L Editoriale di Roberto Saracco (Vice Presidente AICT) URGENTE

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1 Newsletter N. 4 Febbraio 2009 L Editoriale di Roberto Saracco (Vice Presidente AICT) Una Rete di Oggetti AICT è affiliata a FITCE Federation of Engineers of European Community In foto: Roberto Saracco Il telefono ha creato una rete di contatti tra persone. Internet ha creato una rete di contatti tra persone e informazioni. La prossima Rete metterà in contatto cose con cose. Alcuni esempi? Il frigorifero, elettrodomestico chiave per la domotica, visto che è sempre acceso, socializzerà con la lavatrice e il televisore; attiverà l'aria condizionata sulla base delle tariffe dell' Enel negoziando eventualmente con questa (con il contatore elettronico che l'enel si sta accingendo ad inserire nelle nostre case) i periodi in cui minore è il costo. Se avete un auto elettrica collegata alla presa nel garage cercherà anche di guadagnare qualche soldo rivendendo all'enel la capacità di buffering di energia elettrica fornita dalle batterie dell'auto. Un PDA parlerà con il PDA vicino: un minimo di pettegolezzo su di voi, ma a buon fine... (segue a pag.2) Sommario I n URGENTE B r e v e Call for Contributions L Editoriale 1 Prossimi eventi 4 Programma annuale AICT 2009 News da AICT 8 Call for Contributions 12 7 Si ricorda ai Soci che il 28 febbraio scadono i termini per il rinnovo dell iscrizione alla AICT. Il modulo per rinnovo iscrizione anno 2009 è riportato a pag. 8 I nuovi Soci possono trovare il modulo di prima iscrizione sul sito alla sezione Diventare socio Nell ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Meucci, AICT e AEE della Federazione AEIT promuovono per l anno 2009 una Giornata di Studio riservata ai giovani ricercatori. il Bando Premio per Giovani Ricercatori è a pag. 12 Interviste 13 1

2 AICT Newsletter - Ottobre 2008 Newsletter - Febbraio 2009 L Editoriale L Editoriale - segue dalla prima pagina - Ad esempio per scoprire se il proprietario dell'altro PDA è appassionato come voi di musica etnica ed è interessato a scambiare dei pezzi, ma anche una richiesta di utilizzo della sua posizione per fungere da ripetitore per un messaggio che in tal modo potrebbe essere inviato via WLAN anziché tramite la cella di un operatore mobile. Il parmigiano potrebbe comunicare dal carrello in cui lo avete posto con gli asparagi che stanno sul banc o n e davanti a cui transitate e che potrebbero far cambiare colore al cordino che li lega in simpatici mazzetti per attirare la vostra attenzione e magari spingerli ad inviare un messaggio sul display del carrello per indicarvi una buona ricetta di cui asparagi e parmigiano sono componenti essenziali... In effetti su queste e molte altre fantasie si basa il piano strategico di lungo termine della NTT-DoCoMo (simpatico acronimo che in giapponese significa "Ovunque"). Secondo DoCoMo nel 2010 in Giappone, un Paese che per quella data avrà una popolazione di circa 120 milioni di persone, bebè inclusi, vi saranno 360 milioni di telefonini cellulari (che forse solo in parte potremmo oggi riconoscere come cellulari sulla base della forma). Di questi, 120 milioni saranno equipaggiamento standard delle persone (bebè compresi), 100 milioni sulle auto, e usati dalle auto (!), 60 milioni su biciclette, 50 milioni su PC, 10 milioni su barche e distributori automatici per la vendita di oggetti, 20 milioni usati (!) da animali domestici. Questo chiacchiericcio sarà reso possibile da alcune tecnologie che oggi sono in fase di forte evoluzione. Una di queste è il tagging, un'etichettatura che costa pochissimo ed è talmente capiente da permettere di etichettare ogni singolo atomo dell'universo. Questa etichetta può essere facilmente letta e interpretata associando quindi un significato ben preciso. Potremmo, ad esempio, immaginare di fare rovesciare delle tag nel catrame in modo che queste vengano sparse sulla strada quando questa viene asfaltata. Una volta che l'asfalto è asciutto si passa con un auto appositamente attrezzata per rilevare le tag e si associa in una banca dati ad ogni identità una sua posizione. Da quel momento in poi chiunque rilevi una etichetta può chiedere al sistema informativo notizie collegate al posto in cui quella tag si trova. È tramite tag che il microprocessore situato sul carrello del supermercato può accorgersi che avete messo il parmigiano nel carrello e che ci sono degli asparagi sul banco quando passate lì di fianco. I piccoli pacchetti che sono necessari per la comunicazione tra cose (queste badano all'essenziale, non sono logorroiche e neppure ringraziano) possono essere trasportati in modo ideale da IP pur a- vendo caratteristiche diverse dal traffico Internet che per sua natura tende ad essere composto da sessioni di connessione piuttosto lunghe, intorno ai 30 minuti mentre qui siamo nell'ordine del decimo di secondo. Queste reti dovranno avere una capacità maggiore di quelle attuali ma non dovranno più preoccuparsi di una clientela che misura "ad orecchio" la qualità, si spazientisce se si superano ritardi di 100ms. Il progresso nella capacità di memoria e nella possibilità di dotare qualunque oggetto di una sua memoria e un ulteriore supporto tecnologico a queste comunicazioni tra cose. Le automobili potranno memorizzare enormi quantità di informazioni sulla strada da percorrere e interagire via via con altre auto condividendo un contesto tale da permettere una comunicazione significativa. Saranno queste conoscenze che permetteranno il dialogo tra la chiave elettronica e l'auto per abilitare l accensione e la guida in certi posti (realizzando il sogno degli autonoleggi di controllare il 2

3 AICT Newsletter - Ottobre 2008 Newsletter - Febbraio 2009 L Editoriale L Editoriale - segue - noleggio). Sul telefonino siamo abituati ad avere una rubrica. Ad un nome corrisponde uno o più numeri di telefono. Ebbene, tra qualche anno ad alcuni di questi nomi corrisponderanno degli insiemi di tag. Volete un esempio? Siamo in salotto. Una pressione su di un tasto del telefonino e questo legge tutte le tag degli oggetti memorizzandosele in memoria, ovviamente sotto il nome "salotto di casa". Non solo memorizza le tag ma riesce anche a collocarle nello spazio e nelle reciproche relazioni misurando il tempo di risposta, come fa il radar con gli oggetti. Adesso siamo da un mobiliere per scegliere un nuovo mobile per il salotto: tramite una semplice pressione sul telefonino, trasmettiamo tutte le informazioni sul salotto ad uno schermo 3D del mobiliere che immediatamente ci presenta il nostro salotto (dalle tag risale agli oggetti reali ed alla loro dimensione, sulla base delle informazioni spaziali ricostruisce il loro posizionamento). Diventa immediato vedere come starebbe il nuovo mobile nel nostro salotto. Cosa significa in bit tutto questo chiacchiericcio? Come metro di paragone ricordiamo che le telef o n a t e (voce) che si sono svolte in tutto il mondo nel 2000 hanno comportato, negli USA, uno scambio di circa 570 PB (cioè 570 milioni di miliardi di Byte, equivalenti ad un miliardo di persone che facciano ogni giorno una telefonata da 3 minuti o a 200 milioni che stiano ogni giorno al telefono per 15 minuti). Supponiamo che tutti i pacchetti presenti nei supermercati abbiano una tag e che questa chiacchieri con una media di dieci altri oggetti. Supponiamo che ogni automobile dialoghi con 1000 oggetti ogni giorno mentre va per la sua (vostra) strada. Supponiamo che ogni oggetto che entra in casa vostra lo comunichi al frigorifero e faccia lo stesso quando esce. Supponiamo che ogni lettera che viene imbucata, ogni valigia consegnata al check-in comunichi dove si trova. Supponiamo che ogni foto che scattate catturi anche le identità degli oggetti vicini al posto da cui la scattate. Ebbene, alla fine delle supposizioni si scopre che il traffico di questi miliardi di oggetti rimane, al 2010, anche essendo ottimisti, di circa 100 volte inferiore al traffico generato dalla voce. Ma se guardiamo al numero di comunicazioni allora scopriamo che queste sono di circa 500 volte superiori a quelle effettuate da noi bipedi, pur durando, ciascuna quasi 2000 volte di meno. Né la rete che va bene per telefonare, né quella che va bene per navigare sul Web vanno bene per far parlare oggetti. Questa è una riflessione importante per l'evoluzione delle reti. Ovviamente, le comunicazioni tra oggetti non esauriscono le comunicazioni dati che avremo in futuro. Anzi, queste in termini di scambio di byte rappresenteranno una minoranza. Ma non in termini di incassi. 3

4 Prossimo Appuntamento con AICT Dove vanno le telecomunicazioni: nuovi modelli di rete e di business Giovedì 12 febbraio 2009 Sala Tirreno della Regione Lazio - Via Garibaldi Raimondi Rosa, 7 - Roma Il mondo delle telecomunicazioni è in fase di forte trasformazione. Da un lato il business tradizionale della voce è in progressivo consolidamento, dall altro nuovi competitori si affacciano sul mercato con offerte e soluzioni basate su tecnologie Internet. Il paradigma del Web 2.0 si sta imponendo come un insieme di soluzioni e di infrastrutture su cui è possibile sviluppare un offerta servizi competitiva. Tale offerta è caratterizzata da un accessibilità globale, dall utilizzo di tecnologie semplici e ben conosciute, dall uso della rete web come piattaforma per l erogazione servizi e da nuovi modelli di business. Il modello utilizzato è spesso quello del client - server che enfatizza l intelligenza ai bordi della rete e considera la rete stessa come un tubo. Tale visione dei servizi spinge gli Operatori a giocare meramente il ruolo di Bit Carrier, senza poter competere nell offerta dei servizi a valore aggiunto. Gli Operatori ed il mondo tradizionale delle TLC, dunque, si trovano ad affrontare una nuova sfida tutta centrata sulla capacità di innovazione nel mondo dei servizi. L approccio perseguito dall industria delle TLC è variegato: integrazione (mediante apertura di interfacce) con le piattaforme degli attori Web, potenziamento e maggiore dinamismo nell utilizzo di piattaforme di servizi programmabili (ad esempio integrazione delle nuove piattaforme IP Multimedia Subsystem, IMS, con le piattaforme dei servizi), maggiore velocità e concretezza nello sviluppo di servizi innovativi (Rich Communication Suite). La chiave fondamentale, però, sembra essere un allargamento a nuove prospettive di business. Alcuni Operatori hanno intensificato le attività e gli sforzi in aree di business contigue a quelle tradizionali, ad esempio BT ha intensificato il proprio impegno nel settore dell integrazione dei servizi di telecomunicazioni con i servizi informatici. Altri Operatori cercano un nuovo posizionamento nell ambito del mercato multimediale con l offerta di servizi triple e quadruple play. Molto interesse è catalizzato da soluzioni che utilizzano nuove tecnologie (ad esempio le reti di sensori) per monitorare attività in mobilità (e non) e che necessitano di capacità di comunicazione fra i nodi altamente distribuiti delle nuove reti. Campi di applicazione interessanti in questo contesto sono il mondo automotive, e-health ed altri. In questo quadro si deve anche inserire il dilemma della rete : ossia la necessità di grossi investimenti su una infrastruttura di comunicazione a larga banda che sia remunerativa per gli Operatori. In altri termini il problema non è solo dispiegare i fili, ma anche capire come sfruttarli in maniera remunerativa. Esiste la necessità di identificare nuovi modelli di business caratterizzati da un uso estensivo della comunicazione e di capire che ruolo possono giocare in questi nuovi contesti gli Operatori. Un altro aspetto essenziale di questa nuova sfida è la necessità di creare nuovi eco-sistemi di business, ossia un tessuto di aziende e capacità interconnesse in grado di creare servizi innovativi e opportunità e metterle a valore con soddisfazione di tutti i partecipanti (dagli utenti ai fornitori di risorse). La giornata di studi si pone l obiettivo di promuovere la discussione sulla necessità di elaborare nuovi modelli di business di valore in settori contigui a quelli tradizionali delle telecomunicazioni. PROGRAMMA Registrazione e welcome coffee Benvenuto e introduzione alla Giornata Michele Morganti > Presidente AICT Verso gli ecosistemi di business Roberto Saracco > Telecom Italia Modelli per il Broadband Mobile Ezio Zerbini > Ericsson Nuovi servizi abilitati dal cloud computing Stefano Manzini > Nec Biz Model per il Multimedia e cloud computing Fabio Gori > CISCO Business Model per l Infomobilità Giovanni Roso > TEMA Mobility Tavola rotonda: Nuovi Business Model: prospettive e problemi Moderatore: Roberto Minerva > Telecom Italia Fabio Gori > CISCO Margherita Pagani > Università Bocconi - Milano Maria Pia Rossignaud > Osservatorio Tuttimedia Stefano Takacs > Vodafone Luca Tomassini > Telecom Italia * > Assessore ICT Venezia (in attesa di conferma) Conclusione della Giornata 4

5 Prossimo Appuntamento con AICT La rinascita dell ottica coerente Venerdì 13 febbraio 2009 Aula Magna Università di Parma - Via Università 12, Parma La Giornata di Studio, organizzata dal Gruppo Specialistico di Fotonica ed Elettro-Ottica dell AICT, si propone di presentare una prospettiva industriale ed accademica, principalmente italiana ma non solo, sulle più recenti attività di ricerca e sviluppo nel settore dei sistemi di telecomunicazioni ottici coerenti. Il tema è di grande attualità, e riguarda le soluzioni attualmente allo studio per incrementare la capacità dei sistemi di trasmissione multi-canale su fibra ottica utilizzati nello strato fisico della rete Internet. L ottica coerente offre la possibilità di aumentare la densità spettrale di informazione convogliabile su fibra mediante l impiego di formati di modulazione multi-livello. La tecnologia sia ottica che elettronica è oggi più matura di un ventennio fa, quando le comunicazioni ottiche coerenti balzarono alla ribalta della ricerca per poi esser accantonaste a favore del più economico formato binario OOK con amplificazione ottica. Oggi la banda ottica praticamente utilizzabile si sta rapidamente saturando ed i formati binari non sono più sufficienti. Ecco dunque che si assiste al ritorno dell ottica coerente, con un ventennio in più di maturata comprensione dei fenomeni di distorsione lineari e non lineari su fibra ottica. La Giornata vuole dare una panoramica sulle soluzioni oggi proposte, sulle tecnologie fotoniche necessarie, sulle architetture di sistema e sugli scenari applicativi della nuova ottica coerente. I vari argomenti verranno analizzati mediante relazioni su invito illustranti sia lo stato dell arte che alcune attività di ricerca in corso oggi in Italia e all estero. La Giornata si propone come una qualificata occasione di scambio e di discussione, ed è rivolta alla comunità scientifica, all industria e agli operatori attivi nel settore delle telecomunicazioni. PROGRAMMA Registrazione e welcome coffee Introduzione Alberto Bononi > Università di Parma L evoluzione dei sistemi ottici coerenti Eugenio Iannone > Pirelli Labs Orientarsi tra i formati di modulazione per canali ad elevata bit-rate: considerazioni sistemistiche ed economiche Giovanni Bellotti > Alcatel Lucent Ottica corente, integrazione fotonica ed efficienza energetica Pierpaolo Ghiggino > Ericsson Un ricevitore ottico coerente per sistemi a 100Gbit/s Massimiliano Salsi > Alcatel Lucent Bell Labs France Coffee break Esperimenti di trasmissione ottica coerente al Politecnico di Torino P.Poggiolini, G. Gavioli > Politecnico di Torino Rivelazione coerente con compensazione analogica della dispersione cromatica P. Martelli > Politecnico di Milano Impatto del Cross-Phase Modulation sui canali PSK coerenti e non coerenti in sistemi WDM ibridi Alberto Bononi > Università di Parma Dibattito Conclusione della Giornata 5

6 Prossimo Appuntamento con AICT Crittografia nelle reti ottiche Lunedì 16 febbraio 2009 Aula Magna Università di Pavia - Piazza Leonardo Da Vinci, Pavia Le telecomunicazioni rappresentano uno dei pilastri su cui si fonda la nostra società. Le attuali reti di comunicazione, che utilizzano le fibre ottiche come mezzo trasmissivo, offrono capacità di varie centinaia di Gb/s, combinando molti canali ad alta velocità sulla stessa fibra con tecniche di multiplexing. Ciò rappresenta la base per l ampia offerta di servizi oggi disponibile a una molteplicità di utenti. Oltre alla capacità, un ruolo chiave nelle tecnologie per le comunicazioni è rappresentato dalla sicurezza: la riservatezza dei messaggi trasmessi deve essere garantita affinchè la rete possa Essere utilizzata per lo scambio di dati sensibili fra utenti privati, e, a maggior ragione, negli affari e nella pubblica amministrazione. A questo proposito, la maggior parte degli sforzi si è finora concentrata su metodi di codifica software, come la crittografia a chiave pubblica, che sono attualmente utilizzati nella quasi totalità degli scambi di messaggi protetti lungo la rete. Accanto a queste, sono in fase di sviluppo altre tecniche, che affrontano il problema della sicurezza al livello fisico. Fra questi metodi, la Crittografia Quantistica, la cui sicurezza si basa su principi fisici fondamentali, ha già raggiunto un buon grado di sviluppo, testimoniata dalla disponibilità di prodotti commerciali. Più di recente, lo sfruttamento di segnali caotici per la steganografia di messaggi ha attratto l attenzione dei ricercatori, e la Crittografia Ottica Caotica è stata oggetto di indagine in progetti nazionali e internazionali finanziati dalla UE. Nonostante coinvolgano gruppi di ricerca attivi in tutto il mondo, queste diverse tecniche sono per lo più studiate e divulgate in ambiti disgiunti, e sono raramente oggetto di confronto critico. La Giornata di studio ha appunto lo scopo di presentare e confrontare queste tecniche, evidenziandone le peculiarità e individuando le possibili sinergie e il contributo che possono offrire alla sicurezza globale delle reti. Le sette relazioni su invito sono tenute da esperti italiani attivi in ambito internazionale nei rispettivi settori di ricerca. Dopo una prima relazione introduttiva dedicata al problema della sicurezza nelle reti, seguiranno due relazioni per ciascuna delle tre tecniche, la prima introduttiva, un altra più orientata agli sviluppi futuri. Al termine, si svolgerà una discussione aperta a tutti i presenti. La Giornata si rivolge ad un pubblico ampio e vuole rappresentare un occasione di incontro e approfondimento per ricercatori di Università ed Enti di ricerca, per rappresentanti di Aziende, Amministrazioni e Organizzazioni, per studenti di Dottorato e della laurea specialistica, e per chiunque sia interessato ai problemi della sicurezza nelle telecomunicazioni. PROGRAMMA Registrazione dei partecipanti Sicurezza e minacce in rete Antonio Forzieri > Symantec La Crittografia classica: stato dell arte Carlo Bertoluzza > Università di Pavia Il ruolo della crittografia nella Internet del Futuro Giacomo Verticale > Politecnico Milano Coffee break Crittografia quantistica: introduzione e stato dell arte Fabio Bovino > Elsag Crittografia quantistica dalla terra allo spazio Paolo Villoresi > Università di Padova Crittografia caotica: introduzione Mauro Benedetti > Università di Pavia La trasmissione dei segnali ottici caotici per crittografia Marco Santagiustina > Università di Padova Discussione 6

7 La missione L Associazione per la Tecnologia dell Informazione e delle Comunicazioni (AICT) è un Associazione culturale che nasce dalla confluenza dell Associazione Italiana degli Ingegneri delle Telecomunicazioni (AIIT) e della componente ICT dell AEI, oggi Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni (AEIT) cui essa appartiene. I campi di interesse dell AICT rappresentano la naturale evoluzione dell attività svolta in passato dalle Associazioni da cui essa trae origine e la sua missione si attua principalmente nel perseguire le seguenti finalità: Contribuire al progressivo sviluppo evolutivo delle discipline concernenti il settore; Organizzare eventi di carattere culturale in modo da offrire agli iscritti attraverso dibattiti programmati anche in collaborazione con Associazioni affini una visione approfondita e trasversale sui temi in evoluzione legati all ICT che ne consenta l aggiornamento professionale; Promuovere lo scambio di informazioni e di pareri tra specialisti del settore sui principali argomenti di attualità in discussione relativi ai settori dell Associazione; Incidere significativamente nei dibattiti a livello nazionale sui temi riguardanti l ICT, anche attraverso una presenza qualificata dell Associazione; Fornire un supporto alle Istituzioni nella formulazione delle nuove normative, negli studi del settore e nell attività di certificazione e di qualificazione professionale; Redigere riviste periodiche e pubblicazioni su argomenti di attualità del settore mirate a un costante e documentato aggiornamento delle conoscenze dei Soci sulle principali evoluzioni tecniche annunciate o da poco in corso; Promuovere le relazioni con Associazioni affini a carattere nazionale e internazionale (AICA, INFO- RAV ecc.); Favorire i rapporti interpersonali tra gli Associati, anche a livello internazionale, mediante iniziative mirate. 12 Febbraio Attività AICT Dove vanno le telecomunicazioni: nuovi modelli di rete e di business Regione Lazio - Roma 13 Febbraio Rivelazione coerente: un nuovo Rinascimento Parma 16 Febbraio Crittografia e Fotonica Pavia Marzo Partecipazione AICT al workshop progetto PNR INSYEME La gestione delle emergenze Roma 18 Marzo Convegno congiunto FITCE Grecia - AICT TLC in Mediterranean Area: new trends and common experiences Atene 21 Aprile Il data mining e l analisi dei dati Politecnico di Milano 7 Maggio Evento giovani ricercatori Firenze Maggio XI Convegno Nazionale Fotonica Pisa 18 Giugno Lo sviluppo del radar in Italia Roma Giugno Partecipazione AICT al Forum europeo TV digitale Lucca 7 Luglio ICT e salute Politecnico di Milano 3-5 Settembre Settembre I sett. Ottobre II-III sett. Novembre II-IV sett. Novembre 26 Novembre Programma Manifestazioni 2009 aggiornato al Partecipazione AICT al 48th European FITCE Congress ICT Transformation: Global Infosociety realization in 2009 Praga Partecipazione AICT al Convegno Nazionale AEIT - Green IT - Edifici intelligenti Sicilia Le PON di nuova generazione Politecnico di Milano Sensori a fibra ottica per il trasporto Politecnico di Milano Convegno congiunto AICT - FITCE Grecia Roma Posizionamento satellitare: aspetti di Safety e Security Roma 3 Dicembre L Internet delle cose Venezia 7

8 News da AICT Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni Via Mauro Macchi 32, Milano Tel , Fax , soci@federaeit.it, MODULO DI RINNOVO ANNO 2009 SOCIO INDIVIDUALE Rinnovo iscrizione Socio: (comprende la quota associativa annuale all Associazione prioritaria) Individuali 70,00 Fedeli pensionati (25 anni di iscrizione AEIT e 65 anni di età) 50,00 Giovani (fino al compimento del 28 anno di età) 20,00 Quote scontate riservate ai soci iscritti anche alla IEEE previo comunicazione Numero Membership Individuali 63,00 Fedeli pensionati (25 anni di iscrizione AEIT e 65 anni di età) 45,00 Giovani (fino al compimento del 28 anno di età) 18,00 IEEE Numero Membership... Iscrizione Associazione Prioritaria AEE AICT AMES ASTRI La scelta di appartenere ad una Associazione Prioritaria di riferimento (già compresa nelle quote sopra indicate) è essenziale per garantire una comunicazione orientata ai Tuoi interessi Iscrizione addizionale all'associazione AEE 5,00 Iscrizione addizionale all'associazione AICT 5,00 Iscrizione addizionale all'associazione AMES 5,00 Iscrizione addizionale all'associazione ASTRI 5,00 Nome e Cognome Data di nascita... Via... N..... CAP Città... Prov... Telefono... Cellulare... Fax Codice Fiscale... L indirizzo indicato sarà quello normalmente utilizzato per la corrispondenza con il Socio. (segue) 8

9 News da AICT La quota associativa ed iscrizioni addizionali alle Associazioni AEIT possono essere versate secondo le seguenti modalità: delega alla società di appartenenza di trattenuta sulla retribuzione se prevista dall azienda ( ) c/c postale n intestato a: AEIT Ufficio Centrale, Via M. Macchi 32, Milano bonifico bancario: ALLIANZ BANK - Financial Advisors - IBAN: IT64 N carta di credito: VISA EUROCARD MASTERCARD CARTASI Autorizzo l addebito per l anno 2009 di... N. Carta... Titolare... Scadenza... Firma... Il Socio si impegna a versare contestualmente alla presentazione della domanda la quota per l anno in corso. I Soci che non intendono continuare a far parte della Federazione, devono rassegnare le dimissioni alla Presidenza della propria Sezione entro il mese di dicembre; le dimissioni decorrono dall anno successivo. Il Socio che, senza avere dato le dimissioni nei termini previsti, non versa la quota associativa viene sospeso dal godimento dei diritti sociali. I dati forniti verranno trattati da AEIT nel rispetto del D. Lgs 196/2003 Data... Firma... ( ) Da trasmettere ad AEIT la relativa autorizzazione scaricabile dal sito da trasmettere a: AEIT UFFICIO CENTRALE - Via Mauro Macchi 32, Milano Fax soci@federaeit.it - Tel

10 News da AICT La recensione del convegno AICT del 25 Settembre 2008 su ICT e Infrastrutture critiche inserita in FORUM (Rivista FITCE, numero di dicembre 2008) Grazie al prezioso contributo del Consigliere AICT, Ing. Andrea Penza, che ne ha curato la versione inglese, la relazione del convegno organizzato dall AICT il 25 settembre 2008 a Roma ed intitolato: Il ruolo delle telecomunicazioni e dell infor- matica nella protezione delle infrastrutture critiche, è stata inserita in Forum, la newsletter FITCE (Federation of Engineers of European Community). Ing. Andrea Penza al FITCE Congress 2008 di Londra (in foto: primo da destra) 10

11 News da AICT Newsletter - Febbraio 2009 La recensione del convegno AICT del 25 Settembre 2008 su ICT e Infrastrutture critiche inserita in FORUM (Rivista FITCE, numero di dicembre 2008) 11 - segue -

12 News da AICT Giornata di studio AICT dedicata a giovani ricercatori - Bando per la migliore presentazione 07/05/2009 Complesso di Santa Marta, Via Santa Marta 13, Firenze 12

13 Le Interviste Incontro con Guido Vannucchi (Politecnico di Milano) in occasione della Giornata AICT su Le frontiere dei Satelliti Prof. Vannucchi, qual è l importanza storica dei satelliti per il mondo delle telecomunicazioni? E la posizione dell Italia in tale contesto? Il satellite da sempre ha ricoperto un ruolo fondamentale per tutto il campo delle telecomunicazioni. Dopo la missione del 61 ad opera di Yuri Gagarin che ha aperto in pratica l era spaziale, il primo satellite per TLC fu Telstar progettato dai laboratori Bell e lanciato nel lontano 1962 per trasmettere segnali televisivi. Anche se Telstar operava ad orbita bassa e con segnali analogici, la potenza trasmessa era piuttosto ridotta e per la diffusione dei suoi segnali era necessario prima ricevere il segnale con grandi antenne e poi distribuirlo sulle reti terrestri, in modo da diffonderlo quindi sulle normali reti broadcasting televisive terrestri. Anche se Telstar non era ancora un satellite geostazionario ma a defilamento (perciò asincrono rispetto al movimento della Terra), attraverso il suo impiego si riuscì comunque a raggiungere traguardi storici per quegli anni nel mondo della televisione. Infatti, nonostante queste limitazioni, fu comunque possibile trasmettere in diretta le prime immagini dei Mondiali di Calcio in Cile del 1962, tra due continenti come l America e l Europa. Solo con il successivo Syncom 3, il primo vero e proprio satellite TLC geostazionario lanciato nel 1964, si iniziò a trasmettere le immagini con maggiore continuità, come nel caso delle Olimpiadi di Tokio del 64. Certamente il contributo dell Italia allo sviluppo delle tecnologie satellitari è stato determinante e sempre di primissimo piano, soprattutto grazie agli studi avanzati condotti dal Prof. Francesco Carassa. Lo scienziato italiano fu il primo a comprendere l importanza delle onde millimetriche per le telecomunicazioni a banda larga basate su satellite e attraverso i suoi preziosi lavori fu possibile sperimentare la trasmissione di segnali dallo spazio ben oltre i 10 GHz. Ecco spiegato il successo di missioni come quella di Sirio [1] (Satellite Italiano di Ricerca Industriale ed Operativa, che fu lanciato nel 1977 e dedicato ad applicazioni TLC) e di Olympus e Artemis, orientate invece a scopi scientifici internazionali, alle quali l ASI (Agenzia Spaziale Italiana) diede un rilevante contributo. Lo stesso è accaduto per Italsat [2]. Commissionato dall ASI e realizzato in gran parte da aziende italiane quali Alenia Spazio e Telespazio, Italsat fu lanciato da Kurou nella Guinea francese all inizio del Il progetto proposto dal Prof. Carassa ha consentito ai ricercatori italiani sia di condurre nel corso di 10 anni gli esperimenti più importanti mai svolti sulla propagazione avanzata con frequenze superiori ai 50 GHz sia di sperimentare tecnologie avanzate quali: elaborazione digitale a bordo effettuata con processori di rigenerazione, commutazione dei segnali, instradamento delle informazioni mediante tecniche di beam e- xchange. Da sottolineare i grandi successi non solo per i satelliti TLC, ma anche per quelli meteorologici preposti allo studio e alle previsioni del tempo atmosferico. Particolare importanza, specie negli ultimi anni, hanno assunto anche i satelliti progettati per l osservazione della Terra, attraverso i quali è stato possibile studiare il geoide terrestre, la morfologia del suolo, il campo gravitazionale nonchè le prevenzioni e gli interventi legati a disastri naturali. 13

14 Le Interviste Incontro con Guido Vannucchi - segue - Un altro campo di vasto interesse è sempre più quello della Navigazione, molto vicino alle TLC e caratterizzato per l Europa dal progetto Galileo a cui l Italia partecipa attivamente. Nel campo dell Osservazione della Terra il nostro Paese ha dato recentemente un grosso contributo con la missione Cosmo SkyMed [3], una costellazione di quattro satelliti per applicazioni duali civili e militari, in cui l osservazione è fatta con tecniche radar, superando in tal modo la barriera delle nuvole. Inoltre, Cosmo SkyMed è risultato fondamentale per la gestione delle emergenze in occasione di grandi calamità naturali come i recenti maremoti in Birmania e terremoti in Cina. Quali sono, quindi, i principali campi di applicazione dei satelliti? Anche se per alcune applicazioni nel TLC - e in particolare per le trasmissioni dei segnali vocali - il ritardo di ricezione pari a circa mezzo secondo (caratteristico dei satelliti geostazionari, vista la loro posizione a Km dal suolo terrestre) crea un certo fastidio nelle comunicazioni, comunque i satelliti sono stati determinanti per la diffusione televisiva e per le attività di Comando e di Controllo del mondo militare. Fondamentali nello sviluppo delle TLC a banda larga, i satelliti costituiranno un valido strumento per contribuire a risolvere i problemi del Digital Divide sia in ambito televisivo che per le applicazioni Internet. Inoltre nel mondo della navigazione marittima solo l utilizzo delle tecnologie satellitari ha dato la possibilità di individuare in modo sempre più preciso la posizione delle imbarcazioni, facilitando le rotte e prevenire incidenti in mare. Abbiamo già parlato anche dell importanza dei satelliti per l osservazione della terra. Un campo di grande interesse per il futuro è la combinazione di funzioni quali la Navigazione con le TLC e, ancora più in generale, l osservazione della Terra. Vi è infine da ricordare il grande ruolo dei satelliti in campo puramente scientifico con molte specifiche missioni sull esplorazione del sistema solare e, più in generale, dell Universo. Ma parlare di queste applicazioni richiederebbe molto tempo. Cosa è emerso in occasione della Giornata di Studio organizzata dall AICT il 4 dicembre scorso a Roma? Nella Giornata di Studio AICT di dicembre è stata ribadita l importanza della politica per lo sviluppo delle tecnologie satellitari, con particolare riferimento al contributo italiano. Penso ad esempio al FERMI, il primo telescopio a raggi gamma realizzato in collaborazione con l ASI (Agenzia Spaziale Europea), INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Occorre quindi prevedere un efficiente politica satellitare all interno del piano di sviluppo industriale nazionale, che abbia come obiettivo principale quello di sostenere sia le grandi aziende - impegnate nella realizzazione delle infrastrutture - sia le PMI, soprattutto per le applicazioni legate ai satelliti che esse sono in grado di sviluppare (software, gestione dei dati, ecc...). Azioni mirate in questo senso permetteranno di non disperdere il grande know-how acquisito dai nostri esperti e contribuiranno all incremento dell occupazione e allo sviluppo generale del nostro Paese rispetto agli altri partner europei. Cosa si prevede per i satelliti del futuro? Sono certo che continueranno a giocare un ruolo cruciale per tutto il 14

15 Le Interviste Incontro con Guido Vannucchi - segue - panorama tecnologico mondiale. Nonostante il loro lungo e complicato tempo di gestazione dovuto a diversi fattori concomitanti, una volta in servizio essi ripagano degli sforzi compiuti e degli investimenti stanziati, soprattutto per quelle applicazioni che necessitano della trasmissione di segnali verso ampie zone territoriali. Ci sarà sicuramente il progetto Cosmo SKyMed di seconda generazione in cui il contributo dei nostri scienziati e delle nostre aziende continuerà ad essere fondamentale. Da non dimenticare i sistemi di satelliti DRS (Data Relay Satellite) in grado di ritrasmettere i dati qualunque sia la loro posizione, permettendo in tal modo una copertura continua e priva di ritardi di un territorio sotto esame. Ricordo che l Italia è la terza potenza europea nel campo satellitare dopo Francia e Germania: tale posizione va sicuramente rafforzata sia con il nostro contributo all Agenzia Spaziale Europea (ESA) sia con missioni nazionali o bilaterali avanzate. Solo attraverso una accorta politica di supporto alle aziende nazionali si potrà sostenere il sistema industriale italiano sia nel campo hardware sia in quello delle applicazioni e servizi, con l obiettivo di favorire la creazione di nuove imprese nel settore. I benefici per l intero sistema produttivo nazionale sarebbero talmente evidenti che si eviterebbe il declino di altri segmenti industriali avvenuti nel recente passato nel nostro Paese.. Per questo motivo, e soprattutto per il rilancio del paese Italia, auspico davvero una strategia satellitare mirata ed ampiamente condivisa, in grado di attuare sia missioni scientifiche avanzate che progetti direttamente od indirettamente legati al mondo TLC (come navigazione marittima ed osservazione della terra). In un quadro di questo tipo i risvolti economici ed occupazionali sarebbero molto interessanti e da non sottovalutare. NOTE [1] Sirio (1977) Il satellite SIRIO fu costruito dalla CIA (Compagnia Industriale Aerospaziale) in collaborazione con varie industrie spaziali italiane. Il Centro di Studio per le Telecomunicazioni Spaziali (CSTS) del CNR ne assunse la direzione scientifica, mentre per la raccolta dei dati furono utilizzate in Italia le stazioni terrene del Fucino e del Lario (Telespazio) e di Spino d'adda (CSTS). Fu lanciato in orbita, da Cape Canaveral per esperimenti e ricerche sulla propagazione delle frequenze superiori ai 10 GHz. In questo modo si riuscì ad esplorare l'utilizzabilità delle frequenze della gamma SHF (12-18 GHz) per i sistemi di comunicazione via satellite e ad analizzare le nuove tecniche di trasmissione per la televisione e per i segnali digitali ad alta velocità. Il satellite, che restò operativo per oltre dieci anni, utilizzava come sorgente primaria di energia dei pannelli solari, mentre come sorgente secondaria due accumulatori al nichel-cadmio. In Basso: il Satellite Sirio 15

16 Le Interviste Incontro con Guido Vannucchi - segue - [2] Italsat Italsat è stato il primo programma gestito direttamente dall'agenzia Spaziale Italiana: comprendeva due satelliti sperimentali per telecomunicazioni, lanciati rispettivamente nel 1991 e 1996 dalla base di Kourou, nella Guinea francese. Altamente innovativi, i due satelliti erano caratterizzati dall'impiego di alte frequenze (la cosiddetta banda Ka, a 20/30 GHz) e dalla possibilità di commutare direttamente a bordo il traffico delle telecomunicazioni, indirizzandolo anche con l'impiego di stazioni mobili. [3] Cosmo SkyMed COSMO-SkyMed (Constellation of Small Satellites for Mediterranean basin Observation) è il primo sistema duale, civile e militare, di satelliti radar di osservazione terrestre; il sistema è promosso dall'agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero della Difesa. COSMO-SkyMed è la componente italiana di un sistema italo-francese risultato di un accordo intergovernativo bilaterale Italia-Francia siglato nel 2001 (Accordo di Torino) e ratificato con la Legge 10 gennaio 2004, n. 20. civile e militare, nella gestione dell'ambiente, in particolare dei disastri naturali, e nella sorveglianza militare. La responsabilità delle infrastrutture e della gestione in orbita è di Telespazio, mentre per conto dell'agenzia Spaziale In foto: Primo interferogramma realizzato con immagini fornite dal Il programma ha consentito di sperimentare ed anticipare le principali applicazioni satellitari a banda larga e servizi per utenti mobili, come telecomunicazioni e navigazione. Nel corso della sua operatività, l' Italsat è stato anche utilizzato per lo sviluppo di progetti pilota di tele-educazione e telemedicina. Italsat F1 ha terminato la sua operatività nel 2001, mentre il suo gemello, Italsat F2, ha operato invece fino al Nella sua configurazione finale, il sistema bilaterale ORFEO disporrà di 4 satelliti satellite COSMO-SkyMed. Le immagini si riferiscono al radar italiani, COSMO-SkyMed per terremoto verificatosi il 12 Magl appunto, e di 2 satelliti ottici francesi Pleiades), aumentando, quindi, le capacità gio 2008 nella regione cinese del Sichuan complessive. Inoltre, COSMO-SkyMed è la componente italiana (national cotributing mission) Italiana partecipa Thales Alenia Space Italia (ex Alenia Spazio). del sistema europeo KOPERNIKUS (ex GMES) ed è censito fra le fonti di dati dell iniziativa europea INSPIRE. Nello specifico, CO- SMO-SkyMed utilizzerà un radar ad apertura sintetica (SAR) in banda X, che può operare sia di giorno sia di notte, anche in caso di nuvolosità. In foto: Lancio del Primo Satellite COSMO- Sarà impiegato per applicazioni di tipo SkyMed, 25/06/

17 Diventare Socio della AICT è molto semplice. C o m i t a t o d i P r e s i d e n z a Occorre inviare il modulo, scaricabile dal sito compilato di tutti i dati anagrafici e le opzioni corrispondenti e con allegata copia della ricevuta di versamento al numero di fax oppure all indirizzo soci@federaeit.it Ing. Michele Morganti Ing. Maurizio Mayer Dott. Roberto Saracco Ing. Alessandro Vizzarri Prof. Guido Vannucchi Presidente Vice Presidente Vice Presidente Segretario Past President Associazione per la Tecnologia dell Informazione e delle Comunicazioni Casella Postale Roma EUR Tel Fax segreteria@associazioneaict.it 17

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