RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
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1 Allegato A Istituzione Scolastica e Formativa Ivo de Carneri Civezzano Indirizzo I.T.A.S. indirizzo Biologico RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE A.S. 2013/2014 CLASSE 5 a Biologico DOCENTE: prof. Alessio Mattarei
2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE CON PREMESSA METODOLOGICA Durante l'anno scolastico una buona parte della classe ha manifestato un atteggiamento positivo nei confronti della materia, dimostrando in diverse occasioni un interesse a comprendere gli aspetti della disciplina maggiormente collegati alle esperienze della vita reale. Tale curiosità ha portato gli studenti a porre all'insegnante numerose domande ed obiezioni rispetto ai concetti generali spiegati in via introduttiva, interrogativi che hanno talora richiesto di svolgere approfondimenti e collegamenti con dati della vita economica, sociale e politica. Le potenziali difficoltà insite nella novità della materia da studiare sono state affrontate senza ansie e con spirito di fiducia. Gli alunni, nonostante le sollecitazioni poste ad inizio anno, non sono stati unanimi nell'indicare un particolare tema di approfondimento e così si è scelto di inserire brevi spunti in ogni capitolo trattato piuttosto che aggiungere un argomento fuori dal libro di testo, come avvenuto negli anni passati. Non è stato facile suscitare e mantenere una partecipazione attiva e consapevole da parte del gruppo classe, pur tuttavia in alcuni elementi il piacere della discussione si è mantenuto vivo fino al termine dell'anno scolastico. I contributi e le idee originali degli alunni sono stati messi, quando ritenuti coerenti e corretti, al centro della discussione, favorendo un apprendimento critico e lo sviluppo di un percorso didattico flessibile ed aperto agli argomenti di maggiore interesse. Purtroppo si deve segnalare come gli alunni hanno spesso condotto argomentazioni fra loro indipendenti, senza sviluppare una dinamica collettiva, ma limitandosi a porre domande ed ad esporre le loro idee al professore. Alcune volte è capitato che i pensieri espressi siano stati il frutto di un impulso momentaneo privo di una logica retrostante e di una compiuta strutturazione, tuttavia non raramente i contributi personali hanno saputo valorizzare il bagaglio di saperi di vita comune propri di ciascun alunno. In alcune circostanze, pur rappresentando l'eccezione, si è inoltre riusciti ad animare un proficuo dibattito che ha intrecciato fra loro idee e punti di vista differenti.
3 METODOLOGIE, STRUMENTI E TIPOLOGIE DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Metodologie utilizzate per favorire l apprendimento degli alunni: spesso alcune volte mai Spazi utilizzati Lezione frontale Biblioteca Lezione dialogata Palestra Dibattito in classe Laboratori informatici Attività laboratoriali Laboratorio di. Esercitazioni individuali in classe Laboratorio di. Esercitazioni in piccoli gruppi. Insegnamento per problemi. Analisi del testo. Analisi di casi. Relazioni su ricerche individuali Relazioni su ricerche di gruppo Applicazioni al computer Simulazioni Lettura di giornali e testi economici Strumenti adoperati per spesso alcune mai Metodologie di laboratorio per volte favorire l apprendimento le materie che lo prevedono Lavagna multimediale Lezioni frontali Lavagna luminosa Dimostrazioni ex-cathedra Proiettore per diapositive Esercitazioni individuali Registratore-audio Esercitazioni in gruppi Video-registratore Attività di ricerca guidata Proiettore film. Altri testi, oltre al manuale. Fotocopie. Dispense. Computer Sistema multimediale Giornale (Sole 24 ore ed altri) Strumenti utilizzati per la verifica dell apprendimento Colloqui orali Elaborazioni scritte Prove strutturate e/o semistrutturate (di tipo misto: con esercizi, schemi-frasi da completare, problemi) Prove strutturate con quesiti a risposta singola Prove strutturate con quesiti a risposta multipla Saggi brevi (problemi a soluzione rapida) Trattazione sintetica di argomenti Relazioni individuali di laboratorio Griglie di osservazione e di correzione Schede di lettura spesso alcune volte mai
4 TRAGUARDI FORMATIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE: - concetto di bisogno economico; - concetto di bene economico; - classificazione dei beni economici; - concetto di attività economica; - struttura del circuito economico; - concetti di produzione, distribuzione e consumo; - concetti di risparmio ed investimento; - concetti di impresa, azienda e società; - classificazione di imprese e società; - classificazione dei fattori produttivi; - concetti di domanda ed offerta; - concetti di mercato, settore ed industria; - classificazione del sistema tributario italiano; - principi del sistema tributario italiano; - classificazione dei modelli di struttura aziendale; - classificazione delle funzioni aziendali; - classificazione delle aree di gestione organizzativa in azienda; - concetto di moneta; - concetto di merce; - concetto di compravendita; - classificazione dei commercianti; - classificazione dei canali commerciali; - documenti della compravendita; - elementi accessori ed essenziali del contratto di compravendita; - clausole della compravendita; - presupposti dell'imposta sul valore aggiunto; - scadenze ed imputazione dell'imposta sul valore aggiunto; - concetti di deduzioni e detrazioni; - concetti di finanziamento, investimento e disinvestimento; - concetto di trasformazione tecnica; - concetti di fonti ed impieghi; - schema semplificato di stato patrimoniale; - schema di fattura e di documento di trasporto; ABILITÀ: - analizzare le caratteristiche di un bene economico; - valutare l'effetto sul prezzo di equilibrio di mutamenti nella domanda e nell'offerta; - individuare le funzioni svolte dai soggetti che partecipano all'attività economica; - individuare le mansioni collegate alle figure professionali riscontrate in azienda; - leggere ed interpretare un organigramma; - leggere ed interpretare un prospetto di stato patrimoniale; - determinare la base imponibile e calcolare l'imposta IVA; - operare lo scorporo da un valore lordo IVA; - determinare e liquidare la posizione IVA nei confronti dell'erario;
5 - liquidare l'imposta sul reddito per le persone fisiche; - analizzare la situazione della finanza pubblica italiana ed indicare politiche opportune per il riequilibrio economico sociale; - analizzare la situazione patrimoniale di un'impresa e giudicare l'equilibrio della struttura finanziaria; Nella lettura e nel completamento dei materiali scritti, gli allievi hanno imparato a: interpretare il significato del lessico economico e giuridico; estrarre le informazioni necessarie dal testo e dalle immagini rielaborare coerentemente le informazioni ottenute dalle fonti Nel produrre il materiale scritto, gli allievi hanno imparato a: organizzare coerentemente le conoscenze ed utilizzare uno stile di scrittura adeguato; controllare il lessico utilizzato ed il significato di quanto prodotto; verificare la validità del risultato ottenuto attraverso la logica del significato economico. Durante le lezioni gli studenti hanno imparato inoltre ad affrontare individualmente la lettura di pagine di testo tecnico (utilizzando parte del tempo di lezione a leggere sezioni di capitolo o articoli di giornale), tentando di estrarre le informazioni importanti. Alcuni alunni hanno messo in atto un metodo adeguato per far fronte ai problemi di interpretazione del testo, rielaborando personalmente i contenuti sotto forma di riassunti e schemi, sottoposti alla supervisione finale del professore. Gli obiettivi che sono stati raggiunti attraverso la lettura sono i seguenti: Leggere per comprendere un concetto teorico; Leggere per aumentare la comprensione di intuizioni elementari già possedute; Leggere per ampliare la conoscenza pratica su operazioni e applicazioni tecniche; Leggere per scoprire le possibili alternative e per consolidare le proprie idee. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI Gli studenti non hanno mai manifestato disagio nei confronti delle prove strutturare, vuoi perché giudicate stimolanti e mai banali, vuoi perché risultate allo stesso tempo chiare nell'interpretazione. La valutazione delle prove raramente ha dato origine a discussioni ed a manifestazioni di dissenso. Praticamente sempre il voto assegnato dal docente all alunno è stato da quest ultimo accettato.
6 Durante il periodo delle lezioni si è cercato di individuare insieme agli studenti modalità di prova differenti; dibattiti che alla fine hanno portato alla conclusione di affidarsi ad un numeto ridotto di prove strutturate rispetto agli anni scorsi e per bilanciamento ad un numero maggiore di simulazioni di terza prova, integrate da valutazioni orali, anche al di la della classica interrogazione. Sono stati infatti attentamente valutati anche gli interventi personali di discussione nel corso delle lezioni. VALUTAZIONE DI UNA PROVA DI VERIFICA SCRITTA Le prove scritte somministrate hanno avuto sempre lo scopo di valutare il raggiungimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze complessive, astenendosi dal concentrare l'attenzione su uno specifico aspetto tecnico, privilegiando invece la valutazione dell'apprendimento nel suo complesso. Gli esercizi affidati a casa all'opposto hanno avuto come focus la pratica di aspetti tecnici, mantenuti ad un livello elementare per favorire il graduale apprendimento di procedure totalmente nuove agli studenti. La loro correzione in aula è stata fatta alla lavagna, a modo di interrogazione. VALUTAZIONE DI UNA PROVA DI VERIFICA ORALE Nella prova orale la valutazione è avvenuta in maniera leggermente differente rispetto alle prove scritte: la diversità non riguarda il contenuto delle domande, quanto la metodologia con cui esse sono state poste: si richiedeva all'alunno di collegare fra loro i diversi argomenti dei moduli per tessere un discorso unitario della disciplina. Gli indicatori considerati nella valutazione del singolo alunno sono stati i seguenti: 1. Prontezza nella risposta (grado di sicurezza dimostrato nella padronanza degli argomenti sondati) 2. Focalizzazione della domanda (grado di aderenza all argomento proposto, assenza di divagazioni) 3. Proprietà di linguaggio (utilizzo appropriato dei codici linguistici, varietà ed esattezza terminologica) 4. Efficacia argomentativa (modo di sostenere o confutare le tesi) 5. Qualità e ricchezza dell informazione (capacità di individuare gli aspetti rilevanti dell argomento, quantità e precisione delle considerazioni svolte) 6. Organicità e completezza espositiva (presenza implicita di un piano di esposizione composto da premessa, sviluppo e conclusione; equilibrio interno tra gli argomenti trattati e copertura delle principali aree problematiche) 7. Capacità di collegare gli argomenti (rigore logico nell effettuare gli opportuni rimandi ad altri argomenti, modo di orientare il dialogo) 8. Originalità delle opinioni e autonomia di pensiero (singolarità del procedimento mentale, capacità di evitare luoghi comuni e stereotipi; capacità di pervenire a conclusioni esatte senza interventi orientativi del docente)
7 VALUTAZIONE LAVORO INDIVIDUALE Ad ogni singolo studente che abbia fatto spontaneamente richiesta di essere valutato su materiale rielaborato in prima persona è stata garantita attenzione e considerazione, nei limiti del tempo disponibile. Sono stati considerati: - cura del proprio materiale (libro di testo, quaderno, cancelleria, eccetera); - completezza e coerenza logica dell'argomentazione; - correttezza e mancanza di errori formali e sostanziali. La valutazione non si è concretizzata nell'assegnazione di un voto aggiuntivo rispetto alle verifiche orali e scritte, ma comporterà (quando ovviamente meritato) l'arrotondamento di quei voti che a fine anno saranno eventualmente rimasti di difficile attribuzione fra due livelli adiacenti.
8 TIPOLOGIE DI RECUPERO Individualizzazione e Personalizzazione Date le differenze di genere, di culture, di sensibilità, e date le diversità di sviluppo cognitivo ed emotivo, di stili e ritmi di apprendimento, di motivazioni e di aspirazioni presenti in uno stesso gruppo classe, le strategie educative e didattiche si piegano sulla base di un modello adattativo (L. Guasti, 2004). Ciò significa che le pratiche didattiche si caratterizzano per duttilità, articolazione, modificabilità e che la progettazione è pensata sulla base delle concrete situazioni. Il modello di lavoro didattico (U.Tenuta,1998) è pertanto articolato in - momenti di lavoro collettivo (motivazione, sintesi magistrale, verifica); - momenti di lavoro individuale e di gruppo (laboratorio, valutazione formativa, gruppi di livello): - momenti di approfondimento e di facilitazione dell apprendimento, quali o attività opzionali obbligatorie o studio assistito pomeridiano o colloqui individuali docente alunna/o o recupero a gruppi (circa 40 ore annuali) o consolidamento di concetti base per ogni disciplina ad inizio e a conclusione d anno scolastico (10 giorni) o Diario degli apprendimenti (strumento di individualizzazione)
9 CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Monte ore utilizzato per la disciplina: 52 ore (fino al 7/05/2014). CONTENUTI DISCIPLINARI L'attività economica - I bisogni economici; - I beni, i servizi e la loro utilità; - L'attività economica e le sue fasi; - La produzione diretta ed indiretta; - I fattori produttivi; - Il risparmio e l'investimento; - La tecnologia produttiva; - Beni sostituti e beni complementi. I soggetti dell'attività economica - I soggetti economici: famiglia, impresa e Stato; - Il baratto e lo scambio monetario; - Valore d'uso e valore di scambio; - Relazioni prezzo-domanda-offerta; - I modelli di mercato: concorrenza, monopolio ed oligopolio; - I sistemi di mercato: liberista, collettivista e misto; - L'intervento dello Stato italiano in economia nella seconda metà del secolo: nazionalizzazioni e privatizzazioni; - La teoria del commercio internazionale. I princìpi del prelievo fiscale ed il sistema tributario italiano - L'attività finanziaria pubblica: spese ed entrate pubbliche; - I fondamenti del sistema tributario italiano: i 4 princìpi; - La classificazione e le principali imposte: IRPEF, IVA, IRES; IMU, TARSU; - Le tasse; - I contributi sociali e gli enti previdenziali: INPS ed INAIL; - Situazione del debito pubblico italiano (approfondimento). L'imposta sul reddito dell persone fisiche - Reddito imponibile; - Deduzioni; - Aliquote IRPEF; - Detrazioni; - Proposte legislative di modifica e loro critica; - Metodologia di calcolo. Il concetto di azienda e le relative tipologie - Il concetto di azienda; - Soggetto giuridico e soggetto economico; - La classificazione delle aziende; - Le funzioni aziendali; - I gruppi aziendali; - L'impresa, l'azienda e la società; QUADRIMESTRE I quadrimestre I quadrimestre I quadrimestre II quadrimestre II quadrimestre
10 - I diversi regimi di responsabilità per le obbligazioni societarie; - Gli scopi sociali: lucrativo, mutualistico e consortile; - Il fallimento e le sue conseguenze. L attività e la struttura aziendale - I fatti di gestione: finanziamenti, investimenti, processo produttivo e disinvestimento; - Il capitale proprio, il capitale di finanziamento ed il capitale di regolamento; - L'attivo immobilizzato, l'attivo circolante e le disponibilità liquide; - Il prospetto di Stato Patrimoniale; - L'autofinanziamento; - Le strutture aziendali: funzionale, divisionale, a matrice, a staff ed a progetti (approfondimento). II quadrimestre Il contratto di vendita - La definizione e gli atti preliminari del contratto di compravendita: le trattative; - Analisi giuridica del contratto di vendita; - La stipulazione del contratto di vendita; - Gli elementi essenziali del contratto di compravendita; - Gli elementi accessori del contratto di compravendita; - Le clausole riguardanti il tempo di consegna della merce; - Le clausole riguardanti il luogo di consegna della merce; - Gli imballaggi. L'imposta sul valore aggiunto e la fattura - I requisiti di applicazione dell'iva; - Le aliquote ordinaria, ridotta ed ultraridotta; - La liquidazione periodica IVA; - La fattura immmediata e differita; - La base imponibile IVA; - Le fatture a più aliquote IVA; Libri di testo Economia aziendale 1, di Astolfi, Bertoloni e Gatti, Ed. Tramontana Moduli (se effettuati) Percorsi di approfondimento (se effettuati) II quadrimestre II quadrimestre Civezzano, 7 Maggio 2014 Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe
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