LINEA GUIDA PER L ACCERTAMENTO DI CONFORMITA DEL SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE. ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) n.1179/2012 DELLA COMMISSIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LINEA GUIDA PER L ACCERTAMENTO DI CONFORMITA DEL SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE. ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) n.1179/2012 DELLA COMMISSIONE"

Transcript

1 LINEA GUIDA PER L ACCERTAMENTO DI CONFORMITA DEL SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) n.1179/2012 DELLA COMMISSIONE del 10 dicembre 2012 recante i criteri che determinano quando i di rottami di vetro cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Edizione 2013

2 Le presenti Linee Guida costituiscono il risultato dell attività ed esperienza di tecnici e funzionari di Associazioni rappresentative delle imprese della filiera del recupero del vetro e di esperti nel campo delle certificazioni ed audit di conformità dei Sistemi di Gestione aziendali di Qualità, Ambiente e Sicurezza. Si ringraziano per la realizzazione:... Massimiliano Avella CO.RE.VE Milano Dante Benecchi CO.RE.VE Milano Giandomenico Cramarossa CERTIQUALITY Milano Nicola Gatta CERTIQUALITY Milano Lina Incocciati ASSOVETRO Roma Maria Letizia Nepi UNIRE Roma Armando Romaniello CERTIQUALITY Milano......

3 INDICE GENERALE 1. INTRODUZIONE 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINI E DEFINIZIONI 4. SISTEMA DI GESTIONE 4.1 Elementi di Sistema Procedure documentate Formazione ed addestramento del personale Piani di controllo Riesame Gestione della documentazione e delle registrazioni 5. QUANDO I ROTTAMI CESSANO DI ESSERE CONSIDERATI RIFIUTI 5.1 CRITERI PER I ROTTAMI DI VETRO Rifiuti utilizzati come materiale dell operazione di recupero Processi e tecniche di trattamento Qualità dei rottami ottenuti dall operazione di recupero 5.2 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA

4 1. INTRODUZIONE Il legislatore europeo, attraverso la Direttiva 2008/98 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008, ha fissato i principi e le regole fondamentali per definire quanto un materiale è da considerarsi rifiuto e quando viceversa cessa di essere considerato tale. La stessa Direttiva ha demandato a successivi Regolamenti comunitari la definizione dei criteri specifici per la cessazione della qualifica di rifiuto per i principali materiali recuperabili (ferro, alluminio, vetro, carta, plastica ecc.). Con il Decreto legislativo 205 del 3/12/2010, di attuazione della Direttiva 200/98/CE, l ordinamento italiano ha recepito la nozione di End of Waste mediante la previsione nel D.Lgs.152/2006 TUA dell art.184ter Cessazione della qualifica di rifiuto. Il Regolamento (UE) n.1179/2012 stabilisce pertanto oggi quali sono i criteri la cui osservanza, in applicazione di un Sistema di Gestione per la Qualità, permette ai rottami di vetro, destinati alla produzione di sostanze od oggetti di vetro attraverso processi di rifusione, di cessare di essere considerati rifiuti. L osservanza di tali requisiti viene sottoposta, ad opera di apposito Organismo preposto ed Accreditato a livello nazionale, ad accertamento effettuato ogni tre anni. Le presenti Linee Guida rappresentano il documento di riferimento per le aziende che intendono dimostrare la conformità del proprio Sistema di Gestione per la Qualità a tali criteri. La struttura delle Linee Guida è stata realizzata facendo riferimento al Regolamento (UE) n.1179/2012 del Consiglio del 10 dicembre 2012 ed alle best practice per l implementazione ed attuazione dei sistemi di gestione aziendali. 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Scopo delle Linee Guida è di rappresentare in maniera lineare e completa le modalità operative per l applicazione in una azienda di un Sistema di Gestione della Qualità atto a dimostrare la conformità a quanto previsto dagli Art.3 e 5 del Regolamento (UE) n.1179/2012, al fine di superare l accertamento di conformità da parte dell Organismo preposto.

5 3. TERMINI E DEFINIZIONI Rottami di vetro: rottame derivante dal recupero di rifiuti di vetro; Detentore: la persona fisica o giuridica che è in possesso dei rottami di vetro; Produttore: il detentore che cede ad un altro detentore rottami che per la prima volta hanno cessato di essere considerati rifiuti; Importatore: qualsiasi persona fisica o giuridica stabilità nell Unione che introduce nel territorio doganale dell Unione rottami che hanno cessato di essere considerati rifiuti; Personale qualificato: personale che, per esperienza o formazione, ha le competenze per controllare e valutare le caratteristiche dei rottami di vetro; Controllo visivo: il controllo dei rottami che investe tutte le parti di una partita e impiega le capacità sensoriali umane o qualsiasi apparecchiatura non specializzata; Partita: un lotto di rottami destinato ad essere spedito da un produttore ad un altro detentore e che può essere contenuto in una o più unità di trasporto, ad esempio contenitori. TERMINI RELATIVI ALLA QUALITA 1 Qualità: grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti Requisito: esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita 2 o cogente; Competenza: dimostrata capacità di applicare conoscenze ed abilità; Sistema: insieme di elementi correlati o interagenti; Sistema di Gestione: sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi; Sistema di Gestione per la Qualità: sistema di gestione per guidare e tenere sotto controllo una organizzazione con riferimento alla qualità; Gestione: attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un organizzazione; 1 Fonte: UNI EN ISO 9000:2005, paragrafo 3 Termini e Definizioni 2 Generalmente implicata significa che è uso o prassi comune, per l Organizzazione, per i suoi clienti e per le altre parti interessate, che l esigenza o l aspettativa in esame sia implicita.

6 Organizzazione: interrelazioni; insieme di persone e di mezzi, con definite responsabilità, autorità ed Struttura Organizzativa: insieme di responsabilità, autorità e interrelazioni tra persone; Cliente: organizzazione o persona che riceve un prodotto; Processo: insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita; Registrazione 3 : documento che riporta i risultati ottenuti o fornisce evidenza delle attività svolte; Procedura 4 : modo specificato per svolgere un attività o un processo; Riesame: valutazione regolare e sistematica dell appropriatezza, dell adeguatezza, dell efficacia ed efficienza di qualcosa a conseguire gli obiettivi stabiliti. Il riesame può comprendere la valutazione dell esigenza di adattare i piani e gli obiettivi al variare delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate. Il riesame comprende la determinazione delle esigenze per eventuali azioni di miglioramento. 3 Le registrazioni possono essere utilizzate, per esempio, per documentare la rintracciabilità e per fornire evidenza delle verifiche, delle azioni preventive e delle azioni correttive (v. UNI EN ISO 9000:2005) 4 Le procedure possono essere documentate oppure no. Quando una procedura è documentata, si adotta l espressione procedura scritta o procedura documentata.

7 4. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Il Regolamento (UE) n.1179/2012 stabilisce all art.5 che il produttore di rottami di vetro, affinché questi non siano più considerati rifiuti, debba applicare un Sistema di Gestione atto a dimostrare la conformità ai criteri definiti all art.3. In particolare viene richiesto che l accettazione dei materiali in ingresso, tutti i controlli sulle varie fasi del trattamento e sulla qualità dei materiali/prodotti (compresi i campionamenti, i test ed ispezioni visive) debbano essere svolti nell ambito di un Sistema di Gestione pienamente attuato e sottoposto a verifica da un Organismo esterno. Lo sviluppo di un Sistema di Gestione documentato è il mezzo con cui un'organizzazione può realizzare la propria politica aziendale, raggiungere gli obiettivi e traguardi prefissati. È importante che il Sistema sia strutturato, attuato, documentato e mantenuto attivo in modo da privilegiare le azioni preventive, con una filosofia di gestione volta al miglioramento continuo. A questo proposito è necessario che siano definiti, identificati e gestiti tutti i processi riguardanti la gestione dei rottami di vetro, a partire dalla predisposizione del contratto con il cliente, alla gestione dei fornitori, alla movimentazione, fino alle attività di recupero. È necessario definire le sequenze e le interazioni tra questi processi, nell'ottica di fornitore-cliente interno, ed i criteri ed i metodi per assicurare l'efficacia e il controllo dell'operatività, e il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. Va inteso come "cliente interno" il Responsabile della fase successiva di un processo. È altresì necessario pianificare e regolamentare le attività integrative di supporto, fra le quali riveste particolare importanza la formazione del personale, mirata a migliorarne continuamente le prestazioni. Qualora l'organizzazione scelga di affidare all'esterno processi che abbiano effetto sulla conformità dei servizi ai requisiti deve essere assicurato il controllo di tali processi e devono esserne definite le modalità. 4.1 ELEMENTI DI SISTEMA

8 L art.5 del Regolamento (UE) n.1179/2012 richiede che il Sistema di Gestione predisposto dell organizzazione preveda una serie di procedure documentate relative ai seguenti aspetti: a) controllo di accettazione dei rifiuti utilizzati come materiale dell operazione di recupero di cui al punto 2 dell allegato I; b) monitoraggio dei processi e delle tecniche di trattamento di cui al punto 3 dell allegato I; c) monitoraggio della qualità dei rottami ottenuti dall operazione di recupero di cui al punto 1 dell allegato I (che comprenda anche campionamento e analisi); d) osservazioni dei clienti sulla qualità dei rottami di vetro; e) registrazione dei risultati dei controlli effettuati a norma delle lettere da a) a c); f) revisione e miglioramento del sistema di gestione; g) formazione del personale. L Organizzazione deve rispettare specifici requisiti in merito al monitoraggio della qualità dei materiali/prodotti in riferimento ai rottami di vetro. Deve inoltre essere assicurato che ciascun conferimento sia almeno: - sottoposto ad ispezione visiva per verificare i requisiti di qualità di tutti gli altri materiali/prodotti. Attraverso un campionamento dei conferimenti rappresentativo, il monitoraggio deve includere anche test di conformità ai valori limite relativi al contenuto di materiale diverso dal vetro. L Organizzazione deve stabilire le giuste frequenze di campionamento tenendo in considerazione i seguenti fattori: l evoluzione prevista dalla variabilità (ad esempio in base ai risultati passati); il rischio di variabilità insito nella qualità dei rifiuti utilizzati come materiale dell operazione di recupero e di ogni trattamento successivo; la precisione del metodo di monitoraggio; la prossimità dei risultati al limite massimo di conformità. Il processo che ha condotto alla scelta della frequenza del monitoraggio dovrebbe essere documentato nell ambito del Sistema di Gestione e dovrebbe essere accessibile per l audit di parte terza. Le Organizzazione che si prefiggono la conformità al Regolamento (UE) n.1179/2012 devono pertanto implementare ed attuare un Sistema di Gestione che includa:

9 REQUISITI REGOLAMENTO UE 1179/2012 Procedure per il controllo in accettazione dei materiali in ingresso ATTIVITA DA IMPLEMENTARE Aggiornare le istruzioni di lavoro a tali procedure Procedure per il monitoraggio dei processi per assicurarne la continua efficacia Predisporre procedure specifiche per il monitoraggio dei processi Procedure per il monitoraggio della qualità dei materiali/prodotti Predisporre procedure specifiche per il monitoraggio della qualità dei materiali/prodotti Procedure per sollecitare un feedback da parte dei clienti sulla qualità dei rottami di vetro Predisporre procedure per rilevare l opinione dei clienti in merito alla qualità dei rottami Procedure di conservazione delle registrazioni relative ai controllo effettuati Predisporre procedure 5 specifiche per la conservazione delle registrazioni di tutti i controllo effettuati Procedure per l addestramento specifico del personale Aggiornare le istruzioni di lavoro a tali procedure Procedure per il riesame del sistema di gestione Predisporre una procedura specifica per il riesame del sistema PROCEDURE DOCUMENTATE Ogni azienda deve definire uno specifico sistema di documentazione controllata dell organizzazione e dei processi che definisca le modalità di gestione delle proprie attività 7. 5 Equivalenti alle procedure per la tenuta sotto controllo delle registrazioni dello standard UNI EN ISO 9001:2008 (4.2.4) 6 Il riesame della direzione viene previsto anche dallo standard di qualità UNI N ISO 9001:2008. Mentre per tale standard non è necessario predisporre una specifica procedura, questa viene invece richiesta obbligatoriamente dai Regolamento (UE) in materia di EoW. 7 Il Sistema di Gestione per la Qualità secondo lo standard internazione UNI EN ISO 9001:2008 prevede che il sistema documentale di cui si deve dotare l Organizzazione si componga di un Manuale della Qualità di dei Procedure obbligatorie: Procedure per la Tenuta sotto controllo dei documenti (4.2.3); Procedure per la Tenuta sotto controllo

10 La Direzione aziendale deve definire e rendere note le responsabilità ed autorità assegnate ad ogni funzione nell ambito dell organizzazione, per esempio mediante organigrammi, mansionari e disposizioni organizzative. Il Regolamento (UE) n.1179/2012 richiede che l Organizzazione, nell implementare un Sistema di Gestione, si doti delle seguenti procedure documentali 8 : a. Procedure per il Controllo in Accettazione dei materiali in ingresso b. Procedure per il Monitoraggio e Misurazione dei Processi c. Procedure per il Monitoraggio e Misurazione dei Prodotti d. Procedure per richiedere Feedback dai clienti sulla qualità dei rottami metallici e. Procedure per l Addestramento specifico del personale f. Procedure per il Riesame della Direzione FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE L organizzazione deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per individuare le necessità di addestramento del personale aventi influenza sulle attività svolte. L organizzazione deve garantire l informazione ed i mezzi per accrescere nel personale la consapevolezza dei propri ruoli e dell importanza delle attività che svolgono in relazione agli obiettivi aziendali. L organizzazione deve preparare ed approvare un piano annuale di formazione/addestramento ed attuarlo con personale aziendale qualificato o con adeguate risorse esterne (Allegato 1 PRO 01, Procedura per la Formazione/Addestramento del Personale). L attività di formazione/addestramento deve essere attuata (con le modalità più opportune incluso l affiancamento di personale esperto) a seguito di: - inserimento di nuovo personale; - nuove norme/leggi che sono in relazione con la normale attività; - cambio di mansione; - cambio di metodologie operative con relative procedure ed istruzioni di lavoro; - introduzione di nuovi prodotti e nuove tecnologie; - modifiche di rilievo negli obiettivi aziendali. Per ottenere e mantenere efficace l'attività di formazione/addestramento l azienda deve: - definire le competenze del personale in relazione alle attività da eseguire; - valutare l'istruzione generale, le esperienze acquisite e le qualifiche ottenute; - identificare le esigenze di formazione/addestramento per svolgere le attività aziendali; - pianificare, programmare ed attuare la formazione/addestramento all'interno della azienda; delle registrazioni (4.2.4); Procedure per la svolgimento delle Verifiche Ispettive Interne (8.2.2); Procedure per la Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi (8.3); Procedure per la Azioni Correttive (8.5.2); Procedure per le Azioni Preventive (8.5.3). 8 Confrontando le procedure documentali richieste dal Regolamento (UE) n.1179/2012 con i requisiti dello standard di qualità UNI EN ISO 9001:2008, ne emerge che tali procedure sono riconducibili rispettivamente ai punti 7.4.1, 8.2.3, 8.2.4, 7.6, 7.2.3, e 5.6 della norma UNI EN ISO 9001:2008.

11 - verificare l'efficacia della formazione/addestramento rispetto a criteri specificati dall azienda; - registrare la formazione/addestramento ed i relativi risultati, in modo che vengano conservati i documenti relativi agli argomenti trattati, i riferimenti ai docenti e le attività svolte durante la formazione/addestramento. Lo scopo è quello di valutare meglio le esigenze future di formazione/addestramento PIANI DI CONTROLLO (AUDIT, GESTIONE DELLE NON CONFORMITA, AZIONI CORRETTIVE, AZIONI PREVENTIVE) L azienda deve attuare piani di controllo di tutti i processi, che permettano di garantire e monitorare il rispetto delle relative procedure. Le attività di controllo dovranno far riferimento ai seguenti principi generali: - ogni attività deve essere verificabile, documentata, coerente e congrua. Per ogni attività vi deve essere un adeguato supporto documentale su cui si possa procedere in ogni momento all effettuazione di controlli che ne attestino le caratteristiche e le motivazioni ed individuino chi ha autorizzato, effettuato, registrato e verificato l attività stessa; - documentazione dei controlli. L azienda deve documentare (eventualmente attraverso l a redazione di verbali) l effettuazione dei controlli. Uno strumento per garantire il controllo sul rispetto delle specifiche di cui all Allegato I del Regolamento (UE) n.1179/2012, è la verifica ispettiva interna (audit). Tale verifica consiste in un esame sistematico e indipendente volto a valutare se le attività siano svolte in accordo con le regole generali e le procedure specificate, sia per le modalità sia per i tempi. La verifica inoltre deve accertare se le regole e le procedure di riferimento risultino idonee e adeguate al conseguimento degli obiettivi della procedura stessa. La verifica ispettiva deve essere attuata ad intervalli pianificati dall azienda. Tutte le volte che si rendesse necessario dovranno essere effettuate anche verifiche ispettive non programmate. La verifica ispettiva deve essere attuata da un auditor non avente responsabilità sull area verificata ed adeguatamente formato. L azienda deve inoltre stabilirne i criteri, l estensione, la frequenza, e le modalità di svolgimento dell audit. L azienda deve predisporre ed attuare una procedura documentata per la gestione delle verifiche ispettive interne (Allegato 2 PRO 02, Procedura Verifiche Interne). Tale procedura deve precisare le responsabilità, i criteri per la qualificazione degli auditor, i requisiti per la pianificazione, la conduzione delle verifiche, la documentazione dei loro risultati, la conservazione delle relative registrazioni. Deve inoltre essere predisposto un programma di verifica ispettiva che tenga conto dello stato e dell importanza dei processi e delle aree oggetto di verifica oltre che dei risultati delle precedenti verifiche ispettive. L auditor dovrà: - predisporre un piano di verifica coerente, definendone la tempistica; - definire le procedure soggette a verifica per ciascuna funzione considerata;

12 - evidenziare gli scostamenti tra quanto descritto in procedura e le attività svolte. Al termine di ogni verifica ispettiva dovrà essere redatto un rapporto che contiene almeno i seguenti dati: - responsabile dell esecuzione della verifica; - data di esecuzione della verifica; - attività oggetto dell audit; - osservazioni sul livello di rispetto delle procedure; - azioni correttive e preventive proposte. Le risultanze delle verifiche interne, previste dai piani di controllo, dovranno costituire elemento di valutazione del Riesame della Direzione aziendale. L azienda deve predisporre e attuare un controllo e monitoraggio per verificare la conformità ai criteri espressi dall Allegato I del Regolamento (UE) n.1179/2012. L azienda deve quindi individuare: - le fasi del processo dove occorre fare i controlli; - i criteri di accettazione, per ogni fase di controllo; - i documenti di registrazione dei risultati dei controlli effettuati. Per far fronte alle eventuali non conformità emerse è necessario che l azienda abbia predisposto ed attui una procedura per la gestione delle non conformità. (Allegato 3 PRO 03, Procedura per il Controllo delle Non Conformità). Tale procedura dovrà definire i requisiti per: - l accertamento della cause della non conformità; - la valutazione e l attuazione delle azioni necessarie per evitarne il ripetersi; - la registrazione dei risultati delle azioni intraprese; - il riesame mirato a verificare che l azione correttiva intrapresa sia stata efficace. Analogamente l azienda deve predisporre una procedura documentata (può essere compresa nella stessa procedura per le verifiche ispettive interne) per stabilire le azioni preventive volte a eliminare le cause di potenziali non conformità. Tale procedura deve comprendere: - l identificazione delle potenziali non conformità e delle loro cause; - la valutazione dell esigenza di adottare azioni per prevenire il verificarsi delle non conformità; - la registrazione dei risultati delle azioni attuate; - il riesame delle azioni preventive attuate RIESAME La Direzione aziendale deve stabilire con quali intervalli riesaminare il sistema di gestione per la qualità al fine di assicurare la sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia a garantire la conformità ai criteri di cui all articolo 3 del Regolamento (UE) n.xxx/2012.

13 Tale riesame è il momento in cui, oltre a considerare criticamente i dati rilevati nel periodo precedente, si valutano le opportunità di miglioramento. I verbali dei riesami devono essere debitamente conservati (Allegato 4 PRO 04, Procedura Riesame della Direzione). Gli elementi sui quali basare il riesame saranno le evidenze emerse dalle verifiche ispettive interne; le azioni correttive e preventive e le azioni successive ai precedenti riesami GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE E DELLE REGISTRAZIONI Le procedure di gestione del sistema della qualità dovranno chiaramente indicare i documenti e le registrazioni che devono essere gestiti ai fini di un corretto svolgimento delle operazioni e della loro verifica ispettiva. La documentazione inerente al sistema di procedure dovrà essere gestita attraverso una corretta registrazione dei dati e dei documenti, per permettere un controllo efficace del servizio ( Allegato 5 - PRO 05, Procedura per la gestione dei Documenti e dei dati). La procedura di gestione della documentazione deve garantire che: 1) i documenti siano approvati prima della loro emissione; 2) i documenti siano riesaminati, se necessario, aggiornati e riapprovati; 3) siano identificate le modifiche e lo stato di revisione; 4) i documenti applicabili siano disponibili nei luoghi di utilizzo; 5) i documenti di origine esterna (leggi, norme, dati dei fornitori, etc.) siano identificati e distribuiti in modo controllato; 6) sia evitato l utilizzo di documenti obsoleti e che gli stessi siano identificati qualora siano conservati. Una specifica procedura deve prevedere la gestione delle registrazioni relative a tutti i controlli effettuati a norma delle lettere da a) a c) del Regolamento (UE) n.1179/2012 (controllo di accettazione dei rifiuti utilizzati come materiale dell operazione di recupero, monitoraggio dei processi e delle tecniche di trattamento, monitoraggio della qualità dei rottami di vetro). Tale procedura deve prevedere inoltre le modalità di identificazione, di archiviazione, di protezione, di reperibilità, di definizione del tempo di conservazione e di eliminazione delle registrazioni. Tutti i documenti e le registrazioni devono essere conservate, archiviate e tenute in locali adatti in modo da evitare il danneggiamento e ordinati in modo da agevolare la rintracciabilità (ad es. facendo riferimento a codici di identificazione). 5. QUANDO I ROTTAMI CESSANO DI ESSERE CONSIDERATI RIFIUTI 5.1 CRITERI PER I ROTTAMI DI VETRO

14 Affinché i rottami di vetro cessino di essere considerati rifiuti il Regolamento (UE) n.1179/2012 prescrive che, all atto della cessione dal produttore ad un altro detentore, siano soddisfatti specifici criteri elencati nell Allegato I. I criteri stabiliti dal regolamento sono: 1. che vengano utilizzati, come materiale dell operazione di recupero, determinati rifiuti; 2. che i rifiuti, utilizzati come materiale dell operazione di recupero, siano stati trattati secondo determinati processi e tecniche di trattamento; 3. che i rottami di vetro, ottenuti dall operazione di recupero, soddisfino determinate caratteristiche di qualità; 4. che il produttore abbia stilato, per ciascuna partita di rottami metallici, una dichiarazione di conformità ed abbia applicato un Sistema di Gestione atto a dimostrare la conformità a tali criteri RIFIUTI UTILIZZATI COME MATERIALE DELL OPERAZIONE DI RECUPERO L Allegato I, al punto 2, stabilisce che possono essere utilizzati come materiali delle operazioni di recupero solo i rifiuti provenienti dalla raccolta del vetro per imballaggio, del vetro piano o del vasellame privo di piombo. Tali rifiuti possono contenere involontariamente minimi quantitativi di altre tipologie di vetro. Viene invece espressamente stabilito che i seguenti rifiuti non possono essere utilizzati nelle operazioni di recupero: a) rifiuti che contengono vetro da rifiuti solidi urbani indifferenziati; b) rifiuti di strutture sanitarie; c) rifiuti pericolosi. TABELLA 1 CRITERIO 2, ALL. I Conformità dei rifiuti utilizzati come materiale dell operazione di recupero: ATTIVITA DA IMPLEMENTARE 1) Predisporre una procedura documentata per le modalità di svolgimento delle operazioni di accettazione dei rifiuti 2) Eseguire controlli di accettazione di tutti i rifiuti pervenuti in azienda (a vista) e dei relativi documenti di accompagnamento 3) Prevedere che le attività di controllo siano svolte da personale qualificato, formato a riconoscere i rifiuti

15 non conformi secondo quanto stabilito nella apposita procedura della formazione PROCESSI E TECNICHE DI TRATTAMENTO In merito ai processi ed alle tecniche di trattamento l Allegato I, al punto 3, prevede due condizioni: 1. che i rottami di vetro siano stati raccolti, separati, trasformati e, da quel momento in poi, vengano tenuti permanentemente divisi da altri rifiuti. 2. che siano stati completati tutti i trattamenti quali: frantumazione, cernita, separazione o pulizia, necessari per preparare il rottame di vetro per uso diretto (attraverso rifusione) nella produzione di vetro od oggetti. TABELLA 2 CRITERIO 3, ALL. I Conformità dei processi e delle tecniche di trattamento a cui sono stati sottoposti i rifiuti utilizzati come materiale dell operazione di recupero: ATTIVITA DA IMPLEMENTARE 1) Disporre di evidenza documentale circa i processi e le tecniche di trattamento a cui sono stati sottoposti i rifiuti 2) Prevedere l impiego nei processi di trattamento di personale adeguatamente formato 3) Prevedere attività di controllo 9 sulla continua conformità dei processi e delle tecniche impiegate 4) Conservare e rendere disponibili le registrazioni dei controlli effettuati 9 In tali attività di controllo sono ricomprese anche le verifiche ispettive interne previste dal sistema di gestione della qualità, che l organizzazione deve effettuare ad intervalli pianificati da personale che assicuri l obiettività ed imparzialità rispetto al processo verificato.

16 5.1.3 QUALITA DEI ROTTAMI OTTENUTI DALL OPERAZIONE DI RECUPERO All Allegato I punto 1) il Regolamento (UE) n.1179/2012 prescrive che i rottami di ferro ed acciaio ottenuti dalle operazioni di recupero debbano rispettare determinati requisiti di qualità. Tali criteri sono stabiliti nell Allegato I punto 1 del Regolamento: 1.1 I rottami di vetro devono soddisfare le specifiche stabilite dal cliente, le specifiche settoriali o una norma per uso diretto nella produzione di sostanze od oggetti di vetro mediante rifusione in impianti di produzione di vetro; 1.2 La presenza dei seguenti materiali estranei non di vetro deve essere : 1) metalli ferrosi : 50 ppm; 2) metalli non ferrosi: 60 ppm; 3) sostanze inorganiche non metalliche e non vetrose: < 100 ppm for glass cullet size > 1mm; < 1500 ppm for glass cullet size < 1 mm. 4) sostanze organice: 2000 ppm Esempi di sostanze inorganiche non vetrose e non metalliche sono: ceramica, roccia, porcellana e piroceramica. Esempi di sostanze organiche sono: carta, gomma,plastic, tessuto,legno. 1.3 I rottami di vetro non presentano alcuna delle caratteristiche di pericolo di cui all allegato III della direttiva 2008/98/CE. I rottami di vetro rispettano i limiti di concentrazione fissati nella decisione 2000/532/CE della Commissione e non superano i valori di cui all allegato IV del regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio. TABELLA 3 CRITERIO 1, ALL. I Qualità dei rottami ottenuti dall operazione di recupero: ATTIVITA DA IMPLEMENTARE 1) Predisporre una procedura documentata per il monitoraggio della qualità dei rottami di vetro ottenuti dall operazione di recupero; 2) Prevedere l impiego di personale adeguatamente formato per ciascuna delle attività inerenti il controllo e monitoraggio della qualità dei rottami; 3) Predisporre controlli visivi di ciascuna partita di rottami per verificare la conformità alle specifiche

17 appropriate; 4) Effettuare analisi su campioni rappresentativi di rottami di vetro per misurare il totale dei componenti non di vetro presenti. Le registrazioni di tali attività di campionamento ed analisi vanno conservate e rese disponibili. 5.2 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA Il produttore o l importatore deve predisporre, ai sensi dell art.4 del Regolamento (UE) n.1179/2012, per ciascuna partita di rottami di vetro una dichiarazione di conformità in base al modello dell Allegato II. Il produttore o l importatore trasmette la dichiarazione di conformità al detentore successivo della partita di rottami e ne conserva una copia per almeno un anno dalla data del rilascio, mettendola a disposizione delle autorità competenti che la richiedano. La dichiarazione di conformità può essere stilata in formato elettronico. Il produttore deve inoltre applicare, ai sensi dell art.5 del Regolamento (UE) n.1179/2012, un Sistema di Gestione atto a dimostrare la conformità ai criteri illustrati al capitolo 5.1 della presente Linea Guida. Il Regolamento stabilisce che il Sistema di Gestione debba prevedere obbligatoriamente una serie di procedure documentate indicate all art.5 comma 2 ed i monitoraggi descritti nell Allegato I (descritti nelle pagine precedenti). Un Organismo accreditato preposto alla valutazione della conformità accerta che il Sistema di Gestione soddisfi le disposizioni del Regolamento. Tali accertamenti vengono effettuati ogni tre anni. L importatore deve esigere che i propri fornitori applichino un Sistema di Gestione conforme al Regolamento e che siano stati controllati da un verificatore indipendente.

18 ALLEGATI I documenti allegati rappresentano pure esemplificazioni che vanno adattate alle singole realtà aziendali. Allegato 1 - PRO 01, Procedura per la Formazione/Addestramento del Personale Allegato 2 - PRO 02, Procedura Verifiche Interne Allegato 3 - PRO 03, Procedura per il Controllo delle Non Conformità Allegato 4 - PRO 04, Procedura Riesame della Direzione Allegato 5 - PRO 05, Procedura per la gestione dei Documenti e dei dati

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri

Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11 M.C. Romano, M. Ranieri Le giornate di Corvara 18 Convegno di Igiene Industriale Corvara (Bz)) 28-30 marzo 2012

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004)

IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004) Dott. Marco SALVIA IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004) Dr. Marco SALVIA 1 Perché gestire la variabile ambientale in azienda? 1. Perché rappresenta

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Ediz. MQ 01 Pag. 1 di 5 REVISIONI N REV. DATA APPROV DESCRIZIONE RIFERIMENTO PARAGRAFO RIFERIMENTO PAGINA 00 10.05.11 1 a Emissione Tutti Tutte Sommario 4 LA QUALITA... 2 4.1 Requisiti Generali... 2 4.2

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Rev.0 Data 10.10.2002 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Indice: 1.0 SCOPO 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE 3.0 RIFERIMENTI E DEFINIZIONI 4.0 RESPONSABILITÀ 5.0 MODALITÀ ESECUTIVE 6.0 ARCHIVIAZIONE 7.0

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

AUDIT. 2. Processo di valutazione

AUDIT. 2. Processo di valutazione AUDIT 2. Processo di valutazione FASE ATTIVITA DESCRIZIONE Inizio dell'audit Inizio dell attività Costituzione del gruppo di valutazione sulla base delle competenze generali e specifiche e dei differenti

Dettagli

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti

Azione su un prodotto-servizio NC, per renderlo conforme ai requisiti Partipilo dr. Valerio ODONTOIATRIA E SISTEMA QUALITA Data: 14-07-09 Pag. 4 di 5 Prodotto (Uni en iso Prodotto di proprietà dei cliente (documentazione della) (uni 10722-3:1999) (modifica della) (uni en

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività:

L esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività: Pag. 1 /6 8 Misurazione analisi e 8.1 Generalità L Istituto pianifica ed attua attività di monitoraggio, misura, analisi e (PO 7.6) che consentono di: dimostrare la conformità del servizio ai requisiti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

PROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ

PROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ PROCEDURA SGQ PRO-AUD Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 3.1 PROCEDURE CORRELATE... 2

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005) La Qualità secondo ISO Qualità è l insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (UNI

Dettagli

DELIBERA n. 11/13 della seduta del 31 luglio 2013

DELIBERA n. 11/13 della seduta del 31 luglio 2013 DELIBERA n. 11/13 della seduta del 31 luglio 2013 Definizione degli indirizzi in materia di certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate deperibili,

Dettagli

Gestione delle Risorse

Gestione delle Risorse SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Gestione delle Risorse Mauro Toniolo Quality, Health & Safety Manager Messa a disposizione delle risorse Norma UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico relativo alle certificazioni di prodotto agroalimentare di cui al Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del prodotto agroalimentare

Dettagli

Manuale CAP 1. SISTEMA QUALITA

Manuale CAP 1. SISTEMA QUALITA CAP 1. SISTEMA QUALITA 1. SCOPO Lo scopo del presente manuale è definire e documentare, a livello generale, le politiche, l'organizzazione, i processi e le risorse relative al Sistema del Rotary Club...

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 19/11/2015 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno

ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno ISO 9000:2000 Assicurazione della qualità Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. Azione correttiva Azione per eliminare la causa di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 19/11/2015 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010 5351000 web site : www.rina.org Regolamenti

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Ediz. MQ 00 Pag. 1 di 8 REVISIONI N REV. DATA APPROV DESCRIZIONE RIFERIMENTO PARAGRAFO RIFERIMENTO PAGINA 00 10-01-06 1A EMISSIONE TUTTI TUTTE 01 25-09-09 ADEGUAMENTO ALLA NORMA UN EN ISO 9001:2008 TUTTI

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli

Le principali novità della norma UNI EN ISO 9001:2008 - Milano, 30 gennaio 2009

Le principali novità della norma UNI EN ISO 9001:2008 - Milano, 30 gennaio 2009 Incontro di aggiornamento SINCERT - UNI riservato agli Organismi accreditati e agli Ispettori SINCERT LA NUOVA UNI EN ISO 9001:2008. SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA REQUISITI Le principali novità della

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ DI

MANUALE DELLA QUALITÀ DI MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 13 MANUALE DELLA QUALITÀ DI Copia master Copia in emissione controllata (il destinatario di questo documento ha l obbligo di conservarlo e di restituirlo, su richiesta della

Dettagli

MANUALE DI GESTIONE DELLA QUALITÀ

MANUALE DI GESTIONE DELLA QUALITÀ Pag. 1 / 5 TERMINI E DEFINIZIONI Indice: 3.0 - Oggetto 3.1 Termini e Definizioni 3.2 - Abbreviazioni N. REV. DATA MOTIVO DELLA 0 15/03/2012 Emissione dell edizione 2 aggiornata in conformità alla UNI EN

Dettagli

Procedura AUDIT INTERNI

Procedura AUDIT INTERNI Pag. 1 di 1 SOMMARIO 1. Scopo e campo di applicazione... 2 2. Termini e definizioni... 2 3. Riferimenti... 2 4. Premessa... 2 5. Attività... 3 6. Documentazione... 5 7. Indicatori... 6 REVISIONI N REV.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 12

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 12 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 12 INDICE RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE Impegno della Direzione Attenzione focalizzata al cliente Politica della Qualità Obiettivi della Qualità Soddisfazione del cliente

Dettagli

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia

Dettagli

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 08 AUDIT INTERNI. Rev. 4 Data: 15/12/2012. Pagina 1 di 6 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 08 AUDIT INTERNI. Rev. 4 Data: 15/12/2012. Pagina 1 di 6 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITA' 5. MODALITÁ OPERATIVE 5.1. Pianificazione degli Audit Interni 5.2. Scelta degli auditor 5.3. Esecuzione

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Il Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida

Il Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida Il Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida Piero Franz- Certiquality Bologna - 20 Giugno 2011 CERTIQUALITY IN ITALIA SEDE DI MILANO UFFICIO DI VENEZIA FONDATO NEL 1989 CERTIQUALITY

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 04 (ED.04) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA'

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 04 (ED.04) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA' INDICE 4.1 Requisiti Generali 4.2 Requisiti Relativi alla Documentazione 4.2.1 Generalità 4.2.2 Manuale della qualità 4.2.3 Tenuta sotto controllo dei documenti 4.2.4 Tenuta sotto controllo delle registrazioni

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITÀ SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA Pagina 1/ 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA 4.0 GENERALITÀ E RIFERIMENTI 4.1 REQUISITI GENERALI 4.2 REQUISITI RELATIVI ALLA DOCUMENTAZIONE 4.0 GENERALITÀ E RIFERIMENTI La presente sezione del manuale definisce

Dettagli

LICEO ETTORE MAJORANA - ROMA SEZIONE 4 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

LICEO ETTORE MAJORANA - ROMA SEZIONE 4 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.1 Requisiti generali LICEO ETTORE MAJORANA - ROMA Il LS Majorana ha stabilito, tiene aggiornato, attua e documenta il proprio Sistema di gestione della qualità (SGQ) in accordo con in requisiti della

Dettagli

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER -EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Sistemi di certificazione e accreditamento

Sistemi di certificazione e accreditamento Sistemi di certificazione e accreditamento Beniamino Cenci Goga L accreditamento riduce i rischi delle imprese e dei clienti poiché garantisce che gli organismi accreditati sono in grado di portare a termine

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10 INDICE IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ Requisiti generali Responsabilità Struttura del sistema documentale e requisiti relativi alla documentazione Struttura dei

Dettagli

SCHEMA. Mandato CEN M/120 - Prodotti metallici per impiego strutturale e loro accessori

SCHEMA. Mandato CEN M/120 - Prodotti metallici per impiego strutturale e loro accessori SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE di componenti per strutture di acciaio e d alluminio cui alla norma UNI EN 1090-1:2012 0 STORIA Edizione

Dettagli

Procedura per la tenuta sotto controllo delle registrazioni PA.AQ.02. Copia in distribuzione controllata. Copia in distribuzione non controllata

Procedura per la tenuta sotto controllo delle registrazioni PA.AQ.02. Copia in distribuzione controllata. Copia in distribuzione non controllata Pag.: 1 di 7 Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Referente del documento: Referente Sistema Qualità (Dott. I. Cerretini) Indice delle revisioni Codice Documento Revisione

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

Manuale della qualità

Manuale della qualità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Manuale della qualità 1 INTRODUZIONE 3 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 4 4.1 Requisiti generali 4 4.2 Requisiti

Dettagli

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione per la Qualità In vigore dal 19/11/2015 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Management e Certificazione della Qualità

Management e Certificazione della Qualità Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Certificazione: normazione e accreditamento terminologia e concetti ISO 9001:2008 Introduzione e

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. DEFINIZIONI 4. GENERALITÀ 5. RESPONSABILITÀ 6. IDENTIFICAZIONE 7. REDAZIONE, CONTROLLO, APPROVAZIONE ED EMISSIONE 8. DISTRIBUZIONE 9. ARCHIVIAZIONE 10. MODIFICHE

Dettagli

Governare il processo della sicurezza

Governare il processo della sicurezza Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza

Dettagli

Roma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour

Roma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour Verifica del progetto D.P.R. 207/2010 Controllo Qualità, Certificazione e Accreditamento Roma, 21 Ottobre 2011 Centro Congressi Cavour Sistema interno di controllo della qualità: dalla formazione alla

Dettagli

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive

Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Comitato SGQ Comitato Ambiente Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Mercoledì, 23 febbraio 2005 - Palazzo FAST (Aula Morandi) Piazzale Morandi, 2 - Milano E' una

Dettagli

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA

AUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI

Dettagli

-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI

-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI -CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI Norma ISO 9001 e sue applicazioni Iter di certificazione e sistema di accreditamento Sistemi

Dettagli

UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di Gestione Ambientale: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di Gestione Ambientale: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di Gestione Ambientale: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 11 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 14001:2004 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C.

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti,5-21053 Castellanza Procedura Gestione Qualità. GESTIONE DEGLi AUDIT INTERNI ISIS C. ISIS C. FACCHINETTI : GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI PROCEDURA GESTIONE QUALITA FASI REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE FUNZIONI RGQ RGQ DS DATE 25/05/11 25/05/11 25/05/11 NOMINATIVO ANNA MARIA BRESSAN CARLO

Dettagli

UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori

UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori Struttura della norma ISO/IEC 17025 1. Scopo 2. Riferimenti normativi 3. Termini e definizioni 4. Requisiti gestionali

Dettagli

Revisione 00 Data revisione: 17/11/2010 ISO 14001:2004. Emissione RSGA Prima Approvazione DIR GIUNTA. Approvazione revisioni

Revisione 00 Data revisione: 17/11/2010 ISO 14001:2004. Emissione RSGA Prima Approvazione DIR GIUNTA. Approvazione revisioni Emissione QUALIFICA NOME RUOLO FIRMA RSGA ARCH. ALDO BLANDINO Prima Approvazione DIR GIUNTA Approvazione revisioni RD DOTT. GIORGIO GUGLIELMO REVISIONI DATA REV. DESCRIZIONE MODIFICHE 17/11/2010 00 PRIMA

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO

FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO L autovalutazione è una valutazione che fornisce un giudizio sull efficacia e sull efficienza dell Azienda e sul grado di

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli