Regione Puglia. Dati economia regionale e risultati FESR

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1 Regione Puglia Dati economia regionale e risultati FESR Novembre 2009

2 INDICE Dati generali sulla regione p. 3 Best practices nell utilizzo dei fondi strutturali nel periodo : Focus 1. Energie rinnovabili p. 5 Focus 2. Turismo e Aeroporti di Puglia p. 6 Altre best practices p. 7 - Contratti di programma - Distretto dell industria aeronautica e aerospaziale del Mezzogiorno - Innovazione e competitività P.O. Fesr Regione Puglia: dal rapporto 2008 della Corte dei Conti europea al nuovo Sistema di gestione e controllo delle risorse comunitarie p. 9 2

3 Dati generali AREA: ,90 km² POPOLAZIONE: inh 1 PIL pro capite 2008: , Province e 258 comuni Rendimento macroeconomico La Regione Puglia è economicamente la più dinamica del Mezzogiorno. Secondo i dati riguardanti il PIL pro capite regionale, esso è cresciuto nel 2007 del 2,7%, contro la media nazionale che è ferma all'1,6%, e nell'annus horribilis del 2008 la Puglia ha segnato una decelerazione pari al -0,2%, contro la media nazionale del -1%. La tabelle seguente riporta i dati relativi alla crescita del PIL regionale e del PIL pro capite dal 2000 al PIL (Mln Euro) , , , , , , , ,4 PIL (Pro capite) , , , , , , , Da un punto di vista economico la Puglia è riuscita a coniugare le proprie tradizioni, la propria storia e le vocazioni produttive con l'innovazione e la tecnologia. Ha raggiunto, infatti, buoni livelli di specializzazione in numerosi comparti industriali. La Puglia spicca, inoltre, nel confronto con le altre regioni meridionali: i dati macroeconomici pugliesi sono infatti più vicini a quelli nazionali e in alcuni casi perfino migliori. Nel decennio , infatti, il valore aggiunto in media per abitante, calcolato a prezzi correnti, ha conosciuto un aumento del 46% (quello nazionale è stato il 41%) 4. I risultati migliori sono stati registrati dalle province di Taranto, Foggia e Bari (rispettivamente il 50, 49 e 47%), meno quelle di Lecce e Brindisi (45 e 35 %). Emerge quindi il fatto che la regione dal 1995 è cresciuta e che ha recuperato, sia pure in parte, il divario rispetto al resto del Paese. 1 Dati ISTAT al 30 aprile Rapporto SVIMEZ Tavole Regionali ISTAT Rapporto Osservatorio regionale banche-imprese di economia e finanza sul PIL della Puglia

4 Diverse politiche con l'obiettivo di sviluppare processi di innovazione insieme ad una vasta disponibilità di incentivi agli investimenti, hanno fatto si che il sistema produttivo locale crescesse e che si attirassero oltre 40 gruppi industriali internazionali appartenenti ai settori aerospaziale, automobilistica, chimico e ICT. Il sistema regionale della ricerca conta quasi ricercatori e vanta competenze scientifiche specializzate in ambiti interdisciplinari: settori Biologia, ICT e nanotecnologie, che hanno contribuito alla nascita e consolidamento di tre distretti tecnologici: biotecnologie, high tech e meccatronica. La regione dispone inoltre di un capitale umano altamente qualificato e specializzato che conta oltre studenti universitari e quasi nuovi laureati l anno. Per quanto concerne i nodi portuali e aeroportuali, ottimi sono i collegamenti marittimi grazie alla presenza di tre porti importanti: Bari, Brindisi e Taranto, quest'ultimo il terzo in Italia per dimensioni e volume di traffico. Gli aeroporti passeggeri più importanti sono l'aeroporto Internazionale di Bari Karol Wojtyla di Bari e l'aeroporto Internazionale del Salento di Brindisi. La tabella seguente indica i valori del PIL regionale ai prezzi correnti di mercato nel 2006, suddivisi per macro-attività economiche 5. Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano Agricoltura, silvicoltura, pesca 2.322,9 3,46% 1,84% Industria in senso stretto 8.848,4 13,17% 18,30% Costruzioni 4.923,5 7,33% 5,41% Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ,7 18,57% 20,54% Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali ,4 21,3% 24,17% Altre attività di servizi ,8 24,25% 18,97% Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni 8.007,6 11,92%% 10,76% PIL Puglia ai prezzi di mercato ,4 5 Dati ISTAT

5 Focus 1. Energie rinnovabili La Puglia attualmente produce il doppio dell energia che consuma (l 82% dei circa megawatt di energia prodotti, pari al 10% del fabbisogno nazionale, viene ceduto al resto d Italia), molta della quale viene prodotta utilizzando combustibili fossili. Tra il 2000 e il 2007, il consumo di energia elettrica in Puglia è cresciuto del 15%, in linea con la media nazionale. Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) mira, tra il 2004 e il 2016, (i) a dimezzare il trend di crescita dei consumi energetici regionali rispetto al quindicennio precedente (dal 19.3% al 9.9%) e (ii) a incrementare il contributo delle energie rinnovabili sul totale della produzione elettrica dal 3 al 18%, riducendo progressivamente l utilizzo di petrolio, carbone e gas fossili. In linea, dunque, con i dettami della direttiva europea per lo sviluppo dell energia rinnovabile ( obiettivo ), la produzione di energie rinnovabili in Puglia è cresciuta vertiginosamente nel corso degli ultimi anni. Il tasso di incremento è stato pari al 450%, a fronte di una produzione media nazionale pressocchè invariata. Nel 2007 la Puglia è diventata la 1 regione italiana produttrice di energia eolica e 5 nel settore della biomassa. Le risorse dei fondi strutturali del periodo sono state decisive per poter raggiungere questi lusinghieri risultati. GWh A partire dall anno 2007 la produzione di enerigia elettrica fotovoltaica è sensibilmente cresciuta fino a registrare nel mese di aprile 2009 il primato pugliese tra le regioni italiane produttrici per mezzo di 2694 moduli fotovoltaici, superando cosi Lombardia ed Emilia- Romagna. Nel giugno 2009 gli stessi hanno raggiunto le unità. 5

6 Focus 2. Turismo e Aeroporti di Puglia I fondi strutturali hanno finanziato l ammodernamento dei due scali aeroportuali regionali, a Bari e Brindisi, con ricadute positive sul traffico passeggeri e sul volume di flussi turistici verso la Puglia: questo dimostra come un impiego ragionato e coerente delle risorse comunitarie, in linea con la strategia di programmazione regionale, favorisca la crescita dell intero territorio e produca effetti che vanno ben al di là della semplice realizzazione di un opera infrastrutturale. Nel 2008 la Puglia è risultata il terzo mercato turistico preferito dagli italiani con il 9,0% di market share e gli arrivi turistici complessivi nella regione sono aumentati del +8,7%, in accelerazione sulla variazione percentuale positiva 2007/2006 del 4.4%. L incremento ha interessato particolarmente la componente nazionale (+10,0% su a.p), mentre gli arrivi internazionali hanno mostrato un andamento più contenuto (+1,4% su a.p). Nel 2009 il trend di crescita è ancora migliorato: ad esempio, il turismo estivo nel Salento ha fatto registrare un incremento del 10,48% rispetto all anno precedente 6. Per quanto riguarda il volume di transiti negli Aeroporti di Puglia, il totale passeggeri ha raggiunto le unità, con un incremento del 9.42% rispetto allo stesso periodo CHARTER LINEA AVIAZIONE GENERALE TAXI TOTALE Bari passeggeri, con una crescita dell 8.4% rispetto al 2008; Brindisi. Aumento dai passeggeri del 2008 ai del Tali risultati sono dovuti principalmente: all attivazione di nuovi collegamenti da Bari per Dusseldorf e Alghero e al forte aumento dei voli Ryanair su Bergamo, Bologna e Pisa; ai voli da Brindisi per Bruxelles, Verona, Colonia e Memmingen; alle maggiori frequenze di EasyJet su Malpensa e su Fiumicino; all aumento dei voli operati da Air Italy su Verona; al collegamento per Madrid operato da Iberia; al mantenimento dei voli per Foggia che consentono alla Capitanata di essere collegata con Milano, Palermo, Roma e Torino. A partire dal mese di gennaio 2010 verranno inaugurate nuove rotte da Bari (Ryanair) per Bruxelles Charleroi, Cagliari, Dusseldorf, Genova, Karlsrhue, Baden, Parigi, Trapani, Treviso e Valencia con un aumento fino ad 1,2 milioni di passeggeri e 1200 posti di lavoro; nuove rotte da Brindisi per Barcellona, Eindhoven, Trapani e Treviso con un aumento fino a passeggeri e 650 posti di lavoro. 6 Fonte A.P.T. Lecce 7 Dati SEAP Aeoroporti di Puglia. Nella tabella l incremento del flusso passeggeri negli utltimi 10 anni. 6

7 Focus 3. Altre best practices Contratti di Programma. I Contratti di Programma hanno rappresentato uno strumento importante tra gli interventi previsti dal POR Puglia , per promuovere o sostenere iniziative imprenditoriali in aree produttive individuate dalla programmazione regionale come idonee a generare sviluppo economico e produttivo duraturi. Complessivamente sono stati sottoscritti 24 Contratti di Programma di cui 11 con grandi imprese e 13 con consorzi di PMI per una spesa complessiva di 458.9mln di euro. Oggetto dei Contratti sono state iniziative comprendenti investimenti in ricerca, sviluppo e formazione. Nell ambito delle Azioni di formazione connesse alla realizzazione dei Contratti di Programma, sono state finanziati 65 progetti formativi a favore delle imprese selezionate, per una spesa di euro. Gli interventi più significativi sono stati realizzati con aziende di rilevanza nazionale, quali Magneti Marelli SpA a Modugno (BA), Fastweb SpA in diverse aree del territorio regionale, Consorzio Skytech e AVIO SpA a Brindisi, Consorzio A.G. Arti Grafiche a Bari e Alenia Aeronautica SpA a Foggia. Distretto dell'industria aeronautica e aerospaziale del Mezzogiorno. Oggi la Puglia rappresenta una delle regioni italiane in cui è più consistente la presenza di attività industriali aerospaziali, in termini sia di insediamenti che di addetti. Può vantare una riconosciuta capacità manifatturiera e interessanti attività di ricerca. Gli occupati diretti complessivi sono più di Il giro d'affari si attesta, nel 2007, attorno ai 700 milioni di euro. In virtù di questi numeri, la Puglia ha un peso non trascurabile sul totale nazionale (circa il 10%) sia per occupazione che per fatturato. Il settore aerospaziale pugliese ha sperimentato una fase di crescita negli ultimi anni. Nel 2007 la Regione Puglia e la Regione Campania hanno firmato un protocollo d intesa nell ottica della realizzazione di un Distretto dell'industria aeronautica e aerospaziale del Mezzogiorno. Le imprese del settore sono localizzate a Brindisi, Foggia e Grottaglie (Taranto). La maggior parte ha sede a Brindisi: in particolare, Alenia Aeronavale SpA (specializzata nella modifica di velivoli dalla configurazione passeggeri a quella cargo), AgustaWestland SpA (produzione di strutture metalliche e revisione di elicotteri), Space Software Italia e Avio SpA (centro di eccellenza per i motori militari), quest ultimo destinatario di un Contratto di Programma per un contributo di oltre 10mln di euro. A Foggia vi è lo stabilimento di Alenia Aeronautica specializzato nelle tecnologie dei materiali compositi e delle fibre di carbonio per usi sia militari che civili. Nell impianto lavorano 800 dipendenti e lo stesso è stato oggetto di un programma di investimento industriale (del valore di circa 45mln di euro) volto ad ampliare il sito produttivo nell ambito dei succitati Contratti di Progrramma. Gli investimenti riguardano, in particolar modo, la fabbricazione di nuovi materiali compositi avanzati del nuovo velivolo commerciale Boeing 787 Dreamliner. 8 Asse IV Sistemi locali di Sviluppo Misura

8 A Grottaglie, invece, Alenia ha realizzato lo stabilimento (a regime dovrebbe superare i dipendenti) che produce sezioni di fusoliera per il nuovo Boeing 787 Dreamliner. Provincia 9 Imprese Addetti % su totale Foggia ,6 Bari Brindisi Taranto Lecce Totale ,0 Attorno a questi poli, soprattutto nell area di Brindisi, si è sviluppato un sistema di piccole e medie imprese, attratte dal clima favorevole che esiste in Puglia per il settore aeronautico e dalle prospettive che la politica industriale regionale sta creando. Innovazione e competitività. La Regione Puglia ha intrapreso da anni un percorso sperimenatale che vede i diversi attori dell innovazione, della ricerca, dello sviluppo, del trasferimento tecnologico operare in sintonia per la crescita dell intero territorio. Il principale strumento per attuare la strategia regionale di innovazione è stato il POR , le cui misure d intervento hanno favorito l incontro tra domanda e offerta di innovazione; sostenendo attività di ricerca industriale, di trasferimento tecnologico, di infrastrutturazione di rete a supporto dell efficienza e della competitività dei sistemi locali. La principale fonte di finanziamento regionale è stata la Misura 3.13, che con una dotazione finanziaria di 85mln di euro ha sostenuto, in una logica di sequenza temporale, gli investimenti in ricerca e sviluppo e la diffusione dell innovazione. Sono stati oggetto di finanziamento oltre 250 progetti con il conivolgimento di quasi 400 tra aziende ed enti di ricerca regionali del settore. Il totale delle risorse investite dal Governo Regionale nel 2005 per le politiche di ricerca, sviluppo e innovazione è stato di circa 426mln di euro (pari al 2.5% delle stime nazionali). Reltivamente al sistema della ricerca e dello sviluppo, la Regione Puglia ha assunto e svolge un ruolo di coordinamento affinchè i differenti soggetti coinvolti operino, coerentemente alle singole mansioni, in un ottica di sistema. Gli attori impegnati nel settore sono: gli enti pubblici della ricerca; le università (4 Atenei pubblici e 1 privato; presente uno dei 3 Politecnici italiani); i centri di competenza; le imprese (eccellenze in biotech, meccatronica, aerospaziale e agroalimentare); il Parco Scientifico e Tecnologico (oggi Innova Puglia); i Distretti Tecnologici (biotecnologie, meccatronica, high-tech); DITNE (Distretto Tecnologico Nazionale sulle Energie); i Distretti Produttivi; l ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione). 9 ARTI La filiera aerospaziale in Puglia Dicembre

9 P.O. Fesr Regione Puglia: dal rapporto 2008 della Corte dei Conti europea al nuovo Sistema di gestione e controllo delle risorse comunitarie L audit effettuato dalla Corte dei Conti fotografa la situazione della Regione com era prima del 2008 (anno in cui sono state condotte le verifiche): si tratta di una situazione non più attuale, dato che la realtà è oggi profondamente diversa e registra sostanziali miglioramenti che hanno già prodotto risultati concreti. Senza qui entrare nel merito dei singoli progetti oggetto di verifica fa parte della Corte, occorre però sottolineare come la Regione Puglia abbia compreso appieno lo spirito che anima gli audit delle istituzioni comunitarie: stimolare chi utilizza fondi della U.E. ad essere rigorosi nella spesa, a garantirne la regolarità da un lato e l efficacia dall altro. Non a caso, facendo tesoro delle osservazioni formulate dalla Corte dei Conti europea (sia nel 2003 che nel 2008) ed, in più occasioni, dalla Commissione europea, la nostra Regione ha attivato in vari casi un processo autonomo di correzione della propria spesa relativa ai fondi strutturali, provvedendo ad eliminare dai programmi operativi interessati e dalla relativa certificazione di spesa alcuni progetti che si sono palesati viziati, e ciò anche per grandezze finanziarie maggiori e per progetti ulteriori rispetto a quelli esaminati dalla Corte dei Conti europea. Trattandosi di un percorso di maturazione interna, vi è garanzia che esso sia duraturo nel tempo. Per fornire un quadro generale del radicale ripensamento avvenuto in Regione in merito al sistema di gestione e controllo delle risorse dei fondi strutturali, si è preso atto delle carenze evidenziate dagli auditors europei e si è deciso, dal 2008, di voltare radicalmente pagina: la Regione Puglia si è dotata di nuovi sistemi di verifica dell efficacia e dell efficienza della spesa pubblica, investendo ingenti risorse umane e finanziarie per raggiungere l obiettivo (ricorrendo, tra l altro, al qualificato supporto professionale di Deloitte & Touche S.p.A. e della K.P.M.G. S.p.A.). In particolare: - oggi vi sono tre Autorità (di Gestione, Audit e Pagamento) pienamente indipendenti tra loro e potenziate rispetto al passato, in grado di gestire con efficienza e speditezza i compiti loro affidati dalla normativa comunitaria. Lo dimostra il fatto che la Commissione europea pochi giorni fa ha approvato la strategia di audit proposta dalla Regione per la programmazione ; ha avviato da tempo controlli di primo e secondo livello, dotandosi di migliori strumenti di controllo e manuali di gestione; - entro settembre 2010 (data prevista per la certificazione finale): si è in grado di garantire una percentuale di copertura totale di controlli sulla certificazione di spesa di marzo 2008 variabile tra il 26,5% ed il 35% (molto più elevata rispetto al minimo del 5% richiesto dalla Commissione europea); inoltre, entro la stessa data, si garantisce lo svolgimento dei controlli necessari sulla certificazione finale che sarà 9

10 presentata, che comprenderà le spese sostenute sino a tutto il (data di chiusura del programma operativo); - che le operazioni di verifica e controllo effettuate sino ad ora hanno condotto ad operare rettifiche complessive pari ad Euro , in casi in cui si siano riscontrate delle irregolarità nei progetti finanziati. Da quanto sin qui esposto, è evidente che le azioni poste in essere consentono oggi di essere in presenza di un Sistema di gestione e controllo adeguato ed affidabile, in grado di sanzionare autonomamente i casi di scorretto utilizzo dei fondi strutturali e, quindi, di garantire sia la legittimità della spesa che l efficacia. Questo sia in relazione al periodo di programmazione (grazie ai controlli che sono in corso d opera, a ritroso su tutti gli anni di operatività dello stesso) e, ancor più, sul periodo di programmazione che ha preso avvio,in concreto, da pochi mesi. Un risultato, quello appena descritto, che è lo scopo primario comune a tutti i soggetti istituzionali coinvolti in materia: Regione, Stato membro, Commissione e Parlamento Europeo, Corte dei Conti Europea. 10

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