Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Bari

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1 Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Bari 1

2 I N D I C E 1.LA TECNICA DI BASE (PRESE, COLPI AL VOLO, SERVIZIO, COLPI COMPLEMENTARI) Pag SUPERFICI DI GIOCO Pag. 8 3.MODELLO PRESTAZIONALE DEL TENNISTA Pag TEST DI VALUTAZIONE FISICA Pag IL FIT RANKING PROGRAM Pag ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE TECNICO NAZIONALE E DELL ISTITUTO SUPERIORE DI FORMAZIONE Pag L ATTIVITA GIOVANILE A SQUADRE Pag. 34 BIBLIOGRAFIA APPRENDERE GIOCANDO IL MINITENNIS (pubblicazione della Scuola Nazionale maestri e del settore Tecnico Nazionale della F.I.T., 1^ edizione marzo 2000) APPRENDERE RAGIONANDO IL MINITENNIS (pubblicazione della Scuola Nazionale maestri e del settore Tecnico Nazionale della F.I.T., 1^ edizione marzo 2000) 500 ANNI DI TENNIS di Gianni Clerici (Mondadori 2007) Appunti delle lezioni del Prof. Di Gioia OBIETTIVI Gli studenti alla fine del percorso formativo dovranno dimostrare di conoscere gli argomenti di studio, utilizzando una terminologia specifica e di saper effettuare alcune esercitazioni pratiche inerenti il mini-tennis. 2

3 1.1 LE PRESE 1.2 I COLPI AL VOLO 1.3 IL SERVIZIO 1.4 I COLPI COMPLEMENTARI 1. LA TECNICA DI BASE 1.1 LE PRESE LA POSIZIONE ATLETICA Posizione attiva: appoggio sugli avampiedi, gambe semi-piegate e divaricate ad una distanza pari alla larghezza delle spalle, busto e spalle dritte, braccia semiflesse avanti, sguardo avanti. La mano sn sorregge la racchetta dal cuore (i bimani preferiscono avere le mani più vicine) e la mano dx impugna la racchetta con presa eastern di diritto. Split Step: al momento in cui l avversario impatta la palla, il giocatore dall altra parte del campo esegue lo split-step, fermando i piedi e preparandosi a partire in qualsiasi direzione. Nella volèe la racchetta viene tenuta più in alto e più lontana davanti al corpo. N.B.: LE DESCRIZIONI SONO RIFERITE A GIOCATORI DESTRIMANI 3

4 1.2 I COLPI DI VOLO LA VOLÈE LO SMASH L A V O L È E La volèe è quel colpo al volo che anticipa il rimbalzo della palla e può essere effettuata sia di diritto che di rovescio (generalmente vicino alla rete o a metà campo), facendo attenzione alla posizione della racchetta e delle gambe, inoltre bisogna stare attenti a non fare invasione sul campo-avversario. In generale si utilizza la presa continental. Entrambi i colpi di volèe, così come lo smash, sono anche detti colpi di chiusura, infatti dovrebbero mettere contro tempo l'avversario, impedendogli di proseguire nello scambio. La volèe si differenzia dai colpi al rimbalzo anche per la preparazione molto più contenuta (il tempo a disposizione per la preparazione è di circa 1.5 secondi da fondo campo; il tempo a disposizione nella volèe è molto breve secondi; mentre nella risposta può scendere a soli 0.4 secondi). LA VOLÈE DI DIRITTO Presa: continental o eastern di diritto La fase di preparazione: le spalle vengono leggermente ruotate e la testa della racchetta viene portata alla stessa altezza della palla. La preparazione è molto contenuta. La fase d impatto: poco prima dell impatto si esegue un passo con il piede sn avanzando in diagonale per incontrare la palla che viene colpita ben davanti al busto, con il polso solido. Anche il movimento di accompagnamento è compatto e breve, ciò permette al giocatore di riprendere rapidamente la posizione iniziale. LA VOLÈE DI ROVESCIO Presa: continental o eastern di rovescio La fase di preparazione: le spalle vengono leggermente ruotate e la testa della racchetta viene portata verso la spalla sn e alla stessa altezza della palla. La preparazione è molto contenuta. La fase d impatto: poco prima dell impatto si esegue un passo con il piede dx avanzando in diagonale per incontrare la palla che viene colpita ben davanti al busto, con il polso solido. Anche il movimento di accompagnamento è compatto e breve, ciò permette al giocatore di riprendere rapidamente la posizione iniziale. 4

5 L O S M A S H Nel tennis viene usato come risposta al pallonetto. Il movimento è relativamente simile a quello del servizio, però nella preparazione il braccio-racchetta viene portato direttamente dietro la testa, mentre l altro braccio viene portato in alto con la mano posta quasi ad indicare la palla. LO SMASH AL VOLO 1. Presa: continental 2. La fase di preparazione: Mettersi di fianco alla rete Il braccio-racchetta viene portato il più rapidamente possibile dietro la testa, mentre l altro braccio viene portato in alto con la mano che indica la palla Ricercare la palla con rapidi e brevi passi d aggiustamento Tenere la testa alta e fissare la palla fino all impatto 3. La fase d impatto: deve avvenire alla massima estensione e avanti la verticale della spalla dx col braccio-racchetta teso. 4. Dopo l impatto: la racchetta descrive un arco ampio e termina il suo movimento in basso; il giocatore dopo aver colpito la palla effettua un passo in avanti col piede dx ed infine recupera la posizione in campo) LO SMASH AL VOLO CON SFORBICIATA Presa: continental E una particolare esecuzione al volo cui si ricorre quando la traiettoria del pallonetto è passante ed ha un altezza raggiungibile solo con una notevole elevazione da terra. LO SMASH AL RIMBALZO Presa: continental Viene effettuato dopo un rimbalzo su pallonetti dalla traiettoria molto alta; il giocatore ha l opportunità di colpire violentemente la palla usufruendo della spinta delle gambe, dell arco dorsale e dell azione della spalla e del braccio. 5

6 1.3 IL SERVIZIO E il colpo che permette di iniziare il punto, perciò è considerato il colpo più importante del tennis. 1. La posizione di partenza: di fianco rispetto alla rete coi piedi dietro la linea di fondo-campo e divaricati ad una distanza pari alla larghezza delle spalle. Il piede dx è perpendicolare alla direzione della palla, il sn è posto vicino alla linea. La racchetta viene tenuta lungo il corpo, polso e braccio rilassati, impugnatura continental, l altra mano sorregge la palla. 2. Il lancio della palla: il braccio-palla viene slanciato per avanti-alto e la palla viene lanciata in verticale quando la mano è all incirca all altezza della testa; contemporaneamente il peso del corpo viene spostato sul piede avanti (le gambe si piegano); la palla deve essere tenuta solo con i polpastrelli e non deve ruotare. 3. Dopo il lancio l azione del braccio-racchetta: il braccio-racchetta viene slanciato dal basso per dietro-alto; la schiena si flette in arco dorsale la racchetta descrive un arco dietro la testa e viene proiettata in alto verso il punto d impatto; il busto viene ribaltato e non ruotato; le gambe si distendono e spingono verso l alto (i piedi possono anche unirsi). 4. La fase d impatto: deve avvenire alla massima estensione e avanti la verticale della spalla dx col braccio-racchetta teso (i giocatori di alto livello colpiscono in volo). 5. Dopo l impatto: il polso si flette e la racchetta descrive un arco ampio e termina il suo movimento in basso (i giocatori di alto livello dopo aver colpito la palla ricadono dentro il campo col piede sinistro e poi col dx ed infine recuperano la posizione in campo effettuando uno split-step) IL SERVIZIO PUÒ ESSERE EFFETTUATO SECONDO TRE MODALITÀ: a) Servizio piatto b) Servizio lift (negli anni 80 il lancio era effettuato a sinistra e indietro) c) Servizio slice (negli anni 80 il lancio era effettuato a destra) IL SERVIZIO (progressione didattica) La preparazione e il lancio della palla sono fondamentali per la buona riuscita del servizio, pertanto saranno proposti molti esercizi per migliorare l azione del bracciopalla. Il braccio-racchetta: 1. Partire con il braccio-racchetta disteso in alto 2. Partire con il braccio-racchetta flesso dietro la testa 3. Effettuare l intero arco del movimento 6

7 1.4 I COLPI COMPLEMENTARI LA RISPOSTA AL SERVIZIO IL PALLONETTO LA PALLA CORTA IL COLPO D APPROCCIO I COLPI D EMERGENZA LA R I S P O S T A AL S E R V I Z I O(fondamentale nel tennis moderno) Sebbene il movimento basilare sia del tutto simile ai colpi al rimbalzo, la situazione è del tutto differente poiché il giocatore al servizio ha l opportunità di mettere sotto pressione il giocatore impegnato nella risposta. LA POSIZIONE ATLETICA: a gambe più divaricate e piegate col baricentro più basso ed in generale il giocatore si posiziona all intersezione della linea di fondo-campo con la linea laterale. LA PREPARAZIONE nella risposta al servizio, rispetto ad un colpo al rimbalzo, è più contenuta; più il servizio è difficile ed impegnativo e tanto meno ampia deve essere la preparazione. LA RISPOSTA OFFENSIVA OBIETTIVO: mettere pressione all avversario su servizi deboli o sulla 2^ palla di servizio PREPARAZIONE: simile a quella dei colpi al rimbalzo Nella risposta da sn spesso i giocatori aggirano il rovescio e colpiscono la palla con un diritto a sventaglio LA RISPOSTA DIFENSIVA OBIETTIVO: mettere in gioco la palla su servizi molto potenti o molto angolati PREPARAZIONE: simile a quella adottata per la volèe sui campi molto veloci, ma che può essere più o meno ampia a secondo della velocità della palla. GIOCO DI GAMBE Il giocatore alla risposta deve porre tutta l attenzione sul lancio di palla del battitore ed in quel momento effettuare un passo in avanti (specialmente sui campi veloci o per risposte offensive), per poi effettuare lo split-step nell istante in cui il giocatore al servizio colpisce, andando così incontro alla palla per l impatto. Sui campi più lenti per effettuare una risposta difensiva, alcuni giocatori effettuano un passo indietro e di seguito lo split-step. 7

8 I L P A L L O N E T T O IMPUGNATURE: le stesse dei colpi al rimbalzo Il pallonetto offensivo in top-spin è un passante sopra la testa dell avversario Il pallonetto in back-spin è difensivo perché tiene la palla molto alta e consente al giocatore di recuperare la migliore posizione L A P A L L A C O R T A Utilizzata soprattutto sulla terra battuta o sui campi ad alto attrito (lenti) perché risulta più efficace IMPUGNATURE: continental o eastern Il colpo deve essere eseguito da dentro il campo in modo tale che la palla percorra una distanza minore La preparazione è simile a quella del normale colpo al rimbalzo per non consentire all avversario di prevederla I L C O L P O D A P P R O C C I O E uno dei colpi più offensivi del tennis E l inizio della fase di avanzamento a rete, all interno di una sequenza che porta a giocare una volèe vincente Colpo d approccio in back-spin efficace sui campi veloci Colpo d approccio in top-spin o piatto molto utilizzati nel tennis moderno I C O L P I D E M E R G E N Z A Giocare la palla tra le gambe mentre ci si sposta indietro per recuperare un pallonetto Colpire la palla che si trova lateralmente al proprio corpo mentre ci si muove all indietro per recuperare un pallonetto Colpire la palla sopra la spalla mentre ci si muove all indietro 8

9 2. SUPERFICI DI GIOCO Il rettangolo di gioco ha le seguenti dimensioni: 23,77 m x 8,23 m per il singolo e di 10,97 m per il doppio, i corridoi laterali sono larghi 1,37 m e sono validi solo nelle partite di doppio. La rete divisoria ha un'altezza di 0,915 m al centro e 1,06 m ai pali di sostegno. Da ciascun lato della rete e parallele ad essa sono tracciate le linee di battuta ad una distanza di 6,40 m. Ai lati e al fondo del campo di gioco vi deve essere spazio sufficiente per i movimenti del giocatore rispettivamente di 3,65 m e 6,40 m per le gare ufficiali. Campi in terra battuta I campi in terra battuta sono superfici molto lente, pertanto i giocatori possono raggiungere "facilmente" il colpo dell'avversario e preparare la propria ribattuta. I campi in terra sono ideali per i giocatori con grandi swing e per quelli che colpiscono con molto topspin. I rimbalzi sono alti, perciò è necessario spingere la palla a fondo. Differenti tipi di effetti, come il backspin, sono molto efficaci sulla terra battuta. I campi in terra battuta sono più comuni nelle regioni a climi caldi e sono diffusi in Italia, Spagna, America del Sud e alcune regioni meridionali degli Stati Uniti. Il rimbalzo della palla può essere molto imprevedibile su questa superficie. Campi in Cemento/asfalto La palla si comporta molto costantemente e ciò permette ai giocatori la possibilità di anticipare il gioco degli avversari e giocare il proprio tennis senza troppe variazioni. Il rimbalzo non è nè troppo alto nè troppo basso, permette incontri dinamici a ritmi veloci. E' ideale per i principianti che vogliono evitare l'imprevedibilità del rimbalzo. Campi in erbetta Wimbledon è sicuramente il torneo del Grande Slam conosciuto da tutti. Giocare su questi campi richiede molta fatica e velocità di esecuzione. La palla viaggia molto velocemente sull'erbetta, lasciando pochissimo tempo per i pallonetti o grandi swing. Limita i giocatori con l'uso di corti e compatti colpi e non permette molto tempo per prepararsi al colpo. Chiunque abbia riluttanza a piegare le gambe dovrebbe evitare i campi in erbetta, in quanto il rimbalzo basso della palla richiederà un più basso centro di gravità per colpire la palla. Campi in superficie sintetica Manto sintetico in elastomero poliuretano con semina di granuli in gomma realizzato con resine bicomponenti colate in loco. Il manto si presenta come superficie monolitica con elevate caratteristiche fisico-meccaniche e con ottima resistenza agli agenti atmosferici ed ai raggi U.V. Idoneo per campi da tennis interni ed esterni, (Non necessita di manutenzione). La velocità della palla su una superficie sintetica varia enormemente, ma in generale è più lenta che su i campi in Cemento. Il materiale usato sotto la superficie sintetica determina comunque il tipo di gioco. Il Progetto Campi Veloci è un iniziativa strategica con cui la Federazione intende incentivare i circoli italiani ad aumentare la dotazione di campi rapidi nel nostro paese, al fine di meglio supportare le esigenze di crescita tecnica dei giovani agonisti, in particolare nel settore maschile. Come nasce: Il progetto è scaturito da analisi di natura tecnica: la terra battuta, ad alto livello, dà solo il 27% circa dei punti in palio nel circuito maggiore, mentre gran parte dei nostri tennisti continua a basare la classifica sui tornei giocati sul rosso. Inoltre, l allenamento e la competizione solo sulla terra (superficie dove si tengono oltre il 90% dei tornei italiani) ostacola la costruzione di tennisti in grado di affrontare il circuito pro attuale in cui, rispetto al passato, sono diventati molto più importanti i colpi di inizio gioco (servizio e risposta aggressiva). Notevole l esempio della Spagna, dove negli ultimi 10 anni sono stati costruiti moltissimi campi in veloce (ce ne sono oltre contro i circa in Italia) per meglio supportare la crescita dei giovani spagnoli, che hanno iniziato a vincere su tutte le superfici. I tre paesi che producono il maggior numero di top 100 (Spagna, Francia e 9

10 Germania) sono quelli dove l attività giovanile ed agonistica è più diversificata fra terra rossa e veloce. A chi si rivolge: Il Progetto è rivolto ai gestori dei Circoli affiliati alla Federazione. Si vogliono stimolare i Circoli a dotarsi di un numero maggiore di campi rapidi. Ciò consentirà, in prospettiva, di organizzare più tornei a tutti i livelli sulle superfici rapide. I giovani con ambizioni di agonismo potranno così allenarsi e competere su tutte le superfici, con una crescita più equilibrata e proficua sul piano tecnico, tattico e agonistico. In cosa consiste: La Federazione ha messo a punto 3 leve per stimolare i Circoli ad installare campi rapidi. 1. L organizzazione agonistica e didattica: a partire dal 2011, molte gare giovanili, sia individuali che a squadre, saranno disputate sul veloce, inclusi i campionati assoluti per alcune classi di età; le date più richieste per l organizzazione dei Futures ITF verranno attribuite ai circoli che organizzeranno tornei sul veloce; inoltre, nell ambito del Progetto, L Istituto Nazionale di Formazione Roberto Lombardi avvierà una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei maestri di base (SAT, PIA eccetera) per intensificare l addestramento dedicato ai colpi di inizio gioco (servizio e risposta) e la tecnica di spostamento da adottare sui campi rapidi; 2. Il marketing: la Federazione ha stipulato convenzioni con le maggiori ditte produttrici di campi veloci (Play-it, Greenset, Mantoflex) che riconosceranno ai circoli sconti fino al 20% sui prezzi ufficiali. Inoltre, sono stati presi accordi con il Credito Sportivo e la BNL-BNP Paribas, per offrire ai circoli in grado di presentare idonee garanzie finanziamenti mirati a condizioni agevolate. I campi veloci soffrono molto meno gli agenti atmosferici, non gelano, asciugano prima, e offrono condizioni di gioco molto migliori nelle ore serali e invernali, quando sulla terra le palle diventano troppo pesanti e il rimbalzo irregolare. Quindi, in caso di riconversione in veloce di un campo in terra esistente, i risparmi sui costi di manutenzione e la maggiore fruibilità generano un rapido (4-5 anni) ammortamento dell investimento e una permanente riduzione dei costi di esercizio. 3. La comunicazione: L ostacolo maggiore al salto culturale del veloce è che i Circoli sono frequentati e finanziati da soci, spesso anziani, che sono molto diffidenti nei confronti dei campi rapidi. Tuttavia, che essi siano pericolosi, a livello amatoriale, è più che altro un luogo comune, basato su esperienze fatte su superfici di 30 anni fa, mentre le più moderne soluzioni oggi disponibili sono ben più confortevoli e giocabili. Pertanto, la Federazione sta ponendo in atto una massiccia campagna di comunicazione per far conoscere i vantaggi delle nuove superfici e mitigare i timori dei soci. 10

11 3. MODELLO PRESTAZIONALE DEL TENNISTA Il tennis è un gioco ad elevato contenuto tecnico-tattico; in termini fisiologici questo significa che richiede un ottima coordinazione neuro-muscolare per la perfetta esecuzione dei movimenti. Esso è caratterizzato da gesti aciclici e combinati e rientra negli sport di situazione ovvero nelle discipline open skills in cui cioè non è possibile definire preventivamente gli elementi atti a produrre la soluzione di un compito poiché risulta determinante la situazione di gioco, quindi, non ci sarà mai un colpo esattamente uguale ad un altro e sarà necessario un adattamento continuo alle diverse situazioni che si verranno a creare durante lo svolgimento delle azioni (Rossi C., La Torre A., Bishop D., Arcelli E., Merati G., Serpillo F.R., 2007). Il tennis richiede brevi estrinsecazioni di energia esplosiva per ripetute decine, se non centinaia di volte a partita. Se si considera che dal 1990 ad oggi la velocità del gioco è notevolmente aumentata si può facilmente comprendere come il tennista moderno debba di sicuro far fronte anche a questo tipo di affaticamento. Alcuni dati (Rossi et al., non pubblicati), per esempio, suggeriscono che nei set conclusivi del Roland Garros, in particolare nei quarti e quinti set, aumenta la percentuale di errori non forzati mentre diminuiscono gli errori procurati ed i vincenti. Questo trova correlazione con quanto già riscontrato in un precedente lavoro (Vergauwen et al. 1998), in cui si era riscontrato un peggioramento della precisione e della velocità di alcuni colpi in condizioni di affaticamento. Questa situazione, da un lato porterebbe a pensare che la fatica fisiologica condiziona la performance tecnico-coordinativa, al punto da provocare l'aumento degli errori non forzati, come è stato dimostrato avvenire in altre attività coordinative (Lorist et al. 2002), dall'altro lato è evidente come nella maggioranza degli incontri si vedano scambi e punti di qualità tecnicostrategico-tattica sopraffina anche negli ultimi games. Il modello prestazionale nel tennis viene ricavato dallo studio di alcuni parametri durante le competizioni tenendo conto di alcuni elementi quali: la durata media degli scambi, il tempo effettivo di gioco, il tipo di azione svolta dal tennista, i valori espressi dalla frequenza cardiaca. Gli studi che negli ultimi anni hanno analizzato statisticamente la prestazione tennistica (studi di match analysis), permettono di costruire un modello funzionale della specialità abbastanza preciso. A differenza di molti altri sport non sono previsti limiti di tempo per la conclusione di un incontro: un match può infatti durare meno di un ora così come 5 ore (in 5 set) in match maschili di tornei dello Slam o Coppa Davis. Questo grande numero di variabili fa sì che gli atleti abbiano la necessità di essere ben allenati sia anaerobicamente, per potersi esprimere al massimo delle capacità prestative senza grossi cali della performance durante il match, sia aerobicamente per poter recuperare velocemente l energia spesa durante e dopo l incontro. Resta ancora da aggiungere che in torneo vanno avanti i giocatori che vincono e questo significa esprimersi al massimo delle proprie capacità per giorni senza la possibilità di un recupero completo, e inoltre man mano che si avanza in tabellone gli incontri diventano sempre più duri. Uno studio italiano sulla classificazione degli sport identifica il tennis come una attività a impegno aerobico-anaerobico alternato o intermittente, in relazione all alternanza di fasi di gioco a impegno metabolico di tipo prevalentemente anaerobico (servizio, smash, volée, veloci 11

12 spostamenti sul campo) e di movimenti in cui prevale un impegno metabolico di tipo aerobico (fasi giocate a ritmo blando, lunghi scambi, pause) (Dal Monte, Faina, 1999). 3.1 Le caratteristiche di gara con particolare riferimento al tennis maschile Nel tennis, il tempo di gioco effettivo (EPT) è pari al 26,5% sulla terra rossa, al 21,2% sul sintetico e al 15% sull erba mostrando differenze piuttosto marcate in relazione alle diverse superfici di gioco (Gallozzi, 1992; Dal Monte, Faina, 1999). Da uno studio effettuato sui quattro tornei dello Slam risulta che la sequenza e le durate dei punti sono assolutamente casuali e raramente si registrano azioni concatenate della durata maggiore di 30 s (dati non pubblicati, Rossi). Ad un'analisi più approfondita è possibile, per esempio, rilevare che nel torneo maschile di Wimbledon i punti che si concludono entro 4 s rappresentano circa il 60% di tutti i punti giocati; negli altri tre tornei dello Slam, al contrario, il 90% dei punti si conclude entro i 10 s (dati non pubblicati, Rossi). E facile intuire come queste considerazioni possano avere grande importanza dal punto di vista applicativo (Rossi 2007). In base al nuovo regolamento ITF viene stabilito un recupero di 20 s tra i punti, 90 s ogni due games e 120 s tra i set ( Durante ciascun punto, il tennista è chiamato a sostenere ripetuti sforzi sottomassimali (a volte massimali), realizzati con spostamenti laterali continui (più raramente frontali), ed eseguiti con sequenze di decelerazioni ed accelerazioni, scivolamenti, passi rapidi e cambi di direzione; per ogni punto, i cambi di direzione sono mediamente quattro (Deutsch et al. 1998). Diversi studi riportano che, durante un match al meglio dei tre set, il tennista è chiamato a compiere circa sforzi di alta intensità, con spostamenti che per l'80% dei casi, rimangono in un raggio di 2,5 metri dalla posizione d'attesa e nel 15% dei casi tra 2,5 e 5 metri (Parsons 1998). Da ciò si evince che il tennis sia caratterizzato dalla successione di una serie di fasi di gioco di breve durata, con uno scarso numero di colpi giocati per ciascun punto e un breve intervallo di tempo tra un colpo e il successivo. Tali caratteristiche risultano essere tanto accentuate quanto più la superficie di gioco risulta essere veloce. Essa inoltre può influenzare in modo marcato sia la durata degli scambi che il numero di colpi effettuati in media per ogni punto e condizionare la tipologia di azione di gioco e di conclusioni. Sulla terra rossa per esempio, dove la velocità della palla è relativamente inferiore e la durata degli scambi maggiore, la tipologia di gioco è caratterizzata da conclusioni da fondo campo e discese a rete; sull erba il serve and volley ossia il servizio e la discesa a rete risulta essere l azione di gioco più frequente; le superfici sintetiche infine rappresentano una condizione di gioco intermedia sia per la durata degli scambi e delle pause che per la tipologia delle azioni di gioco e delle conclusioni. La maggior parte dei tornei prevedono che si vincano due set su tre per aggiudicarsi l incontro, nei tornei più prestigiosi si disputano cinque set e di conseguenza vince chi si aggiudica tre set su cinque. In considerazione di questa premessa si è proceduto ad individuare il tempo medio di durata di una partita in un ora a mezza. La durata media del match varia in relazione a diversi fattori quali la lunghezza degli scambi, lo stile di gioco, la superficie, l ambiente, la strategia, il livello di gioco, la velocità di tiro e la motivazione. Lo stile di gioco di un atleta può avere un impatto importante sulla durata media dei punti. In caso di un tipo di giocatore tendente ad attaccare (che colpisce forte la palla di servizio e tenta di scendere a rete per chiudere il punto) la durata media del punto è stata 4,8 secondi. La durata media dello scambio varia dai 6 agli 11 secondi per un atleta tendente a giocare dalla linea di fondo campo ma che è anche agile nell arrivare a rete. I punti durano in media 15,7 secondi allorquando il giocatore controlla lo scambio e preferisce giocare dalla linea di fondo (gioca la 12

13 maggior parte dei punti dalla linea di fondo, giocando il servizio e preferendo difendere piuttosto che andare a rete e tentare la chiusura del punto). La durata media di una fase di gioco può essere fissata tra 4 e 8 s, con una grande variabilità dovuta alla superficie di gioco ed al tipo e livello dei giocatori: estremi che vedono punti di durata inferiore ai 3 s (ace; servizio e risposta; scambi tra giocatori attaccanti su superfici rapide) e punti di durata superiore a 15 s con scambi tra giocatori di tipo difensivo su terra rossa (Kovacs 2006; Smekal et al. 2001; O'Donoghue, Ingram 2001; Reilly, Palmer 1994; Christmass et al. 1998; Girard, Millet 2004; Fernandez et al. 2006; Elliott 1985; Mendez-Villanueva 2007). SUPERFICI DI GIOCO DURATA MEDIA DEGLI SCAMBI TERRA BATTUTA 20 SECONDI SINTETICO 15 SECONDI ERBA 5 SECONDI Nel tennis femminile in generale risulta che il tempo di gioco effettivo, la durata delle azioni di gioco e quindi il numero di azioni di maggiore durata sono superiori rispetto al tennis maschile. Ciò denota che la palla viaggia più lentamente, come dimostrato dall intervallo medio tra un colpo e il successivo, maggiore nelle donne, e inoltre si evidenzia una maggiore tendenza in queste ultime a giocare dal fondo piuttosto che accorciare il gioco scendendo a rete. È interessante inoltre notare che sulla maggiore durata degli scambi nel tennis femminile non influisca il servizio in quanto si denota una percentuale di prime palle maggiore rispetto a quello maschile, anche se questo può essere dovuto a una scelta tattica piuttosto che ad un effettivo rendimento del colpo. A supporto di tali affermazioni è interessante comparare i tempi di gioco e di pausa tra tennis maschile e femminile sulle diverse superfici (Dal Monte, Faina, 1999) (vedi tabella). Terra Sintetico Erba Donne Uomini Donne Uomini Donne Uomini Durata media di 11:95 7:5 9:34 6:8 6:01 3:5 un azione di gioco (s) colpi giocati in 7,2 6,5 5,8 5,2 3,9 3,1 media in un punto (n) Intervallo medio tra 1:65 1:34 1:61 1:32 1:52 1:12 Due colpi successivi (s) Prime palle valide 73,7 61,8 62,7 59,2 65,6 57,4 (% del tot.) Tabella: Differenze rilevate su tre diverse superfici di gioco relativamente ad alcuni parametri di gara nei due sessi. (Dal Monte, Faina, 1999) L'esame dei pochi dati relativi al tennis giovanile (Girard & Mille, 2004) conferma a grandi linee il modello funzionale e fisiologico del tennis di vertice. La durata di un incontro juniores passa da meno di un'ora a più di tre che diventano quattro in match maschili di tornei dello Slam o Coppa Davis. Il tempo effettivo di gioco passa (EPT) dal 17% circa su superfici rapide al 30% circa sulla terra. 3.2 L'intervento dei meccanismi energetici nel tennis La prima considerazione da fare è che, a seconda del tipo di superficie e di giocatore, si hanno periodi di lavoro con connotazioni più esplosive (servizio e volée) o più resistenti (scambi prolungati); ad essi, però, segue sempre un recupero che, in ogni caso, è di durata prestabilita. Ciò rende più complicato trattare in modo assoluto l'intervento dei meccanismi energetici nel tennis in cui, inoltre, la parte tecnico-strategico-tattica risulta essere prevalente. 13

14 Data la premessa, si può affermare che dal punto di vista metabolico il tennista dovrebbe possedere grandi doti anaerobiche (alattacide, ma in parte anche lattacide) per fornire energia nel breve periodo, e importanti qualità aerobiche per consentire il massimo recupero nei 20 s a sua disposizione e contribuire alla fornitura di energia in momenti di intensità media. Si tenga presente che, negli ultimi decenni, si è verificato da un lato che il tempo di recupero fra un punto e il successivo è passato progressivamente da 30 a 25 e poi a 20 s e, da un altro lato, che, all'interno di ciascun punto, a parità di durata, oggi viene eseguito mediamente un colpo in più. Questi fattori hanno fatto sì che il gioco sia diventato più intenso e che ai giocatori sia ora richiesta una sempre migliore efficacia atletica (Rossi, 2007). L'obiettivo deve essere quello di creare programmi d'allenamento individualizzati in quanto risulta semplice capire come un giocatore che pratica con regolarità il serve and volley abbia esigenze più alattacide/esplosive, mentre un giocatore di stile più difensivo debba lavorare molto anche sul versante lattacido e aerobico, senza però dimenticare le necessità, strategiche e tattiche di programmazione, derivanti dai cambi di superficie pressoché obbligati. La frequenza cardiaca si ritiene essere un metodo pratico di monitoraggio dell intensità dell attività svolta. Durante un periodo di gioco di 85 minuti di match, la media della frequenza cardiaca di un gruppo di tennisti collegiali si è rivelata essere 144 b/min (beats/min) (Bergeron, 1991). L analisi della frequenza cardiaca evidenzia come tale valore assuma un andamento crescente durante la prestazione sportiva, sia pur in considerazione della natura intermittente dell esercizio. Nell esercizio intermittente infatti si osserva l incremento della frequenza cardiaca in quanto il periodo di pausa è generalmente inferiore o, al massimo, di pari durata rispetto a quello di lavoro, determinando pertanto un incompleta fase di recupero sia dal punto di vista cardiorespiratorio che metabolico-periferico (Brittenham, 1997; Gacon, 2000). Andamento della frequenza cardiaca durante un match di circa un ora (adattato da Smekal, 2001) (Rossi, 2007). Sebbene la frequenza sia un indicatore di intensità facilmente misurabile, si pensa non sia sufficiente tenere in considerazione questo parametro come unico indicatore del metabolismo, in quanto non rappresenta con precisione la natura fisiologica di uno sport a carattere intermittente quale il tennis (Kovacs, 2006). La variabilità della frequenza cardiaca e degli spazi durante un match sono piuttosto ampi a causa dei continui movimenti di stop/start e della natura esplosiva del tennis. In ultima analisi il tennis può essere classificato come sport a carattere anaerobico con richiesta di alti livelli di condizionamento aerobico, per evitare affaticamento e facilitare il recupero tra i punti (Kovacs, 2006). 14

15 4. TEST DI VALUTAZIONE FISICA I test rappresentano strumenti d indagine (per lo più diretta) ai quali si ricorre per rilevare e valutare capacità ed attitudini, siano esse fisiche, tecniche, psicologiche. Si possono classificare in test da campo (prove scientificamente fondate per la valutazione dell individuo nella performance specifica: sono spesso esercizi, parti della gara o la gara stessa) e test da laboratorio (momenti di valutazione puntuale di una caratteristica, ma non della prestazione specifica). Essi rivestono un importanza tale nel processo di allenamento in quanto permettono non solo di valutare lo stato di forma dell atleta con estrema esattezza ed in qualsiasi periodo dell anno ma, consentono anche di verificare l efficacia metodologica del sistema di allenamento. Una corretta valutazione della condizione momentanea dell atleta, in procinto di iniziare un lavoro, rispetto alle capacità condizionali, diventa un esigenza irrinunciabile dal momento che dai risultati ottenuti si potrà o risparmiare tempo per condurre in porto la sua preparazione oppure dedicare il poco tempo a disposizione per definire meglio il lavoro da compiere. Se, ad esempio, questo ipotetico atleta dimostrasse una condizione molto buona nella resistenza il piano di lavoro potrebbe prevedere un impegno maggiore nel modulo di forza veloce o in qualche altro settore d impegno e quindi finalizzare il lavoro in maniera più mirata. La corretta valutazione permette quindi di predisporre i moduli nel programma, seguendo un disegno individualizzato. La proposta continua, metodica, razionale di tali ausili didattici li fa divenire uno dei mezzi qualificanti ed al tempo stesso discriminanti dell allenamento e quindi, depositari pressoché unici della funzione primaria di orientamento di tale processo.nella figura sono riportate le caratteristiche e le modalità dei test motori utilizzati dal Comitato Regionale FIT Puglia per monitorare i migliori tennisti del settore giovanile di interesse oltre che regionale anche nazionale. SQUAT JUMP COUNTER MOVIMENT JUMP STIFFNESS TEST SALTO IN LUNGO DA FERMO oppure SALTO QUADRUPLO SPRINT 10 METRI 6X8 METRI NAVETTA YO-YO TEST ENDURANCE 1 LIVELLO 20 METRI LANCIO FRONTALE PALLA ZAVORRATA LANCIO PALLA ZAVORRATA INDIETRO FLESSIBILITA DEL RACHIDE IN AVANTI Da 1/2 squat sulla piattaforma di contatto (angolo al ginocchio 90 ) effettuare un salto verticale alla massima intensità Forza esplosiva arti inferiori Come il precedente ma con contromovimento Forza elastica arti inferiori Salti verticali consecutivi a gambe tese con spinta da parte dei piedi Partenza a gambe divaricate ed arrivo a piedi pari. Valutazione su tre tentativi Percorre il più velocemente possibile 10 m. Percorrere più velocemente possibile, partendo con fronte alla fotocellula, 8 mt a navetta per 6 volte. Rilevare il tempo migliore su 2 prove con recupero completo Il soggetto percorre più volte una distanza di 20 metri ad una velocità incrementale stabilita dal computer fino allo sfinimento Di fronte alla direzione del lancio piegare le gambe a 90à portando la palla in basso quindi, distendere le gambe e lanciare la palla per altoavanti. Si misura la distanza maggiore su 2 tentativi Come il precedente ma si lancia la palla verso dietro. Seduti con i piedi scalzi e poggiati sulla panca tarata flettere il busto in avanti ponendo le mani vicino al metro. Si fanno 2 misurazioni Pedana di contatto Pedana di contatto Potenza anaerobica Pedana di contatto alattacida e forza reattiva arti inferiori Forza veloce arti inferiori Decametro Accelerazione e forza veloce arti inferiori Velocità di spostamento su base tecnica Accelerazione, resistenza aerobica e forza veloce arti inferiori Forza esplosiva arti inferiori coordinata con l azione delle braccia Forza esplosiva arti inferiori coordinata con l azione delle braccia Flessibilità ischio-crurali 2 Fotocellule 1 Fotocellula Computer Doppio Decametro e Palla Zavorrata Doppio Decametro e Palla Zavorrata Panca tarata 15

16 5. IL FIT RANKING PROGRAM per OMOGENEIZZARE l attività didattica di tutte le scuole tennis italiane per MONITORARE tutti gli allievi che le frequentano PERCHE E NATO IL PROGETTO? per INSERIRE IN MODO RAZIONALE i giovani tennisti che vengono iscritti in età avanzata (under e over 10) per MOTIVARE ulteriormente gli allievi e combattere così la dispersione tennistica per limitare l eccesso di personalismo nell insegnamento PERCHE OMOGENEIZZARE L ATTIVITÀ DIDATTICA DI TUTTE LE SCUOLE TENNIS ITALIANE? per creare un metodo d insegnamento che affronti le sempre maggiori carenze motorie degli allievi per rendere più facile e divertente l apprendimento di questo sport per fornire un metodo di valutazione univoco 16

17 per conoscere quale sia il vero numero di allievi che le frequentano PERCHÈ MONITORARE TUTTI GLI ALLIEVI CHE FREQUENTANO LE SCUOLE TENNIS? per conoscere quanti allievi si reiscrivono alla stessa scuola tennis (turn-over) per conoscere, su tutto il territorio nazionale, quanti siano gli allievi inseriti nei vari livelli di competenza per conoscere l evoluzione delle capacità di ciascun allievo per indurre i maestri a formare gruppi di allievi omogenei per capacità PERCHE INSERIRE IN MODO RAZIONALE i giovani tennisti che vengono iscritti in età avanzata (under e over 10)? per evitare che i compiti proposti siano tanto facili da provocare insoddisfazione per evitare che i compiti proposti siano tanto difficili da provocare insuccessi per consentire un percorso di apprendimento più adatto a coloro che provengono da altri sport 17

18 inserendo gli allievi nella loro fascia d'età e suddividendoli successivamente per capacità, proponendo l adozione di attrezzi, regole e spazi di gioco a loro congeniali. COME MOTIVARE ULTERIORMENTE GLI ALLIEVI E COMBATTERE COSÌ LA DISPERSIONE TENNISTICA? creando brevetti che siano degli obiettivi ai quali finalizzare la loro attività giornaliera e che rappresentino una status facilmente distinguibile rendendoli consapevoli sin dall inizio, attraverso l uso del manuale e del dvd, degli esercizi che devono essere appresi per raggiungere il livello di competenza richiesto. proponendo un sistema di gara motivante, che consenta ad ognuno di loro di effettuare partite con avversari di pari livello. ETA, SPAZI, ATTREZZI E REGOLE DEL CORSO RACCHETTA AZZURRA 18

19 1. eseguire con successo, nello spazio di gioco relativo alla sua fascia d'età e negli spazi di gioco delle fasce d'età successive, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare, nello spazio di gioco relativo alla sua fascia d'età ed in quelli delle fasce d'età successive, almeno 20 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 1. eseguire con successo, nello spazio di gioco relativo alla sua fascia d'età e negli spazi di gioco della fascia d'età successiva, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare, nello spazio di gioco relativo alla sua fascia d'età ed in quello della fascia d'età successiva, almeno 25 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 1. eseguire con successo, nello spazio di gioco relativo alla sua fascia d'età, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare, nello spazio di gioco relativo alla sua fascia d'età, almeno 30 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. ETA, SPAZI, ATTREZZI E REGOLE DEL CORSO RACCHETTA GIALLA 19

20 1. eseguire con successo, negli spazi di gioco relativi alla due fasi under 8 - under 10 ed in quello della fascia d'età successiva, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare, negli spazi di gioco relativi alla due fasi under 8 - under 10 ed in quello della fascia d'età successiva, almeno 25 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 1. eseguire con successo, nello spazio di gioco relativo a questa fase ed in quello della fascia d'età successiva, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare, nello spazio di gioco relativo a questa fase ed in quello della fascia d'età successiva, almeno 25 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 1. eseguire con successo, nello spazio di gioco relativo a questa fascia d'età, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare almeno 30 partite nello spazio di gioco relativo a questa fascia d'età; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 20

21 ETA, SPAZI, ATTREZZI E REGOLE DEL CORSO RACCHETTA VERDE 21

22 COSA SI RICHIEDE ALL ALLIEVO PER ESSERE PROMOSSO DA RACCHETTA VERDE A RACCHETTA ROSSA 1. eseguire con successo, negli spazi di gioco relativi a questa fascia d età ed a quella successiva, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello; 2. disputare, negli spazi di gioco relativi a questa fascia d età ed a quella successiva, almeno 30 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 1. eseguire con successo, nello spazio di gioco relativo a questa fascia d'età, tutte le esercitazioni indicate nel manuale di questo livello 2. disputare, nello spazio di gioco relativo a questa fascia d'età, almeno 35 partite; 3. dimostrare, in ogni lezione, impegno ed un corretto comportamento. 22

23 RACCHETTA AZZURRA Partite FASE PRELIMINARE (per chi ha meno di 8 anni) 20 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; per vincere bisogna conquistare 2 set su 3, in cui ogni punto equivale ad un game (sul 6 pari vince chi arriva per primo a 7); il servizio si può effettuare anche dal basso con i piedi dietro la riga di fondo campo; nel servizio la palla può rimbalzare in tutto il campo dell avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua ad ogni punto; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 8,23 x 4, altezza rete 50 cm.) 23

24 FASE INTERMEDIA (fra gli 8 anni e i 10 anni) 25 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; per vincere bisogna conquistare 2 set su 3, in cui ogni punto equivale ad un game (sul 6 pari vince chi arriva per primo a 7); il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua ad ogni punto; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 10,97 x 4, altezza rete 50 cm.) FASE FINALE (per chi ha più di 10 anni) 30 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; per vincere bisogna conquistare 2 set su 3, in cui ogni punto equivale ad un game (sul 6 pari vince chi arriva per primo a 7); il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua ad ogni punto; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 15,77 x 5,485 altezza rete 60 cm..) 24

25 RACCHETTA GIALLA Partite FASE PRELIMINARE (per chi ha meno di 10 anni) 25 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; si disputa 1 set a 6 giochi con partenza dal 2-2 (NO AD nei gironi di qualificazione e nel tabellone finale); per vincere bisogna conquistare 6 game, con il vantaggio minimo di due game sull avversario; sul 6 pari si gioca il tie break; il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; 25

26 nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua al termine di ogni game; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali; Il campo (mt. 15,77 x 5,485 altezza rete 60 cm.) FASE INTERMEDIA 25 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; si disputa 1 set a 6 giochi con partenza dal 2-2 nei gironi di qualificazione (regola del NO AD), mentre nel tabellone finale 1 set a 6 giochi (regola del NO AD); per vincere bisogna conquistare 6 game, con il vantaggio minimo di due game sull avversario; sul 6 pari si gioca il tie break; regola del NO AD: in ogni game si assegna il punteggio vittoria; sul 40 pari si gioca il punto decisivo; il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua al termine di ogni game; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 17,77 x 8,23 altezza rete 70 cm..) FASE FINALE (per chi ha più di 10 anni) 30 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; si disputa 1 set a 6 giochi con partenza dal 2-2 nei gironi di qualificazione (regola del NO AD), mentre nel tabellone finale 1 set a 6 giochi (regola del NO AD); per vincere bisogna conquistare 6 game, con il vantaggio minimo di due game sull avversario; sul 6 pari si gioca il tie break; 26

27 regola del NO AD: in ogni game si assegna il punteggio vittoria; sul 40 pari si gioca il punto decisivo; il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua al termine di ogni game; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 19,77 x 8,23 altezza rete 80 cm..) RACCHETTA VERDE Partite FASE PRELIMINARE (per chi ha meno di 10 anni) 30 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; si disputa 1 set a 6 giochi con partenza dal 2-2 nei gironi di qualificazione (regola del NO AD), mentre nel tabellone finale 1 set a 6 giochi (regola del NO AD); per vincere bisogna conquistare 6 game, con il vantaggio minimo di due game sull avversario; sul 6 pari si gioca il tie break; regola del NO AD: in ogni game si assegna il punteggio vittoria; sul 40 pari si gioca il punto decisivo; il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; 27

28 nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua al termine di ogni game; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 19,77 x 8,23 altezza rete 80 cm.) FASE FINALE (per chi ha più di 10 anni) 35 partite Le regole di gioco la palla può essere colpita dopo un rimbalzo o al volo; la palla deve superare la rete di metà campo prima di rimbalzare a terra; la palla può rimbalzare a terra solo all'interno del perimetro di gioco; si disputa 1 set a 6 giochi con partenza dal 2-2 nei gironi di qualificazione (regola del NO AD), mentre nel tabellone finale 1 set a 6 giochi (regola del NO AD); per vincere bisogna conquistare 6 game, con il vantaggio minimo di due game sull avversario; sul 6 pari si gioca il tie break; regola del NO AD: in ogni game si assegna il punteggio vittoria; sul 40 pari si gioca il punto decisivo; il servizio si effettua dall alto con i piedi dietro la riga di fondo campo; nel servizio la palla dovrà essere indirizzata all interno del rettangolo di battuta del campo avversario; si hanno due palle a disposizione per ogni servizio; il cambio servizio si effettua al termine di ogni game; per le altre regole si fa riferimento alle Carte Federali. Il campo (mt. 23,77 x 8,23 altezza rete 91,4 cm.) 28

29 29

30 SISTEMA COMPETIZIONI CIRCUITO FIT Ranking Program IL RANKING E RELATIVO AI PUNTI CONQUISTATI NELLA TAPPA PROVINCIALE O TERRITORIALE. IL RANKING INTRACIRCOLO E DI GESTIONE DELLE SCUOLE TENNIS. ATTRIBUZIONE PUNTEGGI MAIN DRAW WINNER : 1000 PUNTI FINALISTA: 600 PUNTI SEMIFINALISTA: 360 PUNTI QUARTI DI FINALE: 180 PUNTI OTTAVI DI FINALE:90 PUNTI SEDICESIMI DI FINALE: 50 PUNTI ELIMINAZIONE GIRONE: 45 PUNTI ATTRIBUZIONE PUNTEGGI CONSOLAZIONE WINNER: 250 PUNTI FINALISTA: 150 PUNTI SEMIFINALISTI: 100 PUNTI QUARTI DI FINALE: 80 PUNTI OTTAVI DI FINALE: PUNTI 45 30

31 SISTEMA COMPETIZIONI CIRCUITO FIT Ranking Program Livello Regole di Gioco Format Torneo Ranking Calendario Racchetta arancione Obiettivo Primario Promozione del Tennis e Conoscenza Percorso Federale Racchetta azzurra 2 set su 3 a 6 punti (6 pari punto secco) MASTER Gironi all italiana e tabellone finale ad eliminazione diretta CHALLENGE Gironi all italiana MASTER W: 1000 F: 600 SF: 360 1/4: 180 1/8: 90 Girone: 45 CHALLENGE Partecipazione: 30 1^ Fase: NOV GEN MAR MAG 2^ Fase DIC FEB APR MAG 3^ Fase GIUGNO Racchetta gialla Girone: 1 set ai 6 giochi partendo da 2 pari Tabellone: 1 set ai 6 giochi NO AD MASTER Gironi all italiana e tabellone finale ad eliminazione diretta CHALLENGE Gironi all italiana MASTER W: 1000 F: 600 SF: 360 1/4: 180 1/8: 90 Girone: 45 CHALLENGE Partecipazione: 30 1^ Fase: NOV GEN MAR MAR 2^ Fase DIC FEB APR MAG 3^ Fase GIUGNO Racchetta verde Girone: 1 set ai 6 giochi partendo da 2 pari Tabellone: 1 set ai 6 giochi NO AD MASTER MAIN DRAW + CONSOLATION CHALLENGE Gironi all italiana MASTER W: 1000 F: 600 SF: 360 1/4: 180 1/8: 90 Girone: 45 CHALLENGE Partecipazione: 30 1^ Fase: NOV GEN MAR MAG 2^ Fase DIC FEB APR MAG 3^ fase GIUGNO Racchetta rossa Regole Carte Federali Circuito Regionale e/o Nazionale Classifica FIT A discrezione dei CR Formula Torneo Master Interprovinciale Riservato ai giocatori che nella Tappa Challenge hanno conquistato la vittoria del girone di appartenenza. Fase Qualificazione: Gironi all Italiana da 4 Giocatori Si qualifica alla 2^ fase il primo classificato di ogni Girone Fase Finale Tabellone ad eliminazione diretta Formula Torneo Grande Slam Regionale Tabellone principale e consolazione ad eliminazione diretta riservato ai giocatori che hanno conquistato i punti necessari al passaggio di racchetta. Passaggio di Racchetta Per poter accedere all esame per il passaggio di livello l allievo dovrà conquistare un minimo di 500 punti nel Ranking FITRP della propria Categoria ed aver imparato le esercitazioni proposte dal Maestro. N.B.: Per partecipare ai TENNIS DAY è obbligatorio possedere la Tessera FIT e esibire la tessera del FITRP. 31

32 6. ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE TECNICO NAZIONALE E DELL ISTITUTO SUPERIORE DI FORMAZIONE a) IL SETTORE TECNICO NAZIONALE 32

33 b) L ISTITUTO DI FORMAZIONE (qualifiche federali) PREPARATORE FISICO DI 1 GRADO (requisito: diploma ISEF o laurea in Scienze Motorie) ABILITATO AD ESERCITARE CON GLI ALLIEVI DEL MINITENNIS, DEL PERFEZIONAMENTO E SPECIALIZZAZIONE FINO A 16 ANNI PREPARATORE FISICO DI 2 GRADO (requisito: diploma ISEF o laurea in Scienze Motorie) ABILITATO AD INSEGNARE A RAGAZZI SENZA LIMITI DI ETA' NEI CORSI DI MINITENNIS- PERFEZIONAMENTO-SPECIALIZZAZIONE-ALLENAMENTO 33

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