A SCUOLA CON IL CORPO
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- Patrizia Di Carlo
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1 A SCUOLA CON IL CORPO PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA PER LA SCUOLA DELL'INFANZIA PREMESSA La Pratica Psicomotoria, ad orientamento educativo prende in considerazione il bambino nella sua unicità e globalità ed ha come obiettivo generale quello di: Sviluppare in modo armonico la Comunicazione come capacità di dare e di ricevere Favorire il processo di Creazione come capacità di dare una varietà di significati all oggetto Aprire al pensiero Operatorio come capacità di trasformare, di associare, di risolvere e di creare dei problemi, partendo dalle componenti fisiche dell oggetto. L obiettivo principale di una programmazione didattica del vissuto psicomotorio a valenza affettiva consiste non nel pensare degli esercizi particolari da proporre ai bambini, ma nell organizzare l insieme spazio - tempo, materiale - disponibilità dell educatore in modo che il bambino possa liberamente scegliere la modalità di gioco a lui più congeniale. In tal modo può felicemente esprimere i propri vissuti interni, connessi con le tappe essenziali del proprio sviluppo emozionale, nel pieno contenimento e nella massima sicurezza. OBIETTIVI SPECIFICI Nel pieno rispetto degli obiettivi previsti dal campo di esperienza il corpo e il movimento degli Orientamenti del 1991, di stretta competenza delle insegnanti della scuola dell infanzia, il progetto si propone di sviluppare i seguenti obiettivi specifici: Offrire ai bambini della scuola dell infanzia,la possibilità di vivere una esperienza di espressività corporea Dare un maggiore sostegno emotivo ed affettivo oggi non più soddisfatto dai tradizionali luoghi educativi, come la famiglia, la scuola, ecc. Individuare preventivamente eventuali forme di disagio precoce Favorire l inserimento dì eventuali bambini con problemi. STRUTTURA DEL PROGETTO Il progetto è rivolto a tutti i bambini/e della scuola dell infanzia.
2 I gruppi I bambini saranno suddivisi in rapporto all età cronologica: 48 Bambini compongono il gruppo dei quattro anni 52 Bambini compongono il gruppo dei cinque anni. Gli operatori È prevista la collaborazione di cinque operatori di cui: 3 psicomotricisti 2 logopedisti in un rapporto di 1 operatore ogni 5 bambini. SPAZI Lo spazio per la realizzazione del progetto è prevalentemente la palestra dell istituto o in alternativa, un ampio spazio adatto allo scopo. TEMPI Il progetto avrà la durata di cinque mesi circa, da gennaio a maggio 2004, per un numero complessivo di 44 incontri così suddivisi: 20 incontri con i bambini di 4 anni 20 incontri con i bambini di 5 anni 2 incontri con le insegnanti 2 incontri con i genitori. Il tempo della seduta Gli incontri saranno monosettimanali, presumibilmente dalle ore 9.30 alle ore ed avranno una durata di un circa un ora e trenta per ogni gruppo di bambini, con la partecipazione attiva delle insegnanti di sezione. MEZZI E STRUMENTI Saranno utilizzati in prevalenza tutti i materiali psicomotori (materassoni, tappeti di gomma piuma, cuscinoni solidi, cerchi, palle, bastoni, funi, panche, tavoli grandi attrezzi (spalliere e quadro svedese, scale dritte e curve). METODOLOGIA Nella realizzazione del progetto che si propone intendiamo avvalerci del modello pratico del Prof. Bernard Aucouturier. E un modello che deriva dall osservazione di come i bambini, da sempre e in ogni parte del mondo, organizzano il loro modo di giocare e le loro naturali esigenze di movimento e di corporeità. E un tentativo di restituire il movimento al bambino, dandogli il suo naturale habitat, fatto soprattutto di gratuita ricerca del piacere, liberandolo, in un certo senso, dalla cappa funzionalistica o cognitivistica attuale, per cui ogni uso del corpo e del movimento a scuola deve necessariamente perseguire un obiettivo di controllo, organizzazione, coordinazione, strutturazione, conoscenza.
3 E un modello di Pratica Psicomotoria che si prefigge di trasformare in pedagogia e in didattica ciò che i bambini hanno fatto spontaneamente, che sempre faranno e che amano enormemente fare. Particolare cura sarà dedicata ai bambini difficili, o in situazione di handicap, ai quali la pratica psicomotoria deve un tributo di riconoscenza, in quanto la psicomotricità ha potuto affermare la sua grande validità proprio con i bambini con gravi difficoltà di sviluppo, per cause organiche o affettive. Il bambino in difficoltà ha tempi e bisogni spesso molto particolari. La pratica psicomotoria nasce e si attua nel rispetto di questa domanda individuale, perché è la pratica più vicina al bambino difficile e la meno emarginante. Particolare cura sarà dedicata ai bambini difficili o in situazione di handicap, ai quali la pratica psicomotoria deve un tributo di riconoscenza in quanto la psicomotricità ha potuto affermare la sua grande validità proprio con i bambini con gravi difficoltà di sviluppo, per cause organiche o affettive. ELEMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE Lo spazio L ampia palestra, se disponibile, sarà organizzata e strutturata in modo da corrispondere ai seguenti luoghi: lo spazio del piacere senso-motorio lo spazio del gioco simbolico lo spazio della distanziazione. Nello spazio senso-motorio i bambini potranno sperimentare tutte quella serie di attività molto semplici centrate sulle stimolazioni labirintiche, cioè centrate sull equilibrio e sullo squilibrio, come vivere il dondolio, la caduta, il salto ecc.., ma sarà sempre lui a prendere l iniziativa e ad impegnarsi in queste attività. Lo spazio del gioco simbolico, permetterà loro di travestirsi, e attraverso l intermediario del travestimento vivere ed identificarsi nei personaggi nella consapevolezza che attraverso il gioco del far finta, il bambino si appropria del mondo esterno e trasforma questo mondo esterno a misura dei suoi fantasmi. In questo luogo saranno allestite scene che saranno giocate da soli o in gruppo con altri bambini. Nello spazio di distanziazione il bambino vi troverà costruzioni e materiali non strutturati come pezzi di legno, cartoni, pietre, ecc.. In questo spazio il bambino troverà un momento per esplorare e creare, manipolare i materiali e distanziarsi dall attività pulsionale, per cui sarà maggiormente impegnato in un attività più cognitiva.
4 Il tempo Anche il tempo è un elemento che sarà ben organizzato, perché è molto importante nella strutturazione del desiderio. I momenti di quest attività non capiteranno per caso, senza che il bambino possa aspettarli, desiderarli, in ogni caso pensarli prima. Sarà spiegato ai bambini che in quel posto, a quell ora, in quel giorno, si va a fare quel tipo di attività. Il gioco del bambino avrà un suo periodo d incubazione, di elaborazione, di crescita di intensità, e un ritmo di esaurimento autonomo, che un ora può sufficientemente contenere. Il materiale Si tratta di tutto il classico materiale psicomotorio: corde, cerchi, bastoni, palloni di varia grandezza e consistenza, materassoni, cuscini, tappeti, tavoli, spalliera, solidi di gomma-piuma, foulard, stoffe e grandi teli, costruzioni piccole e grandi, pezzi di legno. Un esempio di seduta Inizio Il gruppo di sezione, composto alternativamente da bambini e bambine di tre, quattro o cinque anni, accompagnati dalle insegnanti, prima di accedere in palestra si toglieranno le scarpe nel corridoio adiacente; a mano a mano che i bambini arrivano, entrano e vanno ad occupare il centro della palestra, mettendosi seduti in cerchio. Questo rituale che si rinnova ad ogni seduta è uno spazio-tempo per salutarsi, per guardarsi, per parlare, per ricordarsi cosa è avvenuto nella seduta precedente, verbalizzando una successione temporo-spaziale che nasce dal vissuto, dall esperienza diretta dei bambini. Ad ogni inizio di seduta sarà ricordato loro le tre regole fondamentali: Non ci si fa male Non si fa male ai compagni Non si rompe il materiale. La seduta Si darà il via alla seduta, mostrando loro i tre spazi strutturati e i materiali che li compongono. L investimento dello spazio e degli oggetti sono immediati. La maggior parte dei bambini si dirigerà verso lo spazio senso-motorio, salirà sul materassone ed inizierà a saltare, altri si arrampicheranno sulla spalliera, si aggiusteranno e si lasceranno cadere nel vuoto, vivendo l ebbrezza del salto; nella caduta e nel contatto con il materasso vivranno nuovamente la totalità del corpo. Ci sarà il desiderio di ripetere l azione senza mai fermarsi e spontaneamente i bambini si daranno un ordine, il turno. Altri, nel frattempo, si dirigeranno verso lo spazio simbolico, afferreranno i cuscinoni ed inizieranno a trasportarli per la palestra; ogni bambino userà a suo piacimento il materiale; altri ancora giocheranno a travestirsi con le stoffe.
5 Ogni bambino, insomma, troverà la possibilità di vivere momenti altamente esaltanti ed emozionanti. La fine La fine della seduta sarà preparata in modo che i bambini possano uscire con calma dalla sala, nella consapevolezza che egli è investito in una forte relazione con l oggetto. Infatti, nella creatività che egli ha utilizzato in permanenza con l oggetto, c è molta scarica emozionale, la sua immagine del corpo si è detta, si è manifestata. Il bambino ha vissuto un ora molto intensa a livello della sua persona e non si può dire da un momento all altro è finita, andiamo a vestirci ; non è possibile. L operatore, 5-10 minuti prima del termine della seduta, avvertirà che il tempo per il gioco sta per scadere ed inviterà i bambini a rimettere a posto tutto il materiale utilizzato; dopo averli raccolti in uno spazio apposito, li inviterà a parlare di quello che si è vissuto, cioè che mettano delle parole sull immagine del corpo che hanno vissuto, che si esprimano, poiché questa è la storia del loro piacere. Si potrà anche eventualmente disegnare, ma bisogna che nel bambino ritorni una certa calma psicologica, una certa calma psicomotoria. Prima di fare ritorno in sezione ci si rimette le scarpe. VERIFICHE PERIODICHE E VALUTAZIONE Le verifiche e la valutazione saranno fondate sull osservazione psicomotoria che rappresenta lo strumento operativo che ci permetterà di analizzare l espressività globale del bambino e la comprensione delle sue problematiche psicomotorie, in un contesto educativo organizzato come fin d ora descritto. Una griglia d osservazione psicomotoria ci aiuterà a rappresentare ed ordinare una serie di dati percettivi, ma essendo solo una sintesi di dati e non una sintesi coerente, la griglia di osservazione, per quanto tarata, non potrà condurre da sola a nessuna ipotesi psicologica. I parametri presi in considerazione saranno i seguenti: 1) Il soggetto 2) Il soggetto in relazione allo spazio 3) Il soggetto in relazione al tempo 4) Il soggetto in relazione al materiale 5) Il soggetto in relazione all altro. I parametri non mirano a dividere in parti il soggetto osservato, ma è l osservatore che tenta una scomposizione relativa della propria attività osservata individuando diversi punti di vista.
6 All osservatore non si richiede di quantificare, ma di qualificare il soggetto in altre parole, di definirlo sulla base delle caratteristiche direttamente percepibili: quale - come - che cosa. Sono anche previste, come strumento di valutazione e di verifica, riprese video delle sedute. I risultati del progetto potranno, a richiesta, essere presentati ai genitori dei bambini in apposite riunioni collegiali.
A SCUOLA CON IL CORPO
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