UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
|
|
- Felice Alfano
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE Corso di laurea Magistrale in Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace SICUREZZA INTERNAZIO NALE E PEACEKEEPING OPERATI ONS DELLE NAZIONI UNITE: LA MI SSIONE NELLA REPUBBLICA DEMOCRATI CA DEL CONGO Relatore: Chiar.mo Prof. Marco Mascia Laureanda: Cristina Fraccalvieri matricola A.A. 2010/2011
2 INTRODUZIONE Le Nazioni Unite sono state istituite nel 1945 con il fine primario di mantenere la pace e la sicurezza internazionale e nell ottica di salvare le generazioni future dal flagello della guerra 1, le cui conseguenze erano ben vive nei ricordi dei padri fondatori. Nel corso dei sessant anni, ed oltre, di attività, questa organizzazione internazionale a carattere universale ha affrontato il difficile periodo della guerra fredda che ha comportato una sostanziale paralisi del Consiglio di Sicurezza a causa di un uso eccessivo del potere di veto - concesso ai membri permanenti - che ha impedito all organo di adempiere alla sua responsabilità principale ossia quella del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale 2. Le Nazioni Unite hanno anche dovuto far fronte alla non completa attuazione del sistema di sicurezza collettiva stabilita dello stesso Statuto, che ha portato alla nascita delle operazioni di peacekeeping, le quali costituiscono la forma di intervento più significativa utilizzata dall Organizzazione per adempiere al suo fine fondamentale, diventando un elemento costante quasi permanente della sua attività. Le stesse operazioni di mantenimento della pace hanno affrontato i cambiamenti conseguenti alla fine dell era bipolare che ha comportato un aumento dei conflitti interni agli Stati caratterizzati da forme di violenza contro la popolazione locale, che, conseguentemente, necessitano di interventi più corposi delle Nazioni Unite, le quali, non disponendo delle risorse finanziare, materiali ed umane sufficienti, devono fare continuo affidamento alle volontà degli Stati membri di contribuire o meno alla risoluzione di una determinata crisi. Tale aspetto fa sorgere problematiche dal punto di vista della condotta e della disciplina di tutto il 1 Preambolo della Carta delle Nazioni Unite Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all umanità ( ), adottata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed è entrata in vigore, con il deposito del ventinovesimo strumento di ratifica, il 24 ottobre Così come disposto dall articolo 24 della Carta ONU. 9
3 personale partecipante a queste missioni e soprattutto di quello fornito dagli Stati membri. Il riferimento è ai deprecabili casi di cattiva condotta che hanno minacciato e minacciano la credibilità, l imparzialità e l integrità delle missioni e della stessa Organizzazione. Dati questi presupposti è lecito domandarsi se l attività di peacekeeping è davvero così essenziale e che cosa l Organizzazione ha fatto per migliorarla, ma anche se le Nazioni Unite riescono e riusciranno a perseguire l ambizioso obiettivo che è stato delineato e che si sono poste negli ultimi quindici anni circa, ossia quello della human security o people security. Vale a dire un concetto di ampio di sicurezza che non include il mero e semplice stato di non guerra, ma contempla tutta una serie di azioni che intendono salvaguardare la sicurezza dell uomo in quanto tale a 360 gradi, dall aspetto economico a quello alimentare, da quello inerente la salute a quello ambientale, dalla sicurezza nell ambito della comunità a quella politica. Elementi dunque strettamente connessi tra di loro, i quali portano a non considerare più lo Stato come soggetto esclusivo del concetto di sicurezza, ma appunto l uomo. Il lavoro svolto parte proprio dalla descrizione dell evoluzione della nozione di sicurezza. In particolare la nascita e lo sviluppo di processi che hanno mutato la struttura delle relazioni internazionali e la presa di coscienza che le attuali minacce hanno il carattere della globalità - in quanto non sono relegate entro in confini di un singolo Stato, ma sono appunto transnazionali - hanno messo in crisi il tradizionale concetto di sicurezza, vale a dire quello statocentrico. In questo quadro, in cui vi è la tendenza ad allargare lo spazio da nazionale a internazionale, si inserisce il concetto di sistema di sicurezza collettiva previsto dalla Carta delle Nazioni Unite, il quale aspetta ancora una integrale e completa attuazione. In tal senso sono volte le analisi dello Statuto e in particolare delle disposizioni contenute nei Capitoli VI, VII e VIII della Carta, intitolati rispettivamente Soluzione pacifica delle controversie, Azione rispetto alle minacce alla pace, alle violazioni della pace ed agli atti di aggressione, Accordi regionali. L analisi del concetto di sicurezza intreccia anche quello di difesa, in quanto vi è la tendenza ad utilizzarli come sinonimi, quando nella 10
4 realtà hanno due connotazioni differenti. Ecco dunque che opposto al sistema di sicurezza collettivo delle Nazioni Unite vi è il sistema di difesa collettiva della NATO, del quale è stato messo in luce la continua evoluzione rispetto ai cambiamenti degli assetti mondiali e la capacità di questa alleanza militare di rimanere un importante attore nello scenario internazionale. A fronte di una serie di cambiamenti circa la considerazione della sicurezza e delle minacce ad essa, a partire dagli anni novanta in seno alle Nazioni Unite vi è stata una riflessione su una nuova accezione multidimensionale della sicurezza: la human security, la quale integra l approccio state security, favorendo lo sviluppo umano ed accrescendo i diritti umani. La human security può essere intesa come la protezione delle persone dai pericoli, la quale richiede da una parte la creazione di processi e istituzioni che siano in grado di affrontare le minacce, dall altra l attuazione di strategie che permettano lo sviluppo delle potenzialità degli individui e la loro partecipazione alle decisioni riguardanti la comunità. Viene messo in luce, inoltre, come questo nuovo approccio non sia circoscritto all ambito onusiano, ma abbia trovato terreno fertile anche all interno di alcune organizzazioni a carattere regionale, in particolare nell Unione Europea, nell OSCE e nel Consiglio d Europa. La necessità di affrontare le varie minacce alla sicurezza è stata sostenuta dalle Nazioni Unite con l istituzione delle operazioni di peacekeeping, vale a dire azione atipiche - non previste dallo Statuto - che hanno permesso e permettono all Organizzazione di perseguire il fine del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale nonostante l incompleta realizzazione del sistema di sicurezza collettiva che la rende orfana di forze armate disposte in via permanente. Difatti la non attuazione delle disposizioni del Capitolo VII della Carta hanno pregiudicato la possibilità delle Nazioni Unite di avviare efficaci azioni a tutela della pace e della sicurezza internazionale, le quali dunque, per la costituzione di questo tipo di operazioni, fanno costantemente ricorso ai contributi finanziari, di personale e di equipaggiamenti - degli Stati membri, con tutte le criticità che ne conseguono. Le missioni di peacekeeping sono state 11
5 intraprese fin dai primi tempi di funzionamento delle Nazioni Unite, le quali nel corso degli anni hanno saputo adattarle al contesto internazionale in continuo mutamento. In particolare la fine del sistema bipolare ha decretato un profondo mutamento di queste azioni, infatti fino agli anni novanta si parlava di operazioni tradizionali di mantenimento della pace caratterizzate essenzialmente da compiti di separazione e interposizione tra le parti, mentre dopo la caduta del muro di Berlino si parla di operazioni multidimensionali di peacekeeping, in quanto dispiegate in un contesto non più caratterizzato da conflitti tra Stati, ma da conflitti interni agli Stati stessi originati da tensioni nazionalistiche, etniche o religiose e comportanti un alto grado di violenza contro la popolazione locale. L agire all interno di uno Stato martoriato da un conflitto, nel quale l autorità governativa potrebbe non essere in grado di mantenere la sicurezza della propria popolazione e gestire l ordine pubblico, necessita di interventi più complessi, multidimensionali e soprattutto caratterizzati da nuove professionalità e competenze: accanto all impiego convenzionale di tipo militare vengono affiancate nuove capacità quali operatori umanitari, osservatori elettorali e dei diritti umani e così via. La descrizione dei principi fondamentali, da sempre presenti nelle operazioni di mantenimento della pace, è seguita dall annoso dibattito e le molteplici ipotesi presenti in dottrina circa il fondamento giuridico di tali interventi, dato il silenzio in tal senso dello Statuto dell Organizzazione. Coerentemente con i mutamenti degli equilibri e dello scenario internazionale, il dispiegamento di missioni peacekeeping sempre più ampie, complesse e sofisticate e il loro crescente numero, ha fatto sorgere la necessità di una riforma del mantenimento della pace che trova le sue radici nell istituzione - nel del Department of Peacekeeping Operations quale organo preposto all organizzazione della missione sotto tutti i punti di vista, militare, operativo, logistico ed amministrativo e con il compito di coadiuvare il Segretario Generale al quale spetta tradizionalmente la loro preparazione e il loro comando. Il lavoro del Dipartimento si inserisce solo alla fine l iter che viene 12
6 seguito per istituire una missione di mantenimento della pace, ossia dopo l approvazione del mandato da parte del Consiglio di Sicurezza, e avvalendosi dell ausilio dei suoi uffici procede alla pianificazione, preparazione e gestione dell operazione in tutte le sue fasi. Alcuni importanti fallimenti che si sono verificati nella prima metà degli anni novanta in Somalia, Bosnia-Erzegovina e Ruanda hanno costretto, pochi anni più tardi, l allora Segretario Generale Kofi Annan ad avviare un autovalutazione delle attività dell Organizzazione per giungere ad un rinnovamento delle azioni di mantenimento della pace, con lo scopo di individuare le debolezze sulle quali agire per evitare gli errori commessi in alcuni contesti. La proposta di riforma prende corpo nel 2000 con il rapporto redatto dal Panel on United Nations Peace Operations, conosciuto come rapporto Brahimi, il quale mette in luce i punti salienti da migliorare, quali la necessità di un maggior sostegno da parte degli Stati alle Nazioni Unite, delineare chiari e adeguati mandati per le missioni in modo tale che possano essere implementati con successo, ma anche l esigenza di definire e far rispettare elevati standard di competenza e d integrità per le Forze impegnate in tali attività, e l opportunità di avviare un analisi preventiva dell ambiente e della situazione in cui la missione deve operare in modo da delineare strategie mirate ed efficaci. Il rapporto Brahimi ha messo in moto una serie di riforme e anche una considerevole produzione documenti, linee guida e manuali da parte del Department of Peacekeeping Operations il quale ha avviato quello che è stato chiamato processo New Horizion, un programma ambizioso per il mantenimento della pace che ha lo scopo di creare un ampio consenso sugli orientamenti futuri e sugli obiettivi comuni da perseguire nel breve e nel medio-lungo periodo. I meccanismi di rinnovamento e miglioramento del peacekeeping hanno portato le Nazioni Unite a prendere coscienza dell impatto negativo che i conflitti hanno sulle donne e specularmente della necessaria presenza reale ed attiva delle donne all interno non solo delle missioni di mantenimento della pace, ma 13
7 anche dei processi di decision-making. In tal senso è stata svolta un analisi dei principali documenti - a partire dalla risoluzione 1325 e delle iniziative adottate dall Organizzazione per giungere a verificare i risultati a cui si è realmente giunti. Dopo aver descritto principi, evoluzione e processi di riforma e miglioramento del peacekeeping, la quarta parte di questo lavoro prende in considerazione il caso della presenza delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo. In primo luogo viene effettuata sia una breve ricostruzione della situazione presente nel continente africano il quale conosce a tutt oggi una serie di scontri, conflitti e guerre difficili da placare definitivamente che un analisi delle vicende molto complesse dalla fine del colonialismo ai nostri giorni - che hanno segnato la storia di questo Stato dell Africa centrale e che hanno determinato l intervento delle Nazioni Unite. In particolare vengono delineati i caratteri della prima missione di peacekeeping intrapresa negli anno sessanta, l ONUC, la quale rientra in quelle che sono state definite operazioni tradizionali di mantenimento della pace, dispiegata con lo scopo assicurare il ritiro delle forze belghe dal Paese, salvo poi veder ampliato il proprio mandato autorizzando la Forza ad utilizzare le armi, al di là della legittima difesa. Il secondo intervento, la missione MONUC che si è trasformata l anno scorso in MONUSCO, aderisce invece ai compiti di una operazione multidimensionale di mantenimento della pace, e in tal senso sono stati messi in evidenza la relazione tra le vicende interne al Paese e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che via via hanno ampliato ed affinato il mandato di questa missione. L elemento che ha permesso di giungere all ultima parte del lavoro è rappresentato dai gravi casi di cattiva condotta che hanno caratterizzato alcune missioni di mantenimento della pace e in particolare l alto numero di episodi di sfruttamento e abuso sessuale accaduti proprio nell operazione nella Repubblica Democratica del Congo. I numerosi scandali di misconduct hanno rischiato di compromettere la credibilità e l integrità, non solo delle singole missioni ma delle stesse Nazioni Unite nel complesso, e a tal proposito sono 14
8 state sviluppate una serie di politiche in materia di sfruttamento e abuso sessuale avviando una riforma in tal senso, con particolare attenzione alla necessità di uniformare gli standard di condotta per tutte le componenti che partecipano alle missioni, vale a dire sia per il personale ONU che per i contingenti militari forniti dagli Stati membri. A fronte dell esigenza di determinare chiare regole e standard di comportamento, vi è comunque l altrettanta necessità di garantire la sicurezza degli stessi peacekeepers impegnati in operazioni sempre più complesse e dispiegate in contesti che possono comportare dei rischi per la loro incolumità. 15
LE AZIONI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA A TUTELA DELLA PACE
IL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA PREVISTO DALLA CARTA DELLE NAZIONI UNITE PROF. GIUSEPPE CATALDI Indice 1 LE AZIONI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA A TUTELA DELLA PACE -----------------------------------
DettagliINTRODUZIONE. STEFANO BALDI e GIUSEPPE NESI
STEFANO BALDI e GIUSEPPE NESI Creare un legame tra mondo universitario, diplomazia italiana e Nazioni Unite. Questo l obiettivo principale del volume, frutto di un progetto di collaborazione tra la Rappresentanza
DettagliIndice-Sommario. Premessa alla sesta edizione Premessa alla quarta edizione. Introduzione. Ius ad bellum, ius in bello, disarmo 19
Indice-Sommario Premessa alla sesta edizione XIII Premessa alla quinta edizione XV Premessa alla quarta edizione XVII Premessa alla terza edizione XIX Premessa alla seconda edizione XXI Premessa alla prima
DettagliCAPITOLO PRIMO ORIGINI ED EVOLUZIONE DELLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING
INDICE GENERALE INTRODUZIONE...1 CAPITOLO PRIMO ORIGINI ED EVOLUZIONE DELLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING 1. Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale nell originaria architettura della
DettagliIl ruolo delle Nazioni Unite nella prevenzione e repressione dei crimini internazionali
Il ruolo delle Nazioni Unite nella prevenzione e repressione dei crimini internazionali Indice: I. Il ruolo degli organi delle Nazioni Unite in base alla Carta ONU II. Il ruolo degli organi delle Nazioni
DettagliDIRITTO INTERNAZIONALE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI A.A. 2015/2016 DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. Cesare Pitea email cesare.pitea@unipr.it ricevimento mercoledì 9:30/11:30 1 PARTE I: LA
DettagliDIRITTOINTERNAZIONALE DEI CONFLITTIARMATI
NATALINO RONZITTI DIRITTOINTERNAZIONALE DEI CONFLITTIARMATI Seconda edizione G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO Indice-Sommario Premessa alia seconda edizione XIII Premessa alia prima edizione XV Abbreviazioni
DettagliINDICE. Capitolo Secondo: Il diritto internazionale umanitario e i diritti umani
INDICE Parte Prima: Il diritto internazionale e i crimini dell individuo Capitolo Primo: Origini, evoluzione, caratteri della giustizia internazionale penale 1. La costituzione di tribunali penali internazionali:
DettagliPOLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE (PESC)
POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE (PESC) Perché una politica di sicurezza e difesa comune? La politica europea di sicurezza e difesa (PESD) è parte della politica estera e di sicurezza comune (PESC),
DettagliIstituzioni e violenza
Istituzioni e violenza Lo stato dell arte in materia di legislazione internazionale, europea, nazionale sul tema della violenza alle donne 6 aprile 2011 Il tema della violenza contro le donne non ha trovato
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL
DettagliProblemi e sfide. La povertà
Problemi e sfide La povertà LO SVILUPPO UMANO NORD OVEST ATLANTICO EST Molto alto Alto Medio Basso Dati non disponibili INDIANO SUD La ricchezza nel mondo non è distribuita in modo omogeneo. La povertà
DettagliLa Cultura della Sicurezza come Strumento di Pace. ASSISI 7 Novembre 2014
La Cultura della Sicurezza come Strumento di Pace ASSISI 7 Novembre 2014 PREMESSA 2 La Pace è una condizione difficile da svilupparsi in un contesto insicuro Dall Enciclica «laborem exercens» di Papa Giovanni
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CONSULENZA E MANAGEMENT AZIENDALE DIRITTO DEL LAVORO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CONSULENZA E MANAGEMENT AZIENDALE Tesi di laurea in DIRITTO DEL LAVORO Efficacia soggettiva del contratto collettivo:
DettagliI soggetti del diritto internazionale: le organizzazioni internazionali
I soggetti del diritto internazionale: le organizzazioni internazionali Cos è un organizzazione internazionale? Un apparato di organi creato dagli Stati mediante accordo internazionale (cd. Trattato istitutivo)
DettagliINDICE - SOMMARIO INTRODUZIONE
INDICE - SOMMARIO PREMESSA... pag. V PREMESSA ALLA NONA EDIZIONE...» VI PREMESSA ALLA OTTAVA EDIZIONE...» VII PREMESSA ALLA SETTIMA EDIZIONE...» VIII PREMESSA ALLA SESTA EDIZIONE...» VIII PREMESSA ALLA
DettagliRisoluzione 41/128 dell Assemblea Generale delle Nazioni unite, 4 dicembre 1986.
DICHIARAZIONE SUL DIRITTO ALLO SVILUPPO Risoluzione 41/128 dell Assemblea Generale delle Nazioni unite, 4 dicembre 1986. L Assemblea Generale, Avendo presenti i fini e i principi della Carta delle Nazioni
DettagliISPI Master in Diplomacy a.a. 2016/ gennaio Le fonti e i principi generali del diritto internazionale umanitario di: Christian Ponti
ISPI Master in Diplomacy a.a. 2016/2017 26 gennaio 2017 Le fonti e i principi generali del diritto internazionale umanitario di: Christian Ponti Precisazioni terminologiche DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO=
DettagliSOMMARIO. Premessa alla sesta edizione... XIII. Premessa alla nona edizione... IX Premessa alla ottava edizione... X
SOMMARIO Premessa... V Premessa alla decima edizione... VII Premessa alla nona edizione... IX Premessa alla ottava edizione... X Premessa alla settima edizione... XII Premessa alla sesta edizione... XIII
DettagliINDICE - SOMMARIO. PREMESSA ALLA QUARTA EDIZIONE... Pag. IX INTRODUZIONE...» XIII CAPITOLO PRIMO TEORIE DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
INDICE - SOMMARIO PREMESSA ALLA QUARTA EDIZIONE... Pag. IX INTRODUZIONE...» XIII CAPITOLO PRIMO TEORIE DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI 1. Scienza della politica internazionale e istanze del mutamento...
DettagliINDICE-SOMMARIO INTRODUZIONE STRUTTURA E FUNZIONE DELL ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
INDICE-SOMMARIO Premessa XVII INTRODUZIONE STRUTTURA E FUNZIONE DELL ORDINAMENTO INTERNAZIONALE 1. Stato e diritto nell esperienza giuridica interna 1 2. Stato e diritto nell esperienza giuridica internazionale
DettagliLA STRATEGIA AMERICANA NELL AREA DEL GOLFO: ANALISI E CRITICA DEL DOPPIO CONTENIMENTO DI IRAQ E IRAN
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E ISTITUZIONI EUROPEE LA STRATEGIA AMERICANA NELL AREA DEL GOLFO: ANALISI E CRITICA DEL DOPPIO CONTENIMENTO
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico " A. Baggi Sassuolo ( Modena ) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA Pag. 1/6 PROGRAMMAZIONE DIRITTO CLASSE QUINTA R.I.M.
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2222 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COSSIGA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 APRILE 2003 Disposizioni sulla missione umanitaria nazionale in Iraq
DettagliUniversità degli Studi di Parma 12 ottobre Maurizio Arcari
Il parere della Corte Internazionale di Giustizia del 22 luglio2010 sulla conformità al diritto internazionale della Dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo Università degli Studi di Parma
DettagliLe fonti e i principi generali del diritto internazionale umanitario di: Christian Ponti
Le fonti e i principi generali del diritto internazionale umanitario di: Christian Ponti DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO= DIRITTO BELLICO o JUS IN BELLO Non riguarda la legittimità del ricorso alla forza
DettagliCi stiamo così attrezzando per poter candidarci ad accogliere volontari per il Servizio civile.
PER IL BANDO 2016 (CLICCA QUI) La Sezione di Parma del CAI per il Servizio civile volontario Abbiamo sempre ritenuto, e lo sosteniamo in modo chiaro anche nel documento programmatico 2014-2016, che la
DettagliINDICE - SOMMARIO INTRODUZIONE
INDICE - SOMMARIO Premessa... pag. V Premessa alla ottava edizione...» V Premessa alla settima edizione...» VII Premessa alla sesta edizione...» VII Premessa alla quinta edizione...» VII Premessa alla
DettagliLE OPINIONI DEGLI ITALIANI
LE OPINIONI DEGLI ITALIANI INDAGINE PROGETTATA E DIRETTA DA: CAMPAGNA PROMOSSA DA: PREMESSA Il 19 dicembre dalla Sala Nassiria del Senato della Repubblica la Comunità Papa Giovanni XXIII, insieme con Focsiv,
DettagliDIRITTO INTERNAZIONALE DEI CONFLITTI ARMATI
NATALINO RONZITTI DIRITTO INTERNAZIONALE DEI CONFLITTI ARMATI G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO Indice-Sommario Premessa Principali abbreviazioni 1 Elenco delle opere citate (con il solo nome dell'autore)
DettagliDIFESA DELLA PATRIA E DIFESA NON ARMATA L EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE
DIFESA DELLA PATRIA E DIFESA NON ARMATA L EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE Dopo una attenta lettura dell art.52 Cost. ed avere individuato la reale portata del dovere della difesa della Patria, non si possono
DettagliIUS IN BELLO LE FONTI E I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO
IUS AD BELLUM Schema delle lezioni LA DISCIPLINA DELL USO DELLA FORZA DA PARTE DEGLI STATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE IL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA E L USO DELLA FORZA NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE
DettagliDECISIONE N.1117 INVIO DI UNA MISSIONE SPECIALE DI MONITORAGGIO OSCE IN UCRAINA
Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente 991 a Seduta plenaria Giornale PC N.991, punto 1 dell ordine del giorno DECISIONE N.1117 INVIO DI UNA MISSIONE SPECIALE
DettagliLA DOTTRINA SOCIALE NEL PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II: LABOREM EXERCENS, SOLLECITUDO REI SOCIALIS E CENTESIMUS ANNUS
LA DOTTRINA SOCIALE NEL PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II: LABOREM EXERCENS, SOLLECITUDO REI SOCIALIS E CENTESIMUS ANNUS 1 - CONTESTUALIZZAZIONE STORICA E SOCIALE DELLE TRE ENCICLICHE - CONTESTO STORICO
DettagliRegolamento di servizio dell esercito svizzero
Regolamento di servizio dell esercito svizzero (RS 04) Modifica del 22 novembre 2017 Il Consiglio federale svizzero decreta: I Il regolamento di servizio dell esercito svizzero del 22 giugno 1994 1 è modificato
DettagliTRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE
TRAGUARDI - CITTADINANZA E COSTITUZIONE FINALITA Essere consapevoli che la partecipazione attiva e responsabile è condizione per realizzare una società libera, fondata sul diritto L alunno conquista in
DettagliTurismo sostenibile. La mia breve presentazione di oggi. 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2)
Turismo sostenibile Questo sconosciuto! Luca Dalla Libera La mia breve presentazione di oggi 1. Un richiamo al concetto di sviluppo sostenibile (2) 2. Un introduzione al turismo sostenibile (2) 3. Alcune
DettagliLEGITTIMA DIFESA COME FORMA DI CONTROMISURA
L AUTOTUTELA INDIVIDUALE E COLLETTIVA PROF. GIUSEPPE CATALDI Indice 1 LE CONTROMISURE -------------------------------------------------------------------------------------------------------- 4 2 LEGITTIMA
DettagliUNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE SEDE DI MILANO FACOLTÀ DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE LINGUISTICHE CURRICULUM ESPERTO LINGUISTICO PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI
DettagliDECISIONE N.1253 ORDINE DEL GIORNO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA CONFERENZA ANNUALE DI RIESAME SULLA SICUREZZA (ASRC) DEL 2017
Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 1150 a Seduta plenaria Giornale PC N.1150, punto 2 dell ordine del giorno DECISIONE N.1253 ORDINE
DettagliLegge federale sul trattamento di dati personali da parte del Dipartimento federale degli affari esteri
Avamprogetto Legge federale sul trattamento di dati personali da parte del Dipartimento federale degli affari esteri (LTDP-DFAE) del L Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l articolo
DettagliLA RESPONSABILITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
LA RESPONSABILITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Laura Salvadego, Assegnista di Ricerca Università degli Studi di Ferrara laura.salvadego@unife.it LA CODIFICAZIONE DELLE REGOLE RELATIVE ALLA RESPONSABILITÀ
DettagliFORME DI STATO E FORME DI GOVERNO
FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO INDICE Presentazione... p. XI PRIMA PARTE PERCORSI STORICI Introduzione...» 3 CAPITOLO I IMPERI, CHIESE E FEUDI 1. Premessa...» 5 2. Delimitazione dello spazio politico...»
DettagliPROROGA MISSIONI INTERNAZIONALI SECONDO SEMESTRE 2014
Dossier n. 56 Ufficio Documentazione e Studi 17 settembre 2014 PROROGA MISSIONI INTERNAZIONALI SECONDO SEMESTRE 2014 La Camera ha approvato, in prima lettura e con modificazioni, il disegno di legge conversione
DettagliRelazione in Consiglio Grande e Generale per la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale
Relazione in Consiglio Grande e Generale per la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, del Protocollo addizionale per prevenire, reprimere e punire
DettagliPresentazione della relazione dell Autorità per l energia elettrica ed il gas Saluto del Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini
1 Presentazione della relazione dell Autorità per l energia elettrica ed il gas Saluto del Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini (Sala della Lupa, 6 luglio 2004) Desidero innanzitutto rivolgere
DettagliMaurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche.
Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche. 1 Lezione n. Parole chiave: Gestione risorse idriche. Disponibilità e fabbisogni. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente
DettagliIl Bilancio di genere nelle Università
Università di Messina Dipartimento di Economia IL RUOLO DEI CUG NELLE UNIVERSITA ITALIANE STRUMENTI E CRITICITA DELLA RECENTE NORMATIVA CORSO DI FORMAZIONE Padova - 21 ottobre2016 Il Bilancio di genere
DettagliCITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA
CITTA DI GROSSETO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARITA E LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA approvato con deliberazione C.C. n. 96 del 15/11/2006 e modificato con deliberazione C.C. n.
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 217
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 217 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COSSIGA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 APRILE 2008 Norme sull impiego delle Forze armate della Repubblica e delle
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Classe delle Lauree specialistiche in Ingegneria per l ambiente e il territorio
DettagliSTATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA
STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA MISSIONE UE in supporto di AMIS II (African
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 203
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 203 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COSSIGA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 APRILE 2008 Disciplina dell autorizzazione a Stati esteri all utilizzazione
DettagliINDICE SOMMARIO INTRODUZIONE DIRITTO INTERNAZIONALE E DIRITTO INTERNO NELL ATTRIBUZIONE DI UN COMPORTAMENTO ALLO STATO: LA NOZIONE DI ORGANO DI FATTO
INTRODUZIONE DIRITTO INTERNAZIONALE E DIRITTO INTERNO NELL ATTRIBUZIONE DI UN COMPORTAMENTO ALLO STATO: LA NOZIONE DI ORGANO DI FATTO 1. Premessa... 1 IL PROBLEMA DELL ORGANO DI FATTO ALLA LUCE DELLE PRINCIPALI
DettagliXVII XIX. Il diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e prospettive
Indice Acronimi Prefazione alla terza edizione Prefazione alla seconda edizione Prefazione alla prima edizione XI XVII XIX XXI Capitolo I Il diritto internazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e
DettagliDECISIONE N.1214 ORDINE DEL GIORNO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA CONFERENZA MEDITERRANEA OSCE DEL 2016
PC.DEC/1214 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 1108 a Seduta plenaria Giornale PC N.1108, punto 5 dell ordine del giorno DECISIONE
DettagliLa Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un mondo globalizzato
La Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un mondo globalizzato Scopo La Carta di Bangkok identifica le azioni, gli affidamenti e gli impegni richiesti per affrontare i determinanti di salute
DettagliDIRITTO INTERNAZIONALE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI A.A. 2015/2016 DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. Cesare Pitea email cesare.pitea@unipr.it ricevimento mercoledì 9:30/11:30 1 PARTE I: LA
DettagliLa rete Le Risorse Umane L originale collaborazione nel progetto triennale La formazione dei manager sanitari presso l Uganda Martyrs University per migliorare la gestione dei servizi sanitari in Uganda
DettagliL EVOLUZIONE STORICA DELL UNIONE EUROPEA. Modelli di integrazione in Europa
L EVOLUZIONE STORICA DELL UNIONE EUROPEA Modelli di integrazione in Europa L origine delle Comunità europee Il contesto storico: la fine della II guerra mondiale La scelta fra integrazione politica ed
DettagliAbbiamo diritto alla pace!
Abbiamo diritto alla pace! Ordine del Giorno per il riconoscimento internazionale del diritto umano alla pace Il Consiglio Comunale (Provinciale o Regionale) di.., preoccupato per il persistente dilagare
Dettagli(2) Titolo così corretto con Comunicato 29 agosto 2006 (Gazz. Uff. 29 agosto 2006, n. 200).
D.L. 28 agosto 2006, n. 253 (1). Disposizioni concernenti l'intervento di cooperazione allo sviluppo in Libano e il rafforzamento del contingente militare italiano nella missione UNIFIL ridefinita dalla
DettagliINDICE-SOMMARIO. ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E MULTILATERALISMO di Lucia Serena Rossi L UNIONE EUROPEA di Lucia Serena Rossi
INDICE-SOMMARIO ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E MULTILATERALISMO di Lucia Serena Rossi... 1 L UNIONE EUROPEA di Lucia Serena Rossi 1. Da organizzazione internazionale ad ente sovranazionale... 9 2. Scopi
DettagliINDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE
INDICE SOMMARIO Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE Capitolo 1 IL DIRITTO 1. Le regole prescrittive... pag. 1 2. Regole e sanzioni...»
DettagliIV COMMISSIONE PERMANENTE
Martedì 21 giugno 2016 196 Commissione IV IV COMMISSIONE PERMANENTE (Difesa) S O M M A R I O SEDE CONSULTIVA: Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Accordo tra la Repubblica italiana e Bioversity
DettagliInclusione lavorativa: il diritto di affermare la propria abilità
Università Cattolica Milano 28 maggio 2016 Inclusione lavorativa: il diritto di affermare la propria abilità Avv. Laura Abet Centro antidiscriminazione Franco Bomprezzi Dichiarazione universale dei diritti
DettagliCOMPENDIO DI DIRITTO INTERNAZIONALE
COMPENDIO DI DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO Mario Carotenuto Phasar edizioni Mario Carotenuto Compendio di diritto internazionale umanitario Proprietà letteraria riservata 2014 Mario Carotenuto 2014
DettagliLA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
DettagliRAPPORTI PRESENTATI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVORO UFFICIO INTERNAZIONALE DEL LAVORO
Conferenza Internazionale del Lavoro 105ª Sessione, Giugno 2016 RAPPORTI PRESENTATI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVORO UFFICIO INTERNAZIONALE DEL LAVORO Rapporti presentati alla Conferenza Internazionale
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO
PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA tra MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PREMESSO CHE - l articolo 307, del decreto legislativo
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA
OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA CLASSE QUINTA LO STATO E LA SUA EVOLUZIONE STORICA I caratteri delle monarchie assolute in Europa. L assolutismo illuminato.
Dettaglidella popolazione, del prodotto interno lordo, del gettito fiscale e degli investimenti
Documento approvato dalla Direzione provinciale del Partito Democratico di Torino - 1 luglio 2014 Percorso di accompagnamento alla costituente Città Metropolitana Torinese Documento redatto dal Comitato
DettagliCORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE TEMI DI AMMISSIONE A.A. 2016-17 - Uniti nella diversità: è questa l Europa che vogliamo? - La strumentalizzazione politica dei migranti - Le elezioni
DettagliISPI Master in Diplomacy a.a. 2016/ febbraio I TRIBUNALI PENALI INTERNAZIONALI di: Christian Ponti
ISPI Master in Diplomacy a.a. 2016/2017 1 febbraio 2017 I TRIBUNALI PENALI INTERNAZIONALI di: Christian Ponti Tribunali penali internazionali ad hoc per la Ex-Jugoslavia e per il Ruanda (istituiti dal
DettagliProgramma Insegnamento di: Diritto sanitario, deontologia e bioetica, management sanitario ed infermieristico
FACOLTA DI MEDICINA E ODONTOIATRIA Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie INFERMIERISTICA CANALE C Sede Policlinico Umberto I A.A. 2014/2015 ****** Programma Insegnamento di: Diritto sanitario, deontologia
DettagliINDICE. INTRODUZIONE. PIANO DELL INDAGINE pag. 1 PARTE PRIMA CAPITOLO I L INGERENZA UMANITARIA UNILATERALE TRA LA DOTTRINA E LA PRASSI
INDICE INTRODUZIONE. PIANO DELL INDAGINE pag. 1 PARTE PRIMA CAPITOLO I L INGERENZA UMANITARIA UNILATERALE TRA LA DOTTRINA E LA PRASSI 1. Il significato giuridico di ingerenza umanitaria pag. 9 2. Grozio:
DettagliGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE
GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE Il concetto di salute OMS 1946: "la salute non è semplicemente l'assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale 5
DettagliUlteriore sviluppo dell esercito IL NOSTRO ESERCITO SVIZZERO DI DOMANI. Panoramica dei parametri e delle novità principali. Flyer n.
Ulteriore sviluppo dell esercito IL NOSTRO ESERCITO SVIZZERO DI DOMANI Panoramica dei parametri e delle novità principali Flyer n. 1 Scopo PERCHÉ È NECESSARIO L USEs? Negli scorsi anni la Svizzera è fortemente
DettagliDIRITTO INTERNAZIONALE
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI A.A. 2015/2016 DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. Cesare Pitea email cesare.pitea@unipr.it ricevimento mercoledì 9:30/11:30 1 PARTE III:
DettagliPrepariamo le Comunità e diamo risposta a emergenze e disastri
Prepariamo le Comunità e diamo risposta a emergenze e disastri Obiettivo III - Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenza e disastri ARGOMENTI DELLA LEZIONE Obiettivi specifici dell Area III Attività
DettagliEDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta)
Competenza 1 al termine del 1 / 2 biennio della scuola primaria (classi seconda/quarta) L alunno è in grado di: Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini
DettagliAccreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A
Accreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A Tematica - Personale, organizzazione e riforma della Pubblica Amministrazione Titolo - LA
DettagliEBA/GL/2015/ Orientamenti
EBA/GL/2015/04 07.08.2015 Orientamenti sulle circostanze materiali che costituiscono una minaccia sostanziale per la stabilità finanziaria e sugli elementi relativi all efficacia dello strumento per la
DettagliIl contesto storico. Stiftung Haus der Geschichte: 01. Il contesto storico Woelk - Paesi di Lingua Tedesca 1
Il contesto storico Stiftung Haus der Geschichte: http://www.hdg.de/ 01. Il contesto storico Woelk - Paesi di Lingua Tedesca 1 Dal Sacro Romano Impero ai piccoli Stati del XIX secolo Le radici: il "Sacro
DettagliL ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE
ix Presentazione... Elenco delle principali abbreviazioni... vii xix PARTE PRIMA DIRITTO INTERNAZIONALE CAPITOLO I L ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE 1. Il diritto internazionale come espressione di
DettagliStrategia 2020 Salvare Vite, Cambiare Mentalità. Eliana Del Bianco Volontaria Croce Rossa Italiana
Strategia 2020 Salvare Vite, Cambiare Mentalità Eliana Del Bianco Volontaria Croce Rossa Italiana Strategia 2020...la Strategia 2020 rappresenta il nostro impegno a diventare piú for6 facendo di piú e
DettagliINDICE CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO
Premessa......................................... V CAPITOLO I PROFILO STORICO DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ITALIANO 1. Le origini dello Stato italiano: le vicende territoriali............. 1 2. Il sistema
DettagliUniversità degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10
Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10 Corso di Costruzione e valutazione dalla carta dei servizi Introduzione Oggetto
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL OSCE. Sessione Annuale di Oslo, Norvegia (6-10 luglio 2010)
Camera dei Deputati 1 Senato della Repubblica Doc. XII-quinquies N. 61 CAMERA DEI DEPUTATI ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL OSCE Sessione Annuale di Oslo, Norvegia (6-10 luglio 2010) Risoluzione sulle risoluzioni
DettagliCARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016
CARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016 a cura di: Monica Sansoni Premessa Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono
DettagliL USO DELLA FORZA NEL QUADRO DEL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA DELLE NAZIONI UNITE. ISPI, 13 ottobre 2016
L USO DELLA FORZA NEL QUADRO DEL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA DELLE NAZIONI UNITE ISPI, 13 ottobre 2016 IL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA DELLE NAZIONI UNITE: Il RUOLO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA Art.
DettagliIl ruolo ausiliario della Croce Rossa
Il ruolo ausiliario della Croce Rossa BATTAGLIA DI SOLFERINO E S.MARTINO - 1859 24 giugno 1859 Battaglia di Solferino HENRY DUNANT 1862 Souvenir de Solferino (Ricordo di Solferino) Nel silenzio della notte
DettagliConsiglio d Europa e OSCE
Schema lezione S.Valenti XX Corso Perfezionamento 12 Febbraio 2008 Consiglio d Europa e OSCE Cos è il CdE Cosa non è il CdE Cos è l OSCE Cosa non è L OSCE CoE e OSCE a confronto Discussione, domande e
DettagliPari Opportunità, Parità di genere e contrasto alla discriminazione di genere nei luoghi di lavoro.
Provincia di Ancona Pari Opportunità, Parità di genere e contrasto alla discriminazione di genere nei luoghi di lavoro. IL RUOLO DELLE CONSIGLIERE DI PARITA a cura di d.ssa Pina Ferraro CONSIGLIERA DI
Dettagli1. Termini di riferimento per la presentazione di proposte progettuali nell Ambito tematico: Promozione della cittadinanza globale e diritti umani
ALLEGATO B Regione Toscana Direzione generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali D.C.R. n. 26 del 04/04/2012 Piano Integrato delle attività internazionali PROGETTI DI INTERESSE REGIONALE
DettagliSISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità
Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: Giovanni Alibrandi ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 L
DettagliSCIENZE MOTORIE. Scienze motorie
SCIENZE MOTORIE Scienze motorie Scienze motorie CORSI DI LAUREA TRIENNALE Scienze motorie Curriculum: Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di
DettagliL integrazione attraverso la conoscenza
LA COSTITUZIONE I principi fondamentali TESTO I primi 12 articoli contengono i principi fondamentali su cui si basa la Costituzione Italiana. Vediamone alcuni. Art. 2 - La Repubblica riconosce e garantisce
Dettagli