Cordoli sommitali in muratura armata con SRG

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1 Cordoli sommitali in mratra armata con SRG Antonio Borri, Gilio Castori, Andrea Grazini Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, Università degli Stdi di Pergia, Via. Dranti 93 Pergia, Italy. Keywords: Miglioramento sismico, SRG, cordoli di sommità ABSTRACT: Benché le caratteristiche meccaniche del laterizio siano paragonabili, se non addirittra speriori, a qelle dei migliori calcestrzzi moderni, i limiti della tecnologia dei prodotti in laterizio, e più ancora l assenza di n materiale complementare in grado di migliorarne la resistenza a trazione, ne hanno limitato l impiego in applicazioni strttrali. Tali limiti possono però essere sperati facendo ricorso o all tilizzo dei materiali FRP, come mostrato in precedenti lavori che hanno introdotto il laterizio lamellare, o con l applicazione di na nova generazione di materiali compositi, gli SRG (Steel Reinforced Grot), il ci rinforzo è costitito da fili di acciaio ad alta resistenza immersi all interno di na matrice cementizia. L applicazione a livelli alternati di nastri in SRG ed elementi in laterizio consente infatti di ottenere n laterizio lamellare capace di fornire prestazioni strttrali di notevole rilievo, conigando le caratteristiche di resistenza a compressione del laterizio con le ottime resistenze a trazione dei trefoli di acciaio UHTSS degli SRG. Dopo aver riassnto le caratteristiche principali di qesto innovativo sistema strttrale, vengono presentati i risltati di na serie di sperimentazioni esegite s vari elementi di mratra armata, dimostrandone infine il possibile tilizzo come cordoli di sommità al posto dei tradizionali cordoli in c.a. 1 INTRODUZIONE Le strttre in mratra, a casa della loro modesta resistenza a trazione, qando soggette a forze fori dal piano risltano particolarmente vlnerabili ad azioni sismiche. Negli ltimi decenni, con il fine di migliorare il comportamento meccanico di n edificio in mratra soggetto a eventi sismici, si è fatto ampiamente ricorso all tilizzo di cordoli in calcestrzzo armato e a tirantatre metalliche. Malgrado qeste tecniche permettano di apportare n sensibile miglioramento alla risposta sismica dell edificio, le differenti proprietà di calcestrzzo e mratra condcono alla imprescindibile necessità di connettere i cordoli in C.A. alla mratre sottostante. Ad aggravare poi la sitazione concorre la massa agginta alla sommità dell edificio che va ad amentare le forze orizzontali generate dall azione del sisma. Perciò, grazie al loro modesto peso e alla elevata resistenza, l so di materiali compositi rappresenta na solzione innovativa per migliorare le proprietà meccaniche delle strttre sommitali di cordolatra. Di consegenza, entrambe le specie di compositi, FRP e SRG, possono essere tilizzati insieme a mattoni pieni o forati per formare n novo sistema resistente, chiamato per costrire cordoli di sommità di na strttra in mratra. In particolare, oltre agli ormai tradizionali FRP, il presente lavoro illstra la possibile applicazione di materiali compositi innovativi, chiamati SRG (Steel Reinforced Grot) costititi da fili di acciaio UHTSS a elevata resistenza che formano corde assemblate in stabilimento immerse in n impasto cementizio.

2 Figra 1. Esempio di trefoli per nastri in SRG con diversi avvolgimenti Tale applicazione pò infatti combinare ai tradizionali vantaggi dell FRP la ridzione dei costi di lavorazione ed il miglioramento della risposta globale dell edificio dovti all SRG. Va inoltre sottolineato che l tilizzo per tali applicazioni dei materiali SRG apre nove interessanti prospettive tecnologiche nel campo dei compositi in grado di eliminare ttte qelle problematiche che hanno rappresentato per anni n freno al loro svilppo ed applicazione qali ad esempio: a) la possibilità di fare a meno delle costose (e bisognose di manodopera specializzata) resine epossidiche ; b) il miglioramento della resistenza al foco da parte degli SRG c) l impatto psicologico favorevole di qesto materiale presso le maestranze rispetto ai materiali FRP. Il presente lavoro illstra na prima applicazione sperimentale dei materiali SRG per la realizzazione di travi cordolo. Qesto novo sistema, che pò essere soggetto anche a forze di pretensione, rappresenta na innovazione nella tecnica del consolidamento che pò drasticamente migliorare la risposta alle azioni sismiche di n edificio in mratra. In particolare, dopo n breve riassnto degli aspetti fondamentali della tecnica del laterizio lamellare e della sa applicazione al caso dei cordoli, si procederà all illstrazione di na prima campagna sperimentale condotta s cinqe elementi trave in mratra rinforzata con SRG sottoposte a differenti condizioni di prova. Verranno qindi illstrati i risltati di tali prove e si procederà al loro confronto con modelli nmerici con vario grado di approfondimento, mostrando il bon accordo tra qanto ottento sperimentalmente e qanto previsto per via nmerica. CORDOLI IN LATERIZIO LAMELLARE Le travi cordolo in laterizio lamellare possono essere ottente dalla sovrapposizione di differenti strati di mattoni e materiali FRP/SRG in modo da realizzare na nica entità strttrale. Tale materiale pò essere realizzato sia con elementi in laterizio pieni, semipieni o forati dipendentemente dal tipo di tilizzo. In particolare la scelta cade s elementi forati per elementi in ci la leggerezza sia n elemento chiave, mentre si tilizzano elementi pieni nei casi in ci sia necessario ottenere elementi di grande portanza e rigidezza. L tilizzo del semipieno ricade a metà tra i de casi e si presta in genere a ttte le possibile applicazioni del lamellare. Figra. Sezione di n elemento in laterizio lamellare a tre strati Figra 3. Spaccato assonometrico di n elemento in laterizio lamellare a tre strati realizzato con tavelloni Considerando n comportamento elastico lineare, sia per il rinforzo in composito che per gli elementi in laterizio, e assmendo che la modalità di collasso sia dovto alla crisi nel laterizio compresso (Borri 004), è possibile ottenere na prima formlazione del modello per la stima della resistenza ltima della sezione soggetta a sollecitazioni di flessione simile a qella assnta per strttre RC (Triantafillo, 1998). La formlazione proposta, nella sa estrema semplicità, sembra predire molto bene il carico ltimo della sezione in laterizio lamellare, attestandosi s di n bon accordo tra risltati sperimentali e teorici (la differenza è di circa il 10-15%). Al fine di chiarire il comportamento dei mattoni rinforzati con FRP/SRG, è stata esegita na ricerca sperimentale presso i laboratori dell Università di Pergia. Tale campagna sperimentale ha rigardato lo stdio del comportamento flessionale a rottra di diversi elementi in laterizio con e senza diversi tipi di rinforzo FRP/SRG. Una completa trattazione dell intero programma sperimentale è stata svilppata in altra sede (Borri, 004).

3 proprio al taglio di piano. Determinato il taglio di piano è possibile qindi andare a stdiare il comportamento orizzontale dei cordoli (Tassios, 1980). A tali sollecitazioni andranno ovviamente agginte qelle derivanti da particolari effetti locali, qali ad esempio la presenza di apertre direttamente al di sotto del cordolo o presenza di forze concentrate. Figra 4. Una prova di carico s di n elemento in laterizio lamellare 3 COMPORTAMENTO MECCANICO DEI CORDOLI Le fnzioni svolte dai cordoli sono di estrema importanza ai fini del comportamento globale dell edificio. I cordoli orizzontali possono assolvere, in linea di principio, a parecchi compiti: assorbire le spinte o- rizzontali delle travi dei tetti, distribire i carichi verticali in condizioni statiche, ricevere dai solai e trasmettere ai mri portanti i carichi orizzontali dovti al sisma, collegare tra loro le mratre ortogonali e qeste al solaio, favorire il comportamento scatolare dell intero organismo mrario. I cordoli orizzontali possono essere considerati come travi contine nel piano orizzontale e appoggiate in corrispondenza dei mri trasversali. Vengono calcolati per sollecitazioni di flessione e taglio dovte ai carichi orizzontali distribiti, pari al carico inerziale derivante dal peso dei mri sovrastanti; ai carichi orizzontali concentrati pari ai carichi inerziali derivanti dai mri trasversali intermedi; ai carichi sismici concentrati o distribiti derivanti dal carico inerziale della copertra, applicati al cordolo sitato esattamente sotto la copertra; delle sollecitazioni assiali dovte al momento torcente di piano che nasce per effetto dell eccentricità tra baricentro delle masse e baricentro delle rigidezze. La presenza di cordoli sia verticali che orizzontali realizza n intelaiatra in cemento armato che racchide i mri e migliora sia la loro resistenza che la loro dttilità. Lo stdio delle sollecitazioni indotte nei cordoli di n edificio pò essere effettato analizzando separatamente i vari contribti. Nell ipotesi in ci i cordoli siano presenti s ciascn piano dell edificio ed in bona sostanza siano in grado di garantire il comportamento scatolare dello stesso è possibile schematizzare l edificio come n sistema reticolare sottoposto alle azioni orizzontali derivanti dal sisma. Sotto tale schema semplificato la forza agente sl cordolo diviene pari qindi Figra 5. Schemi di carico per la valtazione delle forze orizzontali agenti s ciascn cordolo di n edificio in mratra. 4 VERIFICA DI UNA SEZIONE IN LATERIZIO LAMELLARE. Lo stdio di na sezione in laterizio armato con SRG/FRP, pò essere affrontato in maniera semplificata nel caso in ci si considerino sezioni di limitata altezza e costitite da elementi in laterizio forato (Borri e Grazini, 003). Nel caso di laterizio mltistrato o lamellare pieno, assmendo le ipotesi di validità di conservazione delle sezioni piane, (sperimentalmente non si è assistito a fenomeni significativi di scorrimento tra gli strati incollati), comportamento elasto-fragile per entrambi i materiali (con il laterizio non resistente a trazione ed il composito non resistente a compressione) e crisi ragginta per schiacciamento del laterizio è possibile determinare in prima approssimazione il momento ltimo di na sezione mltistrato. Si consideri la generica sezione riportata in figra segente costitita da m strati sovrapposti di elementi di laterizio e di nastri FRP/SRG di spessore s (molto minore dell altezza dei blocchi in laterizio).

4 Figra 6. Schema di calcolo per azioni ortogonali al piano del cordolo Imponendo l eqilibrio di ttte le forze agenti slla sezione è possibile ricavare l eqazione dell asse netro: y da ci: con: y = b f ( h d ) = 0 + γ y γ (1) (7) γ + γ + b f f b f γ g ( h d ) g γ = k n b s (9) dove k è il nmero di nastri al di sotto dell asse netro (e qindi dei nastri che effettivamente contribiscono all eqilibrio slla sezione), n è il rapporto tra i modli di elasticità del composito e del laterizio, f è la tensione ltima nel laterizio e dg è la posizione del baricentro delle distanze dei nastri reagenti dal bordo inferiore dell elemento: k d i i= d g = 1 (3) k Come si vede il problema è di tipo iterativo, ma di agevole solzione. Una volta trovata qindi la posizione dell asse netro è possibile determinare il valore del momento ltimo esplicato dalla sezione: dove: M f b f y = 3 n f + b s k i= 1 ( h y d ) y f d i i () (4) i i = (5) Nel caso in ci poi si ricerchi il momento resistente offerto dalla sezione per carichi agenti nel piano orizzontale (caso tipico dei cordoli) le eqazioni (7)-(1) non sono applicabili. La sezione rislta essere qindi come qella rappresentata in figra segente: Figra 7. Schema di calcolo per azioni complanari al piano del cordolo In tale configrazione l eqazione dell asse netro si semplifica e diviene: y h f + y δ b = 0 da ci: con: δ + y = δ (6) δ + 4 δ h b f h f f (7) δ = m n s (8) ed in qesta configrazione il momento resistente diviene: M h y f 3 f 3 ( b y) n s m = + (9) L applicazione delle (1)-(9), fornisce n primo strmento per il calcolo ed il dimensionamento di tale elemento na volta note le sollecitazioni agenti sl cordolo. Le semplificazioni introdotte consentono tttavia di stimare con ragionevole approssimazione le resistenze offerte dal sistema latero-composito. Nel caso poi in ci la sezione rislti soggetta essenzialmente a sollecitazioni di trazione la verifica verrà effettata facendo conto soltanto si nastri FRP/SRG e trascrando il contribto del laterizio (non trascrabile, ma inaffidabile). 5 REALIZZAZIONE DEI CAMPIONI IN LATERIZIO LAMELLARE CON SRG A segito degli ottimi risltati ottenti in passato slle travi cordolo in laterizio lamellare rinforzato con FRP (Borri 004), si è procedto alla realizzazione di cinqe elementi prototipo della lnghezza di 4 metri e dimensione in sezione pari a 380x180 mm.

5 Figra 8. Geometria delle travi realizzate Tali campioni sono stati realizzati mediante la sovrapposizione di tre strati di mattoni semipieni comni alternati a altri tre strati di materiale SRG tipo 3x a media densità immerso i diverse matrici cementizie come riportato sinteticamente nella tabella segente. Tabella 1. Didascalia della tabella. Campione Malta Tipo di prova C1 Mapegrot T60 Rottra a flessione di taglio C Malta M Rottra a flessione di taglio C3 Mapegrot T60 Rottra a flessione di piatto C4 Malta M1 Ciclica a flessione di taglio C5 Malta M1 Effetti viscosi Figra 10. Eseczione del primo strato di mratra a tre teste Si è prosegito con la stesra di n primo strato di malta di densità pittosto consistente per evitare na eccessiva colatra della stessa all interno dei fori dei mattoni semipieni. Per qanto rigarda la realizzazione delle travi si è dapprima procedto all eseczione di n primo strato di mratra a tre teste, ponendo attenzione nel l ottenere n ginto di adegato spessore nell ordine di 1 cm così come illstrato nella figra segente. Figra 11. Applicazione del primo strato di malta Figra 9. Posizionamento dei mattoni per la mratra a tre teste Terminata la stesra del primo strato di malta si è qindi passati alla posa di n nastro di materiale SRG di larghezza pari a 30 cm applicando sccessivamente na leggera pressione con n rllo metallico. Tale operazione, nella sa semplicità, assme n rolo crciale nella formazione dello strato di composito. Senza infatti non sarebbe possibile ottenere na corretta impregnazione del materiale metallico che si troverebbe qindi a non essere interamente inglobato nella matrice cementizia e costitendo qindi n pericoloso pnto debole della stessa, diventandone na sperficie preferenziale di scorrimento.

6 Figra 15. La trave cordolo ltimata Figra 1. Posa del nastro SRG Complessivamente sono state realizzate 5 travi cordolo di ci de con malta fibrorinforzata tipo Mapei mapegrot T60, no con malta a sabbia e cemento cem 35 (malta tipo M) e de con malta strttrale pronta tipo M1. I campioni C1-C-C3 sono stati sottoposti a prove di rottra per flessione, mentre il campione C4 è stato sottoposto a prova di carico ciclico. Il campione C5 è invece destinato ad na prova di drata tale da mettere in lce eventali fenomeni lenti. 6 INDAGINI NUMERICHE Figra 13. Rllatra del nastro SRG Terminato lo strato con n ricoprimento in malta cementizia, si è qindi procedto a ripetere le varie fasi sino al completamento dell intero campione. Figra 14. Finitra dello strato in SRG Al fine di calibrare i carichi da applicare nelle varie prove di carico, si è procedto ad na stima dei carichi di rottra dei campioni. Si sono dapprima tilizzate le eqazioni (1) - (9) che hanno condotto alla determinazione di n momento ltimo e qindi di n carico ltimo s di no schema di flessione s qattro pnti pari a circa 36 kn sia nel caso di trave soggetta a carichi orizzontali sia per trave soggetta a carichi verticali. Tale risltato, a prima vista contraddittorio, trova in realtà la sa spiegazione nel fatto che, nella trave soggetta a carichi orizzontali, le armatre di SRG non risltano in posizione ottimale pr potendo contare s di na altezza tile della sezione maggiore rispetto al caso della trave soggetta a carichi verticali. In qest ltimo caso infatti, pr potendo contare s di na minore altezza tile, si ha na distribzione migliore della armatra di rinforzo in SRG. Slla scorta di tali risltati si è deciso inoltre di svilppare de modelli di calcolo FEM, no per carichi orizzontali ed no per carichi verticali, per avere n conforto sia si valori di calcolo stimati tramite le (1)-(9), che per avere lteriori indicazioni sllo svolgimento delle prove di carico. Si è innanzittto procedto a modellare con elementi solidi gli elementi di laterizio e con elementi e con elementi shell i nastri SRG, ipotizzando

7 l assenza di scorrimento tra gli strati di laterizio ed SRG. Figra 18. Distribzione delle tensioni principali di trazione sgli SRG a rottra (N/mm ) Figra 16. Modello FEM per carichi verticali con le forze di carico applicate L analisi FEM per carichi verticali, condotta in maniera qasi-statica per incrementi di carico lineare, ha permesso di determinare sia il carico di rottra (pari a 38 kn) sia di mettere in evidenza il tipo di rottra prevista. Le figre sccessive mostrano come le tensioni ragginte a rottra nell SRG siano ancora lontane dalla crisi. Stesso discorso vale per le tensioni tangenziali che risltano essere inferiori a 1 N/mm. La distribzione delle tensioni di compressione nel laterizio e delle lesioni mostrano chiaramente come la crisi vada ad interessare le fibre di laterizio compresse così come poi verrà riscontrato nelle prove sperimentali. Figra 19. Distribzione delle tensioni tangenziali a rottra (N/mm ) Figra 17. Distribzione delle tensioni principali di compressione a rottra s di no strato di laterizio (N/mm ) Figra 0. Distribzione delle lesioni di compressione

8 Per qanto rigarda il modello FEM per carichi orizzontali si è ottento n carico di rottra pari a 36 kn. L analisi delle tensioni principali di trazione ha messo in evidenza come lo strato di SRG non sia soggetto a crisi così come non vi siano problemi particolari per il laterizio in zona compressa. Per qanto rigarda invece le tensioni tangenziali, pr rimanendo inferiori al limite di trazione per il laterizio si ottengono dei valori sensibilmente speriori rispetto al caso precedente. La distribzione delle lesioni invece mostra come la crisi avvenga per danneggiamento in zona tesa del laterizio incapace qindi di trasmettere gli sforzi di scorrimento a rottra. Figra 3. Distribzione delle tensioni principali di trazione sgli SRG a rottra (N/mm ) Figra 1. Modello FEM per carichi verticali con le forze di carico applicate Figra 4. Distribzione delle tensioni tangenziali a rottra (N/mm ) Figra. Distribzione delle tensioni principali di compressione a rottra s di no strato di laterizio (N/mm ) Figra 5. Distribzione delle lesioni di trazione

9 7 PROVE SPERIMENTALI I campioni C1-C-C3 sono stati trasportati sino al laboratorio della facoltà di Ingegneria dell Università di Pergia (sede di Terni) mostrando n ottima resistenza e rigidezza anche nelle fasi di trasporto mentre i campioni C4 e C5 sono stati esegiti direttamente in laboratorio. Figra 8. Campione C1 pronto per la prova di carico Figra 6. Trasporto e movimentazione dei campioni C1-C- C3 Il campione C1 è stato sottoposto a prova di flessione s qattro pnti secondo lo schema riportato in figra segente, disponendo la trave di coltello in modo da simlare l effetto dei carichi orizzontali slla trave cordolo di n edificio. Il carico massimo applicato ha ragginto il valore di 4 kn contro i 36 kn previsti per via teorica. Va sottolineato tttavia che la trave non ha ragginto il collasso ma solo na fase di danneggiamento che ha condotto il campione a manifestare spostamenti in fase post-elastica talmente elevati da raggingere il fondo corsa dell attatore idralico per poi recperare qasi interamente la freccia manifestata. Tale comportamento pò essere inoltre visalizzato nel grafico carico-spostamento riportato in figra. Figra 7. Schema di carico della prova Il carico è stato applicato in maniera qasi-statica monotona con na velocità di applicazione del carico di 0.1 kn/s attraverso n attatore idralico collegato ad na trave rigida ripartitrice tipo HEB60. I coltelli di carico sono stati disposti ad n terzo della lce della trave e la stessa è stata sottoposta dopo n periodo di stagionatra della malta di 8 giorni. Al fine di acqisire gli abbassamenti in mezzeria si è procedto all istallazione in mezzeria di n trasdttore di spostamento tipo LVDT da 50 mm. Figra 9. Grafico carico-abbassamento per il campione C1 Al termine della prova è stato possibile rilevare la presenza di lesioni in corrispondenza degli appoggi e di schiacciamento in mezzeria al bordo speriore senza riscontrare alcn tipo di distacco o scorrimento da parte del nastro.

10 freccia, raggingendo n carico massimo di circa 36 kn. Novamente sono state osservate lesioni all appoggio e in mezzeria in zona compressa con interessamento anche della soletta di estremità. Figra 30. Lesioni all appoggio per il campione C1 Figra 33. Lesioni all appoggio per il campione C Figra 31. Lesioni ed esplsioni di materiale in zona compressa Per qanto rigarda il campione C, si sono segite le stesse modalità di prova e ci si è trovati di fronte anche in qesto caso ad n ottimo comportamento caratterizzato da na marcata elasticità nonlineare come mostrato dal grafico caricospostamento di Fig.3. Figra 34. Lesioni in zona compressa nella soletta Per il campione C3 si è scelto invece di adottare no schema di carico sempre s qattro pnti ma disponendo l elemento di piatto per simlare l effetto dei carichi verticali s di na trave cordolo. Figra 3. Grafico carico-abbassamento per il campione C Anche in qesto caso si è ragginto il fondo corsa dell attatore con recpero pressoché completo della Figra 35. Campione C3 pronto per la prova di carico

11 Anche in qesto caso ci si è trovati di fronte ad n comportamento spiccatamente non lineare dell oggetto sino alla rottra che è avventa a circa 36 kn per distacco di no degli strati di rinforzo (valore previsto nmericamente per la rottra). Figra 38. Campione C4 pronto per la prova ciclica Figra 36. Grafico carico-abbassamento per il campione C3 La velocità di applicazione dl carico è stata stabilita da ricerche s prove simili per trave in calcestrzzo armato pari a 0. kn/s. Drante l eseczione tttavia, a casa del danneggiamento progressivo della zona di appoggio (dovta principalmente ad na non perfetta realizzazione della geometria dell elemento), con consegente concentrazione degli sforzi lngo il bordo dell elemento, si è assistito ad n collasso per distacco dei vari strati di rinforzo in corrispondenza del sesto ciclo di carico. Tale evento è dovto sia all imbardatra sbita dall elemento, sia da n non adegato confezionamento dell elemento ai ci strati non era stata applicata alcna azione di rllatra. Figra 37. Distacco dello strato in SRG a rottra Per qanto rigarda invece il campione C4, si è scelto di realizzare na prima prova ciclica sottoponendo il campione ad na serie di dieci cicli all 80% del carico di rottra, s di no schema di flessione s qattro pnti, tilizzando la configrazione di carico di coltello. Figra 39. Collasso del campione C4

12 nica, gli Ingg. Elisa Rossi ed Elisa Dionigi ed il Dott. Francesco Mercone per la collaborazione offerta drante la fase di prova dei campioni. Le sperimentazioni sono state condotte anche con il spporto economico del consorzio RELUIS (progetto triennale , linea 1 e linea 8). BIBLIOGRAFIA Figra 40. Grafico carico abbassamento campione C4 Per qanto rigarda infine il campione C5 tale e- lemento verrà lasciato per i prossimi mesi s di na configrazione in semplice appoggio con carico niformemente distribito al fine di valtare eventali effetti viscosi sotto carico di tale trave. 8 CONCLUSIONI Il presente lavoro ha illstrato alcni aspetti metodologici e tecnologici del laterizio lamellare per la realizzazione di travi di cordolo in mratra armata con SRG. In particolare è stato svilppata na teoria semplificata per il calcolo del momento resistente ltimo di tali elementi verificata sia sperimentalmente che nmericamente. I modelli di calcolo FEM tilizzati hanno sostanzialmente confermato la validità delle ipotesi assnte fornendo lteriori indicazioni per l eseczione delle prove sperimentali. Qeste ltime hanno messo chiaramente in evidenza l efficacia del sistema mostrano anche la sa spiccata tendenza ad n comportamento spiccatamente non lineare in grado di portare na dissipazione aggintiva nell elemento. La grande capacità elastica dell elemento anche per carichi e deformazioni di notevole entità permette di identificare in esso na certa memoria di forma particolarmente importante negli edifici in mratra in qanto consente ai cordoli in mratra armata di segire il maschio mrario nel so movimento, senza generare pericolosi fenomeni di scorrimento tanto abitali nel caso di cordoli calcestrzzo armato non ancorato alla mratra sottostante. La prova ciclica sl campione C4 ha messo in lce tttavia che il sistema, pr potendo contare s ttta na serie di vantaggi rispetto ad altre solzioni con materiali compositi qali praticità e- conomicità e fnzionalità strttrale, richiede, se non manodopera competente, almeno il rispetto delle regole del bon costrire della mratra. Avorio, A., Borri, A., Corradi, M., Ricerche per la costrzione. Regione dell Umbria, Edizioni DEI tipografia del genio civile, Roma, Borri, A., Grazini, A., 003. Il laterizio armato con FRP.parte1. L edilizi, n 18, anno XVII. Milano 003. Borri, A., Grazini, A., 003. Il laterizio armato con FRP.parte. L edilizia, n 19, anno XVII. Milano 003. Mastrodicasa, S Dissesti statici delle strttre edilizie 9 ed..milano: Hoepli. Borri, A., 000. Consolidamento e rinforzo delle strttrecon i materiali compositi (FRP). L edilizia, n, annoxvi, pp. -6. AA.VV., Manale per la riabilitazione e la ricostrzione post sismica degli edifici. Regione dell Umbria, Edizioni DEI tipografia del genio civile, Roma, Borri 004: Borri, A., A. Grazini, FRP reinforced brick materials: test and application, Proceedings of the nd National Conference, Venice, Italy, 004, pp Borri 004: Borri, A., A. Grazini, Seismic pgrading of masonry bildings with FRP materials, Proceedings of the nd National Conference, Venice, Italy, 004, pp Hardwire llc. 00: Hardwire llc., What is Hardwire, Pocomoke City, MD. Hang 005: Hang, X., V. Birman, A. Nanni, G. Tnis, Properties and potential for application of steel reinforced polymer and steel reinforced grot composites, Composites, Part B, Vol. 36, 005, pp Tassios 1988: Tassios, T.P., Meccanica delle mratre, Editore Ligori, Napoli, RINGRAZIAMENTI Gli atori desiderano ringraziare la ditta Ediltec-

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