DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO

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1 Documento: Edizione: Revisione Valutazione STRESS LAVORO-CORRELATO 2011 n : 00 Data: : ALLEGATO AL DVR DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO (ai sensi D.Lgs. 81/08) IL PRESENTE DOCUMENTO E CUSTODITO PRESSO L AZIENDA OVVERO L UNITA PRODUTTIVA AZIENDA: CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI UMBERTO I Sede legale: via San Rocco, Piove di Sacco (PD) Sedi operative: R.S.A. via Botta, Piove di Sacco (PD) CASA SOGGIORNO via San Rocco, Piove di Sacco (PD) R.S.A. via Zanella, Stra (VE) 1

2 SCHEDA DI REVISIONE APPLICABILITA VALUTAZIONE REVISIONE NUMERO DATA 00 30/06/2011 PAGINE SOSTITUITE ARGOMENTO Il presente documento costituisce la prima valutazione del rischio stress lavoro-correlato di cui all art. 28, comma 1-bis, del D.Lgs. 81/2008 effettuata presso le sedi del CRAUP, ed è allegato al Documento di Valutazione dei Rischi (DOCUMENTO DI SICUREZZA AZIENDALE) di cui ne rappresenta parte integrante. La valutazione è stata effettuata con il coinvolgimento di: Direttore pro-tempore dell Ente: Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: Medico Competente: Consulenza esterna G. Quattro Servizi Srl PERIN dr.ssa EMANUELA BELLADONNA geom. FRANCESCO CONVENTO ROBERTO BRICITO ROBERTO CANNIZZARO Dott. GIANFRANCO BELCARO geom. ALESSANDRO MAZZI Dott.sa MADDALENA MARCON Dott.sa VIVIANA Il coinvolgimento dei lavoratori è avvenuto mediante la partecipazione dei preposti e dei RLS ai focus group per la valutazione con il metodo VIS e mediante compilazione del questionario Karasek per la valutazione del rischio stress percepito dai lavoratori. Firme: Direttore dell Ente Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentanti dei lavoratori Medico Competente G. Quattro Servizi Srl 2

3 1. PREMESSA Nel processo di promozione della salute e di prevenzione delle patologie correlate al lavoro stanno emergendo in modo consistente i fattori di rischio psicosociale. Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 ribadisce l obbligo della valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, con la conseguente elaborazione del documento previsto dall articolo 28. Sezione II VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 28. Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro. Nella riunione del 17 novembre 2010 la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha approvato le indicazioni necessarie per la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, fornendo ai datori di lavoro un essenziale strumento di indirizzo per la valutazione dello stress lavoro correlato (vedi Circolare Ministero del lavoro e delle Politiche sociali 18 nov. 2010). Secondo quanto riportato nella Circolare la valutazione si articola in due fasi: una necessaria (la valutazione preliminare); l altra eventuale, da attivare nel caso in cui la valutazione preliminare riveli elementi di rischio da stress lavoro-correlato. Il documento indica, comunque un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell obbligo di valutazione del rischio per tutti i datori di lavoro pubblici e privati. 3

4 2. METODOLOGIA 2.1 Strumenti In conformità alle indicazioni metodologiche riportate dalla Circolare Ministeriale suddetta la valutazione del rischio stress lavoro correlato è stata effettuata, nella fase preliminare, utilizzando il Metodo V.I.S. (che permette di rilevare informazioni in merito a: eventi sentinella, fattori di contenuto e fattori di contesto); e, successivamente si è scelto di realizzare una valutazione approfondita attraverso la somministrazione del Questionario JCQ di Karasek. Di seguito vengono riportate alcune informazioni sugli strumenti utilizzati Metodo V.I.S. Il Metodo V.I.S. Valutazione tramite Indicatori Stress elaborato dal gruppo di lavoro - denominato Gruppo di Padova - composto da Medici del Lavoro, Psicologi, Ergonomi provenienti dal Servizio Sanitario Regionale Veneto e dall Università di Padova risulta conforme alle indicazioni presenti nella Circolare Ministeriale. Si compone di quattro schede finalizzate ad acquisire elementi sia oggettivi che intersoggettivi. La scheda 1 si compone di item relativi a indicatori oggettivi e verificabili; fra essi si collocano gli eventi sentinella (assenze per malattia, turnover, infortuni, procedimenti e sanzioni). Per ciascun indicatore vengono proposti dei valori di riferimento ricavati da dati statistici o che sono ottenuti sulla base dei dati storici dell azienda. La scheda 1 viene compilata dall ufficio risorse umane o comunque da chi dispone delle informazioni necessarie e deve essere sottoposta all approfondimento collegiale da parte degli aventi causa. La scheda 2 consente di valutare compiutamente i fattori di contenuto ( ad esempio carichi e ritmi di lavoro) e di contesto del lavoro (autonomia decisionale e controllo, conflitti interpersonali, ) Le risposte sono confrontate con indici di riferimento tratti da elaborazioni statistiche del Q-Bo. La scheda 2 viene compilata in maniera collegiale dai componenti il focus group. La scheda 3 è costituita dal giudizio del medico competente sulla base dei risultati della sorveglianza sanitaria e della conoscenza diretta dell azienda. La scheda 4 è finalizzata alla raccolta di altri indicatori oggettivi, quali i sintomi di malessere psicofisico; i sintomi vengono raccolti dal medico competente durante la sorveglianza sanitaria in 4

5 modo sistematico e standardizzato. La progressiva compilazione della scheda 4 permetterà nel tempo, al medico, di formulare un giudizio più oggettivo. Focus Group. Ai lavori del focus group partecipano il rappresentante del datore di lavoro, l RSPP, l RLS o l RLST e/o lavoratori aventi titolo e/o esperienza per i temi in discussione, il medico competente (ove previsto); a seconda delle necessità possono essere presenti anche altri specialisti. Nel focus group si dovrebbe creare un clima di fiducia e condivisione che consenta di riportare con trasparenza le problematiche conosciute, per questo motivo gli Autori sconsigliano al presenza del Datore di Lavoro. Si sottolinea che la presenza dell RLS/RLST o dei lavoratori è condizione necessaria per la validità della metodologia, così come le firme di tutti e la data della compilazione. I punteggi finali ottenuti per ogni scheda permettono di posizionare il risultato della scheda stessa in una griglia che individua tre livelli di rischio: basso, medio, alto. La somma dei punteggi attribuiti alle fasce di rischio per ciascuna scheda porta alla valutazione del rischio complessivo mantenendo le tre fasce di rischio. Si è ritenuto di assegnare maggiore rilevanza al risultato della valutazione del focus group, ottenuta attraverso al scheda 2 in base al presupposto che il rilievo attribuito ad un problema da parte delle figure della prevenzione aziendale sia da tenere in particolare considerazione. (IL MetodoV.I.S. Guida operativa a cura di Franco Sarto et. Al, 2011) Questionario Karasek La valutazione approfondita relativa alla percezione soggettiva dei lavoratori è stata realizzata attraverso la somministrazione del Questionario di Karasek (JCQ Questionnaire). Il questionario si basa sul modello domanda-controllo di Karasek che individua come fattore fondamentale nella spiegazione dello stress lavoro-correlato l interazione tra carico di lavoro e gamma di controlli disponibili all individuo. Secondo questo modello si distinguono quattro tipi di esperienze psicosociali al lavoro: lavori ad alto strain, lavori attivi, lavori a bassa domanda ed alto controllo, lavori passivi; i lavori da alto strain ( alto carico lavorativo bassa discrezionalità decisionale) creano un alta tensione psicologica negli individui. Come moderatore della relazione tra stress e richieste ambientali gli Autori inseriscono il supporto sociale, ossia le interazioni sociali di aiuto disponibili sul luogo di lavoro (Teorie & strumenti per lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni. Vol. IV a cura di De Carlo, N.A., 2004). Il questionario, costituito da 49 item che approfondiscono le aree di cui sopra (carico lavoro, controllo, supporto sociale) viene compilato individualmente, in forma anonima, la 5

6 somministrazione può essere effettuata in gruppo, previa una breve spiegazione delle modalità di compilazione. Ai soggetti viene chiesto di indicare su una scala Likert a 4 intervalli quanto l affermazione riportata descriva la loro esperienza lavorativa. 2.2 Tempi e metodi di realizzazione Il processo di valutazione è stato avviato con un momento informativo/formativo sulla valutazione dello stress lavoro correlato rivolto a tutti i soggetti coinvolti; secondo accordi intercorsi tra Datore di Lavoro e G. Quattro Servizi, nella fase di valutazione preliminare, sono stati coinvolti i seguenti soggetti: RSPP RLS Medico Competente Preposti Responsabile ufficio personale Consulenti esterni G. Quattro Servizi L incontro, svoltosi in data 4 ottobre 2010, ha visto la partecipazione del Datore di Lavoro; durante l incontro sono stati condivisi obiettivi, tempi e modalità di realizzazione del percorso di valutazione offrendo informazioni in merito al tema dello stress lavoro-correlato. Nel mese di ottobre, con la collaborazione del RSPP e del RLS è stato contattato l ufficio personale e sono state date le istruzione per la compilazione della scheda 1 (scheda indicatori oggettivi di ogni singola struttura operativa). E stata fatta una analisi delle mansioni presenti e si è scelto di effettuare la valutazione suddividendo i lavoratori in gruppi omogenei, individuando tre gruppi trasversali alle strutture (Intellettuale manager, intellettuale operativo e servizi generali) e due gruppi omogenei di lavoratori per ogni struttura: OSS (Operatori Socio Sanitari) e Infermieri. Nel mese di novembre 2011 sono stati realizzati i diversi focus group dei gruppi omogenei di lavoratori, complessivamente 9: FG_01 INTELLETTUALE MANAGER in data 22/11/2010; FG_02 INTELLETTUALE OPERATIVO in data 08/11/2010; FG_03 SERVIZI GENERALI in data 08/11/2010; FG_04 INFERMIERI RSA DI VIA BOTTA in data 22/11/2010; FG_05 INFERMIERI CASA SOGGIORNO DI VIA SAN ROCCO in data 08/11/2010; 6

7 FG_06 INFERMIERI RSA DI STRA in data 26/11/2010; FG_07 O.S.S. RSA DI VIA BOTTA in data 22/11/2010; FG_08 O.S.S. CASA SOGGIORNO DI VIA SAN ROCCO in data 08/11/2010; FG_09 O.S.S. RSA DI STRA in data 26/11/2010. Ogni focus group ha avuto la durata di circa 50 minuti; ha permesso la compilazione della Scheda 2 e la raccolta e verifica della Scheda 1 (compilata dall Ufficio Personale nelle settimane precedenti). L analisi e la valutazione delle Schede 1, 2, 3 del Metodo VIS ha permesso di ottenere la prima valutazione detta appunto valutazione preliminare condivisa con il Datore di Lavoro nell incontro del 31 gennaio In tale incontro sono stati anche ipotizzati tempi e modi di somministrazione del Questionario Karasek a tutti i dipendenti. La somministrazione del Questionario Karasek si è svolta nei mesi di aprile e maggio 2011; sono state previste, per ogni struttura, diverse date valide per la somministrazione così da favorire la partecipazione di tutti i dipendenti. Sono stati necessari 8 incontri, della durata di circa 45 minuti, così suddivisi: - RSA DI STRA il 12 aprile 2011; - RSA DI VIA BOTTA il 11, 13, 21 e 22 aprile; - CASA SOGGIORNO DI VIA SAN ROCCO il 2, 4 e 5 maggio 2011; Nel mese di giugno è stata effettuata l analisi dei dati emersi con la stesura del presente report finale. 3. RISULTATI Nelle pagine seguenti sono riportati i risultati ottenuti attraverso il processo di valutazione attuato; la ricchezza delle informazioni raccolte grazie all integrazione di dati oggettivi e dati soggettivi ha permesso di andare oltre la mera classificazione del livello di rischio (peraltro indicato per ogni focus group) individuando le aree più critiche per ciascun gruppo omogeneo di lavoratori e, di conseguenza, le ipotesi di intervento. Nella prima parte del capitolo vengono presentati i dati relativi al Metodo VIS: in ogni pagina vengono riportate le tabelle con i valori numerici relativi alla specifica valutazione e un breve commento esplicativo; nella seconda parte riportiamo i risultati ottenuti con il Questionario Karasek. 7

8 3.1 Risultati Metodo VIS Le tabelle presentate sono le seguenti: Tab.1 Risultati Scheda 1 - indicatori oggettivi, distinti per struttura Pag. 6 Tab. 2 Risultati Scheda 2 - indicatori soggettivi distinti per focus group Pag. 7 Tab. 3 Risultato Scheda 3 giudizio medico competente Pag. 8 Tab. 4 Valutazione complessiva finale Intellettuale Manager Pag. 9 Tab 5 Valutazione complessiva finale Intellettuale Operativo Pag. 10 Tab. 6 Valutazione complessiva finale Servizi Generali Pag. 11 Tab. 7 Valutazione complessiva finale Infermieri San Rocco Pag. 12 Tab. 8 Valutazione complessiva finale OSS San Rocco Pag. 13 Tab. 9 Valutazione complessiva finale Infermieri Via Botta Pag. 14 Tab. 10 Valutazione complessiva finale OSS Via Botta Pag. 15 Tab. 11 Valutazione complessiva finale Infermieri Strà Pag. 16 Tab. 12 Valutazione complessiva finale OSS Strà Pag. 17 Tab. 13 Tabella riassuntiva e aree critiche per ogni focus group Pag.18 8

9 TAB. 1 Scheda 1 indicatori oggettivi Classificazione punteggi: DA 0 A 7 DA 8 A 16 SUPERIORE A 16 BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO RISCHIO Risultati: sede punteggio classificazione SAN ROCCO 14/32 MEDIO RISCHIO BOTTA 12/32 MEDIO RISCHIO STRA 14/32 MEDIO RISCHIO Commento: Nella Scheda 1 - composta di item oggettivi fra i quali assenteismo, infortuni, tipologia del lavoro, nonché elementi di responsabilità sociale d impresa e sistemi di gestione della sicurezza le tre strutture si collocano tutte nella fascia di Rischio Medio. Va però precisato che nella scheda 1 ad alcuni indicatori è stato attribuito un punteggio superiore rispetto ad altri in relazione all importanza rilevata nella letteratura specialistica di riferimento e ai primi risultati degli studi di correlazione condotti tra il Metodo V.I.S. e il Test Q-Bo; infatti, trattandosi di struttura socio sanitaria, il punteggio risente particolarmente dell indicatore nr. 5 - tipologie di aziende e lavorazione. 9

10 Classificazione punteggi: Tab. 2 SCHEDA 2 indicatori soggettivi DA 0 A 6 DA 7 A 13 SUPERIORE A 13 RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO Risultati: focus group punteggio classificazione Intellettuale operativo 8 RISCHIO MEDIO Servizi generali 8 RISCHIO MEDIO Infermieri S.Rocco 10 RISCHIO MEDIO OSS S.Rocco 4 RISCHIO BASSO OSS Via Botta 8 RISCHIO MEDIO Infermieri Via Botta 12 RISCHIO MEDIO Intellettuale Manager 8 RISCHIO MEDIO Infermieri Strà 4 RISCHIO BASSO OSS Strà 4 RISCHIO BASSO Commento: I focus group si sono svolti in un clima di collaborazione e partecipazione attiva; come suggerito dagli autori si è scelto di non coinvolgere il DdL e questo ha probabilmente favorito il coinvolgimento dei partecipanti che hanno dimostrato interesse e desiderio di approfondimento. Tutte le domande sono state affrontate con attenzione e precisione e, anche laddove emergevano criticità o problemi, questi venivano posti in modo costruttivo, mai polemico o distruttivo. Clima positivo, non si è riscontrato risentimento verso l organizzazione o disinteresse e insofferenza.. 10

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12 TAb. 4 Valutazione Complessiva Finale INTELLETTUALE MANAGER Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Dal focus group emergono come più sentiti i problemi relativi alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ed, in particolare, la tendenza a portarsi a casa le preoccupazioni legate al lavoro; rispetto al tema autonomia/controllo del lavoro viene segnalato il rischio di non controllare la qualità del servizio erogato a causa del carico di lavoro e dell incidenza di eventi imprevisti da gestire nella quotidianità. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 12

13 Tab. 5 Valutazione Complessiva Finale INTELLETTUALE OPERATIVO Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Dal focus group emergono come più sentiti i problemi relativi alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con desiderio di maggiore supporto e sostegno da parte dell Organizzazione alle esigenze del personale femminile. Si segnala conflittualità tra colleghi. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 13

14 Tab. 6 Valutazione Complessiva Finale SERVIZI GENERALI Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Durante il focus group si è reso necessario, per alcune domande, distinguere la valutazione del gruppo manutentori ; se in generale si possono classificare come servizi generali e, nonostante, il punteggio finale sia comunque Rischio Medio si possono evidenziare alcune peculiarità. Nel gruppo Manutentori si è evidenziato soprattutto il tema della crescita professionale: il gruppo auspica maggiore possibilità di crescita sia in termini formativi sia in termini economici; inoltre si segnalano come fattori di rischio alcune caratteristiche intrinseche del lavoro quali il dover tenere a mente molte informazioni contemporaneamente e il dover risolvere spesso problemi nuovi. Tutto il gruppo indica come altro fattore di rischio lo scarso coinvolgimento nei processi organizzativi. 14

15 Tab. 7 Valutazione Complessiva Finale INFERMIERI SAN ROCCO Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Nel focus group emergono come principali fattori di stress alcune caratteristiche intrinseche del lavoro ( quali ad esempio il dover tenere a mente molte informazioni contemporaneamente) e il tema dell autonomia/controllo intesa come la costante necessità di trovare un costante equilibrio tra gli aspetti del lavoro non modificabili e il proprio ritmo di lavoro. Nell area ruoli organizzativi si segnala come a volte le mansioni assegnate vengano percepite come superiori alle competenze possedute. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 15

16 TAb. 8 Valutazione Complessiva Finale O.S.S. SAN ROCCO Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Dal focus group risultano le seguenti aree critiche: interfaccia casa-lavoro e quindi conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e crescita professionale intesa sia come crescita formativa sia come crescita economica. 16

17 Tab. 9 Valutazione Complessiva Finale INFERMIERI VIA BOTTA Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Nel focus group emergono come principali fattori di stress alcune caratteristiche intrinseche del lavoro ( quali ad esempio il dover tenere a mente molte informazioni contemporaneamente) e il tema dell autonomia/controllo intesa come la costante necessità di trovare un costante equilibrio tra gli aspetti del lavoro non modificabili e il proprio ritmo di lavoro. Nell area ruoli organizzativi si segnala come a volte le mansioni assegnate vengano percepite come superiori alle competenze possedute. Vengono segnalate difficoltà nelle relazioni verticali superiori/collaboratori. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 17

18 Tab. 10 Valutazione Complessiva Finale O.S.S. VIA BOTTA Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Nel focus group emergono come principali fattori di stress alcune caratteristiche intrinseche del lavoro ( quali ad esempio il dover tenere a mente molte informazioni contemporaneamente) e il tema dell autonomia/controllo intesa come la costante necessità di trovare un costante equilibrio tra gli aspetti del lavoro non modificabili e il proprio ritmo di lavoro. Vengono segnalate difficoltà nelle relazioni verticali superiori/collaboratori. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 18

19 Tab. 11 Valutazione Complessiva Finale INFERMIERI STRA Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Emerge come area critica quella relativa alla diade autonomia/controllo intesa come la costante necessità di trovare un equilibrio tra gli aspetti del lavoro non modificabili e il proprio ritmo di lavoro. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 19

20 TAb. 12 Valutazione Complessiva Finale O.S.S. STRA Ipotizzando che ogni scheda al suo interno abbia tre livelli di rischio e rispettando la condizione di dare alla scheda 2 il peso maggiore (50%), rispetto alle schede 1 e 3 (25% ciascuna), si creano i seguenti valori di riferimento. RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO SCHEDA SCHEDA SCHEDA SOMMANDO i punteggi di riferimento si ottiene la seguente valutazione FINALE: 0-1 RISCHIO BASSO 2-3 RISCHIO MEDIO MAGGIORE DI 3 RISCHIO ALTO Commento: Emerge come area critica quella relativa alla diade autonomia/controllo intesa come la costante necessità di trovare un costante equilibrio tra gli aspetti del lavoro non modificabili e il proprio ritmo di lavoro. Nell area gestione delle diversità emerge una criticità nell ambito opportunità donne (sottolineiamo che incide in particolare la domanda relativa a presenza o meno di asili nido aziendali o convenzionati). 20

21 TAb. 13 Tabella Riassuntiva E Aree Critiche Valutazione Complessiva FOCUS GROUP Intellettuale operativo Intellettuale Manager Servizi generali Infermieri S.Rocco O.S.S. S. Rocco O.S.S. Via Botta Infermieri Via Botta Infermieri Stra O.S.S. Stra VALUTAZIONE RISCHIO RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO MEDIO RISCHIO BASSO RISCHIO BASSO AREE CRITICHE Caratteristiche del lavoro, relazioni fra colleghi, opportunità donne, interfaccia casa-lavoro. Autonomia/controllo sul lavoro, processi partecipativi, opportunità donne, interfaccia casa-lavoro Caratteristiche del lavoro, processi partecipativi, crescita professionale, ruoli organizzativi. Caratteristiche del lavoro, autonomia/controllo sul lavoro, opportunità donne, interfaccia casa-lavoro, ruoli organizzativi. Crescita professionale, interfaccia casa-lavoro. Caratteristiche del lavoro, autonomia/controllo sul lavoro, relazione superiori/collaboratore, opportunità donne. Caratteristiche del lavoro, autonomia/controllo sul lavoro, relazione superiori/collaboratore,crescita professionale, opportunità donne, ruoli organizzativi. Autonomia/controllo sul lavoro, opportunità donne. Autonomia/controllo sul lavoro, opportunità donne. 21

22 3.2 Risultati Questionario JCQ Karasek Premessa - il modello teorico di riferimento: il criterio utilizzato nella valutazione Nella società industriale americana degli anni '70, l'ingegnere e psicologo americano R. Karasek teorizza un modello dello stress organizzativo che per la prima volta integra in un unico schema l'azione sinergica delle richieste lavorative (Job demand) e dei livelli di autonomia decisionale (control) nella genesi dello stress: " una corretta analisi deve distinguere tra due importanti elementi dell'ambiente lavorativo: 1) la domanda (job demand) posta al lavoratore e 2) la discrezionalità permessa al lavoratore nel decidere come affrontare tale domanda". Le due dimensione implicate si riferiscono a: - la domanda lavorativa (job demand, JD): impegno lavorativo richiesto ovvero i ritmi di lavoro, la natura impositiva dell'organizzazione, il numero di ore lavorative e le eventuali richieste incongruenti; - l'autonomia decisionale (decision latitude, DL), che viene definita dalla possibilità di imparare cose nuove, dal grado di ripetitività dei compiti e dall'opportunità di valorizzare le proprie competenze, e dal livello di controllo dell'individuo sulla programmazione ed organizzazione del lavoro. Dicotomizzando in base alla mediana le due principali dimensioni lavorative (domanda vs. controllo), e ponendole su assi ortogonali, il modello di Karasek e collaboratori rende possibile descrivere anche graficamente gli ambienti di lavoro in base a 4 categorie di esposizione: Low strain; Active; Passive; High strain. Secondo questo schema interpretativo, la percezione di vivere una condizione lavorativa caratterizzata da elevata domanda congiuntamente ad un basso controllo sul compito (high strain) è classificata come la situazione più avversa, caratterizzata da fatica, ansia, depressione, esaurimento, malattie psicologiche, e ad elevato rischio di malattie cardiovascolari. 1 Nelle più recenti elaborazioni del modello non solo è possibile individuare i fattori di rischio ma anche i fattori di protezione quali ad esempio il supporto sociale. Il supporto sociale (social support, SS) fa riferimento alla percezione di ricevere o meno supporto da parte di colleghi e superiori, aspetto capace di moderare la percezione di richieste lavorative non adeguate. La presenza di "altri" amichevoli sul lavoro sarebbe un elemento positivo per il benessere psicologico dei lavoratori: vi è testimonianza in letteratura del fatto che il supporto sociale protegge dallo sviluppo di disturbi psicologici, agendo contro stressors e avversità, elemento quasi terapeutico per chi ha già sviluppato sintomi di qualche genere (si pensi ad esempio a tutte le esperienze dei gruppi di auto-aiuto). La valenza delle quattro condizioni lavorative individuate dal Job-Control Model (active, passive, low strain, high strain) verrebbe, così, moderata dalla presenza o assenza della dimensione del supporto sociale. In quanto risorsa ulteriore per fronteggiare lo stress lavorativo, il supporto sociale esercita un effetto modulatore (buffer), capace di attenuare, laddove presente, e potenziare, qualora assente o non adeguatamente disponibile, la relazione fra esposizione a stress e outcomes di salute (Cohen, 1985). Numerose evidenze internazionali evidenziano un maggiore rischio di malattie cardiovascolari nei gruppi connotati da una elevata domanda lavorativa, da una bassa possibilità decisionale (DL) e da un basso supporto sociale da parte di colleghi e capi (Belkic, 2004) 2. 1 Indagine ISPESL (2006). Indagine pilota conoscitiva sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro relativa ad una realtà regionale: Veneto, pag Indagine ISPESL (2006). Indagine pilota conoscitiva sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro relativa ad una realtà regionale: Veneto, pag

23 Questionari somministrati I questionari del Karasek somministrati ai dipendenti e raccolti sono: Questionari raccolti a San Rocco: 70 Questionari raccolti a Botta: 44 Questionari raccolti a Stra : 18 Totale: 132 Tabella inserimento questionari: Gruppi omogenei di lavoratori questionari inseriti di cui non validi * Questionari validi INTELLETTUALE (trasversale alle tre strutture) SERVIZI GENERALI (trasversale alle tre strutture) INFERMIERI SAN ROCCO OSS SAN ROCCO INFERMIERI BOTTA OSS BOTTA INFERMIERI STRA OSS STRA TOTALE NON INSERITO CAUSA MANCANZA DATI DI BASE. * Si considerano questionari non validi quelli in cui i lavoratori non hanno risposto ad alcune domande necessarie per la definizione delle variabili 23

24 Variabili descrittive del campione Diagramma per: Età indefinita da 14 a 24 anni da 25 a 34 anni da 35 a 44 anni da 45 a 55 anni da 56 a 65 anni Età Numero Perc. Perc. validi indefinita 5 3,82% -- da 14 a 24 anni 1 0,76% 0,79% da 25 a 34 anni 12 9,16% 9,52% da 35 a 44 anni 46 35,11% 36,51% da 45 a 55 anni 56 42,75% 44,45% da 56 a 65 anni 11 8,40% 8,73% TOTALE ,00% 100,00% 24

25 Diagramma per: Sesso indefinito Maschio Femmina Sesso Numero Perc. indefinito 0 Maschio 26 19,85% Femmina ,15% TOTALE ,00% 25

26 Diagramma per: Anzianità nella mansione attuale indefinita fino a 3 anni da 4 a 9 anni 10 e più anni Anzianità nella mansione attuale Numero Perc. Perc. validi indefinita 4 3,05% -- fino a 3 anni 11 8,40% 8,66% da 4 a 9 anni 25 19,08% 19,69% 10 e più anni 91 69,47% 71,65% TOTALE ,00% 100,00% 26

27 Diagramma per: Professione attuale indefinito infermieri, tecnici sanitari altro... impiegati di concetto dirigenti, imprenditori, legislatori, amministratori impiegati esecutivi Professione attuale Numero Perc. Perc. validi indefinito 4 3,05% -- infermieri, tecnici sanitari 18 13,74% 14,17% altro ,81% 77,17% impiegati di concetto 6 4,58% 4,72% dirigenti, imprenditori, legislatori, amministratori 1 0,76% 0,79% impiegati esecutivi 4 3,06% 3,15% TOTALE ,00% 100,00% 27

28 Diagramma per: Attività lavorativa Infermieri Stra O.S.S. Botta Infermieri Botta O.S.S. San Rocco Infermieri San Rocco Servizi generali Intellettuale O.S.S. Stra Attività lavorativa Numero Perc. Infermieri Stra 3 2,29% O.S.S. Botta 30 22,90% Infermieri Botta 8 6,11% O.S.S. San Rocco 53 40,46% Infermieri San Rocco 7 5,34% Servizi generali 7 5,34% Intellettuale 11 8,40% O.S.S. Stra 12 9,16% TOTALE ,00% 28

29 Diagramma per: Grado di scolarità indefinito elementare scuola media inferiore scuola media superiore diploma laurea post-laurea Grado di scolarità Numero Perc. Perc. validi indefinito 7 5,34% -- elementare 3 2,29% 2,42% scuola media inferiore 51 38,93% 41,13% scuola media superiore 32 24,43% 25,81% diploma 27 20,61% 21,77% laurea 9 6,87% 7,26% post-laurea 2 1,53% 1,61% TOTALE ,00% 100,00% 29

30 Metodologia e criteri statistici utilizzati La valutazione dello stress organizzativo è stato ottenuta utilizzando il tradizionale approccio "quadrant term" di Karasek, usando come punti di cut-off le mediane riportate dallo studio pilota del Veneto (ISPESL, 2006), riferite ad un campione di 2174 soggetti, che lavoravano in 30 aziende del Veneto. Ciò per garantire una taratura statisticamente valida. Le mediane dei due score considerati sono appunto quelle relative alle macrovariabili decision latitude (DL, mediana=66); e job demand (JD, mediana=32). Per quanto concerne cut off relativo al social support (SS) ci si è avvalsi del punteggio medio (SS, media=20). Criteri di categorizzazione: Nel gruppo "high strain" sono stati classificati individui che avevano uno score maggiore della mediana per la scala di JD e minore o uguale alla mediana di DL, La condizione "passive" è stata determinata quando entrambi gli score, JD e DL, erano uguali o inferiori alle corrispondenti mediane; La condizione "active" quando gli score erano superiori alle mediane di entrambe le dimensioni; La condizione "low strain" quando i livelli di JD erano uguali o inferiori alla mediana e quelli di DL superiori alla mediana. I dati sono stati analizzati utilizzando il pacchetto software DoVaRisk di SBG software engineering. 30

31 'JOB STRAIN' MODEL di Karasek DECISION LATITUDE (DL) JOB DEMAND (JD)

32 Statistiche descrittive: la media dei soggetti nelle tre macrovariabili suddivisa per Attività lavorativa Decision Latitude (autonomia decisionale) N Media Deviazione standard Errore standard Infermieri Stra 3 (su 3) 72,00 1,15 0,67 70,00 76,00 O.S.S. Botta 29 (su 30) 63,79 0,70 0,13 48,00 80,00 Infermieri Botta 7 (su 8) 67,43 7,02 2,65 36,00 86,00 O.S.S. San Rocco 46 (su 53) 65,35 0,20 0,03 44,00 84,00 Infermieri San Rocco 6 (su 7) 71,00 2,86 1,17 50,00 86,00 Servizi generali 7 (su 7) 67,14 0,32 0,12 44,00 84,00 Intellettuale 11 (su 11) 72,18 2,47 0,74 52,00 90,00 O.S.S. Stra 12 (su 12) 69,83 1,20 0,35 42,00 84,00 Min Max Job Demand (domanda lavorativa) N Media Deviazione standard Errore standard Infermieri Stra 3 (su 3) 30,33 1,54 0,89 25,00 33,00 O.S.S. Botta 24 (su 30) 42,13 1,40 0,29 24,00 52,00 Infermieri Botta 7 (su 8) 38,14 5,72 2,16 23,00 45,00 O.S.S. San Rocco 43 (su 53) 38,02 1,07 0,16 22,00 53,00 Infermieri San Rocco 7 (su 7) 34,29 1,40 0,53 24,00 43,00 Servizi generali 6 (su 7) 35,50 4,29 1,75 28,00 46,00 Intellettuale 10 (su 11) 34,70 0,41 0,13 31,00 42,00 O.S.S. Stra 12 (su 12) 34,42 2,19 0,63 21,00 51,00 Min Max Social Support (supporto sociale) N Media Deviazione standard Errore standard Infermieri Stra 3 (su 3) 25,67 0,38 0,22 22,00 30,00 O.S.S. Botta 28 (su 30) 21,00 1,51 0,29 12,00 30,00 Infermieri Botta 8 (su 8) 19,75 1,86 0,66 14,00 25,00 O.S.S. San Rocco 49 (su 53) 23,57 0,92 0,13 14,00 32,00 Infermieri San Rocco 6 (su 7) 25,17 0,34 0,14 22,00 27,00 Servizi generali 7 (su 7) 23,14 0,70 0,27 19,00 27,00 Intellettuale 11 (su 11) 23,00 2,71 0,82 14,00 29,00 O.S.S. Stra 12 (su 12) 28,17 0,24 0,07 20,00 32,00 Min Max

33 Le dimensioni del grafico Frequenze assolute soggetti sulle dimensioni JOB DEMAND e DECISION LATITUDE Su 131 soggetti che hanno risposto al questionario ha dato risposte valide il 76,34% dei soggetti (n = 100). Job Demand (domanda lavorativa) Basso Medio Alto Totale Decision Latitude (Autonoma decisionale) Basso Alto Totale n.12 soggetti "Low Strain" (9,2%): ovvero in una condizione di basso stress, dove il lavoratore percepisce di avere molto controllo ed una domanda lavorativa bassa. n.13 soggetti "Passive" (9,9%): ovvero che si trovano in situazioni di lavoro che respingono le eventuali iniziative dei lavoratori, con conseguente mancanza di stimoli e di apprendimento. n.41 soggetti "High Strain" (31,3%): ovvero una condizione di elevato stress, dove il lavoratore percepisce di avere poco controllo ed una domanda lavorativa elevata. Questa condizione è da allarme rosso perché associata a fatica, ansia, depressione, esaurimento, malattie psicologiche (associati ad assenza per malattia). n.39 soggetti "Active" (29,8%): ovvero in una situazione caratterizzata da stress medio, con apprendimento, crescita e aumento nella motivazione per il lavoro che si sta facendo. 33

34 Decision Latitude (autonomia decisionale) Basso [52,07%] Alto [47,93%] Job Demand (domanda lavorativa) Basso [19,08%] Medio [2,29%] Alto [64,12%] Indefinito [14,50%] 34

35 Social Support (supporto sociale) Basso [20,16%] Medio [6,45%] Alto [73,39%] 35

36 Attività lavorativa attuale e livelli critici: aree in cui indirizzare possibili interventi di prevenzione Decision Latitude (autonomia decisionale) Attività lavorativa Total Infermieri Infermieri O.S.S. Botta Stra Botta Basso Alto Total Decision Latitude (autonomia decisionale) Attività lavorativa Total O.S.S. San Rocco Infermieri San Rocco Servizi generali Basso Alto Total Decision Latitude (autonomia decisionale) Attività lavorativa Total Intellettuale O.S.S. Stra Basso Alto Total Attività lavorativa Total Infermieri Infermieri O.S.S. Botta Stra Botta Job Demand Basso (domanda Medio lavorativa) Alto Total Attività lavorativa Total O.S.S. San Rocco Infermieri San Rocco Servizi generali Job Demand Basso (domanda Medio lavorativa) Alto Total

37 Attività lavorativa Total Intellettuale O.S.S. Stra Job Demand Basso (domanda Medio lavorativa) Alto Total Social Support (supporto Attività lavorativa Total Infermieri Infermieri O.S.S. Botta Stra Botta Basso Medio sociale) Alto Total Social Support (supporto Attività lavorativa Total O.S.S. San Rocco Infermieri San Rocco Servizi generali Basso Medio sociale) Alto Total Social Support (supporto Attività lavorativa Total Intellettuale O.S.S. Stra Basso Medio sociale) Alto Total

38 Valutazione dell'effetto 'buffer': quale supporto sociale per i soggetti che percepiscono la propria mansione ad alto rischio di stress? Supporto Sociale basso Soggetti nel quadrante High Strain (DL Low & mean (+ JD High) Supporto Sociale alto Supporto Sociale indef Dei n.38 soggetti individuati come a rischio ('high strain'): - n.20 soggetti percepiscono un supporto sociale fra colleghi e superiori elevato. - n.18 soggetti percepiscono un supporto sociale fra colleghi e superiori basso e pertanto non possono contare su fattori di protezione. I risultati della valutazione dei rischi psico-sociali a stress lavorativo Elenco per attività lavorative Attività lavorativa Basso SS Alto SS Indef. SS Totale Infermieri Stra O.S.S. Botta Infermieri Botta O.S.S. San Rocco Infermieri San Rocco Servizi generali Intellettuale O.S.S. Stra SS = Social Supporto (Supporto sociale) Totale

39 La frequenza generale di riferimento rilevata da ISPESL nell indagine del 2006 per quanto concerne l incidenza di high strain (indagata con il questionario di Karasek) è pari a 26.6% nell intero campione di lavoratori. Nella tabella sottostante è riportata la distribuzione del campione di riferimento quale standardizzazione (Ricerca ISPESL) rispetto alle percentuali di incidenza 'high strain'. I ranghi percentili (statistica non parametrica) indicano la posizione relativa dell azienda in confronto alle aziende del campione di standardizzazione ISPESL. Num. validi 105 Mediano 24,0350 Percentili ,0000 0,0000 7,2820 9, , , , , , , , ,1610 Percentuale aziende 'high strain' ISPESL 2006 La presente azienda, che ha ottenuto l incidenza del 39,05% di soggetti 'high strain', si colloca nel rango tra il OTTANTESIMO ed il NOVANTESIMO percentile: ha pertanto punteggi critici superiori al 75-70% delle aziende del campione generale di riferimento. 39

40 Gli aspetti più significativi rispetto alla valutazione con il metodo Karasek riguardano i seguenti dati: 1. La categoria degli operatori socio-sanitario (OSS) si caratterizza per bassa autonomia decisionale e alto carico di lavoro rientrando quindi, per la maggior parte dei soggetti, nella fascia ad alto rischio. In particolare si colloca nella fascia Bassa Autonomia decisionale: il 50% degli OSS di Stra; il 75,86% degli OSS di Via Botta e il 65% degli OSS di San Rocco. Si collocano nella fascia Alta Domanda Lavorativa: il 50% degli OSS di Stra; il 87,5% degli OSS di Via Botta; il 76,7% degli OSS di San Rocco. 2. Tutti i soggetti che lavorano nella sede di Strà si collocano nella fascia corrispondente ad Alto supporto Sociale e possono quindi contare su questo importante fattore di protezione. 3. Il 43% degli O.S.S. di Via Botta si collocano nella fascia Basso Supporto Sociale e non possono quindi contare su questo importante fattore di protezione. (12 soggetti su 28) 4. L 81,6% degli OSS di San Rocco e il 100% degli infermieri di San Rocco si collocano nella fascia Alto Supporto Sociale e possono quindi contare su questo importante fattore di protezione. 40

41 4. COMMENTO E PROPOSTE MIGLIORATIVE 4.1 Commento Integrando le informazioni ottenute con le due metodologie di valutazione è possibile far emergere le aree critiche e con ciò individuare opportuni e mirati interventi migliorativi. In particolare riprendendo le aree critiche emerse nella valutazione con il metodo VIS è possibile individuare le fasce di soggetti che sono risultati più a rischio (ad esempio gli operatori socio sanitari) e individuare gli interventi più idonei. E interessante osservare come i dati del metodo VIS concordino con quanto emerso nel Karasek, ad esempio laddove emerge come area critica nella struttura di Via Botta (in maniera trasversale per gli OSS e per gli infermieri) l area denominata processi sociali ed in particolare la relazione superiori/collaboratore ; ricordiamo come nel Karasek questa struttura evidenziasse minore supporto sociale. Trasversalmente a vari focus group del Metodo VIS è emersa come critica l area autonomiacontrollo sul lavoro; la criticità dell area supporta ed è supportata dai risultati del Questionario Karasek che focalizza parte della sua attenzione proprio sulla percezione di autonomia dei lavoratori individuandolo come un importante fattore stressogeno. Trasversalmente a tutti i focus group (eccetto i Servizi Generali) risultano critiche le aree opportunità donne e interfaccia casa lavoro. 4.2 Proposte Migliorative Il primo intervento da realizzare, propedeutico alla riuscita di qualsiasi altro intervento migliorativo, consiste nella condivisione dei risultati ottenuti con tutti gli attori coinvolti nel processo valutativo; la corretta restituzione dei risultati abitua le persone a riflettere, le stimola all impegno e alla proposizione, le predispone agli eventuali processi di cambiamento. Al contrario una mancata restituzione genera sfiducia verso l organizzazione comunicando il timore di confrontarsi sui dati emersi. (Salute Organizzativa, Avallone F., Paplomatas A., 2005) Si ritiene quindi fondamentale organizzare dei momenti informativi/formativi nei quali, oltre alla presentazione dei risultati, sia previsto un momento di scambio e confronto reciproco sulle tematiche oggetto dell indagine. Rispetto alle singole aree individuate come particolarmente critiche nella maggioranza dei focus group si ritiene importante nella predisposizione degli interventi migliorativi fare riferimento alle indicazioni riportate nella Scheda 5 del Metodo V.I.S. (vedi allegato); gli Autori hanno infatti 41

42 individuato per ogni area di indagine gli interventi migliorativi più adeguati e i risultati attesi da una corretta implementazione di detti interventi migliorativi. Di seguito sono state riportate alcune indicazioni, tratte dalla Scheda 5, relative alle aree maggiormente critiche; si rimanda allo strumento allegato per un approfondimento. Opportunità donne / interfaccia casa lavoro: avviare una valutazione sulla opportunità/possibilità di realizzare servizi di assistenza ai bambini attraverso la realizzazione di un asilo nido aziendale e/o l attivazione di convenzioni con enti del territorio (cooperative sociali o associazioni di volontariato che si occupano di doposcuola, attività ricreative per minori, baby-sitting); organizzare turni di lavoro che favoriscano il car sharing (più lavoratori che possono utilizzare la stessa auto); verificare la possibilità di migliorare i servizi alla persona (mense, trasporti, ). Autonomia/controllo sul lavoro: realizzazione di un attenta attività formativa diretta alla maggiore sensibilizzazione sugli obiettivi e sui livelli di qualità richiesti, nonché sulla condivisione delle procedure così da favorire un maggior senso di appartenenza e partecipazione. Processi sociali (e quindi con particolare riferimento alla struttura di Via Botta): si propone la realizzazione di percorsi formativi per tutto il personale favorendo l acquisizione di competenze, di tecniche e di abilità necessarie per gestire la convivenza organizzativa, con particolare riferimento alle tematiche del conflitto, della negoziazione e delle abilità sociali. Potenziare l intervento specialistico individuale incentivando la sorveglianza medica (per esempio incrementando le visite su richiesta del lavoratore, oltre a quelle previste dai protocolli sanitari) e un servizio d ascolto dedicato ai dipendenti realizzato, preferibilmente, da un consulente esterno all azienda. Particolarmente efficace la realizzazione di un percorso di Training Autogeno che favorisce il recupero di energie, i rapporti interpersonali e migliora l efficienza riducendo gli infortuni. Quanto suesposto nel presente capitolo sono proposte individuate dal gruppo di lavoro del consulente esterno G. Quattro Servizi, spetta al Datore di Lavoro indicare le misure di prevenzione e protezione attuate e programmare le misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, l individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, dotati di adeguate competenze e poteri. 42

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