Inclusione: prevenzione del disagio minorile
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- Gemma Fadda
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1 Inclusione: prevenzione del disagio minorile CAMPO DI POTENZIAMENTO DI RIFERIMENTO : UMANISTICO E PER LA LEGALITA PRIORITA : prevenzione e contrasto della dispersione scolastica di ogni forma di discriminazione e del bullismo anche informatico AREA PROGETTO POTENZIAMENTO UMANISTICO / SOCIO ECONOMICO /PER LA LEGALITA TITOLO PROGETTO PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE: GIOVANI DOMANI Il progetto è costituito da tre progetti distinti, quali: 4. GIOVANI DOMANI a cura dell istituto di Ortofonologia (IdO) per cl. 1^-2^-3^ Sc. sec. 1 Grado 5. PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE (per le classi 3^ sc. Sec. 1 grado) 6. IL BULLO IN RETE NON SONO IO proposta progettuale a cura dell I.C. in risposta al Bando MIUR Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di cyber-bullismo (per cl. 5^Prim./cl.1^-2^-3^ Sec.) RESPONSABILE PROGETTO GRUPPO DI LAVORO Per Giovani Domani : Martani Rita Per Il bullo in rete.. non sono io : Martani Rita (Sc. Sec.) Spinelli Antonia (Sc. Primaria) Per Prevenire il disagio giovanile : Morassutti Annamaria Prof.ssa Cervelli Daniela per supporto attività teatrale Tutti i docenti DESCRIZIONE DEL PROGETTO FASE PLAN - PIANIFICAZIONE Le attività saranno volte ad interiorizzare negli alunni i valori che sono alla base della convivenza civile, i diritti e i doveri dell uomo; prendere consapevolezza dei rischi e le conseguenze per comportamenti legati a varie forme di dipendenza. Frequentemente, gli studenti di questo contesto scolastico, presentano un contrasto emotivo palese in cui da una parte i manifestano la ricerca di un sicuro e protettivo rapporto affettivo e dall'altra, diametralmente opposto, rifiutano una figura di riferimento. RISULTATI ATTESI - Riduzione della variabilità delle classi - Alzare la percentuale di alunni che ottengono una valutazione alta (9-10) all esame di stato FASE DO - REALIZZAZIONE E DIFFUSIONE OBIETTIVI per progetto GIOVANI DOMANI apertura di uno sportello scolastico, antimeridiano, a cadenza quindicinale mirato ad accogliere i ragazzi con problematiche inerenti le difficoltà relazionali, la sessualità, le dinamiche familiari, il rapporto con compagni e docenti, l immagine di sé, la tolleranza e il rispetto degli altri; apertura di uno sportello pomeridiano su appuntamento per i genitori che desiderassero
2 avere un confronto rispetto a tematiche inerenti i propri figli; possibilità di usufruire dello sportello per i docenti che lo richiedessero su tematiche riguardanti gli alunni, quale Crescere insieme per le cl. 1^ con i seguenti obiettivi: - Conoscere se stessi e gli altri. - Valutare i propri e altrui comportamenti. - Uscire dal proprio egocentrismo. - Accettare e conoscere la diversità. - Rispettare le regole, l ambiente e le persone. - Stimolare l empatia. - Esprimere e gestire le emozioni. - Informare e prevenire le dinamiche di bullismo e di cyber bullismo. sportello d'ascolto sul web tramite il portale messo a disposizione dal sito (sportellodocenti@diregiovani.it; sportellostudenti@diregiovani.it) con personale esperto disponibile per i ragazzi tra cui anche psicoterapeuti dell équipe dell IdO (Istituto di Ortofonologia) che rispondono alle domande; partecipazione al giornalino on-line dallascuola (giornale che riceve contributi a livello nazionale da molte scuole) attività teatrale di integrazione formativa e di inclusione che insegna un linguaggio che permette socialità, democrazia, libertà; prendere consapevolezza delle proprie e altrui identità; delle proprie emozioni, paure, forze, debolezze. libero coinvolgimento della scuola a partecipare alle campagne di prevenzione organizzate in collaborazione con il Ministero della Salute che verranno proposte nel corso dell'anno (in particolare campagna contro l'alcolismo e incontri sulla buona alimentazione). E' inoltre previsto uno screening per l'individuazione dei ragazzi plusdotati, ovvero coloro che hanno un potenziale intellettivo al di sopra della media ma che spesso creano problemi a livello comportamentali perché non vengono riconosciute le loro potenzialità. Lo screening è effettuato in collaborazione con il MIUR e con l'università di Pavia. OBIETTIVI per progetto PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE Acquisire l interiorizzazione dei valori che sono alla base della convivenza civile Acquisire la consapevolezza di personali comportamenti quotidiani Saper riconoscere i segni della violazione dei diritti Acquisire la consapevolezza dei rischi e delle conseguenze per la dignità dei ragazzi per comportamenti legati a varie forme di dipendenza OBIETTIVI per progetto IL BULLO IN RETE NON SONO IO Sensibilizzare studenti, educatori e famiglie su fenomeni devianti quali bullismo e cyberbullismo, informando tutti, ed in particolar modo gli studenti, sull'utilizzo corretto della rete. Garantire ai ragazzi l'accesso alle informazioni principali che l'utilizzo dei social comporta, fornendo loro un quadro pratico e normativo idoneo ad un utilizzo corretto che li tuteli su tutti gli aspetti che sono insiti della rete. Proporre percorsi partecipativi per alunni e famiglie che permettano l'istituzione di buone pratiche e che risultino vincenti nel lungo periodo, attraverso un'educazione moderna e attenta non solo alle esigenze specifiche ma anche alle nuove tecnologie con le quali i giovani interagiscono sempre più precocemente. Accrescere la conoscenza teorica e pratica delle problematiche anche nei genitori, in maniera da poter individuare precocemente i disturbi degli alunni e intervenire prima che la criticità diventi più ampia.
3 Sviluppare processi di crescita personale che porti gli alunni ad una presa di coscienza sulle criticità espresse, sia a casa che a scuola, al fine di denunciare comportamenti nocivi e violenti. Sviluppare un'educazione peer to peer in grado di accrescere la potenzialità degli interventi. limitare comportamenti aggressivi e di rifiuto, che si manifestano in attacchi diretti e indiretti, attraverso azioni violente fisiche e mentali in rete e no. ATTIVITA ( riportarle nella tabella del management per descrivere la pista progettuale ) Le attività per progetto GIOVANI DOMANI si svolgeranno da ottobre a maggio, come di seguito: in orario curricolare presso la Sc. sec. di 1 grado per sportello ascolto alunni e docenti, un giorno a settimana per la durata di 4 ore, a cadenza quindicinale; per sportello d ascolto genitori in orario pomeridiano, per 2 ore, un giorno alla settimana, con cadenza mensile; attività teatrale alunni, un incontro di 2 ore e 30 a cadenza settimanale, in orario post meridiano, da ottobre a marzo. Le attività per progetto PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE si effettueranno da gennaio a maggio, in orario curricolare, con incontri settimanali della durata di un ora e 30. Saranno presenti un psicologo e un rappresentante delle forze dell ordine. Per ciascuno dei due docenti referenti progetto n. 5 ore funzionali, complessivamente 10 funzionali. Le attività per progetto IL BULLO IN RETE... NON SONO IO al fine di svolgere il compito di educare gli studenti alla diversità e all inclusione dell altro attraverso la conoscenza di sé, intende svolgere le iniziative da ottobre a maggio, come di seguito: ATTIVITÀ IN CLASSE integrazione di ogni forma (culturale, religiosa, sociale e specifica) degli esperti guida che, con l ausilio di docenti; in particolare nelle classi 5 e 1^ secondaria si stimolerà i processi di pensiero ed emotivi volti al superamento di barriere mentali costruite a causa di esperienze negative; trattazione di specifiche tematiche inerenti bullismo e cyberbullismo e in generale devianza e violenza ATTIVITA ESTERNE ALLA CLASSE sportello d ascolto presso Scuola Secondaria in orario antimeridiano una volta a settimana sportello d ascolto presso la scuola secondaria di 1 grado per genitori e docenti, una volta al mese piattaforma digitale con sportello d ascolto on line incontri in orario curricolare per gruppi di classi parallele con operatore ASL, sia nella scuola Primaria che nella Scuola secondaria di 1 grado incontri in orario curricolare per gruppi di classi parallele con agenti Polizia Postale CONTESTO D INTERVENTO ( grado istruzione, plesso, ore destinate ) per progetto GIOVANI DOMANI Le attività di sportello d ascolto si svolgeranno presso a Sc. sec. di 1 Grado per circa 230 annue così ripartite: 80 ore circa di sportello (cadenza quindicinale) all'interno della scuola per i ragazzi, 30 di sportello per i genitori, 100 ore circa saranno di sportello telematico; le restanti 20 ore comprendono riunioni d'equipe, preparazione dei materiali, supervisioni ed eventuali incontri con i docenti. Per l attività teatrale si considerano n. 19 incontri settimanali, ognuno della durata di 2h frontali + 30 per pausa pranzo (per circa 60 ore complessive), si competa con una rappresentazione finale per progetto PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE
4 RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE RISORSE UMANE ALTRE RISORSE NECESSARIE Il Progetto si svolgerà presso la Sc. Sec. di 1 grado, in orario curricolare, nel corso dell intero anno scolastico; si richiedono n. 1 ora e mezza a settimana frontale per 20 settimane per complessive n. 40 ore frontali per progetto IL BULLO IN RETE.. NON SONO IO attività in classe presso cl. 5^ Scuola Primaria e cl. 1^ Sc. Sec. su integrazione e inclusione; interventi con operatori ASL, agenti di Polizia Postale; sportello d ascolto presso Sc. Sec. 1 Grado ( inserire se è un intervento gratuito, oppure proviene da contributo statale oppure privato ) Intervento gratuito per : operatori Istituto di Ortofonologia e per gli interventi previsti per il progetto Prevenire il disagio giovanile contributo statale per interventi in classe su inclusione, integrazione (Progetto Il Bullo in rete.. non sono io in risposta al Bando MIUR Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di cyber-bullismo ) operatori ASL e agenti di Polizia Postale, interventi gratuiti n. 20 ore funzionali per organizzazione incontri e programmazione attività, da suddividere tra i docenti referenti dei progetti: n. 5 ore Martani n. 5 ore Spinelli n. 3 ore Morassutti ( indicare se è necessario un organico dell autonomia e/o personale esterno) Organico dell autonomia per assistenza al laboratorio teatrale (Indicare se è necessario personale ATA ) n. 1 coll. Scol per attività teatrale, per sportello d ascolto, per predisposizione aula magna per incontri con esperti A fine anno scolastico ogni responsabile e/o rispettivo gruppo di lavoro eseguirà l analisi del processo del progetto o dell attività FASE CHECK: MONITORAGGIO E RISULTATI VALUTAZIONE REPORT VALUTATIVO Monitoraggio di gradimento del progetto da somministrare agli alunni Verifica andamento in itinere e finale da parte del referente Relazione finale a consuntivo del referente progetto da sottoporre al collegio Valutazione criticità/punti di forza e nuove proposte di adeguamento e integrazione progettuale Test finale da somministrare agli alunni per verificare i traguardi di miglioramento Indicatori per il monitoraggio dei tempi di attuazione delle varie fasi del progetto: Redazione della prima stesura della mappa dei processi e presentazione al gruppo di discussione competente
5 Revisione della mappa e presentazione al personale Documento di proposta di integrazione in itinere della mappa con l indicazione degli obiettivi e delle attività di processo, da parte del gruppo di discussione competente Valutazione finale criticità/punti di forza e nuove proposte di adeguamento e integrazione progettuale Rilevazione dei dati della diffusione RISULTATI Acquisizione di: consapevolezza di personali comportamenti quotidiani, riconoscimento dei segni della violazione dei diritti, consapevolezza dei rischi e conseguenze per comportamenti legati alle diverse devianze Fase di ACT RIESAME E MIGLIORAMENTO Riesame al (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso) In linea Non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi In grave ritardo oppure attuazione non in linea con gli obiettivi (Descrivere le modalità con cui si intende intervenire con iniziative correttive e/o di miglioramento, nel caso in cui la fase di check abbia evidenziato problemi o la necessità di miglioramenti. Ad esempio, le iniziative correttive/di miglioramento dovrebbero comprendere i responsabili, le modalità di intervento, i tempi di attuazione, le risorse necessarie, l eventuale necessità di fare ricorso a benchmarking/benchlearning (internied eseteni) per individuare le soluzioni più efficaci/efficienti. Nel piano del progetto dovrebbe essere previsto che lo status di questi interventi deve essere inserito nei successivi monitoraggi del progetto fino alla conclusione). IN PRATICA revisioni del piano di deployment descritto e ragioni che le determinano ecc. Le riunioni di aggiornamento per il riesame e il miglioramento si terranno periodicamente ogni due mesi. Saranno effettuate, a seguito degli esiti, delle prove intermedie e prenderanno in esame: lezioni apprese e questioni da risolvere revisioni dell approccio descritto e ragioni che le determinano revisioni del piano di deployment descritto e ragioni che le determinano Verrà valutata l efficacia del lavoro svolto attraverso due differenti sistemi di valutazione, uno basato sul grado di soddisfazione da parte degli studenti (attraverso questionari da sottoporre) e l altro sul raggiungimento degli obiettivi prefissati (conoscenze, abilità e competenze stabilite precedentemente), attraverso le verifiche programmate. Sarà utile prevedere nell organizzazione un margine di flessibilità (anche se minimo) per eventuali interferenze o ritardi.
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