2. La diffusione del lavoro interinale in provincia di Milano

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1 2. La diffusione del lavoro interinale in provincia di Milano Ad oltre tre anni dall'introduzione del "pacchetto Treu", che conteneva le norme per l'introduzione nel nostro Paese dell'istituto del lavoro temporaneo (più comunemente chiamato lavoro interinale o in affitto), non si hanno ancora analisi sistematiche di tipo quantitativo e qualitativo sui lavoratori assunti con questa tipologia di contratto. Le uniche informazioni disponibili sono state finora quelle fornite dall associazione delle società di lavoro temporaneo relative ai lavoratori inseriti dalle società associate. Queste informazioni sono in genere parziali (basti dire che i dati forniti da Assointerim relativi al 1999 appaiono sottostimati rispetto a quelli del Ministero del Lavoro e dell'inps di circa unità) e si presentano, comunque, aggregati ad un livello territoriale più ampio di quello provinciale, e non permettono quindi una conoscenza dettagliata di questo segmento del mercato del lavoro. E' per ovviare a questo limite di conoscenza che da un po' di tempo sono state avviate una serie di ricerche ad hoc; questo contributo si inserisce in questo filone di ricerca e, se da un lato sconta i limiti della fonte documentaria utilizzata, dall'altro fonda i propri risultati su un campione quanto mai vasto (circa unità) che da solo rappresenta circa l'8% del totale delle missioni di lavoro interinale registrate nel 2000 in Italia (dati Assointerim) ed è due volte più numeroso di quello utilizzato dal Ministero del Lavoro per un analogo studio sulle caratteristiche del lavoro interinale in Italia 1. La rilevanza che il lavoro interinale è venuto assumendo in provincia di Milano è testimoniato in primo luogo dai dati relativi alla crescita del numero di unità locali delle società di lavoro temporaneo operanti nel territorio provinciale. Le sole agenzie riconosciute dal Ministero del Lavoro, ad esempio, hanno conosciuto in questi tre anni una crescita esponenziale, passando dalle 25 unità del giugno 1998 (per la quasi totalità localizzate nel capoluogo), alle 89 del 1999, alle 176 del 2000 ed alle 190 dell aprile (di cui più del 40% localizzate a Milano). Le agenzie censite dal Ministero del Lavoro in provincia di Milano sono quindi pari a circa il 10% di tutte quelle che, stando alle stime di Assointerim, operano in Italia. Va però detto che le agenzie registrate presso il Ministero del Lavoro non esauriscono l insieme della presenza delle società di lavoro temporaneo che operano sul territorio: sono infatti presenti anche sportelli adibiti per lo più alla raccolta di curricula ed unità locali specializzate nella fornitura di particolari servizi su specifici segmenti di forza lavoro. 1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (2001), Rapporto di Monitoraggio sulle politiche occupazionali e del lavoro , in: www. minlavoro.it 2 I dati del numero delle agenzie presenti sul territorio sono stati tratti dal sito del Ministero del Welfare ( 181

2 Per quanto riguarda i dati sul numero dei lavoratori interinali della provincia non si dispone invece di un apparato statistico adeguato. Come si è detto poc'anzi, Assointerim non fornisce dati disaggregati a livello provinciale, anche se sono state a più riprese diffuse stime secondo le quali Milano assorbirebbe più della metà dei contratti di lavoro interinale stipulati in Lombardia, che a sua volta pesa per circa il 30% sul totale nazionale. Nel corso degli anni scorsi l'ispettorato del lavoro della provincia di Milano ha dichiarato invece che i lavoratori avviati con questo tipo di contratto in provincia nel corso del 1998 ammontavano a circa 4655 unità, salite a nel Per il 2000 anche questa fonte di fatto non ha fornito dati attendibili. In questa situazione precaria per quanto riguarda le conoscenze delle dinamiche del mercato del lavoro locale, assumono una rilevanza particolare le azioni che potranno essere intraprese dall'amministrazione Provinciale, che dalla fine del 1999, grazie ai poteri che le sono stati conferiti dalle deleghe sul mercato del lavoro, ha la disponibilità degli archivi dei Centri per l Impiego in cui dovrebbero confluire tutte le informazioni dei flussi del mercato del lavoro dipendente. I Centri per l'impiego potranno pertanto diventare tra l'altro terminali intelligenti di raccolta di informazioni che consentiranno di ricostruire un quadro effettivo delle dinamiche del mondo del lavoro e di disporre anche di informazioni qualitative sulla forza lavoro milanese che potranno essere utilizzate per predisporre concreti interventi di politiche attive del lavoro. Ciò risulta tanto più vero per quanto attiene il lavoro interinale, nella normativa della legge Treu, le agenzie di lavoro interinale hanno infatti l obbligo di segnalare entro i cinque giorni le assunzione avvenute ai Centri per l Impiego. Ciò ha reso possibile durante questo primo anno di raccogliere una messe di dati sui lavoratori avviati con contratti di lavoro interinale, le quali ci hanno consentito ora di tentare un estrapolazione di queste informazioni per cercare di cogliere le caratteristiche della domanda e la tipologia dell offerta di lavoro interinale. Tuttavia, l estrapolazione dei dati dei lavoratori assunti tramite contratto di lavoro interinale dagli archivi dei Centri per l Impiego non è risultata in molti casi soddisfacente, poiché sovente non è riportata la codifica di riconoscimento di questa tipologia di contratto. Pertanto, l informazione ottenuta nel complesso dell area provinciale risultava non attendibile. Inoltre, non va dimenticato che si è ancora in una fase di transizione del processo delle deleghe all Amministrazione Provinciale da parte della Regione: ciò ha comportato l'esistenza di una serie di problemi relativi alla gestione degli uffici 3, che ha finito con il relegare in secondo piano l analisi qualitativa dell informazione ricevuta e il controllo di merito prima dell archiviazione 4. 3 Si pensi per esempio al problema del personale che in molte sezioni risulta essere sotto organico, in particolare a Milano città, ed in secondo luogo alla messa in rete degli archivi dei vari Centri per l Impiego della provincia. Inoltre, l attivazione dei contratti di lavoro interinale ha aumentato di parecchio il flusso delle informazioni da inserire negli archivi, tant è che nel capoluogo per far fronte a questi problemi è stata affidata ad una società esterna l'inserimento dei dati: nonostante ciò, continua a permanere un notevole ritardo fra l arrivo dell informazione e l'aggiornamento degli archivi. 4 Per esempio, parecchie sono le informazioni mancanti relative all impresa che assume, il che non permette tra l altro di individuare il settore di attività dell impresa stessa. Inoltre va sottolineato che fra i 182

3 Per ovviare alla mancata codifica del lavoratore interinale negli archivi dei lavoratori avviati si sono utilizzati gli archivi delle imprese, andando a ricodificare tutte le agenzie di lavoro interinale presenti sul territorio provinciale estratte dal sito del Ministero del Lavoro; si è poi passati ad estrapolare gli avviamenti dei lavoratori effettuati da ogni singola agenzia presente nelle varie circoscrizioni. Il risultato di questa seconda estrapolazione è risultato più soddisfacente, anche se in alcune circoscrizioni si presume che il numero di lavoratori interinali avviati sia fortemente sottostimato; ciò è particolarmente evidente per la circoscrizione di Milano 5, in cui opera oltre il 42% delle agenzie interinali provinciali mentre gli avviamenti rappresentano solo il 26,5% di quelli complessivamente registrati a livello provinciale. Fatte queste dovute premesse si possono tuttavia svolgere alcune prime considerazioni sull uso del lavoro interinale in provincia di Milano. A tale scopo verranno analizzati solo alcuni aspetti di questa particolare forma contrattuale, tralasciandone purtroppo altri di notevole interesse per l'ancora scarsa attendibilità dei dati estratti; inoltre, si metteranno a confronto alcune sezioni circoscrizionali che hanno manifestato una minore problematicità nell estrazione e nel trattamento dei dati sui lavoratori interinali. Come si può notare dall'esame della Tab. 1, gli avviamenti con contratto di lavoro temporaneo estratti dagli archivi dei Centri per l Impiego per l intera provincia di Milano nell anno 2000 sono risultati pari a unità e rappresentano il 15,8% di tutti gli avviamenti registrati dai Centri per l Impiego ed il 27,5% se si considerano i soli avviamenti a tempo determinato 6.Complessivamente il 56,7% di questi lavoratori è costituito da maschi ed il restante 43,3% da femmine, dato che segnala come in provincia di Milano la presenza delle donne tra i lavoratori interinali sia considerevolmente più elevata che a livello nazionale 7. Dall osservazione dei lavoratori avviati per classi di età si constata inoltre che questa normativa è stata utilizzata prevalentemente dai giovani con un età inferiore ai 30 anni (61%): la quota di avviamenti con contratti di lavoro interinale sale fino a quasi il 90% se si considerano i lavoratori fino a 39 anni, per poi ridursi progressivamente all aumentare delle classi di età successive (cfr. Tab. 1 e Figura 1). vari centri per l impiego della provincia occorre attivare un processo di omogeneizzazione nella metodologia di lavoro e nell interpretazione delle norme, che non sempre esiste fra i vari centri per l impiego. 5 Tra l altro questa tipologia di lavoro dovrebbe essere proprio più diffusa nel capoluogo, sia per la peculiare struttura produttiva del capoluogo e per la presenza nel capoluogo di agenzie di tipo verticale specializzate per singole qualifiche o settori d attività, che hanno un orizzonte più ampio della sola città di Milano. 6 E nostra convinzione che la stima degli avviamenti con lavoro interinali si aggiri attorno alle unità e la loro quota sul totale degli avviamenti registrati si attesti attorno al 22-23% e del 39-40% per quanto riguarda gli avviamenti a tempo determinato. 7 Cfr. Ministero del Lavoro (2001), cit., p

4 Quota % degli avviati per classi d'età , 6 % , 8 % ,5% Oltre 0, 1 60 % , 4 % , 6 % Tab. 1 - Avviati con contratto di lavoro interinale per classe d età, provincia di Milano, anno 2000 Età Valori assoluti Composizione percentuale Distribuzione percentuale per sesso M F Tot M F Tot M F Tot ,1 27,7 33,6 64,3 35,7 100, ,5 31,2 27,4 50,7 49,3 100, ,2 30,4 28,6 54,0 46,0 100, ,9 9,2 8,5 53,0 47,0 100, ,0 1,5 1,8 64,7 35,3 100,0 > ,2 0,1 0,1 76,0 24,0 100, ,0 100,0 100,0 56,7 43,3 100,0 Figura 1. Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per classe di età anni 8,5% anni 1,8% > 60 anni 0,1% anni 33,6% anni 28,6% anni 27,4% Questa caratteristica negli avviamenti ha interessato sostanzialmente sia la componente maschile che quella femminile; tuttavia, una maggiore disaggregazione delle classi d età permette di evidenziare una notevole divergenza nella classe più giovane fra i due sessi; infatti, i maschi più giovani sembrano mostrare una maggiore 184

5 Quota % degli avviati per classi d'età , 6 % , 8 % ,5% Oltre 0, 1 60 % , 4 % , 6 % propensione ad utilizzare questa tipologia di lavoro come primo impatto sul mercato del lavoro registrando una quota pari al 38,1% di avviamenti a fronte del 27,7% delle femmine. Una delle più rilevanti caratteristiche del lavoro interinale riguarda appunto la temporaneità del periodo d assunzione, ovvero la possibilità di assunzioni per periodi di lavoro brevi per sopperire alla momentanea carenza di personale o per far fronte a favorevoli picchi congiunturali da parte delle imprese, il che fa aumentare in modo considerevole i flussi in entrata ed in uscita dal sistema produttivo. In effetti, se invece di evidenziare il numero degli avviamenti avvenuti si prendono in esame i lavoratori coinvolti dal lavoro interinale possiamo constatare che essi sono stati complessivamente unità, il che significa che per ogni lavoratore interessato sono stati effettuati 1,6 avviamenti con questa tipologia di contratto; ciò significa che molti lavoratori hanno avuto più di un rapporto di lavoro interinale nell arco dell anno 8. Dai dati emerge, inoltre, un quadro in cui quasi i due terzi circa degli avviamenti registrati hanno una durata inferiore a sessanta giorni: tra questi, il 27% ha durata inferiore ai 15 giorni 9, il 17,0% ha durata compresa tra 15 e 30 giorni ed il rimanente 21,7% degli avviamenti ha durata compresa tra 30 e 60 giorni. La quota percentuale diventa poi decrescente man mano che aumenta il periodo dei contratti stipulati e si accresce solo per quelli superiori ai sei mesi, dove è probabile predomini la richiesta di personale per sostituzione di maternità (5,4%) (cfr. Tab. 2 e Figura 2). Escludendo i 2459 avviamenti in cui non è stato indicato il periodo di lavoro e supponendo come valore medio la media aritmetica dei giorni di ogni singolo periodo 10, si possono così stimare sia il monte ore complessivamente lavorato nell anno che il numero medio annuo dei lavoratori temporanei permanentemente occupati nell arco del Il monte ore medio dei avviamenti in cui è stato indicato il periodo di lavoro è stato superiore ai due milioni di ore ( ore) che, suddiviso per il valore medio annuo contrattuale (1.750 ore), permette di individuare il numero dei lavoratori medi occupati durante tutto l arco del 2000 che è pari a 1150 unità, di cui 610 maschi e 540 femmine Interessante sarebbe poter utilizzare gli archivi per un indagine longitudinale seguendo i lavoratori nell arco di un periodo di tempo per verificare se questo nuova normativa oltre ad essere uno strumento di flessibilizzazione del mercato del lavoro sia anche uno strumento che faciliti l inserimento stabile nel sistema produttivo dei lavoratori alla ricerca di un occupazione o invece produca, per alcune fasce di lavoratori, solo lavori occasionali con una perenne instabilità dei rapporti di lavoro e con conseguenze sociali facilmente prevedibili. 9 E probabile che all interno di questo segmento vi siano richieste di lavoro anche per periodi più brevi, si pensi per esempio alle società di catering che assumono camerieri per brevissimi periodi in occasione di fiere o convegni ecc. 10 Per i contratti superiori ai 180 giorni il valore medio stimato è stato di nove mesi. 11 Ovviamente considerando valida la stima di avviamenti secondo la suddetta ipotesi il numero medio dei lavoratori occupati nell arco del 2000 salirebbe a circa unità. 185

6 Tab. 2 - Avviati con contratto di lavoro interinale per giorni lavorati, provincia di Milano, anno 2000 Periodo lavoro Valori assoluti Composizione percentuale Distribuzione percentuale per sesso M F Tot M F Tot M F Tot 1-15 gg ,0 25,9 27,1 58,6 41,4 100, gg ,7 16,1 17,0 58,9 41,1 100, gg ,3 21,0 21,7 58,1 41,9 100, gg ,9 10,3 10,6 58,0 42,0 100, gg ,5 7,7 7,6 56,1 43,9 100, gg ,7 2,5 2,6 58,7 41,3 100, gg ,6 1,5 1,6 57,6 42,4 100,0 > 181 gg ,0 7,3 5,4 41,8 58,2 100,0 gg. non indicati ,4 7,7 6,4 47,9 52,1 100, ,0 100,0 100,0 56,7 43,3 100,0 Fonte: Centri per l Impiego Elaborazione OML Provincia di Mi Figura 2. Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per giorni lavorati 30,0 Valori percentuali 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, gg gg gg gg gg gg gg Tempo > 181 gg gg non indicati 186

7 Le cifre del numero potenziale di lavoratori stabilmente occupati tramite il lavoro interinale possono sembrare a prima vista piuttosto modeste, ma occorre considerare che siamo ancora in una fase di rodaggio della normativa. Tuttavia, considerando pure il maggior costo che le imprese devono sopportare per utilizzare il lavoro interinale, vi è comunque un valore aggiunto costituito dal fatto che questa forma contrattuale permette, da un lato, di ottemperare alle eccedenze del proprio standard produttivo utilizzando senza perdite eccessive di tempo l offerta di lavoro presente sul mercato e, dall altro, facilita la ricerca e la selezione del personale per quelle qualifiche professionali di cui le imprese necessitano. In secondo luogo, anche se da parte dei lavoratori che sono alla ricerca di un occupazione il lavoro temporaneo viene percepito come una soluzione di ripiego nell attesa di un posto fisso, spesso questa tipologia di lavoro risulta essere anche un efficace modalità d inserimento lavorativo, specie per i più giovani 12 : in effetti, secondo dati forniti da Assointerim a livello nazionale, la quota di lavoratori che hanno sottoscritto un contratto di lavoro interinale e poi vengono assunti a tempo indeterminato dalla stessa impresa si è attestato nell'anno 2000 al 22,6%, valore confermato anche da alcune recenti ricerche, con punte molto più elevate per particolari figure professionali 13. Prima di passare all analisi per titolo di studio e per settore economico dei lavoratori che hanno usufruito del lavoro interinale occorre rilevare una ulteriore cautela nella interpretazione dei dati. Come è già stato sottolineato, in molti casi gli operatori dei centri per l impiego non hanno inserito o non hanno potuto inserire per mancanza dell informazione pervenuta, il titolo di studio o la partita IVA della ditta che ha preso in affitto il lavoratore: pertanto si registra un numero inferiore degli avviamenti per questi importanti indicatori. Tuttavia, è possibile ritenere la quota estratta un campione rappresentativo sia della domanda d istruzione richiesta (48% del totale degli avviamenti registrati) che di quella dell attività economica (41% del totale degli avviamenti registrati). L osservazione delle informazioni per titolo di studio degli avviati mostra, per l intera area provinciale, una prevalenza di lavoratori con bassa scolarità, con uno scarto notevole rispetto ai dati nazionali forniti da Assointerim (cfr. Tab. 3) 14 : in effetti, la maggioranza dei lavoratori interinali risulta possedere titoli fino alla sola scuola dell obbligo (54% contro una quota media nazionale del 36,4%), mentre la quota dei diplomati è inferiore a quella che si registra a livello nazionale (39,7% contro 53,1%); dal raffronto con i dati nazionali, risulta molto bassa anche la quota dei laureati avviati (4,6% contro una quota media nazionale del 9,9%). 12 C.D.R.L. (2000), Lavoro temporaneo, lavoro artigiano, due indagini sulla diffusione del lavoro interinale nel settore artigiano in Lombardia; Milano, ciclostilato. 13 Idem, nota Va comunque sempre ricordato la sotto stima dei dati dell interinale per quanto riguarda Milano città, in cui per la forte presenza di una domanda di lavoro qualificata dovrebbe alzare la quota degli avviati con titolo di studio elevati. 187

8 Tab. 3 - Avviati con contratto di lavoro interinale per titolo di studio, provincia di Milano, anno 2000 Titolo di studio Valori assoluti Composizione % Distribuzione % per sesso M F Tot M F Tot M F Tot Licenza ,9 46,1 54,0 60,2 39,8 100,0 media Qualificato ,6 0,1 0,4 84,3 15,7 100,0 Istituto prof ,5 1,5 0,9 28,0 72,0 100,0 Post diploma ,1 0,6 0,3 12,3 87,7 100,0 Diplomati ,1 44,9 39,7 47,3 52,7 100,0 Laurea breve ,0 0,0 0,0 100,0 0,0 100,0 Laurea ,8 6,8 4,6 32,0 68,0 100, ,0 100,0 100,0 53,4 46,6 100,0 Figura 3. Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per titolo di studio Laurea breve 0,0% Laurea 4,6% Diplomati 39,7% Post diploma 0,3% Istituto prof. 0,9% Qualificato 0,4% Licenza media 54,1% Passando ora all analisi dei dati per settori d attività si può facilmente verificare dall'esame della Tab. 4 che l industria in senso stretto, comprendente cioè tutte le imprese manifatturiere, hanno assorbito da sola il 64% di tutti gli avviamenti interinali 188

9 registrati nel 2000 in provincia di Milano: tale quota sale al 72% se si considera la sola componente maschile della forza lavoro avviata con questa tipologia di contratto. Sono invece poco rilevanti gli avviamenti negli altri settori industriali e in particolare nel comparto dell edilizia, che rappresenta una quota consistente della realtà produttiva provinciale 15. Tav. 4 - Avviati con contratto di lavoro interinale per settori di attività, provincia di Milano, anno 2000 Attività produttive Valori assoluti Composizione percentuale M F Tot M F Tot Agricoltura ,1 0,1 0,1 Estrazioni minerali ,1 0,2 0,1 Industria manifatturiera ,2 51,8 64,0 Energia elettrica, gas, acqua ,0 0,3 0,1 Costruzioni ,6 0,3 0,4 Commercio ,5 27,0 20,8 Alberghi e ristoranti ,3 2,7 1,8 Trasporti e comunicazioni ,1 3,7 2,8 Intermediazione finanziaria ,6 0,7 0,6 Servizi alle imprese ,3 7,8 5,7 Pubblica amministrazione ,4 1,1 0,7 Istruzione ,0 0,1 0,0 Sanità e altri servizi soc ,0 0,2 0,1 Altri servizi pub, sociali e pers ,8 4,1 2, ,0 100,0 100,0 La maggior parte della domanda di lavoro interinale sembra quindi provenire dal settore industriale, anche se deve essere sottolineato che la quota delle assunzioni effettuate nel settore terziario sarebbe maggiore se non fossero stati sottostimati gli avviamenti avvenuti nel capoluogo dove, com'è noto, sono prevalenti le attività di servizio; tuttavia, considerando i dati disponibili, si evidenzia che la maggior parte degli avviamenti in questo settore è indirizzata verso il comparto del commercio (20,8%), mentre risulta più modesta la quota di avviati nei servizi alle imprese (5,7%) e nei trasporti e comunicazioni (4,6%) e sono ovviamente irrisorie sono le quote dell interinale nei settori a prevalenza pubblica come nella pubblica amministrazione, istruzione e sanità. Come era presumibile attendersi, in tutti i comparti delle attività di 15 Va però ricordato che il lavoro interinale è stato consentito in edilizia solo recentemente, dopo l'approvazione della Legge finanziaria

10 servizio gli avviamenti avvenuti nel settore del terziario riguardano in particolare la componente femminile (47,4%) rispetto alla componente maschile (27,1%). Figura 4. Distribuzione percentuale degli avviati con contratto di lavoro interinale per settore Intermediazione finanziaria 1% Servizi alle imprese 6% Pubblica amministr. 1% Altri servizi 3% Trasporti e comunicazioni 3% Alberghi e ristoranti 2% Commercio 20% Ind. in senso lato 1% Ind. in senso stretto 63% La non utilizzabilità di altri indicatori non permette di fare ulteriori approfondimenti relativamente ad altri aspetti degli avviamenti con contratti di lavoro interinale 16 come, ad esempio, quello delle qualifiche degli assunti. Dopo il quadro d insieme provinciale, sembra utile a questo punto dare uno sguardo ad alcune realtà territoriali della provincia per verificare se in ambiti territoriali, con tessuti produttivi differenti, vi siano atteggiamenti dissimili verso il lavoro interinale. A questo proposito sono state scelte quattro circoscrizioni in cui l estrazione dei dati relativi al lavoro interinale ha creato meno problemi risultando così più attendibile: questi centri per l impiego si trovano sostanzialmente tutti nella fascia nord di Milano e sono precisamente quelli di Cesano Maderno, Legnano, Monza e (cfr. Tab. 5). 16 In effetti le informazioni per qualifica di avviamento non sono attendibili per una non corretta valutazione degli operatori. E probabile che in mancanza dell informazione richiesta o per velocizzare il lavoro del data-entry la maggioranza di questi lavoratori siano stati considerati come se fossero generici. 190

11 Tab. 5 - Avviati con contratti di lavoro interinale in alcune circoscrizioni, anno 2000 Circoscrizioni Agenzie Valori assoluti Quota percentuale M F T Avv. Det. Lavor. Avviam. / Lavorat. Cesano Maderno ,1 26, ,0 Legnano ,0 16, ,2 Monza ,4 41, , ,7 48, ,7 area ,1 31, ,8 provincia ,8 27, ,6 Una prima considerazione che emerge dall osservazione della Tab. 5 riguarda la disparità del numero delle agenzie presenti nei quattro territori considerati: infatti, pur trattandosi di realtà territoriali di grandezza simile (tutte e quattro le circoscrizioni registrano una popolazione residente comprendente fra le e le unità), minore risulta il numero delle agenzie presenti nelle realtà più periferiche, dove sembrerebbe esserci un ritardo sia nell insediamento delle agenzie di lavoro interinale che nell uso di questa normativa da parte delle imprese. In effetti, l insediamento di queste agenzie sul territorio sembra avvenga prima nelle aree centrali e poi nei territori circostanti. Questo sembra essere il caso di Monza che, con la presenza di 14 agenzie, fa da supporto anche ad un territorio più vasto della propria area circoscrizionale. Per quanto riguarda la circoscrizione di, l alto numero delle agenzie presenti può essere interpretato oltre che dalla forte connotazione urbana, che sembra una delle caratteristiche dell insediamento di agenzie di lavoro interinale, da un antica ed autonoma struttura produttiva, legata ma non dipendente dal confinante capoluogo: inoltre, non è da escludere che essa sia anche una risposta più moderna ai forti cambiamenti strutturali del sistema produttivo che già da qualche anno stanno investendo quest area; dopo i processi di ristrutturazione e dismissioni di alcuni tradizionali impianti presenti sul territorio, l area si trova infatti in una fase di transizione da una forte presenza industriale ad una consistente presenza terziaria 17. Una conferma della più scarsa diffusione del lavoro interinale nella periferia della provincia la si può riscontrare anche dal rapporto fra gli avviamenti con questa tipologia 17 Cfr. Civica - Provincia di Milano (2001), Provincia Produce Il sistema produttivo e struttura dell occupazione nell area milanese, Milano. 191

12 contrattuale e gli avviamenti totali effettuati nella circoscrizione nel corso dell anno 18 : così, nelle aree di Cesano Maderno e di Legnano si registrano valori inferiori alla media provinciale, mentre le altre due circoscrizioni mostrano valori superiori di quasi 10 punti percentuali; questa differenza tra circoscrizioni centrali e circoscrizioni periferiche risulta essere ancora più accentuata se si considerano gli avviamenti a tempo determinato. Tab. 6 - Avviati con contratto di lavoro interinale per classe d età, anno 2000 Età Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia anni anni anni anni anni > 60 anni Tab. 7 - Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per classi d età, anno 2000 Età Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia anni 33,3 36,6 38,7 37,1 36,9 33, anni 25,3 25,2 25,6 27,0 26,0 27, anni 28,3 27,5 27,1 27,3 27,4 28, anni 11,5 8,2 6,8 7,1 7,9 8, anni 1,7 2,3 1,5 1,5 1,7 1,8 > 60 anni 0,0 0,3 0,2 0,1 0,1 0,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Va invece segnalato che nelle due circoscrizioni più periferiche i lavoratori coinvolti in lavori interinali registrano un numero di missioni maggiore rispetto alle altre realtà: in effetti, il rapporto avviamenti/lavoratori fa registrare - nelle aree di Cesano Maderno 18 Occorre tenere presente comunque che l analisi dei dati fa riferimento ai contratti dalle agenzie presenti sul territorio le quali potrebbero aver avviato in missione lavoratori anche al di fuori dalla circoscrizione di competenza, mentre gli avviamenti totali sono quelli avvenuti nelle unità locali della circoscrizione. 192

13 e di Legnano - una media di due missioni per lavoratore, ovvero una media superiore a quella provinciale e a quella delle altre due aree. Altre informazioni, relative alla distribuzione degli avviati per classe di età, per giorni lavorati e per titolo di studio, possono essere desunte dalle Tabb La distribuzione per classi d età degli avviati (cfr. Tabb. 6-7) non mostra sostanziali differenze rispetto alla media provinciale: forte risulta la concentrazione degli avviamenti nelle classi giovanili, come dimostra il fatto che tutte le circoscrizioni presentano il punto modale nella classe più giovane (15-25 anni) con valori che si attestano fra il 33% della circoscrizione di Cesano Maderno e il 38% di quella di Monza. L osservazione degli avviamenti per periodo di durata della missione presenta invece una differenza maggiore rispetto al dato medio provinciale (cfr. Tabb. 8-9). In particolare, l area di Legnano si segnala per una durata media delle missioni più breve rispetto a quella delle altre circoscrizioni e al valore medio provinciale. In effetti, il 38,7% degli avviamenti rilevati nella circoscrizione di Legnano registra una durata compresa tra 1 e 15 giorni, a fronte di un valore medio provinciale del 27,1% e a valori lievemente più bassi nelle altre circoscrizioni considerate; ciò potrebbe essere dovuto alla presenza di alcune imprese di catering che utilizzano prevalentemente questa tipologia di contratti per i loro servizi. Così come già evidenziato per l intera area provinciale, la distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per durata della missione tra le prime tre classi (1/15 giorni, 15/20 giorni e 30/60 giorni) è più equilibrata: queste quote tendono poi a decrescere man mano che aumenta la durata del contratto. Tab. 8 - Avviati con contratto di lavoro interinale per giorni lavorati, anno 2000 Giorni lavorati Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia da 1-15 gg da gg da gg da gg da gg da gg da gg oltre 181 gg Giorni non indicati

14 Tab. 9 - Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per giorni lavorati, anno 2000 Giorni lavorati Cesano Maderno Legnano Monza 194 Area Provincia da 1-15 gg 25,4 38,7 23,9 24,2 27,1 27,1 da gg 21,2 16,7 20,8 17,7 19,0 17,0 da gg 22,2 19,7 27,0 23,5 23,6 21,7 da gg 15,0 9,5 10,7 12,5 11,8 10,6 da gg 6,9 6,2 6,9 9,4 7,6 7,6 da gg 0,8 3,8 1,8 2,7 2,3 2,6 da gg 1,8 0,8 2,1 2,2 1,8 1,6 oltre 181 gg 2,4 2,9 3,2 4,6 3,5 5,4 Giorni non indicati 4,4 1,7 3,7 3,2 3,2 6,4 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Per quanto riguarda la distribuzione degli avviati secondo il titolo di studio conseguito, in tutte le circoscrizioni analizzate viene sostanzialmente confermata la predominanza degli avviati con licenza media (cfr. Tabb ); si riscontra tuttavia una notevole diversità fra le varie aree: la quota di avviati con la licenza media passa infatti dal 63,6% di Cesano Maderno al 51,7 % di. Tab Avviati con contratto di lavoro interinale per titolo di studio, anno 2000 Titolo di studio Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia Licenza media Qualifica Istituto prof Post diploma Diplomati Laurea breve Laurea Nelle due aree meno periferiche, Monza e, si riscontrano quote più rilevanti di diplomati e di laureati: queste quote rimangono comunque inferiori alla media provinciale. Infine, sembra utile ed interessante rilevare che nelle due aree di più antica industrializzazione - e Legnano - si riscontra un maggior utilizzo di lavoratori con il diploma di istruzione professionale.

15 Tab Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per titolo di studio, anno 2000 Titolo di studio Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia Licenza media 63,6 59,8 56,6 51,7 56,8 54 Qualifica 0,3 0,2 0,1 2,1 0,8 0,4 Istituto prof. 0,9 1,3 0,5 3,1 1,6 0,9 Post diploma 0 0,4 0 0,3 0,2 0,3 Diplomati 33 35,7 39,2 39,2 37,5 39,7 Laurea breve Laurea 2,2 2,6 3,5 3,7 3,1 4, Tab Avviati con contratto di lavoro interinale per settori di attività, anno 2000 Settori Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia Agricoltura Estrazioni minerali Ind. manifatturiera Energia elettrica Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti ecc Interm. Finanz Servizi alle imprese Pubbl. amministr Istruzione Sanità Altri servizi pubbl

16 La distribuzione degli avviamenti per settore di attività - pur tenendo presente che, per i motivi già esposti, non rappresenta la domanda effettivamente espressa dalle unità locali dell area - risulta comunque una buona approssimazione della struttura produttiva locale (cfr. Tabb ). L utilizzo del lavoro interinale nel settore manifatturiero è superiore alla media provinciale dove tali attività sono tuttora radicate sul territorio, come avviene ad esempio nelle aree di Cesano Maderno, di Legnano e di Monza. Nell area di si registrano invece valori superiori alla media nel terziario. Tab Distribuzione degli avviati con contratto di lavoro interinale per settore di attività, anno 2000 Settori Cesano Maderno Legnano Monza Area Provincia Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,2 0,1 0,1 Estrazioni 0,0 0,0 0,0 0,4 0,2 0,1 minerali Industria 86,0 69,3 75,3 50,0 65,6 64,0 manifatturiera Energia elettrica, 0,0 0,5 0,0 0,3 0,3 0,1 gas, acqua Costruzioni 0,6 0,4 0,2 0,3 0,4 0,4 Commercio 8,8 19,2 17,2 37,9 24,3 20,8 Alberghi e 0,3 1,7 1,8 1,6 1,3 1,8 ristoranti Trasporti e 0,6 0,4 0,0 1,8 1,0 2,8 comunicazioni Intermediazione 0,0 0,3 0,2 0,1 0,1 0,6 finanziaria Servizi alle 0,6 7,6 3,1 4,6 4,5 5,7 imprese Pubblica 0,4 0,2 0,0 0,0 0,2 0,7 amministrazione Istruzione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Sanità e altri 0,0 0,3 0,0 0,0 0,1 0,1 servizi soc. Altri servizi pub, sociali e pers. 2,7 0,3 2,2 2,8 2,0 2,8 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 196

17 Alla fine di queste pagine, pur con le dovute riserve e cautele nell interpretazione dei dati disponibili, dalle informazioni tratte dalle banche dati dei Centri per l impiego si possono formulare alcune prime valutazioni relativamente al fenomeno degli avviamenti con contratto di lavoro interinale. In primo luogo, occorre segnalare l'esistenza di un processo di diffusione su tutto il territorio provinciale di questa particolare forma contrattuale, testimoniato non solo dall aumento del numero delle agenzie presenti, ma anche dal volume degli avviamenti registrati nei singoli centri. Ovviamente la qualità ancora insoddisfacente dei dati del Centro per l Impiego di Milano non consente di condurre una stima realistica del peso del capoluogo sul dato provinciale. In secondo luogo, dall analisi qualitativa emerge che questa forma contrattuale viene prevalentemente utilizzata da forza lavoro giovanile, che verosimilmente si serve di questa tipologia contrattuale come uno strumento di inserimento nel mondo del lavoro, un fare esperienza in vista di un inserimento più stabile nel mercato del lavoro 19. Va altresì rimarcata l'ampio ricorso che al lavoro interinale viene fatto anche dalle donne, in misura anche superiore alla media nazionale. Il dato sul titolo di studio degli avviati con contratti di lavoro temporaneo mette invece in evidenza come più della metà di questi lavoratori abbia ultimato solo la scuola dell obbligo, la qual cosa mette in luce una scarsa aderenza della situazione che si è determinata in questi primi anni di applicazione della normativa sul lavoro interinale rispetto allo spirito con cui esso era stato introdotto, che lo vedeva utilizzabile solo per mansioni altamente qualificate. L incertezza nella fase applicativa e le numerose deroghe che sono state progressivamente introdotte hanno favorito il ricorso sempre maggiore a questo istituto anche per mansioni basse; questo è il motivo per cui il profilo dei lavoratori interinali tende a risultare sempre più simile a quello dell insieme degli occupati milanesi. Interessante è anche il dato relativo ai settori che utilizzano maggiormente il lavoro interinale. Dai dati analizzati sembra emergere infatti che anche in provincia di Milano è l industria il settore che ricorre più frequentemente a questo tipo di contratti, anche se va nuovamente introdotto un elemento di cautela data la scarsa attendibilità del dato della città di Milano. Infine, si può sottolineare come i contratti di lavoro interinale forniscano un servizio anche al sistema economico: in effetti - se si esclude una modesta percentuale di contratti di durata superiore ai sei mesi, probabilmente stipulati per sostituzioni di maternità - prevalgono periodi di lavoro inferiori ai due mesi, volti a far fronte a situazioni congiunturali favorevoli, così come era nello spirito della legge. 19 E augurabile che sistemati alcuni aspetti di tipo organizzativo ed interpretativo si possano utilizzare dette banche dati anche per un analisi di tipo longitudinale e cogliere così le trasformazioni dei contratti interinali a tempo indeterminato. 197

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

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