Progetto biblioteca L'angolo della Libricizia

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1 Istituto Comprensivo Statale Sesto 1 Scuola primaria L.L.Radice Progetto biblioteca L'angolo della Libricizia Motto della biblioteca In una vecchia soffitta buia e polverosa in mezzo a tante cose viveva un libro scontento che era stato abbandonato e mai più cercato un bel giorno durante un trasloco venne ritrovato e alla scuola L.L. Radice fu donato come migliore venne premiato e mai più dimenticato

2 Introduzione: Il progetto di plesso della scuola elementare L.L.Radice nasce dall esigenza di valorizzare l'esperienza pluriennale di promozione della lettura sostenuta dalle insegnanti del plesso con costanza e professionalità. L'esigenza di creare uno spazio adeguato alla promozione della lettura si colloca in un orizzonte progettuale denso di significato e che appartiene nella sua totalità al piano dell'offerta formativa prima del Secondo Circolo Didattico di Sesto Fiorentino, poi dell'i.c.s.sesto 1 all'interno del quale è attivo da anni il progetto: IL CERCALIBRO: frugando tra gli scaffali della biblioteca. La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l apprendimento permanente, l indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell individuo e dei gruppi sociali. (Manifesto IFLA/UNESCO sulle biblioteche pubbliche, 1994) Motivazioni: L'idea fondante del progetto è che l esperienza del narrare e del narrarsi, l esperienza gustosa e gratuita dell ascoltare una narrazione per poi insieme contrattare i significati emotivi, personali di una frase, di una parola, di una situazione, sia un'esperienza formativa intensa, generatrice di nuovi significati e di storie condivise. Nell ascoltare, nel leggere insieme una narrazione, una storia, si costruisce un altra storia che è la nostra di quel momento e di quel giorno e a quel momento e a quel giorno tornerà ognuno di noi con la memoria ogni volta che quella parola tornerà davanti ai propri occhi e chiamerà il proprio pensiero. Ogni bambino usa la propria lingua per fare, per agire, per associare un segno sonoro ad una rappresentazione mentale, per raccontare storie, situazioni, fatti. Grazie a forme espressive differenziate, quali la vocalità, la mimica, la gestualità, il bambino e in grado di ascoltare, parlare, conversare, costruire mondi a lui vicini e lontani. Nell ambito di questo progetto, i percorsi didattici afferenti a contenuti linguistici, tendono a valorizzare il bagaglio linguistico, soprattutto orale, di cui dispongono i bambini, per avviare un processo di arricchimento della lingua orale e per stabilire rapporti sempre più stretti con la lingua scritta. Ascolto e parlato non sono due abilità semplici, soprattutto per bambini della scuola di base che, generalmente, di fronte a situazioni di ascolto e parlato, hanno loro abitudini e comportamenti diffusi : tendono soprattutto ad ascoltare se stessi e non gli altri, hanno tempi brevissimi di attenzione,, non restano in tema, sovrappongono gli interventi, e così via. L ascolto è guidato più dal significato che dalla forma, da strategie percettive,

3 uditive, che investono i processi mentali propri della ricezione. Mentre il parlare è più connotato da strategie comunicative, che investono maggiormente la forma. 1 La lettura, molto amata all interno del plesso, diviene per molti in questo contesto didattico, medium, disciplinare. Come ha affermato J.Bruner 2, una delle forme di discorso più diffuse e più potenti della comunicazione umana è la narrazione. la struttura narrativa e anche insita nella prassi dell interazione sociale, prima di trovare espressione linguistica. Ciò che determina l ordine di priorità in cui le forme grammaticali vengono assimilate dal bambino in tenera età è proprio la spinta a costruire una narrazione. 3 La scrittura sarà quindi rinforzata come abilità attraverso la scoperta dell esistenza di varietà linguistiche settoriali (registri, linguaggi settoriali), che mutano in relazione alle diverse situazioni comunicative e cambiano nel tempo; la lettura e produzione di diversi tipi di testo (descrittivo, narrativo,..), la lettura e produzione de diversi generi testuali, la cui configurazione è il risultato di consuetudini, istituzioni, tecniche comunicative che variano nel tempo e nelle diverse realtà culturali e sociali. 4 Obbiettivi: La biblioteca L'angolo della Libricizia si impegna a sostenere e promuovere quanto enunciato nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012: Una buona scuola primaria (...) si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. (...) L acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza (...) Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture. (pag.40) All alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l alterità linguistica e culturale. L educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e 1 M.Piscitelli (a cura di), Elleuno elledue,paideia, Firenze,2001, pag J.Bruner, La ricerca del significato, Bollati Boringhieri, Torino, 1993, pag ibidem 4 Gli obiettivi generali delineati in questa premessa si riferiscono alla sintesi dei Gruppi di lavoro,coordinati da De Mauro, del 2001.

4 di ognuno ed è presupposto per l inclusione sociale e per la partecipazione democratica. La scuola primaria mira all acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. ( IINN. Pag.40) La consuetudine con i libri pone le basi per una pratica di lettura come attività autonoma e personale che duri per tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni (biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante sia dei libri che dei nuovi media, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti. La lettura connessa con lo studio e l apprendimento e la lettura più spontanea, legata ad aspetti estetici o emotivi, vanno parimenti praticate in quanto rispondono a bisogni presenti nella persona. In questa prospettiva, ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso, come premessa ad una prima educazione letteraria, che non si esaurisce certo nel primo ciclo di istruzione (Pag.43) Fa suoi gli obbiettivi declinati dall'ifla nelle Linee guida per i servizi ibliotecari per ragazzi e nel manifesto IFLA per la biblioteca multiculturale. Organizzazione: Nella prospettiva indicata dalla pedagogia istituzionale la biblioteca Langolo della Libricizia ha una sua peculiare organizzazione. Sin dalla sua rinascita nel 2011 la biblioteca, nella sua attuale forma ed organizzazione, è il frutto di una preziosa collaborazione tra docenti e genitori. L'11 ottobre 2013 si è costituito un Comitato di genitori bibliotecari rappresentanti di tutte le classi del plesso Radice che, coordinati da due docenti referenti per il plesso (Chiara Meriggi e Francesca Pani) gestiscono il prestito per tutte le classi. Il gruppo delle mamme bibliotecarie, autodefinitesi Bibliomamme, è sempre aperto e pronto ad accogliere nuove disponibilità, tra i genitori che voglono dedicare un po' del loro tempo a questo prezioso progetto di promozione culturale. Per il corrente a.s. 2014/2015 ne sono referenti, per i contatti con le insegnanti Meriggi e Pani, le signore: Caparrini Daniela, Casini Silvia, Nuti Novella, Zoppi Silvia. Le bibliomamme aprono la biblioteca due giorni a settimana ( Martedì e Giovedì), le insegnati del plesso prenotano le loro visite su un apposito calendario predisposto in

5 sala docenti. La durata del prestito è concordata con le insegnati delle classi nel rispetto delle biblioregole di cui anche i bambini e le bambine sono a conoscenza. Con l'avvio del corrente anno scolastico, a partire dalla metà di Novembre, la biblioteca viene aperta anche nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì a cura dell'ex bibliotecario della scuola Secondaria di I grado G. Mescetti. Progetti ed attività: Annualmente le insegnanti referenti e le bibliomamme si riuniscono per progettare, promuovere e sostenere attività di promozione della lettura. Negli scorsi anni sono stati svolte iniziative di particolare significato, prima fra tutto il concorso per dare nome, logo e motto alla biblioteca; incontri con autori, mostre mercato del libro, laboratori e letture animate. Si allega resoconto delle attività sin qui svolte.

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