Magazine di approfondimento Aletti Certificate 18 gennaio 2016

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1 Magaze di approfondimento Aletti Certificate 18 gennaio 2016

2 PERFORMANCE DEGLI INDICI FTSE MIB (Valori al 15 gennaio Variazioni dall 8 gennaio al 15 gennaio 2016) DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore , , ,48 111,89 245,21 Var % sett -3,39% -3,09% -2,67% -4,33% -0,35% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 336,02 246, , , ,11 Var % sett -3,25% -2,75% -3,04% -2,17% -3,11% Settimana negativa quella appena trascorsa per i mercati azionari americani penalizzati dalle preoccupazioni relative all impatto per la crescita economica globale e americana della flessione del prezzo del petrolio e delle commodities e dell evoluzione della situazione Ca dove il recente debolimento della valuta locale viene terpretato come un dicazione di un futuro rallentamento superiore alle attese della crescita della prcipale economia asiatica. Sul fronte macroeconomico è stato pubblicato il Beige Book da parte della Fed che ha riportato come la crescita economica Us stia proseguendo ad un passo moderato con il rallentamento del settore manifatturiero (escluso il comparto dell auto e dell aerospazio) e il miglioramento vece del mercato del lavoro dove le pressioni salariali non sono comunque così importanti. Nella settimana appena trascorsa il Dow Jones ha così registrato una performance negativa del -2,2%, S&P500 ribasso del 2,17% e Nasdaq Comp -3,3%. L dice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato una flessione del -3,7% così come l dice Dow Jones Transportation. Positivo il settore dei petroliferi +2,85% nonostante il nuovo ribasso del prezzo del greggio Wti che nella settimana appena trascorsa ha registrato una performance negativa del -11,3% a 29,4$ al barile dai 33,2$ della settimana precedente. Settimana negativa per i mercati azionari europei penalizzati dal clima di maggiore avversione al rischio che ha portato nei primi 10 giorni del 2016 a far registrare performance decisamente al ribasso dei prcipali dici azionari. A penalizzare i listi particolar modo la flessione dei comparti dei petroliferi e delle materie prime mentre gli dicatori degli dici Pmi manifattura comunicati nella prima settimana di gennaio per Eurozona non hanno fornito dicazioni negative tali da giustificare il recente consistente ribasso degli dici azionari europei. Hanno contribuito ad alimentare il clima negativo sui listi vece anche le notizie provenienti dal settore dell auto quando giovedì si sono diffuse le notizie di controlli sulle emissioni quanti alla Renault (-10,3% nella settimana) e Fca (-9,6%) è stata colpita dalle vendite dopo l annuncio di una causa tentata da un concessionario americano che sarebbe stato centivato a falsificare i dati delle vendite di auto. Lo Stoxx600 ha così archiviato la settimana scorsa con un ribasso del -3,4%, Eurostoxx - 2,9%, Eurostoxx50-2,7%. Tra i sgoli paesi il Dax ha registrato una flessione del -3,1%, Ftse100-1,8%, Cac -2,85% con una performance negativa anche da parte dello Smi -1,8%. L Ibex spagnolo ha archiviato la settimana con un ribasso del -4,1% con il rendimento del Bonos a 10 anni che è aumentato di 4,2bps all 1,752%; il listo del Portogallo ha registrato una performance negativa del -5,7%, Grecia flessione del -4,7% e Irlanda del -3,7%. Il FtseMib ha registrato nella settimana scorsa una performance negativa del - 3,4% con Il rendimento del Btp a 10 anni che è aumentato di 3,8bps all 1.566% e con lo spread rispetto al bund di pari durata a 102,3bps aumento di 1,2bps.

3 IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 15 gennaio Variazioni dall 8 gennaio al 15 gennaio 2016) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,0916 1,0925 0, ,71 8,5078 Var % sett -0,05% 0,54% 1,73% -0,32% 0,29% Le pressioni sul fronte delle materie prime per il momento non covolgono i tassi di cambio, che al di là dei sommovimenti sullo yuan nei giorni scorsi, mantengono una relativa tranquillità, soprattutto sul fronte eurodollaro. In effetti, durante tutta la scorsa settimana, il prezzo del greggio ha esteso la poderosa fase discendente, violando al ribasso la soglia dei 30$/barile, per segnare i nuovi mimi addirittura dal 2003, travolto da previsioni di una domanda costantemente feriore all offerta, ma anche da importanti variabili geopolitiche come il ritorno a pieno titolo sulla Euro-Sterla scena ternazionale della potenza iraniana, cui sono state tolte le sanzioni imposte dalla comunità ternazionale dopo gli accordi sul programma nucleare. Dall izio dell anno il ribasso per le quotazioni energetiche è pari a circa il 22%, un vero e proprio crollo verticale poche sedute, che si Euro-Yen accompagna a flessioni decise per vaste classi di materie prime, praticamente tutte negativo da gennaio con l eccezione dell oro e qualche commodity agricola. Il prezzo del rame, ad esempio, piuttosto legato alle prospettive cicliche, regista una caduta per circa otto punti percentuali. Sul fronte dei tassi di cambio, il cross dollaro yuan è Euro-Dollaro rimasto stabile nelle ultime sedute, attorno ad un valore di 6,578, sulla scia di terventi delle autorità cesi che hanno comprato renmimbi e venduto dollaro anche per dimostrare di non essere alla ricerca di un deprezzamento della valuta domestica a fi competitivi. Così, l eurodollaro ha contuato nel suo movimento laterale. Dall izio dello scorso mese di dicembre, predoma una configurazione di oscillazione laterale piuttosto evidente sul tasso di cambio. Per tutta la -0,5% 0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0% settimana il movimento all terno dell area è stato relativamente contenuto, centrato appena sopra 1,08. Come ripetuto più volte, i differenziali di politica monetaria spgono con decisione verso un apprezzamento nel medio terme della moneta USA, ma predoma nel breve una fase di avversione al rischio che riteniamo temporanea quanto sganciata dai fondamentali. Intanto, i deboli dati sulla manifattura britannica hanno sollecitato le attese di una politica monetaria ancora accomodante da parte delle banche centrali e debolito la sterla. L'euro si è spto fo a 0,7640 sterle, a ridosso dei massimi dall izio di febbraio.

4 IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 15 gennaio Variazioni dall 8 gennaio al 15 gennaio 2016) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp 0,02 2 0,56 1 1,57 4 2,65-1 Bund -0,39 0-0,16-2 0,54 3 1,31-7 T-Bond 0,85-8 1, ,03-8 2,81-10 Gilt 0,44-8 1, , ,47-8 JGB -0,02 0 0,00-2 0,22-1 1,24 3 Sul secondario, il rendimento del decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al rialzo del 2.60%, a 0.54%, registrando il massimo traday mercoledì a 0.62%. Il decennale italiano ha chiuso rialzo del 3.80%, a 1.57%, registrando il mimo traday venerdì a 1.50%. Tra i Paesi periferici, il decennale spagnolo ha chiuso la settimana a 1.75%, rialzo del 4.30%, totalizzando da izio anno una variazione di -2 bp, mentre il decennale portoghese ha chiuso a 2.74%, rialzo del 13.20%, totalizzando da izio anno una variazione di 22 bp. Il mimo traday settimanale è stato toccato lunedì a 1.71% per la Spagna e lunedì a 2.58% per il Portogallo rispettivamente. Infe il decennale greco ha chiuso a 8.90%, mentre a izio anno il rendimento era a 8.29%. T-BOND 2 anni 10 anni BUND 10 anni 2 anni

5 MACROECONOMIA L dage Sentix ha rilevato a gennaio un brusco calo della fiducia degli vestitori, dopo i rialzi che si erano registrati nei due mesi precedenti. L dice relativo a Eurozona è fatti scivolato a 9,6 punti, mimo da gennaio 2015, dai 15,7 del mese precedente. Analizzando il dettaglio, mentre le valutazioni sulla situazione corrente si sono deteriorate solo lievemente rispetto a dicembre, con l dicatore che è sceso a 13,0 punti da 13,5, le aspettative riguardo l andamento dell economia nei prossimi sei mesi, pur rimanendo positive, hanno registrato un crollo, con il relativo dice che è sceso a 6,3 da 18,0 della rilevazione precedente. Sul morale degli esperti hanno ciso le preoccupazioni legate al rallentamento dell economia cese e alle turbolenze sui mercati fanziari. Dopo due mesi di espansione, la produzione dustriale italiana è tornata a contrarsi a novembre, segnando un -0,5% rispetto al mese precedente. Inoltre, a livello tendenziale la produzione (dice corretto per gli effetti di calendario) ha registrato una frenata a 0,9% a/a dal 3,0% rilevato ad ottobre. Nonostante le ultime dagi di clima siano compatibili con un estensione del trend di crescita della produzione anche nei prossimi mesi, il rallentamento delle esportazioni potrebbe costituire prospettiva il prcipale rischio al ribasso. Nel suo complesso, l attività manifatturiera è risultata flessione dello 0.7% m/m, ma crescita dell 1.1% su base annua. Nel Regno Unito, il dato sulla produzione dustriale relativo al mese di novembre è stato decisamente deludente, evidenziando una flessione mensile dello 0,7% rispetto ad ottobre, la più ampia registrata quasi tre anni (da gennaio 2013). Inoltre, a livello tendenziale, la crescita dell output ha subito un brusco rallentamento a 0,9% a/a da 1.7% di ottobre. Dall analisi del dettaglio è emersa ancora una performance negativa del comparto manifatturiero, il cui prodotto si è contratto dello 0,4% m/m per il secondo mese di fila. Il settore sta risentendo soprattutto della fiacchezza della domanda estera, con le esportazioni che risultano frenate dall apprezzamento della sterla, ma anche dal rallentamento della crescita Ca e negli altri paesi emergenti. Negli Stati Uniti la produzione dustriale ha chiuso il mese di dicembre su basi di estrema debolezza. L output si è fatti contratto per quattro decimi di punto, calo per il terzo mese consecutivo, mentre la statistica relativa al mese di dicembre è stata rivista al ribasso per tre decimi di punto e registra ora una flessione pari a -0,9%. La discesa è stata traata ancora una volta dal settore delle utilities (-2,0% m/m, con elettricità -1,5% e gas naturale -6,8%) e dal comparto estrattivo (-0,8%), che risente della caduta dei prezzi petroliferi, che penalizzano gli vestimenti strutture e nuove piattaforme, ma sconta anche un andamento cedente della manifattura, la parte più importante e ciclica dell attività dustriale, che ha segnato -0,1%, replicando il dato negativo del mese precedente. Nel suo complesso, l dustria statunitense sta soffrendo anche del dollaro forte, che si traduce un evidente vcolo alle esportazioni, proprio mentre il livello della domanda ternazionale risulta calante per le mori spte propulsive che provengono dalle aree emergenti. Accanto all attività reale, flette anche la fiducia delle imprese, come certificato dalla lettura particolarmente negativa per le imprese del distretto di New York, il cui dice è precipitato ai mimi dalla grande recessione del EUROPA STATI UNITI

6 Anche i dati sul commercio al dettaglio non sono stati coraggianti, evidenziando, lea con le attese, una flessione mensile delle vendite dello 0,1%. La rilevazione di novembre è stata vece rivista al rialzo a 0,4% m/m da 0,2% stimato precedenza. Il 2015 si è qudi chiuso con un aumento degli acquisti del 2,1%, che rappresenta la peggior performance annuale dal Nonostante i consumi siano favoriti dal calo del prezzo del petrolio, che libera una parte del reddito per la spesa destata ad altri beni, e dal buon andamento dell occupazione (anche se la crescita dei salari rimane debole), le famiglie hanno contuano a mantenere un atteggiamento prudente, preferendo accantonare piuttosto che spendere i risparmi durante le festività natalizie. Intanto, il sondaggio effettuato dall Università del Michigan ha evidenziato un nalzamento della fiducia delle famiglie, che a gennaio ha raggiunto il picco degli ultimi sette mesi (dice a 93,3 da 92,6 di dicembre). Contemporaneamente, il sondaggio ha però messo luce un abbassamento delle aspettative di flazione a un anno, che sono scivolate al 2,4%, mimo dal 2010, dal 2,6% della rilevazione precedente. I dati relativi a dicembre sull flazione Ca hanno evidenziato solo una leggera accelerazione dei prezzi al consumo a 1,6% a/a da 1,5% di novembre, con una variazione positiva dello 0,5% su base mensile. L flazione è dunque rimasta ancora lontana dall obiettivo di crescita del 3% perseguito dal governo. L cremento è dovuto gran parte al contributo positivo dei prezzi alimentari (che pesano per circa un terzo sul totale), il cui ritmo di espansione è aumentato a 2,7% a/a da 2,3%, mentre al netto della componente alimentare i prezzi sono risultati crescita di appena l 1,1%. La variazione dell dice core, ovvero al netto delle componenti volatili alimentare ed energetica, è rimasta stabile sui mimi da aprile all 1,5% a/a, ribadendo la presenza di spte disflazionistiche dovute al rallentamento della domanda terna. Per quanto riguarda i prezzi alla produzione, hanno contuato a risentire della caduta delle quotazioni delle materie prime e, a dicembre, si sono stabilizzati su un tasso di contrazione del 5,9% a/a, confermandosi flessione per il 46esimo mese consecutivo. CINA

7 18-gen 05:30 JN Produzione dustriale m/m Nov F -- -1,00% 18-gen 05:30 JN Indice settore terziario m/m Nov -0,70% 0,90% 19-gen 03:00 CH Produzione dustriale a/a Dec 6,00% 6,20% 19-gen 03:00 CH Vendite al dettaglio a/a Dec 11,30% 11,20% 19-gen 03:00 CH Pil a/a 4Q 6,90% 6,90% 19-gen 08:00 GE CPI m/m Dec F -0,10% -0,10% 19-gen 10:30 UK CPI m/m Dec 0,00% 0,00% 19-gen 11:00 EC CPI m/m Dec 0,00% -0,10% 19-gen 11:00 GE ZEW Sondaggio situazione corrente Jan 53, gen 11:00 GE ZEW Sondaggio aspettative Jan 7,9 16,1 19-gen 13:00 TU Benchmark Tasso riacquisto Jan 19 7,50% 7,50% 20-gen 10:30 UK Salari settimanali medi 3M/a/a Nov 2,10% 2,40% 20-gen 10:30 UK ILO Tasso disoccupazione 3 mesi Nov 5,20% 5,20% 20-gen 14:30 US Nv costruzioni abitative Dec 1195k 1173k 20-gen 14:30 US Permessi edilizi Dec 1200k 1282k 20-gen 14:30 US CPI m/m Dec 0,00% 0,00% 20-gen 14:30 US CPI Escl alimentari ed energia m/m Dec 0,20% 0,20% 20-gen 16:00 CA Bank of Canada Decisione sui tassi Jan 20 0,50% 0,50% 20-gen BZ Tasso Selic Jan 20 14,75% 14,25% 21-gen 05:30 JN Indice tutte attività dustriali m/m Nov -0,80% 1,00% 21-gen 08:45 FR Fiducia manifatturiera Jan gen 13:45 EC BCE Tassi facility deposito Jan 21-0,30% -0,30% Philadelphia Fed fiducia 14:30 Jan 21-gen US commerciale -3,2-10,2 21-gen 16:00 EC Fiducia al consumo Jan A -5,7-5,7 22-gen 03:00 JN Nikkei Giappone PMI Manif Jan P 52,8 52,6 22-gen 09:00 FR Markit PMI Composto Francia Jan P 51 50,1 22-gen 09:30 GE Markit/BME PMI Composto Germania Jan P 55 55,5 22-gen 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Jan P 53 53,2 22-gen 10:00 EC Markit PMI Servizi Eurozona Jan P 54,2 54,2 22-gen 10:00 EC Markit PMI Composto Eurozona Jan P 54,2 54,3 22-gen 10:30 Vendite al dett escl carburante auto Dec UK M/M -0,30% 1,70% 22-gen 16:00 US Vendite case esistenti Dec 5.20m 4.76m F P S fale prelimare seconda stima La presente pubblicazione è predisposta da Banca Aletti & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire formazioni sull andamento dei mercati fanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all vestimento. Le formazioni riportate sono di pubblico domio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né l aggiornamento. pubblicazione è Tutte predisposta le formazioni da Banca riportate Aletti & sono C. S.p.A. date (Banca buona Aletti) fede, al sulla solo scopo base dei di fornire dati disponibili, formazioni e sono sull andamento suscettibili di dei variazioni, mercati fanziari anche senza e non preavviso, costituisce offerta qualunque o raccomandazione momento dopo all vestimento. la pubblicazione. Le formazioni Pertanto, Banca riportate Aletti sono non di assume pubblico alcuna domio responsabilità e sono considerate per le formazioni attendibili ma contenute Banca Aletti nella non presente è grado pubblicazione di assicurarne e per l esattezza ogni e la eventuale completezza danno derivante né l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte Chiunque le formazioni tenda riportate effettuare sono operazioni date buona d vestimento fede, sulla dovrà, base dei via dati prelimare, disponibili, acquisire e sono suscettibili tutte le formazioni di variazioni, e anche i dati necessari senza preavviso, per valutare qualunque modo corretto momento il rischio dopo la relativo pubblicazione. e l adeguatezza Pertanto, relazione Banca Aletti ai propri non assume obiettivi alcuna d vestimento, responsabilità alla propensione per le formazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente materia d vestimenti pubblicazione e alla per ogni propria eventuale situazione danno fanziaria. derivante La decisione dal loro utilizzo. di effettuare Chiunque qualunque tenda operazione effettuare fanziaria operazioni è d vestimento a rischio esclusivo dovrà, dei destatari via prelimare, della acquisire presente pubblicazione. tutte le formazioni Banca e Aletti i dati non necessari può per essere valutare considerata modo responsabile corretto ad il rischio alcun titolo relativo per e le l adeguatezza formazioni contenute relazione nella ai propri presente obiettivi pubblicazione. d vestimento, alla propensione al rischio, all esperienza materia d vestimenti e alla propria situazione fanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione fanziaria è a rischio esclusivo dei destatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le formazioni contenute nella presente pubblicazione.