Sezione I DIRITTO. 7. Assetto delle fonti e «forma di Stato»: il solo deficit non è quello della democraticità

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1 INDICE SOMMARIO Presentazione... Andrea Paoletti... XI XIII Sezione I DIRITTO ANTONIO D ATENA L ANOMALO ASSETTO DELLE FONTI COMUNITARIE 1. Premesse I sistemi statali delle fonti ed il ruolo della coordinata formale Il labirinto dei processi comunitari di decisione e l uso di un articolazione tipologica degli atti di tipo sostanziale Il limitato impiego della gerarchia a base formale Gerarchia istituzionale, gerarchia funzionale e gerarchia dei contenuti Le anomalie del sistema delle fonti come riflesso della «forma di governo» Assetto delle fonti e «forma di Stato»: il solo deficit non è quello della democraticità GIOVANNI GUZZETTA PROBLEMI RICOSTRUTTIVI DELLA POTESTAv REGOLAMENTARE DOPO LA RIFORMA DEL TITOLO V 1. Premessa Le novità della riforma La riqualificazione delle fonti di autonomia territoriale La disciplina delle fonti nell art Il principio di esclusività delle potestà regolamentari La riserva di legge per gli atti di indirizzo ad efficacia intersoggettiva (Segue): il problema dell esclusività della potestà regolamentare degli enti locali in tema di organizzazione e svolgimento delle funzioni Ulteriori problemi relativi all allocazione della potestà regolamentare tra gli enti: la delega di potestà regolamentare (Segue): esclusione della potestà regolamentare come forma di esercizio del potere sostitutivo dello Stato I problemi irrisolti dall art. 117, comma 6 Cost I rapporti tra legge e regolamento nel sistema delle fonti statali alla luce della riforma I rapporti tra legge e regolamento nel sistema delle fonti regionali: il quadro normativo... 35

2 VI INDICE SOMMARIO 13. (Segue): le singole tipologie di regolamenti regionali: esclusione della potestà indipendente e della potestà esclusiva (Segue): la delegificazione Conclusioni sulla potestà regolamentare e sul suo rapporto con la forma di Governo FEDERICA MUCCI «POTERE ESTERO», DIRITTO INTERNAZIONALE E RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE 1. Premessa L unitarietà dello Stato sovrano titolare dei rapporti giuridici secondo il diritto internazionale generale Accordi e intese conclusi dalle autonomie territoriali secondo il diritto internazionale; differenza tra titolarità e modalità di esercizio del «potere estero» L esperienza del diritto comunitario e la differenza tra la c.d. «fase ascendente» e la c.d. «fase discendente» Titolarità unitaria dei rapporti giuridici internazionali e condizioni formali per l esercizio del «potere estero» delle Regioni: il ruolo del Ministero degli Affari Esteri nel conferimento dei pieni poteri Sezione II DIRITTI PIERFRANCESCO GROSSI ALCUNI INTERROGATIVI SULLE LIBERTAv CIVILI NELLA FORMULAZIONE DELLA CARTA DI NIZZA 1. Premessa: il riconoscimento della dignità umana Il diritto alla vita Il diritto alla integrità fisica e psichica Il divieto di torture e di pene o trattamenti inumani o degradanti La proibizione della schiavitù e la tutela della libertà e della sicurezza La libertà di coscienza e di autodeterminazione La libertà di espressione e d informazione Il diritto di sposarsi ed il diritto di costituire una famiglia Rilievi di carattere generale ENZO DI SALVATORE PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE, DIRITTO COMUNITARIO E CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL UE 1. Principio di non discriminazione e principio di eguaglianza nei trattati istitutivi delle Comunità europee Il «significato» del principio di non discriminazione (Segue): la ratio del principio di non discriminazione

3 INDICE SOMMARIO VII 4. L art. 12 TCE nel sistema comunitario (Segue): «campo di applicazione del presente trattato» (Segue): «ogni discriminazione effettuata in base alla nazionalità» (Segue): «ogni discriminazione» (Segue): «senza pregiudizio delle altre disposizioni del trattato» (Segue): i destinatari del divieto e la questione della c.d. Drittwirkung Principio di eguaglianza e principio di non discriminazione nella Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea EDUARDO GIANFRANCESCO LA DISCIPLINA SUL TRATTENIMENTO E SULL ESPULSIONE DEGLI STRANIERI EXTRACOMUNITARI AL VAGLIO DELLA CORTE COSTITUZIONALE 1. Premessa La rilevanza della questione Alcuni dubbi sulla rilevanza della questione alla luce dell ordinanza n. 297/2001 della Corte costituzionale Il trattenimento nei centri di permanenza temporanea ed assistenza quale limitazione della libertà personale Pari dignità sociale e garanzie previste dall art. 13 della Costituzione La titolarità da parte degli stranieri dei diritti di libertà L accompagnamento coattivo alla frontiera quale limitazione della libertà personale La dichiarazione di incostituzionalità implicita nella decisione di rigetto della Corte costituzionale Il discrimine tra libertà personale e libertà di circolazione La predeterminazione legislativa della durata dei trattenimenti nei centri di permanenza temporanea ed assistenza RITA LOPEZ DAL SISTEMA INQUISITORIO AL GIUSTO PROCESSO PASSANDO PER L ACCUSATORIO: UNO NESSUNO E CENTOMILA 1. Il giusto processo entra in Costituzione I caratteri del nuovo modello processuale La fluidità della formula introdotta dall art. 111 Cost Non c è processo senza oralità Sezione III AUTONOMIE ADELE ANZON UN PASSO INDIETRO VERSO IL REGIONALISMO «DUALE» 1. Il disegno regionale preesistente: la tendenza alla integrazione delle competenze e al loro esercizio in forma cooperativa

4 VIII INDICE SOMMARIO 2. Il nuovo «regionalismo» e i principi di sussidiarietà, collaborazione e parità tra le componenti della Repubblica Gli attuali strumenti di perseguimento delle esigenze unitarie Il potere sostitutivo del Governo Conclusioni STELIO MANGIAMELI RIASSETTO DELL AMMINISTRAZIONE LOCALE, REGIONALE E STATALE TRA NUOVE COMPETENZE LEGISLATIVE, AUTONOMIE NORMATIVE ED ESIGENZE DI CONCERTAZIONE 1. Le autonomie locali e le due visioni del Titolo V I principi del nuovo ordinamento costituzionale: a) la competenza legislativa generale delle Regioni; b) l attribuzione ai Comuni delle funzioni amministrative La legge dello Stato e la disciplina della legislazione elettorale, degli organi di governo e delle funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane (Segue): le funzioni fondamentali I Comuni, le Province e le Città metropolitane e la titolarità di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze (Segue): in particolare «le funzioni proprie» Gli ambiti delle fonti di specificazione delle funzioni amministrative locali e i problemi connessi ai conferimenti La potestà regolamentare nel nuovo assetto della riforma costituzionale (Segue): il livello regionale (Segue): il livello sub-regionale La partecipazione e i raccordi organizzativi I poteri dello Stato nei confronti delle autonomie locali e i raccordi funzionali MARCO OLIVETTI IL RECALL E I NUOVI STATUTI REGIONALI 1. Limitazioni al libero mandato parlamentare: il problema La revoca degli eletti nel diritto comparato. Premessa Il recall negli States nordamericani L Abberufungsrecht nei Cantoni svizzeri Lo scioglimento del Landtag su decisione popolare nelle Costituzioni dei Länder tedeschi La revoca popolare dei deputati nelle Costituzioni sovietiche Revoca popolare di organi del potere esecutivo su iniziativa dell organo legislativo-rappresentativo Il problema della legittimità della revoca popolare degli eletti nell ordinamento costituzionale italiano e, in particolare, negli Statuti regionali

5 INDICE SOMMARIO IX 4. Il recall e il governo di legislatura con elezione diretta del vertice dell Esecutivo Il recall in un sistema di governo regionale in cui non sia prevista l elezione diretta del Presidente della Giunta Le procedure del recall Tre avvertenze conclusive LUISA DOMENICHELLI ASIMMETRIA TERRITORIALE E CITTADINANZA DIFFERENZIATA COME STRUMENTI DI PROTEZIONE DELLE IDENTITAv 1. Premesse Le ragioni dell allontanamento dal modello federale classico Le diverse intensità dell asimmetria territoriale: cause e contenuti Composizione eterogenea delle entità federate Esercizio differenziato delle competenze Rappresentanza non paritaria delle entità substatali nelle istituzioni centrali Determinazione delle competenze da parte delle componenti dello Stato Deroghe alle norme costituzionali La cittadinanza differenziata come espressione del massimo grado di asimmetria FRANCESCO SAVERIO MARINI LA «PSEUDOCOLLABORAZIONE» DI TIPO ORGANIZZATIVO: IL CASO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI 1. Gli obiettivi perseguiti con l introduzione del modello di cooperazione organica L atto istitutivo della Conferenza Stato-Regioni I difetti strutturali della Conferenza Il principio maggioritario e la flessibilità delle altre regole di funzionamento L evoluzione normativa e l ampliamento dei poteri Luci ed ombre della disciplina delle competenze: l asserita violazione dell art. 95 Cost Le intese «deboli» nella Conferenza Considerazioni conclusive DONATELLA MORANA LE CAMERE DI COMMERCIO COME ENTI AD AUTONOMIA FUNZIONALE 1. Le Camere di commercio nelle riforme Bassanini: autonomie funzionali e sussidiarietà orizzontale La sentenza n. 477/2000 della Corte costituzionale: le Camere di commercio come enti pubblici locali, non territoriali, ad autonomia funzionale

6 X INDICE SOMMARIO 3. (Segue): autonomia statutaria e rappresentatività degli organi consiliari nella legge n. 580/ Rappresentanza istituzionale e rappresentanza associativa degli interessi imprenditoriali Le autonomie funzionali dopo la riforma del Titolo V