Asset Allocation e Analisi Intermarket

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1 Asset Allocation e Analisi Intermarket Metodi di utilizzo e applicazioni operative 1

2 Perché l Analisi Tecnica La bolla subprime è stato il prodotto di fenomeni incontrollati di studi econometrici-quantitativi Approcci sofisticati basati su assunzioni di perenne ottimismo La bolla dot.com del 2000 è stata il frutto di assunzioni sperimentali di analisi fondamentale (opzioni reali) 2

3 Perché l Analisi Tecnica L analisi tecnica non si presenta come scienza ma come strumento empirico L oggetto dello studio è l analisi dei comportamenti umani attraverso l analisi l grafica e l utilizzo l di algoritmi quantitativi L analisi tecnica necessita (al pari degli altri approcci) di essere integrata con le diverse aree della teoria finanziaria 3

4 L analisi intermarket Approccio metodologico-operativo operativo che analizza le relazioni esistenti tra mercato azionario, obbligazionario e delle materie prime. Le relazioni esistenti tra le differenti tipologie di assets sono analizzate all interno del ciclo economico 4

5 L analisi intermarket Lo studioso - e trader più noto per l approccio l dedicato all analisi analisi intermarket è Martin Pring Il modello descritto da Pring cerca di classificare il ciclo economico in più fasi, ognuna di essa caratterizzata da una precisa impostazione e da caratteristiche peculiari 5

6 L analisi intermarket 6

7 I sottocicli dei singoli asset 7

8 L analisi intermarket La scelta del mercato in cui investire dipende da un analisi del ciclo. Sei fasi: Avvitamento della recessione Bottom e primi miglioramenti Sviluppo Rallentamento Top e primo peggioramento Recessione 8

9 L analisi intermarket Avvitamento della recessione: la spinta economica subisce un rallentamento. E E prevista una strategia fly to quality con un inversione rialzista del mercato obbligazionario come effetto dell attenuazione delle pressioni inflazionistiche Bottom e primi miglioramenti: inversione rialzista del mercato azionario, grazie alla riduzione dei tassi di interesse ed al miglioramento delle condizioni economiche 9

10 L analisi intermarket Sviluppo: inversione rialzista anche del mercato delle materie prime. Azionario, Obbligazionario e Commodities offrono tutti un ritorno assoluto positivo Rallentamento: inversione ribassista del mercato obbligazionario a causa della ripresa dell inflazione. Positiva la tendenza di mercati azionari e delle commodities 10

11 L analisi intermarket Top e primo peggioramento: inversione ribassista del mercato azionario che inizia a scontare il rallentamento del ciclo. Segnali di tenuta dalle materie prime Recessione: tendenza ribassista per tutti e tre i mercati. In crescita la liquidità nei portafogli 11

12 Ciclo economico: la peggiore crisi dal Dopoguerra Elementi peculiari: Alta disoccupazione, forti interventi autorità pubbliche e monetarie La più grave perchè comune a tutte le maggiori economie industriali Occidentali E cruciale l azione l intrapresa per evitare il credit crunch,, cioè la crisi del credito dovuta alla mancanza di liquidità Forte risveglio delle economie emergenti che hanno cambiato l ordine l globale del commercio internazionale 12

13 Utilizzo di politiche non convenzionali Gli interventi di politica monetaria raggiungono livelli storicamente eccezionali La necessità di ridurre il debito impone misure di austerity ai Paesi maggiormente indebitati Le prossime mosse contribuiranno a determinare i nuovi livelli di equilibrio economico globale 13

14 Gli strumenti per implementare l analisi intermarket Fondi Comuni di Investimento: strumenti finanziari che impiegano il denaro raccolto dai risparmiatori nell'acquisto di prodotti finanziari (azioni, obbligazioni, divise,...) che risultano di proprietà di tutti i sottoscrittori del fondo proporzionalmente agli importi versati, pur costituendo un patrimonio unico e indiviso ETF letteralmente sono dei fondi quotati sul mercato.. Si tratta di fondi di investimento le cui quote sono direttamente acquisite e vendute sul mercato azionario Con questi strumenti l Analisi Intermarket acquisisce un nuovo significato per la presenza di strumenti diversificati 14

15 Obiettivo dello studio L obiettivo dello studio (approccio) è duplice: Adattare l assetl allocation di portafoglio alle diverse fasi del ciclo economico partendo da un approccio Bottom-Up Up, facendosi guidare nella scelta degli asset su cui investire da un trading system di tipo trend following. Analizzare il risultato del processo di selezione di asset class per verificare il posizionamento all interno del ciclo economico percepito in termini operativi,, come descritto nel modello di Pring.. Analizzando l intensitl intensità delle diverse asset class cercheremo di determinare in quale delle sei fasi del ciclo siamo posizionati. 15

16 Obiettivo dello studio Analizzare il risultato del processo di selezione dei titoli (Fondi comuni di investimento) per verificare il posizionamento all interno del ciclo economico percepito in termini operativi,, come descritto nel modello di Pring.. Analizzando l intensitl intensità delle diverse asset class cercheremo di determinare in quale delle sei fasi del ciclo riusciamo a posizionarci. 16

17 Fase I Il primo step è quello di predisporre una master list di strumenti, opportunamente diversificate tra le tre macro asset class comprese nel ciclo (Azioni, Obbligazioni, Commodities).. La diversificazione va effettuata oltre che per aree geografiche, per tipologia degli strumenti (asset( di investimento, settore di riferimento, maturity,, capitalizzazione, rating, ecc ) 17

18 Diversificazione: attenzione all home bias Un adeguata diversificazione del portafoglio evita che l investitore l ricada nell home bias,, la tendenza a scegliere/preferire strumenti del mercato domestico Questo comportamento deriva dalla maggior fiducia che gli investitori ripongono nei titoli a loro più familiari ( (overconfidence) Maggior peso sul mercato domestico => maggior rischio 18

19 Fase II Dotarsi di uno strumento di selezione dei titoli (trading system) testato nel corso del tempo. Analizzare accuratamente le sue diverse informazioni statistiche: percentage of profitable trades, profit factor, maximum drawdown, number of consecutive losers... 19

20 Esempio di TS di semplice attuazione Typ: System {Trend Following} Input: Lenght1(3),Lenght2(7),Lenght3(25); if (average (close,lenght1) [3] < average (close,lenght2) [5] or average (close,lenght2) [5] < average (close,lenght3) [5] ) and (average (close,lenght1) > average (close,lenght2) and (average (close,lenght2) > average (close,lenght3))) Then buy at (average (close,lenght1) [3]) limit; if (average (close,lenght1) [3] > average (close,lenght2) [5] or average (close,lenght2) [5] > average (close,lenght3) [5] ) and (average (close,lenght1) < average (close,lenght2) and (average (close,lenght2) < average (close,lenght3))) Then sell at (average (close,lenght1) [3]) limit; 20

21 Approccio quantitativo Un sistema basato su approcci quantitativi riduce le possibilità che l investitore l sia influenzato dalla riluttanza a realizzare le perdite Con l inserimento l di stop loss adeguati il modello permette di contenere le perdite. Una decisione basata su metodi discrezionali potrebbe spingere l investitore l a sperare in un cambiamento di trend dello strumento e attendere prima di vendere, quando ormai sarà troppo tardi In altri casi, il cliente potrebbe anche decidere di mediare i prezzi, con la convinzione che lo strumento possa portare dei guadagni futuri, incrementando ulteriormente la sua esposizione e il rischio del portafoglio 21

22 Fase III Determinare una regola di scelta dei titoli da inserire in portafoglio, basato su un approccio oggettivo, premiando gli asset in trend. Si giunge così alla formazione di un portafoglio costruito con la metodologia Bottom-Up e secondo i principi dell analisi tecnica. 22

23 Fase IV Definizione di regole di valutazione La metodologia in oggetto non mira ad un guadagno non convenzionale ma ad ottenere un ritorno nelle differenti condizioni di mercato precedentemente analizzate. In base alla composizione del paniere è possibile definire il profilo di rischio del portafoglio Bilanciato: esposizione azionaria da 0% a 50% Aggressivo: esposizione azionaria da 0% a 100% 23

24 Fase V Pesi di portafoglio Effettuata la selezione dei titoli da inserire in portafoglio sorge il problema della percentuale di inclusione per ognuno di essi. In un approccio metodologico di tipo Bottom Up (Flessibile) si procede con una suddivisione in parti uguali (ogni titolo viene inserito con una % predefinita: 5%, 10%) Un approccio largamente condivisibile, da ricondurre (storicamente) alle regole trasmesse dal mitico W.D. Gann uno dei più affascinanti e misteriosi trader mai comparsi 24

25 Posizionamento nel Ciclo Economico La metodologia che ho adottato per studiare il posizionamento all interno del ciclo economico è quella di procedere con la % di investito sul potenziale. La logica di base è quella che viene utilizzata in macroeconomia per la determinazione della stima di inflazione. L' L'output gap è la differenza tra l'output potenziale e l'output effettivamente prodotto. Il modello investirà nelle diverse macro class percentualmente rispetto al potenziale definito.. Il resto va in liquidità per garantire il raggiungimento del profilo di rischio desiderato. 25

26 Un esempio operativo Si procede con la formazione di un portafoglio potenziale. Ho predisposto una master list di 60 strumenti, divisi percentualmente al 46,7% da azioni, per il 26,7% da obbligazioni e per il 26,7% da materie prime. Il paniere è composto pertanto da 28 fondi azionari,, 16 fondi obbligazionari e 16 ETF o fondi specializzati in commodities. Un profilo caratterizzato da una propensione al rischio piuttosto elevata. Portafoglio Benchmark ,00 Azioni 46,7% ,67 Obbligazioni 26,7% ,67 Commodities 26,7% , ,00 Asset Allocation Potenziale Azioni Obbligazioni Commodities 26

27 Esempio Operativo Settembre 2011: Siamo sull orlo di un precipizio. La speculazione internazionale sta spingendo i cd. PIIGS verso un punto di non ritorno.. I portafogli sono praticamente scarichi di rischio. % Investito % sul Potenziale Azioni n 2 3,0% 7,1% Obbligazioni n 0 0% 0% Commodities n 0 0% 0% Liquidità 97,0% Asset Allocation Settembre 2011 Azioni n :2 Obbligazioni n :0 Commodities n :0 Liquidità 27

28 Esempio Operativo Dicembre 2011: Intervento provvidenziale della BCE a calmierare il rischio Paese con iniezioni di liquidità.. Il ciclo degli investimenti riparte dalla Fase 1 : 1 : crescita delle obbligazioni % Investito % sul Potenziale Azioni n 10 16,67% 35,7% Obbligazioni n 10 16,67% 62,5% Commodities n 6 10% 37.5% Liquidità 57,0% Asset Allocation Dicembre 2011 Azioni n :10 Obbligazioni n :10 Commodities n :6 Liquidità 28

29 Esempio Operativo Marzo 2012: L iniezione L di liquidità della BCE contribuisce a favorire l ingresso nella Fase 2, 2 quella in cui si preferisce l investimento azionario. Segnali di allerta: una serie di downgrade a Francia, Austria, Spagna, Italia riportano sui mercati quel clima di incertezza che sembrava essere stato messo da parte. % Investito % sul Potenziale Azioni n % 50,0% Obbligazioni n 3 5,0% 18,75% Commodities n 0 0% 0.0% Liquidità 71,60% Asse t Allocation M arzo 2012 Azioni n :14 Obbligazioni n :3 Commodities n :0 Liquidità 29

30 Lo studio del ciclo 30

31 Il ciclo economico 100.0% 90.0% 80.0% 70.0% 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% 20.0% 10.0% 0.0% set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 gen-12 mar-12 Commodity Equity Bond Tra settembre e dicembre del 2010 è stato raggiunto progressivamente il top dei tre mercati. Nel settembre del 2010 abbiamo registrato il Top Obbligazionario (High Fase 3 ) e nel dicembre dello stesso anno il Top della spinta rialzista per l equity e le commodity (il movimento registrato nel marzo del 2011 mostra una sensibile riduzione di intensità). E stato raggiunto il top della Fase 4 e l avvio della Fase 5. Il periodo tra aprile e settembre del 2011 mostra la totale recrudescenza del sentiment recessivo con la Fase 6 che mostra un alleggerimento generale di tutte le tipologie di asset. 31

32 Il ciclo economico 100.0% 90.0% 80.0% 70.0% 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% 20.0% 10.0% 0.0% set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 gen-12 mar-12 Commodity Equity Bond Il disastro finanziario è stato evitato grazie alle iniezioni di liquidità fornite dalla BCE e dal ricorso a misure di austerità dei governi più indebitati. La liquidità ha consentito di riprendere il normale ciclo degli investimenti, con una crescita dei Bond (Fase 1) seguita da una ripresa dell Equity (Fase 2). 32

33 Ed ora? 35.0% 30.0% 25.0% 20.0% 15.0% 10.0% 5.0% 0.0% apr-12 Commodity Equity Bond apr-12 Il progresso della curva indicata porta chiaramente ad una fase di sviluppo del ciclo economico (con progressiva accelerazione del mercato azionario e soprattutto delle commodity). Uno scenario tutt altro che definito. La sfida della BCE è stata quella di rimettere in moto il ciclo economico con i due interventi che consentissero di passare dalla Fase 6 oramai stagnante alla Fase 2. Un intervento posticcio che nel mese di aprile non ha prodotto i risultati sperati, con il premio a rischio che torna ad essere un elemento centrale nelle scelte degli investitori. 33

34 Ed ora? 100.0% 90.0% 80.0% 70.0% 60.0% 50.0% 40.0% 30.0% 20.0% 10.0% 0.0% set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 gen-12 mar-12 Commodity Equity Bond Se non ci saranno cambiamenti nel trimestre in corso (entro giugno), con la ripresa delle commodity e di riflesso il passaggio alla Fase 3 del ciclo, vuol dire che l effetto LTRO è stato interpretato come un fenomeno passeggero riportandoci inevitabilmente alla Fase 6 registrata nel secondo e terzo trimestre del

35 Gestire col Trend Following Nel medio termine sono i sistemi operativi che garantiscono la migliore redditività. I modelli di questo tipo rappresentano un valido punto d unione tra la vasta offerta del mondo finanziario e la necessità di un approccio operativo di gestione del portafoglio. Approccio dinamico e quantitativo all advisory di portafoglio Analisi Tecnica + Analisi del Ciclo Economico = Risultati + Controllo del Rischio 35

36 Gestire col Trend Following es. GPF bilanciata prudente Coppia di Asset Class con Integrazione Valutaria Asset Class: Azionarie (diversificate per area geografica, con o senza copertura valutaria) Obbligazionarie (diversificate per area geografica, rating, duration) Massima Esposizione Azionaria 50% L Attuale Portafoglio include: Bond lungo termine (circa 50% del ptf) Bond breve termine Bond High Yield Azionario USA Azionario Giappone Azionario EMEA Azionario Euro 36

37 Gestire col Trend Following es. portafoglio di ETF rischioso Asset class complete Asset Class: Azionarie (diversificate per area geografica) Obbligazionarie (diversificate per area geografica, rating, duration) Commodity Massima Esposizione Azionaria 100% L Attuale Portafoglio include: Azionario USA (S&P 500) Azionario USA (Nasdaq) Azionario Brasile Azionario Giappone Azionario Emerging Asia Petrolio Bond Corporate 37

38 Conclusioni L obiettivo dello studio è duplice, mostrare un approccio di gestione di un portafoglio con un approccio di selezione di asset class basato sull Analisi Tecnica. Un metodo che consente di costruire un Portafoglio Bottom-Up Up,, la cui efficacia è legata alla bontà della master list selezionata e, naturalmente, alla bontà del sistema di trading utilizzato. L adozione L di un benchmark composto di riferimento contribuirà a rendere il nostro portafoglio meglio definito nelle sue caratteristiche di rischio e rendimento, rendendo di fatto f migliore il rapporto consulenziale. La numerosità degli strumenti attualmente disponibili sui mercati consente di approcciare uno degli aspetti più affascinanti dell Analisi Tecnica, quello delle relazioni intermarket, ben presentato nel ciclo economico di Pring. L introduzione della %% di investito sul potenziale presentato nel corso della relazione consente di approcciare in modo quantitativo l analisi del ciclo, con una migliore identificazione dell attuale posizionamento all interno dello stesso. 38

39 Conclusioni I principi dell analisi tecnica meritano sicuramente di essere rivalutati ed è compito di ognuno di noi apportare un contributo teorico ed operativo. Per eventuali suggerimenti, critiche e commenti vari sono raggiungibile: g.murano@adb.it murano.gerardo@tiscali.it 39

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