A1 - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
|
|
- Liliana Gaetana Ferraro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Comune di Bergamo Area Lavori Pubblici Direzione Gestione P.O.P. e Piani del Verde Studio di fattibilità art. 153 D.Lgs. 163/2006 per la realizzazione e gestione di Housing Integrato, presso gli immobili di proprietà Comunale in via Pignolo, 11 e via Ponchia, 8 A- INTERVENTO DI VIA PIGNOLO A1 - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 1
2 GRUPPO DI LAVORO arch. MASSIMO LOCATELLI Coordinamento generale arch. ANGELO BRENA Analisi stato di fatto e sviluppo progetto architettonico arch. BARBARA RONCONI Analisi stato di fatto e sviluppo progetto architettonico arch. SILVIA PERGAMI Inquadramento urbanistico e analisi sostenibilità ambientale dott. DIMITRI ROTA Aspetti normativi e tecnico-amministrativi arch. ROSSANA BETELLI Disegnatore geom. ROCCO PAGANO Disegnatore 2
3 Indice e allegati A1 - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 1. Localizzazione 4 2. Stato di fatto e conservazione 8 3. Riferimenti urbanistici e modalità d intervento Obiettivi del progetto Descrizione delle lavorazioni e dei materiali Economia del progetto 18 A2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE A3 STATO DI FATTO PIANTE PIANO TERRA, PRIMO E SEZIONE A4 STATO DI FATTO PIANTE PIANO SECONDO E SOTTOTETTO A5 PROGETTO PIANTE PIANO TERRA, PRIMO E SEZIONE A6 PROGETTO PIANTE PIANO SECONDO E SOTTOTETTO 3
4 1 LOCALIZZAZIONE L immobile è localizzato all interno del tessuto urbano compatto di impianto medioevale del borgo storico di Pignolo, lungo una delle direttrici di radicamento e risalita verso la città storica antica del nucleo fortificato di Città Alta, attraverso la via Pignolo e la porta S. Agostino, accesso sud-est al viale delle Mura venete. Il tessuto di appartenenza è caratterizzato da edifici di rilievo architettonico e storicotestimoniale, con fronti edilizi a cortina continua lungo strada, che affacciano su una viabilità con limitato traffico veicolare, per lo più legato alla presenza di funzioni residenziali, attività commerciali di vendita al dettaglio e pubblici esercizi. Borgo Pignolo (via Pignolo/via S. Tomaso): cerniera tra città antica (Città Alta) e spazi aperti correlati (parchi pubblici e aree verdi esistenti lungo le Mura) 4
5 L AMBITO DI INTERVENTO: VISTA ZENITALE L AMBITO DI INTERVENTO: INQUADRAMENTO NEL BORGO STORICO (VIA PIGNOLO) La zona è individuata come Zona a Traffico Limitato (ZTL) nel Piano Urbano del Traffico (PUT) ed è dotata del servizio urbano di bike sharing (BiGi Bergamo): la postazione di piazza S. Spirito, che dispone di 8 unità, si trova infatti a poca distanza ed è localizzata in prossimità di reti di trasporto pubblico da e verso il centro cittadino (Centro Piacentiniano e Sentierone). 5
6 VIA PIGNOLO: VISTE PROSPETTICHE DA EST E DA SUD PALAZZO PRINCIPE DI NAPOLI: VISTA PROSPETTICA DA NORD (in rosso l ambito di intervento) 6
7 Il borgo storico di appartenenza, caratterizzato da morfologia urbana tipica dei borghi di impianto medioevale, con lotti molto stretti e allungati, impianto compatto, tipologie edilizie in linea e a corti chiuse, con spazi interni pavimentati, distribuzione e accessi da strada garantiti da androni carrabili o pedonali, fronte continuo lungo strada con presenza di funzioni di tipo commerciale ai piani terra (esercizi pubblici, bar e negozi). Il contesto urbano di via Pignolo è particolarmente centrale e pregiato, anche e soprattutto in relazione ai caratteri storici di pregio che connotano la varietà tipologica ed architettonica degli immobili esistenti, nonché alla continuità/contiguità di tali edifici con quelli lungo la via Torquato Tasso, tra i quali spiccano importanti palazzi storici di istituzioni e servizi (Palazzo della Provincia, Biblioteca Caversazzi, Teatro Donizetti, solo per citare i principali). Più in particolare, l immobile di colloca nel tratto sud della via Pignolo, in prossimità dell incrocio con via Camozzi, importante arteria di accesso al centro cittadino, nonché in continuità con la via Borgo Palazzo, direttrice sud-est accesso alla città attraverso l omonimo borgo storico, con i suoi peculiari caratteri morfo-tipologici. Palazzo Principe di Napoli appare come unità edilizia complessa, caratterizzata dalla sequenza articolata di pieni e vuoti, in un susseguirsi di ambienti connotatati da elementi architettonici e decorativi di pregio; di proprietà comunale e utilizzato in passato con funzione di asilo infantile, si presenta oggi in evidente stato di degrado. Il lotto propone infatti una sequenza ordinata e complessa di alternarsi di corpi edilizi realizzate in diverse epoche, che costituiscono una magnifica sezione storica e morfologica dell origine e del successivo sviluppo storico di questo importante pezzo della città, espresso nelle successive addizioni realizzate verso l interno del lotto. I corpi degli edifici si articolano intorno a spazi aperti di grande significato per le capacita pubbliche e le potenzialità di raccordo ed integrazione rispetto al sistema della residenza, funzione prevalente del tessuto, benché fortemente compenetrata con funzioni commerciali e terziarie ad essa correlate (uffici, studi professionali, negozi e pubblici esercizi). Ingresso da via Pignolo Il negozio su via Pignolo Il primo androne d ingresso L insieme degli edifici che costituiscono l ambito di intervento, appartenenti ad epoche diverse, si presenta con una ricca articolazione a costituire un unico organismo che concentra tra pieni e vuoti la ricchezza dell abitare e delle funzioni urbane che tradizionalmente fanno da supporto e integrazione. 7
8 2 STATO DI FATTO E CONSERVAZIONE Il complesso denominato ex-principe di Napoli è costituito da una serie di quattro fabbricati (di seguito denominati A-B-C-D) disposti perpendicolarmente alla via Pignolo e suddivisi da 3 corti interne, come indicato nella planimetria di seguito allegata. La facciata su via Pignolo al civico, 11 I quattro fabbricati hanno caratteristiche architettoniche differenti, dovute a diverse epoche di costruzione, nonché a varie destinazioni d uso e numero di piani. I due edifici che costituiscono la prima corte (A-B), dotati di bellissimi loggiati, sono disposti su tre piani fuori terra più sottotetto e sono attualmente adibiti ad abitazioni abbandonate, tranne una data in affitto, mentre nella parte al piano terra, prospiciente la via Pignolo, sono presenti due negozi, anch essi in affitto. Vista del loggiato, fabbricato A dal primo cortile Vista del loggiato, fabbricato B dal primo cortile 8
9 Per quanto riguarda la seconda corte questa è delimitata dalla seconda parte del corpo di fabbrica centrale (B), disposto su due livelli, una volta adibiti ad abitazione al piano primo (ora in stato di abbandono) mentre al piano terra sono presenti locali adibiti a deposito. Vista del secondo cortile con il fabbricato che unisce l edificio B e C Gli ultimi corpi di fabbrica (C-D), sono costituiti per l appunto da due fabbricati disposti entrambi su due livelli, che vanno a formare l ultimo cortile che è chiuso all estremità da un muro di cinta confinante con una proprietà privata. Vista del fabbricato C dal cortile 3, costituito da un giardino 9
10 CORPI SECONDARI ANNESSI ALLA STRUTTURA ORIGINARIA MEDIANTE INTERVENTI DI SOSTITUZIONE E ADDIZIONE REALIZZATI NEL SECONDO DOPOGUERRA (ANNI 60) SCHEMA PLANIMETRICO: CORPI DI FABBRICA E CORTILI L epoca di realizzazione risale al XV-XVI secolo, con probabili preesistente di epoca antecedente per quanto riguarda i primi due corpi di fabbrica. La facciata sulla via Pignolo è di epoca rinascimentale (XVI secolo) così come il loggiato della prima corte, costituito da colonne in pietra. Successivamente si sono avute aggiunte e modifiche degli spazi, l ultima delle quali risale al 1968, con la demolizione del porticato ad archi e la realizzazione dell ultimo corpo di fabbrica (D). 10
11 L accesso al complesso avviene dal portone ubicato al numero civico 11 di via Pignolo; la distribuzione orizzontale avviene per mezzo di androni coperti che attraversano perpendicolarmente i tre fabbricati A-B-C. Sono presenti affreschi settecenteschi di pregio nel soffitto della loggia ed in ambienti posti al primo piano del primo cortile. Lo stato di conservazione generale dell intero complesso risulta pessimo: almeno la metà dei locali presenta evidente degrado edilizio e appare in uno stato di completo abbandono. Per quanto riguarda gli aspetti materici, relativamente ad elementi quali pavimenti, intonaci, serramenti e finiture in generale, è necessario distinguere tra i diversi corpi di fabbrica, che di seguito vengono illustrati con maggiore dettaglio. Corpo di fabbrica A Rappresenta il fabbricato di maggior pregio architettonico, con un bellissimo loggiato sostenuto da colonne in pietra arenaria di pregevole fattura con decori e affreschi nei soffitti, distribuito su tre piani fuori terra, più sottotetto. Al piano terra sono presenti due negozi attualmente in uso, in discreto stato di conservazione; nel loggiato sono innestate le scale che portano ai piani superiori. Al piano primo è presente un unico appartamento, attualmente vuoto. Al contrario, l appartamento al secondo piano risulta attualmente occupato da un inquilino in affitto. Entrambi gli appartamenti sono costituiti da locali molto ampi, di pregevole fattura, con soffitti in legno e/o con decori e affreschi, suddivisi internamente sulla base delle murature portanti, che, necessariamente, condizioneranno futuri lavori di risanamento. Il terzo piano è costituito da un ampio sottotetto al rustico, attualmente utilizzato come deposito, che presenta una altezza adeguata a consentire un suo recupero ai fini abitativi. Corpo di fabbrica B Vale lo stesso discorso del corpo di fabbrica A, anche qui è presente un bellissimo loggiato sostenuto da colonne in pietra arenaria di pregevole fattura con decori e affreschi nei soffitti. Al piano terra sono presenti dei locali a volta attualmente utilizzati come depositi, in pessimo stato di conservazione, nel loggiato collegato per mezzo di ballatoio a quello del corpo di fabbrica A, si innestano le scale che portano ai piani superiori, al piano primo è presente un appartamento attualmente vuoto, così come al secondo piano, anche qui gli appartamenti sono costituiti da locali molto ampi, di pregevole fattura con soffitti in legno e/o con decori e affreschi, l appartamento al primo piano si innesta sulla terrazza retrostante che collega al corpo di fabbrica C, dove si sviluppano tre ambienti del medesimo appartamento. Il terzo piano è costituito da un sottotetto al rustico, utilizzato come solaio, con una altezza troppo bassa, che non permette un recupero ai fini abitativi. Corpo di fabbrica C Racchiude l ultimo cortile ed è disposto su due livelli; al piano terra è presente lo spazio un tempo occupato dall asilo Ex Principe di Napoli, distribuito tramite un androne coperto che conduce al terzo cortile. Alla sinistra dell androne si trovano gli spazi destinati originariamente a servizi igienici, il locale caldaia, la cucina dell asilo, nonchè due ampi saloni, uno con soffitto a volta e l altro realizzato negli anni 60, che costituivano probabilmente le aule. Al piano primo sono collocati la chiesetta dell asilo, con una veranda ed una terrazza, mentre nella zona corrispondente e a sinistra dell androne sono presenti un alloggio e un laboratorio, attualmente in affitto e pertanto in uso, con accesso diretto da due differenti scale esterne, evidentemente realizzate in epoca recente, dopo la chiusura dell asilo. 11
12 Corpo di fabbrica D L ultimo corpo di fabbrica è invece disposto perpendicolarmente al precedente e pertanto anche alla via Pignolo, ed è costituito da un fabbricato costruito negli anni 60, disposto su due livelli, collegati da una scala a chiocciola esterna, con struttura in cemento armato e mattoni a vista, del tipo a portico chiuso con ampi serramenti in ferro e vetro. Dai documenti consultati questo ampliamento è stato realizzato andando a demolire un porticato ad archi, probabilmente della stessa epoca del resto dell immobile. Lo stato di conservazione generale risulta pessimo, anche in considerazione della mancata manutenzione che si protrae ormai da diversi anni. Segue una breve illustrazione degli elementi costitutivi il manufatto nei diversi corpi descritti. La copertura La copertura è da distinguere a seconda dei corpi di fabbrica, abbiamo infatti per i fabbricati A, B e C una copertura tradizionale in legno con struttura portante costituita da capriate e pilastri/murature in mattoni pieni a sostegno delle travi di colmo e delle terzere con soprastanti travetti sempre in legno. Per quanto riguarda lo stato di conservazione questo è discreto, si riscontrano i problemi tipici del legno come fessurazioni longitudinali più o meno profonde, insite nella natura stessa del materiale e pertanto non provocate da fenomeni esterni e fenomeni di polverulenza e sporcizia. Per quanto riguarda il manto di copertura questo è costituito da un assito aperto, su cui poggiano direttamente i coppi a canale, che privi di sistema di fissaggio risultano in molte zone scivolati fin dentro il canale, con conseguenti fenomeni di infiltrazione nei locali sottostanti. Per quanto riguarda invece il fabbricato D, come già detto realizzato negli anni 60, abbiamo una copertura costituita da travetti in legno che poggiano su muricci di mattoni sostenuti dal sottostante solaio latero-cementizio, mentre il manto di copertura è realizzato da tegole marsigliesi. Le strutture Anche in questo caso dobbiamo distinguere tra i primi tre corpi di fabbrica e il fabbricato D realizzato negli anni 60, con struttura costituita da travi, pilastri e solai in cemento armato, senza particolari problemi delle strutture. Mentre il resto dell immobile conserva ancora le strutture originarie, con grosse murature in pietra, solai a copertura del piano terra costituiti da volte di vario tipo, mentre i solai dei piani superiori sono tutti in legno, le scale sono costituite da masselli in pietra arenaria. Da una analisi superficiale non ci sono particolari problemi strutturali, anche se i solai in legno dovranno essere verificati in funzione delle normative vigenti per quanto riguarda l inflessione e la rigidità, anche in funzione delle differenti destinazioni d uso che saranno previste. Le finiture Sono pregevoli per quanto riguarda di fabbricati A e B, dove la mancata manutenzione ha consentito di salvaguardare gli elementi tipologici e materici originali, anche se ora necessitano però di profonde opere di restauro. Per gli altri due fabbricati, che nel corso degli anni hanno assunto differenti destinazioni d uso e quindi sono stati oggetti di vari lavori di adeguamento alle mutate esigenze funzionali, si sono snaturate le caratteristiche originali. A seguito della chiusura dell asilo, i locali sono stati oggetto di opere che hanno suddiviso gli ambienti con tramezzature più o meno posticce, sovrapponendo pavimentazioni resilienti su quelle esistenti. Tutti questi interventi, oltre ad aver stravolto le caratteristiche architettoniche del manufatto, né hanno anche cambiato la configurazione materica originaria, andando così a rimuovere tutti gli elementi tipologici e materici caratteristici. 12
13 I serramenti Lo stato di conservazione generale risulta pessimo, anche se dobbiamo distinguere tra i fabbricati A e B dove in molti casi è possibile un restauro dei manufatti originari, di gran pregio, e gli altri due corpi di fabbrica, dove i serramenti sono stati sostituiti nel corso degli anni con manufatti di scarsa qualità per i quali si rende necessaria la completa sostituzione. Gli impianti Gli impianti sono decisamente obsoleti e privi dei requisiti previsti per norma. L impianto di riscaldamento, originariamente centralizzato e destinato a provvedere alle necessità derivanti dalla destinazione pubblica ad asilo, ora è completamente inservibile. Gli attuali occupanti i diversi spazi hanno provveduto in modo differente, mediante installazione autonoma di impianti parziali e posticci, tra cui alcune stufe. Anche la parte elettrica, ogni inquilino ha provveduto a realizzare l impianto della propria porzione più o meno nel rispetto della normativa. 3 RIFERIMENTI URBANISTICI E MODALITA D INTERVENTO Nel Piano di Governo del Territorio (elaborato ai sensi della legge regionale 12/ s.m.i. e approvato nel 2010, il Palazzo Principe di Napoli risulta inserito all interno dell Ambito Strategico 1 del Documento di Piano, dedicato alla individuazione delle strategie di azione legate allo sviluppo del progetto urbano denominato Polo dell Arte, della Cultura e del Tempo Libero. All interno di tale ambito urbano strategico trovano collocazione alcuni degli Ambiti di Trasformazione più importanti del PGT, tra cui il progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione dello Stadio Comunale e il programma di valorizzazione del complesso ex-caserme Montelungo- Colleoni/Palazzetto dello Sport. L Ambito risulta inoltre interessato da specifiche azioni relative al potenziamento delle connessioni ecologico-ambientali e ciclo-pedonali del sistema dei parchi storici (Marenzi, Suardi, Galgario) a completamento e supporto delle importanti polarità storico-artistiche e culturali esistenti (Università, Accademia Carrara, GAMeC, Lazzaretto), oltre che da specifici progetti per opere infrastrutturali a scala urbana (risalita di Città Alta, riqualificazione asse via Baioni e viale Giulio Cesare, parcheggi di interscambio in struttura). Elaborato cartografico relativo all Ambito Strategico AS1- Polo dell Arte, della Cultura e del Tempo Libero 13
14 AMBITO STRATEGICO AS1- POLO DELL ARTE, DELLA CULTURA E DEL TEMPO LIBERO : POLARITA URBANE Il borgo di Pignolo, collocato al limite dell Ambito Strategico, si relazione con gli spazi verdi pubblici, nel sistema di relazioni complesse tra queste e con le polarità urbane, attrezzature pubbliche e servizi in esso presenti. Nel quadro strategico- programmatico e previsionale declinato negli atti del Piano di Governo del Territorio per il contesto urbano individuato dall Ambito Strategico della Y, il Polo dell Arte, della Cultura e del Tempo Libero, il Palazzo Principe di Napoli beneficia delle azioni e dei progetti di riqualificazione urbana e valorizzazione edilizio-ambientale proposti nel Documento di Piano. Per quanto riguarda il Piano delle Regole, entrambi gli immobili appartengono al Sistema Insediativo. Palazzo Principe di Napoli è collocato nell Ambito della Città Storica antica e moderna, all interno di uno dei tessuti storici stratificati su impianti originari, denominato TS2 - Tessuto dei Borghi Storici e risulta parzialmente individuato come IU5 - Intervento in corso di attuazione in ragione del suo inserimento tra gli interventi previsti dal Piano di Zona. 14
15 Le prescrizioni relative agli interventi ammessi, alle destinazioni d uso e alle modalità di intervento per il tessuto dei Borghi Storici sono definite negli artt. 23.1, 23.3 e delle Norme del Piano delle Regole, nonché indicate nella Scheda n della Raccolta A - Borgo Pignolo del Catalogo dei Borghi Storici, Allegato 1 dello stesso piano. Per maggiore chiarezza si riportano, in sintesi, le principali prescrizioni previste in tali articoli relativamente all immobile oggetto. Nella Città Storica antica e moderna gli interventi edilizi e urbanistici sono finalizzati al perseguimento dei seguenti obiettivi: - la conservazione degli specifici caratteri storico-morfologici presenti nei tessuti urbani esistenti, anche attraverso l eliminazione delle superfetazioni (aggiunte di volumi incoerenti con l edificio originario o con il suo ampliamento organico, tra cui sopraelevazioni e volumi pensili, occlusioni di balconi e logge, manufatti aggiunti nei cortili, quali autorimesse, magazzini,...); - la preservazione della destinazione d uso residenziale prevalente, nonché del tessuto artigianale e commerciale ancora presente (esercizi commerciali e attività artigianali di piccole dimensioni); - il restauro dei complessi edilizi e delle emergenze storiche di rilievo con la valorizzazione del loro ruolo storico-morfologico, funzionale e simbolico nella struttura urbana; - la tutela e la valorizzazione dei beni archeologici, siano essi parti strutturali o decorative inglobate in costruzioni di epoca successiva, ovvero organismi edilizi autonomi; - la manutenzione qualitativa degli spazi aperti esterni (strade, piazze, aree sistemate a verde) e interni (corti, giardini, orti); - la riqualificazione degli edifici e delle aree degradate anche attraverso interventi di demolizione con o senza ricostruzione e il ridisegno degli spazi aperti. Più in particolare, per quanto riguarda i tessuti storici stratificati su impianti originari come il tessuto dei Borghi Storici (TS2), il Piano delle Regole prevede la riqualificazione e trasformazione del patrimonio edilizio, attraverso la tutela della sua capacità di essere significativo alla scala microurbana e di connotare profondamente la cultura spaziale dell intero centro storico. Le destinazioni d uso ammesse sono quelle tipiche della Città Storica antica e moderna: la funzione principale prevista è quella residenziale, in tutte le tipologie previste dal Piano delle Regole (libera, convenzionata e sociale), con possibilità di insediare funzioni secondarie ad essa complementari, tra cui: - attività di tipo artigianale (laboratori per artigianato di piccola produzione, centri di servizio, uffici tecnici e spazi espositivi); - attività di tipo terziario, sia di tipo diffuso (per attività e artigianato di servizio), sia per uffici di tipo avanzato (servizi urbani, area finanziaria, comunicazioni, business marketing); - attività commerciali per vendita al dettaglio (fino a 250 mq di Superficie di vendita) e MSV fino a massimo 400 mq di Superficie di vendita); - attività ricettivo-alberghiere (fino a 30 stanze, B&B, affittacamere), pubblici esercizi e locali pubblici (ristorazione, spettacoli); - servizi pubblici e privati di uso pubblico. La modalità di intervento prevista nella Scheda dei Borghi è di tipo conservativo (restauro), in ragione dell inserimento del fabbricato all interno del tessuto storico del borgo, classificato come zona omogenea territoriale di tipo A, come indicato nell elaborato cartografico del Piano delle Regole relativo alle Zone Omogenee (ex D.M. 1444/68), di cui si riporta di seguito un estratto. 15
16 PRINCIPE DI NAPOLI:PIANO DELLE REGOLE - PR9 ZONE OMOGENEE TERRITORIALI - ESTRATTO Per quanto riguarda la modalità di intervento, come già anticipato nel capitolo relativo all analisi dello stato di fatto, è indispensabile fare una precisa distinzione tra fabbricati, considerando i corpi A - B come unità autonome rispetto agli altri corpi C - D, in ragione delle differenti caratteristiche tipologiche e storico-testimoniali. Per i corpi A e B, infatti, le caratteristiche architettoniche, la storia e gli elementi di pregio presenti e rilevabili in situ impongono un tipo d intervento di restauro e risanamento conservativo; al contrario, sul resto del fabbricato (corpi C e D) è possibile intervenire con opere più prossime alla ristrutturazione edilizia, sempre comunque nel rispetto del contesto. Si sottolinea inoltre che, l immobile è interessato da vincolo ope legis ai sensi del D. Lgs. 42/2004 Codice Beni Culturali e paesaggio, in quanto immobile pubblico la cui realizzazione risulta antecedente a cinquant anni, oltrechè dal vincolo ambientale D - Zona Borghi Pignolo-S. Tomaso, emesso con Decreto Ministeriale in data 09/12/1963, come si evince dall estratto relativo all elaborato cartografico PR8 - Vincoli e tutele di seguito allegato. L intervento progettuale previsto sull ambito di Palazzo Principe di Napoli risulta pertanto assoggettato all obbligo di richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza per i beni architettonici e il Paesaggio, ai sensi di quanto previsto dal D.M. 42/2004 e in relazione al vincolo ambientale che interessa la richiamata Zona D - Borghi Pignolo - S. Tomaso. 16
17 4 OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto ipotizzato ha privilegiato nei corpi A e B la localizzazione delle funzioni commerciali (bar-ristorante) e residenziali, collocando le prime al piano terra (con affaccio sul primo cortile) e riservando gli spazi degli altri piani alle 8 unità abitative previste, con la seguente distribuzione: 3 alloggi per residenza sociale al primo piano, 5 alloggi per residenza a canone moderato al secondo piano e sottotetto. Gli alloggi per residenza sociale sono costituiti da tre bilocali (destinati a 3 utenti ciascuno); gli alloggi a canone moderato sono costituiti da quattro bilocali (di cui tre per 3 utenti ciascuno, uno per 2 utenti) e un trilocale (4 utenti), per complessivi 24 utenti. I corpi C e D, di minore pregio edilizio e più adattabili ad esigenza funzionali (quindi più flessibili e adatti alla ristrutturazione) sono nel progetto destinati ad accogliere gli spazi per uffici e quelli per associazionismo artistico/centro di aggregazione culturale, nonché i locali di servizio per servizi igienico-sanitari, deposito biciclette e ciclo-officina (piano terra), oltre alla struttura ricettiva dell ostello (piano primo), destinata ad accogliere 35 ospiti. 5 DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI E DEI MATERIALI Vengono di seguito analizzate e descritte in modo sintetico le opere principali necessarie, per il completo recupero dell immobile, suddivise per gli elementi principali costituenti il manufatto. La copertura Gli interventi necessari sono prettamente di tipo conservativo, in considerazione del discreto stato di conservazione delle strutture lignee dell orditura primaria. Queste ultime potranno essere mantenute, realizzando interventi puntuali di consolidamento e interventi generalizzati di restauro, con eventuali sostituzioni localizzate di alcuni elementi. I travetti dell orditura secondaria, il manto di copertura e le lattonerie dovranno essere completamente sostituiti, sempre nel rispetto dei caratteri tipologici, anche in un ottica di miglioramento della coibentazione termica. Le strutture Le strutture in muratura, le volte e i solai in latero-cemento non presentano problematiche tali da rendere necessarie pesanti opere di consolidamento delle stesse, anche se dovrà comunque essere effettuata una verifica in sede di progettazione esecutiva, in funzione delle nuove destinazioni d uso. I solai lignei dovranno essere consolidati per ridurre l inflessione e aumentarne la rigidità, attraverso idonee soluzioni esecutive, nel rispetto delle parti in vista di pregio, sia di quelle in legno che di quelle in intonaco, che presentano superfici decorate e affrescate. La realizzazione delle previste funzioni sociali (servizi) e ricettive dovrà considerare la necessità di realizzare almeno un nuovo corpo scale di distribuzione verticale con annesso vano ascensore predisposto all utilizzo da parte delle persone disabili, oltre ad un ballatoio al primo piano per distribuire il corpo di fabbrica D. Per quanto riguarda le nuove partizioni interne, queste dovranno essere realizzate nel rispetto delle strutture murarie portanti e delle parti di pregio (architettoniche e decorative) presenti nei corpi di fabbrica A e B. Per tutti i locali posti al piano terra, sarà necessario realizzare idoneo vespaio areato, e procedere ad una valutazione dello stato di consistenza delle fondazioni. Le finiture Bisogna distinguere tra i fabbricati A e B dove si dovrà tendere il più possibile al restauro e recupero delle finiture di pregio esistenti, tenendo conto della necessità comunque di procedere al completo rifacimento degli impianti. Per gli altri due fabbricati, viste le caratteristiche a la 17
18 molteplicità degli interventi che hanno profondamente snaturato le caratteristiche tipologiche e architettoniche, nonché la presenza di differenti materiali con diversi livelli di qualità e stati di conservazione, le attuali finiture (con particolare riferimento alle pavimentazioni) dovranno essere completamente riviste, effettuando interventi di sostituzione in un ottica comunque rispettosa della natura storica del manufatto. Serramenti Valgono le stesse considerazioni fatte per le finiture; dovranno pertanto essere attuati interventi mirati a recuperare il più possibile gli elementi di pregio dei primi due corpi di fabbrica, mentre gli elementi nuovi dovranno dimostrarsi rispettosi delle caratteristiche architettoniche del manufatto. Gli impianti Il progetto di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dovrà prevedere il completo rifacimento della componente impiantistica, in coerenza e applicazione delle norme regionali relative al risparmio energetico, benché queste non risultino obbligatorie per il fabbricato in oggetto, in considerazione del fatto che si tratta di un immobile vincolato. Si dovrà pertanto procedere al completo rifacimento dell impianto di riscaldamento, di quello idrico-sanitario, della rete di collettamento delle acque nere e bianche, dell impianto elettrico, della rete di telefonia-dati, nonché dell impianto antintrusione e antincendio, di quello citofonico, della antenna TV e dell ascensore, in considerazione delle diverse destinazioni d uso. Il complesso delle opere dovrà consentire di ricavare presuntivamente le funzioni e destinazioni d uso descritte, negli obiettivi del progetto. A.6 ECONOMIA DEL PROGETTO Per la valutazione dei costi per il recupero dell intero immobile, si è partiti prendendo come riferimento il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione del complesso edilizio principe di Napoli 1 lotto, approvato nel Sulla scorta della suddetta stima si è proceduti ad una valutazione comparativa, sugli edifici A e B adattando gli importi parametrici alla diversità tipologica dei manufatti rispetto ai fabbricati C e D oggetto del suddetto progetto. Pertanto scomponendo l intervento nelle differenti categorie di lavori da realizzare, si possono stimare i seguenti costi: RIMOZIONI E DEMOLIZIONI ,00 SCAVI, VESPAI CONSOLIDAMENTI E OPERE STRUTTURALI ,00 COPERTURA ,00 OPERE EDILI, SOTTOFONDI, INTONACI E ASSISTENZE MURARIE ,00 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI ,00 SERRAMENTI E OPERE DA FABBRO ,00 TINTEGGIATURE E VERNICIATURE ,00 OPERE DI RESTAURO ,00 OPERE ESTERNE ,00 CANTIERAZIONE E SICUREZZA ,00 IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI COMPRESI CORPI ILLUMINANTI ,00 IMPIANTI IDRICO, SANITARIO, GAS-METANO E TERMICO ,00 TOTALE ,00 18
19 Che portano al seguente quadro economico complessivo per quanto riguarda il complesso del Principe di Napoli A) LAVORI A BASE D APPALTO ONERI DELLA SICUREZZA , , ,00 TOTALE A BASE D APPALTO ,00 B) SOMME A DISPOSIZIONE DELL OPERATORE - Per I.V.A. al 10% su , ,00 - spese tecniche per incarichi - spese pubblicità - modifica e allacciamenti ai pubblici servizi , , ,00. TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE ,00 IMPORTO TOTALE DELL OPERA ,00 19
B1 - RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
Comune di Bergamo Area Lavori Pubblici Direzione Gestione P.O.P. e Piani del Verde Studio di fattibilità art. 153 D.Lgs. 163/2006 per la realizzazione e gestione di Housing Integrato, presso gli immobili
DettagliDESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO
DESCRIZIONE DEL SITO TIPO D INTERVENTO Il complesso immobiliare, oggetto di richiesta di variante, è ubicato in Comune di CAVOUR, Via Gioberti - Piazza San Martino n 2, ed è costituito da un area si sui
DettagliP.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004
Comune di Farra di Soligo Re gione del Veneto Pr ovincia di Treviso P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004 elaborato P-06 D A p r i l e 2 0 1 4 A d o z i o n e D. C. C. n 1 d e l 9. 0 1.
DettagliUNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2
UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2 E POSTO AUTO SCOPERTO SITO IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int.1 2. DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE
DettagliRoma - Viale Angelico, 84c - scala A - piano primo - int. 1
Roma - Viale Angelico, 84c - scala A - piano primo - int. 1 2. DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE DELL UNITÀ IMMOBILIARE 2.1 Caratteristiche estrinseche dell edificio in cui è ubicata l unità immobiliare L
DettagliSTUDIO DI FATTIBILITA
COMUNE DI CASTELLANZA MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI EDILIZA RESIDENZIALE PUBBLICA anno 2015 Redatto da: f.to Geom. Elisa Bissola Scheda 1 1) DENOMINAZIONE DELL OPERA CENTRO DI RESPONSABILITA Area
DettagliLo stato attuale dei luoghi è illustrato nelle tavole dedicate e nella documentazione fotografica.
RELAZIONE TECNICA Nel corso dei diversi sopralluoghi tecnici effettuati si sono riscontrate innumerevoli problematiche legate allo stato di conservazione degli edifici nel loro complesso e in particolar
DettagliPUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico
PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) 1. Generalità Avviso pubblico La regione dell Umbria, con DGR 7 aprile 2013, n. 281, ha approvato l avviso per la presentazione
DettagliImmobile sito in Milano, via Battista De Rolandi 8 INDICAZIONI URBANISTICHE
Immobile sito in Milano, via Battista De Rolandi 8 INDICAZIONI URBANISTICHE 1 PREMESSA. Il sottoscritto arch. Luca Oppio su incarico della Proprietà del compendio immobiliare in Milano, via Battista De
DettagliStima di un vecchio fabbricato da ristrutturare, a uso residenziale, ubicato in zona storica nella città di Mantova
Caso 0 Copyright 2004 The Companies srl Stima di un vecchio fabbricato da ristrutturare, a uso residenziale, ubicato in zona storica nella città di Mantova Indice Conferimento dell incarico e quesito di
DettagliART. 18 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO
ART. 18 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO * Definiscono gli interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che nel rispetto
DettagliUNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, int.1
UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, int.1 E BOX AUTO SITO IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala B, piano terra, n.2 2. DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE DELLE UNITÀ
DettagliCOMUNE DI BUCCINO Provincia di Salerno
Pagina1 SCHEDA UNITA IMMOBILIARE Pianta stato di fatto Localizzazione Comune: BUCCINO c.a.p : 84021 Provincia: Salerno Zona: Centro storico denominazione stradale: Via Roma/Q. Di Vona n civico: s.n.c Superficie
DettagliLivello 2 - Non sono previste modifiche al progetto precedentemente approvato.
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Le modifiche cui si riferisce la presente richiesta di variante non sono sostanziali e sono conseguenti principalmente agli aggiustamenti progettuali per adeguarsi alle strutture
DettagliPROGETTO DI: STRAORDINARIA MANUTENZIONE DEL CORPO E DELL AREA EX ROSSI SUD PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA PROVINCIALE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
PROGETTO DI: STRAORDINARIA MANUTENZIONE DEL CORPO E DELL AREA EX ROSSI SUD PER LA NUOVA SEDE DELLA POLIZIA PROVINCIALE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Premessa Oggetto del presente progetto di manutenzione
DettagliAGGIORNAMENTO SCHEDE UNITA EDILIZIE ALLEGATO G AL PIANO DI GESTIONE delle TENUTE DI TOMBOLO E COLTANO (ESTRATTO)
ENTE PARCO REGIONALE MIGLIARINO SAN ROSSORE MASSACIUCCOLI AGGIORNAMENTO SCHEDE UNITA EDILIZIE ALLEGATO G AL PIANO DI GESTIONE delle TENUTE DI TOMBOLO E COLTANO (ESTRATTO) 1 2 3 UNITA EDILIZIA N. 1 Sono
DettagliSCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE
SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE In adeguamento al Regolamento n.1 di attuazione della legge regionale n. 50/2012, articolo 2 - comma 6, nel Comune di Tezze sul Brenta è stata individuata un area degradata
DettagliCOMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO
COMUNE DI GALLIO VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO SCHEDA DI RILEVAMENTO E DI NORMATIVA N. 182 UNITA DI RILEVAMENTO / CENTRO STORICO del Capoluogo della frazione
DettagliRELAZIONE TECNICA E VALUTAZIONE PAESAGGISTICA
PERMESSO DI COSTRUIRE CONVENZIONATO CON PIANO DI RECUPERO RELAZIONE TECNICA E VALUTAZIONE PAESAGGISTICA Ristrutturazione edilizia con cambio di destinazione d uso e recupero del sottotetto Fabbricato sito
DettagliROMA - PIAZZA DI SPAGNA ATTICO CON TERRAZZINO PANORAMICO
ROMA - PIAZZA DI SPAGNA ATTICO CON TERRAZZINO PANORAMICO PIAZZA DI SPAGNA Roma Piazza di Spagna, 35 Esclusivo Attico posto all ultimo piano di signorile stabile d epoca LOCALI AMPI E SPAZI FINESTRATI SUPERFICIE
DettagliMODELLO PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE
CITTÀ DI FOLIGNO AREA GOVERNO DEL TERRITORIO E BENI CULTURALI Servizio Sportello Unico Edilizia Servizio Edilizia Via dei Molini, 20/a Corso Cavour, 89 MODELLO PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE
DettagliLAVORI DI MANUTENZIONE E RELATIVA STIMA ECONOMICA
LAVORI DI MANUTENZIONE E RELATIVA ECONOMICA Palazzina ingresso lato ponente Superficie commerciale coperta mq 204 circa Superficie commerciale esterna: mq 85 circa, non accessibile veicolarmente Piani:
DettagliScuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA
Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Prova pratico-grafica (6 ore) 1 Tema Progetto di Villa Urbana
DettagliCOMUNE DI BUCCINO Provincia di Salerno
Pagina1 SCHEDA UNITA IMMOBILIARE Pianta stato di fatto Localizzazione Comune: BUCCINO c.a.p : 84021 Provincia: Salerno Zona: Centro storico denominazione stradale: Via S.Elia n civico: s.n.c. Superficie
Dettagli1. INSERIMENTO URBANISTICO
A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance OPERE DI COLLETTAMENTO DELLA RETE FOGNARIA AL NUOVO DEPURATORE RELAZIONE INSERIMENTO URBANISTICO Data Aprile 2015 Codice PGI G089-0636-000 Codice Commessa
DettagliLe agevolazioni fiscali per la tua casa
Nel primo video abbiamo parlato di: Introduzione alle agevolazioni fiscali In cosa consiste Chi può usufruirne Cumulabilità con altre agevolazioni Aliquota IVA applicabile 1 Cosa vediamo nel secondo video
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE
DettagliLAVORI DI RECUPERO EDILIZIO E ADEGUAMENTO NORMATIVO PIANO TERRA EDIFICIO VIA MURONI, 25 CIG 1338687F71 RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESECUTIVO
LAVORI DI RECUPERO EDILIZIO E ADEGUAMENTO NORMATIVO PIANO TERRA EDIFICIO VIA MURONI, 25 CIG 1338687F71 RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESECUTIVO Premessa Il progetto è stato redatto seguendo le esigenze della
DettagliART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti)
ART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti) La zona è destinata ad accogliere attrezzature e servizi pubblici o ad uso pubblico di interesse generale su scala territoriale: uffici pubblici o privati di interesse
DettagliRILIEVO CONSISTENZE STRUTTURE COMUNALI AD USO TECNICO-AMMINISTRATIVO FINALIZZATO ALLA AGGREGAZIONE DELLE STESSE IN SEDE UNICA
RILIEVO CONSISTENZE STRUTTURE COMUNALI AD USO TECNICO-AMMINISTRATIVO FINALIZZATO ALLA AGGREGAZIONE DELLE STESSE IN SEDE UNICA SERVIZIO PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI SU STRUTTURE Il Responsabile (Arch.
DettagliALLEGATO 1 SCHEDA DESCRITTIVA DEI BENI
ALLEGATO 1 SCHEDA DESCRITTIVA DEI BENI 1. IMMOBILE IN VIA SANTA MARIA 50, PIANO TERRA 2. APPARTAMENTO IN VIA SANTA MARIA 50, PIANO PRIMO LATO SX 3. APPARTAMENTO IN VIA SANTA MARIA N. 50, PRIMO PIANO LATO
DettagliNORME TECNICHE D ATTUAZIONE
COMUNE DI CLES PROVINCIA DI TRENTO NORME TECNICHE D ATTUAZIONE VARIANTE AL P.R.G. INTEGRAZIONE DELLA SCHEDATURA DEL CENTRO STORICO Redatto da: Zanolini arch. Paola Data: Prima Adozione: Adozione Definitiva:
DettagliLa Rampa Progetto villa singola in classe A Noceto (Pr)
La Rampa Progetto villa singola in classe A Noceto (Pr) Albinia Tre srl via Roma 12/2 25049 ISEO (Bs) tel. 030-981959 - fax 030-9868498 www.pelli.it - www.larampa.net email: albiniatre@pelli.it Inserimento
DettagliServizio di documentazione tributaria
Ministero dei Lavori Pubblici Decreto del 02/08/1969 Titolo del provvedimento: (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27/08/1969) Preambolo. Preambolo IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI Visto l'art.
DettagliINDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.
DettagliSoc...a r.l., con sede in., via., n.., CF. .., iscritto all ordine, della provincia di.., al n.. RELAZIONE TECNICA
OGGETTO: Progetto per la costruzione di un edificio residenziale, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, composto da n.. alloggi, da realizzare nella zona di, in via, denominata. Ditta: Soc...a r.l.,
DettagliCITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO
CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO SETTORE GESTIONE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Piazza Giovanni XXIII, n. 6 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PREMESSA Ai
DettagliParco commerciale. Anda srl Piazza Calini, 9 25030 Mairano (BS) tel. 030.2943331-030.9759764 fax. 030.9759765 - mail: info@almoi.
Parco commerciale La società Anda srl, specializzata nello sviluppo di iniziative immobiliari in VENDITA e AFFITTO, principalmente destinate al commercio, dopo un accurato studio di fattibilità ha iniziato
DettagliVENDITA ALL ASTA DI 5 ALLOGGI NEL CENTRO STORICO DI CAMPAGNOLA EMILIA, PALAZZO BACCARINI
VENDITA ALL ASTA DI 5 ALLOGGI NEL CENTRO STORICO DI CAMPAGNOLA EMILIA, PALAZZO BACCARINI Per informazioni rivolgersi a: ACER ing. Croxatto 0522-236641, sig.ra Agostini 0522-236605 COMUNE DI CAMPAGNOLA
DettagliP.R.G. del comune di BOCENAGO PIANO INSEDIAMENTI STORICI Unita Edilizia Nr.: 41
P.R.G. del comune di BOCENAGO PIANO INSEDIAMENTI STORICI Unita Edilizia Nr.: 41 Comprensorio C8 - Giudicarie N. particella ed. o fond..132 Comune Amministrativo Bocenago Data rilievo 21/06/07 Comune Catastale
DettagliRegolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni
Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.
DettagliPERIZIA TECNICA DI STIMA
Provincia di Alessandria DIPARTIMENTO AMBIENTE TERRITORIO E INFRASTRUTTURE DIREZIONE EDILIZIA - TRASPORTI UFFICIO TECNICO EDILIZIA PERIZIA TECNICA DI STIMA Ex Casa Cantoniera Lungo la ex S.S. n 35 dei
DettagliC.so Italia, 19 20122 Milano S.C. Gestione Patrimonio e Servizio Tecnico. Allegato 2
C.so Italia, 19 20122 Milano S.C. Gestione Patrimonio e Servizio Tecnico Allegato 2 PROGETTO PRELIMINARE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA SEDE DI P.LE ACCURSIO, 7 - PALAZZINA A OPERE DI STRAODINARIA MANUTENZIONE,
DettagliNUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE - AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE N 2: Piano di Recupero N 3 Albergo Trieste - via San Rocco
NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE - AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE N 2: Piano di Recupero N 3 Albergo Trieste - via San Rocco ORTOFOTO PLANIMETRIA AEROFOTOGRAMETRICA (scala 1:1000) Nuclei di antica formazione Criteri
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE
DettagliCOLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri
SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00
DettagliRiqualificazione di Piazza Pellini: complesso di parcheggi, piazza e uffici nel centro Storico
Riqualificazione di Piazza Pellini: complesso di parcheggi, piazza e uffici nel centro Storico Concorso, 2 classificato Perugia 2001 Massimo e Gabriella Carmassi con Paolo Vinti Il nostro progetto si propone
DettagliINTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO
INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO SPECIALISTICA OPERE INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE
DettagliPIANO DEL COLORE (compilazione obbligatoria per interventi nel centro storico) A - Documentazione da allegare
COMUNE DI SAN GIOVANNI LIPIONI PIANO DEL COLORE (compilazione obbligatoria per interventi nel centro storico) allegati A Scheda da allegare alla richiesta di Permesso di costruire SCIA o CIL A - Documentazione
DettagliPadova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova PRESENTAZIONE
Padova st innovazione Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova PRESENTAZIONE La ZIP Nord 1.500.000 mq di superficie complessiva Oltre 150 lotti attrezzati Oltre 450 proprietari
DettagliArt. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio
Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio Art. 6 Comparti sottoposti a ristrutturazione edilizia
DettagliCOMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO
COMUNE DI GALLIO VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO SCHEDA DI RILEVAMENTO E DI NORMATIVA N. 143 UNITA DI RILEVAMENTO / CENTRO STORICO del Capoluogo della frazione
DettagliAllegato D2) COMUNE DI CREMONA. SCHEDA TECNICA IMMOBILE A DESTINAZIONE RESIDENZIALE posto in Comune di Cremona via Agazzina n. 6
COMUNE DI CREMONA SCHEDA TECNICA IMMOBILE A DESTINAZIONE RESIDENZIALE posto in Comune di Cremona via Agazzina n. 6 DESCRIZIONE DEL BENE Ubicazione L edificio oggetto di stima è posto nel Comune di Cremona,
DettagliP I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E
comune di CAMPOSANTO P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E Norme di specificazione per gli interventi di ricostruzione e/o delocalizzazione di edifici posti in territorio rurale vincolati dalla
DettagliEsempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef
Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari Allargamento porte Allargamento porte e finestre esterne Allarme finestre esterne Ampliamento con formazione di volumi tecnici Apertura interna Ascensore
Dettagli5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF
5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità
DettagliUBICAZIONE Il Comune di Legnano
Ex Fonderia LEGNANO UBICAZIONE Il Comune di Legnano Il Comune di Legnano ha 60.000 abitanti ed è situato a circa 20 km a nord ovest di Milano. L area della Ex Fonderia, inserita in un contesto prettamente
DettagliAllegati alle NTA. A - Allegati sulla qualità architettonica
Allegati alle NTA A - Allegati sulla qualità architettonica AGGIORNAMENTI: Variante n. 232 approvata con atto di C.C. n. 10 del 24.03.2015 A3 - Disciplinare tecnico per la conservazione e il recupero
Dettagli2- scuola in via dei Marsi 58
2- scuola in via dei Marsi 58 MATRICOLA EDIFICIO 3332, 3333 MUNICIPIO III ARCHIVIO CONSERVATORIA posizione 1105-1433 CATASTO foglio 615 part. 87, 101 TIPO DI SCUOLA Scuola dell infanzia DENOMINAZIONE ATTUALE
DettagliCOSA SI PUO' DETRARRE
COSA SI PUO' DETRARRE Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità alle normative edilizie locali. INTERVENTI
DettagliDetraibile. Installazione di macchinari esterni
INTERVENTI SULLE SINGOLE UNITA' IMMOBILIARI INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ Accorpamenti di locali o di altre unità Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche
DettagliRECUPERO SOTTOTETTO NEWSLETTER 16
Nel mese di Giugno 2011 Teicos Costruzioni s.r.l., impresa specializzata nella realizzazione di nuove coperture e recupero sottotetti, ha iniziato le opere di recupero del sottotetto dell edificio sito
Dettagli1) PREMESSA 2) DESCRIZIONE DELLE VARIANTI
1) PREMESSA Il Comune di Lajatico si è dotato di Piano Strutturale approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 37 del 27.09.2006 e di Regolamento Urbanistico approvato con delibera di Consiglio Comunale
DettagliI SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO
I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO PREMESSA L Associazione Italiana Centro di Informazione sul PVC ha condotto un analisi ragionata e comparata di alcuni strumenti per regolamentare la materia
DettagliProgetti. monestiroli architetti associati Due nuove piazze e tre edifici a Pioltello, Milano. Igor Maglica
Progetti Igor Maglica monestiroli architetti associati Due nuove piazze e tre edifici a Pioltello, Milano Dettaglio dell atrio centrale dell edificio della nuova stazione ferroviaria. fotografie Marco
DettagliPERIZIA ESTIMATIVA DEL PIU' PROBABILE VALORE VENALE DELL' IMMOBILE SITO IN TAORMINA (ME) - VIA BRANCO 19
PERIZIA ESTIMATIVA DEL PIU' PROBABILE VALORE VENALE DELL' IMMOBILE SITO IN TAORMINA (ME) - VIA BRANCO 19 PREMESSA E SCOPO Con la presente, il sottoscritto Ing. Francesco Guerrera iscritto all' Albo professionale
DettagliCOMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria
COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria Progetto lavori di RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO COMUNALE PALAZZO LEVI E DI PORZIONE DI EX CASERMA CESARE BATTISTI DI PROPRIETÀ COMUNALE Progetto Definitivo-Esecutivo
DettagliSCHEDA TECNICA. Caselli Daziari presso l Arco della Pace. Milano luglio 2013
SCHEDA TECNICA Caselli Daziari presso l Arco della Pace Milano luglio 2013 Scheda di sintesi Situazione tecnico-urbanistica ed amministrativa CONSISTENZE GENERALI superficie territoriale mq 1.380 superficie
DettagliCassa depositi e prestiti. Residenziale Immobiliare 2004 SpA
Residenziale Immobiliare 2004 SpA Residenziale Immobiliare 2004 S.p.A. Ex Uffici delle Dogane Roma, Via dello Scalo di San Lorenzo, 10 Veicolo societario Residenziale Immobiliare 2004 SpA: (75% CDP Immobiliare
DettagliElementi di casistica per l applicazione degli oneri urbanizzazione e del costo di costruzione. Anno 2013
Elementi di casistica per l applicazione degli oneri urbanizzazione e del costo di costruzione Anno 2013 Nessuna modifica rispetto all anno 2012 Applicazione degli oneri di urbanizzazione e della quota
DettagliRELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PREMESSA Lo scrivente Ufficio Lavori Pubblici è stato incaricato dall Amministrazione Comunale della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dei lavori di ristrutturazione
DettagliINDICATORI URBANISTICO EDILIZI
INDICATORI URBANISTICO EDILIZI 1. Superficie territoriale (ST): Superficie totale di una porzione di territorio, la cui trasformazione è generalmente sottoposta a strumentazione urbanistica operativa e
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E RELAZIONE TECNICA ASSEVERATA, DI CONFORMITA ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il sottoscritto.progettista delle opere suddette, nato
DettagliEnergiebonus / bonus energia - 2014
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Natur, Landschaft und Raumentwicklung Natura, paesaggio e sviluppo del territorio Abteilung 28 Ripartizione 28 Energiebonus
DettagliAdeguamento del contributo di costruzione
Adeguamento del contributo di costruzione previsto dall art.43 della LR 12/05 e s.m.i. 8 Gennaio 2016 PRINCIPI DELLA VARIANTE AL PGT riduzione del consumo di suolo e delle potenzialità edificatorie creazione
DettagliPIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA
PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA (si veda anche la parte normativa, più sotto) Norme L. 11/11/2009 n. 19; L. 21/10/2010 n. 17 Aumenti massimi (salvo casi particolari) + 35% volume con
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliINAIL ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO
INAIL ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO DIREZIONE REGIONALE PER IL LAZIO Consulenza Tecnica per l Edilizia Regionale ROMA Viale Dei Quattro Venti 98 interno 18 piano
DettagliComune di Villa di Serio Provincia di Bergamo
Comune di Villa di Serio Provincia di Bergamo Regolamento per il riconoscimento di incentivi economici per il recupero degli edifici nel centro storico Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale
Dettagli-.11 RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE NEL CENTRO STORICO DI VOCOGNO
-.11 RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO DI CIVILE ABITAZIONE NEL CENTRO STORICO DI VOCOGNO Comune di (Borgata/Frazione) CRAVEGGIA VOCOGNO Classificazione dell intervento RISTRUTTURAZIONE Opere interne ed esterne
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA SUI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA EX-NORBIATO PRESSO LA DISCARICA DI PONTE SAN NICOLO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA SUI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA EX-NORBIATO PRESSO LA DISCARICA DI PONTE SAN NICOLO I lavori indicati in questa relazione riguardano la ristrutturazione di un fabbricato
DettagliRELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA
3 REPARTO INFRASTRUTTURE Ufficio Lavori Sezione Gestione Alloggi RELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA COMUNE DI BRESCIA VIA CUCCA, 16 PALAZINA DEMANIALE ALLOGGIO EBS0034 1 Indice 1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE
DettagliL INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI
PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,
DettagliPREZZO DI VENDITA 1.400.000,00 (eurounmilionequattrocentomila/00).
Complesso in vendita nel Comune di Assago MQ L area ricopre una superficie di Mq 4.125. L edificio esistente ricopre una superficie lorda complessiva (SLP) di Mq 802,00; di cui Mq 436,00 per il piano primo
DettagliPROVINCIA DI FORLI'-CESENA SCHEDE DI ANALISI E INDICAZIONI OPERATIVE RELATIVE AGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO. Nucleo: CIVITELLA
PROVINCIA DI FORLI'-CESENA COMUNE DI CIVITELLA DI ROMAGNA PIANO STRUTTURALE COMUNALE - Art. 21 L.R. 20/2000 DISCIPLINA PARTICOLAREGGIATA DEI CENTRI STORICI Art. A-7 L.R. 24 marzo 2000, n. 20 SCHEDE DI
DettagliP.I.I. VIA FRIGIA, 19 E VIA RUCELLAI, 34
P.I.I. VIA FRIGIA, 19 E VIA RUCELLAI, 34 Ricostruzione dell'isolato di via Frigia - via Capelli attraverso la realizzazione di nuova residenza, attività commerciali e un parcheggio pubblico; creazione
DettagliRELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA
12 REPARTO INFRASTRUTTURE - Comando - P.zza 1 Maggio, 28 33100 UDINE Tel. 0432-504341-2-3 Fax 0432-414050 RELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA Alloggio codice Via Tullio, 24 - UDINE (UD) 1 Indice 1. OGGETTO
DettagliProgetto di sviluppo delle residenze dell Università di Milano-Bicocca. Milano - Monza - Cinisello Balsamo
Progetto di sviluppo delle residenze dell Università di Milano-Bicocca Milano - Monza - Cinisello Balsamo Residenza Universitaria denominata U10.2 Piazza dell Ateneo Nuovo, 2 Milano Superficie totale Alloggi
Dettagli3.4.1 Descrizione del Programma
PROGRAMMA N - 014 REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI RESPONSABILE ING. LEO GALLI (Il riferimento al Responsabile è puramente indicativo, individuazione
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2
DettagliRELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE
Permesso di costruire Centro-Video-Gioco-Sport FABBRICATO: COMMERCIALE-DIREZIONALE RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Il fabbricato oggetto dell attuale presentazione per il rilascio del permesso
DettagliLivorno. Via Delle Galere n. 3 Piano 4 int. 10. Sub 450
Livorno Via Delle Galere n. 3 Piano 4 int. 10 Sub 450 1. Descrizione e identificazione delle unità immobiliari 2.1 Caratteristiche estrinseche del complesso immobiliare in cui sono ubicate le unità immobiliari
DettagliRELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA
Allegato A ETS0148 12 REPARTO INFRASTRUTTURE - Comando - P.zza 1 Maggio, 28 33100 UDINE Tel. 0432-504341-2-3 Fax 0432-414050 RELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA Alloggio codice ETS0148 Via Rota, 9 TRIESTE
DettagliRILIEVO DI MASSIMA DEGLI IMMOBILI
COMUNE DI CISLIANO Provincia di Milano OGGETTO: Ampliamento scuola primaria di Cisliano - CUP J81E15001290004 PROGETTO PRELIMINARE PER APPALTO INTEGRATO COMPLESSO ai sensi dell art. 53 comma 2 lett. C)
DettagliCOMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A
COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A REGOLAMENTO ARREDI DELLE AREE PERTINENZIALI Atto collegato
DettagliCOMUNE DI BRIENNO Provincia di Como
COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA POSA DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI (da 1 a 5 Kwp) (approvato con deliberazione c.c. numero 21 del 30.06.2011) Pagina 1 di 5
DettagliDOTT. ARCHITETTO CESARE ROTA NODARI. COMUNE DI CORNA IMAGNA Via Finilgarello, 9 24030 Corna Imagna (Bergamo)
DOTT. ARCHITETTO CESARE ROTA NODARI 24030 ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) / VIA G. FALCONE, 1 / TEL./ FAX 035/540020 E-MAIL: crnarch@tiscalinet.it / COD. FISC. : RTN CSR 35D11 A216P / PARTITA IVA 00041690165
DettagliProgetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita
Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro
DettagliIreBuilding S.r.l.s. Sede operativa: Via Genova n.7-65122, Pescara (PE) - Tel. +39 3288380020 C.F., P.IVA e n. di iscrizione al registro delle
C.F., P.IVA e n. di iscrizione al registro delle imprese di Pescara 02155990688 - email Irebuilding@gmail.com - email certificata Irebuilding@pec.it QUADRO A - INFORMAZIONI GENERALI a.1. - Descrizione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Dettagli