Integrazione dei percorsi e sistema qualità nel Dipartimento di Salute Mentale. Gaddomaria Grassi

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1 Integrazione dei percorsi e sistema qualità nel Dipartimento di Salute Mentale Gaddomaria Grassi Reggio Emilia 9 novembre 2007

2 Integrazione dei percorsi e sistema qualità nel DSM - Integrazione e Salute Mentale - Sistema Qualità - Prodotti, procedure, gestione del rischio

3 Integrazione e salute mentale Integrazione territoriale Integrazione disciplinare Integrazione professionale

4 Integrazione e salute mentale Integrazione socio - sanitaria Integrazione pubblico - privato Integrazione professionisti associazionismo e volontariato

5 Le matrici Dipartimenti Distretti Unità Operative - Programmi

6 Gli strumenti Organi di governo Tavoli permanenti e temporanei Accordi di fornitura Organismi partecipativi Strumenti di integrazione organizzativa

7 Il Sistema Qualità nel DSM di Reggio Emilia Definizione di prodotti, indicatori e standard (1997) Accreditamento sperimentale Salute Mentale adulti (2001) Accreditamento DSM (2005) Accreditamento DSM-DP DP (2008)

8 I capitoli dell Accreditamento 1 Politica 2 Pianificazione 3 Comunicazione 4 Struttura 5 Attrezzature 6 Formazione 7 Sistema Informativo 8 Procedure, istruzioni operative e linee guida 9 Verifica dei risultati 10 Miglioramento

9 Il Sistema Qualità nel DSM di RE Politica Articolazione organizzativa Struttura e attrezzature Gestione dei processi di supporto PRODOTTI PROCEDURE Acquisto prestazioni sanitarie Pianificazione, verifica e miglioramento

10 Prodotto Risultato di attività o processi di lavoro e anche Attività o processo di lavoro

11 Prodotti Prodotto = diagnosi, DRG (depressione, schizofrenia ) Prodotto = trattamento specialistico (psichiatrico, psicologico, logopedico, fisiatrico ) Prodotto = processo (accoglienza, attività territoriale integrata, percorso lavoro )

12 Prodotti, indicatori e standard maggiore equità e trasparenza maggiore sensibilità del sistema informativo definizione delle priorità e dei livelli minimi

13 Le procedure Documento scritto secondo regole definite che ha lo scopo di facilitare l uniformit uniformità di comportamento da parte di operatori diversi, di rendere più difficili variazioni ingiustificate di comportamento e quindi di prevenire gli errori

14 Le procedure Come devono essere? coerenti con le leggi realistiche chiare e non elusive condivise (e conosciute) devono prevedere le modalità di verifica della sua applicazione

15 Le procedure Perché non funzionano? non sono realistiche (se ( se chi le fa non è lo stesso che le dovrà applicare) non sono chiare oppure eludono i veri problemi (per paura che rappresentino un capestro medico legale) non sono condivise (né conosciute) e nessuno verifica la loro applicazione (perché erano state fatte a fini documentali, es. accreditamento)

16 Le procedure A cosa possono servire? a superare ingiustificate differenze di percorso a fornire un riferimento agli operatori e a ridurre la conflittualità a ridurre la variabilità decisionale ad aiutare la memoria nei casi infrequenti a facilitare l individuazione e la gestione del rischio e a ridurre gli incidenti critici

17 La gestione del rischio clinico Modalità di riduzione dei rischi e degli eventi avversi durante l attivit attività di cura mediante un attivit attività sistematica di individuazione, valutazione e monitoraggio degli stessi e la ricerca di forma di precauzione

18 La rilevazione del rischio Segnalazione di eventi avversi (farmacovigilanza farmacovigilanza ): ampiamente sottoutilizzato Denunce di malpractice (reclami, Tribunale del malato): ampiamente sottoutilizzato, induce atteggiamenti di difesa

19 La rilevazione del rischio Rilevazione retrospettiva della documentazione clinica: limitata a ciò che è documentato, subordinata alla qualità della documentazione Ricerche specifiche con strumenti standardizzati: richiede un gruppo motivato e sufficientemente coeso, tempi e/o ambiti definiti e metodologia rigorosa

20 La rilevazione del rischio Rilevazione delle non conformità: scarsamente omogenea nei diversi servizi (e fra i singoli operatori), onerosa, richiede gruppi particolarmente motivati e formati Rilevazione degli eventi sentinella: con eventi selezionati e definiti a priori, più semplice, richiede comunque un gruppo motivato e sufficientemente coeso

21 La rilevazione del rischio La rilevazione del rischio in una unità operativa può rinforzare gli atteggiamenti difensivi dei singoli e dei servizi ma può anche e deve rappresentare un importante strumento di crescita culturale e professionale di professionisti e servizi e di spinta alla valutazione e al miglioramento continuo

22 Gestione del rischio e miglioramento Quale che sia la modalità con cui si effettua la rilevazione, l implementazione di azioni di miglioramento non sporadiche è possibile solo se esistono una cultura della qualità ed un sistema qualità che diano supporto, metodologia, continuità e in ultima analisi significato al processo di miglioramento innescato dalla rilevazione del rischio o dell errore errore

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