Influenza dei fattori organizzativi e gestionali sulle analisi dei rischi
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- Fabiano Piazza
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1 XXI Convegno 3ASI Roma, /3 Novembre 5 Influenza dei fattori organizzativi e gestionali sulle analisi dei rischi Tesi di Laurea - Politecnico di Torino - Maggio 4 Michele Erasmo
2 Obiettivo del lavoro: sviluppo e convalida di un modello per incorporare nelle valutazioni probabilistiche dei rischi gli effetti dei fattori organizzativi Fattori organizzativi e gestionali Valutazione probabilistica dei rischi Cause degli incidenti nell ind. chimica Fonte: U.E.
3 Valutazione probabilistica dei 1. Identificazione degli eventi incidentali rilevanti rischi. Stima della frequenza attesa di accadimento 3. Quantificazione della gravità delle conseguenze f MCS = TE = f(λ,λs,tt,mttr,mttm,mtbm,q M,Q Il modello sviluppato: modifica del valore di questi parametri sulla base dei risultati di un Audit condotto sul Sistema di Gestione della Sicurezza )
4 Il lavoro sviluppato in Azienda Produzione di pannelli truciolari e carte impregnate per l industria del mobile Metanolo Aria Formaldeide Urea Melamina Resine ureiche Colle Resine melaminiche Stabilimento a rischio di incidente rilevante ai sensi del D.Lvo 334/99
5 Analisi di operabilità Albero dei guasti Insufficiente concentrazione O M.I. blocco CX1 per bassa concentrazione O X Mancata chiusura valvola FVA1 + Mancato blocco pompa P1a o P1b + + Bassa portata O FX guasto FX guasto logica C guasta logica C guasta FVE1 guasto Analisi classica: numero interrutt.guasto atteso di guasti (ENF) di FVA guasta (blocc. aperta) 3,38 1-3, pari ad 1 incidente ogni 3 anni circa X Tappo in linea O *
6 Introduzione del modello Primo passo: individuazione dei legami tra il SGS ed i parametri affidabilistici Alcuni esempi: 1. Il tasso di guasto di un componente meccanico varia a seconda di come è effettuata la sua manutenzione. La probabilità di errore umano cambia a seconda di come è avvenuta la sua formazione, e di quanto sono chiare le procedure di lavoro 3. I tempi necessari per le riparazioni diminuiscono se esistono procedure o istruzioni che regolano le politiche di manutenzione e approvvigionamento
7 λ λ s TT Definizione responsabilità, risorse e pianificazione attività Esempio SEZIONE : ORGANIZZAZIONE E PERSONALE Attività di informazione MTTR T m MTBM 1 Q M Q Attività di formazione ed addestramento 1 Fattori umani, interfacce operatore e impianto =nessuna influenza =influenza media 1= influenza marginale 3= influenza notevole
8 Secondo passo: Audit sul Sistema di Gestione della Sicurezza L audit ha fornito, per ogni sotto-sezione del SGS, un giudizio sintetico compreso tra 1 e 4 Giudizio Livello Descrizione Buono 1 Il punto sottoposto a verifica è correttamente realizzato ed attuato Sufficiente Il punto sottoposto a verifica è realizzato ed attuato in maniera sufficiente Carente 3 Il punto sottoposto a verifica è attuato in modo incompleto e/o errato, e non può garantire un efficacia certa Scarso 4 Il punto sottoposto a verifica non è realizzato / attuato o lo è in maniera errata
9 Terzo passo: modifica del valore dei parametri affidabilistici Esempio: Tassi di guasto In letteratura, per ogni singolo componente, sono presenti tre valori (lower, mean e upper), che derivano dalla distribuzione statistica scelta per la determinazione del tasso di guasto Equipment description: VALVES - OPERATED - MOTOR Failure mode a. External Leakage b. Internal Leakage c. Spurious Operation Aggregated time in service (1^6 hrs) Lower,39 Failures Mean 1,36 Upper 3,68 Caso m=1 (giudizio pesato buono) tasso di guasto minore (lower) Caso m= (giudizio pesato sufficiente) tasso di guasto mediano (mean) Caso m=4 (giudizio pesato scarso) tasso di guasto maggiore (upper)
10 Terzo passo: modifica del valore dei parametri affidabilistici Esempio: Tassi di guasto Coeff. 1 Moltiplicativo del tasso di guasto (p/p) 1 1 1,5,5 3 3,5 4 Entrando nel grafico con il giudizio pesato m si ricava il coefficiente moltiplicativo del tasso di guasto originario,1 Giudizio pesato SGS (m)
11 Applicazione del modello: valutazione dei risultati Con i nuovi valori dei parametri affidabilistici sono state ricalcolate le frequenze attese di accadimento del Top Event 1. Valore originario (analisi di rischio classica) ENF = 3, Situazione peggiore - Giudizio medio sul SGS scarso ENF = 4, Situazione migliore - Giudizio medio sul SGS buono ENF = 9, Situazione reale: giudizi effettivamente ricevuti dall Azienda ENF = 9,88 1-3
12 Conclusioni La metodologia sviluppata consente di tenere in considerazione i fattori organizzativi e gestionali La frequenza attesa di accadimento di un incidente rilevante diventa funzione non solo delle soluzioni impiantistiche ma anche della qualità del Sistema di Gestione della Sicurezza e della sua corretta applicazione La metodologia sviluppata consente inoltre: di individuare le sezioni del SGS critiche - che influenzano maggiormente i risultati probabilistici di individuare i componenti che subiscono un maggiore aumento nella frequenza di guasto
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