Il mercato assicurativo. Audizione informale del Presidente dell ISVAP Giancarlo Giannini

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1 Il mercato assicurativo Audizione informale del Presidente dell ISVAP Giancarlo Giannini presso la Commissione VI - Finanze della Camera dei Deputati Roma, 25 settembre 2008

2 Signor Presidente, Signori Onorevoli, desidero innanzitutto ringraziarvi per l opportunità che mi viene offerta di fornire il contributo dell ISVAP al dibattito avviato in questa autorevole sede sul settore assicurativo. Fornisco inizialmente un quadro dell impatto sul settore assicurativo italiano della crisi finanziaria internazionale iniziata nell agosto 2007 e che negli ultimi giorni ha avuto importanti sviluppi. 1. Crisi finanziaria e impatto sul settore assicurativo (dai mutui subprime ai giorni d oggi) Solo pochi giorni fa l Onorevole Ministro Scajola ha presentato dinanzi a questa Commissione i principali numeri sullo stato di salute del settore, da cui sono emerse due caratteristiche che contraddistinguono il mercato assicurativo italiano: la solidità strutturale complessiva del sistema da una parte, le difficoltà della congiuntura dall altra, con conseguenti riflessi sulle disponibilità finanziarie delle famiglie. A fine 2007 infatti: - i valori dell indice di solvibilità si attestavano su valori pari a circa 1,9 e 2,7 volte i minimi di legge rispettivamente per i rami vita ed i rami danni (con eccedenze di margine pari a circa 10,8 miliardi per la gestione vita e a 11,1 miliardi per la gestione danni), in un contesto di mercato che nell esercizio faceva registrare utili per circa 5,4 miliardi di euro; - l esposizione ai c.d. mutui subprime ed alle imprese monoline era relativamente contenuta (nel complesso circa un miliardo di euro, pari a circa lo 0,2% delle riserve tecniche). Hanno positivamente influito, nel contesto, le regole vigenti nel mercato assicurativo - in particolare la disposizione dell ISVAP che vieta, fin dal 2003, per le index linked, indicizzazioni a titoli derivanti da cartolarizzazioni e da derivati del credito (circolare 507/2003) nonché la norma che scoraggia il rilascio nell ambito del ramo cauzioni di coperture a garanzie di cedole/rimborsi di emissioni obbligazionarie (c.d. credit enhancement) - oltre alla prudenzialità nelle scelte di investimento delle imprese 1

3 - la raccolta premi era in flessione (-9,7% nel triennio ), a causa del brusco rallentamento della produzione vita (-16,5%); i riscatti in crescita. Tra le determinanti di tali fenomeni appaiono sicuramente preminenti quelle congiunturali legate alla crisi dei mercati finanziari innescata dai subprime. Le tensioni sulla liquidità hanno, infatti, spinto gli istituti bancari e finanziari a concentrarsi nella vendita di prodotti propri e in parte anche a liquidare gli investimenti sui contratti assicurativi di capitalizzazione effettuati nei primi anni del Tendenze sostanzialmente proseguite anche nei primi 6 mesi del A questo quadro si è aggiunta nelle ultime settimane la - imprevedibile fino a pochi giorni fà - crisi della Lehman Brothers, quarta banca d affari al mondo, dotata di elevato merito di credito (rating A). L Autorità ha da subito avviato una specifica ricognizione per valutare l impatto sul sistema assicurativo nazionale. I risultati sono stati portati all attenzione del Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria tenutosi lo scorso venerdì e ancora ieri sotto la presidenza dell Onorevole Ministro Tremonti. L indagine ha evidenziato una modesta esposizione delle imprese nei confronti di Lehman Brothers: nel complesso, circa 1,1 miliardi di euro (di cui 0,2 miliardi di euro nella gestione danni e 0,9 miliardi di euro nella gestione vita), pari allo 0,4% delle riserve tecniche (0,34% nella gestione danni e 0,41% nella gestione vita). Attivi Lehman Brothers sono poi presenti nei prodotti essenzialmente polizze index linked per i quali il rischio di investimento è contrattualmente a carico degli assicurati. Le ricadute effettive sui sottoscrittori dipenderanno dall esito dalla procedura concorsuale in atto negli USA nonché da eventuali iniziative di singole imprese. Due importanti gruppi assicurativi hanno già pubblicamente manifestato la volontà di venire incontro alle esigenze degli assicurati; ulteriori segnali positivi in questo senso si stanno manifestando. L Autorità apprezza tali iniziative ed auspica che altre similari ne seguano, nel rispetto dei requisiti di solvibilità a tutela della massa degli assicurati e danneggiati. L ISVAP continuerà a seguire con ogni attenzione sia l evoluzione della procedura Lehman sia, più in generale, l andamento dei mercati finanziari verificandone tempo per tempo l impatto sul sistema assicurativo ed adottando gli opportuni, necessari interventi. Il protrarsi della crisi, infatti, rischierebbe di erodere, anche significativamente, i presidi a garanzia della stabilità delle imprese. 2

4 2. Sottoassicurazione e prospettive di sviluppo Come bene evidenziato nel corso delle audizioni che mi hanno preceduto, il rallentamento produttivo si inserisce in un quadro strutturale di sottoassicurazione del Paese. Pochi dati per fornire concreta evidenza del fenomeno: siamo, nel complesso, il quarto mercato europeo per dimensione, in relazione sia ai premi raccolti sia agli investimenti (rispetto ai quali, peraltro, il gap con UK, Francia e Germania aumenta); il quarto nei rami vita, il quinto nei rami danni ma con importanti distinguo. Primato nel comparto auto, sesto posto negli altri rami danni, preceduti, oltre che da Germania, UK e Francia, anche da Olanda e Spagna. Nel giugno scorso, nel presentare le considerazioni conclusive sull attività svolta dall Autorità nel 2007, ho auspicato un riequilibrio del mix di portafoglio, con un ritorno delle imprese ai prodotti a più spiccata componente assicurativa nei rami vita anche con finalità previdenziali e con lo sviluppo di coperture danni diverse da quelle auto. Le cause della sottoassicurazione non possono essere sic et simpliciter ricondotte, come il mercato tende talora a fare, alla scarsa percezione del rischio da parte di famiglie e imprese, all incidenza del fisco o ai vincoli imposti dalla politica; ho in più sedi evidenziato che, anche e forse ancor di più in una fase di congiuntura non favorevole come quella che stiamo vivendo, assume una particolare importanza il recupero del rapporto fiduciario tra imprese/intermediari e consumatori. Una fiducia che non si riconquista con annunci, ma con il quotidiano operare: fornendo agli individui, alle famiglie ed alle imprese la migliore consulenza per fare emergere le relative esigenze assicurative; innovando l offerta, con coperture sempre più adeguate in termini di rapporto prezzo/garanzie alle esigenze della clientela; offrendo un servizio di liquidazione sinistri adeguato. Rilevanti sono le potenzialità di sviluppo del mercato assicurativo italiano anche se l attuale congiuntura ne frena al momento la piena realizzazione. Le aree di possibile intervento sono molteplici e sono state ricordate nelle audizioni che mi hanno preceduto; alcune di queste (es. assistenza agli anziani non autosufficienti, calamità naturali) richiedono una - imprescindibile - cooperazione tra pubblico e privato. Compito dell Autorità di vigilanza è accompagnare lo sviluppo: da un lato, fornendo ogni utile supporto al Parlamento e al Governo, nell ambito dell attività consultiva e di 3

5 segnalazione che rientra nei compiti istituzionali dell Autorità, per creare quelle condizioni di contesto cui ha fatto cenno il Ministro Scajola nel corso della Sua audizione. Dall altro, provvedendo, per quanto di competenza, all adeguamento della regolamentazione (e dei controlli); infatti, quale che sia la garanzia in argomento, il venir meno - totale o parziale - della copertura pubblica, in conseguenza della insostenibilità del sistema di welfare, fa trasferire un rischio/responsabilità in capo ai consumatori; a questi ultimi l impianto di regole e controlli deve garantire un offerta adeguata, la possibilità di effettuare scelte consapevoli e, soprattutto, la certezza di ricevere le prestazioni pattuite (solvibilità delle imprese). 3. Il quadro normativo di riferimento in un contesto europeo in corso di evoluzione Con l emanazione di gran parte dei regolamenti attuativi (26 quelli emanati da ISVAP), si è praticamente completato il processo di razionalizzazione, semplificazione e, per certi aspetti, innovazione della disciplina assicurativa avviato con l approvazione del Codice delle Assicurazioni. L intensa attività regolatoria dell Autorità si è fondata sui principi ispiratori di proporzionalità, coerenza con le finalità di vigilanza, trasparenza del procedimento, valutazione delle istanze degli interessati. Il sistema dispone oggi di un quadro organico e coerente, sulla cui corretta attuazione vigila l Autorità. Nel ribadire la sostanziale stabilità dell impianto di fondo, che deriva dall applicazione di norme primarie spesso di fonte UE, interventi correttivi e/o migliorativi, alla luce delle esperienze nel frattempo fatte, sono sempre possibili. Nel contesto, due sono le aree che sono state interessate dai cambiamenti più profondi e, anche per questo, ancora oggi oggetto di intenso dibattito: l intermediazione assicurativa e la r.c. auto, con particolare riferimento al risarcimento diretto. La riforma dell intermediazione assicurativa Quella dell intermediazione assicurativa è una materia che la Direttiva comunitaria prima, il Codice delle Assicurazioni poi e da ultimo il Regolamento ISVAP n. 5 del 2006 hanno profondamente rivisitato. 4

6 Non mi stancherò di ripetere che il complesso delle norme citate ha innovato profondamente il modo di fare intermediazione. Oggi, a differenza del passato, tutti coloro che distribuiscono polizze sono iscritti in un pubblico Registro (RUI) e quindi identificati, professionalmente formati, assistiti da una copertura di responsabilità civile e tenuti nei loro comportamenti al rispetto di principi e regole ben delineati, a tutela del consumatore. Non è mia intenzione, invece, ripercorrere le fasi del tortuoso percorso, fatto anche di ostilità talora preconcette, che ha segnato l emanazione del Regolamento ISVAP; la sua conformità ai principi delineati dalla Direttiva comunitaria e dal Codice delle Assicurazioni è stata sancita prima dal TAR (2007) e poi dal Consiglio di Stato (2008). L impianto normativo è tuttavia ancora in discussione; sono pervenute, da più parti, richieste di modifica che interessano tanto il regolamento ISVAP quanto lo stesso Codice delle Assicurazioni. Solo per citarne alcune: il divieto di iscrizione in più sezioni del Registro, i rapporti di collaborazione tra intermediari, l aggiornamento professionale, la modulistica da consegnare al cliente, i limiti all utilizzo del contante. L Autorità, per quanto concerne la sua competenza e come è avvenuto in passato, è disponibile al confronto, ribadendo, però, che rimarranno fermi i presidi fondamentali a tutela dell utenza. L Autorità sta inoltre lavorando in direzione di un rafforzamento delle risorse, umane ed informatiche, dedicate alla gestione del Registro Unico degli Intermediari (che gestisce le informazioni di oltre soggetti), al fine di ridurre al massimo i tempi di evasione delle istanze - legata sostanzialmente alla elevata mobilità che caratterizza le reti di vendita - e migliorare la fruibilità delle informazioni presenti nel Registro. Il Risarcimento diretto Come è noto, in attuazione del Codice delle Assicurazioni, dal 1 febbraio 2007 è divenuta operativa in materia di sinistri r.c.auto la procedura di risarcimento diretto, di cui l ISVAP è stato, da sempre, convinto assertore. Le risultanze relative ai primi 11 mesi di funzionamento del nuovo sistema di liquidazione consentono di tracciare un primo bilancio, che appare nel complesso positivo. Si è registrata, per la prima volta nell ultimo quinquennio, una diminuzione dell onere complessivo per sinistri del ramo r.c. auto verificatisi nell esercizio di prima e non completa 5

7 attuazione del nuovo sistema (-1%), un significativa diminuzione del costo medio dei sinistri (-5%) e del tempo medio impiegato per la loro liquidazione, che passa da 63 a 55 giorni. Ciò in un contesto in cui le imprese, confermando un trend positivo ormai in atto da cinque anni, evidenziano un utile del ramo di circa 1 miliardo di euro. È anche l apprezzamento per questi confortanti risultati che induce l Autorità a propendere per una cautela nella proposizione degli interventi correttivi richiesti dall ANIA; cautela fondata su elementi di metodo e di merito. Sotto il primo profilo, l Autorità è del parere che ogni intervento di revisione debba basarsi su dati consolidati nel tempo e, soprattutto, sulla certezza che contribuisca al conseguimento di maggiori benefici per i consumatori. Nel merito, riteniamo, in estrema sintesi, che una eccessiva segmentazione del forfait rischierebbe di rappresentare un freno alla ricerca dell efficienza nella liquidazione dei sinistri da parte delle imprese, a discapito dell economicità del sistema e, in ultima analisi, dell acquirente del servizio assicurativo. Sul piano generale, ed in disparte da questioni di natura tecnica, il presupposto - essenziale - per il successo del risarcimento diretto, e per la conseguente auspicata significativa e generalizzata diminuzione dei premi per gli assicurati, è un importante, e non più procrastinabile, sforzo da parte delle imprese per il rafforzamento, qualitativo e quantitativo, delle strutture deputate alla liquidazione dei sinistri. 4. R.c. auto: l evoluzione dei prezzi e le altre principali problematiche del settore L andamento dei prezzi delle coperture r.c. auto può essere definito a due velocità: riduzioni tariffarie, talora corredata da ulteriori sconti, per la clientela considerata a basso rischio; tariffe che continuano a salire, anche a tassi superiore a quello di inflazione, per i profili considerati a maggior rischio, come i giovani, specie in alcune aree del sud Italia, e generalmente non accompagnate da sconti. Nel complesso, il primo semestre 2008 fa registrare un lieve rallentamento della raccolta premi complessiva (-3,1% nel primo semestre 2008). C è coincidenza di vedute tra l Autorità e l ANIA quando si afferma che la riduzione dei prezzi passa, soprattutto, attraverso la riduzione dei costi del sistema r.c. auto; divergenze invece persistono in ordine agli strumenti per il raggiungimento dell obiettivo. 6

8 La lotta alle Frodi L esistenza di una relazione tra incidenza dei fenomeni fraudolenti e costo dei sinistri è testimoniata dai numeri; esiste, altresì, una relazione tra incidenza delle frodi e carenze nella liquidazione dei sinistri: a mero titolo indicativo, nella provincia più a rischio (Napoli) il carico di sinistri per dipendente è pari al doppio della media nazionale. È da questa considerazione che, ad avviso dell Autorità, si deve partire nella valutazione delle misure da adottare per il contrasto alle frodi. L istituzione di una Agenzia Antifrode con compiti investigativi (attraverso una attività di raccolta, incrocio ed analisi dei dati presenti nelle Banche dati esistenti) propedeutici alla eventuale segnalazione di fenomeni fraudolenti all Autorità giudiziaria può rappresentare uno strumento senz altro utile, su cui lavorare per individuare le modalità di funzionamento più idonee allo scopo. L Autorità ritiene, tuttavia, che il contrasto alle frodi possa assumere una vera efficacia se attuato a monte dalle imprese e dalle loro strutture liquidative attraverso una più ampia ed efficace consultazione della Banca Dati sinistri che contiene informazioni relative a ben 43 milioni di sinistri. La Banca Dati istituita presso l ISVAP costituisce un enorme patrimonio informativo per quanti siano a vario titolo chiamati a contrastare le attività criminose nel settore dell assicurazione r.c. auto. L accesso alla Banca Dati risulta ad oggi assai modesto da parte delle imprese di assicurazione per le difficoltà di utilizzo connesse alle limitazioni all accesso ed ai vincoli stabiliti anni addietro per le esigenze di Privacy; sul piano delle attività istituzionali antifrode l ISVAP ha stipulato convenzioni con il Ministero della Giustizia e con il Ministero dell Interno, che consentono alle forze di polizia e alla Magistratura l accesso diretto alle informazioni contenute nella Banca Dati, attraverso un collegamento telematico. È stato predisposto un documento di lavoro di prossima pubblicazione sul sito dell Autorità che si prefigge lo scopo di stimolare una riflessione aperta al contributo dei soggetti, pubblici o privati, interessati al funzionamento della Banca Dati. L obiettivo è avviare un progetto organico interessando profili normativi e organizzativi - volto a rivitalizzarne la funzionalità antifrode (rendendo il modello operativo più coerente con le esigenze investigative), ferma la necessità di continuare a contemperare, seppur secondo nuove logiche, le esigenze del contrasto alle frodi con quelle di riservatezza dei cittadini. 7

9 Il Preventivatore Unico r.c.auto La riduzione del prezzo delle coperture r.c. auto passa anche attraverso l aumento della concorrenzialità del settore, l incentivazione alla mobilità degli assicurati che, nonostante recenti segnali incoraggianti, si mantiene su livelli molto inferiori a quelli dei principali Paesi UE. È mia convinzione che la messa in funzionamento del preventivatore unico, che l Autorità sta realizzando in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con le imprese, costituirà un passo importante in questa direzione. Il consumatore con un sola sessione di collegamento ad internet, una volta inseriti i dati relativi al proprio profilo di rischio in relazione ai parametri tariffari richiesti, riceverà un report contenente tutti i preventivi, ordinati per convenienza economica. La possibilità di comparare in tempo reale le tariffe offerte dalle imprese per il proprio profilo dovrebbe rafforzare ancora di più le possibilità di una scelta consapevole e informata da parte degli utenti e per questa via promuovere la concorrenza dal basso. Il successo dell iniziativa, che si prevede di portare a compimento entro il corrente anno, dipende dalla diffusione, che si auspica più ampia possibile, del suo utilizzo presso gli assicurati; è per questo che, insieme alle imprese, stiamo cercando il miglior equilibrio tra semplicità d uso e accuratezza dell output. Procedura di infrazione in materia di r.c. auto All auspicio che l attuazione delle misure che Parlamento, Governo e ISVAP hanno adottato negli ultimi anni producano gli attesi effetti, si affianca la forte preoccupazione in ordine all esito della ormai imminente sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (causa C-518/06) in merito alla procedura di infrazione comunitaria aperta nei confronti dello Stato italiano. Oggetto del contendere è la compatibilità delle norme sull obbligo a contrarre in materia di assicurazione r.c.auto a carico delle imprese assicurative operanti in Italia con la normativa comunitaria. L avvio della procedura è conseguito alle contestazioni mosse dall ISVAP nei confronti di 6 imprese (4 italiane e due UE) che per talune categorie di assicurati (neopatentati e quelli di più giovane età) e con riguardo a specifiche zone territoriali (quelle 8

10 dell Italia meridionale) praticavano premi di tariffa di importo tale - anche di euro l anno - da costituire di fatto una negazione della obbligatoria copertura assicurativa. E forte convincimento dell Autorità che l eliminazione dell obbligo a contrarre a carico delle imprese avrebbe riflessi significativi sul versante sociale ed economico: alimenterebbe il fenomeno dell evasione dall obbligo assicurativo da parte dei proprietari dei veicoli ed incrementerebbe il costo dei sinistri provocati dagli utenti incolpevolmente non assicurati che verrebbe a gravare sul Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada e sullo stesso Servizio Sanitario Nazionale, costretto a far fronte alle prestazioni sanitarie originate dai sinistri causati dalla circolazione dei non assicurati, senza alcuna forma di contribuzione da parte del sistema assicurativo privato. Gli effetti negativi di detta situazione, peraltro, ricadrebbero pesantemente proprio sulle regioni del Sud Italia ove, come è a tutti noto, gli automobilisti ancora oggi registrano le maggiori difficoltà nella ricerca di coperture assicurative, per la presenza di offerte molto onerose. D altro canto, non può sfuggire che l eventuale adozione di misure differenti e meno restrittive dell obbligo a contrarre a carico delle imprese, come suggerito dalla Commissione sulla base di quanto avviene in taluni Paesi europei (istituzione di una bad company, creazione di un ufficio pubblico di tariffazione, ecc.) non sembrerebbe garantire positivi risultati: si tratterebbe, infatti, di modalità alternative che, se possono fornire una risposta nei casi di rischi gravi, numericamente limitati a qualche migliaio l anno, certamente non sono in grado di affrontare e risolvere i problemi quasi sistemici riscontrati in Italia, determinati dalla ampiezza e genericità di rischi rifiutati dal mercato in quanto relativi a soggetti che si ritengono non graditi per la sola appartenenza a determinate fasce di utenza e/o a specifiche aree territoriali; di fatto il Sud dell Italia. In relazione alla nefasta eventualità che nei prossimi mesi la Corte di Giustizia si esprima in senso negativo per il nostro Paese è d obbligo avviare una rapida, seria riflessione sulle possibili alternative, di cui l Autorità si sta facendo promotore. 5. Portabilità dei mutui L Autorità ha rilevato che rigidità del settore assicurativo nell offerta di talune coperture e accordi compagnie-banche troppo onerosi per il cliente potevano rappresentare un ostacolo alla concreta attuazione del principio di piena portabilità dei mutui sancito dalla legge e dai recenti accordi tra il Governo e alcune associazioni di categoria. 9

11 L ISVAP in più sedi ha sollecitato, anche interessando la neonata federazione ABI- ANIA, la definizione di un accordo globale che garantisca al cliente la possibilità di ottenere la restituzione della quota di premio (incluse le provvigioni) non goduta nell ipotesi di estinzione anticipata del prestito nonché, una riconsiderazione della misura delle provvigioni stesse riconosciute alle banche erogatrici, in quanto fortemente penalizzanti per la clientela. Il mercato ha reagito con sollecitudine: ne sono scaturite proposte, avanzate dalla Federazione, anche oggetto di confronto con l Autorità. Sono fiducioso che il mercato assicurativo e bancario definiscano sul tema linee guida per tutti gli operatori, nel senso auspicato dall ISVAP. Conclusioni Il mercato assicurativo italiano è stato interessato negli ultimi anni da un intenso percorso di ammodernamento normativo che ha consentito di superare molte delle opacità che lo caratterizzavano, a beneficio di assicurati e danneggiati. Sfide importanti attendono le imprese e gli intermediari che in esso vi operano, come l Autorità chiamata a vigilarlo: la gestione di questa grave crisi finanziaria internazionale; il ritorno allo sviluppo produttivo anche attraverso il recupero del rapporto con i consumatori; il traghettamento verso il nuovo regime di solvibilità europeo. In questa delicata fase il metodo del confronto tra istituzioni e soggetti vigilati, come prospettato dal Ministro Scajola, se portato avanti senza preconcetti o atteggiamenti ostruzionistici, rappresenta il migliore strumento per l evoluzione del mercato assicurativo, che passa per la ricerca della massimizzazione del benefici per il consumatore con il minor onere possibile per i soggetti vigilati. 10

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