Successivi moduli di elettronica: Dispositivi Elettronici e Elettronica speciale per informatici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Successivi moduli di elettronica: Dispositivi Elettronici e Elettronica speciale per informatici"

Transcript

1 A1x - Presentazione del corso (modulo) Sistemi Elettronici 1/2- Obiettivi del modulo Concetti base e metodologie caratterizzanti l Elettronica: decomposizione di un sistema in unità funzionali, definite tramite parametri ai morsetti (modelli), principio e uso della reazione, differenza tra segnali e tecniche analogiche e numeriche, diverse possibilità realizzative per sistemi elettronici. Successivi moduli di elettronica: Dispositivi Elettronici e Elettronica speciale per informatici A1x - Presentazione del corso Sistemi Elettronici 2/2- Struttura del modulo Gli argomenti sono raccolti in gruppi di lezioni: gruppo A: introduzione gruppo B: moduli analogici gruppo C: amplificatori operazionali gruppo D: la scelta fra analogico e digitale gruppo E: moduli digitali gruppo F: sistemi elettronici numerici Complessivamente, da fine novembre a fine gennaio: 50 ore di lezioni ed esercitazioni in aula, 16 ore di laboratorio (per squadra, 2 squadre) ~90 ore di lavoro personale (homework) 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 1 di 18

2 A1a - Presentazione del gruppo A 1/9- obiettivi del gruppo A Dare informazioni logistiche e organizzative sul modulo Contenuti, struttura, calendario di massima Materiale didattico Esercitazioni laboratorio Homework Modalità d esame e criteri di valutazione Auto-verifica dei prerequisiti Avviare al metodo di scomposizione top-down di un sistema e addestrare ad individuarne i moduli funzionali Presentare i tipi di segnale presenti in un sistema, con le loro caratteristiche e parametri A1a - Presentazione del gruppo A 2/9- materiale didattico testo di riferimento: R.C. Jaeger: MICROELETTRONICA McGraw Hill (IT) 1998 meglio l edizione inglese! sito web polito > servizi on line > materiale didattico > ing. Elettronica > sistemi elettronici copie di questi lucidi manuali e guide esercizi suggeriti e risolti SW per simulatori 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 2 di 18

3 A1a - Presentazione del gruppo A 3/9- esercitazioni di laboratorio e homework Laboratorio comportamento manuale e guida per le esercitazioni circuiti premontati lavoro di gruppo relazioni Homework ripresa degli argomenti prerequisiti esercizi simulazioni A1a - Presentazione del gruppo A 4/9- esercitazioni di laboratorio L ingegnere lavora raramente da solo; la capacità di collaborare è una dote importante nel lavoro reale. Occorre imparare a collaborare in modo efficace; le esercitazioni di laboratorio puntano anche ad abituare al lavoro organizzato e coordinato: l esecuzione dell'esperienza e la stesura della relazione sono compiti collettivi del gruppo di allievi. I contenuti sono calibrati in modo da poter essere completati nel tempo assegnato solo organizzando preventivamente il lavoro tra i componenti del gruppo. 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 3 di 18

4 A1a - Presentazione del gruppo A 5/9- esercitazioni di laboratorio Le attività da suddividere sono: l assegnazione dei compiti il collegamento delle apparecchiature la verifica dei collegamenti l acquisizione delle misure la relazione scritta Questi principi non valgono per gli esami! A1a - Presentazione del gruppo A 6/9- modalità d esame Il voto finale è una combinazione dei voti di scritto, di laboratorio, [orale] L esame scritto è composto da esercizi numerici e domande a risposta chiusa La valutazione delle relazioni di laboratorio è uguale per gli elementi del gruppo, ma ogni componente è penalizzato per le proprie assenze. L orale è opzionale, a richiesta dello studente, ed è sostenibile solo se lo scritto >= 18 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 4 di 18

5 A1a - Presentazione del gruppo A 7/9- prerequisiti Per seguire il modulo sono richieste conoscenze di: elettrotecnica risoluzione di reti RLC con generatori pilotati metodo simbolico matematica sistemi di equazioni lineari, equazioni differenziali (Laplace) serie di Fourier informatica algebra di Boole A1a - Presentazione del gruppo A 8/9- auto-verifica prerequisiti E previsto un test iniziale anonimo, che non influisce sulla valutazione finale. Esso è utile ai docenti: per verificare statisticamente i risultati dei corsi precedenti, Esso è utile agli allievi: per selezionare che cosa è bene ripassare. Per ogni lezione o gruppo di lezioni verranno indicati di volta in volta i prerequisiti richiesti Verifica e ripasso dei prerequisiti fanno parte degli homework. 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 5 di 18

6 A1a - Presentazione del gruppo A 9/9- auto-verifica prerequisiti Viene distribuito un foglio con domande a risposta chiusa. Indicare la risposta che si ritiene più corretta con X Riconsegnare entro 20, anche se incompleto Non porre nomi sul foglio riconsegnato A1b - Presentazione della lezione A1 1/7- ripresa obiettivi del gruppo A Dare informazioni logistiche e organizzative sul modulo Contenuti, struttura, calendario di massima Materiale didattico Esercitazioni laboratorio Homework Modalità d esame e criteri di valutazione Auto-verifica dei prerequisiti Avviare al metodo di scomposizione top-down di un sistema e addestrare ad individuarne i moduli funzionali Presentare i tipi di segnale presenti in un sistema, con le loro caratteristiche e parametri 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 6 di 18

7 A1b metodo di scomposizione di un sistema 2/7- definizione di sistema Per essere certi di essere di fronte ad un sistema occorre verificare che: esistano più parti separabili le parti siano in qualche modo interconnesse le interconnessioni abbiano uno scopo comune di funzionamento Per lavorare sul concreto, utilizziamo un esempio-guida: sistema per il controllo automatico della velocità dell albero di una pompa rotante. (per rapidità lo chiameremo RAV: Regolatore Automatico di Velocità) A1b metodo di scomposizione di un sistema 3/7- che cosa deve fare il RAV? Il RAV deve rispettare un certo numero di esigenze: 1. accettare dall operatore l imposizione della velocità desiderata, scelta in una fascia di valori; 2. ottenere tale valore sull albero della pompa entro la tolleranza di un errore massimo accettato; 3. mantenere tale valore (entro l errore tollerato) al variare di un certo numero di disturbi esterni, quali la temperatura del fluido, il dislivello superato ; 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 7 di 18

8 A1b metodo di scomposizione di un sistema 4/7- quali oggetti possono costituire il RAV? DINAMO di misura ALBERO rotante a n MOTORE regolato Vn-Vn' ELETTRONICA di controllo Vm=K(Vn-Vn') DATORE DI SET POMPA Vn' Vn A1b metodo di scomposizione di un sistema 5/7- come si può rappresentare il RAV in modo astratto? n' MOTORE Cf Vm=(Vn-Vn') K DINAMO Vn' Vn-Vn' n DATORE DI SET Vn ELETTRONICA DI CONTROLLO 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 8 di 18

9 A1b metodo di scomposizione di un sistema 6/7- come si può rappresentare il RAV in modo più astratto? ATTUATORE Ea=f(En-En') n' Cf SENSORE En' En-En' n DATORE DI SET En ELETTRONICA DI CONTROLLO A1b metodo di scomposizione di un sistema 7/7- riassumendo Il sistema RAV comprende in generale 1. un DATORE DI SET, che l operatore usa per dare al sistema il valore desiderato della velocità n, in forma elettrica En ; 2. un SENSORE, che misura la velocità istantanea n, in forma elettrica En ; 3. un ATTUATORE, che riceve una sollecitazione elettrica Ea ed un disturbo di coppia frenante Cf, e provvede a generare la velocità regolata n ; 4. un ELETTRONICA DI CONTROLLO, che calcola l errore En-En, e lo elabora [Ea =f (En-En )] per fornire il pilotaggio Ea all attuatore 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 9 di 18

10 A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 1/7- perché è necessario scrivere una specifica dei requisiti? Il cliente deve dire al fornitore: quali apparati del RAV vuole fornire il cliente e quali devono essere forniti dal fornitore ; ciò che vuole ottenere dal RAV, esprimendolo in modo che sia misurabile all atto del collaudo d accettazione; in quali condizioni ambientali il RAV deve funzionare, pure espresse in forma misurabile; le specifiche degli apparati forniti dal cliente A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 2/7- quali capitoli essenziali deve contenere una specifica? delimitazione della fornitura la pompa è esclusa dalla fornitura tutto il resto è incluso informazioni scambiate con il mondo esterno velocità della pompa, coppia frenante della pompa, comandi dall operatore condizioni ambientali temperature limiti di funzionamento e di magazzino. funzionalità del regolatore prescrizioni di precisione, di tempi di risposta, di ergonomia, di qualità, di facilità di manutenzione, di dimensioni, di energia assorbita. 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 10 di 18

11 A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 3/7- quale linguaggio è conveniente usare per la specifica? Esistono linguaggi formali che permettono di scrivere le specifiche riducendo al minimo i rischi di incompletezze, di sottintesi, di incongruenze, di errori formali. Proviamo ad accennare un possibile inizio della scrittura della specifica del RAV con uno di questi linguaggi. A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 4/7 Context diagram set_c vel_c operatore all_c controlla velocità 0 Cfr pompa TM_all_c antenna context diagram 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 11 di 18

12 A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 5/7 controlla velocità all_c set_c trasduci allarme 5 trasduci set 2 all set trasduci telemis. 6 regola velocità 1 TM vel trasduci velocità 4 com TM_all_c attua velocità 3 vel_c Cfr DFD0 controlla velocità A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 6/7 regola velocità set all calcola l errore 1.1 genera allarme 1.6 vel err elabora modo proporz. 1.2 elabora modo integrat. 1.3 elabora modo derivat. 1.4 err p err i componi modi err d 1.5 com DFD1 regola velocità 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 12 di 18

13 A1c Analisi della specifica dei requisiti di un sistema 7/7 l indice specifica requisiti RAV mostra la strutturazione CD 0 controlla velocità DFD 1 regola velocità PSpec 1.1 calcola l errore DFD 1.2 elabora modo proporz. DFD DFD DFD 1.3 elabora modo integr. DFD 1.4 elabora modo derivat. PSpec 1.5 componi i modi DFD 1.6 genera allarmi DFD 2 trasduci set DFD 3 attua velocità DFD 4 trasduci velocità DFD 5 trasduci allarme DFD 6 trasduci telemis. A1d Analisi della specifica dell architettura di un sistema 1/5 dalla specifica dei requisiti alla specifica dell architettura La specifica dei requisiti viene scritta dai sistemisti. La specifica dei requisiti descrive che cosa il RAV deve fare (modello astratto), non come ottenerlo nella realizzazione (modello concreto). Il come viene descritto nella specifica dell architettura, sempre a carico dei sistemisti. La specifica dell architettura alloca le varie funzioni citate nella specifica dei requisiti in moduli architetturali (sia HW sia SW) specificandoli uno per uno. Vediamo come ad ogni funzione di una specifica corrisponda un modulo dell altra 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 13 di 18

14 A1d Analisi della specifica dell architettura di un sistema 2/5 Context diagram operatore all_c set_c sistema controllo velocità 0 vel_c Cfr pompa TM_all_c antenna context diagram A1d Analisi della specifica dell architettura di un sistema 3/5 sistema controllo velocità all_c sirena allarme 5 trasmettitore RF 6 vel TM_all_c dinamo tachim. 4 vel_c all set_c datore di set 2 set regolatore velocità 1 com Amp.Pot e motore 3 Cfr MID0 sistema controllo velocità 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 14 di 18

15 A1d Analisi della specifica dell architettura di un sistema 4/5 regolatore velocità set all circuito differenz 1.1 circuito allarme 1.6 vel err circuito amplific. 1.2 circuito integrat. 1.3 circuito derivat. 1.4 err p err i circuito sommat. 1.5 err d com MID1 regolatore velocità A1d Analisi della specifica dell architettura di un sistema 5/5 l indice specifica architetturale RAV mostra la strutturazione CD 0 sistema controllo velocità MID 1 regolatore velocità MSpec 1.1 circuito differenziale MID 1.2 circuito amplificatore... MID 1.3 circuito integratore... MID 1.4 circuito derivatore... MSpec 1.5 circuito sommatore MID 1.6 circuito allarme... MID 2 datore di set MID 3 Amp.Pot. e motore MSpec 4 dinamo tachim. MSpec 5 sirena allarme MID 6 trasmettitore RF 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 15 di 18

16 A1e Metodi di progettazione di sistemi complessi 1/6 top-down Abbiamo applicato il metodo di analisi top-down alla definizione sia delle specifiche dei requisiti, sia delle specifiche architetturali del nostro RAV. Il metodo segue il principio che per l uomo risolvere numerosi problemi semplici è più congeniale che risolvere un solo problema complesso. L uomo tende a scambiare numerosità con complessità. L uomo peferisce risolvere 100 problemi di complessità 1 che 1 problema di complessità 100, anche se affrontare i 100 problemi richiede uno sforzo in più dovuto alla necessità di tenere sotto controllo le interrelazioni dei 100 problemi. A1e Metodi di progettazione di sistemi complessi 2/6 perché cominciamo dai sistemi e non dai componenti Un sistema elettronico è visto dal progettista come un insieme di moduli interconnessi. Entro i moduli troviamo i componenti elementari: circuiti integrati, transistori, resistenze, condensatori La maggior parte dei progettisti di sistemi elettronici utilizza moduli e componenti costruiti da altri. Per utilizzare un modulo serve conoscere il comportamento esterno, non la struttura interna. 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 16 di 18

17 A1e Metodi di progettazione di sistemi complessi 3/6 progetto top-down Progettare una applicazione vuol dire definire il sistema e le sue relazioni con il mondo esterno. Si segue una procedura top down per definire sia cosa voglio fare: specifica dei requisiti sia come lo voglio fare: progetto dell architettura Progettare un sistema vuol dire definire i segnali scambiati tra il sistema ed il mondo esterno, le funzioni necessarie al sistema, i moduli (HW e SW) e l allocazione delle funzioni, la definizione delle interconnessioni A1e Metodi di progettazione di sistemi complessi 4/6 alimentazione Un sottosistema sempre presente e fondamentale per il buon funzionamento del sistema è il sottosistema di alimentazione In un sistema elettronico circolano infatti segnali (trasportano informazione) alimentazioni (trasportano l energia richiesta per il funzionamento) 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 17 di 18

18 A1e Metodi di progettazione di sistemi complessi 5/6 obiettivi alimentazione L energia richiesta per il funzionamento viene generalmente distribuita come tensione continua. Per sistemi portatili (es. cellulari) specifiche minime perdite nei circuiti alimentati massima autonomia delle batterie massima rapidità della ricarica minimo inquinamento delle batterie moduli necessari batteria/caricatore alimentatore da rete regolatori e disaccoppiatori circuiti di accensione gestione della potenza A1e Metodi di progettazione di sistemi complessi 6/6 obiettivi alimentazione Per sistemi fissi (es. RAV) specifiche buon rendimento dei circuiti di potenza alimentati (Amp.Pot.) alimentazione dalla rete, con possibilità di sopportare interruzioni di alimentazione isolamento del sistema dai disturbi presenti in rete moduli necessari alimentatori da rete regolatori e disaccoppiatori circuiti di accensione gestione della potenza circuiti di allarme preventivo in caso di guasti-deriva 27/11/ A1_dia_bis.doc rev.a Pagina 18 di 18

PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2014/ 2015

PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2014/ 2015 Nome docente DAGHERO LUIGI Materia insegnata TEA Classe 4G Previsione numero ore di insegnamento ore complessive di insegnamento di cui in compresenza 132 99 di cui di sostegno Nome Ins. Tecn. Pratico

Dettagli

Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni

Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Redatto dalla Commissione per l elettronica, l informatica e la telematica

Dettagli

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014 Nome docente DAGHERO LUIGI Materia insegnata Classe Testo in adozione TECNICA PROFESSIONALE ELETTROTECNICA 4G TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI/1-2 ED. Mondadori 1 PIANO di LAVORO Punti

Dettagli

ELETTROTECNICA E MACCHINE ELETTRICHE

ELETTROTECNICA E MACCHINE ELETTRICHE CORSO DI ELETTROTECNICA E MACCHINE Circuiti in corrente continua e alternata - Misure elettriche e laboratorio - Aspetti costruttivi, funzionamento e caratteristiche delle macchine elettriche 2005, pp.

Dettagli

2AE 2BE [Stesura a.s. 2014/15]

2AE 2BE [Stesura a.s. 2014/15] Monte ore annuo Libro di Testo SETTEMBRE PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE 99 ore di cui 66 di laboratorio Appunti forniti dal docente, G. Chiavola ECDL Syllabus 5.0 Guida all esame per la patente

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2013 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA

COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2013 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA Pagina 1 di 5 COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2013 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA AREA DISCIPLINARE : Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, articolazione Informatica.

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Programmazione modulare

Programmazione modulare Programmazione modulare Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Disciplina: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Docenti: Erbaggio Maria Pia e Iannì Gaetano Classe: IV A e settimanali previste: 6 Prerequisiti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2013 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA

COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2013 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA Pagina 1 di 5 COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2013 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA AREA DISCIPLINARE Triennio, Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica, art. ELETTRONICA MATERIA:

Dettagli

LABORATORIO DI INFORMATICA

LABORATORIO DI INFORMATICA - PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO - anno scolastico 2015-2016 Corso: Liceo Linguistico Quadro orario Classe I II Laboratorio di 2 2 LABORATORIO DI INFORMATICA L insegnamento dell informatica nel liceo linguistici

Dettagli

COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2014 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA

COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2014 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA Pagina 1 di 6 COORDINAMENTO PER MATERIE SETTEMBRE 2014 MATERIA DI NUOVA INTRODUZIONE PER EFFETTO DELLA RIFORMA AREA DISCIPLINARE Triennio, Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, art. TELECOM. MATERIA:

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA CLASSE 5H Docenti: Raviola Giovanni Moreni Riccardo Disciplina: Sistemi elettronici automaticih PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE COMPETENZE FINALI Al termine

Dettagli

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 I Disciplina: Sistemi automatici Docenti: Linguanti Vincenzo Gasco Giovanni PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE COMPETENZE

Dettagli

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte;

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Obiettivi generali. Laboratorio di Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Manuale di Elettrotecnica e Automazione, Hoepli;

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA. Classe 4ATI A.S. 2013/2014

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA. Classe 4ATI A.S. 2013/2014 Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore ETTORE MAJORANA 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 -Tel. 035-297612 - Fax 035-301672 e-mail: majorana@ettoremajorana.gov.it - sito internet: www.ettoremajorana.gov.it

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI

ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI Università di Salerno Fondamenti di Informatica Corso di Laurea Ingegneria Corso B Docente: Ing. Giovanni Secondulfo Anno Accademico 2010-2011 ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI Fondamenti di Informatica Algebra

Dettagli

Data Mining a.a. 2010-2011

Data Mining a.a. 2010-2011 Data Mining a.a. 2010-2011 Docente: mario.guarracino@cnr.it tel. 081 6139519 http://www.na.icar.cnr.it/~mariog Informazioni logistiche Orario delle lezioni A partire dall 19.10.2010, Martedì h: 09.50 16.00

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI

INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI Prima di riuscire a scrivere un programma, abbiamo bisogno di conoscere un metodo risolutivo, cioè un metodo che a partire dai dati di ingresso fornisce i risultati attesi.

Dettagli

Circ.237/ ITT CV Cervignano del Friuli 07/05/2016

Circ.237/ ITT CV Cervignano del Friuli 07/05/2016 Circ.237/ ITT CV Cervignano del Friuli 07/05/2016 A tutti i docenti della classe 3ATL 3BTL A tutto il personale ATA ITT A. Malignani Cervignano del Friuli Oggetto: aggiornamento UDA per le classi 3ATL

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO

MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO PIANO DI LAVORO CLASSE 5 ES A.S. 2014-2015 MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO INS. TECNICO-PRATICO: PROF. BARONI MAURIZIO MODULO 1: ALGEBRA DEGLI SCHEMI A BLOCCHI

Dettagli

PROGRAMMAZIONE. Istituto Tecnico Settore Tecnologico G. Silva M. Ricci. Anno scolastico 2015 /2016 Classe IIIAM

PROGRAMMAZIONE. Istituto Tecnico Settore Tecnologico G. Silva M. Ricci. Anno scolastico 2015 /2016 Classe IIIAM Istituto Tecnico Settore Tecnologico G. Silva M. Ricci Via Nino Bixio, 53 37045 Legnago (VR) 0442/21593 0442/600428 PROGRAMMAZIONE Anno scolastico 2015 /2016 Classe IIIAM PROF. ALESSANDRO ZANAROTTO-PONSO

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

Fondamenti di Informatica. Docenti: Prof. Luisa Gargano Prof. Adele Rescigno BENVENUTI!

Fondamenti di Informatica. Docenti: Prof. Luisa Gargano Prof. Adele Rescigno BENVENUTI! Fondamenti di Informatica Docenti: Prof. Luisa Gargano Prof. Adele Rescigno BENVENUTI! Finalità: Fornire gli elementi di base dei concetti che sono di fondamento all'informatica Informazioni Pratiche ORARIO:

Dettagli

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

N.B. ci interessiamo soltanto dei segnali elettrici

N.B. ci interessiamo soltanto dei segnali elettrici A2a Ripresa organizzativa 1/2- ripresa obiettivi del gruppo A Dare informazioni logistiche e organizzative sul modulo Contenuti, struttura, calendario di massima Materiale didattico Esercitazioni laboratorio

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Relazione Tecnica e valutazioni in laboratorio Francesco Rappo

Relazione Tecnica e valutazioni in laboratorio Francesco Rappo Laboratorio di Fondamenti di Macchine Elettriche Corsi Special Laureati - IndirizzoTecnologico - SSIS Veneto Relazione Tecnica e valutazioni in laboratorio Francesco Rappo Francesco Rappo La Relazione

Dettagli

IIS D ORIA - UFC PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDICE DELLE UFC

IIS D ORIA - UFC PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDICE DELLE UFC INDICE DELLE UFC 1 Transitori Transitori di circuiti R,L,C Ordine di un sistema Modello matematico 2 Trasformata di Laplace Teoremi sulla trasformata Trasformata dei principali segnali di ingresso Antitrasformata

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

Programmazione modulare

Programmazione modulare Programmazione modulare Indirizzo: Elettrotecnica Disciplina: Sistemi Automatici Classe: 4aE Ore settimanali previste: 5 ( 2 di teoria, 3 di laboratorio) Prerequisiti per l'accesso al modulo 1: Risoluzione

Dettagli

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015)

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015) Informatica e Programmazione (9 CFU) Ingegneria Meccanica e dei Materiali REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015) Modalità d esame (note generali) Per superare l esame, lo studente deve sostenere due

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T3 1-Sottoprogrammi 1 Prerequisiti Tecnica top-down Programmazione elementare 2 1 Introduzione Lo scopo di questa Unità è utilizzare la metodologia di progettazione top-down

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

COORDINAMENTO AREA DISCIPLINARE ELETTRONICA SETTEMBRE 2014

COORDINAMENTO AREA DISCIPLINARE ELETTRONICA SETTEMBRE 2014 COORDINAMENTO AREA DISCIPLINARE ELETTRONICA SETTEMBRE 2014 Pagina 1 di 8 MATERIA: TPSEE I docenti della materia TPSEE per le classi terze, quarte e quinte dell indirizzo Elettronica, dopo aver partecipato

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Mondovì IISS G. CIGNA ITIS MONDOVI ANNO SCOLASTICO 2015-2016

Istituto Tecnico Industriale Statale Mondovì IISS G. CIGNA ITIS MONDOVI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 IISS G. CIGNA ITIS MONDOVI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE CLASSE: 4 A MME DOCENTI: DHO MARCO - COLOTTA GIUSEPPE TESTO: SISTEMI E

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Elettronica Introduzione

Elettronica Introduzione Elettronica Introduzione Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Elettronica Introduzione 4 marzo 2015 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Fondamenti di Informatica II Corso (HA-ZZ) Introduzione al corso

Fondamenti di Informatica II Corso (HA-ZZ) Introduzione al corso Fondamenti di Informatica II Corso (HA-ZZ) 06AZNDI Ing. Logistica e della Produzione 06AZNEG Ing. dell Organizzazione d Impresa Introduzione al corso Fulvio Corno Politecnico di Torino Dipartimento di

Dettagli

Le figure professionali di riferimento per l Ingegneria Biomedica

Le figure professionali di riferimento per l Ingegneria Biomedica Quali sono le attività ità di un laureato in Ingegneria Biomedica? Ingegnere biomedico junior inserito in una azienda di progetto e/o produzione di dispositivi medici Tecnico delle apparecchiature biomediche

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO Pag. I INDICE pag. 1. INTRODUZIONE...1 1.1 PREMESSA...1 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO...1

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO

MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO PIANO DI LAVORO CLASSE 4 ES A.S. 2014-2015 MATERIA : SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI INS. TEORICO: PROF. CIVITAREALE ALBERTO INS. TECNICO-PRATICO: PROF. BARONI MAURIZIO MODULO 1: SISTEMI E MODELLI (30 ore)

Dettagli

Fondamenti di Informatica T1

Fondamenti di Informatica T1 Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Fondamenti di Informatica T1 Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica e Automazione Prof. Michela Milano Anno accademico 2013/2014 CONTENUTI Costruzione

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Informatico, Grafico e Comunicazione

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Informatico, Grafico e Comunicazione Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indirizzo Informatico, Grafico e Comunicazione Percorso Informatico e Comunicazione Indicazioni nazionali per i Piani di Studio

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Obiettivi Specifici d Apprendimento Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Fisica 99 Gestione di progetto 132 99 *Tecnologie informatiche e

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DOCENTI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DOCENTI ISS IPSIA SILVIO CECCATO di MONTECCHIO MAGGIORE ( VI ) classe QUINTA A e B PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DOCENTI Anno scolastico 2015/16 Materia: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI Indirizzo :

Dettagli

Introduzione al corso

Introduzione al corso Introduzione al corso Sistemi Informativi L-B Home Page del corso: http://www-db.deis.unibo.it/courses/sil-b/ Versione elettronica: introduzione.pdf Sistemi Informativi L-B Docente Prof. Paolo Ciaccia

Dettagli

Istituto Comprensivo di Asiago Scuola Secondaria di I Grado Asiago Via M.Bortoli 1 PIANO DI LAVORO DI TECNOLOGIA

Istituto Comprensivo di Asiago Scuola Secondaria di I Grado Asiago Via M.Bortoli 1 PIANO DI LAVORO DI TECNOLOGIA Istituto Comprensivo di Asiago Scuola Secondaria di I Grado Asiago Via M.Bortoli PIANO DI LAVORO DI TECNOLOGIA ANNO SCOLASTICO 04/05 SITUAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA INIZIALE Si fa riferimento al Piano

Dettagli

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP ALLEGATO 1 COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP Premessa. I corsi hanno una durata minima di 16 ore e a determinate condizioni e entro certi limiti (v. punto 4), è consentito

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare A.S. 2015/2016 Indirizzo: ELETTROTECNICA Disciplina: ELETTROTECNICA E ELETTRONICA Classe: 5Aes Ore settimanali previste: 5 (2) INSEGNANTI: SCIARRA MAURIZIO

Dettagli

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo

Dettagli

LIGHTING DESIGNER Gianni Ronchetti Architetto Valmadrera, 10/06/2014

LIGHTING DESIGNER Gianni Ronchetti Architetto Valmadrera, 10/06/2014 Valmadrera, 10/06/2014 La gestione della luce Lo scopo di questo articolo è di far comprendere in modo chiaro che la gestione della luce può essere ottenuta anche in modo semplice e funzionale, e peraltro

Dettagli

SEZIONE OTTAVA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ART. 1

SEZIONE OTTAVA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ART. 1 SEZIONE OTTAVA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ART. 1 Alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali afferiscono i seguenti corsi di laurea: a) corso di laurea quadriennale

Dettagli

Informatica Generale

Informatica Generale Insegnamento di Informatica Generale Corso di Laurea in Economia delle banche, delle assicurazioni e degli intermediari finanziari (aa 2010-2011) Guido Fiorino (guido.fiorino@unimib.it) 1 informazioni.tex:

Dettagli

IIS D ORIA - UFC. PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDIRIZZO Elettrotecnica e Automazione (I.T.I.S.) MATERIA Elettrotecnica ANNO DI CORSO Quinto

IIS D ORIA - UFC. PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO INDIRIZZO Elettrotecnica e Automazione (I.T.I.S.) MATERIA Elettrotecnica ANNO DI CORSO Quinto INDICE DELLE UFC N. DENOMINAZIONE 1 Generalità sulle macchine elettriche. 2 Macchine elettriche statiche. 3 Macchine elettriche asincrone. 4 Macchine elettriche sincrone. 5 Macchine elettriche in corrente

Dettagli

DISCIPLINA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI CLASSE DI CONCORSO: A035 - C270

DISCIPLINA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI CLASSE DI CONCORSO: A035 - C270 A: Quadri elettrici OBIETTIVI DEL Conoscere i principali apparecchi di comando, segnalazione e protezione degli impianti elettrici. Conoscere il CAD elettrico. Saper descrivere le caratteristiche degli

Dettagli

Sistemi per l apprendimento orientato al problem solving con valutazione automatica di risposte aperte

Sistemi per l apprendimento orientato al problem solving con valutazione automatica di risposte aperte 24-25 25 Maggio 2007 21 Convegno Nazionale di Information Sistems Auditing Accademia Navale - Livorno Sistemi per l apprendimento l orientato al problem solving con valutazione automatica di risposte aperte

Dettagli

PIANO ANNUALE DI LAVORO INFORMATICA CLASSI PRIME. Tecnico in Turismo

PIANO ANNUALE DI LAVORO INFORMATICA CLASSI PRIME. Tecnico in Turismo PIANO ANNUALE DI LAVORO INFORMATICA CLASSI PRIME Tecnico in Turismo A.S. 2014/15 ISIS Zenale e Butinone di Treviglio INFORMATICA Premessa: La programmazione del biennio punta a rendere lo studente consapevole

Dettagli

Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, articolazione Informatica.

Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, articolazione Informatica. Pagina 1 di 5 COORDINAMENTO PER MATERIE MAGGIO 2014 Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, articolazione Informatica. AREA DISCIPLINARE - MATERIA : TELECOMUNICAZIONI PER INFORMATICA Coordinatore :

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

SOMMARIO. 2003 Gruppo 4 - All right reserved 1

SOMMARIO. 2003 Gruppo 4 - All right reserved 1 SOMMARIO STUDIO DEL DOMINIO DI APPLICAZIONE...2 Introduzione...2 Overview del sistema...2 Specificità del progetto 2...2 Utente generico...3 Studente...3 Docente...3 Amministratore di sistema...3 GLOSSARIO...4

Dettagli

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo Metodologie Informatiche Applicate al Turismo 1. Introduzione Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ milazzo milazzo di.unipi.it Corso di Laurea in Scienze

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTO (Proposta)

SCHEDA DI PROGETTO (Proposta) SCHEDA DI PROGETTO (Proposta) 1. Natura del Progetto 1.1. Titolo: Video-conferenza robotizzata. 1.2. Finalità: Gestione automatizzata, tramite robot, di una videocamera. 1.3. Descrizione: Realizzare su

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI CLASSE III INDIRIZZO S.I.A. UdA n. 1 Titolo: conoscenze di base Conoscenza delle caratteristiche dell informatica e degli strumenti utilizzati Informatica e sistemi di elaborazione Conoscenza delle caratteristiche

Dettagli

MANUALE ESPERTI PON 2007/2013

MANUALE ESPERTI PON 2007/2013 MANUALE ESPERTI PON 2007/2013 COME ACCEDERE AI PON 1 passo Gli operatori possono accedere in due modi 1 modalità di accesso Sito istruzione www.istruzione.it Cliccare su 2 2 modalità di accesso Sito Indire

Dettagli

A1a - Presentazione del corso (modulo) Sistemi Elettronici

A1a - Presentazione del corso (modulo) Sistemi Elettronici A1a - Presentazione del corso (modulo) Sistemi Elettronici 1/2- Obiettivi del modulo Concetti base e metodologie caratterizzanti l Elettronica: decomposizione di un sistema in unità funzionali, definite

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE PIETROBELLI LUCA. Materia ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Classe 5 AES Anno Scolastico 2015-16

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE PIETROBELLI LUCA. Materia ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Classe 5 AES Anno Scolastico 2015-16 Allegato A RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE PIETROBELLI LUCA (eventuale compresente) DOCENTE COLOMBARA MAURIZIO Materia ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Classe 5 AES Anno Scolastico 2015-16 In relazione alla

Dettagli

9. Architetture di Dominio

9. Architetture di Dominio 9. Architetture di Dominio imparare dall esperienza comune Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 9. Architetture di Dominio 1 / 20 Sommario 1 Architetture

Dettagli

Manuale della qualità

Manuale della qualità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Manuale della qualità 1 INTRODUZIONE 3 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 4 4.1 Requisiti generali 4 4.2 Requisiti

Dettagli

Algebra Di Boole. Definiamo ora che esiste un segnale avente valore opposto di quello assunto dalla variabile X.

Algebra Di Boole. Definiamo ora che esiste un segnale avente valore opposto di quello assunto dalla variabile X. Algebra Di Boole L algebra di Boole è un ramo della matematica basato sul calcolo logico a due valori di verità (vero, falso). Con alcune leggi particolari consente di operare su proposizioni allo stesso

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

Perito Informatico. Dipartimento Informatica. I.S. Ascanio Sobrero Casale Monferrato (AL) Presentazione del corso di studio

Perito Informatico. Dipartimento Informatica. I.S. Ascanio Sobrero Casale Monferrato (AL) Presentazione del corso di studio Perito Informatico Presentazione del corso di studio 19/11/2008 Perito Informatico 1 Chi è il Perito in Il perito Industriale per l è in grado di conoscere, valutare, dimensionare e gestire le tecnologie

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE. SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE. SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Basilio Focaccia via Monticelli (loc. Fuorni) - Salerno PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica Anno scolastico:

Dettagli

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014 Nome docente DAGHERO LUIGI Materia insegnata MANUTENZIONE ELETTRICA Classe Testo in adozione 4G TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE/2 ED. Calderini 1 PIANO di LAVORO Punti della relazione

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Progettazione esterna

Progettazione esterna Progettazione esterna Processi: Successive scomposizioni funzionali: Data Flow Diagram fino all ennesimo livello (DFD) Tutte le bolle di un DFD dell applicazione devono essere ulteriormente scomposte applicando

Dettagli