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1 Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Statale Aldo Moro Viale Santuario n SARONNO VA 02/ / fax 02/ vaic84800a@istruzione.it Posta Elettronica Certificata: vaic84800a@pec.istruzione.it PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico Deliberato nella riunione del Collegio Docenti riunito in sessione plenaria il Adottato nella riunione del Consiglio di Istituto del Piano dell Offerta Formativa

2 1. PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto comprensivo Aldo Moro raggruppa due scuole primarie (Vittorino da Feltre e San Giovanni Bosco) e una scuola secondaria di primo grado (Aldo Moro) poste nella zona ovest di Saronno CONTESTO SOCIO - AMBIENTALE Caratteristiche del territorio Il comune di Saronno, situato all estremità meridionale della provincia di Varese, nel punto di incontro con quelle di Milano e Como, risulta saldamente integrato nell hinterland milanese ed è tradizionalmente centro di riferimento per attività commerciali, servizi e trasporti. Ha una realtà socioculturale ed economico - ambientale eterogenea ed è caratterizzato da: elevatissima presenza edilizia; decremento della popolazione totale (10% in meno in circa 20 anni) con parallelo incremento dei residenti in quartieri periferici (Cassina Ferrara); alta densità abitativa ( abitanti circa su un territorio di poco più di 10 kmq.); progressiva scomparsa delle attività agricole e delle industrie medio/grandi; accentuato sviluppo del settore terziario e polverizzazione delle imprese; forte presenza nel territorio di strutture e servizi relativi al trasporto (F.N.M.E., Malpensa Autostrada); rete stradale caratterizzata dalla saturazione di traffico; presenza sul territorio di infrastrutture di tipo sociale e sanitario anche di interesse comprensoriale Risorse del territorio La città di Saronno ed il suo territorio presentano: attività a carattere piccolo industriale e artigianale; strutture e centri sportivi, palestre private e comunali, piscina e campo sportivo; edifici e chiese di importanza storico artistica (Santuario, S. Francesco) edifici di culto di religioni diverse; scuole pubbliche (Liceo Classico e Scientifico, I.T.I.S., I.T.C., I.P.S.I.A.,), Centro Socio Educativo, Servizio di Formazione Professionale Intercomunale, istituti privati a indirizzo diverso di ogni ordine e grado; sale cinematografiche, Teatro e Biblioteca Civica, Archivi (Comune, Santuario e Prepositurale), Musei dell Industria e del Santuario, Gallerie d Arte; bus urbani, extra - urbani e 2 stazioni ferroviarie F.N.M.E.; associazioni sportive, culturali, assistenziali e di volontariato; gruppi giovanili (scout oratori Centro di Aggregazione Giovanile Tam Tam ); parco naturalistico del torrente Lura; strutture alberghiere Realtà socio - culturale dell Istituto Gli alunni iscritti nelle tre scuole dell istituto provengono da diversi bacini d utenza (quartieri Matteotti, Santuario, Prealpi, Centro) e dai paesi limitrofi (Gerenzano, Caronno, Uboldo, Rovello e Cislago). La Scuola Secondaria di I grado A. Moro e la Scuola Primaria Vittorino da Feltre sono situate nel quartiere Santuario, zona della città ricca di infrastrutture e servizi: parco pubblico, Biblioteca Civica, Teatro, Oratorio, Ufficio Postale centrale, fermate autobus urbani e extraurbani, ferrovie FNME. Piano dell Offerta Formativa

3 La S. Primaria S. G. Bosco si trova nel quartiere Matteotti, all interno del quale sono attualmente presenti campi di calcio, pallavolo e baseball, due piccoli giardini pubblici, un Centro di Aggregazione Giovanile e l Oratorio. In generale l utenza dell istituto risulta eterogenea, con differenziazioni economiche e socio culturali. In questi ultimi anni considerevole è stato il flusso di nuclei familiari provenienti da Paesi stranieri (Nord Africa, America Latina, Paesi dell Est europeo) PERSONALE IN SERVIZIO NELL A. S Personale Docente Scuola Secondaria I grado Aldo MORO Scuola Primaria San Giovanni BOSCO Scuola Primaria Vittorino da FELTRE Personale non docente 1 DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (D.S.G.A.) 4 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 11 COLLABORATORI SCOLASTICI 1.3. ALUNNI ISCRITTI NELL A. S Scuola Secondaria di primo grado A. MORO 223 Scuola Primaria S. G. BOSCO 190 Scuola Primaria V. DA FELTRE 189 TOTALE ALUNNI 602 Piano dell Offerta Formativa

4 1.4. TEMPI SCUOLA ANNO SCOLASTICO SCUOLA PRIMARIA Le scuole primarie dell Istituto, che hanno tradizionalmente adottato un modello a tempo pieno, per l anno in corso, vista la totale adesione dei genitori a questo modello di scuola, continuano a proporre l offerta articolata in 40 ore settimanali distribuite in 5 giorni da Lunedì a venerdì dalle ore 8.20 alle ore La nostra Scuola ha consapevolmente adottato il modello di Tempo Pieno (comprensivo del servizio mensa) per rispondere alle esigenze degli utenti ma, soprattutto, perché esso permette di articolare la proposta didattica in modo ricco e diversificato. L organizzazione didattica permette di scandire il lavoro scolastico in modo flessibile con momenti di attività frontale, attività di gruppo, attività di laboratorio, attività di manualità, attività di approfondimento o consolidamento. Tempi distesi di apprendimento consentono attenzione e cura delle relazioni e offrono la possibilità di rispondere ai diversi bisogni di ogni bambino, riducendo il rischio di centrare tutto l insegnamento sull acquisizione di nozioni, togliendo spazio e tempo di ricerca dell unitarietà dell esperienza scolastica e orientando le attività nel segno della promozione delle competenze. La contitolarità e la collegialità del lavoro in team, permettono inoltre il confronto di diversi punti di vista, rendendo possibile molteplici approfondimenti interdisciplinari che arricchiscono la didattica e la formazione personale del docente. La pluralità dei docenti favorisce soprattutto una più adeguata conoscenza, comprensione e valutazione di ciascun alunno, agevolando la relazione con le famiglie. È noto, infatti, che da qualche tempo le classi sono composte da bambini con specifiche esigenze educative e formative che possono essere soddisfatte adottando modalità di lavoro che favoriscono l individualizzazione dell insegnamento, il lavoro cooperativo in gruppi più piccoli e la personalizzazione dei percorsi di apprendimento. È, inoltre, da sottolineare che in tale organizzazione scolastica sono resi più facili i percorsi di integrazione degli alunni con disabilità e si possono proporre itinerari di coinvolgimento attivo degli alunni stranieri per favorire l incontro con le culture, disinnescando il rischio dell intolleranza e del radicalismo. ORGANIZZAZIONE METODOLOGICO DIDATTICA In un contesto di molteplicità dei saperi, il lavoro in équipe risponde meglio alle esigenze dei bambini quando costituisce una pluralità concorde. È evidente che le proposte didattiche ed educative formulate da più soggetti, ma tendenti a raggiungere lo stesso fine, sono più vicine alla realtà quotidiana e costituiscono uno stimolo all apprendimento. La definizione e l organizzazione delle unità di apprendimento è scandito in una progettazione educativa- didattica condivisa dalle insegnanti e soggetta a verifica nel corso dell anno. Essa persegue come obiettivo finale lo sviluppo armonico della personalità dell alunno e delle sue competenze maturate nei vari ambiti disciplinari. La modalità di lavoro adotta una metodologia che parte dall osservazione del gruppo classe per individuare specifiche peculiarità individuali e di gruppo e poter meglio rispondere alle esigenze emerse. Durante la giornata scolastica le diverse attività didattiche sono ripartite in modo equilibrato e rispettoso dei ritmi di apprendimento e sono previsti momenti di gioco collettivo e a piccoli gruppi, in particolare nelle prime classi. Piano dell Offerta Formativa

5 Gli ultimi riferimenti normativi, prevedendo una scomparsa delle compresenza, rendono piu complesso il mantenimento di tale impianto. Tuttavia, il costante impegno quotidiano, la professionalita e la disponibilità dei docenti e vari accorgimenti organizzativi hanno consentito di mantenere un alto livello di qualita e di raggiungere globalmente gli obiettivi. L orario settimanale è articolato nel modo che segue: Scuola primaria: PROSPETTO ORE SETTIMANALI DELLE DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV CLASSE V ITALIANO STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE INGLESE ARTE E IMMAGINE MUSICA MOTORIA TECN. INFORM RELIGIONE/ALT Per le prime classi in estrema sintesi, si possono individuare i seguenti obiettivi nello sviluppo delle attività curriculari. LINGUA ITALIANA: In ambito linguistico si condurrà il bambino all acquisizione delle tecniche di lettura e scrittura, nonché allo sviluppo dell ascolto e della comunicazione verbale per ottimizzare lo scambio comunicativo. In STORIA l alunno imparerà l ordine cronologico della successione dei fatti per riuscire a collocare nel tempo eventi relativi alla propria storia personale. ARTE E IMMAGINE: La conoscenza delle tecniche artistiche, soprattutto manipolative, permetterà al bambino oltre che di rappresentare le proprie esperienze anche di usare un nuovo canale comunicativo. EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA: Ascoltando e analizzando ritmi e suoni, l alunno potrà esprimere le proprie sensazioni suscitate da una melodia e rielaborarle anche attraverso l espressione verbale, il disegno e i movimenti del corpo. AMBITO LOGICO MATEMATICO: Attraverso la conoscenza degli strumenti di calcolo (contare, eseguire semplici operazioni) l alunno potrà imparare che essi sono utili per operare nella realtà. SCIENZE: In ambito scientifico la conoscenza dei fenomeni naturali tramite l osservazione, l esperimento e il gioco farà si che il bambino colga la complessità dei fatti. TECNOLOGIA E INFORMATICA: In ambito tecnologico il bambino, nella conoscenza di una semplice macchina o di uno strumento, ne comprenderà la funzione e la userà coerentemente alla sua funzione. GEOGRAFIA: La capacità di orientarsi nello spazio circostante fornirà al bambino la capacità di muoversi con sicurezza e di collocarvi correttamente gli oggetti. MOTORIA: L alunno acquisirà la consapevolezza di sé attraverso l ascolto e la padronanza del proprio corpo. Altre ore di intervento previste (educazione alla cittadinanza, educazione stradale, educazione all affettività ecc.) non costituiscono discipline a se stanti, ma attività trasversali ed interdisciplinari da progettare e sviluppare secondo le scelte programmatiche e metodologiche dei team o secondo progetti specifici. Piano dell Offerta Formativa

6 Per soddisfare le richieste di recenti proposte legislative e stato introdotto lo studio di Cittadinanza e Costituzione, nell ambito storico geografico. Per le classi successive si fa riferimento al Curricolo di Istituto elaborato sulla base delle Indicazioni Nazionali 2012 (D.M. 254 del 16 novembre 2012 in G.U. n. 30 del 5 febbraio 2013). Piano dell Offerta Formativa

7 Scuola secondaria di I grado La legge di riforma del primo ciclo di istruzione (DPR 20 marzo 2009 n. 89) ha modificato le caratteristiche della scuola di base. Per la Scuola Secondaria di I grado si possono scegliere due modelli orari: Il Tempo Ordinario di 30 ore settimanali e il Tempo Prolungato di 36 ore settimanali. Dall anno scolastico , il tempo scuola e sviluppato su cinque giorni settimanali e, in alcuni giorni, prevede una durata delle unità di lezione di 55 minuti. TEMPO ORDINARIO Orario annuale 990 ore corrispondenti ad un Orario Settimanale di 30 unità orarie Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Ore Ore Ore Ore Ore Mensa Ore TEMPO PROLUNGATO Orario annuale 1188 ore corrispondenti ad un Orario Settimanale di 36 unità orarie Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Ore Ore Ore Ore Ore Mensa Mensa Mensa Ore Ore Ore Caratteristiche generali Il tempo normale è costituito da insegnamenti e attività che costituiscono il curricolo di base. La formulazione dell orario settimanale, e elaborato per consentire tempi di apprendimento più distesi. Le attività, pur prevedendo metodologie e strategie didattiche diversificate, si svolgono principalmente con lezioni frontali di spiegazione e con esercizi di pratica e rinforzo. Il Tempo Prolungato costituisce una preziosa opportunità di ampliamento e approfondimento del curricolo di base. Alle attività curriculari si aggiungono lezioni e attività di ampliamento, di consolidamento e potenziamento di quanto appreso. Le attività e gli insegnamenti sono impartiti diversificando metodi e strategie per consentire a ogni studente di trovare risposte positive alle proprie esigenze formative. Piano dell Offerta Formativa

8 La didattica si trasforma in didattica laboratoriale in cui è l esperienza e il coinvolgimento diretto dell alunno ad essere al centro del percorso didattico. Le classi si dividono e si costituiscono gruppi di allievi di classi diverse sia della stessa fascia di età che in verticale, di età diverse. I ragazzi possono sperimentare nel laboratorio scientifico le nozioni teoriche apprese al mattino, diventare esperti scrittori nella redazione del giornalino scolastico, provare le infinite variabili nelle combinazioni dei numeri giocando con la matematica e con l informatica o sperimentare le infinite possibilità espressive che i diversi linguaggi offrono nel laboratorio di scrittura creativa o nel Laboratorio teatrale, approfondire la conoscenza della Lingua Inglese. Molte attività ricadono, principalmente, sulle aree disciplinari di base di Italiano e Matematica, che rappresentano, per il nostro Istituto, una priorità. In queste ore si riprendono i contenuti delle attività svolte al mattino e si rielaborano in altre forme. Gli argomenti del mattino, cioè, diventano esperienza nelle attività pomeridiane e costituiscono per i ragazzi un aiuto nella comprensione e nel consolidamento degli argomenti. La struttura organizzativa proposta, raccoglie le esigenze espresse negli anni scorsi dalle famiglie ed è frutto di un attenta riflessione operata dai docenti sull esperienza degli anni precedenti in relazione ai gruppi sia nel senso di garantire gruppi più piccoli rispetto alla classe, sia nell individuare attività a classi aperte in verticale che favoriscono un confronto e sviluppano importanti forme di apprendimento tra pari. I principali elementi caratterizzanti delle nostre attività laboratoriali sono legati a molti fattori. In particolare, esse costituiscono un ampliamento del curricolo personale e pertanto sono oggetto di valutazione. Inoltre, le attività costituiscono una esperienza formativa particolarmente adatta ai preadolescenti in quanto i contenuti vengono proposti in forma operativa e stimolante. Il numero degli alunni, norma, non supera le 15 unità e ciò consente una maggiore efficacia dei processi di apprendimento. I ragazzi, inoltre, risultano più motivati in quanto la scelta è effettuata dagli stessi protagonisti delle lezioni. L organizzazione a classi aperte, di norma della stessa fascia d età, consente una maggiore integrazione degli alunni della scuola e lo sviluppo di maggiori competenze relazionali. Le caratteristiche suddette possono trovare piena applicazione adottando un modello flessibile che consente di rispondere in modo più adeguato alle diverse esigenze formative. I due elementi di flessibilità più importanti, La scansione delle unità di lavoro del lunedì, martedì e giovedì in 55 minuti e la diversa aggregazione dei gruppi classe nelle attività di Tempo Prolungato, trovano legittimità normativa nella legge 15 marzo 1997, n. 59 di delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa e, in particolare, il suo articolo 21 e nel Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ; che stabilisce come le Istituzioni Scolastiche autonome abbiano autonomia didattica (art. 4) 2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; b) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 8, degli spazi orari residui; c) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104; Piano dell Offerta Formativa

9 d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari. e autonomia organizzativa (art. 5) 1. Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa. 2. Gli adattamenti del calendario scolastico sono stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie. La recente normativa di riforma del primo ciclo contenuta nel Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 recante Revisione dell assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione e l Atto di indirizzo, emanato dal Ministro l 8 settembre 2009, tutte le prerogative dell autonomia. Già nella premessa, infatti, si ricorda che L autonomia delle istituzioni scolastiche: un quadro di riferimento irrinunciabile L autonomia scolastica è ormai una realtà da tempo consolidata. Può e deve quindi costituire un supporto efficace all attuale fase di rinnovamento della scuola italiana. Correttamente intesa, infatti, l autonomia delle scuole un principio ormai dichiarato a chiare lettere nella nostra Costituzione - si configura come un articolato dispositivo di mezzi, di opportunità e di risorse per raggiungere l obiettivo prioritario di ogni sistema educativo: il successo scolastico delle giovani generazioni. L autonomia si pone dunque come essenziale e ineliminabile sfondo del complessivo processo di miglioramento in atto del sistema scolastico, da realizzare oggi nella presente fase di congiuntura con i vincoli posti dall art. 64 della legge 133/2008 e dalle relative norme applicative. In coerenza con gli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione e nel rispetto della libertà di insegnamento, delle scelte educative e formative dei genitori e del diritto ad apprendere degli studenti, l autonomia è lo strumento e la risorsa attraverso cui adottare metodi di lavoro, tempi di insegnamento, soluzioni funzionali alla realizzazione dei piani dell offerta formativa e alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno. Il principio e gli strumenti dell autonomia didattica tutelano una libertà progettuale comprensiva dell eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi, oltre che dello sviluppo delle diverse opzioni metodologiche, a tutela effettiva della libertà di insegnamento di ciascun docente. È anzi auspicabile che sempre più questi spazi di libertà siano utilizzati dagli insegnanti per sviluppare in modo coerente e far convivere e mettere a confronto nelle scuole autonome ipotesi pedagogiche e didattiche diverse. A partire da una consapevole assunzione del principio che la scuola di tutti non può conoscere una verità pedagogica obbligatoria, ma deve garantire la libertà dei percorsi attraverso cui raggiungere gli obiettivi di apprendimento comuni al sistema nazionale di istruzione e la possibilità di arricchirli ulteriormente da parte delle singole scuole dell autonomia. L autonomia organizzativa consente a sua volta di dare al servizio scolastico flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, anche attraverso l introduzione e la diffusione di tecnologie innovative. Con l autonomia organizzativa si creano le condizioni per il superamento dei vincoli in materia di unità oraria di lezione, dell unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e di impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell attività didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi, Piano dell Offerta Formativa

10 che possono essere assolti invece che in cinque giorni settimanali anche su base di apposita programmazione plurisettimanale (cfr. legge 15 marzo 1997, n. 59, articolo. 21, comma 8). Le scuole pertanto, utilizzando gli strumenti dell autonomia didattica e organizzativa, hanno la possibilità, singolarmente o in rete, di ampliare la propria offerta formativa sia nell ambito del sistema scolastico, sia a mezzo di integrazioni e raccordi con le realtà del territorio. Inoltre, le quote di flessibilità previste per l attuazione dell autonomia rendono possibile un ulteriore potenziamento delle opportunità di istruzione e formazione. La frequenza di un pomeriggio alla settimana per completare l orario di almeno 990 ore annuali è reso possibile dalla presenza del servizio mensa. Tuttavia il tempo mensa non viene conteggiato nel calcolo complessivo del monte ore annuale, non essendo questa ipotesi contemplata per il Tempo Ordinario. Inoltre, l assistenza degli alunni durante la pausa mensa è assicurata da personale docente interno retribuito con risorse proprie. Questa modalità organizzativa consente di mantenere sia il sabato libero per tutti gli alunni, sia l inizio dell orario di Tempo Prolungato alle 13.10, con conseguente termine delle attività alle e risulta molto apprezzato dalle famiglie perché consente agli alunni di dedicarsi allo studio domestico o ad altre attività. In questo senso le attività del Tempo Prolungato sono intese come un reale e praticabile ampliamento dei percorsi formativi. Per l anno in corso le attività sono distribuite come nello schema che segue: ATTIVITA LABORATORIALI DI TEMPO PROLUNGATO a.s MERCOLEDI CLASSI PRIME LABORATORIO SCIENTIFICO APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE CLASSI SECONDE INFORMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA CLASSI TERZE APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE INGLESE LATINO APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARI VENERDÌ CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE INFORMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE LABORATORIO SCIENTIFICO APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE INFORMATICA APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE APPROFONDIMENTO DI MATEMATICA APPROFONDIMENTO DI MATERIE LETTERARIE TEATRO Piano dell Offerta Formativa

11 1.5. SERVIZI OFFERTI ALL UTENZA Servizio mensa Istituto Comprensivo Aldo Moro Saronno Nei giorni di rientro pomeridiano è organizzato il servizio mensa. Esso è offerto a tutti gli alunni le cui famiglie all atto dell iscrizione ne abbiano fatta domanda e abbiano presentato richiesta di iscrizione presso il Comune di Saronno. L assistenza educativa degli alunni è curata dai docenti, preferibilmente di classe, sia nella scuola primaria sia nella scuola secondaria di primo grado Pre post scuola Nei plessi San Giovanni Bosco e Vittorino da Feltre dalle ore 7.30 all inizio delle lezioni e, nel pomeriggio, dalla fine delle lezioni alle 18.00, è attivo il servizio pre e post scuola. In esso vengono svolte attività ludiche che favoriscono la socializzazione tra gli alunni e la capacità di collaborare dei bambini GLI SPAZI L Istituto Comprensivo Statale Aldo Moro è costituito da due edifici, uno ubicato in Viale Santuario 13, che comprende la Scuola Secondaria di primo grado Statale A. Moro e la Scuola Primaria Statale Vittorino da Feltre. L altro è ubicato in via Amadeo 14, dove è situata la Scuola Primaria San Giovanni Bosco Nell edificio di Viale Santuario, 13 si trovano la Dirigenza, la Segreteria e gli Uffici Amministrativi Scuola Primaria Statale Vittorino da Feltre AULE NORMALI 10 INFORMATICA AUDIOVISIVI AULE SPECIALI INGLESE AULA POLIFUNZIONALE AULA MORBIDA Scuola Secondaria di I grado Statale Aldo Moro AULE NORMALI 10 SOSTEGNO (2) ARTISTICA SCIENZE AULE SPECIALI INFORMATICA MUSICA AUDIOVISIVI BIBLIOTECA ALUNNI / DOCENTI Altri spazi comuni alle due scuole PALESTRA INFERMERIA CUCINA SALE MENSA (5) CORTILE / GIARDINO SALE INSEGNANTI AULA RICEVIMENTO GENITORI AULA MAGNA SERVIZI IGIENICI AD OGNI PIANO SPAZI RICREATIVI ASCENSORE PER ALUNNI DISABILI PARCHEGGIO Piano dell Offerta Formativa

12 Scuola Primaria Statale San Giovanni Bosco AULE NORMALI 10 SCIENZE INFORMATICA AUDIOVISIVI E BIBLIOTECA AULE SPECIALI MUSICA INGLESE ARTISTICA LETTURA PALESTRA CUCINA CORTILE / GIARDINO SALA INSEGNANTI SERVIZI IGIENICI AD OGNI PIANO ASCENSORE PER ALUNNI DISABILI ALTRI SPAZI INFERMERIA SALA MENSA ALTRI /SPAZI RICREATIVI INTERCICLO AULA MORBIDA 1.7. RELAZIONE CON ENTI ESTERNI Rapporti con l Ente Locale La Scuola sollecita tutti gli interventi di competenza dell Amministrazione comunale atti a garantire: ambienti accoglienti e sicuri; un servizio mensa di qualità; la definizione del Piano per il Diritto allo Studio, in tempi utili a consentire l attuazione di progetti significativi a partire dai primi mesi di scuola Rapporti con Enti ed Agenzie esterne In settembre i docenti predispongono un piano delle attività che può contemplare l adesione ad iniziative proposte da Agenzie esterne. Tenuto conto della discrepanza tra i tempi di programmazione della Scuola e la presentazione delle proposte da parte delle diverse Agenzie, il Piano delle attività può subire integrazioni o modifiche nel corso dell anno, purché: coerenti con i contenuti della programmazione didattica; autorizzati dai competenti Organi Collegiali; compatibili con i vincoli del Bilancio di Istituto. A supporto dell attività didattica per interventi specifici ci si avvale dell intervento di esperti messi a disposizione da Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, ASL, Protezione Civile, Croce Rossa e Associazioni di Volontariato e Ambientalistiche e di altro genere. Il Centro di Aggregazione Giovanile Tam tam collabora con la Secondaria di Primo grado e, in situazioni di particolare disagio, coordina con gli operatori alcuni interventi educativi Reti tra scuole Gli accordi di reti costituiscono una preziosa opportunità per condividere e razionalizzare risorse. L Istituto Comprensivo ha sottoscritto accordi in vari ambiti, dalla sicurezza all integrazione degli alunni con disabilità, con finalità di formazione e di mutuo aiuto nell approccio a problematiche spesso complesse. L inclusione in alcune di queste reti di altri soggetti, tipicamente l Ente Locale o Associazioni Non Profit, aggiungono professionalità diverse e contribuiscono ad affrontare con maggiori capacità le situazioni problematiche. Piano dell Offerta Formativa

13 A partire dall anno scolastico 2004/05, è stata istituita una rete tra gli Istituti Comprensivi del Comune di Saronno finalizzata alla predisposizione di una più efficace accoglienza degli alunni stranieri e all ottimizzazione delle risorse umane (mediatori culturali ei facilitatori linguistici). Tale iniziativa è nata nell ambito del Progetto Accoglienza Integrazione Studenti Stranieri (P.A.I.S.S.) U.S.P. di Varese che ha impostato, collaborando con le singole istituzioni scolastiche, una razionale organizzazione volta non solo alla positiva integrazione degli alunni stranieri, ma soprattutto ad una autentica e reciproca educazione interculturale. Nell anno scolastico 2007/2008, la rete denominata Una rete per accogliere e estesa a tutte le scuole secondarie presenti in citta, oltre che al Comune di Saronno che ne fa parte sin dalla sua prima costituzione. Dall a.s. 2009/2010 l IC A. Moro è capofila della rete. Dall a.s. 2005/06 è operante una rete degli Istituti Comprensivi di Saronno finalizzata al coordinamento e alla gestione delle risorse culturali e professionali. Dall a.s. 2005/06 l IC A. Moro aderisce alla rete provinciale ASVA delle Istituzioni Scolastiche Autonome che ha la finalità di promuovere attività di formazione e di coordinare le iniziative delle scuole per rendere sempre più efficaci i processi di costruzione dell autonomia scolastica. A tale scopo si svolgono attività di: - formazione e aggiornamento per i docenti; - pianificazione in rete delle attività attraverso la gestione delle risorse umane, logistiche e finanziarie, da parte dei Dirigenti Scolastici. - Tavoli di lavoro su tematiche di interesse. Piano dell Offerta Formativa

14 2.1 PRINCIPI GENERALI Uguaglianza Istituto Comprensivo Aldo Moro Saronno 2. OFFERTA FORMATIVA La scuola si adopera affinché le diversità di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio - economiche non limitino in alcun modo l'esercizio effettivo del diritto all'istruzione. Da ciò consegue che: la scuola si impegna: o a predisporre strategie ed interventi di integrazione affinché tutti gli alunni possano partecipare positivamente al percorso di crescita personale e di classe o a garantire una regolare frequenza scolastica agli alunni che soffrano di impedimenti fisici, permanenti o temporanei, attraverso il reperimento di risorse interne all Istituto, nessun alunno può essere escluso, per motivi economici, dalle attività opzionali e/o integrative del curricolo, organizzate dalla scuola in orario scolastico e non (per esempio: visite didattiche - attività teatrali - ecc.); Cooperazione La scuola promuove attività e spazio di confronto e collaborazione tra tutte le componenti dell organizzazione: alunni, docenti, genitori, personale amministrativo e ausiliario, Dirigente per l elaborazione e la condivisione della proposta formativa Promozione del benessere La scuola promuove il benessere psico-fisico degli alunni, condizione indispensabile per lo sviluppo dei processi di apprendimento. La scuola promuove anche il benessere di tutte le altre componenti dell Istituto. La scuola si propone di conoscere, apprezzare e valorizzare ogni alunno, prendendo in considerazione anche la sua storia. L'offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità di ciascuno nel rispetto dei ritmi, dei modi di apprendere e dell unità psico-fisica dell alunno. 2.2 FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI Entrambi gli ordini di scuola, nel rispetto delle loro specificità, concorrono al raggiungimento degli Obiettivi Generali del processo Formativo e intende perseguire la maturazione dell identità, nella conoscenza di sé, nelle relazioni e nella capacità di orientarsi, la padronanza di alcuni strumenti culturali e l educazione alla convivenza civile. Nell Istituto Comprensivo A. Moro, in particolare, la scuola Primaria e la scuola Secondaria di primo grado: Favoriscono la maturazione della personalità in ogni sua direzione; Concorrono a sviluppare: o attitudini, capacità, abilità personali e competenze personali, o autostima nell apprendere e nel relazionarsi, o accettazione attiva dell altro, o piacere di apprendere, o capacità di cooperare, o capacità di operare scelte scolastiche realistiche in vista dell orientamento. Piano dell Offerta Formativa

15 2.3 LINEE GUIDA Istituto Comprensivo Aldo Moro Saronno L Istituto intende attenersi alle seguenti linee generali, che sono state espresse dal Consiglio di Istituto, per le attività che si svolgono nella scuola: Sostenere la difesa e la tutela dei valori umani, ambientali e culturali; Sostenere tutte le iniziative scolastiche tese a promuovere l integrazione dei soggetti sociali più deboli (alunni portatori di handicap o di disagio sociale, nomadi, stranieri); Sostenere e valorizzare iniziative e progetti che aprono la scuola alle esigenze del territorio e della vita associata in generale; Interagire con le risorse esistenti sul territorio per realizzare un progetto educativo in rete, ricco e articolato, affinché la scuola non si limiti alle sole attività curricolari, ma assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale; Promuovere un completo ed articolato progetto di integrazione e continuità tra le Scuole Primarie e la Scuola Secondaria di primo grado del nostro Polo; Riconoscere la priorità delle esigenze didattiche rispetto a quelle organizzative nella definizione dei criteri di utilizzo del Fondo di Istituto; Favorire la partecipazione dei genitori alle decisioni che riguardano l organizzazione della vita scolastica, sostenendo e valorizzando anche le iniziative di aggregazione spontanea e non istituzionale dei genitori che si pongono come fine il miglioramento della qualità della scuola; Monitorare costantemente la sicurezza, l igiene degli edifici scolastici e la qualità dei servizi parascolastici (mensa, pre e post scuola, trasporti). Piano dell Offerta Formativa

16 2.4 OBIETTIVI EDUCATIVI LE AREE DI PROMOZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI INSITONO SUI SEGUENTI AMBITI: La convivenza civile Identità conoscenza di sé orientamento La relazione con gli altri L autonomia organizzativa e operativa Il rispetto delle regole di comportamento OBIETTIVI EDUCATIVI SCUOLA PRIMARIA Finalità della scuola primaria è favorire lo sviluppo di ogni singolo alunno, accompagnandolo: nell elaborare la propria esperienza; nell acquisire gli alfabeti di base della cultura; nel praticare consapevolmente la propria cittadinanza. Il processo educativo potrà attivarsi se si perseguiranno i seguenti obiettivi formativi generali: CONQUISTA DELLA PROPRIA IDENTITÀ Attraverso il duplice processo di distinzione dall altro e di integrazione con l altro. Riconoscere i tratti della propria personalità per distinguersi o accomunarsi ad altri. Raggiungere ed esercitare la propria autonomia. Riconoscere ed essere consapevole della diversità dell altro CONOSCENZA DI SÉ e delle proprie capacità di progettare il futuro. Saper scoprire aspetti del sé Esercitare il controllo delle proprie emozioni. Abituarsi a riflettere con spirito critico in merito ai propri comportamenti. Saper conferire un senso alle cose, agli eventi ed alle vicende della propria vita RELAZIONE CON GLI ALTRI Saper stabilire relazioni con persone diverse: coetanei e adulti. Imparare a condividere e a discutere. Esercitare il controllo delle proprie emozioni, argomentando il proprio dissenso. Saper utilizzare linguaggi diversi per comunicare in contesti specifici. Saper essere corresponsabile in attività da svolgere in gruppo. Per una maggiore definizione della scansione degli obiettivi per le singole classi si fa riferimento al documento allegato. Piano dell Offerta Formativa

17 2.4.2 OBIETTIVI EDUCATIVI SCUOLA SECONDARIA CONVIVENZA CIVILE Stabilire buoni rapporti con gli altri e collaborare con spirito costruttivo Acquisire senso di responsabilità, indipendenza, intraprendenza nelle scelte Educazione alla cittadinanza o Conoscere i fondamenti della società ed essere consapevoli del valore delle regole della vita democratica. o Rispettare l ambiente e adoperarsi per conservare e salvaguardare il suo patrimonio che è un bene di tutti IDENTITÀ CONOSCENZA DI SÉ ORIENTAMENTO Riflettere sulle dinamiche del proprio io Prendere coscienza delle dinamiche che portano all affermazioni della propria identità nel rapporto con gli altri Sviluppare le proprie capacità di autovalutazione e autorientamento Riflettere su errori e insuccessi come occasioni e strumenti per apprendere e crescere Avere senso di responsabilità, indipendenza, intraprendenza nelle scelte Elaborare ipotesi per la prosecuzione degli studi e la scelta del lavoro LA RELAZIONE CON GLI ALTRI Sviluppare la capacità di ascolto, di dialogo e di confronto Socializzare e collaborare in modo costruttivo Rispettare le regole di convivenza L AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E OPERATIVA Organizzare e utilizzare i materiali in modo funzionale Essere capace di autonomia operativa IL RISPETTO DELLE REGOLE DI COMPORTAMENTO Rispettare le funzioni e le regole della vita sociale e istituzionale, riconoscendone l utilità Integrarsi nell ambiente e nella vita della scuola Controllare il proprio comportamento in modo che sia funzionale all apprendimento Conoscere e rispettare le regole della sicurezza propria e degli altri, sia in condizioni ordinarie, sia in condizioni straordinarie di pericolo Rispettare l ambiente Piano dell Offerta Formativa

18 competenze chiave di cittadinanza Istituto Comprensivo Aldo Moro Saronno PROFILO FORMATIVO IN USCITA Al termine degli otto anni ci si attende che gli alunni abbiano conseguito gli esiti di seguito indicati: organizzare l apprendimento elaborare e realizzare attività di studio e di lavoro comprendere messaggi di genere diverso rappresentare eventi, fenomeni, concetti, emozioni utilizzando linguaggi diversi interagire in gruppo comprendendo i diversi punti di vista e valorizzando le proprie capacità sapersi inserire in modo e consapevole nella vita sociale rispettando limiti e regole affrontare situazioni problematiche individuare collegamenti e relazioni fra fenomeni e fatti acquisire e interpretare criticamente le informazioni ricevute Profilo dello studente L Istituto Comprensivo tende a ricondurre gli apprendimenti dei propri allievi, anche quelli maturati fuori dall ambiente scolastico, in una logica unitaria e intende promuovere attraverso gli insegnamenti e le attività le competenze descritte nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione esplicitato nelle Indicazioni per il curricolo che qui si riporta integralmente. Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Piano dell Offerta Formativa

19 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Piano dell Offerta Formativa

20 Accoglienza Istituto Comprensivo Aldo Moro Saronno Per trasmettere a studenti e genitori il senso di appartenenza e per favorire la reciproca conoscenza ed un rapporto collaborativo e costruttivo la scuola si impegna a fare propri atteggiamenti di disponibilità, ascolto, apertura e accettazione al fine di: ridurre un eccessiva emotività degli alunni nei confronti del nuovo; creare un clima disteso; ridurre il possibile disorientamento degli alunni; soddisfare il bisogno di sicurezza e di appartenenza. Per il raggiungimento degli obiettivi dell accoglienza si prevedono: incontri periodici tra genitori e insegnanti nel corso dell anno scolastico organizzazione di momenti formativi comuni sia per genitori sia per insegnanti orario di lezione ridotto per gli alunni delle prime classi nei primi giorni di scuola. Progetti consolidati - OPEN DAY Presentazione dell Istituto ai genitori ed ai futuri iscritti alle classi prime, per favorire la conoscenza della struttura ambientale ed organizzativa dei singoli plessi. - A SCUOLA CON PIACERE Attività di raccordo tra classi ponte dei due ordini di scuola (classi 5e scuola primaria, classi 1e scuola secondaria di I grado) e di accoglienza organizzate nei primi giorni di lezione. - DIVENTO PIU GRANDE Progetto di accoglienza dei bambini delle future classi prime per favorire la continuità educativa e didattica dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria. I bambini possono sperimentare nel plesso scolastico alcuni momenti di tempo scuola con proposte adeguate e programmate, in relazione all età. Il progetto vuole essere soprattutto un momento di collaborazione fra bambini, insegnanti e genitori. 2.5 CONTINUITÀ EDUCATIVA Per garantire una reale continuità educativa verrà posta cura nel: Passaggio dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria Il passaggio avviene mediante l utilizzo dei seguenti strumenti: Utilizzo della scheda di rilevazione dati del bambino compilata dalle insegnanti della scuola dell infanzia; Incontri tra insegnanti di scuola dell infanzia e scuola primaria delle future classi prime per la presentazione degli alunni; Formazione di gruppi eterogenei e flessibili durante la prima settimana dell anno scolastico non organizzati in gruppi classe al fine di rilevare caratteristiche individuali e altri elementi utili a costituire classi omogenee tra loro ma eterogenee nella composizione interna; Attenta considerazione della specificita delle classi all atto dell inserimento nelle varie classi di eventuali alunni ripetenti, o portatori di handicap, oppure iscritti nel corso dell anno scolastico Passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado: Il passaggio avviene attraverso un primo approccio degli alunni dedicato alla conoscenza di docenti, personale non docente, spazi della scuola secondaria di primo grado di destinazione con momenti di lavoro, adeguatamente programmati, insieme agli alunni di prima media: Le iniziative di accoglienza e raccordo garantiscono: Piano dell Offerta Formativa

21 Il corretto passaggio di informazioni su comportamenti, competenze e abilità degli alunni tramite lettura delle schede personali e colloqui con i docenti della scuola primaria; Il coordinamento dei curricoli; Una programmazione comune in ordine agli obiettivi educativi e didattici; La definizione di metodologie e criteri di valutazione adeguati; La ricerca di un criterio comune tra i due ordini scolastici per effettuare interventi di recupero su alunni con difficoltà d apprendimento; Il coordinamento tra primaria e secondaria volti alla valutazione dei prerequisiti. 2.6 ORIENTAMENTO La scuola si propone di favorire le capacità di orientamento e di scelta. L alunno deve essere guidato a costruire una sistemazione consapevole dei saperi e ad un controllo critico dell informazione. Le attività di Orientamento sono effettuate con: programmazione organica e trasversale a tutte le discipline; proposte adeguate all età dei soggetti ai quali si rivolgono; relazione con i soggetti presenti sul territorio; Il progetto è strutturato in diverse fasi di lavoro e di attività: riflessione dell alunno relativa ai propri interessi, aspirazioni, abilità, successi e insuccessi scolastici; attenzione alle dinamiche relazionali singole e di gruppo per favorire l accrescimento della stima di sé e l acquisizione di atteggiamenti collaborativi e di cooperazione; acquisizione di informazioni sull offerta di istruzione secondaria. Progetti consolidati - Progetto Orientamento: a cura della Funzione Strumentale che propone una serie di attività in collaborazione con i coordinatori delle classi terze per raggiungere le finalità su indicate. - Informarsi per scegliere: progetto a cura dell Amministrazione Provinciale di Varese. Il progetto si pone di far conoscere ad alunni e genitori il contesto socio economico locale e le norme relative all obbligo di frequenza; sono previsti anche incontri legati all analisi delle variabili della scelta. 2.7 INTERCULTURALITÀ Il territorio saronnese e da molti anni meta di un flusso immigratorio elevato. L incidenza della popolazione straniera pari al 4.26% al 31 dicembre 2004, è passata al 8,43% al 31 dicembre 2009 e, da rilevazioni informali, la tendenza e confermata anche negli ultimi anni. Nello stesso periodo la percentuale dei minori stranieri è variata dal 19.49% al 23,32%. I dati più recenti confermano il medesimo trend, pur con un certo rallentamento dovuto alla particolare situazione dell economia mondiale. La realtà scolastica cittadina ha visto, parallelamente, un significativo incremento delle presenze di alunni stranieri pur con ovvie differenziazioni in ambito cittadino tra i diversi quartieri. L interculturalità è intesa come patrimonio che nasce dal contributo di realtà molteplici e variegate, essa è vista come risorsa, stimolo ed esperienza di relazione ed arricchimento reciproco Il Protocollo di accoglienza Consapevole delle proprie specificita l Istituto comprensivo ha sviluppato una sempre piu efficace azione nei vari ambiti rilevanti ai fini dell accoglienza e dell integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana. Le azioni e i soggetti preposti alla loro esecuzione sono raccolti in un Protocollo di Accoglienza (allegato) e si riferiscono a diversi ambiti: Piano dell Offerta Formativa

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