PROGETTO PSICOMOTRICITA per una SCUOLA CHE PROMUOVE INTERCULTURA

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1 PROGETTO PSICOMOTRICITA per una SCUOLA CHE PROMUOVE INTERCULTURA 1 Circolo Didattico - Sondrio Scuola dell infanzia G. Segantini L attività psicomotoria consente ai bambini di mettere in moto contemporaneamente corpo, emozioni, pensieri in maniera fluida, unitaria. Il bambino è posto nella condizione di sviluppare una consapevolezza del proprio corpo in relazione all altro e all uso degli oggetti. L obiettivo è di permettergli di esplorare, sperimentare e approfondire la propria relazione con il mondo che lo circonda nella direzione di uno sviluppo psicofisico armonioso. L attività psicomotoria con i suoi tempi, i suoi spazi e materiali permette di favorire l accoglienza di ciascun componente del gruppo e ha come denominatore comune il corpo che, con il suo linguaggio universale crea un terreno comune in cui i bambini ricercano la loro potenzialità nell azione e nel movimento. I bambini che non conoscono l'italiano trovano in questo laboratorio un'occasione per essere loro stessi in modo autentico. Non occorre sapere parlare italiano per comunicare, c'è il corpo, ci sono materiali, c'è uno spazio adeguato. La storia della Scuola dell Infanzia di via Colombaro G. Segantini è segnata da una connotazione qualificante da quando, intorno agli anni 2000, dapprima timidamente (solo indirizzato ai piccoli), poi con crescente convinzione in relazione ai bisogni e giustificazione scientifica, si è affermato il Progetto di Psicomotricità in entrata e in uscita. In seguito il crescente numero di bambini stranieri iscritti e la conseguente urgenza di trovare strumenti di integrazione ha portato ad allargare la proposta a tutti i (cento) bambini della scuola. In particolar modo la psicomotricità è risultata utile come strumento facilitante sia per i bambini italiani sia per i nuovi arrivati e gli stranieri, occasione di avvicinamento, arricchimento, maturazione in vista di una convivenza basata sulla cooperazione, sullo scambio, sul riconoscimento delle diversità come valori. A fronte di un grande impegno, il risultato si è rivelato con soddisfazione un vero e proprio punto di forza, tanto da poter affermare che la scuola è conosciuta sul territorio cittadino grazie tale aspetto specializzante. Il progetto prevede un ciclo di 10 incontri da ottobre a metà dicembre. FINALITA' Sostenere il bambino dell'espressività spontanea e nella originalità comunicativa. Favorire l'evoluzione dell'espressività motoria verso situazioni di gruppo. Sostenere il processo di decentramento verso la costruzione del pensiero. Dare al bambino un luogo organizzato perché, attraverso il movimento, l'espressività corporea e la pulsionalità agita, possa costruire la sua identità. Dare la possibilità al bambino di distanziarsi dalla pulsionalità per evolvere verso il pensiero logico. Dare la possibilità al bambino di accettarsi e interagire con gli altri, sperimentando le regole che favoriscono o comportamenti sociali. STRUMENTI Il luogo e il materiale specifico che caratterizzano la sala di Pratica Psicomotoria creano uno spazio simbolico di sostegno e sicurezza; è in questo spazio che il bambino vive la sua espressività motoria. Infatti rotolare, girare intorno, camminare,

2 pestare i piedi per terra, equilibrarsi, cadere, saltare, afferrare, toccare, gridare, ridere, dondolarsi, rannicchiarsi, distruggere, costruire, nascondersi, scoprirsi, sono attività simboliche di piacere differenziarsi e conquistare identità e indipendenza. Il materiale specifico sono i cuscini di gommapiuma in diverse forme e colori (cubo, parallelepipedo e cilindro). E un materiale morbido e leggero che si adatta a molteplici trasformazioni a seconda del desiderio del bambino. Ci si può rotolare e tuffarsi, possono essere utilizzati per costruire una casa, un castello, una strada, o un muro da distruggere e ricostruire; possono diventare l automobile o il cavallo, e ancora altre e diverse forme che la fantasia del bambino gli vuole dare. COME SI SVOLGE: Nel rituale d entrata ricordiamo che abbiamo preparato la stanza per loro e che loro sono lì per giocare e noi per facilitare i loro giochi nei due luoghi e che per giocare liberamente in nostra presenza. Nel rituale iniziale, tutti i bambini si siedono per terra formando un cerchio. Il cerchio permette ai bambini di assaporare gradualmente la stasi e l'ascolto, di ricevere aiuto e riscontro dai compagni; di trovare la misura del proprio limite nel contenimento affettuoso degli altri. E il luogo dell attesa e dell immobilità; in esso, infatti, non vi è attività di gioco, ma è il momento nel quale i bambini possono prepararsi all emozione dell attività ludica che avverrà successivamente. Molti bambini hanno il bisogno di raccontare ciò che andranno a fare (distruzione del muro, salti, corse). I bambini stranieri imparano subito queste nuove parole, ed il loro significato, e cominciano a ripeterle con gioia, piacere. A tutti i bambini sono distribuiti delle etichette con scritto il loro nome. È un'occasione per osservare ed accettare differenze e similitudini (Hanane, Amine, Jasmine..), hanno lettere che nei nomi italiani non ci sono, ma anche uguali...). Nomi utili nel riconoscimento personale per sottolineare che ognuno è un soggetto unico, rafforzo dell identità e della coesione del gruppo. I bambini, con la conduttrice, si ricordano e raccontano che durante la seduta ci sono delle semplici regole da rispettare fondamentali per il buon svolgimento della stessa si gioca a far finta di; non si fa del male agli altri e a se stessi; non si può rompere il materiale e trasportarlo da un luogo all altro e non si possono distruggere le case-costruzioni costruite dagli altri bambini.. Rituale iniziale: Il cerchio I nomi Ci conosciamo

3 Dopo il rituale d entrata un segnale ben noto ai bambini ( Via! ) pone fine all attesa del desiderio di giocare. Pronti per iniziare Via alla distruzione del muro! Inizia la fase dell espressività motoria: si parte alla distruzione di alcune torri di gomma piuma, tutti insieme, liberando un intensa emozione collettiva Il piacere di distruggere allevia le tensioni toniche del bambino,procurate da emozioni trattenute. Corporeo: i tuffi Corporeo: l' arrampicata Il piacere senso-motorio, che sollecita le percezioni tattili e visive del bambino e la stimolazione dei muscoli deputati all equilibrio, permette al bambino di sperimentare il piacere di sentirsi unico all interno di un ambiente che gli fornisce sicurezza. La ripetizione di queste esperienze sono necessarie per fargli superare le esitazioni, le resistenze tonico-emozionali. Questo momento permette così ai bambini di muoversi con la totalità del loro corpo, investendolo affettivamente e stimolandolo a livello percettivo. Questa è un attività fortemente limitata nei bambini di oggi, i quali sono spesso contenuti nei movimenti e hanno poche possibilità di giocare col proprio corpo, utilizzando ogni loro parte. I bambini che non parlano ancora italiano da una prima fase di osservazione e imitazione delle attività dei compagni con il tempo prendono iniziativa e alcune frasi sentite più volte (butta giù, guardami, mi arrampico in alto, saltiamo insieme, posso entrare nella tua casa, mi aiuti a costruire..) diventano loro bagaglio linguistico, comprendendone il significato iniziano a comunicare. Si mettono in gioco autenticamente costruendo relazioni significative e sperimentando insieme agli altri le loro competenze motorie.

4 Giochi senso-motori in cui il bambino sperimenta attività motorie globali come l'arrampicarsi,scivolare, il cadere, il tuffarsi, il fare capriole. Gioco corporeo: spingere/opporre Giochi tonico-emozionali in cui il bambino sperimenta attività come lo sprofondare, spingere e respingere trattenere e lanciare,... che interessano la tonicità, la sensibilità labirintico-vestibolare e che fanno vivere al bambino intense esperienze a livello emozionale. Sprofondare: lasciarsi cadere Trascinamenti: avvolte nel telo

5 Giochi simbolici in cui il bambino "fa finta di..." : i materiali, così come lo spazio e le persone sono trasformati in funzione del gioco (case, mamma. papà, trappole, mostri, lupi..) Il gioco simbolico rinvia ai temi dell avere - non avere, dell essere presi o sfuggire, dell essere visti o di nascondersi. Questi giochi, quindi, oltre a permettere al bambino di esprimersi senza la preoccupazione di essere giudicato, danno la possibilità di trasformare la realtà in base alle proprie paure e ai propri piaceri. Costruzione della nave Costruzione della casa Dentro la casa Gioco del come se e del far finta di... Sulla moto o... Nascondersi con teli e cubi

6 La fase dell attività grafica-plastica: Avviene genericamente dopo la fase dell espressività motoria in uno spazio riservato allestito da noi in precedenza. Il bambino attraverso le attività di manipolazione,le costruzioni di legno, il disegno, il linguaggio, prende distanza e rielabora a livello cognitivo le azioni e le emozioni vissute nella seduta. Le attività di costruzione e disegno permettono di accedere ad un altro livello di simbolizzazione e decontrazione. I bambini raccontano i loro disegni, cosa hanno fatto nel momento del gioco, cosa è piaciuto di più. La condivisione in un clima di accettazione favorisce la comunicazione e la coesione del gruppo, e l'integrazione dei bambini stranieri. Disegno Costruzione con legnetti

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