RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE

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1 Allegato A Istituzione Scolastica e Formativa Ivo de Carneri Civezzano Indirizzo I.P.I.A. Sezione Odontotecnici RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE A.S. 2011/2012 CLASSE 5 a Odontotecnico DOCENTE: Prof. Alessio Mattarei

2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE CON PREMESSA METODOLOGICA La classe è composta da undici alunni. Essi hanno dimostrato di avere caratteri e sensibilità diversi, pur tuttavia fra loro è sempre esistita amalgama, formando un gruppo molto coeso e privo di contrasti o conflitti di qualsiasi tipo. Gli alunni si sono dimostrati cordiali e rispettosi della figura del nuovo professore, hanno manifestato preoccupazione circa il fatto di dover affrontare lo studio di una materia per loro del tutto nuova e percepita come molto diversa dal resto delle discipline. Dopo una prima fase di assestamento, dovuta alla necessità di conoscere il metodo di insegnamento del docente, hanno manifestato buona volontà nell'affrontare argomenti teorici di non immediata comprensione, accettando di buon grado di integrare i contenuti del libro con esposizioni di schemi alla lavagna, consistenti in grafici ed esemplificazioni tabellari di scenari ipotetici. La maggior parte degli studenti si sono rivelati attenti e riflessivi: essi non esitano a porsi e a porre domande ai compagni e/o al docente e a fare osservazioni coerenti. Sono consapevoli delle proprie e altrui risorse e dei propri e altrui pregi, ma al contempo anche dei propri limiti. Riconoscono i propri errori, accettano osservazioni. Esprimono senza alcuna riserva le proprie emozioni e le proprie idee ed affrontano positivamente le difficoltà che si presentano. Per facilitare agli alunni l'apprendimento della materia, ho adottato un linguaggio semplice e lineare, compatibilmente con l'utilizzo necessario ed inevitabile della terminologia giuridica, propria della materia. Allo stesso tempo ho indicato agli alunni una ricca terminologia di sinonimi economici e giuridici, in modo da dare la possibilità di vedere i concetti da più punti di vista e di poter recuperare alla memoria informazioni e collegamenti.

3 METODOLOGIE, STRUMENTI E TIPOLOGIE DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Metodologie utilizzate per favorire l apprendimento degli alunni: spesso alcune volte Mai Spazi utilizzati Lezione frontale Biblioteca Lezione dialogata Palestra Dibattito in classe Laboratori informatici Attività laboratoriali Laboratorio di. Esercitazioni individuali in classe Laboratorio di. Esercitazioni in piccoli gruppi Aula. Insegnamento per problemi. Analisi del testo. Analisi di casi. Relazioni su ricerche individuali Relazioni su ricerche di gruppo Applicazioni al computer Simulazioni. Strumenti adoperati per Spesso alcune mai Metodologie di laboratorio per volte favorire l apprendimento le materie che lo prevedono Lavagna multimediale Lezioni frontali Lavagna luminosa Dimostrazioni e-cathedra Proiettore per diapositive Esercitazioni individuali Registratore-audio Esercitazioni in gruppi Video-registratore Attività di ricerca guidata Proiettore film. Altri testi, oltre al manuale. Fotocopie. Dispense. Computer Sistema multimediale. Strumenti utilizzati per la verifica dell apprendimento Colloqui orali Elaborazioni scritte Prove strutturate e/o semistrutturate (di tipo misto: con esercizi, schemi-frasi da completare, problemi) Prove strutturate con quesiti a risposta singola Prove strutturate con quesiti a risposta multipla Saggi brevi (problemi a soluzione rapida) Trattazione sintetica di argomenti Relazioni individuali di laboratorio Griglie di osservazione e di correzione Schede di lettura spesso alcune volte Mai

4 Conoscenze TRAGUARDI FORMATIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI Conoscenza generale del diritto commerciale e della legislazione sociale con particolare riferimento ai soggetti che svolgono attività economica (imprese, società), alla loro organizzazione e disciplina giuridica. Competenze Individua le principali caratteristiche delle varie tipologie di impresa e società, la loro disciplina giuridica, le possibili problematiche ed i conseguenti risvolti. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI La valutazione effettuata sugli alunni durante tutto l'anno scolastico è servita soprattutto per guidare ed accompagnare lo studente nel suo percorso. In tal senso si è rivolta maggior attenzione al processo dell'apprendimento e non al risultato. Si è premiato soprattutto lo sforzo. Durante tutto l'anno vi sono state verifiche orali e scritte sugli argomenti trattati. Si è data rilevanza agli interventi dei ragazzi, alle domande poste dagli stessi, alle risposte date alle domande formulate dal docente, atteggiamenti tutti sintomatici di interesse verso la materia. VALUTAZIONE DI UNA PROVA DI VERIFICA SCRITTA Le prove scritte somministrate hanno avuto sempre lo scopo di valutare il raggiungimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze complessive, astenendosi dal concentrare l'attenzione su uno specifico aspetto tecnico, privilegiando invece la valutazione dell'apprendimento nel suo complesso VALUTAZIONE DI UNA PROVA DI VERIFICA ORALE Nella prova orale la valutazione è avvenuta in maniera leggermente differente rispetto alle prove scritte: la diversità non riguarda il contenuto delle domande, quanto la metodologia con cui esse sono state poste: invece di una valutazione di un alunno per volta, si sono interrogati contemporaneamente più soggetti, per vedere quanto ciascuno riuscisse a cogliere le lacune nei ragionamenti degli altri ed ad intervenire per colmare i vuoti nel discorso. Poiché nell assegnare una valutazione nelle prove orali normalmente è più facile commettere errori rispetto alla valutazione delle prove scritte, questa metodologia ha aiutato ad esprimere i voti per comparazione delle performance. Tale tecnica è stata accettata dalla classe, in quanto l'elemento della cooperazione delle idee ha sempre prevalso su quello della cooperazione. Gli indicatori considerati nella valutazione del singolo alunno sono stati i seguenti: - Prontezza nella risposta (grado di sicurezza dimostrato nella padronanza degli argomenti sondati) - Focalizzazione della domanda (grado di aderenza all argomento proposto, assenza di divagazioni)

5 - Proprietà di linguaggio (utilizzo appropriato dei codici linguistici, varietà ed esattezza terminologica) - Efficacia argomentativa (modo di sostenere o confutare le tesi) - Qualità e ricchezza dell informazione (capacità di individuare gli aspetti rilevanti dell argomento, quantità e precisione delle considerazioni svolte) - Organicità e completezza espositiva (presenza implicita di un piano di esposizione composto da premessa, sviluppo e conclusione; equilibrio interno tra gli argomenti trattati e copertura delle principali aree problematiche) - Capacità di collegare gli argomenti (rigore logico nell effettuare gli opportuni rimandi ad altri argomenti, modo di orientare il dialogo) - Originalità delle opinioni e autonomia di pensiero (singolarità del procedimento mentale, capacità di evitare luoghi comuni e stereotipi; capacità di pervenire a conclusioni esatte senza interventi orientativi del docente)

6 TIPOLOGIE DI RECUPERO Individualizzazione e Personalizzazione Date le differenze di genere, di culture, di sensibilità, e date le diversità di sviluppo cognitivo ed emotivo, di stili e ritmi di apprendimento, di motivazioni e di aspirazioni presenti in uno stesso gruppo classe, le strategie educative e didattiche si piegano sulla base di un modello adattativo (L.Guasti, 2004). Ciò significa che le pratiche didattiche si caratterizzano per duttilità, articolazione, modificabilità e che la progettazione è pensata sulla base delle concrete situazioni. Il modello di lavoro didattico (U.Tenuta,1998) è pertanto articolato in - momenti di lavoro collettivo (motivazione, sintesi magistrale, verifica); - momenti di lavoro individuale e di gruppo (laboratorio, valutazione formativa, gruppi di livello): - momenti di approfondimento e di facilitazione dell apprendimento, quali o attività opzionali obbligatorie o studio assistito pomeridiano o colloqui individuali docente alunna/o o recupero a gruppi (circa 40 ore annuali) o consolidamento di concetti base per ogni disciplina ad inizio e a conclusione d anno scolastico (10 giorni) o Diario degli apprendimenti (strumento di individualizzazione) I contenuti della disciplina sono stati individuati tenendo in considerazione il suo valore ai fini della professione, la sua importanza all interno dei già frammentati curricoli previsti dall istruzione ancorché professionale, il tutto senza perdere di vista un parametro importante come quello del tempo disponibile. Un percorso sostenibile che ha permesso a tutta la classe di non discostarsi dalla cadenza temporale prevista in fase di progettazione e soprattutto di non rilevare particolari necessità in termini di recupero, salvo consentire agli studenti che ne avessero avuto bisogno di prolungare i tempi dell apprendimento.

7 CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO DI DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE Monte ore utilizzato per la disciplina: 42 ore (fino al 7/05/2012). CONTENUTI DISCIPLINARI QUADRIMESTRE Contenuti con riferimento al libro di testo 2) Il concetto economico-giuridico di imprenditore: La definizione di imprenditore e art c.c. (2.1) Il piccolo imprenditore e l'imprenditore agricolo (2.2) Tipi e dimensioni di imprese (2.3) I collaboratori dell'imprenditore (2.4) I collaboratori subordinati (2.5) I collaboratori autonomi (2.6) I collaboratori parasubordinati - cenni (2.7) 3) Lo statuto dell imprenditore commerciale: Obblighi professionali dell imprenditore e loro caratteri (3.1) Le scritture contabili obbligatorie - cenni (3.2) Il fallimento e le altre procedure concorsuali - cenni (3.4) Il fallimento (3.5) La dichiarazione di fallimento (3.6) Gli organi del fallimento (3.7) Gli effetti del fallimento (3.8) Lo svolgimento della procedura fallimentare (3.9) La chiusura del fallimento (3.10) 4) Disciplina della concorrenza e regime di coalizione fra le imprese: La disciplina della concorrenza (file sostitutivo sulla concorrenza perfetta) Intervento dello Stato (4.2) I divieti legali della concorrenza (4.3) Limitazione contrattuale della concorrenza cenni (4.4) La concorrenza sleale (4.5) I consorzi (4.7) Il contratto di consorzio (4.8) I consorzi con attività esterna (4.9) 5) Il concetto di azienda e le leggi che ne disciplinano il trasferimento: La definizione di azienda ai sensi dell art c.c. (5.1) Elementi costitutivi dell azienda (5.2) 6) L impresa collettiva ed il sistema delle società: Il contratto di società (6.1) Classificazione delle società (6.2) La responsabilità dei soci (6.3) La trattazione delle società (6.4)

8 7) La società semplice: La società semplice (7.1) Diritti ed obblighi dei soci (7.2) Amministrazione e rappresentanza (7.3) La responsabilità dei soci (7.4) 8) La società in nome collettivo: La società in nome collettivo (8.1) Il capitale sociale (tranne riduzione del capitale sociale) (8.2) Diritti e obblighi dei soci (8.3) Amministrazione e rappresentanza (8.4) La responsabilità dei soci (8.5) 9) La società in accomandita semplice: Le società in accomandita semplice (9.1) Diritti ed obblighi dei soci (9.2) Il capitale sociale (9.3) Amministrazione e rappresentanza (9.4) La responsabilità dei soci (9.5) 10) Le società per azioni: Le società per azioni (10.1) La costituzione della società (10.2) Il capitale sociale (solo prima metà pag. 105) (10.3) Gli organi sociali (10.6) L'assemblea (competenze e quorum costitutivi e deliberativi) (10.7) L'organo amministrativo (cenni) (10.8) Il collegio sindacale (solo brevi cenni) (10.9) Modello dualistico (10.13) Modello monistico (10.14) A 1) Disciplina giuridica dell impresa artigiana: L impresa artigiana (A1.1) Prevalenza dell attività artigiana e direzione dell impresa (A1.2) Limiti dimensionali dell impresa artigiana cenni (A1.3) Iscrizioni presso la Camera di Commercio (A1.4) L impresa artigiana odontotecnica (A1.5) Alcune norme applicabili alle imprese artigiane odontotecniche (A1.6) Norme applicabili ai dispositivi medici (A1.7) A2) Disciplina della Previdenza e della Sicurezza dell Impresa Artigiana: Assicurazione invalidità, vecchiaia e superstiti (A2.1) Assicurazione malattia (A2.2) L Assicurazione infortuni e le malattie professionali (A2.3) La sicurezza sul lavoro (A2.4) Misure generali di tutela (A2.5) Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto (A2.6) Obblighi dei lavoratori (A2.7) Obblighi dei progettisti, dei fabbricanti, dei fornitori e degli installatori (A2.8) Secondo Secondo Secondo

9 A3) Disciplina fiscale dell Impresa Artigiana: L'imposizione diretta dell'impresa artigiana individuale L'imposizione diretta dell'impresa artigiana collettiva L imposta sul valore aggiunto (IVA) L'imposta regionale sulle attività produttive Le altre imposte indirette La disciplina fiscale dell'impresa artigiana odontotecnica (A3.1) (A3.2) (A3.3) (A3.4) (A3.5) (A3.6) Secondo Libri di testo Diritto commerciale, legislazione sociale e pratica commerciale a cura di C. Nouvion, R. Saulle Franco Lucisano Editore Civezzano, 8 Maggio 2012 Firma del docente Firma dei rappresentanti di classe