altri distretti territoriali nel controllo comportamentale percepito verso eroina (a parità con l ex Municipio IV), anfetamine, MDMA (ecstasy), ketamina, shaboo, LSD, GHB, inalanti, psicofarmaci. I residenti nell ex Municipio XVIII mostrano controllo percepito maggiore rispetto agli altri Municipi in relazione a tabacco e alcol, quelli del ex Municipio XV rispetto ai cannabinoidi, e, infine, quelli dell ex Municipio X rispetto alla cocaina. Tabella 13. Controllo comportamentale percepito: differenze tra Municipi 343

344 INTENZIONE DI FARE USO In generale, possiamo evidenziare che le sostanze rispetto alle quali si dichiara la maggiore intenzione di farne uso sono, in ordine decrescente: l alcol, il tabacco, i cannabinoidi, la cocaina, l MDMA (ecstasy), l LSD, gli psicofarmaci, le amfetamine, l eroina, la ketamina, lo shaboo, il GHB e gli inalanti. Tabella 14. Intenzione di fare uso di sostanze Sostanza Media Dev. St. Tabacco 2,63 1,42 Alcol 2,73 1,26 Cannabinoidi 2,51 1,59 Eroina 2,29 1,70 Cocaina 2,32 1,70 Amfetamine 2,30 1,70 MDMA (Ecstasy) 2,31 1,70 Ketamina 2,29 1,70 Shaboo 2,29 1,70 LSD 2,31 1,70 GHB 2,29 1,70 Inalanti 2,29 1,70 Psicofarmaci 2,31 1,69 344

345 Non sono emerse differenze significative tra i generi rispetto all intenzione di fare uso di sostanze, eccetto una tendenza verso la significatività in relazione all alcol, che vede gli uomini produrre un punteggio superiore alle donne. Tabella 15. Intenzione di fare uso di sostanze: differenze di genere Donne Uomini Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 2,62 1,408 2,64 1,432 0,330,566 Alcol 2,68 1,257 2,77 1,260 9,055,003 Cannabinoidi 2,47 1,614 2,55 1,557 4,979,026 Eroina 2,30 1,727 2,29 1,683 0,113,737 Cocaina 2,31 1,722 2,33 1,681 0,404,525 Amfetamine 2,30 1,722 2,30 1,677 0,001,975 MDMA (Ecstasy) 2,31 1,718 2,32 1,676 0,076,782 Ketamina 2,29 1,725 2,29 1,679 0,030,862 Shaboo 2,29 1,721 2,29 1,682 0,000,991 LSD 2,31 1,719 2,31 1,681 0,010,919 GHB 2,29 1,721 2,28 1,681 0,013,910 Inalanti 2,30 1,721 2,29 1,679 0,037,848 Psicofarmaci 2,30 1,706 2,31 1,682 0,065,

346 Si sono evidenziate, invece, numerose differenze significative, tra le tre classi di età, rispetto all intenzione di assumere le diverse sostanze. In particolare sono i ragazzi più piccoli, tra 14 e 16 anni, a mostrare punteggi superiori ai partecipanti più grandi, in questa dimensione, in relazione a eroina, cocaina, amfetamine, MDMA (ecstasy), ketamina, shaboo, LSD, GHB, inalanti e psicofarmaci. Sono, invece, ragazzi tra i anni, a presentare punteggi più elevati rispetto all intenzione di usare cannabinoidi a confronto con gli altri due gruppi. Nel complesso, si può evidenziare che i soggetti più grandi, tra 19 e 30 anni, esprimono punteggi medi nettamente inferiori rispetto all intenzione di assumere tutte le sostanze succitate, a paragone dei partecipanti più giovani, mentre i punteggi medi dei ragazzi tra anni e anni si distanziano meno gli uni dagli altri. Tabella 16. Intenzione di fare uso di sostanze: differenze di età Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 2,60 1,46 2,71 1,37 2,60 1,39 4,25,01 Alcol 2,71 1,31 2,76 1,18 2,75 1,22 1,18,31 Cannabinoidi 2,54 1,65 2,61 1,53 2,31 1,46 16,77,00 Eroina 2,43 1,77 2,36 1,69 1,88 1,49 60,59,00 Cocaina 2,44 1,77 2,40 1,68 1,93 1,48 53,58,00 Amfetamine 2,42 1,76 2,36 1,68 1,90 1,49 54,60,00 MDMA (Ecstasy) 2,44 1,76 2,37 1,68 1,93 1,50 53,67,00 Ketamina 2,41 1,76 2,36 1,69 1,91 1,50 52,38,00 Shaboo 2,42 1,76 2,35 1,69 1,90 1,50 53,83,00 LSD 2,43 1,76 2,37 1,68 1,92 1,50 54,33,00 GHB 2,42 1,76 2,34 1,68 1,90 1,50 54,61,00 Inalanti 2,42 1,76 2,35 1,68 1,91 1,51 52,84,00 Psicofarmaci 2,43 1,75 2,37 1,68 1,92 1,49 53,46,00 346

347 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per Realtà Municipali. Si evidenzia che sono soprattutto gli abitanti degli ex Municipi XVIII (tabacco, alcol, cannabinoidi, psicofarmaci, GHB, inalanti - quesi ultimi due a parità con il XIX), XIX (eroina, anfetamine, ketamina, shaboo, LSD) e X (cocaina, MDMA) ad aver ottenuto i punteggi superiori a quelli degli altri distretti territoriali nell intenzione di fare uso di sostanze. Tabella 17. Intenzione di fare uso di sostanze: differenze tra Municipi 347

348 ASPETTATIVE GENITORIALI In generale, l aspettativa soggettiva dell uso di sostanze da parte dei genitori (cioè quanto secondo il/la giovane i propri genitori si aspettano che egli/ella sia in grado di astenersi dall utilizzare una sostanza), aumenta a seconda della sostanza, nel seguente ordine crescente: alcol, tabacco, cannabinoidi, eroina, psicofarmaci, cocaina, amfetamine, MDMA (ecstasy), ketamina, shaboo, LSD, GHB, inalanti. Tabella 18. Aspettative genitorali Sostanza Media Dev. St. Tabacco 3,36 1,58 Alcol 3,33 1,47 Cannabinoidi 3,65 1,62 Eroina 3,81 1,65 Cocaina 3,82 1,64 Amfetamine 3,82 1,64 MDMA (Ecstasy) 3,82 1,64 Ketamina 3,82 1,64 Shaboo 3,82 1,64 LSD 3,83 1,64 GHB 3,83 1,63 Inalanti 3,83 1,63 Psicofarmaci 3,81 1,64 348

349 Emergono numerose differenze di genere rispetto alle aspettative genitoriali. Infatti, gli uomini ritengono che i propri genitori abbiano aspettative più elevate nella loro capacità di astenersi dall assumere la maggior parte delle sostanze ovvero cannabinoidi, eroina, cocaina, amfetamine, MDMA (ecstasy), ketamina, shaboo, LSD, GHB, inalanti e psicofarmaci a confronto delle donne. Tabella 19. Aspettativa genitorali: differenze di genere Donne Uomini Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 3,32 1,60 3,38 1,555 2,69,10 Alcol 3,31 1,50 3,36 1,434 1,73,19 Cannabinoidi 3,59 1,68 3,70 1,56 8,57,00 Eroina 3,72 1,71 3,90 1,58 21,30,00 Cocaina 3,73 1,71 3,90 1,57 20,10,00 Amfetamine 3,74 1,70 3,91 1,57 20,56,00 MDMA (Ecstasy) 3,74 1,70 3,91 1,57 21,23,00 Ketamina 3,73 1,70 3,91 1,57 21,73,00 Shaboo 3,74 1,70 3,91 1,57 20,82,00 LSD 3,74 1,70 3,91 1,57 20,32,00 GHB 3,74 1,70 3,91 1,56 20,75,00 Inalanti 3,74 1,70 3,91 1,57 21,16,00 Psicofarmaci 3,72 1,70 3,90 1,57 22,36,00 349

350 Si sono evidenziate, invece, solo alcune differenze significative tra le tre classi di età rispetto alle aspettative genitorali. In particolare, sono i ragazzi più piccoli, tra 14 e 16 anni, a mostrare punteggi superiori dei partecipanti, più grandi in questa dimensione, in relazione a tabacco e alcol. Non si segnalano differenze significative tra le tre fasce di età rispetto alle aspettative genitoriali nella capacità di astenersi dall utilizzare le altre sostanze. Tabella 20. Aspettative genitorali: differenze di età Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 3,43 1,60 3,32 1,53 3,23 1,57 9,60,00 Alcol 3,40 1,50 3,30 1,42 3,22 1,44 8,78,00 Cannabinoidi 3,66 1,67 3,65 1,55 3,61 1,58,54,58 Eroina 3,78 1,69 3,86 1,59 3,84 1,62 1,67,19 Cocaina 3,78 1,69 3,87 1,58 3,84 1,62 1,88,15 Amfetamine 3,79 1,68 3,87 1,58 3,84 1,61 1,60,20 MDMA (Ecstasy) 3,79 1,68 3,87 1,58 3,85 1,61 1,56,21 Ketamina 3,80 1,68 3,87 1,58 3,85 1,61 1,41,24 Shaboo 3,79 1,68 3,87 1,58 3,85 1,61 2,00,14 LSD 3,80 1,68 3,87 1,58 3,85 1,61 1,64,19 GHB 3,80 1,67 3,87 1,58 3,85 1,61 1,47,23 Inalanti 3,79 1,67 3,87 1,58 3,85 1,61 1,67,19 Psicofarmaci 3,78 1,67 3,86 1,58 3,82 1,61 1,32,27 350

351 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per realtà Municipali. Si evidenzia che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio XIX a riportare i punteggi più elevati nelle aspettative genitorali rispetto alla loro capacità di astenersi dall assumere tutte le sostanze, eccetto tabacco e alcol, rispetto alle quali sono i residenti dell ex Municipio XVIII a mostrare punteggi superiori. Tabella 21. Aspettative genitorali: differenze tra Municipi 351

352 ASPETTATIVE DEI PARI In generale, l aspettativa soggettiva dell uso di sostanze da parte dei pari (cioè quanto secondo il/la giovane i propri amici si aspettano che egli/ella sia in grado di astenersi dall utilizzare una sostanza), aumenta a seconda della sostanza, nel seguente ordine crescente: alcol, tabacco, cannabinoidi, cocaina, amfetamine, MDMA (ecstasy), eroina, ketamina, LSD, psicofarmaci, shaboo, GHB, inalanti. Tabella 22. Aspettative dei pari Media Dev. St. Tabacco 3,06 1,51 Alcol 2,99 1,44 Cannabinoidi 3,32 1,57 Eroina 3,73 1,61 Cocaina 3,70 1,61 Amfetamine 3,72 1,61 MDMA (Ecstasy) 3,72 1,61 Ketamina 3,73 1,61 Shaboo 3,74 1,61 LSD 3,73 1,61 GHB 3,74 1,61 Inalanti 3,74 1,61 Psicofarmaci 3,73 1,60 352

353 Emergono numerose differenze di genere rispetto alle aspettative dei pari. Infatti, gli uomini ritengono che i propri amici abbiano aspettative più elevate nella loro capacità di astenersi dall assumere diverse sostanze ovvero amfetamine, ketamina, shaboo, LSD, GHB, inalanti e psicofarmaci a confronto delle donne. Si sono evidenziate tendenze verso la significatività nelle aspettative dei pari rispetto a eroina, cocaina e MDMA (ecstasy). Tabella 23. Aspettative dei pari: differenze di genere Donne Uomini Media Dev. St. Media Dev. St. F p Tabacco 3,07 1,53 3,04 1,50,75,39 Alcol 3,03 1,46 2,95 1,41 5,55,02 Cannabinoidi 3,35 1,61 3,30 1,54 2,09,15 Eroina 3,68 1,67 3,78 1,55 7,10,01 Cocaina 3,67 1,67 3,74 1,55 3,89,05 Amfetamine 3,67 1,67 3,78 1,55 8,03,00 MDMA (Ecstasy) 3,67 1,67 3,76 1,54 6,99,01 Ketamina 3,67 1,67 3,79 1,54 10,69,00 Shaboo 3,67 1,67 3,80 1,54 11,95,00 LSD 3,67 1,67 3,79 1,54 10,04,00 GHB 3,68 1,67 3,80 1,54 11,60,00 Inalanti 3,67 1,67 3,80 1,54 11,56,00 Psicofarmaci 3,66 1,67 3,79 1,54 11,94,00 353

354 Si sono evidenziate, invece, solo alcune differenze significative tra le tre classi di età, rispetto alle aspettative dei pari, in relazione alla capacità di astenersi dall assunzione di sostanze. In particolare sono i ragazzi più piccoli, tra 14 e 16 anni, a mostrare punteggi superiori dei partecipanti più grandi, in questa dimensione, in relazione a tabacco e alcol. Si segnala, inoltre, una tendenza verso la significatività nella capacità di astenersi dall utilizzare cannabinoidi. Tabella 24. Aspettative dei pari: differenze di età Dev. Dev. Dev. Media St. Media St. Media St. F p Tabacco 3,15 1,50 2,94 1,49 2,99 1,56 14,77,00 Alcol 3,09 1,44 2,87 1,39 2,91 1,46 18,88,00 Cannabinoidi 3,37 1,59 3,27 1,53 3,27 1,58 4,07,02 Eroina 3,69 1,64 3,75 1,56 3,79 1,59 2,19,11 Cocaina 3,68 1,64 3,72 1,56 3,74 1,60 0,95,39 Amfetamine 3,70 1,64 3,74 1,56 3,77 1,60 0,95,39 MDMA Ecstasy 3,69 1,64 3,73 1,55 3,76 1,59 1,31,27 Ketamina 3,70 1,64 3,75 1,56 3,79 1,59 2,04,13 Shaboo 3,71 1,63 3,75 1,56 3,80 1,59 2,08,12 LSD 3,70 1,64 3,75 1,56 3,80 1,58 2,09,12 GHB 3,71 1,63 3,75 1,56 3,80 1,59 2,01,13 Inalanti 3,71 1,64 3,75 1,56 3,81 1,59 2,26,10 Psicofarmaci 3,70 1,63 3,74 1,55 3,77 1,59 1,19,31 354

355 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per realtà Municipali. Si evidenzia che sono soprattutto gli abitanti dell ex Municipio XIX a riportare i punteggi più elevati, nelle aspettative dei pari, in relazione alla loro capacità di astenersi dall assumere tutte le sostanze, eccetto tabacco e alcol, rispetto alle quali sono i residenti dell ex Municipio XVIII a mostrare punteggi superiori. Tabella 25. Aspettative dei pari: differenze tra Municipi 355

356 USO DELLE DIVERSE SOSTANZE NELL ULTIMO ANNO In generale, per quanto riguarda l assunzione di sostanze nell ultimo anno, possiamo mettere in evidenza che, in ordine decrescente, i partecipanti allo studio hanno fatto uso di alcol (69,8%), tabacco (58,5%), cannabinoidi (34,4%); poi, in percentuali nettamente inferiori di: cocaina (6,3%), MDMA (ecstasy) (4%), psicofarmaci (3%), amfetamine (2,4%), ketamina (2,2%), LSD (2%), eroina (1,7%), GHB (%), inalanti (1,4%), shaboo (1%). Tabella 26. Uso delle diverse sostanze nell ultimo anno (Hai mai fatto uso delle seguenti droghe nell ultimo anno?) Tabacco Alcol Cannabinoidi Eroina Cocaina Amfetamina MDMA Ketamina Shaboo LSD/GHB Inalanti Psicofarmaci Sì No Totale f ,5% 41,5% 100,0% f ,8% 30,2% 100,0% f ,4% 65,6% 100,0% f ,7% 98,3% 100,0% f ,3% 93,7% 100,0% f ,4% 97,6% 100,0% f ,0% 96,0% 100,0% f ,2% 97,8% 100,0% f ,0% 99,0% 100,0% f ,0% 98,0% 100,0% f ,4% 98,6% 100,0% f ,0% 97,0% 100,0% 356

357 Si sono evidenziate numerose differenze significative tra i generi rispetto all assumere le diverse sostanze. In particolare, sono gli uomini ad avere assunto tutte le sostanze, con frequenza superiore a quella delle donne, tranne che per tabacco e alcol (tendenza) in cui è il genere femminile a prevalere. Non si evidenziano differenze significative tra i generi rispetto al consumo di psicofarmaci. Tabella 27. Uso delle diverse sostanze nell ultimo anno: differenze di genere (percentuale sì) Tabacco Alcol Cannabinoi di Eroina Cocaina Amfetamina MDMA Ketamina Shaboo LSD/GHB Inalanti Psicofarmac i Donne Uomini Totale Pearson chi2 p f tot% 60,9% 56,1% 58,8% 17,941 0,00 f tot% 70,7% 68,8% 69,8% 3,294 0,07 f tot% 30,9% 37,7% 34,4% 39,077 0,00 f tot% 1,1% 2,2% 1,7% 14,976 0,00 f tot% 3,6% 8,9% 6,3% 89,661 0,00 f tot% 1,3% 3,4% 2,4% 35,876 0,00 f tot% 2,2% 5,7% 4,0% 57,363 0,00 f tot% 1,1% 3,3% 2,2% 40,883 0,00 f tot% 0,6% 1,4% 1,0% 12,018 0,00 f tot% 1,2% 2,8% 2,0% 22,128 0,00 f tot% 1,0% 1,8% 1,4% 9,041 0,00 f Tot % 3,3% 2,8% 3,0% 1,094 0,30 357

358 Si sono evidenziate numerose differenze significative tra le tre classi di età rispetto all assumere le diverse sostanze. In particolare sono i soggetti più grandi, tra 19 e 30 anni, ad avere assunto tutte le sostanze con frequenza superiore a quella dei partecipanti più giovani, di anni e di anni, tranne che per lo shaboo, sostanza rispetto a cui non si evidenziano differenze significative tra le tre fasce di età. Tabella 28. Uso delle diverse sostanze nell ultimo anno: differenze di età Tabacco Alcol Cannabinoidi Eroina Cocaina Amfetamina MDMA Ketamina Shaboo LSD/GHB Inalanti Psicofarmaci Totale f tot% 54,50% 60,50% 65,60% 58,50% f tot% 65,60% 72,30% 76,60% 69,80% f tot% 23,50% 41,20% 52,30% 34,40% f tot% 1,20% 2,20% 2,20% 1,70% f tot% 2,70% 7,20% 13,90% 6,30% f tot% 1,00% 2,50% 5,60% 2,40% f tot% 2,40% 4,80% 7,00% 4,00% f tot% 1,20% 2,70% 4,30% 2,20% f tot% 0,80% 1,20% 1,30% 1,00% f tot% 1,00% 2,50% 3,80% 2,00% f tot% 0,80% 1,70% 2,70% 1,40% f Tot % 2,00% 2,90% 5,80% 3,00% Pearson chi2 p 60,949 0,00 72,737 0,00 467,415 0,00 11,596 0,00 241,531 0,00 104,562 0,00 66,035 0,00 50,423 0,00 3,746 0,15 46,783 0,00 28,753 0,00 54,572 0,00 358

359 Di seguito sono riportate le frequenze differenziate per realtà Municipali. Tabella 29. Uso delle diverse sistanze nell ultimo anno: differenze tra Municipi 359

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