Procedure Diagnostiche in Onco-Ematologia
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- Liliana Barone
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1 Procedure Diagnostiche in Onco-Ematologia
2 Ricerca sangue occulto nelle feci Che cos è: Raccolta di un campione di feci per ricercare la presenza di sangue occulto Scopo: Svelare un sanguinamento del tratto gastrointestinale 2
3 Ricerca sangue occulto nelle feci Materiale: Contenitore pulito munito di spatola o bastoncino, padella o comoda Modalità: Istruire il paziente sulle modalità del prelievo o eseguirlo direttamente (se la persona non è in grado di farlo ) Non è necessario eseguire nessun tipo di dieta prima dell esame Inserire l estremità del bastoncini in più punti del materiale fecale Il prelievo può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata (eventualmente conservare in frigo) Il prelievo va ripetuto per tre giorni 3
4 È lo studio morfologico di cellule isolate prelevate da organi solidi o cavi mediante tecniche di agoaspirazione, lavaggio, spazzolamento o per esfoliazione. La citologia può essere diagnostica, se si sospetta una malattia già esistente (tiroide, linfonodo, mammelle, fegato, polmone, urina) o eseguita su persone asintomatiche per la diagnosi precoce (es. pap-test). La Citologia è meno invasiva della Biopsia ma ha una minore specificità diagnostica
5 Esame di semplice esecuzione, non invasivo Viene effettuato su tre campioni di urina raccolti in tre giorni consecutivi. Lo scopo è quello di evidenziare nel sedimento urinario l eventuale presenza di cellule (di derivazione dall epitelio che riveste le vie urinarie) maligne, con l ausilio della microscopia ottica convenzionale.
6 Raccogliere il campione alla prima minzione del mattino (circa cc.) Eseguire un igiene intima prima della raccolta Effetturare la raccolta, per tre giorni consecutivi, delle urine del mattino, escludendo il primo getto (per evitare cellule uretrali) Ogni giorno inviare il campione entro due ore dalla raccolta, indicando sulla richiesta se si tratta del 1, 2 o 3 campione Segnalare se l urina è da catetere Non è richiesta prefissazione del campione 6
7 CARCINOMA DEL POLMONE Diagnosi citologica - Citologia espettorato: 3 giorni consecutivi Basso costo Elevata % falsi negativi, influenzati da tipo istologico e dalla sede della lesione
8 Che cos è: Raccolta di un campione di espettorato per la ricerca di cellule atipiche Scopo: E utilizzata per identificare cellule tumorali del polmone Materiale : Contenitore a parete rigida con chiusura ermetica, eventuale liquido fissativo 8
9 Informare l assistito sulla procedura Invitarlo a sciacquarsi la bocca per ridurre la contaminazione batterica Raccogliere l espettorato (possibilmente del primo mattino) in un contenitore a pareti rigide con tappo ermetico L espettorazione deve essere profonda (se necessario praticare areosol-terapia per facilitare l espettorazione) Per aumentarne l accuratezza diagnostica l esame va eseguito su almeno tre campioni 9
10 la ricerca delle cellule neoplastiche può essere eseguita anche sul secreto bronchiale aspirato in corso di broncoscopia (Broncoaspirato). 10
11 Inviare entro 1 ora il campione prelevato Nell'impossibilità di consegna in tempi brevi, il campione può essere conservato: - in frigorifero a 4 C per 24 ore; - con aggiunta di una uguale quantità di liquido fissativo (es. alcool etilico a 50, Cytolyt) 11
12 La broncoscopia è un esame con cui è possibile osservare direttamente le vie aeree, cioè laringe, trachea e bronchi, attraverso uno strumento, detto fibrobroncoscopio, di forma tubolare flessibile composto da fibre ottiche e da un canale operativo. 12
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17 Broncoscopia La broncoscopia non è, in genere, dolorosa ma può provocare un certo fastidio Per rendere l esame meno fastidioso viene somministrato al un farmaco sedativo e praticata un anestesia locale (con Xylocaina spray attraverso il naso e la bocca) Dopo la procedura la persona non deve assumere nulla per bocca fino al ripristino del riflesso della tosse Nelle persone anziane rilevare l eventuale presenza di stato confusionale e sonnolenza dovuti alle elevati dosi di lidocaina Controllare l eventuale insorgenza di ipossia, ipotensione, tachicardia, aritmie, emottisi, dispnea 17
18 Broncoscopia Finalità Diagnosi eziologica (individuare il germe responsabile) delle infezioni delle basse vie respiratorie (polmoniti, TBC, germi opportunisti, ecc.) Diagnosi e stadiazione del tumore del polmone Valutazione delle cause di sanguinamento di origine polmonare o bronchiale Studio delle cellule provenienti dal polmone profondo, tramite lavaggio bronchioloalveolare (BAL) Rimozione di corpi estranei 18
19 Broncoscopia Preparazione Persona digiuna dalla sera precedente e non assumere liquidi per almeno 6 ore prima dell esame Se è in corso una terapia per via orale si può assumere il farmaco con poca acqua Informare preventivamente il medico sui farmaci che si stanno assumendo e/o sulla presenza di malattie In particolare, occorre segnalare l eventuale presenza di allergie agli anestetici locali. 19
20 Broncoscopia Esecuzione Il broncoscopio viene introdotto attraverso il naso o la bocca e delicatamente nei bronchi Nel corso dell esame la persona sarà costantemente assistita dall infermiere e tenuti sotto controllo PV e saturazione di ossigeno Il broncoscopio non ostruisce le vie respiratorie, pertanto, l assistito nel corso dell esame continua a respirare normalmente. L esame dura, in genere, 15 minuti. Complicanze sono molto rare e quasi sempre correlate a malattie già in atto (cardiopatie, insufficienza respiratoria, persone molto anziane, ecc). 20
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22 Broncoscopia DOPO L ESAME Se prelevato un campione bioptico, va conservato in un contenitore sterile con Formalina e di inviato in Anatomia Patologica Inviare, se prelevato, il liquido del lavaggio bronchiale L assistito avrà difficoltà alla deglutizione dovuta all anestesia locale, pertanto non bisogna assolutamente né bere né mangiare per almeno 2 ore dalla fine della broncoscopia Nel caso di esecuzione di prelievi polmonari è consigliabile una dieta fredda per il giorno dell esame E possibile, nei giorni immediatamente successivi all esame, accusare un leggero mal di gola, notare piccole quantità di sangue nell espettorato, avere un rialzo della temperatura 22
23 La toracentesi Che cos è: Procedura mediante la quale viene prelevato liquido pleurico Scopo: - TERAPEUTICO: evacuazione del liquido dalla cavità pleurica - DIAGNOSTICO: prelievo del liquido pleurico per esami di laboratorio (es. microbiologici, citologici) 23
24 Versamenti primitivi: la toracentesi può essere eseguita in tutti quelle persone che presentano un versamento toracico senza una causa evidente per porre una diagnosi. Terapeutica: la presenza di una grossa quantità di liquido e/o aria può ostacolare la funzione respiratoria del polmone. La rimozione del liquido e dell aria può consentire un miglioramento della respirazione.
25 Infezioni: quando c è il sospetto della presenza di liquido infetto nel torace, la toracentesi può essere d aiuto per la diagnosi. Cancro: alcuni tipi di tumore possono determinare la formazione di liquido pleurico. L esame citologico di un campione del liquido può essere d aiuto per la diagnosi.
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28 TORACENTESI Assistenza all esame Informare la persona sulla natura della procedura Il medico dovrà raccogliere il consenso informato Accertare anticipatamente che sia stato eseguito un Rx torace Accertare eventuale allergia all anestetico locale usato (es. Lidocaina 1%) 28
29 Far assumere alla persona la posizione semiseduta con adeguati sostegni: a) Seduto sul bordo del letto con i piedi appoggiati su un supporto, gli arti superiori e la testa su un cuscino sopra u tavolo b) Seduto a cavalcioni su una sedia con gli arti superiori e la testa appoggiati sullo schienale c) Se non è possibile la posizione seduta mettere lo schienale del letto elevato da 30 a 45. Esporre tutto il torace: la sede dell aspirazione è identificata attraverso la percussione (massima ottusità) e la radiografia del torace
30 Iodopovidone Fiale di Naropina o di Lidocaina 2% e Fisiologica Siringhe sterili da 10 e da 20 cc Erogatore dell ossigeno Set monouso per toracentesi comprensivo di ago speciale,siringa e sacchetto sterile Pinze
31 Cerotti di carta e di tela Guanti sterili e non Provette (contenitore per urinocoltura, contenitore con formalina) Medicazioni pronte, Eurofix, garze sterili Sfigmomanometro e fonendoscopio Saturimetro Traversa
32 Il medico eseguirà la procedura che va attuata con manovre asettiche Invitare la persona a non tossire durante la procedura Un improvviso dolore toracico pleurico o alla spalla può indicare che la punta dell ago sta irritando la pleura viscerale
33 Il medico fa avanzare l ago da toracentesi con la siringa collegata e quando raggiunge lo spazio pleurico può aspirare Terminata la procedura si rimuove l ago, si applica una pressione sul sito della puntura e si applica una medicazione sterile
34 Far rimanere la persona a letto e controllare eventuale comparsa di: tachipnea dispnea vertigini tosse incontrollabile espettorato striato di sangue segni di ipossiemia (complicanze della toracentesi sono il pneumotorace enfisema sottocutaneo infezione
35 Preparare i campioni da inviare Registrare l evento sulla documentazione infermieristica
36 Inviare entro 1 ora il campione prelevato Non aggiungere nessun fissativo Aggiungere eparina nella misura di 3 U.I. per ogni ml di liquido Nei versamenti di sospetta natura neoplastica deve essere inviata l intera quantità prelevata. Se la consegna non può avvenire in tempi brevi, il materiale deve essere conservato in frigo a 4 C o in PreservCyt. * Secondo la Procedura Azienda Ospedaliera di PG 36
37 L esame del midollo osseo trova indicazione nelle situazioni in cui si sospetti una compromissione primitiva o secondaria dell emopoiesi. Nel midollo osseo sono contenuti i progenitori o precursori dei globuli rossi, globuli bianchi, piastrine. L esame microscopico del midollo consente la valutazione delle singole cellule ed è indispensabile per classificare alcune condizioni ematologiche come leucemie, linfomi, mielomi multipli, e le sindromi mielodisplastiche, etc. 37
38 E un esame che consiste nell aspirare con un ago la parte più fluida del midollo osseo, detta sangue midollare. Il sangue midollare viene poi analizzato al microscopio per verificare la presenza di anormalità nella produzione delle cellule del sangue.
39 Consiste nel prelievo di sangue midollare. Per il prelievo si utilizza un ago corto, robusto che possiede ad una estremità un fermo regolabile ed è attraversato da un mandrino. Le sedi utilizzate per il prelievo, che usualmente è eseguito dopo anestesia locale, sono: - cresta iliaca posteriore - sterno (sede poco utilizzata) 39
40 L aspirazione è breve, necessaria a prelevare una piccola quantità di sangue midollare; la manovra, anche se fastidiosa, non è generalmente molto dolorosa; Il materiale aspirato viene posto su dei vetrini e strisciato; Dopo la colorazione e la asciugatura, si può osservare al microscopio valutando la cellularità. 40
41 Materiale Carrello Telino sterile Vetrini Arcella Ago da aspirato midollare Siringa da 20 ml Soluzione di Povidone-iodio Anestetico locale o superficiale Garze e guanti sterili Base di appoggio per tenere i vetrini inclinati Contenitore di plastica per trasporto vetrini con foglio di accompagnamento 41
42 Agoaspirato midollare
43 Agoaspirato midollare
44 Agoaspirato midollare
45 Agoaspirato midollare
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47 Informare la persona sul tipo dell esame (consenso informato) Praticare il lavaggio antisettico delle mani Predisporre il materiale sul carrello Assistere il medico nelle operazioni di: antisepsi della cute, anestesia locale o superficiale, puntura ed aspirazione Una volta tolto l ago, esercitare sulla zona punta una pressione utilizzando un garza sterile Coprire la zona punta con un piccola medicazione 47
48 Impugnare saldamente l ago con il palmo della mano e penetrare fino al contatto con la cresta iliaca o lo sterno Con pressione moderata ruotare l ago in senso orario e antiorario e penetrare nel compatto L ingresso nel compatto si avverte con l avanzamento vi è minore pressione Sfilare il mandrino e raccordare la siringa da 20ml al cono luer lock dell ago Aspirare il midollo Versare il midollo sui vetrini e valutare l adeguatezza del prelievo Eseguire lo striscio
49 Cresta iliaca postero-superiore
50 Consiste nel prelievo di un frammento di tessuto osseo che contiene il midollo che, a differenza dell aspirato midollare, permette di valutare: - la densità cellulare; - l insieme del tessuto emopoietico ed il rapporto delle cellule con lo stroma (tessuto di sostegno del midollo); - la eventuale presenza di infiltrazione da parte di cellule estranee. 50
51 Il prelievo si esegue sulla cresta iliaca posteriore, dopo aver anestetizzato la cute e il tessuto osseo sottostante. Si inserisce un ago di maggior calibro (ago di Jamshidi) nella profondità dell osso per un paio di centimetri e si ritira lo strumento all interno del quale rimane un piccolo frammento cilindrico di tessuto. Il frammento può essere fissato in formalina poi sezionato e valutato da un patologo particolarmente esperto nelle malattie ematologiche. 51
52 POSTERIOR SUPERIOR ILIAC SPINE
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54 La procedura si può eseguire in regime ambulatoriale o di Day-Hospital, così che il paziente può tornare a casa dopo l esecuzione; Tra le complicanze possibili, ma molto rare, sono eventuali ematomi nella sede del prelievo; ancora più rare sono le lesioni ossee o le infezioni nella sede della puntura. 54
55 Carrello Materiale Telino sterile con foro centrale Garze, e guanti sterili Ago da biopsia ossea Soluzione di Povidone-iodio Anestetico locale Siringa da 10 ml Bisturi Punto di sutura Cerotti Provetta per invio del campione prelevato 55
56 Procedura Informare la persona sul tipo dell esame (consenso informato) Praticare il lavaggio antisettico delle mani Predisporre il materiale sul carrello Far assumere alla persona la posizione decubito laterale con le gambe piegate e le ginocchia raccolte verso l addome Assistere il medico nelle operazioni di: antisepsi della cute del paziente, anestesia locale, prelievo del midollo, sutura dell incisione Applicare sulla ferita chirurgica una medicazione sterile Invio del campione di midollo osseo in laboratorio di anatomia patologica (senza fissazione) Procedura della struttura aziendale: non prevede fissazione ma la consegna entro 15 dal prelievo. 56
57 Inserire l ago con il proprio mandrino perpendicolarmente alla cute sino a toccare l osso, raggiunto l osso con movimenti rotatori si supera la corticale si estrae il mandrino e si entra nell osso per circa 1,5 cm Con movimento rotatorio si scolla il pezzo dalla matrice ossea e si estrae l ago contenente il frustolo Reinserendo l apposito mandrino si fa uscire la carota di osso che viene inserito in un contenitore
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59 Smaltire i rifiuti in modo differenziato nei vari contenitori secondo protocollo vigenti in reparto Togliere i guanti ed eseguire lavaggio delle mani Riordino materiale Inviare il campione in laboratorio con apposite richieste Registrare in cartella inf/med i dati raccolti e l avvenuta tecnica
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