WP7.3 Definizione dei contenuti di un sistema informatizzato di gestione e controllo dei flussi e stazionamenti di merci pericolose
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1 WP7.3 Definizione dei contenuti di un sistema informatizzato di gestione e controllo dei flussi e stazionamenti di merci pericolose Partner responsabile del deliverable: Struttura del database Versione: database_wp7.3_ Data: Luogo: Venezia Autore: Autorità Portuale di Venezia Approvato dal partenariato: SÌ Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia , dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Ministero dell'economia e delle Finanze
2 Indice Premessa e scopo del documento 3 1. Informazioni preliminari 4 2. Gestione degli stoccaggi 4 3. Georeferenziazione in tempo reale Utilizzo di RFID Utilizzo di un sistema gateway Individuazione del sistema ottimale 5 4. Interazioni 6 5. Flusso del software Acquisizione dei dati Acquisizione delle informazioni della sostanza Procedura di arrivo via nave Procedura di arrivo via terra Inserimento/eliminazione dati ed interrogazioni Procedura in caso di incidente Prima simulazione software e comunicazione informazioni al varco Recepimento e aggiornamento delle informazioni e ulteriore simulazione software Individuazione delle migliori pratiche di intervento 17 2
3 Premessa e scopo del documento Come da obiettivo delle attivita WP7.3 e WP7.4, questo documento individua la procedura ottimale che il sistema informatizzato (da ora in poi software) dovra seguire, al fine di gestire e controllare i flussi e gli stazionamenti di merci pericolose in area portuale (WP7.3) e durante le situazioni di pericolo o di incidente (WP7.4) e di interagire con l operatore per individuare e migliorare le azioni di prevenzione e mitigazione. Il software dovra : acquisire informazioni preliminari riguardanti le merci pericolose e gestirle attraverso database interno; gestire le aree di stoccaggio tramite mappature e verificare l incompatibilità tra merci in tempo reale; individuare la posizione delle merci pericolose tramite georeferenziazione; fornire la possibilità, tramite interrogazioni specifiche, di conoscere quantità e posizione attuali delle sostanze presenti nel database; fornire indicazioni sulla scorta della pericolosità delle sostanze coinvolte in una situazione di pericolo o d incidente per prevenire o mitigare eventuali danni scaturiti dall evento. Verranno analizzati di seguito i punti sopra scritti al fine di evidenziare le migliori pratiche per il conseguimento dell obiettivo, per poi descrivere il funzionamento del programma come elaborato nel diagramma di flusso in Allegato 1. 3
4 1 Informazioni preliminari Il software dovra acquisire le opportune informazioni della merce pericolosa per costruire un database permanente su cui sia possibile in secondo momento fare interrogazioni (query). Allo scopo di rendere immediatamente utilizzabile tale software, sarebbe consigliabile prevedere inizialmente un database contenente gia le informazioni relative alle sostanze pericolose, favorendo in tal modo l inserimento successivo di dati (un esempio: il database potrebbe restituire classe IMDG e/o UN ADR, numero UN e nome della sostanza solo inserendo il numero CAS). È inoltre opportuno prevedere la possibilita di poter creare un archivio di schede di sicurezza delle sostanze, al fine di renderle facilmente reperibili nel caso di un possibile incidente o situazione di pericolo. Attualmente alcuni dei dati necessari al corretto funzionamento sono gia disponibili nel form FAL 7 (hazmat) previsto dall International Maritime Organization (IMO) ma essi non sono sufficienti ad una identificazione puntuale della merce pericolosa a causa della loro incompletezza, poiche molte volte (come dichiarato da alcuni terminalisti durante il sopralluogo effettuato) viene identificata una sola sostanza pericolosa per container, anche se ce ne sono piu d una. L acquisizione dei dati potra avvenire tramite interoperabilita tra sistemi gia esistenti (mediante scambio di informazioni via stringa), con la premessa che i dati citati sopra siano tutti presenti e correttamente compilati; e tuttavia possibile l inserimento manuale da parte dell operatore, che si prevede pero possa richiedere tempi piu lunghi (per esempio: la trasmissione delle schede di sicurezza via mail/fax rende l operazione non immediata). 2 Gestione degli stoccaggi Tramite la digitalizzazione delle tabelle di compatibilita IMDG nel software, sara possibile creare una funzione che una volta identificato l imballaggio/container (id) ed indicata una posizione per lo spostamento (composta da una terna di numeri riguardanti la colonna, la fila e l altezza) restituisca segnale positivo nel caso non siano presenti incompatibilita tra le merci del container (rifacendosi al database citato nel punto precedente) e quelle circostanti gia stoccate, o segnale negativo nel caso vi sia incompatibilita, suggerendo invece una posizione alternativa. In caso di accettazione della posizione alternativa da parte dell addetto alla movimentazione, il software procedera all aggiornamento dell anagrafica del container e della sua rappresentazione grafica. 4
5 3 Georeferenziazione in tempo reale Ai fini della georeferenziazione in tempo reale si identificano due possibili soluzioni: l utilizzo di transponder radio installati sui container (RFID, Radio Frequency IDentification); l utilizzo di un sistema di gateway per le merci in entrata/uscita. Vengono di seguito analizzate sinteticamente le due soluzioni. 3.1 Utilizzo di RFID La tecnologia RFID consente l'identificazione e/o memorizzazione dati automatica del contenuto dei container, basata sulla capacita di memorizzazione di dati da parte di particolari dispositivi elettronici (detti tag o transponder), e sulla capacita di questi di rispondere all'"interrogazione" a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili chiamati per semplicita "lettori" (in realta sono anche "scrittori") a radiofrequenza, comunicando (o aggiornando) le informazioni in essi contenute. 3.2 Utilizzo di un sistema gateway Nella seconda soluzione l ausilio di lettori fissi (telecamere o fotocamere) identifica il container tramite il suo numero di identificazione, verificando la coerenza dei dati con quelli inseriti in precedenza nel database nel caso dell entrata, o eliminando il container dal database nel caso dell uscita. Questo sistema consente, con l applicazione di telecamere correttamente orientate a bordo delle gru o ai varchi stradali di accesso ai porti o ai varchi di entrata/uscita delle merci di un terminal, di registrare l ingresso e l uscita dei container, inserendoli o eliminandoli dal database. 3.3 Individuazione del sistema ottimale Ai fini dell identificazione e georeferenziazione in tempo reale delle merci, obiettivo dell attivita WP7.3, viene consigliata come soluzione ottimale l utilizzo di transponder radio montati a bordo dei container. Con l utilizzo di questa tecnologia infatti, e possibile identificare sia con terminale portatile che con postazione fissa in tempo reale la posizione dei container ed il loro contenuto rifacendosi al database costituito in precedenza con tutte le informazioni delle merci, ed e possibile aggiornare la posizione del container in caso di spostamento. Con un lettore portatile o fisso posto ai varchi sara inoltre possibile identificare con esattezza la merce in entrata, verificando che le informazioni inserite nel database in precedenza siano congrue con la realta, e nel caso dell uscita sara possibile eliminare il container identificato dal database poiche fuori dall area 5
6 portuale. Contrariamente al sistema RFID, il sistema Gateway non permette una reale georeferenziazione attiva, poiche viene utilizzato solo in caso di passaggio del container sotto al gateway, identificando unicamente il momento di entrata ed uscita della merce dall area portuale, mentre per le aree di stoccaggio non sarebbero presenti dati se non quelli inseriti dal terminale del planner o tramite palmare dall operatore addetto alla movimentazione. 4 Interazioni Il software dovra presentare la possibilita tramite maschere (form) apposite ed interrogazioni (query) di ricavare i seguenti dati dal database: posizione delle sostanze attualmente presenti; posizioni dei container contenenti merci pericolose; quantità delle sostanze attualmente presenti, anche con indicazioni rispetto ai limiti di soglia eventualmente imposti da Ordinanze emesse dalle Istituzioni competenti verso gli agenti spedizionieri; tipologia delle sostanze attualmente presenti; informazioni sulla pericolosità della sostanza indicata. Questi dati potranno essere utilizzati per conoscere esattamente la situazione presente nell area portuale in tempo reale rispetto all interrogazione, e potranno essere utilizzati in caso di incidente con modelli di simulazione tramite software esterni per il primo intervento, oltre che per fornire una ottima conoscenza del pericolo per le squadre di intervento. I record relativi ai container, possono essere arricchiti con stringhe appositamente formattate riportanti le cautele da adottare in caso di incidente coinvolgenti i vari contenitori. 6
7 5 Flusso del software 5.1 Acquisizione dei dati Il primo passo nell esecuzione del flusso del software e quello di acquisizione delle informazioni preliminari, che dovranno pervenire prima dell arrivo del container nell ambito portuale per poter essere inserite nel sistema. Le informazioni acquisite dovranno indicare: nome della sostanza; numero identificativo della sostanza (CAS, ÈINÈCS, INDÈX); quantita ; identificativo imballaggio/container; classe IMDG; numero UN; informazioni sul trasporto. Una volta recepite queste informazioni riguardanti la parte di trasporto, sara necessario da parte dell operatore in caso di sostanza pericolosa l inserimento delle caratteristiche di pericolosita, come spiegato nel capitolo successivo. 7
8 5.2 Acquisizione delle informazioni della sostanza Poiche le informazioni prima recepite non sono sufficienti ad identificare la pericolosita della sostanza, l operatore tramite il software avra la possibilita di effettuare una ricerca su database esterno contenente le caratteristiche di pericolosita delle sostanze (esempio GÈSTIS: È necessario pero fare una distinzione tra sostanze pure e miscele: qualora si tratti di una sostanza pura, verranno acquisiti i dati caratteristici tramite ricerca con numero CAS/ÈINÈCS/INDÈX sul database esterno, mentre per le miscele in caso di mancanza di informazioni (scheda di sicurezza specifica) si acquisiranno i dati della sostanza componente la miscela che presenta la pericolosita maggiore. Le informazioni così recepite verranno immesse nella banca dati del software, completando di fatto le informazioni ricevute in precedenza. Sostanza pura o miscela? MISCELA Acquisizione dati della sostanza che presenta la maggiore pericolosità componente la miscela tramite ricerca numero CAS/EINECS/INDEX PURA Acquisizione dati della sostanza tramite ricerca numero CAS/EINECS/INDEX DATABASE ESTERNO CONTENENTE SOSTANZE PERICOLOSE Una volta terminato l inserimento delle informazioni riguardanti la pericolosita, il flusso del software si snoda nelle procedure di arrivo via nave o via terra (strada/rotaia), come illustrato nel capitolo successivo. 8
9 5.3 Procedura di arrivo via nave La procedura riguarda unicamente l arrivo dei container via nave, e prevede l inserimento della posizione di stoccaggio prevista nel sistema integrato di gestione delle piazzole prima dell arrivo della merce in banchina. Il sistema verifichera la compatibilita delle merci del container appena inserito con le merci gia presenti nell area adiacente al punto di stoccaggio prefissato; se la verifica avra esito positivo, la posizione del container indicata verra salvata nel database del sistema, in caso contrario sara necessario accettare la posizione consigliata dal sistema o indicare una nuova posizione che rispetti la compatibilita IMDG e che garantisca il non aggravarsi di una situazione di possibile pericolo causata da effetti domino scaturiti dall incidente. Identificata la posizione e salvata nel database, sara possibile utilizzare questo dato per smistare i container direttamente all arrivo della nave in banchina, senza dover utilizzare tipologie di stoccaggio temporaneo in banchina. 9
10 5.4 Procedura di arrivo via terra Questa procedura riguarda l arrivo di container contenenti merci pericolose via strada o rotaia, e come nel caso di arrivi via mare prevede l inserimento nel sistema della futura posizione di stoccaggio, prima dell arrivo della merce al varco. Il sistema verifichera la compatibilita del container appena inserito con le merci gia presenti adiacenti al punto di stoccaggio indicato; se la verifica avra esito positivo, la posizione del container indicata verra salvata nel database del sistema, in caso contrario sara necessario accettare la posizione consigliata dal sistema o indicare una nuova posizione che rispetti la compatibilita IMDG e che garantisca il non aggravarsi di una situazione di possibile pericolo causata da effetti domino scaturiti dall incidente. 10
11 Identificata la posizione e salvata nel database, sara possibile utilizzare questo dato per indirizzare i container direttamente all arrivo del container al varco. A differenza della procedura riguardante l arrivo di merce via nave, che necessita di autorizzazione da parte della Capitaneria per entrare in porto e per scaricare la merce, per quella riguardante merci in arrivo via strada o rotaia verra effettuato un controllo di coerenza con i dati immessi in precedenza e quelli contenuti nella bolla di trasporto consegnata ai varchi. In caso di incongruenza dei dati il software segnalera l anomalia e permettera all operatore di poter avvisare lo spedizioniere o il proprietario del container affinche invii i dati corretti. Una volta verificati i dati, il sistema autorizzera lo scarico e lo stoccaggio del container nella posizione indicata, segnalando di fatto la presenza del container in area portuale. DATI INSERITI IN PRECEDENZA ARRIVO MERCE AL VARCO I dati della bolla di trasporto sono congruenti? NO Necessità di risoluzione da parte dell'operatore SI Scarico e stoccaggio 11
12 5.5 Inserimento/eliminazione dati ed interrogazioni Avvenuto lo scarico della merce ed indirizzati i container verso la posizione indicata per lo stoccaggio, il sistema registrera la presenza fisica del container all interno dell area portuale tramite l inserimento nel database interno del software e ne eliminera il dato unicamente alla partenza della merce, durante l uscita dall area portuale. Sara inoltre possibile interrogare in qualunque momento il sistema sulle merci attualmente presenti in area di stoccaggio e altri dati utili correlati, come in figura seguente. 12
13 5.6 Procedura in caso di incidente Nell ipotesi vi sia una situazione di pericolo o un incidente, una volta ricevute le informazioni di primo intervento, quali: tipologia di evento; magnitudo; dati meteo; inserite nel sistema dall operatore, il software permettera all operatore stesso di acquisire le informazioni riguardanti il container interessato dall incidente e di quelli limitrofi tramite interrogazioni (queries) specifiche al database interno del programma. Sostanze presenti Tipologia di sostanze presenti DATABASE INTERNO DEL SOFTWARE Posizioni dei container Informazioni sulla pericolosità Incidente o situazione di potenziale pericolo QUERIES OPERATORE Informazioni di primo intervento (tipologia di evento dati meteo altro) Acquisizione informazioni riguardanti: tipologia sostanza posizione della sostanza e sostanze limitrofe Acquisite le informazioni, l operatore dovra seguire la procedura identificata nelle seguenti azioni. 13
14 5.6.1 Prima simulazione software e comunicazione informazioni al varco Sara priorita dell operatore ottenere una prima valutazione delle distanze di danno e dei tempi previsti per lo scenario incidentale mediante una simulazione dell evento effettuata tramite modellistica software. Per la simulazione l operatore identifichera il container interessato all evento ed inserira i dati meteorologici recepiti nelle informazioni di primo intervento, mentre il software reperira i dati della sostanza (tipologia, quantita e pericolosita ) recuperati tramite il database. Questa prima simulazione servira a determinare le prime distanze di danno per l evento incidentale in corso, correlate agli effetti di letalita /lesioni e fornira le informazioni sui primi interventi di protezione e mitigazione dedotte dalle schede standardizzate riportate nel documento Livelli di rischio e ipotesi di scenari incidentali: criteri di intervento e mitigazione delle conseguenze in caso di incidente (Attivita WP7.4). Successivamente alla prima simulazione, sara necessario da parte dell operatore comunicare al varco i risultati ottenuti tramite la modellistica software, oltre alle informazioni recuperate dal database ed a quelle di primo intervento. Questa comunicazione permettera alle squadre di intervento giunte sul posto di conoscere le informazioni basilari di primo intervento, quali: sostanza interessata; indicazioni sulla pericolosità della sostanza; posizione dell evento; tipologia dell evento in atto; stima delle distanze di danno attese; dati meteo; permettendo di affrontare l evento, in attesa di altre indicazioni a seguito di successive simulazioni. 14
15 5.6.2 Recepimento e aggiornamento delle informazioni e ulteriore simulazione software Una volta comunicate le informazioni di primo intervento al varco, l operatore rimarra in attesa di recepire maggiori informazioni sull evento in atto, tra le quali citiamo ad esempio: dati meteo aggiornati; la magnitudo della perdita; l ampiezza della pozza formatasi; il diametro del foro della rottura. Qualora queste informazioni non vengano aggiornate o non cambino durante lo svolgersi dell incidente rispetto a quelle comunicate in precedenza, continueranno a valere le indicazioni di intervento per protezione e mitigazione individuate nel precedente punto e di questo verra data comunicazione al varco. 15
16 In caso invece siano disponibili, a seguito di comunicazione da parte degli addetti in campo, informazioni piu dettagliate o diverse, sara possibile per l operatore effettuare una ulteriore simulazione, sempre tramite modellistica software, che fornira risultati piu precisi riguardanti le aree a rischio e le soglie di danno. Qualora questi dati così ottenuti differiscano da quelli comunicati al varco nel paragrafo precedente, potranno essere individuati interventi di protezione e mitigazione dell evento piu adatti, che verranno nuovamente comunicati al varco ed alle squadre di intervento gia in campo. 16
17 5.6.3 Individuazione delle migliori pratiche di intervento Tramite le best practices descritte nel documento relativo all attivita WP7.4, riportanti le migliori procedure attualmente a disposizione delle squadre di primo intervento interne per affrontare una situazione di emergenza, sara possibile individuare i migliori interventi di protezione e mitigazione da adottare per l evento incidentale in corso. Sara inoltre possibile, attraverso l utilizzo del software, ottenere uno sviluppo dinamico delle procedure di intervento (prima simulazione e comunicazione al varco ed ulteriore simulazione software), rendendo l intervento delle squadre interne di emergenza piu mirato ed adatto alla mitigazione dei danni in attesa delle squadre di intervento esterno (VV.F). Il software fornira inoltre informazioni dettagliate alle squadre esterne di emergenza, limitando pertanto il pericolo al quale sono esposti. 17
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