Cosa sta succedendo al settore lattiero-caseario? Dott. Alberto Menghi, CRPA Spa
|
|
- Fabrizio Casali
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cosa sta succedendo al settore lattiero-caseario? Dott. Alberto Menghi, CRPA Spa Il costo delle materie prime è andato alle stelle, i prezzi al consumo hanno avuto aumenti di due cifre percentuali, le piccole aziende o chiudono oppure diventano sempre più grandi Cosa è successo, e cosa sta succedendo al settore lattiero caseario mondiale e nazionale? Come si è arrivati a tutto questo? Abbiamo chiesto chiarimenti al dottor Alberto Menghi del Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) di Reggio Emilia e membro IFCN in rappresentanza dell Italia, il quale ci riferisce del congresso dell EDF (European Dairy Farmers) dove gli allevatori di molti Paesi europei (pochi gli italiani!), hanno discusso della situazione attuale e di quale sarà il loro futuro. Un analisi illuminante, che dovrebbe servire a far riflettere - ancora una volta - sulla incapacità tutta italiana di affrontare i problemi come collettività e non sempre solo come singoli. 54 Secondo le stime dell Istituto Federale di Economia Agraria tedesco (VTI), nel periodo i prezzi all origine dei prodotti delle coltivazioni erbacee sono cresciuti dal 30 al 60%, mentre le carni sono aumentate dal 10 al 20% e i prodotti lattiero-caseari dal 50 al 60%. Ciò ha riportato al centro dell attenzione dell opinione pubblica e dei media il settore agricolo, ma anche il tema della politica agricola comune. In momenti come questo, la PAC diventa facile bersaglio di critiche, avallate dal suo astronomico peso percentuale sul bilancio comunitario. Il più delle volte, però, ci si dimentica che quella agricola è una delle poche attività che l UE sostiene in termini finanziari. Infatti, se la UE gestisse la sanità, la difesa ecc., il budget comunitario sarebbe di ben altri numeri e l incidenza dell agricoltura verrebbe fortemente ridimensionata. Per capire meglio gli avvenimenti di oggi e le possibili prospettive, in particolare per il settore lattiero-caseario, è invece necessario comprendere come è nata la PAC, facendo un passo indietro al 1957 quando, col Trattato di Roma, furono scritti gli articoli fondamentali della politica agricola dell UE, che sono: aumentare la produttività sviluppando il progresso tecnico; assicurare un tenore di vita equo agli agricoltori; stabilizzare i mercati; garantire la sicurezza degli approvvigionamenti; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori. Come si vede, nel Trattato si mettono insieme obiettivi in un certo senso antitetici, e cioè: tutelare i redditi dei produttori e allo stesso tempo le tasche dei consumatori; aumentare la produttività assicurando però la stabilità dei mercati. Si tratta quindi di raggiungere e mantenere dei difficili equilibri, soprattutto perché, come sappiamo, è difficoltoso fare delle previsioni accurate nel settore agricolo viste le numerose variabili coinvolte. Ad esempio, nel tempo l aumento della produttività è stato tale che, da Paesi deficitari che uscivano dalla
2 seconda guerra mondiale, i Paesi dell UE si sono trovati ad essere eccedentari per molti prodotti agricoli. Così, al fine di mantenere gli obiettivi del Trattato di Roma, nel corso degli anni è stata introdotta una serie di correttivi, tra i quali il contingentamento dei prodotti, il ritiro dei terreni dalla coltivazione, i prezzi garantiti, le restituzioni alle esportazioni, gli stoccaggi. Questi meccanismi economici si sono però spesso scontrati con la disapprovazione dei cittadini europei, che in alcuni periodi hanno dovuto assistere al ritiro di prodotti dal mercato per sostenerne il prezzo all origine, e in molto casi anche alla loro distruzione. Questo modo di operare, seppure ineccepibile sotto il profilo delle teorie economiche, è certamente inaccettabile dal punto di vista etico, come pure è inaccettabile per i produttori (in particolare quelli di latte) limitare la produzione nazionale e poi essere costretti ad importare. Questi elementi hanno reso poco gradita la PAC, facendo dimenticare come in realtà questa stessa politica (scritta in un periodo post-bellico) abbia raggiunto gli obiettivi prefissati. Il periodo di tempo relativamente lungo che ha attraversato alcune generazioni ha fatto sì che, ad esempio, divenissero scontati la sicurezza degli approvvigionamenti, il livello di reddito degli agricoltori e i prezzi ragionevoli per i consumatori. Una situazione ancora oggi non realizzata per ampie fasce di popolazione mondiale. Per come erano stati scritti, gli obiettivi PAC erano già difficili da raggiungere, ma forse la fase più complessa è stata quella del mantenimento dei risultati. I cambiamenti nel mondo sono stati numerosi e a volte così veloci che la politica non sempre è riuscita a recepirli e a tradurli in misure economiche. Basti pensare all allargamento della UE ai Paesi dell ex blocco sovietico, del tutto impensabile fino a pochi anni fa. L Europa ha promosso un processo di integrazione difficilissimo che in una più ampia politica di stabilità politica e di scambi economici ha portato l UE dei 27 ad essere il maggiore produttore mondiale di latte, con 150 milioni di tonnellate prodotte (di cui 134 milioni di tonnellate consegnate) quando il secondo produttore, l India, è a quota 95 tonnellate e il terzo (gli USA) a 85. Il mutato quadro politico internazionale ha anche intensificato il commercio, liberalizzando i mercati e rendendo reale la parola globalizzazione. Cerchiamo quindi di vedere quali sono state le conseguenze nel settore lattiero-caseario, per le diverse categorie sociali. I consumatori L aumento a due cifre percentuali dei prezzi al consumo di alcuni dei principali prodotti alimentari verificatosi negli scorsi mesi ha destato le preoccupazioni dei consumatori, anche perché si è trattato di rialzi generalmente inattesi, visto che, come appena spiegato, i consumatori si erano abituati a prezzi dei prodotti alimentari di base abbastanza stabili, se non addirittura decrescenti. Per fare un esempio, secondo i dati UNA (Unione Nazionale Avicoltura) il prezzo al consumo di un uovo (a prezzi costanti) è passato dai primi anni del 1900 al 2007 da 0,70 a 0,23, mentre nello stesso periodo 1 kg di carne di pollo è passata da 12 a 4,4 /kg. In pratica, ai primi del 1900 mangiare carne per la maggior parte della popolazione era considerato un lusso, mentre oggi per fortuna non lo è più. Lo stesso non è successo per un litro di latte fresco, che nel 1900 costava 1,42 /l e ora è arrivato attorno a 1,60 euro. Secondo i dati della Commissione Europea, in Italia la spesa per cibo, bevande e tabacco incidevano nel bilancio delle famiglie italiane per il 18% nel 1998; sette anni dopo, nel 2005, questa percentuale era scesa al 17,1%. Ciò significa che se una famiglia >>> Il Dott. Alberto Menghi è un economista agrario che dal 1998 lavora nel settore economia del Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) di Reggio Emilia. Tra le principali attività svolte a livello nazionale c è il monitoraggio della redditività delle aziende da latte nei principali distretti lattiero caseari in collaborazione con ISMEA e UNALAT. Le maggiori attività sono però quelle svolte a livello internazionale con la gestione di progetti europei come ad esempio il: sul benessere animale e le attività specifiche del settore latte svolte nell ambito di network internazionali come partner scientifico dell IFCN e dell EDF (European Dairy Farmers). 55
3 monoreddito in Italia percepisce sui euro all anno, ne spende circa in spese alimentari, bevande e tabacco. Nel caso questa famiglia consumasse 1 litro di latte fresco ogni 2 giorni spenderebbe circa 300 l anno (1,6% del reddito) e se il latte aumentasse del 20%, arrivando a 2 euro al litro, la spesa annua salirebbe a 365, pari al 2% del reddito (nell ipotesi che il reddito rimanga costante). Ma ancora non basta, secondo l ultimo Dairy Report dell IFCN, l Italia è tra i pochi Paesi al mondo in cui il prezzo al consumo del latte fresco raggiunge livelli così alti (mediamente attorno a 1,4-1,5 /l), contro prezzi inferiori all euro per la maggior parte dei Paesi europei. Oltre che sui consumi in termini economici, la globalizzazione ha effetto anche sui comportamenti di acquisto e sugli stili di vita. Basti pensare alla Cina, dove proprio l aumento dei consumi pro capite di latte e derivati (+2,9 kg/anno nel periodo , IFCN), ha portato la previsione di crescita dei consumi di prodotti lattiero-caseari da 28 milioni di tonnellate nel 2005 a 58 milioni di tonnellate nel 2015, con un incremento medio annuo del 7,6% (Rabobank). L aumento della domanda in Asia come abbiamo visto può però creare una carenza di prodotto in un altro continente e un relativo aumento del prezzo. I produttori italiani Oltre che per il prezzo del latte al consumo tra i più alti al mondo, l Italia è anche il Paese in cui il rapporto tra prezzo alla produzione e prezzo al consumo è nell ordine del 30%, quando nella maggior parte degli altri Paesi nel mondo è tra il 40 e il 60%. Questo nonostante il nostro sia un Paese fortemente deficitario. A cavallo tra il 2006 e il 2007, l aumento della domanda mondiale di latte ha fatto sì che l offerta non potesse essere soddisfatta, tanto da incrementare i listini sul mercato mondiale fino a 46,3 $/t nel 2007 contro i 26,4 $ del 2006 (+75%) (stime IFCN). La produzione di latte in Europa, e in particolare in Italia, è fortemente condizionata dal sistema delle quote, che sono state la principale misura correttiva alle eccedenze dei derivati del latte (latte in polvere e burro) degli anni Il contingentamento della produzione introdotto a partire dal 1984 è rimasto per molti anni un grosso punto interrogativo, nonostante il complesso sistema messo in piedi a tutela dei prezzi alla produzione e quindi dei redditi agricoli. Se si osserva il periodo che va dal 1995 al 2007, nei Paesi della vecchia UE dei 15 si è passati da aziende da latte a , e ciò induce a pensare che il meccanismo di tutela dei redditi non sia stato efficace come si era sperato. La chiusura di molte aziende è avvenuta in particolare a partire dal 2001, quando ha avuto inizio una pericolosa discesa del prezzo del latte alla stalla, che si è interrotta solo nella seconda metà del 2006, quando si è passati da un Unione eccedentaria a un UE deficitaria. I mercati internazionali Operando in un mercato globalizzato, il peso delle singole economie e la loro reazione sui tassi di cambio hanno una grossa influenza a livello locale. Basti pensare al caso del dollaro, valuta in cui avvengono gli scambi sul mercato internazionale, che dai suoi massimi del 2005 è arrivato ai minimi del 2008, realizzando una svalutazione del 43% contro l euro. Ciò ha comportato ad esempio che mentre il prezzo del latte sul mercato mondiale valutato in dollari cresceva, in Europa i prezzi alla stalla calavano, nonostante il contingentamento della produzione. Se si osservano le quotazioni del prezzo del latte sul mercato mondiale si può notare che il prezzo europeo non fa altro che adattarsi in modo simmetrico alle oscillazioni del prezzo sul mercato mondiale con una tendenza >>> IFCN (Network per il confronto internazionale delle aziende da latte) da dieci anni controlla la produzione ed il mercato del latte mondiale (copre regioni del mondo) 57
4 < Cosa sta succedendo al settore lattiero-caseario? 58 alla convergenza negli ultimi tempi. Questo è un segnale chiaro che l autoregolazione della produzione realizzata dalla sola UE non basta ad influenzare il mercato lattiero-caseario e che questo è assolutamente dipendente dal mercato mondiale. Evidentemente le misure adottate dall Unione Europea non sono più in grado di proteggere le produzioni comunitarie in un epoca in cui si cerca di liberalizzare i mercati, quindi si è capito che era il momento di cambiare direzione. Un altro segnale forte e chiaro di questa situazione si è avuto nei primi mesi del 2006, quando le enormi quantità di latte in polvere stoccate per decenni nei magazzini europei si sono esaurite. Difficoltà di approvvigionamento, speculazione, panico hanno fatto sì che i prezzi del latte in polvere e di conseguenza del latte alla stalla si impennassero, contraddicendo i più sofisticati modelli previsionali. Ancora più preoccupante è il fatto che secondo le analisi dell IFCN la reazione sarebbe stata generata da una carenza di offerta a livello mondiale di 2 milioni di tonnellate, pari cioè a produzioni di Paesi come il Portogallo o la Finlandia o meglio, pari a quanto è l importazione media di latte liquido da parte dell Italia dai Paesi confinanti. Diventa quindi chiaro che il mercato e la globalizzazione sono più forti delle politiche che l UE ha faticosamente costruito per tutelare il settore. E questo nonostante nel tempo si sia avuta una sottoutilizzazione delle quote disponibili a livello europeo, tanto che nella campagna lattiero-casearia 2006/07 solo 7 dei 27 Paesi membri hanno prodotto quanto o più della quota disponibile a livello nazionale, originando una sovrapproduzione di tonnellate (Italia in testa con t), a fronte di una mancata utilizzazione globale di tonnellate (Francia in testa). Ciò ha portato all attribuzione di una multa per i nostri allevatori stimata per il in 149 milioni di euro, mentre nella maggior parte dell UE non si è prodotto quanto previsto. Questo trend di inutilizzo delle quote, già evidente a partire dal 2004, mette in rilievo come il settore lattierocaseario europeo risulti in parte perdente nella competizione globale e come i livelli di redditività delle aziende da latte italiane, del resto ben documentati nel caso italiano da ISMEA ( e CRPA con il monitoraggio della redditività della aziende da latte nell ultimo quinquennio, siano stati tali da non consentire a molti allevatori di operare in questo settore in modo proficuo. Dal 2003 hanno chiuso in Italia stalle. Tutti questi elementi hanno dato la spinta necessaria all UE per andare verso il graduale smantellamento del sistema delle quote, favorendo inoltre un graduale aumento della loro disponibilità del 7% circa, in modo da arrivare a un cosiddetto atterraggio morbido al termine del sistema previsto nel Lo smantellamento delle quote non è stata una scelta indolore perché nel tempo gli allevamenti che hanno voluto crescere hanno dovuto investire nell acquisto di quote, pagandole spesso a caro prezzo, in particolare in Olanda dove le quotazioni erano arrivate a 2 /kg. Non è facile quindi dire a qualcuno che ha speso centinaia di migliaia di euro in un pezzo di carta che dal 2015 questo non avrà più valore per il mercato, mentre continuerà ad averlo per le banche che gli hanno finanziato l investimento. Per rendere meno doloroso questo passaggio, si è cercato di compensare almeno in parte gli allevatori con un premio disaccoppiato nel periodo di transizione, fino all abolizione del sistema. Le prospettive per gli allevatori europei Un quadro economico, politico e sociale mondiale così complesso è evidente che renderà sempre più volatili i mercati agricoli. I nostri concorrenti europei hanno iniziato ad interrogarsi sul futuro del settore latte par-
5 tendo dal livello globale per scendere poi a livello locale. Al congresso EDF tenutosi in Olanda nel giugno scorso sono state presentate alcune di queste analisi. Una ricerca condotta da ricercatori dell Università olandese di Wageningen ha individuato le tre aree europee che a seguito di un abolizione del sistema delle quote nel 2015 potranno avere le migliori potenzialità di crescita produttiva: regioni che si affacciano sul Mare del Nord (Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania del nord e Danimarca); Bretagna, Normandia e Paesi della Loira; Pianura Padana. Queste aree, secondo l EDF, hanno prospettive di crescita produttiva di oltre il 10% nell arco di tempo che va dal 2006 al 2020 grazie a una serie di combinazioni di elementi favorevoli quali le capacità imprenditoriali, la redditività, la posizione competitiva delle industrie lattiero-casearie, la capacità produttiva dei suoli ecc. Con la stessa metodologia è stato stimato che nel centro-sud Italia la produzione diminuirà fino al 5%, mentre nell arco alpino incrementerà di circa il 5%. Un altro dato interessante che emerge da un altra ricerca presentata sempre al congresso EDF e effettuata dall EDF stessa su un campione di aziende, è che gli allevatori italiani sono tra quelli che nel biennio investiranno di meno nelle loro aziende, con circa /vacca mentre in altre aree europee (Belgio, Olanda e Germania) sono a livelli 3-4 volte superiori. Questo vuol dire che i nostri diretti competitori si stanno attrezzando per far fronte al libero mercato. Gli allevatori europei sentono il bisogno di approcci pragmatici, mentre nel nostro Paese non sembra sia stato ancora capito il fatto che si tratta di imprenditori a tutti gli effetti, che oramai gestiscono budget importanti, hanno dipendenti ed esposizioni finanziarie, che alimentano un indotto e una fetta importante dell industria del made in Italy. Come in tutti i settori, anche questi imprenditori hanno bisogno di capire quali siano gli orientamenti generali e di sapere che il sistema che ruota intorno all azienda è in grado di favorire l impresa. Così, mentre in Italia siamo ancora avvitati e divisi sulle quote latte, in Olanda si discute la fusione dei due colossi cooperativi Campina e Friesland Food, che in termini di fatturato sono singolarmente ai livelli di Parmalat. Dalla loro fusione nascerebbe la terza industria del settore alle spalle della svizzera Nestlè e della francese Danone, forte di circa soci conferenti; al di là di ogni divisione storica, questi vedono nell unione dei produttori la via migliore per competere nel sistema globale in cui operano. L unica timida reazione al mercato da parte del mondo produttivo italiano è ancora di tipo individualistico, con il tentativo di sorpassare latterie e distribuzione rivolgendosi direttamente al consumatore con i distributori di latte crudo. Il fenomeno, unico in Europa con queste dimensioni, al momento interessa circa 760 distributori su tutto il territorio nazionale. Ipotizzando una vendita unitaria di 80 litri al giorno, si arriva a circa tonnellate di latte all anno per un fatturato di 22 milioni di euro. Ancora una piccola quantità (1%) se si considera che il consumo annuale di latte alimentare è di tonnellate. Forse bisognerà pensare a qualcosa di più efficace per far fronte al futuro che ci aspetta. 59
Costi di produzione, prezzo del latte
ASSEMBLEA APROLAV (TREVISO) 21 MAGGIO 2014 Costi di produzione, prezzo del latte Alberto Menghi (a.menghi@crpa.it) Centro Ricerche Produzioni Animali Desideria Scilla A.Pro.La.V. Le domande Il prezzo del
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliBILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%)
01/2015 Mercato Mercati nazionali 5.1.11 di Cosmino Giovanni Basile BILANCIO ANNO 2014 MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) Nel 2014, il prezzo medio dei suini da industria
DettagliClass CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco
12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliIL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA.
IL RINCARO CARBURANTI ANALISI E INCIDENZA SULLE FAMIGLIE ITALIANE. IL CONFRONTO CON L EUROPA. I rincari del carburante non rappresentano più una sorpresa per gli automobilisti italiani. I prezzi della
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliGLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE. Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza
GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza Schema della relazione 1) Lo studio della Commissione Europea sul settore lattiero-caseario post-2015 2) Gli scenari
DettagliSETTORE LATTIERO CASEARIO
SETTORE LATTIERO CASEARIO Post quote: importanza degli strumenti per il monitoraggio del mercato www.ismea.it www.ismeaservizi.it Cremona, 24 ottobre 2014 1 Crescita, IL MERCATO CHE SARÀ sviluppo, volatilità
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliIl mercato tedesco del vino
Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliIl MOT: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato
Il Mot: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato Apartire dal 1994, anno della sua nascita, il Mot ha conosciuto un continuo processo di innovazioni strutturali che si è assestato
DettagliLa congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni
La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta
DettagliIndice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010
Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola
Dettaglia) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012
ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri
DettagliConiugare la qualità con il mercato: i nuovi sistemi di certificazione sotto accreditamento
Coniugare la qualità con il mercato: i nuovi sistemi di certificazione sotto accreditamento Cremona 22 Ottobre 2014 Francesco Santini Responsabile Area Agroalimentare Dipartimento Certificazione & Ispezione
DettagliI DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO
L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione
DettagliManagement Game 2011
Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini
DettagliBilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi
via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi
DettagliOSSERVATORIO PERMANENTE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliIl Mercato dei prodotti Agroalimentari Biologici in CINA INCOMING OPERATORI ESTERI AL SANA
Il Mercato dei prodotti Agroalimentari Biologici in CINA INCOMING OPERATORI ESTERI AL SANA Bologna 12 15 settembre 2015 MERCATO DEI PRODOTTI BIOLOGICI Introduzione Il mercato dei prodotti biologici in
DettagliN 348 del 7 febbraio 2015
N 348 del 7 febbraio 2015 Il mercato nazionale dei prodotti lattiero caseari Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia ( / kg) 2 feb. sett. 1 anno 2015 precedente prima sett. Parmigiano
DettagliIL CONTESTO Dove Siamo
IL CONTESTO Dove Siamo INFLAZIONE MEDIA IN ITALIA NEGLI ULTIMI 60 ANNI Inflazione ai minimi storici oggi non è più un problema. Tassi reali a: breve termine (1-3 anni) vicini allo 0 tassi reali a medio
DettagliLuci e ombre della cooperazione vitivinicola in Abruzzo
CASE STUDY Luci e ombre della cooperazione vitivinicola in Abruzzo Emilio Chiodo Il settore vitivinicolo in Abruzzo Il settore vitivinicolo riveste un importanza rilevante nell economia Abruzzese, così
DettagliNUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA
NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliLA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliL andamento delle raccolte fondi: bilanci 2011 e proiezioni 2012
L andamento delle raccolte fondi: bilanci 2011 e proiezioni 2012 8^ rilevazione semestrale Giugno 2012 La metodologia Compilazione questionario 180 ONP intervistate nel mese di luglio 2012 Hanno risposto
DettagliExport agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020
Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020 Sono passati due anni da quando il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il 9 aprile 2014, in occasione del Vinitaly, ha indicato, per il 2020, l
DettagliSiderurgica Investimenti L andamento del bilancio 2013 ed il mercato visto da Amato Stabiumi 16-07-2014 Il bilancio 2013 di Siderurgica Investimenti, il mercato, l'algeria, gli acciai speciali e la situazione
DettagliIl mercato dei beni. Prof. Sartirana
Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti
DettagliIL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI
IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni
DettagliMEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA
MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,
DettagliGLI ORTAGGI DI IV GAMMA NEL RAPPORTO COMPETITIVO CON IL FRESCO TRADIZIONALE
GLI ORTAGGI DI IV GAMMA NEL RAPPORTO COMPETITIVO CON IL FRESCO TRADIZIONALE Mario Schiano lo Moriello Cesena, 7 ottobre 2011 Report Economico Finanziario Gli obiettivi dell analisi ISMEA IPSOA Il REF è
DettagliIntroduzione alla macroeconomia
Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliCOSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde)
861 COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 19 gennaio 2015 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà EXECUTIVE
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato
Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro
DettagliMercato lavoro, orari, produttività, salari
Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo
DettagliLA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI
LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current
Dettaglil evoluzione del listino: societa e titoli quotati
L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
DettagliINTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Al Ministro dell Economia e delle Finanze Per
DettagliRECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008
RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 Quadro economico Ricavi e costi del Sistema Attività industriale Risultati di riciclo e recupero degli imballaggi Attività sul territorio Accordo
DettagliGAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO
GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliLa situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:
Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non
DettagliIntervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole
Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente
DettagliInvestire in Cina, India, Brasile e Turchia Il costo e la normativa del lavoro
Investire in Cina, India, Brasile e Turchia Il costo e la normativa del lavoro A cura di Centro Studi Assolombarda Ufficio Studi Unione Industriale di Torino Argomenti della Presentazione Condizioni alla
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
Dettagli2. GLI INTERNATIONAL STUDENT A MILANO: QUANTI SONO
CAPITOLO 2 indagine QuAntitAtivA Maria Teresa Morana 1. INTRODUZIONE Gli studenti stranieri che decidono di studiare nel Comune di per un breve o lungo periodo possono scegliere tra i corsi di istruzione
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;
DettagliI MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA
I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le
DettagliCapitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta
Capitolo XIII. I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta 1. I mercati dei beni in economia aperta Economia aperta applicata a mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le imprese
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliRelazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014
Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Presentiamo la seconda relazione trimestrale delle vendite immobiliari a Manhattan. Lo studio si basa sulle operazioni di vendita
DettagliTab. 1 La spesa finale per lo sport in Italia nel 2001 (valori in euro)
Il quadro macroeconomico Il fatturato del sistema sportivo italiano può essere valutato nel 2001 in circa 31,6 miliardi di euro. Tale cifra rappresenta la somma di quanto è speso dalle famiglie italiane,
DettagliIndice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2
Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliOPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013
A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)
DettagliANALISI DEL MUTUATARIO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano
DettagliLa giornata della sicurezza: focus intersettoriale
La giornata della sicurezza: focus intersettoriale Roma, 20 novembre 2012 20 novembre 2012 Agenda 2 Rapine: andamento dal 2007 al 2011 Confronto con le banche (2007-2011) Rapine: analisi provinciale (2011)
DettagliExecutive Summary Rapporto 2013/2014
Executive Summary Rapporto 2013/2014 In collaborazione con Anticipazione dei risultati Il settore del management consulting presenta Un mercato molto frammentato, dove sono presenti 18.450 imprese di cui
Dettaglil Assicurazione italiana in cifre luglio 2009
l Assicurazione italiana in cifre luglio 29 L industria assicurativa italiana fornisce un contributo significativo all economia, mettendo a disposizione una vasta gamma di servizi per la protezione dei
DettagliC E N S I S OUTLOOK ITALIA. Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013
C E N S I S OUTLOOK ITALIA Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane nel 2 semestre 2013 Roma, 16 ottobre 2013 - Sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a far fronte alle spese
DettagliLa crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info
La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando
DettagliBILANCIO ANNUALE 2009
01/2010 Mercato Mercati nazionali 5.1.6 di Cosmino Giovanni Basile BILANCIO ANNUALE 2009 MERCATO DI MILANO: Prezzo medio categoria 156/176 Kg: 1,216 (-7,987%) Nel 2009, il prezzo medio dei suini della
DettagliProvincia di Forlì - Cesena
1 Il settore avicolo si presenta Marzo 2013 Introduzione: il settore avicunicolo in carni avicole 19% carni ovicaprine 3% La produzione avicola italiana si compone per oltre il 57% da carne di pollo, per
DettagliBenchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna
Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato
DettagliLA CONGIUNTURA IMMOBILIARE PRIMO SEMESTRE 2012 BOLOGNA
OSSERVATORIO SUL MERCATO IMMOBILIARE Comunicato stampa LA CONGIUNTURA IMMOBILIARE PRIMO SEMESTRE 2012 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO 2012 Trimestre Bologna Numero di compravendite
DettagliFondav. I costi: alti e bassi
Fondav Il volo della pensione Per gli assistenti di volo vi è il fondo pensione chiuso Fondav. Dopo la nostra analisi si è rivelato un fondo con pochi alti e molti bassi sia nei costi, sia, soprattutto,
DettagliNON PIÙ SOGNO, LA CASA È UNA NECESSITÀ
NON PIÙ SOGNO, LA CASA È UNA NECESSITÀ I RISULTATI DI UN SONDAGGIO CONDOTTO DA CASA.IT IN COLLABORAZIONE CON L'ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SCENARI IMMOBILIARI Luglio 2013 La crisi ha tolto
DettagliStime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012
produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012 1 produzioni dei principali cereali in Italia L ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee.
DettagliCorso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo
Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Programma (121 pagine tra dispense e slides) IL MARKETING IL MARKETING IN AZIENDA - AZIENDE MARKETING ORIENTED
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliIl presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter
1 Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter predisporre, in tempo reale, azioni correttive e migliorative
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliDomanda e offerta di credito Resta ancora bassa la percentuale di imprese del commercio, del turismo e dei servizi che nel secondo trimestre 2014 si
Osservatorio credito regionale: al sud finanziamenti col contagocce by Redazione 8 ottobre 2014 Nel secondo trimestre del 2014, per quasi la metà delle imprese del terziario (48%) resta critica la capacità
DettagliGli Investimenti Pubblicitari in ITALIA nel corso del 2011 giorgio di martino Responsabile MEDIA Fondazione Accademia di Comunicazione
Gli Investimenti Pubblicitari in ITALIA nel corso del 2011 giorgio di martino Responsabile MEDIA Fondazione Accademia di Comunicazione Il mercato Nel 2011 le aziende con un investimento SIGNIFICATIVO (*)
DettagliSicurezza alimentare. La percezione dei consumatori. Marzo 2011
Sicurezza alimentare. La percezione dei consumatori Marzo 2011 1 Metodologia Universo di riferimento Popolazione italiana Numerosità campionaria 1.000 cittadini, disaggregati per sesso, età, area di residenza
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.
DettagliBORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI
BORTOLUSSI: DETASSARE LE TREDICESIME AI CASSAINTEGRATI Il costo per le casse pubbliche non dovrebbe superare i 150 milioni di euro. Secondo un sondaggio della CGIA, negli ultimi 10 anni la quota di spesa
DettagliLezione 9 Macroeconomia: Le
Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 9 Macroeconomia: Le regolarità empiriche Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Alcune domande Da che dipende la disoccupazione? Da che dipende
DettagliINDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO
Consulenti del Lavoro Consiglio Nazionale dell Ordine INDAGINE SUI GIOVANI E IL LAVORO I giovani inattivi in un mercato a forte disoccupazione 2012 Dalle recenti indagini pubblicate dalla Banca d Italia
Dettagli2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro
2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all
Dettagli