1. Unità didattica 3 Il mais

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1. Unità didattica 3 Il mais"

Transcript

1 1. Unità didattica 3 Il mais 1.1. Importanza Nelle graduatorie cerealicole mondiali il mais figura al 3 posto dopo grano e riso per la diffusione, al 2 posto dopo il grano per la produzione totale, ed al primo posto per la produzione unitaria e per il tasso di incremento della stessa, più che raddoppiata negli ultimi 50 anni. Figura inoltre al 2 posto dopo il grano come volume di import-export e rappresenta il cereale più utilizzato nell alimentazione del bestiame. Originario delle zone a clima tropicale e subtropicale del continente americano, il mais è stato importato in Europa ai tempi di Cristoforo Colombo. Alcuni reperti archeologici e paleobotanici hanno permesso di stabilire con una certa sicurezza che il mais era già conosciuto in Messico fin dall epoca preistorica (tra i 2500 e i 5200 anni a.c.). Introdotto in Spagna nel 1493, il mais si diffuse abbastanza rapidamente negli altri Paesi europei come curiosità floristica. L utilizzazione agricola iniziò all incirca un secolo dopo (1554) nel basso veronese e nel Veneto; nel 1620 la granella veniva regolarmente quotata sulla piazza di Udine. Dall Europa, soprattutto per opera dei Portoghesi, il mais si diffuse in Africa e in Asia. In America settentrionale fu portato dagli Inglesi che nel 1608 ne iniziarono la coltivazione in Virginia. Attualmente la coltivazione del mais si estende in una fascia di latitudine compresa tra l equatore e il 40 parallelo, su una superficie mondiale complessiva di circa 115 milioni di ettari con una produzione di circa 400 milioni di tonnellate. Circa il 50% della produzione totale è localizzata negli USA ed il 15% in Europa. A livello comunitario il maggior produttore è la Francia seguita dall Italia. In Italia la superficie investita a mais è di circa 1 milione di ettari con una produzione di circa 100 milioni di quintali di granella (1997) che rendono il nostro Paese quasi autosufficiente. La coltura è particolarmente estesa in pianura padana (Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia), nelle zone del centro e, al sud, nelle zone dotate di una discreta disponibilità di acqua irrigua. In Piemonte la superficie investita a mais si aggira intorno ai ettari. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento costante delle rese medie con aumenti di circa 1 q/ha*anno, quasi il doppio di quelle riscontrate per il frumento. Ciò è da imputare al miglioramento genetico e al miglioramento delle tecniche di coltivazione. Viene utilizzato per l alimentazione del bestiame come granella o foraggio, dall industria per la preparazione di farmaci, materie plastiche, alcol, olio e per l alimentazione umana diretta Caratteristiche botaniche ed esigenze ambientali Il nome scientifico, Zea mays L., deriva dalla parola greca Zao che significa vivere e dalla parola Mayze che significa pane ; in definitiva la traduzione del nome botanico del mais potrebbe essere pane di vita. Il mais appartiene alla famiglia delle graminacee, tribù delle Maydeae; la specie può essere distinta in 7 varietà botaniche: Zea mais indentata (dent corn, mais dentato) è la più importante (90% della superficie a mais in Europa e USA); alla maturazione cerosa le cariossidi si arcuano assumendo la forma di un dente molare; accumula amido sotto forma di amilosio e amilopectina. Zea mais indurata (flint corn, mais vitreo o plata), accumula amido sotto forma di amilosio e amilopectina; ha consistenza vitrea e colore intenso; viene usato per l alimentazione umana e in avicoltura. Zea mais ceratina (waxy corn, mais ceroso), accumula amido sotto forma di amilopectina; ha un forte interesse industriale. Zea mais saccharata (sweet corn, mais dolce), accumula parte delle riserve come zucchero; viene usato come mais da insalata, alla maturazione lattea, per l alimentazione umana. 1

2 Zea mais amilacea (soft corn, mais tenero o da amido), accumula l amido soprattutto come amilosio utile all industria. Zea mais everta (pop corn, mais da scoppio), presenta cariossidi vestite che accumulano amido che riscaldato scoppia. Zea mais tunicata (pod corn, mais vestito), di scarso interesse. Il mais è una pianta dotata di fotosintesi con sistema C4. È caratterizzata da un alta capacità produttiva (produzione utile effettiva di granella variabile tra le 8 e le 15 t/ha). È una pianta monoica caratterizzata da una notevole taglia (2-4 m); l infiorescenza maschile è un panicolo che è detto pennacchio ed è portato all apice del fusto grosso e carnoso, detto stocco. L infiorescenza femminile è una spadice detta impropriamente pannocchia che è inserita all ascella della 6 a -7 a foglia sotto il pennacchio. Normalmente una pianta porta 1 sola o due pannocchie (la seconda è spesso improduttiva). La pannocchia è costituita da un grosso asse centrale, il tutolo sul quale si inseriscono un numero variabile di file di spighette riunite in coppie(14-20) e che hanno un solo fiore fertile. La pannocchia è avvolta da foglie modificate dette brattee in numero di All esterno di queste escono gli stili detti barbe. La fecondazione è allogama e anemofila. Il frutto è una cariosside la cui composizione è leggermente differente a seconda della varietà botanica considerata (Z. mais indurata ha più proteine rispetto a Z. mais indentata); presenta endosperma vitreo o farinoso e pericarpo esterno di colore variabile. L embrione è posto alla base verso il tutolo. La pianta ha un unico asse con una modesta capacità di accestimento che non è voluta. Le foglie sono disposte alternativamente sui due lati dello stocco, una per nodo; il loro numero varia da 8-10 (varietà precoci) a (varietà tardive); hanno portamento eretto con lamina di forma lanceolata e nervatura mediana grossa. Il mais presenta radici seminali la cui funzione si esaurisce nei primi stadi (5-6 foglie aperte), radici avventizie del tipo fascicolato che hanno origine dalla corona e radici aeree che prendono origine dai primi 2-3 nodi fuori terra e hanno funzione di ancoraggio. Il mais è una pianta a ciclo estivo e viene seminata in primavera per utilizzare maggiormente la stagione utile; è sensibile al freddo specialmente durante i primi stadi di sviluppo, come si può notare dalla seguente tabella: Temperatura Temperatura Temperatura Vincoli ambientali e minima ottima massima nutritivi più frequenti Germinazione Bassa temperatura Umidità del terreno Radicamento e sviluppo 6 26 Basse temperature fogliare Eccessi idrici Carenza idrica Levata emissione pennacchio Fioritura Carenza idrica Grandine Prima parte maturazione 6 24 Carenza idrica (latteo-cerosa) Seonda parte maturazione 4 Umidità dell aria Le esigenze termiche complessive sono di : -120 giorni senza gelo per la produzione della granella -100 giorni senza gelo per la produzione di foraggio. I consumi idrici unitari sono di 400 kg di acqua per kg di sostanza secca (frumento 600kg/kg ss). I consumi idrici sono di mm pari a m 3 /ha.

3 La durata del ciclo colturale risulta : Fase sottofase stadio Durata (giorni) Germinazione Semina-emergenza 5-10 Radicamento e sviluppo fogliare Emergenza-8-10 foglie (diff. inf.) Levata 8-10 foglie emissione pennacchio Fioritura Emissione pennacchio - fioritura 4-8 Maturazione Fioritura maturazione lattea Mat. lattea - mat. cerosa Mat. cerosa mat. fisiologica Durata ciclo colturale: -teorica -pratica Il limite di giorni utili varia a seconda dell epoca di semina: 15/IV 30 X /V 30 X /VI 30 X 127 Per la germinazione più i tempi sono lunghi più c è il rischio di predazione e di attacchi fungini. Nella fase di levata la pianta si allunga molto velocemente (anche 10 cm al giorno). Il mais è pianta proterandra: i fiori femminili maturano dopo quelli maschili; in condizioni normali non si hanno problemi mentre in condizioni di stress non si ha la fecondazione degli ultimi fiori femminili per cui la pannocchia che ne deriva si presenta non granita perfettamente. Alla fioritura segue la maturazione che avviene in tempi più lunghi rispetto al frumento: ci si inoltra nella stagione autunnale, solitamente più piovosa, la pannocchia è rivestita dalle brattee che ostacolano la perdita d acqua ed è portata a metà pianta e non all apice. Per questi motivi la granella viene raccolta con un umidità variabile dal 25% al 34% e necessita, per la conservazione, di una essiccazione artificiale. Per quanto riguarda le esigenze pedologiche, ottimi sono i terreni profondi con ph ottimale tra 6 e Avvicendamento Il mais si può coltivare in normale avvicendamento o in monocoltura poiché non si verificano sensibili riduzioni di produzione a patto che il controllo delle malerbe risulti efficace. È normalmente indicata come coltura miglioratrice da rinnovo e come tale apre di solito la rotazione ed è seguito da una pianta sfruttatrice. Il mais si avvantaggia a sua volta degli effetti positivi di un avvicendamento con il prato o con altra pianta da rinnovo o sarchiata (es. soia, barbabietola) Scelta varietale Si parla di ibridi e non di varietà. Sono ibridi a 2, 3 o 4 vie ottenuti dall incrocio di linee pure per cui la popolazione F1 commercializzata presenta un alta omogeneità. Il quadro degli ibridi è ampio e cambia rapidamente: l età di un ibrido è normalmente di 4-5 anni e anche gli agricoltori sono più sensibili ai cambiamenti. Il morfotipo del mais negli ultimi 20 anni si è evoluto cercando dapprima la foglia eretta che consente una maggior densità colturale per il miglior sfruttamento dell energia luminosa e poi la pannocchia più aderente allo stelo e inserita bassa (per avere maggior stabilità). Poi si è cercato il carattere stay green che rallenta il disseccamento delle parti verdi della pianta anche nelle fasi finali di maturazione della granella: la pianta alla maturazione cerosa smette la traslocazione delle sostanze alla granella ma, rimanendo verde, continua a traspirare e per far ciò richiama acqua dalla 3

4 granella che così risulta essere più secca di 1-2 punti percentuali. Altra cosa importante che si è introdotto è la resistenza al virus del mosaico o nanismo (MRDV). Queste cose valgono per il mais indentata che interessa oltre il 90% del mercato. I mais speciali sono spesso mais indentata con inserito il carattere waxy (100%dell amido sotto forma di amilopectina). Gli ibridi sono prodotti e commercializzati da numerose ditte sementiere e vengono riuniti a seconda dell ampiezza del ciclo vegetativo, in diverse classi convenzionali di maturazione (classi FAO): Classi FAO Durata ciclo (giorni) Somme termiche (gradi giorno) Anche per il mais vengono fatte delle prove varietali a livello nazionale, regionale e provinciale. I risultati di tale sperimentazione sono pubblicati sulle riviste di settore. Nella scelta varietale si considera il campo della località con caratteristiche più simili alle nostre. Dopodiché si considera la classe di precocità e nell ambito di questa si vaglia la produttività, l umidità alla raccolta, il numero di piante spezzate. Per ibridi da insilato si considera anche la qualità della fibra. Gli ibridi più validi nelle nostre zone appartengono alle classi da 200 a 700. È da ricordare che la resa in granella e l umidità di questa aumenta con la longevità del ciclo: la differenza di produzione tra classe 600 e 700 è modesta (+0.1 t/ha, +2.5%di umidità) mentre è maggiore tra 500 e 600 (+0.3t/ha; +0.4% umidità) e tra 400 e 500 (+0.5t/ha; +1.6% umidità). Per questi motivi e dato il costo dell essiccazione, è consigliabile ricorrere, nei nostri ambienti, a ibridi della classe 600 piuttosto che 700, rinunciando a una piccola parte di produzione pur di avere una granella più secca Preparazione del terreno Il mais è coltura con esigenze idriche elevate, ha taglia grande ed un apparato radicale che raggiunge m di profondità. La lavorazione tradizionale era basata su arature profonde, intorno ai 40 cm. Oggi per ridurre i costi si limita l aratura a 25 cm per terreni sciolti e a cm in terreni pesanti. Spesso si ricorre all aratura e alla ripuntatura (< tempo e < potenza richiesta). In occasione dell aratura si esegue l interramento di eventuali concimi organici (letame). Dopo l aratura occorre affinare il terreno con erpici tendenzialmente a moto libero, sempre per ridurre i costi, oppure mossi dalla presa di potenza della trattrice, sempre in dipendenza del tipo di terreno e del tempo. La tendenza è di arare in autunno in modo che il terreno in primavera sia già in parte preparato. La minima lavorazione non prevede l aratura ma solo un passaggio con un erpice a dischi (a 15 cm) per interrare i residui che è però necessario trinciare per evitare intralci alla semina. La semina su sodo richiede macchine apposite e va bene per la coltura in secondo raccolto, dopo cereali vernini perché consente una minor perdita di acqua dal terreno ma per contro si hanno poi maggiori problemi di infestanti. Il ridge-till (lavorazione a porche permanenti) va bene se si fa monocoltura perché richiede un paio d anni affinché i microrganismi del terreno si assestino. In generale, se il terreno è sciolto conviene ridurre le lavorazioni mentre su terreni pesanti, mal strutturati l aratura dà i migliori risultati. 4

5 1.6. Semina L epoca ottimale di semina si ha quando la temperatura media del suolo raggiunge almeno i 9-10 C, il che avviene normalmente nel mese di aprile. Riguardo all epoca di semina si danno le seguenti indicazioni: Epoca Periodo Classe consigliata per produzione di granella Investimento consigliato (n piante /m 2 ) Classe consigliata per produzione di insilato Investimento consigliato (n piante /m 2 ) Precoce 15/IV 5/V Dopo erbaio 15/V 25/V Dopo orzo 10/IV 30/VI (200) Il mais non accestendo non è in grado di autoregolarsi come il frumento per cui se la coltura è fitta si ha un po di autoombreggiamento che si ha pure quando, anticipando la semina, le piante filano. Generalmente per ogni ibrido viene consigliato l investimento ottimale: generalmente l investimento è maggiore per gli ibridi precoci rispetto agli ibridi più tardivi e per la produzione di insilato rispetto alla produzione di granella. La semente non viene commercializzata a peso bensì a dosi: 1 dose corrisponde a o semi. Solitamente questi semi sono già trattati, conciati, con fungicidi. Generalmente conviene aumentare il quantitativo di seme del 5-10% per compensare eventuali fallanze anche perché queste si notano di più rispetto ad una maggiore densità. Il quantitativo di seme da impiegare per ettaro è pari a (8pt/m 2 *10000 m 2 /ha = semi) 3,2 dosi da semi, mentre per giornata piemontese tale quantitativo è pari a (8pt/m 2 *3810 m 2 /g semi) 1,2 dosi. La semina del mais viene fatta a file distanti di solito 75 cm; una minor distanza tra le file comporterebbe una miglior riuscita della coltura (più produzione e minor umidità) ma anche maggiori problemi inerenti la meccanizzazione. Per la semina oggi vengono utilizzate macchine seminatrici di precisione a distribuzione pneumatica che consentono di localizzare anche i concimi, il geodisinfestante ed il diserbo. La profondità di semina oscilla tra i 2 ed i 4 cm a seconda dell umidità del terreno (+ umido superficie; + secco profondità). Per avere un investimento di 8 piante/m 2, se la distanza tra le file è di 0,75 m, sulla fila il seme dovrà essere posto ad una distanza pari a [1/8(m 2 /pt) = 0,125 m 2 /pt spazio occupato da 1 pianta /0,75(m di distanza fra le file) = 0,16m/pt sulla fila] 16 cm Fertilizzazione Si riporta di seguito quanto indicato dal piano di sviluppo rurale della regione Piemonte. Quantità totale di fosforo e potassio In funzione degli asporti e della disponibilità nel terreno secondo quanto riportato nella parte generale. Non sono comunque ammesse quantità di fosforo superiori a 100 kg/ha di P 2 O 5, ad eccezione delle situazioni in cui sia necessario l arricchimento e fatto salvo quanto stabilito nella parte generale riguardo alla fertilizzazione organica. Quantità totale di N In funzione del bilancio della coltura secondo quanto riportato nella parte generale. Non sono comunque ammesse quantità di azoto superiori a 200 kg/ha per il mais granella e 240 kg/ha per il mais trinciato integrale. Epoca di distribuzione di fosforo e potassio Fosforo: possono essere localizzati alla semina fino a 50 kg/ha, distribuendo l eventuale quota restante con la concimazione di fondo. 5

6 Potassio: è possibile frazionarne la distribuzione tra concimazione di fondo e di copertura; quest ultima non deve eccedere il 50 % del totale. E' consentito distribuire liquame in copertura se localizzato tra le file e interrato, conteggiando comunque tra gli apporti totali le quantità di fosforo e potassio così somministrate. Epoca di distribuzione dell'azoto Sono consentiti solo i seguenti casi: Tutto alla semina Parte alla semina e parte in copertura Tutto in copertura E' possibile solo se: 1) l'intera quota di azoto è costituita da fertilizzanti organici 2) l'intera quota di azoto è costituita da concimi minerali a lenta cessione in cui non sia presente azoto nitrico E' sempre ammesso. La distribuzione di concime minerale a pronto effetto alla semina non deve essere più del 30% del totale ammesso e comunque non superiore a 60 kg/ha per il mais granella e a 70 kg/ha per il mais trinciato E' ammesso Ogni somministrazione di concime minerale non deve superare 120 kg/ha di N sempre Modalità di distribuzione dell'azoto L'azoto distribuito deve essere prontamente interrato. Per l azoto il periodo critico è tra levata ed emissione del pennacchio (metà giugno-inizio luglio), periodo in cui viene assorbito il 60-70% del fabbisogno, mentre per il fosforo sono le prime settimane dall emergenza anche se poi gli assorbimenti maggiori avvengono, come anche per il potassio, nelle fasi di levata Irrigazione È il fattore che più influenza le rese. Le esigenze complessive sono di circa (400 kg H 2 O/kg ss * 100 q/ha *100kg/q = kg H 2 O/ha) 4000m 3 /ha cioè di mm d acqua (in Piemonte nello stesso periodo ne cadono mm). L acqua viene consumata quando la pianta cresce rapidamente cioè dalla levata alla maturazione lattea. Il periodo critico va da fine levata a completa allegagione (intorno al periodo di emissione del pennacchio): in questa fase, che va dalla terza decade di giugno alla prima di luglio, la carenza si manifesta poi con delle pannocchie non perfettamente granite. Il contenuto idrico del terreno non dovrebbe scendere sotto il primo terzo dell acqua disponibile per cui occorre bagnare frequentemente. Le tecniche irrigue più usate sono: a) aspersione (rotoloni); b) infiltrazione laterale da solchi (se rincalzato); c) per scorrimento su spianata (se si hanno arginelli ogni 4-8 file). I volumi apportati per ogni intervento vanno da un minimo di 50mm con l aspersione (>efficienza) a 200mm con lo scorrimento. Il numero di interventi dipende dalla disponibilità e dai turni irrigui; in genere possono essere1-4 (normalmente 2-3) Gestione delle malerbe Il basso investimento e la stagione in cui viene coltivato rendono il mais vulnerabile nei confronti delle malerbe. Il mais è una pianta aggressiva ma dopo l emergenza, per circa 1 mese, presenta una periodo critico e dal 30 al 48 giorno dall emergenza esso deve essere liberato dalle infestanti. Più precoci sono le semine tanto maggiore è l aggressività delle infestanti, mentre se si semina a fine giugno il diserbo può essere addirittura trascurato. È possibile fare: a) lotta meccanica con una sarchiatura a circa 10 giorni dall emergenza seguita da una rincalzatura a 30 giorni;

7 b) lotta chimica servendosi di principi attivi di sintesi; c) lotta integrata servendosi dei mezzi di lotta precedenti. Le infestanti sono soprattutto graminacee ma anche dicotiledoni; tutte si propagano per seme tranne la sorghetta (Sorghum halepense) che in casi di alte infestazioni richiede di sospendere la coltura del mais per alcuni anni oppure di fare una falsa semina e trattare in presemina con un disseccante non selettivo, ma in tal modo si ritarda la semina di circa 3 settimane. Riguardo ai principi attivi impiegabili si rimanda alla tabella tratta dal PSR della regione Piemonte Avversità e parassiti Molto spesso l esito della coltura può essere compromesso da andamenti stagionali avversi o da attacchi di parassiti. Tra le avversità meteoriche oltre a temperature e umidità troppo basse o troppo elevate si devono aggiungere il vento e la grandine: il vento forte soprattutto con terreno bagnato può provocare degli intensi allettamenti per sradicamento oppure rottura degli stocchi già indeboliti da attacchi parassitari; la mancanza di vento può per contro comportare maggiori difficoltà di allegagione. La grandine è sempre dannosa anche se spesso i danni sono sopravvalutati: la foglia colpita infatti, anche se rotta e frastagliata, non si secca totalmente e continua a svolgere la sua funzione. I danni maggiori si hanno se la grandinata si verifica al momento della fioritura. I possibili parassiti del mais sono numerosi ma i più pericolosi sono in numero abbastanza limitato. Tra gli insetti il più pericoloso è la piralide (Ostrinia nubilalis) al quale si sta per affiancare la più dannosa diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera). Per la difesa si rimanda a quanto disposto dal PSR della regione Piemonte Aspetti produttivi L utilizzazione zootecnica rappresenta il settore di massimo assorbimento della granella di mais e, tra gli altri settori, la trasformazione industriale ha maggior peso rispetto al consumo diretto nell alimentazione umana. L industria utilizza la granella di mais per l estrazione dell amido e del glutine, presenti entrambe nell endosperma che viene separato dall embrione, usato invece per l estrazione dell olio ( anche farine di estrazione e panelli per uso zootecnico). Mentre il glutine viene utilizzato nell alimentazione, l amido viene utilizzato in fermentazioni varie per la produzione di alcool, aldeide e acido acetico, moltissimi altri acidi, prodotti farmaceutici e tanti altri derivati che interessano l industria cartaria e tessile, delle vernici e degli esplosivi. È possibile raccogliere: a) granella secca o umida ( pastone di granella) con mietitrebbiatrici; b) pannocchia secca ( gabbioni ungheresi) o umida ( pastone di spiga) con spannocchiatrici; c) pianta intera alla levata ( granturchino, a 1.5 mesi dalla semina) o alla maturazione cerosa ( silomais). La granella è raccolta con un umidità variabile dal 23 al 32%; per conservarla è necessario che abbia un umidità del 12-13% per cui è necessario essiccarla. È importante la temperatura di essiccazione perché le alte temperature compromettono la vitalità del seme. Più la granella è umida, più l essiccazione costa ( meglio un ibrido di classe 600 piuttosto che uno di classe 700). Per l insilato l umidità ottimale è del 65-70% che si ha alla maturazione cerosa piena (30-35% ss). Per individuare questo stadio si può ricorrere alla linea lattea, linea di demarcazione tra parte solida della cariosside, di colore più scuro, e parte liquida, di colore più chiaro. Si prende una pannocchia, la si rompe a 1/3 dalla base e si osserva la parte apicale quando la linea lattea e appena accennata siamo alla maturazione lattea mentre quando questa linea è estesa per i 2/3 della cariosside siamo nel momento ottimale per la raccolta dell insilato, momento nel quale le UFL/ha sono più alte. Per quanto riguarda le produzioni, in pianura irrigua sono di q/ha, in asciutto si attestano sotto i 100 q/ha, mentre in collina si aggirano sui 70 q/ha. 7

Mais: impianto e tecnica colturale

Mais: impianto e tecnica colturale Mais: impianto e tecnica colturale Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1 Contenuti Contents 1 Tipologie di ibridi 1 2 Impianto 3 3 Fertilizzazione 4 4 Cure colturali 4 5 Raccolta

Dettagli

Tecnica colturale della soia

Tecnica colturale della soia Tecnica colturale della soia Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1 Contenuti Contents 1 Impianto 1 2 Fertilizzazione 2 3 Cure colturali 2 1 Impianto Scelta varietale 1. Le

Dettagli

Cereali. Nome botanico. Famiglia. Origine e diffusione. Utilizzazioni. Esigenze climatiche. schede colturali. Mais. Graminacee.

Cereali. Nome botanico. Famiglia. Origine e diffusione. Utilizzazioni. Esigenze climatiche. schede colturali. Mais. Graminacee. Cereali primaveriliestivi ed estivi schede colturali Mais Nome botanico Zea mais Famiglia Graminacee Origine e diffusione Produzione mondiale di Mais (FAO 2001) Produzione europea di Mais (FAO 2001) Produzione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI. Scheda tecnica triticale

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI. Scheda tecnica triticale UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO di AGRARIA - SACEG Scheda tecnica triticale Dott. Giovanni Pruneddu Tecnica colturale triticale Tipi di triticale Fra le varietà disponibili sul mercato possiamo

Dettagli

Numero nove 7 marzo 2014

Numero nove 7 marzo 2014 Numero nove 7 marzo 2014 La situazione dei mercati mondiali dei cereali - prospettive 4 marzo 2014 Powered by Aretè s.r.l. In questo numero Mercati: le quotazioni nazionali dei principali prodotti agricoli

Dettagli

Laurea in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali

Laurea in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali FACOLTA DI AGRARIA Laurea in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali Corso di Agronomia e Sistemi foraggeri Modulo di Sistemi foraggeri ESERCITAZIONE - QUESTIONARIO n. 2 Nome e cognome... n. di matricola.

Dettagli

si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi

si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi LA PATATA Famiglia delle solanacee Genere solanum Pianta erbacea coltivata come annuale ma che in natura si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi I fiori sono riuniti a

Dettagli

CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)

CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti

Dettagli

ATTIVITA DIDATTICO - SPERIMENTALE NELLE CLASSI III B - IV B, SULLA CONCIMAZIONE AZOTATA DEI CEREALI AUTUNNO VERNINI.

ATTIVITA DIDATTICO - SPERIMENTALE NELLE CLASSI III B - IV B, SULLA CONCIMAZIONE AZOTATA DEI CEREALI AUTUNNO VERNINI. ATTIVITA DIDATTICO - SPERIMENTALE NELLE CLASSI III B - IV B, SULLA CONCIMAZIONE AZOTATA DEI CEREALI AUTUNNO VERNINI. Pagina1 LA PRIMA FASE: LA SEMINA E LA PRIMA CONCIMAZIONE La differenza tra le cariossidi

Dettagli

FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 214 Pagamenti agroambientali Azione M Introduzione di tecniche di agricoltura conservativa ALLEGATO 6 disposizioni attuative anno 2012 DESCRIZIONE

Dettagli

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide Giuseppe Carli, Presidente Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI Bergamo, 6 febbraio 2015 Il successo del mais il MAIS

Dettagli

LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi

LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori Marco Mingozzi Giovanni Zambardi Le Officine Mingozzi si occupano della costruzione, sperimentazione ed espansione dei campi

Dettagli

GRAMINACEE FORAGGERE

GRAMINACEE FORAGGERE GRAMINACEE FORAGGERE CARATTERISTICHE BOTANICHE Radici: fascicolate, non molto profonde, che si rinnovano annualmente. Culmi: costituiti da nodi e internodi; intenso accestimento; in alcune specie fungono

Dettagli

SEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI

SEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI SEMINA DIRETTA (SENZA ARATURA) E CONCIMAZIONE ORGANICA LOCALIZZATA ALLA SEMINA DI GRANO TENERO: VANTAGGI AGRONOMICI ED ECONOMICI Anno 2006/2007 A cura dell ufficio Agronomico Italpollina Spa OBIETTIVO

Dettagli

Ammendante Compostato Misto

Ammendante Compostato Misto Ammendante Compostato Misto Cos è il Compost? Il Compost deriva da rifiuti, come buona parte dei fertilizzanti, dal letame alla farina di carne, dal cuoio idrolizzato al solfato ammonico. Il Compost non

Dettagli

DI COMO - LECCO - SONDRIO. Ufficio Tecnico

DI COMO - LECCO - SONDRIO. Ufficio Tecnico Consigli per ridurre la presenza di micotossine nella granella di mais (Presentato da A.I.R.E.S Associazione Raccoglitori Essiccatori Stoccatori di cereali e semi oleosi) Le ricerche sperimentali condotte

Dettagli

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto I bilanci colturali e aziendali dell azoto sono degli indicatori semplici della valutazione della gestione dell azoto delle colture e agrotecniche ad

Dettagli

FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 214 Pagamenti agroambientali Azione M Introduzione di tecniche di agricoltura conservativa ALLEGATO 4 disposizioni attuative campagna 2011 DESCRIZIONE

Dettagli

I Controlli in campo alle coltivazioni destinate alla produzione di sementi ibride di girasole

I Controlli in campo alle coltivazioni destinate alla produzione di sementi ibride di girasole Milano 18 marzo 2014 I Controlli in campo alle coltivazioni destinate alla produzione di sementi ibride di girasole Dott. Stefano Gualanduzzi Ricercatore CRA-SCS Sede di Bologna Percentuali di allogamia

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Cereali: tecnica colturale del frumento

Cereali: tecnica colturale del frumento Cereali: tecnica colturale del frumento Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1 Contenuti Contents 1 Tecnica d impianto Scelta varietale 1. Qualità e destinazione del prodotto

Dettagli

Piano Sementiero Nazionale per l Agricoltura Biologica

Piano Sementiero Nazionale per l Agricoltura Biologica Piano Sementiero Nazionale per l Agricoltura Biologica Presentazione dei risultati del secondo biennio di attività Linee guida e disciplinari per la produzione di sementi biologiche D.ssa Alessandra Sommovigo

Dettagli

FORRICALE Varietà di origine spagnola

FORRICALE Varietà di origine spagnola FORRICALE Varietà di origine spagnola LETIZIA ERBA MEDICA LA VARIETÁ Origine: sintetica a 3 costituenti (70% ecotipo romagnolo, 20% ecotipo polesano, 10% varietà francese) Costitutore/responsabile selezione

Dettagli

Le micottossine del mais

Le micottossine del mais Le micottossine del mais Prevenzione, controllo in campo e in azienda 1 definizione Definizione Metaboliti secondari prodotti da funghi parassiti delle piante e agenti di ammuffimenti delle derrate alimentari

Dettagli

L acqua è sempre più preziosa. Utilizzala al meglio con il mais ARTESIAN. NOVITà

L acqua è sempre più preziosa. Utilizzala al meglio con il mais ARTESIAN. NOVITà L acqua è sempre più preziosa. Utilizzala al meglio con il mais ARTESIAN. NOVITà Gli ibridi di mais ad alta efficienza idrica L acqua è una delle risorse chiave per la maiscoltura. Un adeguata disponibilità

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA. Agostino Falavigna agostino.falavigna@entecra.it. www.entecra.it. Badoere di Morgano 20 settembre 2013

LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA. Agostino Falavigna agostino.falavigna@entecra.it. www.entecra.it. Badoere di Morgano 20 settembre 2013 1 www.entecra.it LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA Agostino Falavigna agostino.falavigna@entecra.it Badoere di Morgano 20 settembre 2013 21/09/2013 CRA-Unità di Ricerca per l Orticoltura (Montanaso

Dettagli

Aspetti agronomici legati all'applicazione della Deroga

Aspetti agronomici legati all'applicazione della Deroga Aspetti agronomici legati all'applicazione della Deroga Stefano Monaco, Carlo Grignani - Dip. Agroselviter Torino, 12 gennaio 2012 Quali colture per la Deroga? Su almeno il 70% della SAU bisogna coltivare

Dettagli

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ CILIEGIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

Dettagli

Valutazioni economiche delle colture oleaginose per la filiera biodiesel

Valutazioni economiche delle colture oleaginose per la filiera biodiesel EIMA International, Bologna 7-11 Novembre 2012 PLF Unità di Ricerca per le Produzioni Legnose fuori Foresta Colture erbacee oleaginose: potenzialità produttive di brassicacee e girasole, meccanizzazione

Dettagli

Soia. (Glicine max (L.) Merr.)

Soia. (Glicine max (L.) Merr.) Soia (Glicine max (L.) Merr.) Soia (Glicine max (L.) Merr.) La soia è la più importante fonte vegetale di olio e di proteine per uso alimentare a livello mondiale In Italia la coltura della soia oggi è

Dettagli

ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO

ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO ASPETTI TECNICI COLTURALI ED ECONOMICI DELL'IMPIANTO DI UNA TARTUFAIA DI TARTUFO NERO PREGIATO Progetto di valorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino Dott.For. Emiliano Pompei 31 marzo 2009 LA

Dettagli

L invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2012) Belletti PierAntonio Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG

L invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2012) Belletti PierAntonio Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG L invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2012) Belletti PierAntonio Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG È una delle operazioni di tecnica apistica più importanti. Un buon invernamento

Dettagli

Planta. Sementi e Soluzioni per l Agricoltura

Planta. Sementi e Soluzioni per l Agricoltura Sementi e Soluzioni per l Agricoltura Sementi e Soluzioni per l Agricoltura Una nuova gamma di prodotti per l agricoltura italiana Ibridi di mais IBRIDO Classe FAO Giorni GDM 437 300 105 SNH 9402 400 115

Dettagli

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO Tecnoklima s.r.l. Via Della Repubblica, 1 40050 Granarolo dell'emilia (BO) P. IVA 02608511206 Telefono 0516056846-0516066593 Fax 051761367 info@tecnoklima.eu Sulla base

Dettagli

Le avversità delle piante ornamentali

Le avversità delle piante ornamentali Seminario Grottammare (AP) Le avversità delle piante ornamentali La gestione delle avversità in ambito urbano Luigi Delloste Per avversità ambientale si intende qualsiasi evento, sia di origine climatica

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

IRRIGAZIONE. Diffusione di portinnesti deboli, Infittimento sesti d impianto, Nuove tecniche irrigue

IRRIGAZIONE. Diffusione di portinnesti deboli, Infittimento sesti d impianto, Nuove tecniche irrigue IRRIGAZIONE Nei nuovi impianti fin dall inizio si installa l impianto d irrigazione. In passato l irrigazione era riservata agli agrumi e specie coltivate in zone siccitose. Motivi dello sviluppo dell

Dettagli

Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012

Stime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012 produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012 1 produzioni dei principali cereali in Italia L ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee.

Dettagli

AMIDO (starch) CHO di riserva presente nei diversi alimenti in quantità variabili. Amilosio: catene lineari di glucosio con legami 1-4

AMIDO (starch) CHO di riserva presente nei diversi alimenti in quantità variabili. Amilosio: catene lineari di glucosio con legami 1-4 AMIDO (starch) CHO di riserva presente nei diversi alimenti in quantità variabili Alimento Contenuto di amido, % Mais granella 71-74 Avena 41-44 Riso 75-88 Grano 67-68 Orzo 67-68 Pisello semi 43-48 Patate

Dettagli

Il pirodiserbo in frutti-viticultura:

Il pirodiserbo in frutti-viticultura: Il pirodiserbo in frutti-viticultura: l innovazione tecnologica per favorire la sostenibilità ambientale. www.pirodiserbo.it La nuova Organizzazione Comune di Mercato per il settore ortofrutticolo (Reg.

Dettagli

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a L ACQUA L elemento acqua è costituente degli esseri viventi, sia animali che vegetali, superando in alcuni casi anche il 90% della composizione. L acqua per le piante è un elemento indispensabile in quanto

Dettagli

IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE. Andrea Valiani

IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE. Andrea Valiani IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE Andrea Valiani TOSSICITÀ DELLE AFLATOSSINE IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha classificato numerose sostanze in base all intensità dell effetto

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Operazioni colturali Misura Prezzo unitario Aratura ha 150,00 Erpicatura ha 60,00 Fresatura o erpice rotante ha 123,00 Semina mais e girasole,

Operazioni colturali Misura Prezzo unitario Aratura ha 150,00 Erpicatura ha 60,00 Fresatura o erpice rotante ha 123,00 Semina mais e girasole, Operazioni colturali Misura Prezzo unitario Aratura ha 150,00 Erpicatura ha 60,00 Fresatura o erpice rotante ha 123,00 Semina mais e girasole, macchina monoseme ha 63,00 Con concimazione localizzata ha

Dettagli

COSA SI PUO FARE PER LIMITARE I PROBLEMI CHE POSSONO SORGERE ALL ATTO DELLO SPANDIMENTO?

COSA SI PUO FARE PER LIMITARE I PROBLEMI CHE POSSONO SORGERE ALL ATTO DELLO SPANDIMENTO? COSA SI PUO FARE PER LIMITARE I PROBLEMI CHE POSSONO SORGERE ALL ATTO DELLO SPANDIMENTO? Al di là degli obblighi di legge, queste buone tecniche, consentono di limitare i principali problemi (cattivi odori,

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

STATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE

STATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE Dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità Direzione generale della competitività per lo sviluppo rurale STATISTICHE AGRONOMICHE DI SUPERFICIE, RESA E PRODUZIONE Bollettino

Dettagli

I prodotti Ilsa aumentano la resa e il valore del tuo frumento

I prodotti Ilsa aumentano la resa e il valore del tuo frumento dossier FRUMENTO 2 I prodotti Ilsa aumentano la resa e il valore del tuo frumento Aumentare la resa del frumento, e contemporaneamente anche la qualità, è possibile solo con una concimazione azotata continua

Dettagli

Arundo'Italia'' Offerta'Prodotti'e'Servizi' '''''' Chi'siamo' Main'Partner'Gruppo'Ricicla' Servizi' Arundo'donax' Perché'conviene'l Arundo?

Arundo'Italia'' Offerta'Prodotti'e'Servizi' '''''' Chi'siamo' Main'Partner'Gruppo'Ricicla' Servizi' Arundo'donax' Perché'conviene'l Arundo? Arundo'Italia'' Offerta'Prodotti'e'Servizi' '''''' Chi'siamo' Main'Partner'Gruppo'Ricicla' Servizi' Arundo'donax' Perché'conviene'l Arundo?' o biogas' o biomassa'solida' Comparazione'Arundo'Vs.'altre'colture''

Dettagli

Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013

Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013 Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012 Ottobre 2013 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di Marisa Corazza Nel 2012 parco

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

AMPLIGO, doppia azione insetticida contro i parassiti del mais

AMPLIGO, doppia azione insetticida contro i parassiti del mais , doppia azione insetticida contro i parassiti del mais La soluzione di Syngenta per il controllo della piralide del mais Doppia efficacia insetticida è un prodotto insetticida con rapida efficacia e lunga

Dettagli

Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Vivarelli Azienda Agraria Didattica VALUTAZIONE TECNICO AGRONOMICA DELLA SEMINA SU SODO DI GRANO DURO

Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Vivarelli Azienda Agraria Didattica VALUTAZIONE TECNICO AGRONOMICA DELLA SEMINA SU SODO DI GRANO DURO Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Vivarelli Azienda Agraria Didattica VALUTAZIONE TECNICO AGRONOMICA DELLA SEMINA SU SODO DI GRANO DURO FABRIANO 06 MAGGIO 2014 1 Fig 1 Intervento di semina su sodo con

Dettagli

La rotazione delle colture

La rotazione delle colture La rotazione delle colture Ultimi aggiornamenti: 2011 La rotazione delle colture è una tecnica colturale le cui origini si perdono nella notte dei tempi; trattasi sostanzialmente di una tecnica basata

Dettagli

La semina. Numero di piante per unità di superficie. Resa

La semina. Numero di piante per unità di superficie. Resa La semina La semina è quell operazione con la quale il seme (medica, pomodoro ecc.) o il frutto (cereali, girasole ecc.) vengono immessi nel terreno allo scopo di ottenere la nascita delle piante che avvieranno

Dettagli

La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale

La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale Filippo Arfini, Michele Donati(Uniparma) Annalisa Zezza (INEA) U.O Economia ANCONA, 26-27 SETTEMBRE 2013 Unità Operativa

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Meccanica e Meccanizzazione Agricola Macchine per la semina Prof. S. Pascuzzi 1 Classificazione seminatrici a spaglio (foraggere, riso) a righe

Dettagli

IMPOLLINAZIONE MECCANICA DEL KIWI

IMPOLLINAZIONE MECCANICA DEL KIWI IMPOLLINAZIONE MECCANICA DEL KIWI INTRODUZIONE L actinidia è una specie dioica, in quanto presenta fiori unisessuali femminili e maschili su piante diverse. La pezzatura del frutto e e quindi il valore

Dettagli

Un generatore di energia di prima qualità

Un generatore di energia di prima qualità NOVITà Un generatore di energia di prima qualità Un generatore di energia di prima qualità Nel 2014 Syngenta presenta SY QUALITAT*, il nuovo punto di riferimento per il trinciato di mais di alta qualità.

Dettagli

Regione Siciliana Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l Agricoltura

Regione Siciliana Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l Agricoltura Regione Siciliana Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l Agricoltura 1 Regione Siciliana Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi

Dettagli

QUESTA BIODIVERSITA E IL PATRIMONIO STORICO DELL AGRICOLTURA

QUESTA BIODIVERSITA E IL PATRIMONIO STORICO DELL AGRICOLTURA I SEMI I semi sono un regalo della natura che i contadini, da sempre, si sono scambiati tra loro insieme a idee, conoscenze, cultura. QUESTA BIODIVERSITA E IL PATRIMONIO STORICO DELL AGRICOLTURA Gli agricoltori

Dettagli

Per un mais trinciato di prima qualità

Per un mais trinciato di prima qualità Per un mais trinciato di prima qualità Il mais trinciato di prima qualità Nel 2014 Syngenta ha lanciato SY QUALITAT, il nuovo punto di riferimento per il trinciato di mais di alta qualità. Classe: FAO

Dettagli

232 Euro ha e 334 Euro ha

232 Euro ha e 334 Euro ha L Italia dovrebbe perdere il 6,9 % dello stanziamento PAC proveniente UE La Lombardia per effetto della regionalizzazione passerebbe dal circa 13% attuale al 9%, nella migliore delle ipotesi, dell ammontare

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE NEL MAIS

LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE NEL MAIS LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE NEL MAIS Il mais è tra i prodotti vegetali più soggetti alla contaminazione da parte delle micotossine. I principali funghi tossigeni

Dettagli

-La crisi della diversità

-La crisi della diversità -La crisi della diversità La diversità culturale e la diversità biologica sono legati strettamente. Ovunque le comunità locali hanno sviluppato il proprio sapere, hanno trovato il modo di ricavare i mezzi

Dettagli

ANNO Superficie (ha) 1929 2.832 1955 4.839 1960 5.206 1965 4.992 1975 6.652 2000 7.800 2006 12.057 2014 16.624

ANNO Superficie (ha) 1929 2.832 1955 4.839 1960 5.206 1965 4.992 1975 6.652 2000 7.800 2006 12.057 2014 16.624 Il nocciolo è coltivato in Piemonte fin dalla fine del XIX secolo. La varietà utilizzata era conosciuta come Tonda Gentile del Piemonte o Ronde du Piémont. Il prodotto veniva esportato nei paesi esteri,

Dettagli

Massimo rendimento, massima produzione di resina, con il minimo sforzo. WWW.POWDERFEEDING.CH

Massimo rendimento, massima produzione di resina, con il minimo sforzo. WWW.POWDERFEEDING.CH Massimo rendimento, massima produzione di resina, con il minimo sforzo. WWW.POWDERFEEDING.CH Powder Feeding Siamo alla ricerca del perfetto concime per piante da quando abbiamo iniziato a coltivare e produrre

Dettagli

Frumento: quanto azoto serve per produrre granella e proteine

Frumento: quanto azoto serve per produrre granella e proteine FERTILIZZAZIONE RISULTATI DI UNA SPERIMENTAZIONE BIENNALE SU 4 VARIETÀ Frumento: quanto azoto serve per produrre granella e proteine L azoto è fondamentale per arrivare a rese soddisfacenti nei frumenti

Dettagli

Materiali per la formazione della lettiera, con relative caratteristiche chimiche e stima del consumo giornaliero.

Materiali per la formazione della lettiera, con relative caratteristiche chimiche e stima del consumo giornaliero. Materiali per la formazione della lettiera, con relative caratteristiche chimiche e stima del consumo giornaliero. composizione consumo di lettiera* Materiale N P 2 O 5 K 2 O kg/capo al giorno % t.q. %

Dettagli

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1

VEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1 VEGETAL L P E U R S T Vegetali SEM V1 V2 V3 V8 U1 1 VEGETAL L P E U R S T SEM Quando un seme cade nel terreno può germogliare se trova le condizioni adatte. Esperienza 1: om è fatto un seme. Materiale

Dettagli

Gestione del rischio micotossine nella filiera produttiva del mais

Gestione del rischio micotossine nella filiera produttiva del mais Gestione del rischio micotossine nella filiera produttiva del mais Giuliano Mosca, Dipartimento Agronomia ambientale e Produzioni vegetali Università degli Studi di Padova 2.1 Introduzione Il frutto del

Dettagli

ΕΡΓ. ΓΕΩΡΓΙΚΗΣ ΜΗΧΑΝΟΛΟΓΙΑΣ TEL.: (+30210)5294040 FAX: (+301)5294032 ΚΑΘ. Ν. ΣΥΓΡΙΜΗΣ email:ns@aua.gr, www.aua.gr/ns

ΕΡΓ. ΓΕΩΡΓΙΚΗΣ ΜΗΧΑΝΟΛΟΓΙΑΣ TEL.: (+30210)5294040 FAX: (+301)5294032 ΚΑΘ. Ν. ΣΥΓΡΙΜΗΣ email:ns@aua.gr, www.aua.gr/ns ORTICOLE IN SERRA Preparazione del terreno Trapianto Post-Trapianto Inizio accrescimento vegetativo Accrescimento vegetativo Fioritura Allegagione Ingrossamento bacche frutti Invaiatura Maturazione Obiettivo/Problema

Dettagli

la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE

la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE Il ph è l unità di misura dell acidità che va da 0 (acido) a 14 (basico o alcalino). 7 è il valore neutro. Il metodo più facile per avere un

Dettagli

STRIP TILLAGE, ASPETTI AGRO-MECCANICI E OPERATIVI

STRIP TILLAGE, ASPETTI AGRO-MECCANICI E OPERATIVI Orzinuovi, 17 Luglio 2014 STRIP TILLAGE, ASPETTI AGRO-MECCANICI E OPERATIVI Di Agr. Ph D. Mattia Trevini 1-LAVORAZIONI LAVORAZIONI CONVENZIONALI Obbiettivi principali: Favorire lo sviluppo della coltura

Dettagli

Indagine Agronomica. Obiettivi: Progetto CORINAT

Indagine Agronomica. Obiettivi: Progetto CORINAT Progetto CORINAT Indagine Agronomica Obiettivi: Creazione di un sistema cartografico (GIS) per l analisi territoriale Valutazione della influenza della misura 214 azione i sui componenti della produzione

Dettagli

ALLA SCOPERTA DEL GLUTINE DAL CHICCO AL PANE

ALLA SCOPERTA DEL GLUTINE DAL CHICCO AL PANE Istituto Comprensivo Europa di Faenza - Scuola Media Europa - Classe 1ª C Docente coordinatore: Pia Molinari ALLA SCOPERTA DEL GLUTINE DAL CHICCO AL PANE 205 ISOLAMENTO DEL GLUTINE RELAZIONE DELL ESPERIMENTO

Dettagli

Parco Spina verde Corso Gev 2014. La flora alloctona Il caso Ambrosia Ambrosia artemisiifolia

Parco Spina verde Corso Gev 2014. La flora alloctona Il caso Ambrosia Ambrosia artemisiifolia Parco Spina verde Corso Gev 2014 La flora alloctona Il caso Ambrosia Ambrosia artemisiifolia 1 L ambrosia è una pianta erbacea stagionale appartenente alla famiglia delle composite o Asteraceae. Originaria

Dettagli

Istituto Sementi e Tecnologie Agro-alimentari

Istituto Sementi e Tecnologie Agro-alimentari Ricerca applicata Istituto Sementi e Tecnologie Agro-alimentari Catalogo 2011 ISTA - VENETO SEMENTI: LA GENETICA VEGETALE AL SERVIZIO DELL AGRICOLTURA Lo sviluppo di una attività di ricerca in Italia sulla

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

ERBAI E SORGHI DA SFALCIO, INSILATO E GRANELLA SEMINE PRIMAVERILI ESTIVE 2014

ERBAI E SORGHI DA SFALCIO, INSILATO E GRANELLA SEMINE PRIMAVERILI ESTIVE 2014 ERBAI E SORGHI DA SFALCIO, INSILATO E GRANELLA SEMINE PRIMAVERILI ESTIVE 2014 TECNOZOO, AL FIANCO DEGLI ALLEVATORI DAL SEME AL PRODOTTO FINITO! SOMMARIO SORGO IBRIDO DA SFALCIO KARIM Pag 4 SORGO GENTILE

Dettagli

PIANOASSICURATIVOAGRICOLONAZIONALE 2014

PIANOASSICURATIVOAGRICOLONAZIONALE 2014 PIANOASSICURATIVOAGRICOLONAZIONALE 2014 Scadenza adesione Polizze collettive 1) Per essere ammessi a contributo i certificati devono essere sottoscritti entro le seguenti date: 31 Marzo 2014 Colture a

Dettagli

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA Fertilizzazioni 17 aprile 2012 Introduzione Concimazione: apporto di elementi nutritivi direttamente utilizzabili dalla pianta fertilizzazione Ammendamento: apporto di sostanze

Dettagli

Periodo di potature? Fate attenzione...

Periodo di potature? Fate attenzione... Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per

Dettagli

Il frumento, ottimo foraggio per le nostre vacche

Il frumento, ottimo foraggio per le nostre vacche 15 DIVERSE TIPOLOGIE DI FORAGGIO CONFRONTATE DA TECNICI SATA Il frumento, ottimo foraggio per le nostre vacche di Marco Bellini, Enea Guidorzi del frumento in campo zootecnico da sempre riveste un importanza

Dettagli

Servizi e prodotti Syngenta per aumentare la produzione metanigena. CNH Industrial Village, 14 gennaio 2014

Servizi e prodotti Syngenta per aumentare la produzione metanigena. CNH Industrial Village, 14 gennaio 2014 Servizi e prodotti Syngenta per aumentare la produzione metanigena CNH Industrial Village, 14 gennaio 2014 Potere metanigeno: fattori determinanti Genetica Digeribilità della fibra Contenuto di amido Stress

Dettagli

Guida alla concimazione

Guida alla concimazione Guida alla concimazione OLIVO 1 PREMESSA La Guida alla Concimazione, di breve e semplice consultazione, scientificamente corretta, non vuole essere un strumento esaustivo per tutti i casi verificabili

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Istituto Sementi e Tecnologie Agro-alimentari

Istituto Sementi e Tecnologie Agro-alimentari Ricerca applicata Istituto Sementi e Tecnologie Agro-alimentari Catalogo 2010 ISTA - VENETO SEMENTI: LA GENETICA VEGETALE AL SERVIZIO DELL AGRICOLTURA Il 2009 è un anno importante per la storia di due

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DTP 02 DISCIPLINARE PER LA PREVENZIONE DI MICOTOSSINE (AFLATOSSINA B1) SU MAIS

DOCUMENTO TECNICO DTP 02 DISCIPLINARE PER LA PREVENZIONE DI MICOTOSSINE (AFLATOSSINA B1) SU MAIS Pag. 1 di 7 DOCUMENTO TECNICO DISCIPLINARE PER LA PREVENZIONE DI MICOTOSSINE (AFLATOSSINA B1) SU MAIS CCPB SRL 40126 Bologna Italy Via J. Barozzi, 8 tel. 051/6089811 fax 051/254842 www.ccpb.it ccpb@ccpb.it

Dettagli

LA TOLLERANZA DEGLI IBRIDI A PIRALIDE E MICOTOSSINE

LA TOLLERANZA DEGLI IBRIDI A PIRALIDE E MICOTOSSINE Le attività di Veneto Agricoltura per l attuazione delle misure agroambientali PSR: analizziamo i risultati 2012, scriviamo insieme il programma 2013 Il Bollettino colture erbacee in applicazione della

Dettagli

GESTIONE DELLA CAPACITA

GESTIONE DELLA CAPACITA Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

$/&81,'$7,68// 2/,2%,2/2*,&2

$/&81,'$7,68// 2/,2%,2/2*,&2 $/&81,'$7,68// 2/,2%,2/2*,&2 / DUHDGLSURGX]LRQHELRORJLFD A fianco l uso dell olio di oliva tradizionale, sono cresciute la produzione ed il consumo dell olio biologico, con il conseguente aumento dell

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Obiettivi: agricoltura sostenibile. Economica

Obiettivi: agricoltura sostenibile. Economica La produzione integrata del frumento: frumento: uno strumento operativo di modellistica applicata Pierluigi Meriggi Horta Srl Granoduro.net Obiettivi Struttura Funzionalità Obiettivi: agricoltura sostenibile

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli