PIANO DI SETTORE CEREALICOLO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE DEL MONDO RURALE E DELLA QUALITÀ
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1 PIANO DI SETTORE CEREALICOLO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE DEL MONDO RURALE E DELLA QUALITÀ
2 Piano di Settore cerealicolo PROGETTAZIONE, SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO DELLA RETE NAZIONALE DI QUALITÀ CEREALICOLA In attuazione del Piano di Settore Cerealicolo, approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 26 novembre 2009, è stato definito un complesso di azioni che, nel loro insieme, contribuiscono alla realizzazione della Rete nazionale di qualità cerealicola (RQC). Una specifica linea di attività (Azione 2.2) è finalizzata a sostenere le imprese nell acquisizione di quelle dotazioni infrastrutturali utili alla valorizzazione del livello qualitativo delle produzioni nazionali. Attori tutte le imprese cerealicole poste ai diversi livelli della filiera e tutte le Istituzioni o Enti pubblici operanti nella filiera.
3 Piano di Settore cerealicolo
4 Piano di Settore cerealicolo LA PROGETTAZIONE DELLA RETE DI QUALITA CEERALICOLA AVVIENE NEL RISPETTO DEI SEGUENTI PRESUPPOSTI GENERALI: valorizzazione del vigente sistema infrastrutturale (rete qualità per lo stoccaggio differenziato); coinvolgimento degli operatori posti ai diversi livelli della filiera; coinvolgimento di istituzioni ed enti pubblici già attivi o che esprimano volontà di adesione e/o di partecipazione;
5 Piano di Settore cerealicolo LA PROGETTAZIONE DELLA RETE DI QUALITA CEERALICOLA AVVIENE NEL RISPETTO DEI SEGUENTI PRESUPPOSTI GENERALI: Operatività su tutte le principali specie cerealicole: frumento tenero; frumento duro; mais da granella; orzo preferenzialità per interventi proposti da soggetti con un marcato carattere associativo e una articolazione pluriregionale; valorizzazione della qualità merceologica e della qualità sanitaria
6 Piano di Settore cerealicolo incentivazione di interventi al trasferimento delle conoscenze di tipo innovativo; proposizione di un modello organizzativo operativo a livello nazionale che funga da modello pilota per: altre istituzioni territoriali che intendono supportare tale modello altri imprenditori intenzionati a partecipare alla RQC configurazione di un modello organizzativo certificato come processo secondo standard internazionali - che assolva alla funzione di certificazione garante tra le parti contrattuali
7 PIANO DI SETTORE CEREALICOLO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE DEL MONDO RURALE E DELLA QUALITÀ Ufficio DICOR I
8 Il PIANO CEREALICOLO NAZIONALE Le principali criticità della fase agricola Redditività costantemente in calo Progressiva riduzione della capacità produttiva e parallelo incremento dell import Limiti strutturali aziendali e scarsa possibilità di effettuare economie di scala Offerta polverizzata e discontinua Scarso livello qualitativo delle produzioni Assenza di strumenti finanziari a copertura dei rischi di volatilità dei prezzi Consolidamento di alcune fisiopatie hanno portato gli aspetti fitosanitari tra i parametri essenziali da rispettare negli accordi commerciali
9 Il PIANO CEREALICOLO NAZIONALE GLI OBIETTIVI STRATEGICI 1) Competitività e processi produttivi 2) Orientamento dell'offerta alla domanda 3) Potenziamento delle relazioni di mercato 4) Trasparenza del mercato 5) Fluidità del mercato 6) Logistica di settore 7) Azioni di sperimentazione e ricerca INCREMENTO REDDITIVITA' E COMPETITIVITA' LE AZIONI 1.1 Analisi vigenti politiche di intervento 1.2 Elaborazione linee guida 2.1 Studio della domanda dell industria 3.1 Elaborazione di un quadro di riferimento per la stipula di contratti quadro. Proposte operative di servizi finanziari e assicurativi 5.1 Sviluppo di rapporti contrattuali codificati 5.2 Servizi finanziari e assicurativi 6.1 Censim ento strutture Stoccaggio. PSR 2.2 "Rete Nazionale di Qualità Cerealicola" RCQ 4.1 Classificazione merceologica standard nazionale 7.1 Attività ricerca applicativa sulle Micotossine 2.3 Sistem i di qualità delle filiere pane e pasta 4.2 Raccordo delle reti e dei sistem i di rilevazione nazionale. Sito web -cereali 3.2 Analisi della catena del valore lungo la filiera (formazione del prezzo). Analisi e monitoraggio Legenda: azioni propedeutiche azioni correlate
10 Il PIANO CEREALICOLO NAZIONALE I risultati attesi Obiettivi strategici del Piano Cerealicolo 1. Competitività e processi produttivi 2. Orientamento dell offerta alla domanda 3. Potenziamento delle relazioni di mercato Azioni prioritarie programmate Azione 1.1 Analisi delle vigenti politiche di intervento Azione 1.2 Pacchetti specifici per la cerealicoltura: elaborazione linee guida Azione 2.1 Studio della dom anda delle tre industrie m olitoria, pastaria e m angim istica (pre-definizione dei param etri di qualità) Azione 2.2 Progettazione, sviluppo e consolidam ento della Rete Nazionale di Qualità Cerealicola (RQC) Azione 2.3 Elaborazione sistem i di qualità nazionale prodotti panificati (Filiera pane) e pastificati (Filiera pasta) Azione 3.1 Analisi norm ative e proposte per m igliorare le condizioni contrattuali della filiera. Proposte operative di nuovi servizi finanziari e assicurativi e di nuovi strum enti di intervento. Azione 3.2 Analisi della catena del valore lungo la filiera di prodotto. Osservatorio dei consum i dei prodotti della filiera cerealicola Risultati attesi Studio. Elab orazione linee di politica per i PSR e la PAC Linee guida Individuazione delle esigenze tecnico-qualitativo richieste dalle industrie da introdurre nei capitolati tecnici Sviluppo e operatività della RQC Schem i di decreti Studi propedeutici. Docum enti program m atici Individuazione della form azione del prezzo lungo la filiera. Osservatorio sui consum i 4.Trasparenza del mercato 5.Fluidità del mercato 6. Logistica di settore 7. Azioni di sperimentazione e ricerca Azione 4.1 Sviluppo della Borsa Merci Telem atica: introduzione della classificazione m erceologica standard nazionale. Attivazione nuovi servizi finanziari Azione 4.2 Raccordo delle reti e dei sistem i di rilevazione nazionale. Unificazione dei sistem i e dei centri di diffusione, con database specifici. Coordinam ento delle statistiche di settore. Progetti di diffusione delle inform azioni_webcereali Azione 5.1 Interventi per la regolam entazione e lo sviluppo di rapporti contrattuali codificati Azione 5.2 Definizione servizi creditizi e assicurativi per il settore cerealicolo. Definizione servizi finanziari a supporto delle nuove form e contrattuali Azione 6.1 Censim ento strutture di stoccaggio. Indirizzi program m atici di settore per l orientam ento dei PSR per la definizione di linee di intervento strategico Azione 7.1 Attività di ricerca (MICOTOSSINE per aspetti applicativi inerenti la Rete Qualità Cereali) Schem a di regolam ento classificazione standard Reti di rilevazione e b anche dati integrate; sito web dedicato Ricognizione, racolta e diffusione dei m odelli di contratto quadro standard ad oggi utilizzati Proposte di strum enti innovativi e progetto pilota Datab ase nazionale centri di stoccaggio Linee operative per la verifica del contenuto in Micotossine
11 Il PIANO CEREALICOLO NAZIONALE Il mercato Evoluzione dei prezzi medi nazionali all'origine dei principali cereali ( /t) Fr. duro gen ,23 Orzo gen ,12 Fr. tenero gen ,51 Mais gen ,57 Fr. duro gen ,61 Orzo gen ,05 Fr. tenero gen ,31 Mais gen , apr-07 lug-07 ott-07 gen-08 apr-08 lug-08 ott-08 gen-09 apr-09 lug-09 ott-09 gen-10 apr-10 lug-10 ott-10 gen-11 Fr. duro Fr. tenero Mais Orzo Fonte: ISMEA Prezzi medi annuali ( /t) Fr. duro Fr. tenero Mais Orzo ,93 214,15 189,75 192, ,27 226,51 191,31 200, ,00 151,33 133,09 129, ,82 183,55 171,23 161,72 Var. % var.% 08/07 33,0 5,8 0,8 3,8 var.% 09/08-44,1-33,2-30,4-35,5 var.% 10/09-9,6 21,3 28,7 25,2 Fonte: ISMEA Variazioni tendenziali Fr. duro Fr. tenero Mais Orzo var.% gen 08/gen ,9 56,7 41,6 55,9 var.% gen 09/gen 08-60,3-42,5-45,4-44,7 var.% gen 10/gen 09-12,9-5,6 9,3-3,3 var.% gen 11/gen 10 72,3 88,3 68,8 72,4 var.% gen 11 vs gen 08 (crisi prezzi) Fonte: ISMEA -40,4 2,1 0,6-7,9
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