ITS - FONDAZIONE G. CABOTO

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1 ITS - FONDAZIONE G. CABOTO SCUOLA SUPERIORE DI TECNOLOGIA PER IL MARE Strategie di Sistema

2 DENOMINAZIONE "Istituto Tecnico Superiore per la Mobilità Sostenibile Fondazione G. Caboto" ISTITUTO DI RIFERIMENTO Istituto di Istruzione Secondaria Superiore G. Caboto P.zza Trieste Gaeta (LT) tel.07771/ fax:0771/ ENTI FONDATORI Provincia di Latina d Amico di Navigazione SPA CCIAA Latina Consorzio Industriale Sud Pontino O.E.S.C.M.I. GAETA Consorzio Nautico Consormare del Golfo Pa.L.Mer. Parco Tecnologico Lazio Meridionale PRESIDENTE Cesare d Amico Corso d Italia, 35 ROMA REFERENTE PER COMUNICAZIONI Coccoluto Erasmo coccoluto@fondazionecaboto.it erasmo.coccoluto@libero.it Cell Tel. E Fax Ufficio Area tecnologica Ambito MOBILITÀ SOSTENIBILE mobilità delle persone e delle merci produzione di mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture infomobilità altro: Trasporti Marittimi - Diporto Cantieristica Minore 2

3 1. OBIETTIVI Dall analisi del fabbisogno aggiornata a Luglio 2011 e degli obiettivi del Programma Industria 2015 e del Progetto Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima si traggono le conseguenze e gli obiettivi da conseguire che sono così riassumibili: 1. Assicurare stabilità, visibilità e qualità dell offerta formativa e garantire raccordo con i fabbisogni formativi del mercato del lavoro; 2. Realizzare un approccio sistemico di filiera con tutto il sistema della Mobilità sostenibile per il settore marittimo che va dalla logistica della produzione alla produzione in cantiere, ai sistemi di interfaccia mare/terra, al personale, ai sistemi di comunicazione, al risparmio ed innovazione tecnologica. 3. Integrazione istruzione, formazione, lavoro e della ricerca attraverso sia percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore che conducano all acquisizione di competenze e certificazioni compiute (anche formando la capacità di autoaggiornamento delle giovani generazioni) idonee all inserimento definitivo nel mondo del lavoro, sia attraverso corsi di alta specializzazione di durata breve rispondenti ad esigenze contingenti espresse dai sistemi produttivi locali esigiti dalle nuove piattaforme tecnologiche adottate dalle Aziende. 4. promuovere la qualificazione e lo sviluppo professionale degli operatori del cluster marittimo. 5. avvio di percorsi formativi che consentano ai lavoratori di acquisire sia le competenze specifiche che la flessibilità operativa necessaria per adattarsi e saper trasferire la propria esperienza all interno di tutto il sistema. 6. offrire percorsi nei cinque comparti, ognuno dotato di una propria comunità professionale che si contraddistingue per ambiti di competenza peculiari: a. il trasporto marittimo, b. la logistica portuale ed i servizi ausiliari al trasporto marittimo; c. la cantieristica navale, d. la nautica da diporto, e. la pesca; Le azioni richieste dal mercato e che devono ritenersi indispensabili per un quadro sinergico di interventi, sono: 1. incremento della politica delle Pari opportunità: nel comparto risulta evidente una sottorappresentazione dell elemento femminile nelle varie tipologie, proprio per assenza di formazione specifica; 2. svolgimento dei nuovi percorsi formativi modulari direttamente destinati alla soddisfazione dei bisogni emersi dall analisi. I percorsi formativi dovranno strutturarsi sotto forma modulare e centrati sull acquisizione di competenze di base, tecnico-professionali e trasversali. La sistematizzazione modulare favorisce, tra l altro, la trasparenza e la comparabilità dei percorsi formativi delle diverse regioni/enti, essendo adattabile alle diverse realtà locali senza bisogno di rivedere l intero impianto formativo; 3. particolare attenzione dovrà essere riservata all e-learning, nel rispetto delle indicazioni comunitarie, soprattutto nel settore della qualità e dell aggiornamento continuo; 3

4 4. ricerca ed individuazione dei criteri di certificazione delle competenze e dei crediti formativi per la costruzione di un sistema di riconoscimento delle competenze. Nella formazione professionale, infatti, è particolarmente sentito il problema della certificazione dei percorsi formativi, anche parziali. Tale certificazione aprirebbe la possibilità di spendere direttamente i crediti di competenze (in rapporto all impresa) o crediti formativi (in relazione ad altri sistemi formativi); 5. elevare e promuovere ad ogni livello la filosofia della sicurezza nel lavoro e la qualità totale come principi ispiratori e fondamenti di ogni attività, sia formativa, sia orientativa, facendo conseguire il massimo livello di sicurezza per ogni figura professionale indicata e per ogni ambiente di lavoro, in relazione alla più recente normativa nazionale ed internazionale; 6. sviluppare un profondo legame con il territorio attraverso la collaborazione ed il coinvolgimento di Enti locali, Università, Istituti Secondari Superiori ed Enti di ricerca Aziende. 2. STRATEGIA D AZIONE Prima di ogni azione è assolutamente necessario procedere ad una pressante azione informativa attraverso i Media, la stampa ed Internet delle prospettive offerte dal settore economico del mare. Al momento, resta prevalente l esigenza di formare il personale navigante. Pertanto è necessario procedere primariamente alla formazione di Ufficiali di Coperta e Ufficiali di Macchine sia per la Marina Mercantile sia per il Diporto. Considerate le affinità professionali delle due figure, i principali step della formazione forniranno sempre supporto ad entrambi i settori. Contemporaneamente deve essere avviata la formazione di figure per l area della Logistica e per la Cantieristica. La prima (logistica) anche in considerazione degli investimenti che l Autorità Portuale sta effettuando sui porti di Gaeta, Fiumicino e Civitavecchia che comporteranno un ulteriore sviluppo dei Porti Commerciali e del sistema delle Autostrade del Mare. La seconda (cantieristica) in considerazione della carenza atavica di figure tecniche nell ambito delle costruzioni e delle manutenzioni di imbarcazioni da diporto, in questo settore, in particolare, si inserisce il mondo della ricerca lungo due direttrici fondamentali: a. ricerca di nuove tecniche costruttive e adeguamento di quelle esistenti alle evoluzioni degli studi di idrodinamica dei corpi e dei sistemi di propulsione, sia attraverso l uso di nuovi e modernissimi software, sia attraverso la realizzazione di modelli in scala da provare nelle diverse situazioni in vasca; b. sviluppo di modelli matematici su sistemi software in simulazione dinamica che consente l integrazione delle conoscenze possedute dai docenti di Costruzioni Navali e Struttura della Nave di arricchire proprio questa fascia di prospettive nuove dove le prove successive ed i miglioramenti vengono ipotizzazti, elaborati, codificati in sistemi matematici, testati su software di simulazione e applicati nel processo didattico e industriale. 4

5 3. AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE DI DISCIPLINE SCIENTIFICHE E TECNICHE DELLA SCUOLA E DELLA FORMAZIONEPROFESSIONALE L organizzazione e le interazioni evidenziate nei punti precedenti, rappresentano un vero punto di riferimento per la riqualificazione dei docenti in quanto potranno: a. Riqualificare le proprie conoscenze attraverso lo scambio con i docenti provenienti dal mondo del lavoro, preparati alle nuove tecnologie; b. Acquisire conoscenze sulle tecniche di realizzazione di carte interattive per il carteggio elettronico e le manovre su simulazione; c. Trasformare le conoscenze teoriche in modelli matematici per la simulazione; d. Acquisire competenze nuove nel campo degli studi di idrodinamica attiva e simulata; e. Ampliare le conoscenze nel campo della ricerca nella realizzazione di aree portuali e/o modificare linee di costa e loro interazione con il sistema ambientale e marino. f. Ampliare conoscenze nel campo dei Nuovi materiali e delle applicazioni del risparmio energetico; g. adeguamento a standard più stringenti, favorendo il trasferimento di tecnologie già disponibili per le nuove costruzioni navali e nautiche; Sono altresì previsti le seguenti attività che contribuiranno al miglioramento della preparazione professionale degli operatori, attivando le seguenti procedure: Modulo sulla stesura del progetto esecutivo ( a carico della Istituzione scolastica) moduli di formazione per i formatori per quanto attiene gli aspetti di organizzazione e gestione del processo formativo Trasferimento Tecnologico Elaborazione di un sistema di certificazione delle competenze reciprocamente Riconosciuto da Formazione e Mondo delle Aziende. Accanto all arricchimento complessivo delle conoscenze, bisogna valutare il miglioramento dell azione didattica grazie allo scambio di esperienze ed il contatto con docenti che operano stabilmente nella formazione e nella ricerca scientifica. Si potrà, cioè, realizzare il superamento di quanto indicato nel Terzo Rapporto sull Economia del Mare 2006 dove si indica come una delle cause della crisi di Vocazioni al lavoro nel cluster nautico la formazione dei docenti: rilevanti esigenze di riqualificazione, infatti, sembrano trasmettere competenze che oggi si rilevano in alcuni casi obsolete Inoltre si attiva il processo auspicato di attivare il ruolo formativo dell impresa cui sarebbe richiesto un maggiore coinvolgimento attraverso docenze, ad integrazione di percorsi formativi tradizionali. La riqualificazione dei docenti è assicurata e garantita dagli organismi universitari e di ricerca presenti nel partenariato. In particolare il Pa.L.Mer. quale Consorzio Universitario di Ricerca del Lazio Meridionale, che racchiude una rete di Università e una varietà di imprese e istituzioni pubbliche e private, garantisce il giusto rigore scientifico e pragmatismo nel contesto di un approccio interdisciplinare che rende tale tipo di formazione e di aggiornamento particolarmente efficace. 5

6 4. ORIENTAMENTO L'orientamento si configura, come strategia di supporto per individui impegnati in prima persona nell'elaborazione del progetto della propria carriera formativa e lavorativa. In questi termini, all'individuo viene conferito un ruolo attivo, grazie al quale questi diviene protagonista del percorso, imparando a muoversi in situazioni complesse applicando una metodologia di lavoro che muovendo dalla ricerca ed acquisizione delle informazioni necessarie a formulare una diagnosi lo porta a prefigurare possibili alternative alla pianificazione dell'azione e la verifica dell'intero processo. Orientare qualcuno significa dunque accompagnarlo nel suo percorso, offrendogli occasioni e strumenti per attivare un processo di autovalutazione delle proprie risorse (attitudini, interessi, desideri), per cercare le informazioni necessarie a prefigurare possibili alternative future, per rielaborare personalmente le conoscenze, e formulare le proprie scelte. In virtù di quanto finora esposto, l'attività d'orientamento sarà focalizzata su far emergere le aspettative e i valori che caratterizzano la personale idea di futuro, accrescere il grado di autonomia e di capacità di operare scelte, recuperare e far tesoro del valore della propria intelligenza; acquisire la capacità di problem solving, favorire l'integrazione del soggetto con le dinamiche formative ed occupazionali che lo circondano. Gli obiettivi dell'orientamento Può essere considerato un intervento orientativo quello che persegue principalmente i seguenti obiettivi: la ricostruzione della biografia personale dell'utente l'identificazione delle competenze in termini di conoscenze, abilità e risorse psicosociali l'acquisizione di abilità decisionali e lo sviluppo di strategie che migliorino la capacità di destreggiarsi delle difficoltà. Perché l'orientamento abbia successo, quindi, risulta fondamentale aumentare la consapevolezza del soggetto in relazione ai condizionamenti "interni" ed "esterni", permettendogli così di non essere più costretto a giocare il ruolo passivo di spettatore di se stesso. In particolare nei percorsi ITS che la Fondazione si propone di offrire il momento dell'orientamento sarà sviluppato con una serie di incontri nei quali verrà illustrato ai candidati il profilo della figura professionale in oggetto, lo sviluppo del percorso formativo, con l'obiettivo di consentire al candidato potenziale di maturare una più precisa rappresentazione dei risultati formativi che può conseguire, delle modalità di fruizione del servizio formativo, e delle reciproche e interconnesse responsabilità degli attori in gioco. I programmi formativi saranno accompagnati da azioni e attività di accompagnamento al lavoro che concretamente si andranno a realizzare nel triennio sono le seguenti: Counseling di orientamento Sportello informativo Bilancio delle competenze. Work Experience all estero Animazione territoriale 6

7 4.1. Counseling di orientamento Costituisce un intervento psico-pedagogico mirato a facilitare i soggetti nell analisi del pensiero e della percezione della loro situazione attuale, delle possibilità presenti e delle conseguenze di ogni eventuale scelta. La fase del counseling si attua successivamente alla fase di elaborazione dei dati emersi dalla somministrazione di questionari di orientamento, che rappresentano il punto di partenza per i colloqui. Questi ultimi sono finalizzati alla definizione di un bilancio di competenze per permettere al soggetto di elaborare un progetto professionale a breve, medio e lungo termine, formulato a partire dall analisi della sua esperienza, della sua storia, delle competenze che possiede e del suo potenziale, tenendo conto dei suoi valori prioritari e delle scelte personali nella vita. Il counseling. Tale attività verrà indirizzata agli studenti del quinto anno, al fine di orientarli alla scelta professionale e formativa ideale. Particolare attenzione si rivolgerà agli studenti per i quali si prevede un ulteriore intervento in cui si coinvolgono i familiari Sportello informativo Si tratta di un info-point che fornirà agli utenti tutte le informazioni necessarie a facilitare le scelte future per l inserimento nel mondo del lavoro. Questo sportello, dotato di una postazione informatica con collegamento ad internet, consentirà l accesso diretto a banche dati nazionali ed estere. Lo sportello informativo è gestito da un consulente dell orientamento che organizza le proposte informative per lo studente affinché possa provvedere ad elaborarle e ad operare le sue scelte. Si tratta, pertanto, di erogare informazioni prevedendo la partecipazione attiva dello studente che non si limita a raccogliere passivamente le notizie che gli vengono fornite, ma si attiva lui stesso nella ricerca, partendo dall analisi del proprio bisogno in relazione all obiettivo. Questo processo è stimolato dall intervento di counseling che sostiene lo studente nella definizione di un proprio progetto formativo-lavorativo. L attività dello sportello informativo prevede inoltre: azioni di placement: aiuto fornito per consentire ai soggetti l accesso a un determinato percorso formativo; attività di supporto per l apprendimento di tecniche per la ricerca di un lavoro, per la redazione del curriculum, per il sostegno di un colloquio di lavoro; attività di rete con le università, gli enti di formazione professionale, gli istituti di formazione tecnica superiore, i servizi informagiovani degli enti locali, i centri di iniziativa locale per l occupazione (CILO), i servizi di sostegno alla creazione d impresa della camera di commercio, le agenzie private di somministrazione lavoro, le imprese, il privato sociale Bilancio delle competenze. Il Bilancio delle Competenze é un percorso di orientamento che ha lo scopo di permettere alla partecipante di analizzare le proprie competenze professionali e personali, nonché le proprie attitudini e motivazioni, e di meglio definire un progetto professionale. 7

8 Pertanto la principale ragion d'essere del Bilancio è duplice. Si tratta infatti di permettere alle persone che richiedono questa prestazione di: migliorare le loro capacità di autovalutazione; completare e/o correggere la loro immagine di sé in relazione alle possibilità di sviluppo professionale. Quindi il Bilancio può essere per le persone un utile strumento per: fare il punto sulle esperienze personali e professionali; individuare e valutare gli apprendimenti legati al lavoro, alla formazione, alla vita sociale; scoprire le potenzialità non valorizzate; individuare competenze personali trasferibili a nuove situazioni professionali; raccogliere e sistemare informazioni necessarie per elaborare un progetto professionale; definire le priorità professionali; assumere una strategia nelle scelte di carriera, nelle trattative di lavoro, e nelle iniziative autoimprenditoriali. Strumento fondamentale del bilancio di competenze è il colloquio, che viene supportato da strumenti di auto-valutazione e schede che facilitano la ricostruzione delle esperienze personali e lavorative. Sarà effettuato agli allievi in uscita e prevede un percorso in tre fasi: 1. somministrazione test/questionari. Tale fase è realizzata da 1 operatore esperto in testing; 2. elaborazione dati che consiste in una sintesi delle risposte attribuite dallo studente ai diversi item del questionario di orientamento, ovvero nella trascrizione di alcune risposte indicative per 3. stesura del documento di profilo con le competenze, i punti di forza e di debolezza, le attitudini da sviluppare e quanto possa servire alla realizzazione di un progetto professionale. Tale attività vedrà l impiego di un coordinatore, un orientatore e un elaboratore dati Work Experience all estero Verranno organizzate delle missioni in punti di eccellenza del settore della mobilità sostenibile in aziende, istituzioni universitarie e di ricerca, in Italia o all estero, al fine di offrire occasioni di lavoro a favore di giovani neodiplomati, e creare partnership, anche con centri di eccellenza esteri, in cui si possano scambiare esperienze e competenze, al fine favorire una progettazione condivisa. Si cercherà così di acquisire nuovi elementi di indirizzo e di sostegno utili ad una progettualità futura che possa avere impatti innovativi sui sistemi formativi territoriali. Verranno effettuate esperienze di lavoro all estero anche al fine di favorire l apprendimento di una lingua straniera L azione prevede altresì l invio di una delegazione composta da alcuni dei membri più significativi dell ITS proponente e da alcuni neodiplomati presso 8

9 alcuni punti di eccellenza, anche all estero, in istituzioni universitarie, di ricerca, nonché in aziende con struttura innovativa e/o sperimentale, nel settore della mobilità sostenibile Animazione territoriale Azioni principali: Informazione Animazione Sensibilizzazione Si tratta, in pratica, di sviluppare un azione mirata a due obiettivi principali, fra loro consequenziali: da un lato, promuovere la conoscenza della Fondazione ITS e dall altro portare i potenziali beneficiari ad usufruire delle opportunità. E evidente che tutto ciò richiede un peculiare sforzo sia in termini di chiarezza ed efficacia dell informazione veicolata che di coordinamento con le diverse realtà (istituzioni, associazioni, servizi, etc.) che operano quotidianamente nelle varie aree territoriali. L esperienza passata ha dimostrato inoltre che il successo dell attività di comunicazione nel territorio dipende dal sapiente dosaggio e dalla compenetrazione di una pluralità di strumenti e mezzi di informazione, e dalla possibilità di trasferire informazioni e conoscenze effettivamente utili per i beneficiari (gli utenti). Tutto ciò chiama in causa la capacità di leggere il territorio e le iniziative che in esso si realizzano. Di qui la necessità di dotarsi anche di strumenti di analisi e di intervento sia quantitativi che qualitativi e la previsione di azioni diversificate e complementari, che tengano conto anche della specificità dei diversi target di utenza potenziali cui sono rivolte. Per comodità si sono così raggruppate tali azioni: 1. Lancio 2. attività di direct mailing; 3. iniziative di informazione sui media e pubblicità a mezzo stampa locale; 4. predisposizione e diffusione di materiali informativi; 5. utilizzo di Internet; 6. Bandi 7. Convegni 8. incontri di presentazione dell attività della Fondazione ITS Di qui, l importanza di mettere in campo strumenti che consentano di entrare nel network fiduciario dei potenziali beneficiari. Lancio: Si prevede un convegno di inizio delle attività. Per il convegno saranno realizzati inviti, depliants contenenti le caratteristiche dell iniziativa (obiettivi, modalità di svolgimento, quadro istituzionale, sintesi piani didattici) le sedi dei corsi e stages. Il convegno sarà pubblicizzato tramite comunicati stampa, internet e locandin Attività di direct mailing Sarà tesa ad informare dell attivazione dello sportello e del supporto che questo potrà fornire agli operatori turistici locali. 9

10 Passaggi radio su circuiti radiofonici locali Inserzioni su quotidiani a distribuzione gratuita Manifesti e volantini Saranno distribuiti nelle aree interessate dagli interventi anche grazie alla collaborazione dei vari organismi presenti sul territorio. Sito web Verrà approntato un sito di progetto da utilizzare nelle fasi di lancio e dal quale raccogliere le adesioni. Durante lo svolgimento delle attività, oltre a fornire una puntuale informativa sullo stato di avanzamento, raccoglierà tutte le esperienze prodotte. Fungerà altresi da spazio comune a tutti i partecipanti (allievi, docenti, tutor, aziende) per il reciproco confronto e comunicazione (attivazione di forum tematici). Al termine attività sul sito compariranno i dati di valutazione finali Bandi: l iniziativa, con il programma completo dei corsi e degli stages, sarà pubblicizzata, oltre che su internet, sulla stampa locale e nazionale. Convegni intermedi e di chiusura: saranno organizzati per pubblicizzare lo stato dell arte e i risultati finali dei vari percorsi formativi messi in campo per queste occasioni verranno approntati dei rapporti che si avvarrà dei risultati prodotti dal monitoraggio e dalla valutazione e che servirà altresì come eventuale strumento di diffusione di buone pratiche sperimentate. Incontri di presentazione Saranno realizzati almeno due incontri di presentazione con gli Essi saranno realizzati a cura e con il supporto dell ATI, allo scopo di suscitare l'attenzione e la partecipazione dei diversi soggetti coinvolti dalla campagna di informazione. In occasione di tali incontri saranno distribuiti i materiali informativi disponibili. 5. MONITORAGGIO Su tutti i progetti avviati sarà sviluppata una adeguata azione di monitoraggio. Il monitoraggio ha prioritariamente la funzione di stimolare il miglioramento continuo delle attività attraverso l esame rigoroso dei processi e dei prodotti/servizi. Il monitoraggio consiste nell esaminare l attività progettuale a partire da una visione d insieme dell intero processo, in corrispondenza di scadenze prefissate (ex ante, in itinere, ex post). Il monitoraggio persegue dunque l obiettivo di: 1. Misurare a. Il grado di conseguimento degli obiettivi prefissati b. la funzionalità dei processi e dei sistemi organizzativi rispetto al conseguimento degli obiettivi 10

11 c. la correttezza delle procedure seguite d. l efficacia dei servizi erogati (in termini di soddisfazione degli utenti) e. il valore aggiunto in termini di ricadute di medio/lungo termine dell attività formative realizzate e dei servizi erogati (specifico contributo delle attività realizzate all inserimento occupazionale degli utenti) 2. evidenziare e giustificare f. le cause delle criticità/varianze eventualmente riscontrate g. i correttivi adottati h. le buone pratiche. Inoltre, il monitoraggio del processo di apprendimento è strutturato per tappe successive poste alla fine di ogni modulo, onde permettere al coordinatore di verificare ed eventualmente rinforzare il livello di acquisizione dei contenuti trasmessi. Il corpo docente utilizzerà inoltre esercitazioni pratiche per verificare il processo di apprendimento degli allievi. Le attività di forte collaborazione, svolte all interno della Fondazione ITS, tra i suoi partner, consentiranno in primo luogo ai docenti degli istituti nautici un continuo aggiornamento grazie allo stretto contatto sia con il mondo delle aziende del settore sia con il mondo della ricerca, tale processo di forte sinergia produrrà un miglioramento dell attività formativa già all interno degli istituti nautici stessi consentendo di elevare e raffinare sempre di più i contenuti dei programmi specialistici che la Fondazione ITS intende offrire. 11

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