PROVETTE PER EMOCOLTURA

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1 PROVETTE PER EMOCOLTURA 1Flaconi per emocoltura: batteri aerobi, miceti, batteri anaerobi. INTRODUZIONE A partire dalla metà degli anni 80, con l aumento di popolazione dei pazienti immuno-compromessi, è aumentata l incidenza della setticemia causata da agenti patogeni opportunisti, quali lieviti, funghi e micobatteri. Si è assistito a una nuova insorgenza del Mycobacterium tuberculosis (MTB) e dei micobatteri non da tubercolosi (MOTT), specialmente il complesso Mycobacterium avium (MAC). Tra il 1985 e il 1992 il numero dei casi accertati di MTB è aumentato del 18%. Tra il 1981 e il 1987, gli studi sui casi di AIDS indicavano che il 5,5% dei pazienti affetti da AIDS avevano contratto infezioni micobatteriche non tubercolari, come il MAC. Giunti al 1990, l incidenza complessiva dei casi di infezioni micobatteriche non tubercolari disseminate era del 7,6%. Per tale motivo si è reso necessario per i laboratori clinici adottare procedure diagnostiche efficaci per la fungemia e la micobatteremia. Sepsi e shock settico sono associati a morbilità e mortalità elevate e comportano una spesa notevole per le risorse sanitarie. Alla luce di ciò è importante diagnosticare, trattare accuratamente e rapidamente i pazienti settici.le emocolture rimangono l esame di eccellenza nella diagnosi microbiologica di sepsi, con un ampia gamma di tipologie di terreni (Plus, Lytic, PED e terreni speciali per il recupero di lieviti, funghi o micobatteri ), che offre a microbiologi e clinici i dati microbiologici migliori per poter indirizzare ad una terapia efficace, con una ripercussione positiva sia sulla salute del paziente che sulla spesa ospedaliera. Bisogna ricordare, che una errata indagine diagnostica favorisce la comparsa di falsi positivi, provocando maggior disagio per il paziente, ritardo nell inizio della terapia, tempi di degenza aumentati, incremento dei costi. 1

2 FLACONI CONTENENTI BRODO DI COLTURA Il flacone in vetro contiene 40 ml di brodo di coltura, è munito di tappo a tenuta stagna predisposto all inoculazione di liquidi biologici. E previsto per il rilevamento rapido di micobatteri dal sangue, e di lieviti e funghi da sangue e liquidi biologici sterili. I campioni vengono inoculati nel flacone mediante siringa o prelievo diretto con ago cannula o sistema vacutainer. Ogni flacone contiene un sensore capace di rilevare il calo della concentrazione di ossigeno all interno, fenomeno dovuto al metabolismo e alla crescita dei microrganismi. L indagine infatti viene approfondita con strumenti, che tengono sotto controllo l aumento di fluorescenza del sensore, che è direttamente proporzionale al calo di ossigeno. Una lettura positiva indica la presenza presunta di microrganismi vivi nel flacone. I flaconi vanno conservati al buio a 2 8 C circa, evitando di congelare, surriscaldare ed esporre alla luce. Possono essere inoculati fino alla data di scadenza e incubati per la durata raccomandata (fino a 8 settimane per i terreni di micobatteriologia). Prima dell inoculo, il brodo di coltura deve avere la stessa temperatura ambientale. BRODO DI COLTURA I flaconi contengono brodo di coltura Middlebrook 7H9 (nel caso della linea Bactec) e Infuso di cuore e cervello appositamente creato per il recupero di micobatteri da campioni di sangue e di lieviti e funghi da sangue e liquidi biologici sterili. La presenza di una grande varietà di sali inorganici garantisce l apporto di sostanze essenziali per la crescita dei micobatteri. Il citrato di sodio, convertito in acido citrico, serve a mantenere in soluzione determinati cationi inorganici. Inoltre vi sono cloruro di sodio, albumina bovina, destrosio e l enzima catalasi. L albumina agisce come agente protettivo legando gli acidi grassi liberi, che potrebbero risultare tossici perle specie Mycobacterium. La catalasi distrugge i perossidi tossici eventualmente presenti nel terreno, il destrosio è una fonte di energia. Il cloruro di sodio fornisce gli elettroliti essenziali. A questa composizione sono state apportate modifiche specifiche allo scopo di potenziare la crescita e l isolamento di micobatteri, lieviti e funghi. Tali modifiche includono: citrato ferrico di ammonio come sorgente di ferro per ceppi specifici di micobatteri, l aggiunta di saponina come agente per la lisi ematica, e l aggiunta di proteine specifiche e di zuccheri allo scopo di fornire i supplementi nutritivi. 2

3 *Nota: i terreni contenenti glicerolo inibiscono la crescita del M. bovis. MATERIALE PER IL PRELIEVO: 1.Set di flaconi (batteri aerobi, anaerobi e miceti). 2.Sistema chiuso autoaspirante (vacutainer) con ago a farfalla ed adattatore. 3.Dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali protettivi, contenitore per taglienti, antisettico a base di clorexidina in base alcolica. 4.Materiale per disinfezione. 5.Etichette con i dati del paziente, da applicare ai flaconi. PROCEDIMENTO: Fase preliminare 1.Identificare ed informare il paziente circa la manovra. 2.Far assumere al paziente una posizione confortevole, seduta o semiseduta, in modo da rendere il prelievo il più comodo possibile. 3.Posizionare un telino di protezione sotto l arto dell assistito. 4.Eseguire l igiene delle mani e indossare i dispositivi di protezione individuale. Manovra 1.Sgrassare la cute con clorexidina 5% in soluzione alcoolica. 2. Procedere all antisepsi della cute in maniera accurata, con movimento circolare e centrifugo, nella zona prescelta per la venipuntura e per un ampia zona circostante per circa 30 secondi. 3. Lasciar asciugare l antisettico per circa due minuti (se si usa iodio-povidone) e disinfettare i tappi delle provette. 4. Effettuare il prelievo senza toccare con le dita la zona disinfettata (se necessario munirsi di guanti sterili o disinfettare accuratamente il dito che palpa). 5. Far defluire da 5 a 10 ml di sangue nei flaconi per emocoltura ( prima il flacone per batteri aerobi e gli altri di seguito). 3

4 6. Se si effettua da CVC, decontaminare il sito di raccordo, scartare i primi 3-4 ml di sangue utilizzando una provetta per prelievo di sangue, quindi far defluire il sangue come da VP nei flaconi. 7. Etichettare correttamente i due flaconi, seguendo le disposizioni aziendali, procede all invio dei campioni in laboratorio di microbiologia (in genere: se possibile, inviarli subito, altrimenti conservare i flaconi in un incubatore ad una temperatura di 35 C-37 C o, in alternativa, conservarli a temperatura ambiente per non più di 48 ore). 8. Registrare sulla documentazione infermieristica la procedura effettuata.. IL PRELIEVO I tempi e le modalità del prelievo possono variare in base alle indicazioni fornite dal medico, al sospetto clinico, alla sintomatologia del paziente e alla terapia antibiotica intrapresa. In linea generale, vengono eseguite dalle 2 alle 3 emocolture nelle 24 ore a seconda delle condizioni cliniche del soggetto (tre prelievi per emocoltura consentono di ottenere una risposta positiva nel 99% circa dei pazienti con sepsi), preferibilmente in presenza di brivido o nel momento in cui la febbre si dimostra più elevata (febbre: fase prodromica e fase del fastigio). Il prelievo da CVC dovrebbe essere eseguito solo se si sospetta un infezione del presidio, salvo diversa indicazione medica. INCUBAZIONE Il flacone contenente il campione, viene posto nel sistema per emocoltura ed incubato a 35 C con agitazione continua per ottenere un isolamento ottimale. La durata di protocollo consigliata è di 7 giorni per i lieviti, 30 giorni per i funghi e 42 giorni per i micobatteri. I flaconi positivi vanno sottoposti a coltura secondaria e si deve allestire un vetrino apposito. Questi vengono posti in cappa di sicurezza biologica, si miscela il contenuto, si equilibra la pressione atmosferica con quella interna (ventilazione), si preleva una quantità pari a circa 0,1 ml e si esegue una subcoltura su terreno solido e si segnala come: positivo per lo strumento, positivo al vetrino per l acido-resistenza o alla colorazione Gram. Se il vetrino non 4

5 evidenzia alcun microrganismo, eseguire una subcoltura su terreno solido, rimettere il flacone dentro allo strumento, come flacone negativo in corso di analisi, entro 3 h dalla precedente rimozione, per il completamento del periodo di protocollo. In questo caso non va dato alcun risultato. Bibliografia/Sitografia Bibliografia: G.M. Pontieri Patologia Generale Moroni Mauro Malattie Infettive Lello Triolo Medicina Per Operatori Sanitari Luisa Saiani, Anna Brugnolli Trattato di Cure Infermieristiche Sitografia:

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