MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 1 Ottobre 2012, n Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Trattamento di fine

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1 MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 1 Ottobre 2012, n Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Trattamento di fine rapporto Nel trattamento di fine rapporto è compreso il controvalore dell uso dell autovettura aziendale utilizzata anche per motivi personali, le relative spese di assicurazione e accessorie nonché le polizze assicurative stipulate dal datore di lavoro a favore del lavoratore. Non spetta, invece, l indennità sostitutiva per ferie non godute da parte del dirigente che aveva la possibilità di autodeterminarsi i periodi di riposo, salvo che non provi le circostanze eccezionali che ne impedirono la fruizione. Corte di Cassazione Sez. Lav. 21 Settembre 2012, n (Pres. Vidiri; Rel. Napoletano) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Licenziamento Assenza di giusta causa Ricerca di una nuova occupazione Risarcimento danno In materia di risarcimento danno per illegittimo licenziamento, l onere della ordinaria diligenza nella ricerca di un nuovo impiego deve 1

2 considerarsi compiuto dal lavoratore con l iscrizione nelle liste di collocamento, mentre è compito del debitore dimostrare l esistenza di ulteriori elementi significativi dell assenza dell ordinaria diligenza 1. Corte di Cassazione Sez. Lav. 18 Settembre 2012, n Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dirigente Gravi irregolarità nell esecuzione dell incarico Garanzie procedimentali Mancato rispetto - Licenziamento Illegittimo È illegittimo il licenziamento in tronco del dirigente, accusato di aver commesso gravi irregolarità nell esecuzione del proprio lavoro all interno dell azienda, qualora risulti accertato il mancato rispetto delle garanzie procedimentali dettate dall art. 7, commi 2 e 3, L. 300/1970, che devono trovare applicazione tanto nella eventualità in cui il licenziamento sia avvenuto perché il datore di lavoro ha addebitato al dirigente un comportamento negligente o comunque colpevole, quanto in quella in cui ritenga siano state poste in essere condotte suscettibili di far venire meno la fiducia. Corte di Cassazione Sez. Lav. 14 Settembre 2012, n Cass., 11/03/2010, n 5862; Cass., 11/05/2005, n

3 Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente - Compimento di attività privata durante l assenza da lavoro per infortunio - Licenziamento per giusta causa Non sussiste Illegittimo il licenziamento, con conseguente reintegra nel posto di lavoro e risarcimento danni, del dipendente trovato durante il periodo di malattia per infortunio a svolgere attività privata non inibita dalla prescrizione di astensione dal lavoro e di riposo 2. Corte di Cassazione Sez. Lav. 13 Settembre 2012, n (Pres. Lamorgese; Rel. Tria) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Frasi offensive nei confronti del datore di lavoro Reato di ingiuria Non sussiste Licenziamento Illegittimo Illegittimo il licenziamento disciplinare applicato al lavoratore per aver rivolto frasi offensive nei riguardi del datore di lavoro, soprattutto quando il comportamento del dipendente, vagliato in sede penale quale ingiuria, sia 2 In tema di licenziamento per giusta causa,la condotta del lavoratore che, in ottemperanza delle prescrizioni del medico curante, si sia allontanato dalla propria abitazione e abbia ripreso a compiere attività della vita privata, la cui gravosità non è comparabile con quella di una attività lavorativa piena, senza svolgere una ulteriore attività lavorativa non configura un inadempimento ai danni del datore di lavoro è a carico del datore di lavoro la dimostrazione che, in relazione agli impegni lavorativi attribuiti al dipendente, il suddetto comportamento contrasti con gli obblighi di buona fede e correttezza nell esecuzione del rapporto di lavoro. 3

4 stato ritenuto non punibile perché provocato da una condotta mobbizzante del datore di lavoro. Corte di Cassazione Sez. Lav. 11 Settembre 2012, n Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Dipendente Insulto Licenziamento Reintegrazione Ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro il dipendente di un azienda, all interno della quale ricopriva anche un incarico sindacale, che ha dato dello sbruffone all amministratore unico rifiutando di ricevere la documentazione sulle procedure di mobilità concernenti anche la sua posizione. La reazione verbale non ha una gravità tale da determinare il licenziamento in quanto espressione di una dura protesta istintiva manifestata dal lavoratore nel ruolo di sindacalista a fronte delle scelte imprenditoriali di riduzione del personale e in un momento di particolare conflittualità fra le parti. Corte di Cassazione Sez. Lav. 7 Settembre 2012, n (Pres. Roselli; Rel. Amoroso) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Part time Modifica dell orario con decisione unilaterale del datore di lavoro Illegittima 4

5 Comportamenti gravemente inadempienti del lavoratore Licenziamento Legittimo È illegittima la modifica unilaterale dell orario di lavoro part time ad opera del datore di lavoro. Secondo l orientamento giurisprudenziale della Cassazione, le c.d. clausole elastiche, che permettono al datore di lavoro di richiedere a comando la prestazione lavorativa dedotta in un contratto part time, sono illegittime. Dall accertata illegittimità di tali clausole non deriva l invalidità del contratto part time, né la trasformazione in contratto a tempo indeterminato, ma soltanto l integrazione del trattamento economico, atteso che la disponibilità del dipendente alla chiamata del datore di lavoro, anche se non equiparabile al lavoro effettivo, va sempre adeguatamente compensata 3. È legittimo il licenziamento della lavoratrice che a seguito della decisione unilaterale del datore di lavoro di modificare l orario di lavoro part - time, anziché rifiutare motivatamente la prestazione o accettarla chiedendo però l accertamento della illegittimità, pone in essere tutta una serie di comportamenti negligenti, non collaborativi, costituenti gravi inadempimenti, idonei a far venire meno la fiducia del datore di lavoro circa la corretta esecuzione degli obblighi di servizio. 3 Cass., Sez. Lav., 23/01/2009, n

6 Corte di Cassazione Sez. Lav. 5 Settembre 2012, n (Pres. G. Vidiri; Rel. A. filabozzi) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Maternità Mancato pagamento di una mensilità - Rifiuto della lavoratrice di riprendere l attività lavorativa dopo la maternità Comportamento sproporzionato rispetto all inadempimento del datore di lavoro Licenziamento Legittimo È sproporzionato, dunque legittimo il licenziamento, il comportamento della lavoratrice che al termine del periodo di astensione dal lavoro per maternità si rifiuta di riprendere l attività lavorativa, giustificando il proprio atteggiamento come conseguenza del mancato pagamento di una mensilità da parte del datore di lavoro. È compito del magistrato, nei contratti con prestazioni corrispettive, qualora una delle parti adduca a giustificazione del proprio inadempimento, l inadempimento o la mancata offerta di adempiere dell altra, effettuare una valutazione comparativa dei comportamenti, considerando tanto l elemento cronologico quanto quello logico, dovendo accertare se vi è proporzionalità, rispetto alla funzione economico sociale del contratto, tra l inadempimento dell uno ed il precedente inadempimento dell altro 4. 4 Cass., n /2006; Cass., n. 6656/2005; Cass., n. 6564/2004 Secondo diverso principio enunciato in materia dalla Suprema Corte non costituisce giusta causa di licenziamento il rifiuto del lavoratore di eseguire la propria prestazione quando esso sia motivato dall inadempimento della controparte o dalla mancanza di una reale offerta di adempimento, salvo il limite della buona fede, con la conseguenza 6

7 Corte di Cassazione Sez. Lav. 5 Settembre 2012, n (Pres. G.C De Cesare; Rel. U. Berrino) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Progetti di lavoro di pubblica utilità Compenso Quantificazione I lavoratori impiegati in progetti di lavoro di pubblica utilità hanno diritto allo stesso assegno spettante ai lavoratori socialmente utili. I progetti di lavoro di pubblica utilità ed i lavori di pubblica utilità sono due attività sovrapponibili in quanto accomunate dalla stessa finalità: la creazione di una nuova occupazione, in uno specifico bacino di impiego 5. che non può considerarsi ingiustificato o contrario a buona fede il rifiuto di adempiere del lavoratore a fronte del mancato pagamento delle retribuzioni a causa delle difficoltà economiche in cui versa il datore di lavoro (Cass., n /2002). 5 in tema di lavori socialmente utili, l art. 1 d.lgs n. 468/1997 fornisce una definizione di portata generale dei lavori socialmente utili (L.S.U.), comprensiva delle varie attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva, nonché dei lavori di pubblica utilità mirati alla creazione di occupazione in particolari bacini d impiego, in conformità all intento demandato dalla legge delega consistente nella revisione dell intera disciplina dei lavori socialmente utili ed in vista di una configurazione unitaria di tutte le attività ivi descritte che ha, successivamente, trovato consolidamento nella nuova disciplina dettata in materia dal d.lgs n. 81/2000. Ne consegue che il rapporto tra il disposto di cui all art.. 2 del d.lgs n. 468/1997 progetti di lavoro di pubblica utilità e quello di cui all art. 3 del d.lgs n. 280/1997 lavori di pubblica utilità in funzione della creazione di occupazione in uno specifico bacino di impiego - si configura in termini di specificazione di intenti generali in ambiti territoriali determinati, all interno di una medesima tipologia di attività e di una medesima finalità del legislatore, connessa ad obiettivi di tutela dalla disoccupazione e di inserimento dal lavoro, sicché l incremento dell assegno, nella misura e nei termini determinati dall art. 45, comma 9, L. 144/1999 trova applicazione anche per i lavori di pubblica utilità previsti dal d.lgs n. 280/1997 (Cass., Sez. VI Lav., 22/12/2011, n ) 7

8 Corte di Cassazione Sez. Lav. 5 settembre 2012, n (Pres. Vidiri; Rel. Stile) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Impiegato Banca Accettazione pegno frutto di rapina Licenziamento per giusta causa Legittimo Risarcimento danni Sussiste È legittimo il licenziamento per giusta causa dell impiegato con mansioni di perito estimatore presso la sezione crediti della banca, che ha indotto quest ultima ha costituire pegno, sul presupposto della regolarità dell oggetto, risultato poi frutto di rapina, presentato dal richiedente il prestito, autore della stessa rapina Il datore di lavoro ha diritto al risarcimento del danno sofferto consistito nella perdita della somma prestata. Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Settembre 2012, n (Pres. Roselli; Rel. Fernandes) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Licenziamento Onere della prova Secondo consolidato orientamento, è il datore di lavoro che ha l onere di provare l esistenza del requisito occupazionale che impedisce l applicazione della disciplina generale prevista all art. 18, L. 300/

9 Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 9

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