UNIVERSITÀ DI PISA Nota del Nucleo di Valutazione Interna a conclusione del suo mandato 26 novembre

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1 UNIVERSITÀ DI PISA Nota del Nucleo di Valutazione Interna a conclusione del suo mandato 26 novembre

2 L attuale Nucleo di Valutazione dell Università di Pisa è stato nominato con D.R. n del 28 gennaio 2011 ed è così composto: Prof. Umberto Bertini - emerito di strategia e politica aziendale nell Università di Pisa Prof.ssa Margherita Galbiati - ordinario presso il Dipartimento di Matematica Prof. Ferruccio Bonino - ordinario presso il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale Dott.ssa Donatella Marsiglia Dirigente MIUR - Ufficio Programmazione e Valutazione del sistema universitario - Direzione generale per l'università, lo studente e il diritto allo studio universitario Dott. Simone Coduti rappresentante degli studenti ********* Il Nucleo ha svolto il proprio mandato in una complessa fase di transizione che gli atenei italiani hanno attraversato e stanno tuttora attraversando. L applicazione della legge Gelmini, l istituzione dell ANVUR e quindi l avvio di nuove procedure di valutazione, l applicazione della Legge Brunetta, il passaggio alla contabilità economico- patrimoniale, stanno producendo nel sistema universitario italiano un cambiamento forse più profondo di quello che è stato determinato, due decenni fa, dalla legge sull autonomia. Partendo da questa premessa il Nucleo di Valutazione, a conclusione del proprio mandato, ritiene opportuno esprimere il proprio punto di vista in merito alle questioni affrontate ed alle molte problematiche ancora aperte: ciò anche in considerazione del fatto che il ruolo dei Nuclei di Valutazione sembra destinato significativamente a cambiare. Non vi è dubbio, infatti, che i cambiamenti che si sono susseguiti negli ultimi due anni abbiano imposto ai membri del nucleo di soffermarsi più volte a riflettere sul proprio ruolo, sui propri obiettivi e sulle interazioni con gli altri organi, da quelli di governo dell Ateneo, a quelli nazionali (Ministero e Anvur), tenendo anche conto dell ampio dibattito che sui temi della valutazione si sta svolgendo in tutte le sedi, dal CONVUI al CUN, alla CRUI, al CODAU. La riflessione parte dalla legge istitutiva dei nuclei di valutazione interna nelle università, la Legge 537 del 1993 che attribuiva a questi organi il compito di verificare, mediante valutazioni comparative dei costi e dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica nonché l imparzialità e il buon andamento dell azione amministrativa. Ancora di sistema di valutazione interna della gestione amministrativa, delle attività didattiche e di ricerca, parla la successiva legge 370 del 1999 che ha disciplinato espressamente la composizione dei nuclei e ne ha ridefinito i compiti. Fino a questo momento il ruolo del nucleo come organo di valutazione interna è definito in maniera chiara dalle norme. 2

3 Il contesto sembra cambiare invece alla luce delle normative più recenti: il Decreto legislativo 19/2012, emanato in attuazione della legge Gelmini, inquadra il nucleo in una prospettiva diversa attribuendogli un ruolo di terzietà che finora non aveva avuto. Le norme contenute nel Capo IV del Decreto prevedono, per i nuclei, compiti di controllo sull applicazione dei criteri e degli indicatori fissati dal Ministero e supporto all ANVUR per il monitoraggio dell applicazione di tali criteri da parte degli Atenei. La loro funzione sembra quindi essere quella di una valutazione globale sul funzionamento complessivo del sistema di qualità, che avviene ex-post, mentre il sistema di valutazione interna è affidato alle commissioni paritetiche e ai presidi di qualità. Sulla stessa linea si colloca il documento AVA approvato dall ANVUR nel luglio scorso. Tali documenti devono essere tuttavia inseriti in un quadro armonico e unitario. Come è stato segnalato dal CONVUI che è l organo di coordinamento nazionale dei Nuclei di Valutazione delle Università Italiane, il nuovo ruolo di terzietà previsto per il nucleo di valutazione sembra in contraddizione, sia con il coinvolgimento nella definizione delle metodologie interne di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi strategici, previsto al punto B del documento AVA, sia con quanto previsto dal successivo punto B a) quando si dice che la Commissione paritetica docenti-studenti presente in ogni Dipartimento, fa proposte al Nucleo di Valutazione per il miglioramento della qualità e dell efficacia delle strutture didattiche. Il Nucleo condivide le osservazioni del CONVUI e ritiene anzi che ci siano altri nodi importanti su cui riflettere. A suo avviso una ulteriore ambiguità riguarda, ad esempio, la relazione che viene inviata ogni anno al Ministero entro il 30 aprile in base alla legge 370/99. Tale relazione è prevista anche dal documento AVA ma sembra assumere caratteristiche diverse: diviene infatti, secondo lo schema fornito dall ANVUR stessa, una relazione complessiva puntata sulla valutazione dell efficacia dell organizzazione dei corsi di studio, ma anche dell organizzazione di Ateneo e dell effettiva messa in atto dell assicurazione della qualità per la formazione e la ricerca. Ci si chiede allora come tale relazione si raccordi con la Relazione sulla perfomance prevista dalla legge Brunetta per il 30 giugno di ogni anno, finalizzata anch essa a valutare l efficienza dell organizzazione. Il timore è che ci sia una duplicazione di interventi e in generale una crescita esponenziale di relazioni e documenti con il rischio di un eccessiva burocratizzazione del processo. Da questo quadro complesso un dato emerge incontestabile: la necessità di una normativa che riordini tutti i compiti assegnati ai nuclei negli ultimi anni facendo chiarezza sui modi e tempi di intervento dell organo. Per quanto riguarda poi l applicazione della legge 150/2009 (Legge Brunetta), il Nucleo non può che ribadire in questa sede l auspicio che l ANVUR possa giungere a chiarire quanto prima con la CIVIT quali dovranno essere le procedure di valutazione della performance delle strutture e del personale applicabili al sistema universitario. In ogni caso non può fare a meno di sottolineare che, anche per l attuazione della legge Brunetta, incombono sui Nuclei responsabilità importanti, una per tutte la proposta di valutazione del Direttore Generale che, implica, come è ovvio, un 3

4 monitoraggio costante delle attività dell Ateneo che consenta di valutare il raggiungimento degli obiettivi strategici e il funzionamento complessivo della macchina amministrativa. E evidente comunque, che al di là della necessità di raccordare le procedure nuove con quelle esistenti e il ruolo dell ANVUR con quello di altri organi, la valutazione sta assumendo una rilevanza che non aveva mai avuto, non solo perché ad essa è legata la distribuzione delle risorse, ma perché diviene un insostituibile strumento di supporto per l attività strategica degli organi di governo degli Atenei. In realtà il Nucleo di Valutazione dell Università di Pisa non ha mai considerato la propria attività come una asettica attività di controllo e di verifica, bensì come un attività di supporto e di ausilio alle strutture e agli organi di gestione al fine di promuovere nell Ateneo una consapevole cultura della valutazione e di innescare processi di miglioramento continuo dell efficacia e dell efficienza di tutte le attività. A questo proposito tiene a sottolineare che nell adempimento del proprio mandato, senza venir meno ai principi e alle regole che sono propri di un organismo di valutazione, ha cercato il confronto con gli organismi di volta in volta deputati a presidiare le attività oggetto di valutazione ritenendo indispensabile il dialogo e l ascolto: così sulla rilevazione delle opinioni degli studenti ha promosso un incontro con i Presidi di facoltà e con i prorettori alla didattica e agli studenti, mentre per affrontare il tema della valutazione del dottorato ha ritenuto di doversi confrontare con i Presidenti delle Scuole di dottorato attive in Ateneo. Allo stesso modo, nel momento in cui sono state avviate le procedure per la Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR ), ha incontrato il Collegio dei Direttori di Dipartimento in modo da condividere con loro il percorso che sarebbe stato avviato di lì a poco. Alla base di questa scelta c è sempre stata la ferma convinzione che la valutazione non può essere concepita come un mero adempimento burocratico ma come strumento di miglioramento che si basa sulla conoscenza effettiva dei processi e delle attività. Il Nucleo tiene a sottolineare inoltre, che nell adempiere a quanto richiesto dalle normative vigenti, ha puntato su trasparenza e semplificazione in modo da produrre documenti esaustivi ma anche di facile lettura. A questo proposito auspica che nell ambito della revisione e ristrutturazione del sito di Ateneo si tenga conto delle direttive sulla trasparenza e della necessità che i documenti del Nucleo e tutte le attività legate alla valutazione, compresi i dati statistici, siano immediatamente accessibili e reperibili in un unico luogo. Il Nucleo sottolinea, infine, che l importanza della funzione di valutazione rende necessario disporre di una struttura tecnico-amministrativa adeguata sia dal punto di vista delle competenze che dal punto di vista del ruolo ad essa attribuito. Le complesse strutture relazionali che si creano con il sistema AVA e con l applicazione della legge Brunetta, impongono che l ufficio in cui si concentrano i compiti di supporto al Direttore Generale e al Nucleo di Valutazione sia dotato della autorevolezza necessaria a sostenere i processi innovativi e a creare il clima di collaborazione dal quale dipendono molti dei risultati che saranno raggiunti. L Anvur stessa, nel corso delle giornate 4

5 formative che si stanno svolgendo in tutta Italia, ha messo in evidenza la necessità di avere a disposizione una nuova classe competente e motivata ipotizzando che figure tecniche, anche di livello dirigenziale, entrino a far parte dei Presidi di Qualità. ********* Nel corso del suo mandato il Nucleo di Valutazione ha tenuto 19 riunioni. L attività di valutazione ha riguardato i tre settori principali dell attività universitaria: didattica, ricerca e amministrazione. Per quanto riguarda la didattica il Nucleo, nell esprimere il proprio parere sull istituzione e attivazione dei corsi di studio, ha fatto rilevare la necessità di affinare alcune aree di analisi ritenute particolarmente utili ai fini del miglioramento delle performance di Ateneo: si tratta in particolare della numerosità dei CFU acquisiti annualmente dagli studenti, del tasso di abbandono fra il primo e il secondo anno nonché dei dati occupazionali dei laureati, mentre per i docenti una valutazione del loro impegno nelle attività didattiche potrebbe essere un primo elemento utile a stimare poi il costo medio per studente. Ad avviso del Nucleo tali analisi costituiscono la base per eventuali ulteriori processi di razionalizzazione dell offerta formativa, ma anche per la programmazione del reclutamento e comunque per garantire un processo di miglioramento continuo nell organizzazione della didattica e dei servizi agli studenti. In previsione dell attivazione delle procedure di accreditamento dei corsi di studio, il Nucleo auspica che l attività di riesame, che dovrà essere probabilmente effettuata nei prossimi mesi, non venga concepita come mero adempimento burocratico, ma costituisca l occasione per una responsabile progettazione dei corsi. Nell area della ricerca l attività di valutazione più rilevante svolta dal Nucleo, nel biennio, è costituita sicuramente dalla redazione del Rapporto di Autovalutazione che era richiesto dall ANVUR nell ambito del più generale processo di Valutazione della Qualità della Ricerca, per il periodo Ai fini della redazione di tale documento il Nucleo ha ritenuto opportuno interagire direttamente con i direttori di dipartimento e coinvolgerli nella compilazione di un rapporto di ricerca destinato a fotografare l attività di ciascuna struttura nel settennio considerato. Tali rapporti hanno costituito la base per un documento di sistema che descrivesse l organizzazione dell ateneo per la gestione della ricerca e la verifica dei suoi risultati come richiesto dall ANVUR. Il Nucleo non può non cogliere questa occasione per sottolineare che gran parte dei documenti predisposti dai direttori di dipartimento sono di notevole qualità e riescono a sintetizzare, pur in una mole di dati, i punti di forza e di debolezza delle strutture. Ritiene quindi che in futuro si possa tener conto del buon risultato di questa esperienza per indirizzare e stimolare la capacità di autovalutazione di docenti e strutture. 5

6 Infine per quanto riguarda l amministrazione il Nucleo fa rilevare che fino ad ora i Nuclei di Valutazione dell Università di Pisa, ma in generale anche quelli degli altri Atenei italiani, limitavano la valutazione dell attività amministrativa alla relazione di accompagnamento al bilancio consuntivo prevista dalla legge 537 del Con l entrata in vigore della Legge 150/2009 gli Atenei sono tenuti a mettere in piedi un sistema che consenta di misurare e valutare la performance dell amministrazione nel suo complesso, delle sue unità organizzative e dei singoli dipendenti. Nell ambito di questo sistema ai Nuclei di Valutazione degli Atenei sono attribuite le funzioni degli Organismi Indipendenti di Valutazione della performance istituiti dalla legge stessa proprio per monitorare il funzionamento complessivo del sistema di valutazione delle amministrazioni pubbliche. Come primo atto il Nucleo di valutazione ha validato nel 2012 la prima versione del Sistema di misurazione e valutazione della performance che sarà applicato all Amministrazione e alle strutture a partire dall anno 2014 relativamente alle attività svolte nel Il Nucleo fa rilevare che il sistema previsto dalla legge Brunetta è un sistema abbastanza complesso che ha necessità di una tempistica non eccessivamente rigida per andare a regime in maniera efficace e che, prima ancora di questo, è necessario che ANVUR e CIVIT si raccordino sulle procedure da seguire cercando di non gravare le università di troppi adempimenti burocratici. 6

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