I BORGHI FAR RIVIVERE LA MEDIA E ALTA VALLE
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- Violetta Giorgi
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1 I BORGHI FAR RIVIVERE LA MEDIA E ALTA VALLE
2 I BORGHI Far rivivere la media ed alta valle Con il termine borghi si è scelto di classificare il patrimonio edilizio storico dell alta Valle Varaita che si sviluppa a partire dal territorio di Melle oltre la quota 1000 sui livello del mare e che a livello di popolazione insediata conta singolarmente meno di abitanti residenti. All interno di questo vasto territorio si sono individuati circa un centinaio di insediamenti di media e piccola entità che costituiscono una delle caratteristiche insediative della Valle e del suo paesaggio. Il sistema costituito da questi piccoli nuclei agricoli medio-alto montani ha subito dal secondo dopoguerra ad oggi una profonda trasformazione: le borgate, un tempo armatura territoriale a servizio delle attività agrosilvo-pastorali, con il graduale abbandono dell agricoltura hanno conosciuto la decadenza causando alla montagna una notevole perdita in termini di valori paesistici, naturalistici e culturali. Essi costituiscono tuttavia il principale patrimonio edilizio della media-alta valle, basti pensare che offrono circa mq di superficie edificata, ad oggi quasi del tutto inutilizzata o, nel migliore dei casi, sottoutilizzata. Sorge dunque spontanea una domanda: è possibile oggigiorno pensare di risparmiare l uso del suolo per la nuova edificazione promuovendo il recupero di questo grande patrimonio edilizio esistente? E soprattutto, tale azione può essere economicamente, culturalmente e socialmente sostenibile? L ottimale utilizzo di questa risorsa costituisce un problema di grande complessità in quanto coinvolge aspetti plurimi e sfaccettati, che vanno dalle relazioni sociali ed economiche, al patrimonio culturale e all assetto politico. Non è dunque possibile ridurre e delimitare il problema al solo aspetto ediliziourbanistico-pianificatorio, infatti, così facendo si produrrebbe l abbandono a priori della prospettiva di un recupero sostenibile di queste borgate. Salvare dal degrado tale patrimonio significa dunque, oltre a garantirne l integrità dei valori storici ed artistici, immaginarne nuovi usi e funzioni, capaci di produrre un ritorno economico ed occupazionale che giustifichi l investimento economico non solo da parte di enti pubblici ma anche da privati. Non ci si può quindi limitare ad una loro semplice musealizzazione ma bisogna ipotizzare una gestione di tali beni capace di mantenerli in vita nel tempo. Solo così i borghi possono diventare parte di un progetto di riassetto territoriale, dove la riflessione sulle specificità delle singole situazioni e contesti può portare ad immaginare strategie progettuali per vasti ambiti, nei quali tali borgate possano assumere un ruolo di attivazione di sinergie e di creazione di situazioni favorevoli. Per cercare di dare una risposta concreta e credibile alla possibilità di rivitalizzazione delle borgate si è scelto innanzitutto di presentare una rassegna di buone pratiche messe in atto in contesti simili: la riflessione critica sulle scelte effettuate permette di comprendere quali strategie si siano rivelate vincenti e quali altre invece fallimentari. Viene quindi proposta un analisi della situazione attuale delle borgate della Valle Varaita, comparandone punti di forza e debolezza per poter individuare le aree, gli obiettivi e le azioni su cui far leva per promuove l innesco di modelli di sviluppo sostenibile e rimuovere o mitigare i processi e gli elementi di degrado. Parallelamente si esaminano le opportunità offerte dal territorio e le minacce che su di esso insistono per meglio definire le ipotesi strategiche su cui orientare obiettivi e azioni del piano strategico di Valle. 212
3 BORGHI BORGHI E PROGETTI DI AREA VASTA
4 I BORGHI Borghi e progetti di area vasta PARALOUP (Rittana - CN) Origine Tra 1943 e il 1944 fu la sede della prima brigata partigiana di Giustizia e libertà Attori Coinvolti Ideazione e promozione: Fondazione Nuto Revelli onlus + Associazione Mai Tardi Finanziamento: Regione Piemonte e Fondazioni Bancarie del territorio Obiettivo Testimonianza storica della guerra partigiana e della vita contadina Far tornare la vita e la produzione Azioni Recupero architettonico eco sostenibile e reversibile, chiaramente distinguibile Museo del racconto Biblioteca e sala convegni Rifugio con ristorante Mostre d arte NARBONA (Castelmagno - CN) Origine Vi è mistero sull origine di questo borgo abbandonato negli anni 60, collocato in fondo ad un vallone che parte dall abitato di Campomolino per arrivare fino alle pendici del M.te Tibert. E caratterizzato dalla fortissima pendenza del terreno su cui si trova ed inaccessibilità. Attori Coinvolti Vari progetti di recupero, poi falliti a causa della morfologia del territorio che rende impossibile la costruzioni di vie di comunicazione. Nasce nel 2010 il progetto Una casa per Narbona, ovvero la raccolta e lo studio di tutto quanto possibile Obiettivo Simbolo dell antica civiltà della montagna e del suo spopolamento ed abbandono. Conserva alcuni edifici in puro stile alpino di grande interesse Azioni In seguito a vari progetti ed operazioni per renderlo raggiungibile tramite strada, si desiste. Viene lasciato come borgo abbandonato al suo destino 214
5 I BORGHI Borghi e progetti di area vasta VALLIERA (Castelmagno - CN) Origine Abbandonata dalla seconda metà del Novecento. A Valliera si produceva il Castelmagno migliore grazie alla ricchezza dei pascoli Attori Coinvolti Nel 2007, si è iniziato rintracciando i vari proprietari degli immobili. Un edificio è stato completamente ristrutturato e trasformato in albergo diffuso con proventi della Comunità montana Valle Grana. E stata costituita un azienda agricola e si sta ristrutturando l intera borgata. Obiettivo Ridare vita a Valliera; dato che le stalle e le cantine scavate nella roccia dove veniva stagionato e conservato il Castelmagno si presentavano intatte, il progetto ha previsto che venisse ripresa la produzione casearia. Azioni Recupero architettonico nel rispetto delle antiche strutture e dei materiali Azienda agricola casearia Legare la tradizione produttiva con l innovazione tecnologica Creare posti di lavoro COLLETTA DI CASTELBIANCO (Albenga - SV) Origine Antico borgo medioevale risalente al 1202 facente parte del Marchesato dei Clavesana e dei Del Carretto, ridotto ad un mucchio di ruderi dopo il terremoto del Attori Coinvolti Nel 1980, grazie ad un gruppo di imprenditori, inizia un operazione di recupero sotto la consulenza dell architetto Giancarlo De Carlo. Obiettivo ORIGINALE: insediamento per telelavoro. Poi fallito a causa del troppo isolamento del borgo. ATTUALE: albergo diffuso. Vacanza per chi ama lo sport, il trekking (vari percorsi), climbing (vicinanza di falesie) Azioni Recupero architettonico nel rispetto delle antiche strutture e dei materiali Primo borgo telematico italiano Eventi culturali 215
6 I BORGHI Borghi e progetti di area vasta BORGATE DI OSTANA (la Villo_Campanho_Lou Sère_la Ruà_San Bernart) GHESC (Montecrestese Val d Ossola ) Origine Borgate in stato di abbandono Attori Coinvolti A partire dalla metà degli anni 80, l Amministrazione locale promuove un progetto di riqualificazione urbanistica delle varie borgate. Collaborazione con il dipartimento di progettazione architettonica e di disegno industriale del Politecnico di Torino. Obiettivo Ripopolamento delle borgate Azioni Recupero del patrimonio architettonico locale tramite progettualità organiche e d insieme Origine Piccolo villaggio medioevale disabitato in totale stato di isolamento ed abbandono, al punto che la natura ha già ripreso il percorso di riconquista. Attori Coinvolti Nel 2007, l Associazione Canova decide di intervenire acquistandone un fabbricato Obiettivo Restaurare il borgo creando un villaggiolaboratorio, ovvero un luogo dove organizzare seminari e campi scuola legati alla tematica del recupero architettonico. Le basi del progetto sono il recupero dei materiali locali tradizionali Interventi di ampliamento delle borgate storiche realizzati in legno per rendere leggibili le differenze nuovo-antico (secondo il Manuale di Best Practices del comune di Ostana elaborato dallo IAM) Collaborazioni con soggetti d eccellenza (Politecnico di Torino) Produzione e vendita in loco dei prodotti locali Turismo ecocompatibile sono il recupero dei materiali locali tradizionali e l utilizzo di tecniche di bioedilizia. Azioni Collaborazione con università italiane e straniere Realizzazione di opere di urbanizzazione primaria: acquedotto, linea elettrica, sistema trattamento acque reflue. Organizzazione di campi scuola sul restauro architettonico. Organizzazione di seminari e corsi di approfondimento con gli attori operanti nel settore edile locale. 216
7 I BORGHI Borghi e progetti di area vasta SERRE (San Damiano Macra Valle Maira-CN) Origine Borgo montano a m di altitudine, completamente spopolato Attori Coinvolti Ideazione del progetto è Bepi Martinelli, falegname originario delle Langhe che si è trasferito a Serre sistemando alcuni edifici e gettandone le basi Obiettivo Dare vita ad una comunità stabile che faccia rinascere il borgo Azioni Sviluppo di attività economiche collettive: creazione di ostello-posto tappa per turisti, creazione di orti collettivi Sviluppo di attività economiche individuali: laboratori artigianali, di falegnameria Recupero utilizzando materiali naturali locali TORRI SUPERIORE (Ventimiglia IM) Origine Villaggio di origine militare risalente al tardo XIII secolo, totalmente spopolato fino agli anni 80 Attori Coinvolti Ideazione e promozione: Associazione Culturale di Torri Superiore Finanziamento: 90% fondi privati degli associati; 10% contributi regionali, provinciali e comunali Obiettivo Dare vita ad una comunità stabile che contribuisca alla salvaguardia dell ambiente e alla tutela dei diritti umani Azioni Sviluppo di attività economiche collettive: centro ricettivo culturale con ristorante Sviluppo di attività economiche individuali: laboratori artigianali, coltivazione biologica e vendita diretta dei prodotti Recupero utilizzando materiali naturali locali e secondo i principi della bioarchitettura e riciclaggio urbanistico Utilizzo di fonti rinnovabili Organizzazione di corsi di varie discipline Incentivato l uso del trasporto pubblico per i residenti e non (in totale il villaggio conta 5 automobili) ed utilizzato il trasporto con animali per la campagna 217
8 BORGHI LA SITUAZIONE DELLE BORGATE
9 BORGHI La situazione delle borgate DINAMICHE INSEDIATIVE La Valle Varaita è un area alquanto omogenea dal punto di vista socioeconomico e culturale e, di conseguenza, anche architettonico ed urbanistico. Simili risultano la struttura e l organizzazione degli insediamenti, le tipologie edilizie, le tecniche e i materiali di costruzione. L antropizzazione progressiva del territorio si è realizzata secondo i modelli tipici degli ambiti montani dove l insediamento umano si spinge fino al limite morfologico naturale, seguendo una dislocazione non uniforme e legata a corridoi di transito. La conformazione degli impianti urbanistici risulta differenziata a seconda dell ubicazione, con tre situazioni-tipo: di fondovalle, di crinale e di mezzacosta, con una larga prevalenza di quest ultima. Sono dunque le condizioni orografiche, geologiche e geomorfologiche che hanno condizionato la realtà insediativa dei luoghi determinando nel fondovalle il formarsi di nuclei di dimensioni medie lungo gli assi di collegamento, alle medie quote di insediamenti sparsi, a bassa densità edilizia, relazionati da una parte al sistema della fascia dei pascoli e dall altra alla fascia dei coltivi ed, infine, sui crinali montuosi nuclei di sommità diffusi a rete. La forma degli agglomerati ha seguito, nel corso del suo sviluppo, uno schema libero nell impianto planimetrico, adattandosi alle condizioni orografiche del terreno: lo snodarsi dei percorsi è coerente con la variazione del rilievo e ricalca probabilmente il tracciato di antichi sentieri, precedenti alla formazione dei nuclei stessi. La struttura viaria che ne risulta evidenzia l assenza di un organizzazione gerarchica degli edifici intorno ad un centro, nonostante si possano rintracciare dei nodi di importanza che coincidono con gli incroci, le chiesette, le cappelle votive o coi luoghi dove è disponibile l acqua. Il modello insediativo più diffuso è dunque quello ad aggregazione compatta, tipico della cultura architettonica locale, dove in un perimetro limitato si concentra una densità molto elevata. 219
10 I BORGHI La Analisi situazione cartografica delle borgate e statistica < >40 NUMERO ABITANTI *dati al Censimento
11 BORGHI I BORGHI La situazione Analisi cartografica delle borgate e statisti Centrale < >40 NUMERO ABITANTI *dati al Censimento
12 I BORGHI BORGHI Analisi La situazione cartografica delle e statistica borgate < >40 NUMERO ABITANTI *dati al Censimento
13 I BORGHI La Analisi situazione cartografica delle borgate e statistica < >40 NUMERO ABITANTI *dati al Censimento
14 BORGHI La situazione delle borgate I BORGHI Analisi cartografica e statistica < >40 NUMERO ABITANTI *dati al Censimento
15 BORGHI La situazione delle borgate PUNTI DI FORZA Gli insediamenti rurali presentano una limitata espansione recente e contenute sostituzioni del tessuto antico conservando pressoché inalterate le caratteristiche originarie nonché gli spazi liberi ed orti a suo corollario. Nello specifico i fabbricati hanno conservato nella maggior parte dei casi la cubatura originaria, il numero e la dimensioni delle aperture (porte e finestre) e ben si inseriscono nel paesaggio locale per materialità, colore e grana delle loro componenti. A livello paesistico non emergono elementi di detrazione alla scala territoriale, anzi i borghi si fondono armonicamente con il paesaggio naturale che li circonda, mentre alla scala urbana sono limitati ad alcuni episodi di volumi sovradimensionati. In particolare nell alta Valle si riscontrano scorci visuali di notevole valore. Per quanto concerne il patrimonio culturale immateriale si rileva un elevato pregio naturalistico oltre che la presenza di valenze storiche e religiose da valorizzare a scopi turistici e culturali. 225
16 BORGHI La situazione delle borgate PUNTI DI DEBOLEZZA I fattori di debolezza sono da ricercarsi prima di tutto nelle cause che hanno indotto lo spopolamento delle borgate che sono essenzialmente raggruppabili in due famiglie: quelle socioeconomiche e quelle ambientali. Dal punto di vista socioeconomico fattore scatenante è stato l isolamento dal lavoro, dalla vita sociale e dai servizi di prima necessità, siano essi pubblici (scuole, poste, ospedali, centri medici, etc.) o privati (negozi, luoghi di ritrovo, servizi alle famiglie e alle imprese, etc.). La loro posizione geograficamente marginale, ha causato problemi di accessibilità per la mancanza fisica o inadeguatezza di strade di collegamento piuttosto che per l assenza o carenza di servizi di pubblico trasporto che li colleghino al fondo valle dove si concentrano le attrezzature ed i servizi. Dal punto di vista ambientale la conformità fisica dei luoghi contribuisce alla loro scarsa accessibilità oltre che influire sui fenomeni di carattere idrogeologico tipici delle zone montane (valanghe, frane od altri eventi potenzialmente lesivi della pubblica incolumità) aumentando pertanto il fattore di rischio legato all investimento economico. Inoltre, la scarsa manutenzione di sorgenti, strade e sentieri ha contribuito al degrado generalizzato che costituisce spesso fattore scatenante per i succitati fenomeni. Gli edifici storici che li compongono non rispondono più alle esigenze del vivere contemporaneo e così come sono non garantiscono standards abitativi adeguati ad esse. Nel caso in cui vi siano edifici più recenti spesso non sono consoni alle tipologie e tecnologie costruttive ricorrenti determinando un forte impatto visivo a causa della volumetria sovradimensionata rispetto alla borgata. Anche le stalle di recente edificazione per collocazione, forma e soluzione materica sono completamente avulse al contesto. 226
17 BORGHI La situazione delle borgate OPPORTUNITA Principale opportunità offerta dal territorio è il consistente patrimonio costruito esistente, composto da immobili che, per la maggior parte, si prestano alla trasformazione sia per il discreto stato di conservazione che per la variegata tipologia edilizia, che ne permette differenti usi potenziali. Si riscontra, infatti, un architettura rurale molto eterogenea derivante dai differenti caratteri morfologici del territorio oltre che dal grado di antropizzazione. Nello specifico è possibile riconoscere tre diverse tipologie di fabbricato: Cellule elementari: caratterizzate da dimensioni piuttosto ridotte e da uno sviluppo su due piani, quello inferiore semi interrato e quello superiore fuori terra. Tali caratteristiche le rendono facilmente convertibili a scopi turistici (albergo-rifugio diffuso, bad and breakfast) o quali fabbricati accessori ai principali. Cellula intermedia: caratterizzata da dimensioni medio-piccole che la rendono compatibile sia a scopi turistici che residenziali temporanei. Cellula complessa: caratterizzata da una struttura della casa più articolata, in cui pieni e vuoti si alternano, e da un maggiore sviluppo verticale ed orizzontale della stessa. Il possesso di tali caratteristiche le rende destinabile alla residenza stabile e alla rifunzionalizzazione a scopi lavorativi. Innumerevoli sono poi le risorse legate all ambiente naturale oltre che all offerta turistica podistica e sportiva di cui si omette la trattazione in quanto vi è già stato dato ampio spazio nei capitoli dedicati rispettivamente al belvedere, agli spazi aperti e all acqua. 227
18 BORGHI La situazione delle borgate MINACCE Alla scala edilizia si riscontra una realtà patrimoniale piuttosto compromessa poiché quasi la totalità degli edifici ha la medesima situazione di notevole frazionamento dei diritti reali sugli immobili. Appare evidente che maggiore è il numero dei proprietari più complicato diventa gestire un recupero unitario sia a livello di borgata che di singolo fabbricato, infatti, la maggior parte di loro non ha alcun interesse né ad aprire trattative di compravendita né ad intervenire per la salvaguardia dei propri beni. Risulta, inoltre, difficile applicare le vigenti normative urbanistico edilizie, spesso contraddittorie, al recupero dei fabbricati storici tipici delle borgate e garantirne i requisiti igienico - sanitari senza intaccarne le caratteristiche tipologico formali. I materiali utilizzati per la loro edificazione sono difficilmente conciliabili con i principi di efficienza energetica, influendo talvolta anche negativamente in termini di confort legati all abitare. A livello di utilizzazione del patrimonio costruito prevale nettamente, in tutti i borghi, la residenza temporanea. Una destinazione esclusiva a seconda casa costituisce una minaccia per la loro riqualificazione in quanto li espone ad un impoverimento della struttura sociale rendendoli luoghi elitari oltre che contenitori vuoti per la maggior parte dell anno incidendo però ugualmente sui notevoli costi di gestione del territorio a carico delle amministrazioni. Lo spopolamento della Valle, infine, accresce le situazioni di abbandono, siano esse dell edificato piuttosto che dell ambiente naturale, e causa impoverimento materiale e socio economico del territorio. 228
19 BORGHI 1 STRATEGIA GENERALE E 3 SOTTO STRATEGIE
20 BORGHI 1 strategia generale e 3 sottostrategie Obiettivo che ci si pone con il presente lavoro è il conseguimento del risparmio di uso del suolo per la nuova edificazione recuperando quanto già esistente per poter parallelamente invertire il trend negativo della popolazione residente nell alta e media Valle. La strategia generale per conseguire tale obiettivo consiste nell individuare una nuova possibile vita ai borghi, mediante la rivitalizzazione del tessuto economico e sociale oltre che nel recupero del patrimonio edilizio esistente, che sia economicamente, culturalmente e socialmente sostenibile. La sostenibilità è da intendersi sia in termini di accessibilità e di gestione del borgo stesso che di impatto che esso avrà sul territorio e sulla qualità di vita di residenti e fruitori. Potranno dunque essere attuate due diverse tipologie di intervento: il primo consiste nel mettere in atto azioni specifiche a livello di agglomerato, enfatizzando le qualità e peculiarità offerte dal territorio e dal patrimonio costruito, il secondo invece consiste nel puntare su azioni diffuse che promuovano la formazione di reti di collegamento ai servizi e all ambiente naturale e costruito così da favorire anche la creazione di reti di relazione. Sono da escludersi a priori investimenti massivi, poco credibili ed antieconomici per chi li attua, ma piuttosto si deve puntare su un reale coinvolgimento di soggetti singoli che, interessati al recupero dei propri beni patrimoniali ereditati o acquisiti, siano anche disposti a gettare le basi di una nuova vita in questi luoghi. A tal riguardo le migliori incentivazioni paiono essere sgravi fiscali legati alla effettiva residenza ed esercizio di attività in loco, la possibilità di attuare deroghe a quelle normative che impongono standard astratti, difficilmente applicabile al patrimonio storico, piuttosto che i contributi a pioggia che non hanno portato ad una vera e propria rinascita dei borghi ma al massimo ad un loro esclusivo recupero a seconde case per fini speculativi. Prima di avanzare delle vere e proprie proposte progettuali, si è cercato di analizzare puntualmente i singoli borghi alla ricerca di una classificazione gerarchica che permettesse di individuare rapidamente sia le variabili economiche, territoriali, culturali e sociali che hanno influito sulla loro fondazione e/o che possono essere in un prossimo futuro volano di sviluppo. Ne è emersa una gerarchizzazione in tre grandi famiglie denominate Accessibili, Satellite e Decadenti, classificate sulla base della loro vitalità demografica, del sistema dell accessibilità ed, infine, per la qualità e tipologia delle abitazioni esistenti ed il loro grado di conservazione. BORGHI ACCESSIBILI BORGHI DECADENTI BORGHI SATELLITE 230
21 BORGHI 1 strategia generale e 3 sottostrategie 231
22 BORGHI 1 strategia generale e 3 sottostrategie I BORGHI COME LUOGO DEL TURISMO Le borgate satellite si distinguono dalle altre due tipologie per la prossimità ad una risorsa territoriale esistente o potenziale legata al loisir. Costituiscono nuclei mediamente accessibili già parzialmente dotati di servizi e di un multiforme patrimonio edilizio che racchiude tutte tre le diverse tipologie di fabbricato storico in precedenza analizzate. Le loro caratteristiche salienti sono l omogeneità della massa costruita, la possibilità di percorsi diversi all interno dell abitato, la presenza di scorci architettonici e paesaggistici di particolare rilievo. Sono borghi che hanno preservato il legame tra microsistema urbano, storicamente determinato, ed ambiente naturale circostante. Considerata la loro accessibilità presentano ancora ridotti nuclei di popolazione residente. Il possesso di tali caratteristiche ne ha determinato il recupero di numerosi edifici a seconda casa e suggerisce una loro possibile riconversione come luogo del turismo. Gli attrattori turistici del territorio su cui far leva per una loro valorizzazione a scopi turistici sono costituiti sia da elementi tangibili e materiali presenti al suo interno (fiumi, monti, boschi, etc.) ma anche ad attività più o meno immateriali predisposte dall uomo (sport invernali ed estivi, attività culturali, gastronomia, prodotti tipici, etc.). Affinché le borgate possano diventare luogo del turismo è necessario mettere in atto sia azioni specifiche per il sito che diffuse a livello terriotriale al fine di conferire un immagine riconoscibile e competitiva dell identità culturale del territorio che lo renda attraente per il potenziale turista. A livello urbanistico diventa dunque importante: Salvaguardare le peculiarità paesaggistiche e gli spazi urbani d insieme promuovendo un ridisegno degli spazi pubblici mediante la riqualificazione delle pavimentazioni delle vie e delle piazze, e mediante la riprogettazione di nuovi punti di interesse quali belvedere e piccoli slarghi interclusi tra gli edifici Conservare i caratteri architettonici originari (cubatura originaria, numero e dimensioni delle aperture esistenti, strutture, materiali) attraverso azioni di conservazione, riproposizione di elementi storicamente esistenti e introduzioni di elementi nuovi, ma dialoganti, solo dove inevitabile Promuovere e favorire il collegamento con gli ambienti di pregio naturalistico ad esempio realizzando nuovi percorsi pedocicloturistici, ippovie, etc. o potenziando quelli esistenti attraverso la previsione di strutture destinate alla promozione dei prodotti locali, alla promozione dei prodotti locali, agroalimentari ed artigianali, o destinate all assistenza alle attività turistico-sportive RICADUTE INSEDIATIVE Definizione di una forma riconoscibile ed attraente dei borghi i cui elementi caratterizzanti sono i fili di costruzione, i rapporti tra pieni e vuoti, la giacitura dei tetti, la materia e le tecniche costruttive 232
23 BORGHI 1 strategia generale e 3 sottostrategie I BORGHI COME LUOGO DEL LAVORO Tale gruppo ricomprende tutte quelle borgate localizzate lungo la direttrice principale della Valle o comunque collegate ad essa mediante strade carrabili usufruibili durante tutto il corso dell anno nonché servite dalle urbanizzazioni primarie o facilmente asservibili. A livello urbano costituiscono degli aggregati compatti dalle dimensioni ridotte in cui la maggior parte degli edifici, di cui alla tipologia cellule complesse, possiede fin dalla sua origine una destinazione a carattere residenziale e pertanto costituiscono un patrimonio architettonico su cui investire per migliorare la vitalità demografica dei borghi. Il possesso di tali caratteristiche ne ha evitato lo spopolamento completo e suggerisce una loro possibile riconversione/ritorno a luogo del lavoro alpino. Un tempo le borgate erano popolate in quanto offrivano la possibilità di svolgere attività particolari che erano principalmente legate alla specificità del luogo e alle risorse che il territorio poteva offrire. Da questo semplice concetto si può ripartire per dare un nuovo sviluppo lavorativo ai borghi e garantire così l insediamento stabile della popolazione. Come emerso dalle analisi effettuate nei precedenti capitoli l alta Valle si caratterizza per un ambiente naturale di buona qualità che permette l insediamento di attività legate: all agricoltura non tanto di carattere estensivo quanto quanto connessa alle produzioni di nicchia (erbe officinali, piccoli frutti, etc.); all allevamento, principalmente legato alla risorsa degli alpeggi estivi e alla filiera del latte; al recupero ambientale (protezione dei suoli e sistemazione di prati, pascoli e boschi); alle produzioni artigianali con uso di prodotti locali (falegnameria, lavorazione della pietra, etc.) Affinché le borgate possano diventare luogo di lavoro è necessario mettere in atto azioni specifiche per il sito che garantiscano la vivibilità e la fruibilità degli edifici e degli spazi che li costituiscono, adeguandoli così alle esigenze del vivere e del lavorare contemporaneo. A livello urbanistico diventa dunque importante: Garantire l autonomia energetica mediante l uso di fonti rinnovabili sia per il singolo fabbricato che per l intero borgo e nello specifico per le urbanizzazioni primarie (illuminazione, riscaldamento, smaltimento acque reflue) Riaggregare la proprietà per ricostruire l integrità degli edifici e ridistribuire le funzioni negli ambienti a seconda della qualità ambientale o potenzialità d uso. Consentire ampliamenti volumetrici che per collocazione e tipologia si leghino alle tracce preesistenti (morfologia del terreno, giaciture, pendenza, muri di contenimento). Conservare e valorizzare il paesaggio agrario impedendo le costruzioni ex novo al di fuori dei perimetri abitati e mettendo in atto azioni di recupero ambientale che permettano lo sfruttamento a scopi agricoli degli spazi aperti che circondano le borgate Unire a sistema i borghi mediante percorsi e sistemi telematici RICADUTE INSEDIATIVE Riqualificazione del patrimonio edilizio e ridisegno del sistema degli spazi aperti. 233
24 BORGHI 1 strategia generale e 3 sottostrategie I BORGHI COME ROVINA All interno di questa famiglia si è voluto ricomprendere tutto quel insieme di borgate che versano in un avanzato stato di degrado o abbandono per via della posizione geografica o per l assenza di collegamenti viari o per l impossibilità di portarvi le urbanizzazioni primarie. Non a caso non si registra popolazione ivi residente. Tali borgate, isolate nei boschi o nei pascoli di alta montagna, sono costituite da piccoli gruppi di edifici dalle dimensioni piuttosto ridotte che racchiudono entro un unico perimetro locali nati per soddisfare sia esigenze abitative che di ricovero del bestiame, degli attrezzi e dei prodotti della terra e sono assimilabili alla tipologia della cellula elementare. Il recupero di queste borgate a scopi insediativi permanenti risulterebbe scarsamente sostenibile sia in termini economici e sociali che ambientali. Le stesse costituiscono comunque delle risorse in termini culturali e materici suggerendone una destinazione a luogo e risorsa documentaria. Considerato che la media ed alta valle presentano una presenza cospicua di borghi, molti dei quali difficilmente accessibili non è pensabile riproporre per tutti un ripopolamento stabile sulla base di opportunità lavorative o turistiche. La maggior parte di essi resteranno forzatamente nello stato di nel quale si trovano attualmente, quelle in miglior stato stato di conservazione potranno però essere valorizzati come risorsa patrimoniale in quanto testimonianza di una vita passata e come luoghi che conservano l eredità culturale e la natura, gli edifici e gli oggetti dell uomo, mentre quelle che versano in uno stato di totale degrado, tanto da costituire un ammasso di ruderi, potranno rinascere mediante il recupero della materia prima di cui si componevano. Affinché le borgate possano diventare una risorsa documentaria è necessario mettere in atto azioni diffuse che ne permettano la conservazione o il riutilizzo urbanistico o materico, nello specifico si ipotizza di: Promuovere la realizzazione di percorsi naturalistici di collegamento tra i borghi a maggior valenza documentaria sfruttando gli esistenti tracciati d alta quota Promuovere eventi culturali legati all arte, alla musica e al teatro Promuovere il riutilizzo dei materiali di costruzione degli edifici diroccati per rimpiegarli negli interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici oggetto di riqualificazione RICADUTE INSEDIATIVE Miglioramento della qualità architettonica e dell inserimento paesistico dei borghi da recuperare facendo leva sul riuso dei materiali locali tradizionali e riordino delle situazioni di degrado localizzate alle alte quote. 234
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