uestioni d educazione e tutti fan la nanna 24 febbraio 2011 nido d infanzia pollicino guastalla confrontiamoci sul sonno dei bambini

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1 uestioni d educazione e tutti fan la nanna 24 febbraio 2011 nido d infanzia pollicino guastalla confrontiamoci sul sonno dei bambini

2 dialogo Una prima importante parola-chiave: Parlare di educazione nutre l educazione. Non ci sono ricette valide per tutti, ma è importante il confronto tra genitori, educatori persone, per crescere nelle nostre capacità di

3 Altro concetto fondamentale: ascolto Nessun bambino/a e nessun genitore è uguale ad un altro! Siamo tutti unici ed irripetibili, quindi l unico modo per scoprire cosa è meglio per noi è ASCOLTARCI RECIPROCAMENTE

4 ascoltare si fa con le orecchie, ma non solo: anche con gli occhi, con le mani e, soprattutto, con la testa e con il cuore

5 Per ascoltare con tutto il corpo, per ascoltare bene ci vogliono, attenzione, calma e tempo dell ascolto non si tratta di passare il tempo, ma di viverlo bene fernando savater

6 tempo dell ascolto tempo dell educare educare significa avere la responsabilità NON avere il potere educare non è una gara : o si vince tutti o non vince nessuno

7 educare si fa insieme: molteplici punti di vista arricchiscono la capacità di ascolto prendere sul serio i bambini/e non significa anarchia, ma rispetto

8 sonnoalcuni valori del sonno e del riposo sviluppo e crescita: durante il sonno l ipofisi secerne l ormone della crescita rielaborazione cognitiva: il sogno funziona da scaricatore di energie. Quando sogna il cervello lavora e matura

9 sonnoalcune caratteristiche 1 anno: circa 13_15 ore di sonno (notte + pomeriggio) 2/4 anni: circa 12 ore microrisvegli: tutte le fasi del sonno (soprattutto quelle REM) sono caratterizzate da microrisvegli. Spesso non ce ne accorgiamo e non li ricordiamo, ma tutti li hanno.

10 strategie Alcune idee, suggerimenti, consigli in ordine RIGOROSAMENTE SPARSO! prepariamo i contesti per l addormentamento: cominciamo a rallentare tutto nell ora precedente l andare a letto luci, giochi, toni di voce che si abbassano e preparano il clima e l atmosfera

11 ritualità: diamo delle regolarità: orari chiari, momenti condivisi (es. letture, coccole ). Le ritualità danno sicurezza, preparano a ciò che verrà dopo leggere un libro, raccontare storie o la propria giornata: vivere la preparazione al sonno come una bella occasione per condividere la giornata parliamo di oggi piuttosto che di domani: chiudiamo insieme la giornata, quella nuova la apriremo domani

12 educare la notte come tempo dedicato al sonno; evitare di giocare la notte con il bambino/a. non alzare la voce o i toni: il clima sonoro ed emotivo deve sempre restare dentro ad un livello di alta gestibilità anche i papà: andare a letto e prepararsi al sonno è un bel momento anche per i papà insieme o da soli

13 Non freghiamo i bambini/e: è onesto e tranquillizzante che il bambino/a si svegli (anche durante i famosi micro-risvegli) dove si è addormentato. Trovarsi in un posto diverso a volte è spaesante e provoca alcuni dei pianti notturni

14 AUTONOMIA: addormentarsi da soli, gestire i propri tempi e le proprie modalità di addormentamento è un fondamentale passaggio di crescita, di costruzione di sicurezza, di autonomia emotiva addormentarsi da soli non significa necessariamente in solitudine: la cosa importante è non sostituirsi al bambino/a. Comunichiamo vicinanza ma non sovrapposizione

15 può essere utile offrire oggetti (peluche, disegni realizzati insieme ) che il bambino/o possa controllare in autonomia, che non dipendano dall intervento adulto

16 NON AVERE FRETTA: cerchiamo di stare nei tempi dei bambini/e. Viviamo il tempo dell addormentamento come un tempo INSIEME, non mettiamo fretta né a noi né ai bambini/e

17 cosa ci piace? invito all autonomia creazioni di ritualità cosa NON ci piace? L idea di un metodo uguale per tutti L idea di ammaestrare i bambini/e non ci sono metodi, ma strategie basate sull ascolto

18 "Buon giorno", disse il piccolo principe, "Buon giorno", rispose il mercante. Era un mercante di pillole straordinariamente efficaci contro la sete. Se ne ingoiava una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere. "Perché vendi questa roba?", chiese il piccolo principe. "E' un grosso risparmio di tempo" disse il mercante "Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatrè minuti alla settimana" "E cosa se ne fa uno di questi cinquantatrè minuti?" "Se ne fa quello che vuole " "Io", disse il piccolo principe,"se avessi cinquantatrè minuti in più a disposizione, camminerei piano piano verso una fontana " -da Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry-