Proprietà Strutturali dei Sistemi Dinamici: Controllabilità e Raggiungibilità
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- Mirella Maggio
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1 Proprietà Strutturali dei Sistemi Dinamici: ontrollabilità e Raggiungibilità Ingegneria dell'automazione orso di Sistemi di ontrollo Multivariabile - Prof. F. Amato Versione 2.2 Ottobre 22
2 ontrollabilità onsideriamo il sistema descritto dall equazione n m ( t) f (, u) (t) R u(t) R t Lo stato si dice controllabile (allo stato zero) se esiste un istante finito t* ed un segnale di ingresso u [,t*] tale che ( t,, u[, )) t Amato Versione 2.2 Ottobre 22 2
3 L insieme di tutti gli stati controllabili viene detto insieme di controllabilità del sistema e si denota con X. Evidentemente X è un sottoinsieme di R n. Quando X coincide con R n il sistema si dice (completamente) controllabile. Nel caso di sistemi LTI a tempo-continuo, si definisce la matrice di controllabilità [ B AB A B] n Amato Versione 2.2 Ottobre 22 3
4 Teorema (sottospazio di controllabilità). Per un sistema LTI a tempo-continuo, risulta X R(), dove R() denota lo spazio immagine (range) della Matrice. Dunque l insieme di controllabilità X è un sottospazio vettoriale di R n. Il sottospazio X viene detto sottospazio di controllabilità. Dal teorema precedente si ricava il seguente risultato. Teorema (NES di controllabilità). Un sistema LTI a tempo-continuo risulta essere (completamente) controllabile se e solo se il rango di è pari a n (ordine del sistema). Nel caso di sistemi LTI, se il sistema è controllabile, si dice anche che la coppia (A,B) è controllabile. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 4
5 Il complemento ortogonale di X viene detto sottospazio di non controllabilità e si denota con X N. È ovvio che la somma diretta dei due sottospazi restituisce lo spazio R n : X X N Dimostreremo il teorema sulla controllabilità nel caso dei sistemi LTI a tempo-discreto, essendo la prova più intuitiva. Tuttavia si noti che l enunciato, nel caso dei sistemi a tempodiscreto, richiede l ipotesi che A sia invertibile. R n Teorema (NES di controllabilità sistemi a tempodiscreto). Si assuma A invertibile. Allora un sistema LTI a tempo-discreto risulta essere (completamente) controllabile se e solo se il rango di è pari a n (ordine del sistema). Amato Versione 2.2 Ottobre 22 5
6 on semplici passaggi si ha: ( k + ) A( k) + Bu( k) k () () (2) ( n) A A A 2 n + Bu() + ABu() + Bu() + [ ] n B AB A B u( n ) u( n 2) u() Amato Versione 2.2 Ottobre 22 6
7 Dalla formula precedente, essendo A invertibile, si evince che si riesce a portare lo stato a zero partendo da in al più n passi se si verifica u( n ) u( n 2) [ ] n B AB A B n A u() Dunque l insieme di controllabilità in al più n passi si può scrivere X ( n) ( [ ] n n A B AB A B ) R Utilizzando il Teorema di aley Hamilton, si dimostra che X (n) X. Da questo fatto discende la tesi del teorema. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 7
8 È importante notare che, per i sistemi a tempodiscreto, se A non è invertibile, l enunciato del precedente teorema non è più valido. Tuttavia, nel caso dei sistemi LTI a tempocontinuo, nella dimostrazione al posto di A -n compare e -At che è sempre invertibile. Per questo motivo, per sistemi LTI a tempo-continuo, non è necessario fare l ipotesi sull invertibilità di A. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 8
9 Esempio pallina in un piano () onsideriamo il moto di una pallina di massa m in un piano soggetta a due ingressi u e u 2 z 2 u 2 u z Amato Versione 2.2 Ottobre 22 9
10 Ponendo: Amato Versione 2.2 Ottobre 22 ( ) ( ) T T u u u z z z z Il modello risulta u m m m k m k + / / / /
11 Utilizzando il teorema precedente si vede (come era abbastanza prevedibile) che il sistema è controllabile. In altri termini scegliendo in maniera opportuna i due ingressi u e u 2 si riesce in un tempo finito a portare il sistema nell origine con velocità finale nulla, qualunque sia lo stato iniziale. Amato Versione 2.2 Ottobre 22
12 Forma canonica di Kalman di ontrollabilità Il successivo teorema mostra che un sistema non controllabile si può dividere in due sottosistemi. Il primo sotto-sistema è caratterizzato dalle dinamiche associate al sottospazio di controllabilità ed è soggetto all ingresso del sistema complessivo. Il secondo sotto-sistema è caratterizzato dalle dinamiche associate al sottospazio di non controllabilità ed è in evoluzione libera. Dunque, se si parte da uno stato iniziale collocato nel sottospazio di controllabilità, le dinamiche non controllabili non sono mai eccitate, e non entrano in gioco nel comportamento ingresso-uscita del sistema complessivo. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 2
13 Teorema. Dato un sistema lineare nella forma y A + esiste una trasformazione di base T tale che il sistema si può porre nella forma z T ATz + T Bu : A z + B u dove A y A Tz : A Bu z 2 A 22 B B [ ] e la coppia (A,B ) è controllabile. A ha dimensione pari a quella del sottospazio di controllabilità. 2 Amato Versione 2.2 Ottobre 22 3
14 Partizionando il vettore di stato in modo conforme alla matrice A z z z Il sistema ingresso-stato può essere scritto per esteso N z z N A A z 22 z + N A 2 z N + B u Amato Versione 2.2 Ottobre 22 4
15 Le equazioni precedenti hanno la seguente interpretazione grafica u Sottospazio z z N Sottospazio N Amato Versione 2.2 Ottobre 22 5
16 Dalla figura si evince chiaramente che: L ingresso agisce solo sulla parte controllabile del sistema Se lo stato iniziale appartiene al sottospazio di controllabilità, le dinamiche non controllabili non sono mai eccitate, cioè z z z ( t) ( ) z t t Amato Versione 2.2 Ottobre 22 6
17 Un altra interessante osservazione è che la matrice di trasferimento dipende solo dalla parte controllabile del sistema W ( ) si A ( s) B Questo è ovvio se si tiene presente che: - la MdT rappresenta il comportamento ingresso-uscita del sistema quando si parte da condizioni iniziali nulle; - lo stato nullo ha componente nulla sul sottospazio di non controllabilità. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 7
18 In definitiva, possiamo concludere che quando il sistema non è controllabile la condizione iniziale appartiene al sottospazio di controllabilità il sistema può essere descritto, senza perdita di informazione, dall equazione ridotta z y A z z + B u Amato Versione 2.2 Ottobre 22 8
19 Esempio - pallina in un piano (2) Ritorniamo all esempio della pallina sul piano, e supponiamo che sia presente solo la forza u In questo caso risulta Amato Versione 2.2 Ottobre 22 9 R R / / / / / / / m k m k m k m m k m k m X
20 In altri termini, come era lecito aspettarsi, si possono controllare a zero tutti gli stati iniziali associati a punti che giacciono sull asse z con velocità iniziale diretta lungo z. Se inoltre il sistema evolve a partire da uno stato giacente sull asse z con velocità iniziale diretta lungo z, il sistema può essere descritto, senza perdita di informazione, dal modello ridotto k / m + u / m Amato Versione 2.2 Ottobre 22 2
21 Un sistema LTI del tipo Stabilizzabilità A + Bu A R nn B R nm si dice essere stabilizzabile se esiste una legge di controllo in retroazione uk, con K in R mn, tale che gli autovalori della matrice a ciclo chiuso A+BK siano tutti a parte reale negativa. Se un dato sistema è stabilizzabile, si dice anche che la coppia (A,B) è stabilizzabile. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 2
22 È interessante studiare la relazione che esiste tra i concetti di controllabilità e stabilizzabilità Si può dimostrare, ed è abbastanza intuitivo, che se un sistema lineare è controllabile esso è anche stabilizzabile. Dunque la controllabilità implica la stabilizzabilità. Meno evidente è il fatto che il contrario non è vero. In altri termini la stabilizzabilità non implica la controllabilità. Quindi la controllabilità è una proprietà più forte della stabilizzabilità. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 22
23 Per convincersi di questo fatto, immaginiamo che un dato sistema lineare non sia controllabile. Per quanto è stato detto in precedenza, in questo caso è possibile effettuare un cambio di base che porta il sistema nella forma canonica di Kalman di controllabilità N A A 22 + N A 2 N + B u Amato Versione 2.2 Ottobre 22 23
24 u Sottospazio N Sottospazio N Sappiamo che la coppia (A,B ), essendo controllabile, è stabilizzabile. Se gli autovalori di A 22 (quelli associati al sottospazio di non controllabilità) sono a parte reale negativa, allora i corrispondenti modi di evoluzione andranno a zero anche senza l intervento del controllore. Quindi si riesce a stabilizzare il sistema anche se esso non è controllabile. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 24
25 In definitiva un sistema non controllabile risulta essere comunque stabilizzabile se la matrice A 22 possiede tutti autovalori a parte reale negativa o ciò che è lo stesso, se i modi di evoluzione associati alla parte non controllabile del sistema convergono a zero. Questo è il motivo per cui la stabilizzabilità non implica la controllabilità. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 25
26 Raggiungibilità onsideriamo il sistema descritto dall equazione n m ( t) f (, u) (t) R u(t) R t Lo stato si dice raggiungibile (dallo stato zero) se esiste un istante finito t* ed un segnale di ingresso u [,t*] tale che ( t,, u t [, ) ) Amato Versione 2.2 Ottobre 22 26
27 L insieme di tutti gli stati raggiungibili viene detto insieme di raggiungibilità del sistema e si denota con X R. Evidentemente X R è un sottoinsieme di R n. Quando X R coincide con R n il sistema si dice (completamente) raggiungibile. Nel caso di sistemi lineari a tempo-continuo, si dimostra che l insieme di raggiungibilità coincide con quello di controllabilità. Amato Versione 2.2 Ottobre 22 27
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