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1 Collegio di Torino RISULTATI DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA: una sfida da accogliere per esistere Esiti la presa in carico delpaziente psichiatrico e con dipendenze patologiche Barbara Grassellini

2 Problemi innovazione rete infermieri servizi psichiatrici infermieri servizi dipendenze patologiche Un'innovazione non come l invenzione di un qualche nuovo modello o la trasformazione di una procedura, ma come il produrre risultati migliori in modi differenti che permettono di rendere l ambito della produzione del servizio più collaborativo (Lavalle 2012)

3 Dichiarazione Politica di Rio Determinanti Sociale della salute 21 ottobre 2011

4 Riflessione specificità (Harrington-Dobinson & Blows, 2007) (Smith, Corso, Brown, & Cameron, 2011) (Rice & Stead, 2011)

5 .rispondere al bisogno di assistenza infermieristica della persona assistita, cioè a quel suo deficit di autonomia nell affrontare il proprio progetto di vita in rapporto al problema di salute, al contesto sociale, alle aspettative e alle prospettive (Picogna 2012 "rafforzamento del rapporto di fiducia con l assistito per dare risposte peculiari, appropriate e pertinenti alle esigenze di cura e ai bisogni di assistenza,attraverso la presa in carico e la garanzia di una continuità assistenziale IPASVI 2012 GLOSSARIO COMUNE

6 COMPLESSITA BISOGNO DIASSISTENZA INFERMIERISTICA SALUTE MENTALE DIPENDENZA SCENARI SOCIALI -PROFESSIONALI METODI STRUMENTI COMPETENZE

7 Non si può costruire l interdisciplinarità se non sulla base di una solida competenza disciplinare (Agazzi, 1984)

8 Salienza un crescente e differenziato senso delle priorità nella pratica infermieristica (Benner et al., 2010) RACCOMANDAZIONI Parafrasando Quine No entity without identity noi infermieri dovremmo dire: No evidence without salience : nessuna evidenza senza salienza, senza attribuzione di senso soprattutto etico alle pratiche di cura (Manara, 2013; Manara etal., 2014).

9 Presa in carico: definizione Presa in carico è un processo nel corso del quale si aiuta la persona a raggiungere il miglior livello di qualità di vita possibile ponendo l accento sull aumento delle competenze piuttosto che sulla presenza di sintomi; avendo come obiettivo il graduale ri - apprendimento di abilità strumentali, sociali e affettive per favorire il reinserimento del paziente nel tessuto sociale aumentando le opportunità di scambio di risorse ed affetti(contrattualità,..)

10 Presa in carico: mission tutela dei valori (consenso, privacy, autodeterminazione, scelta, ) tutela dei diritti di cittadinanza lotta a stigma, emarginazione e discriminazione valorizzazione della partecipazione attiva di utenti, familiari e loro associazioni promozione e attivazione delle reti informali (volontariato, cohousing,..) accesso libero, diretto e tempestivo in caso di urgenza risposte diversificate (individuali, di gruppo, sostegno psicologico, educativo,.) trattamenti di riconosciuta efficacia (appropriatezza dell offerta terapeutica) gestione del rischio clinico definizione di indicatori e standard di qualità

11 N Obiettivo 2. Accogliere la domanda dell utente e della famiglia e decodificare il bisogno di cura e di assistenza Motivazioni - razionale a sostegno della priorità - rischio di un intervento non appropriato, - inappropriato utilizzo delle risorse, - incremento ricoveri in SPDC e - accessi impropri in DEA, - rischio drop out, - aumento del livello di emotività espressa nel nucleo familiare e in altri ambiti relazionali/sociali del paziente Azioni necessarie per perseguire l'obiettivo Evidenze a sostegno Infine, e fondamentalmente, la qualità delle cure infermieristiche dipende dalla qualità di chi le offre Virginia Henderson - The nature of nursing, 1966

12 outcome Aderenza al percorso terapeutico Individuazione tempestiva di segni e sintomi Prevenzione degli eventi avversi Riduzione del rischio

13 Sarà importante, per il futuro, documentare il beneficio per i pazienti dei programmi di monitoraggio e di valutazione dei servizi, vale a dire la misura in cui i risultati scientifici si traducono in pratiche nuove e più efficaci. Ad esempio, se saranno confermati i dati che suggeriscono che il migliore predittoredella qualità della vita sia il numero di bisogni non soddisfatti, non la diagnosi, né la gravità della psicopatologia, dovremo riorganizzare molti servizi di salute mentale, dentro e fuori del nostro Paese, perché essi siano in grado di rispondere ai bisogni dei pazienti prima di e oltre che fare diagnosi corrette e trattare i loro sintomi. COLLEGIO DI TORINO (M.Tansella, 2003)

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