Quadro generale La volatilità dei mercati finanziari è stata estremamente modesta nelle ultime settimane: il livello dei tassi di interesse è rimasto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Quadro generale La volatilità dei mercati finanziari è stata estremamente modesta nelle ultime settimane: il livello dei tassi di interesse è rimasto"

Transcript

1 Quadro generale La volatilità dei mercati finanziari è stata estremamente modesta nelle ultime settimane: il livello dei tassi di interesse è rimasto in prossimità dei valori osservati recentemente mentre i principali indici azionari hanno conseguito un moderato apprezzamento, nel caso degli Stati Uniti, o sono rimasti relativamente stabili, soprattutto in Europa. L evoluzione del quadro macroeconomico ha messo, però, in evidenza diversi fattori sicuramente rilevanti per la definizione della aspettative di medio periodo, in particolare nell area Euro, dove la BCE è intervenuta riducendo il costo del denaro al minimo storico dello 0,25% e garantendo il proseguimento di tutte le operazioni di concessione di liquidità almeno fino alla prima metà del La decisione rappresenta l esito di un lungo dibattito, in atto da diversi mesi, all interno dell autorità di politica monetaria, nel quale le recenti rilevazioni dell indice di prezzi al consumo hanno avuto un ruolo determinante, segnalando una contrazione su base mensile ed una crescita annuale inferiore al singolo punto percentuale. Questo ha permesso ai membri più propensi all intervento di prevalere, facendo leva sui timori di un impatto negativo sulle aspettative di inflazione rispetto all obiettivo del 2% previsto dal mandato della stessa Banca Centrale, ma ha messo ulteriormente in evidenza le forti divisioni all interno dell istituto presieduto da Mario Draghi e la conseguente estrema difficoltà di intraprendere decisioni efficaci e tempestive. Se da un lato, infatti, la BCE è stata in grado di arginare la crisi dell area Euro ed invertire il processo di allargamento degli spread tra i diversi paesi, dall altro non è riuscita a stimolare un adeguata circolazione della liquidità dal sistema bancario a quello produttivo attraverso la concessione del credito, in parte per le scelte effettuate ma anche per limiti derivanti dagli strumenti a disposizione, dalla situazione peculiare dell area Euro e dalla mancanza di un supporto politico coeso e univoco. Tutte le misure non tradizionali intraprese, quali LTRO e concessioni illimitate di liquidità, sono state operazioni mirate a soddisfare la domanda di liquidità da parte, in sostanza, di istituti finanziari (ed indirettamente Stati) non più in grado di finanziarsi autonomamente sul mercato, garantendo così la stabilità del sistema interbancario europeo, e non misure atte ad incrementare artificiosamente l offerta di liquidità, cioè quantitative easing vero e proprio, poiché tutti gli acquisti di titoli di Stato sono stati sempre sterilizzati, assorbendo cioè liquidità per importi equivalenti. Questa scelta, determinata dai vincoli statutari della BCE ma anche dall opposizione tedesca, ha ridotto al minimo gli effetti positivi sulla crescita economica dell area Euro (la quale non rappresenta, di fatto, un obiettivo della Banca Centrale) ma ha anche inibito la capacità dell autorità di politica monetaria di perseguire il proprio unico obiettivo di controllo dell inflazione. La lunga e profonda recessione degli ultimi anni, infatti, ha determinato un incremento dell output gap, cioè della capacità produttiva non sfruttata, come testimoniato in maniera evidente dagli impressionanti livelli di disoccupazione raggiunti in diversi paesi europei, quindi un calo della pressione sul costo del lavoro e dei redditi e della domanda aggregata, assecondato dalle politiche fiscali restrittive imposte a livello europeo. A fronte di una domanda sempre più debole e di redditi sempre meno sicuri, la discesa dell inflazione rappresenta una conseguenza prevedibile ed inevitabile nel medio periodo, alla quale la BCE ha potuto rispondere soltanto con misure tradizionali, cioè riducendo il costo del denaro, e limitate da tassi di interesse ormai prossimi a zero e dalla ridottissima circolazione del credito ma senza poter immettere liquidità direttamente nel sistema, come è stato fatto da praticamene tutte le altre banche centrali dei principali paesi sviluppati.

2 La risposta politica dell area Euro alla crisi, quindi, non soltanto ha limitato la capacità di intervento della Banca Centrale in una situazione in cui sarebbero state probabilmente opportune scelte meno rigide ed ortodosse ma ha addirittura alimentato ulteriori pressioni disinflazionistiche attraverso il tentativo di recuperare competitività nei paesi periferici esclusivamente mediante una svalutazione competitiva interna, cioè austerità di bilancio e fiscale. L assenza di una governance efficace e di una sincera volontà politica di evoluzione dell Unione Europea, quindi, ha pesato anche sulla capacità di intervento della Banca Centrale, la quale corre ora il rischio di non essere in grado di arrestare un processo di disinflazione dell economia accompagnato da una prolungata fase di stagnazione della crescita, non dissimile a quanto avvenuto in Giappone nell ultimo decennio: è significativo osservare, a questo proposito, come il rallentamento della pressione sui prezzi al consumo sia in atto tanto in Germania, nonostante livelli occupazionali elevati, sia nei paesi periferici, in cui gli effetti della contrazione della domanda sono stati prevalenti rispetto a quelli della maggiori imposte indirette (es.iva). Le divergenze tra i diversi paesi sono, intanto, sempre più evidenti non soltanto a livello economico ma anche politico, come dimostrato dalla procedure di infrazione avviata contro la Germania, colpevole di un eccessivo avanzo della propria bilancia commerciale, e dalla conseguenti critiche verso l adeguatezza del modello tedesco: difficilmente tutto ciò potrà però portare ad una riforma in tempi utili delle istituzioni e delle politiche europee e sicuramente non potrà evitare i costi sociali elevatissimi di questo cambiamento. Negli Stati Uniti, intanto, i dati relativi alla crescita nel terzo trimestre dell anno sono stati particolarmente positivi e superiori rispetto alle aspettative, confermando il consolidamento della ripresa in atto e, soprattutto, il successo della Federal Reserve nella propria politica di supporto ai redditi, attraverso il sostegno del mercato immobiliare e di quello azionario: i consumi, infatti, continuano a contribuire in maniera decisiva, nonostante la riduzione, ad inizio anno, delle agevolazioni fiscali e la contrazione della spesa pubblica. La Banca Centrale statunitense dovrà affrontare ora, però, scelte altrettanto complesse e rischiose, individuando i tempi ed i modi migliori per cominciare a ridurre l entità dei propri interventi senza compromettere la crescita dell economia e la stabilità dei mercati: la difficoltà di questo compito è stata messa in luce da quanto già accaduto negli ultimi mesi, in seguito alle dichiarazioni di Bernanke a maggio, ma i risultati conseguiti sino ad ora rappresentano un elemento di fiducia e credibilità. La crescita statunitense presenta, però, ancora fattori di incertezza e possibile volatilità: la rilevazione dell ultimo trimestre è stata influenzata significativamente da un deciso incremento delle scorte, determinato da aspettative di vendite crescenti piuttosto che da un effettivo aumento della domanda, e potrebbe essere compensata da un rallentamento nel trimestre in corso mentre l inizio del 2014 sarà caratterizzato dalla ripresa del confronto politico sul tema del limite del debito e della riduzione della spesa pubblica, rinviato a settembre ma non ancora risolto. Le scelte della Federal Eeserve e la sua interazione con l evoluzione del quadro macroeconomico statunitense saranno, quindi, sicuramente determinanti per la dinamica dei mercati finanziari e, soprattutto, della crescita degli Stati Uniti e globale nel prossimo anno.

3 Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 7-nov EC BCE Annuncio tassi NOV 0.50% 0.25% 0,5% 6-nov EC Produzione industriale area Euro m/m SET 0.0% 1.1% -2.1% 8-nov FR Produzione industriale m/m SET 0.1% -0.5% 0.2% 7-nov GE Produzione industriale m/m SET 0.0% -0.9% 1.4% 11-nov IT Produzione industriale m/m SET 0.2% 0.2% -0.3% 8-nov GE Esportazioni m/m SET 0.4% 1.7% 1.0% 6-nov GE Ordini di fabbrica SET 0.5% 3.3% -0.3% 31-ott GE Vendite al dettaglio m/m SET 0.4% -0.4% 0.5% 6-nov EC Vendite al dettaglio m/m SET -0.4% -0.6% 0.7% 22-nov IT Vendite al dettaglio m/m SET 0.1% -0.3% -0.3% 19-nov IT Ordini Industriali m/m SET - 1.6% 2.0% 31-ott IT Disoccupazione SET 12,3% 12,5% 12.2% 31-ott EC Disoccupazione SET 12.0% 12.2% 12.0% L economia dell area dell Euro continua a mostrare segni di una ripresa debole, riflessa anche nell andamento degli indicatori di fiducia, benché il quadro macroeconomico rimanga eterogeneo; in particolare, la domanda aggregata è destinata a migliorare, sorretta dalla politica monetaria accomodante della BCE e l attività economica dell intera area dovrebbe anche beneficiare del rafforzamento della domanda estera; tuttavia, l andamento dell economia reale è più solido nei paesi core, mentre la debolezza dei paesi periferici rischia di condizionare l andamento dell intera area nei prossimi mesi. A livello aggregato, le vendite al dettaglio sono scese dello 0,6% a settembre, mentre la produzione industriale è cresciuta in misura sensibilmente superiore alle aspettative (+1%), invertendo la dinamica negativa di agosto; permane invece la debolezza del mercato del lavoro: la disoccupazione dell intera area è tornata nuovamente a crescere e si attesta al 12,2%. In Germania, le rilevazioni macroeconomiche sono state miste, sia sul fronte della produzione, sia sul fronte della domanda: la produzione industriale si è ridotta dello 0,9% a settembre ma gli ordini di fabbrica hanno avuto una dinamica divergente, con un aumento superiore alle attese e pari al 3,3%; le vendite al dettaglio si sono ridotte dello 0,6% rispetto ad agosto mentre l andamento delle esportazioni continua a essere positivo, nonostante il rafforzamento dell Euro, con una crescita dell 1%. In Italia, le rilevazioni macroeconomiche confermano il deterioramento dell economia reale, benché si osservino deboli segnali di ripresa, in particolare sul fronte della produzione: a settembre, le vendite al dettaglio si sono ridotte dello 0,3% e le condizioni del mercato del lavoro sono peggiorate e la disoccupazione si attesta al 12,5%; a parziale bilanciamento, gli ordini industriali sono nuovamente cresciuti (+1,6%) e anche la produzione industriale è leggermente aumentata.

4 La BCE ha deciso di ridurre il tasso di interesse ufficiale allo 0,25%, mantenendo però intatto il tasso sui depositi overnight: il contesto macroeconomico fragile, le prospettive di crescita del PIL al sotto della capacità produttiva potenziale, l assenza di pressioni inflazionistiche e il materializzarsi di rischi di deflazione ha reso necessario un segnale di ulteriore espansione monetaria. Le rilevazioni ultime macroeconomiche e, in particolare, il miglioramento degli indici di fiducia e degli indicatori anticipatori dell area nell ultimo mese confermano la graduale ripresa in atto, nonostante permangano elementi di debolezza, anche legati all andamento dell Euro, in particolare contro il dollaro, correlato con le strategie di politica monetaria, e legati alla dinamica dei paesi periferici.

5 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 8-nov US Reddito personale SET 0.3% 0.5% 0.4% 20-nov US Vendite al dettaglio OTT 0.1% 0.4% -0.1% 8-nov US Variazione salari non agricoli OTT 120k 204k 148k 8-nov US Disoccupazione OTT 7.3% 7.3% 7.2% 4-nov US Ordini di fabbrica SET 1.8% 1.7% -2.4% 25-ott US Ordini di beni durevoli SET 1.0% -1.1% 0.1% 20-nov US Indice dei prezzi al consumo m/m OTT 0.0% -0.1% 0.2% 20-nov US CORE CPI m/m OTT 0.1% 0.1% 0.1% 20-nov US Indice dei prezzi al consumo a/a OTT 1.0% 1.0% 1.2% 20-nov US CORE CPI a/a OTT 1.7% 1.7% 1.7% 15-nov US Produzione industriale OTT 0.2% -0.1% 0.6% 7-nov US PIL t/t 3 TRIM 2.0% 2.8% 3.5% La ripresa statunitense prosegue a ritmo moderato: l attività economica è cresciuta in misura superiore alle aspettative nel terzo trimestre e le rilevazioni continuano a essere positive:le condizioni dell occupazione migliorano, anche se gradualmente, la propensione al consumo delle famiglie americane è cresciuta e il settore immobiliare si sta rafforzando, gli utili delle imprese relativi al terzo trimestre sono positivi e gli investimenti fissi sono in crescita. Il PIL relativo al terzo trimestre del 2013 è cresciuto del 2,8%, sostenuto in particolare da un accelerazione degli investimenti. Nel mese di settembre, il reddito personale è cresciuto dello 0,5%, mentre le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,4%, in misura leggermente superiore alle attese. Il mese è stato relativamente positivo per la dinamica del mercato del lavoro: il numero di occupati nel settore privato continua a crescere e in misura superiore alle attese; tuttavia, il tasso di disoccupazione è leggermente cresciuto al 7,3% e, nonostante la dinamica favorevole negli ultimi mesi, è ancora distante però dall obiettivo dichiarato della Federal Reserve. I dati relativi all economia reale hanno offerto segnali parzialmente incoraggianti: gli ordini di fabbrica sono cresciuti dell 1,7% e la produzione industriale si è leggermente ridotta a settembre (-0,1%); al contrario, gli ordini di beni durevoli hanno segnato una netta contrazione (-1,1%). A ottobre, l indice dei prezzi al consumo si è ridotto dello 0,1% su base mensile, mentre è cresciuto dell 1,1% su base annua, in particolare determinata dal calo dei prezzi energetici; la componente core è invece cresciuta dello 0,1% su base mensile, con una crescita dell 1,7% su base annua; i dati mostrano l assenza di pressioni inflazionistiche di breve periodo. Le prospettive per l economia statunitense rimangono positive nel medio periodo, grazie alla maggiore solidità dei consumi, al miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e alla ripresa di quello immobiliare; la FED è però pronta a rallentare gli acquisti di titoli se l andamento macroeconomico rimarrà positivo: una politica monetaria più restrittiva, unita agli effetti presumibilmente negativi della stretta fiscale, della riduzione della spesa pubblica e di un mancato accordo sul tetto del debito, potrebbero condizionare la ripresa in atto.

6 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P 500 MSCI World (Euro) Price Performance Price Performance Price Performance ,32% 5,36% 0,04% ,46% 7,23% 2,52% ,79% 5,74% 2,19% FTSE MIB 1750 Topix 320 MSCI Emerging Mkt (Euro) Price Performance Price Performance Price Performance ,83% 7,18% -3,43% ,72% 3,77% 3,75% 286-4,58% 2,43% -1,90% Nel corso delle ultime settimane i mercati azionari hanno mostrato un maggior grado di incertezza, con dinamiche tuttavia parzialmente differenti nelle diverse aree geografiche. Il mercato statunitense ha continuato a registrare nuovi massimi, supportato da un quadro rassicurante emerso dalle trimestrali societarie e dall attesa che l elevata liquidità presente nel sistema possa restare tale anche nei prossimi mesi, confermata anche dalle dichiarazioni di Yellen, futuro governatore della Fed, la quale ha sottolineando i rischi e i costi di una riduzione degli stimoli monetari troppo ravvicinata. Nonostante l atteggiamento espansivo della BCE, l azionario europeo sta attraversando una fase di lateralizzazione: l elevata volatilità osservata è stata influenzata, in particolare, dalle stime peggiorative su crescita e disoccupazione. L indice S&P 500 da fine mese ottobre è cresciuto di circa due punti percentuali, mentre il rendimento dell indice EuroStoxx è stato sostanzialmente nullo. L indice FTSE MIB, dopo lo sprint di ottobre ha arrestato la crescita, perdendo oltre tre punti percentuali, penalizzato dal giudizio negativo della commissione europea sulla legge di stabilità, ritenuta non adeguata al fine di raggiungere l obiettivo di riduzione del debito per il I risultati da inizio anno confermano una maggiore forza relativa dei mercati statunitensi, con un rendimento del 28,5%, contro una crescita del mercato europeo di poco superiore al 18%. L indice mondiale nel corso del mese di novembre è cresciuto di circa due punti percentuali, ottenendo da inizio anno un rendimento superiore al 20%. Il mercato azionario dei paesi emergenti, successivamente alla crescita osservata nelle prime settimane del mese di settembre, è stato dominato dall incertezza, subendo una correzione nel mese di novembre di circa due punti percentuali; nonostante il recupero rispetto ai minimi raggiunti a fine giugno, con un risultato positivo nel trimestre in corso, il rendimento dell indice MSCI Emerging Market da inizio anno rimane negativo di quasi cinque punti percentuali in valore assoluto. Se da un lato il momentum dell Abenomics sembra essersi sgonfiato, dall altro i segnali di una più robusta ripresa negli USA sembrano incoraggianti per l equity giapponese, il quale, dopo una fase volatile, è tornato a crescere, guadagnando nella prima metà del mese quasi quattro punti percentuali; la crescita complessivamente ottenuta nel secondo semestre è positiva e il rendimento da inizio anno rimane significativo e prossimo al 47%.

7 Market Monitor Fixed Income Indices 200 Citigroup EGBI 510 Citigroup WGBI 270 JP Morgan GBI-EM Price Performance Price Performance Price Performance 196 2,57% 1,49% 0,08% 481-5,18% 0,30% -0,23% 230-9,50% 0,51% -1,76% 160 Citigroup AGBI Price Performance 15-nov dic set ott ,37% 1,22% -1,24% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli di Stato è stata parzialmente divergente: dopo la crescita osservata ad ottobre, l indice europeo ha mostrato un andamento instabile nella prima metà di novembre, ottenendo un rendimento positivo inferiore ai dieci centesimi, mentre l indice mondiale, dopo la ripresa osservata nei primi giorni di novembre, è tornato a perdere valore, realizzando complessivamente un risultato negativo di venti centesimi in valore assoluto, in un contesto che rimane ancora molto volatile; da inizio anno, il mercato europeo ha ottenuto un risultato positivo prossimo ai due punti percentuali e mezzo, mentre l indice internazionale continua a mostrare maggior segni di debolezza, con un rendimento negativo di poco superiore ai cinque punti percentuali in valore assoluto, penalizzato dall apprezzamento dell euro verso le principali valute estere. L andamento dei mercati obbligazionari dei paesi emergenti rimangono caratterizzati da un elevata volatilità, influenzato soprattutto dalle prospettive di liquidità dei prossimi mesi: dopo il recupero osservato in seguito al rinvio del cosiddetto tapering da parte della Fed, nel corso delle ultime settimane l indice generale ha perso oltre un punto percentuale e mezzo, mentre le perdita dell indice asiatico è stata più contenuta e di poco superiore al singolo punto percentuale; da inizio anno i risultati rimangono fortemente negativi: la perdita dell indice generale emerging market è pari a nove punti percentuali e mezzo, mentre quella dell indice AGBI è di poco superiore ai cinque punti percentuali in valore assoluto.

8 . Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices 235 BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) 205 BarCap Euro Inflation Linked Bond 305 BarCap US Inflation Linked Bond (USD) Price Performance Price Performance Price Performance 211-4,52% -0,13% -1,10% 193-3,31% 0,18% -0,81% 275-7,48% -0,25% -0,82% 300 DJUBS Commodities 115 WTI Crude Oil 1750 Golds Price Performance Price Performance Price Performance ,36% -3,06% -1,61% 94 2,20% -8,30% -2,64% ,99% -2,92% -2,49% Nel corso delle ultime settimane la dinamica delle obbligazioni indicizzate all inflazione è stata negativa su tutti i mercati: da fine mese ottobre il mercato globale ha subito una correzione di oltre un punto percentuale, mentre più contenuta è stata la perdita sia dell indice europeo sia di quello statunitense, prossima per entrambi a ottanta centesimi in valore assoluto; tuttavia, da inizio anno le perdite maggiori si hanno avute sul mercato statunitense (-7,50%), mentre più contenute sono state le perdite subite sul mercato mondiale (-4,50%) e sul mercato europeo (-3,30%). Le ultime settimane sono state negative per il mercato delle materie prime: l indice generale di commodities si è deprezzato di oltre un punto percentuale e mezzo, trainato da una discesa dei prezzi sia del petrolio, sceso a 94 dollari al barile, sia delle quotazioni dell oro, il cui indice di riferimento ha perso circa due punti percentuali e mezzo da fine ottobre. Da inizio anno, il rendimento dell indice rappresentativo del petrolio è ancora positivo di circa due punti percentuali, mentre negativo è stato il risultato ottenuto sia dall indice generale (-11,40 %) sia, in misura maggiore, da quello rappresentativo dell oro (-23%).

9 Market Monitor German Interest Rates 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05 GE 1YR 0,35 0,30 0,25 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05 GE 2YRS 1,20 1,00 0,80 0,60 GE 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,06-0,07% -0,05% -0,02% 0,11 0,13% -0,06% -0,01% 0,65 0,35% -0,14% -0,01% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 GE 10YRS 2,90 2,80 2,70 2,60 2,50 2,40 2,30 2,20 2,10 2,00 GE 30YRS Price Variation Price Variation 15-nov dic set ott nov dic set ott-13 1,71 0,39% -0,07% 0,03% 2,66 0,49% 0,07% 0,07% Nel corso delle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli tedeschi è diminuito, in particolare sulle scadenze comprese tra i due e i dieci anni, mentre sono rimasti stabili sulle scadenze a brevissimo e lunghissimo termine: mentre il livello dei tassi ad uno è rimasto pressoché invariato, il tasso a due anni è diminuito di circa dieci centesimi rispetto ai livelli osservati lo scorso mese; i tassi a cinque e dieci anni sono anch essi diminuiti di circa dieci centesimi e offrono rispettivamente lo 0,65% e l 1,71%; il tasso trentennale non ha subito particolari movimenti, offrendo un rendimento del 2,70% circa. Da inizio anno, le variazioni più evidenti hanno interessato le scadenze a medio e lungo termine, con una crescita dei tassi d interesse compresa tra i trentacinque e i cinquanta centesimi; sul segmento più breve della curva, invece, mentre il tasso a due anni è cresciuto di quasi quindici centesimi, il tasso ad un anno è rimasto sostanzialmente invariato.

10 Market Monitor Italian Interest Rates 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 IT 1YR 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 IT 2YRS 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 IT 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,69-0,70% -0,48% -0,07% 1,20-0,78% -0,68% -0,24% 2,66-0,64% -0,59% -0,23% 5,00 4,80 4,60 4,40 4,20 4,00 3,80 3,60 IT 10YRS 5,50 5,30 5,10 4,90 4,70 4,50 IT 30YRS Price Variation Price Variation 15-nov dic set ott nov dic set ott-13 4,09 -% -0,34% -0,04% 4,97-0,09% -0,19% 0,04% Il mercato dei titoli di Stato italiani è stato interessato da una riduzione dei tassi d interesse su tutta la curva, con un movimento più evidente per i titoli con scadenze a due anni, il cui rendimento è sceso di circa venti centesimi rispetto ai livelli dello scorso mese, offrendo ora un tasso dell 1,20%. I tassi ad uno, cinque e dieci anni sono diminuiti di circa dieci centesimi, offrendo rispettivamente lo 0,70%, il 2,65% e il 4,10%, mentre il movimento sul trentennale è stato sostanzialmente nullo, e offre attualmente un tasso leggermente sotto la soglia del 5%.

11 Market Monitor US Interest Rates 0,15 0,10 0,05 US 1YR 0,55 0,50 0,45 0,35 0,30 0,25 0,15 US 2YRS 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 US 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,12-0,02% 0,04% 0,03% 0,29 0,04% -0,03% -0,01% 1,34 0,62% -0,04% 0,01% 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 US 10YRS 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 US 30YRS Price Variation Price Variation 15-nov dic set ott nov dic set ott-13 2,70 0,95% 0,09% 0,15% 3,79 0,84% 0,11% 0,16% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato statunitensi è rimasto sostanzialmente invariato sulle scadenze a breve e medio termine, mentre è cresciuto sulle scadenze a più lungo termine: il tasso ad un anno è pari allo 0,12%, il tasso a due anni è prossimo allo 0,30% e il tasso quinquennale è pari all 1,35%; il Treasury decennale è cresciuto di circa dieci centesimi ed è pari al 2,70%, rimanendo comunque al di sotto della soglia massima del 3%, raggiunta ad agosto in risposta ad aspettative di un imminente rallentamento degli acquisti di titoli da parte della Fed, in seguito smentite, e il tasso trentennale è cresciuto di quindici centesimi, con un tasso del 3,80%. Da inizio anno, il segmento medio-lungo della curva è stato interessato da un evidente aumento dei tassi d interesse, più marcato sul tasso decennale con un incremento di novantacinque centesimi, mentre sui titoli ad uno e due anni il livello dei tassi è rimasto pressoché invariato.

12 Market Monitor UK Interest Rates 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 UK 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,36 0,03% -0,03% -0,01% 0,43 0,10% -0,02% 0,01% 1,50 0,64% -0,03% 0,05% 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 10YRS 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 UK 30YRS Price Variation Price Variation 15-nov dic set ott nov dic set ott-13 2,75 0,92% 0,02% 0,13% 3,56 0,46% 0,03% 0,08% Il mercato dei titoli di Stato del Regno Unito non ha subito variazioni rispetto ai livelli osservati lo scorso mese: i titoli con scadenza ad uno e due anni offrono un tasso di rendimento prossimo ai quaranta centesimi, i titoli a cinque anni dell 1,50%, quelli decennale del 2,75% e i titoli trentennali del 3,6% circa. Da inizio anno il livello dei tassi d interesse sul tratto breve della curva ha subito un lieve rialzo, mentre movimenti importanti hanno interessato i titoli con scadenza superiore ai cinque anni: in particolare, il tasso decennale ha subito una variazione positiva prossima ai novanta centesimi.

13 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 JPY 1YR 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 JPY 2YRS 0,45 0,35 0,30 0,25 0,15 0,10 0,05 JPY 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,08-0,01% -0,01% 0,00% 0,09-0,01% -0,02% -0,01% 0,21 0,03% -0,03% 0,01% 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 JPY 10YRS 2,05 1,95 1,85 1,75 1,65 1,55 1,45 1,35 1,25 1,15 JPY 30YRS Price Variation Price Variation 15-nov dic set ott nov dic set ott-13 0,63-0,16% -0,05% 0,04% 1,66-0,32% -0,05% 0,03% I livelli dei tassi d interesse dei titoli giapponesi sono rimasti pressoché invariati rispetto a quelli osservati lo scorso mese: il tasso dei titoli con scadenza ad uno e due anni rimane pari a circa dieci centesimi, quello dei titoli quinquennali prossimo a venti centesimi, mentre si è osservato un lieve aumento sulle scadenze più lunghe, con il rendimento del decennale prossimo allo 0,65% e del trentennale all 1,65%. Da inizio anno, i rendimenti sono rimasti sostanzialmente invariati sulle scadenze a breve e medio termine; sul segmento più lungo della curva i livelli dei tassi d interesse sono diminuiti di quindici centesimi per il titolo decennale e di circa trenta centesimi per il titolo trentennale.

14 Market Monitor Euro vs Currencies 1,40 1,38 1,36 1,34 1,32 1,30 1,28 1,26 USD 0,88 0,87 0,86 0,85 0,84 0,83 0,82 0,81 0,80 GBP JPY Price Performance Price Performance Price Performance 1,35 2,15% -0,37% -0,87% 0,84 3,03% 0,13% -1,19% 135,17 18,24% 1,71% 1,10% 1,27 1,26 1,25 1,24 1,23 1,22 1,21 1,20 CHF Price Performance 15-nov dic set ott-13 1,23 2,22% 0,83% 0,30% Nel corso delle ultime settimane l Euro ha continuato ad apprezzarsi nei confronti dello Yen giapponese, con il cambio euro - yen che ha superato la soglia dei 135, mentre si è deprezzato nei confronti del dollaro statunitense: in particolare, il cambio euro-dollaro ha subito una repentina caduta nelle ore immediatamente successive alla decisione presa dalla Bce di tagliare il tasso di riferimento di venticinque centesimi, scendendo sotto la soglia dell 1,33, dopo i massimi di fine ottobre a 1,38, per poi recuperare nelle sedute successive e assestarsi attualmente intorno a 1,35. Si rafforza anche la divisa inglese, sospinta da un quadro economico in miglioramento, mentre rimane sostanzialmente invariato il tasso di cambio nei confronti del franco svizzero. Da inizio anno, tuttavia, l Euro si è apprezzato nei confronti di tutte le valute. L apprezzamento più significativo è stato nei confronti dello Yen giapponese, superiore al 18%; l indebolimento della valuta nipponica è da imputarsi al perseguimento da parte della BoJ di misure di politica monetaria espansiva al fine di raggiungere un target di inflazione al 2%. La sterlina inglese si è deprezzata di circa tre punti percentuali, mentre il movimento complessivo sia sul franco svizzero sia sul dollaro statunitense è stato più contenuto, subendo entrambi un deprezzamento del 2% circa.

15 Market Monitor Money Market 0,24 0,23 0,22 0,21 0,19 0,18 Euribor 3 Month 0,24 0,22 0,18 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 EONIA 0,80 0,60 0,00 Future Euribor 3M Dicembre 2013 Price Variation Price Variation Price Variation 0,22 0,03% -0,01% -0,01% 0,08-0,05% -0,10% -0,15% 0,22-0,01% -0,05% -0,02% 0,80 Future Euribor 3M Marzo ,60 0,00 Price Variation 15-nov dic set ott-13 0,23-0,04% -0,10% -0,05% Nel corso della riunione di novembre il Presidente della BCE ha sorpreso i mercati tagliando di 25 basis points sia il tasso di rifinanziamento principale, portandolo al minimo storico dello 0,25%, sia il tasso di rifinanziamento marginale, riducendolo allo 0,75%, mentre ha mantenuto il tasso d interesse sui depositi detenuti dalle banche presso la BCE allo 0%. La decisione è stata adottata al fine di prevenire il fenomeno di potenziale deflazione paventato in seguito all uscita degli ultimi indicatori, con il sorprendete dato del CPI, sia headline sia core, in calo e lontano dall obiettivo target del 2%. In un contesto caratterizzato non solo da dati effettivi ma anche da aspettative di inflazione in calo, a cui si aggiungono segnali deludenti sul fronte di crescita e occupazione, rimane la preoccupazione che la pressione sui prezzi al consumo legata alla ripresa dell attività economia mancherà per un periodo ancora lungo e il presidente Draghi ha lasciato intendere la possibilità di un ulteriore taglio del tasso principale, oltre che portare in terreno negativo il tasso sui depositi overnight delle banche qualora le condizioni dell economia lo richiedano. Il tasso Euribor a tre mesi non ha subito variazioni nel corso degli ultimi mesi e si colloca attualmente ad un livello dello 0,22%. Il tasso EONIA, invece, si è stabilizzato su un livello relativamente più basso, pari allo 0,09%. I contratti future sull Euribor a tre mesi in scadenza a dicembre 2013 e marzo 2014 offrono attualmente un rendimento implicito pari mediamente a circa venti centesimi, subendo una diminuzione di circa dieci centesimi rispetto ai livelli dello scorso mese.

16 Market Monitor Fondi di Fondaco 123,00 Fondaco Euro Cash 145 Fondaco Euro Gov Beta 125 Fondaco World Gov Active Beta 122, , , Price Performance Price Performance Price Performance 122,44 1,17% 0,21% 0,14% 139,49 2,53% 1,56% 0,10% 109,18-7,29% 0,11% -0,61% 108 Fondaco Global Opportunities 102,30 Fondaco Lux Euro Cash 110 Fondaco Lux Asia Maximum Bond , , Price Performance Price Performance Price Performance 103,80-0,88% 1,13% 0,05% 102,25-0,02% 0,01% 0,00% 97,20-6,39% 0,89% 0,50% Il fondo monetario italiano Fondaco Euro Cash è cresciuto di circa quattordici centesimi nel corso delle ultime settimane, sfruttando i rendimenti ancora moderatamente positivi offerti dai titoli dei paesi periferici sulle scadenze più brevi, ottenendo da inizio anno un rendimento positivo prossimo all 1,20%; il valore della quota del fondo monetario lussemburghese, coerentemente con le caratteristiche del fondo, è rimasto stabile nel corso delle ultime settimane, subendo una variazione negativa pari a due centesimi in valore assoluto da inizio anno, in linea con il mercato di riferimento. Il fondo obbligazionario governativo europeo Fondaco Euro Gov Beta è tornato a crescere nelle ultime settimane, in linea con la dinamica del mercato di riferimento: da fine ottobre il risultato è stato positivo di dieci centesimi e il suo risultato da inizio anno è cresciuto al 2,50%. Il fondo obbligazionario governativo internazionale Fondaco World Gov Active Beta, dopo le violenti contrazioni subite prima nel mese di giugno e successivamente nel mese di agosto, è cresciuto nel mese di ottobre per poi tornare a perdere valore negli ultimi giorni, subendo una perdita di circa sessanta centesimi da fine ottobre: il suo risultato da inizio anno rimane ancora significativamente negativo di oltre sette punti percentuali in valore assoluto. Il fondo Fondaco Lux Asia Max è cresciuto nei primi giorni di novembre, per poi subire una correzione nei giorni successivi, realizzando complessivamente un risultato positivo di cinquanta centesimi nella prima parte del mese di novembre: tuttavia, il risultato da inizio anno è negativo di oltre sei punti percentuali in valore assoluto. Il valore della quota del fondo Fondaco Global Opportunities è cresciuto nel mese di ottobre per poi rimanere stabile nelle prime settimane di novembre: nonostante il recupero il suo risultato da inizio anno rimane ancora negativo di circa novanta centesimi in valore assoluto.

17 Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 25/11/2013. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata.

Quadro generale L ultimo mese dell anno è stata sostanzialmente positivo per gli investitori, anche se caratterizzato da una significativa

Quadro generale L ultimo mese dell anno è stata sostanzialmente positivo per gli investitori, anche se caratterizzato da una significativa Quadro generale L ultimo mese dell anno è stata sostanzialmente positivo per gli investitori, anche se caratterizzato da una significativa volatilità, e segnato, soprattutto, da un evoluzione diversa dalle

Dettagli

Quadro generale Dopo il significativo incremento della volatilità e la correzione osservati nei mesi di maggio e giugno, le ultime settimane sono

Quadro generale Dopo il significativo incremento della volatilità e la correzione osservati nei mesi di maggio e giugno, le ultime settimane sono Quadro generale Dopo il significativo incremento della volatilità e la correzione osservati nei mesi di maggio e giugno, le ultime settimane sono state caratterizzate da una parziale stabilizzazione e

Dettagli

Analisi dei mercati. Aumenta la volatilità dei mercati azionari: I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 29 settembre 2014

Analisi dei mercati. Aumenta la volatilità dei mercati azionari: I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 29 settembre 2014 Analisi dei mercati Aumenta la volatilità dei mercati azionari: I mercati finanziari: I mesi estivi sono stati caratterizzati da un moderato incremento delle volatilità dei mercati azionari: nell area

Dettagli

Quadro generale Gennaio 2013

Quadro generale Gennaio 2013 Quadro generale Le prime settimane del nuovo anno sono state caratterizzate da una rinnovata euforia e propensione al rischio da parte degli investitori, alimentate prevalentemente dall accordo, parziale,

Dettagli

Quadro generale Dopo le sorprese e la volatilità dei mesi estivi, gli appuntamenti di settembre, in particolare l incontro della Federal Reserve e le

Quadro generale Dopo le sorprese e la volatilità dei mesi estivi, gli appuntamenti di settembre, in particolare l incontro della Federal Reserve e le Quadro generale Dopo le sorprese e la volatilità dei mesi estivi, gli appuntamenti di settembre, in particolare l incontro della Federal Reserve e le elezioni tedesche, avrebbero dovuto portare maggiore

Dettagli

Volatilità e avversione al rischio sono le protagoniste di Ottobre:

Volatilità e avversione al rischio sono le protagoniste di Ottobre: Analisi dei mercati Volatilità e avversione al rischio sono le protagoniste di Ottobre: I mercati finanziari: La volatilità e l avversione al rischio sono tornate protagoniste nel corso del mese di ottobre,

Dettagli

Analisi dei mercati. Luglio 2017

Analisi dei mercati. Luglio 2017 Analisi dei mercati Luglio 2017 I mercati finanziari Le attese di una maggiore convergenza tra l azione della Federal Reserve e la BCE hanno caratterizzato la dinamica dei mercati nelle ultime settimane,

Dettagli

Analisi dei mercati. La propensione al rischio torna a caratterizzare i mercati: I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 25 giugno 2014

Analisi dei mercati. La propensione al rischio torna a caratterizzare i mercati: I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 25 giugno 2014 Analisi dei mercati La propensione al rischio torna a caratterizzare i mercati: I mercati finanziari: La propensione al rischio è tornata a caratterizzare la dinamica dei mercati finanziari nelle ultime

Dettagli

+39 (0) l atteggiamento delle relative autorità di politica monetaria e le

+39 (0) l atteggiamento delle relative autorità di politica monetaria e le Analisi dei mercati Ancora positivo il mese di Marzo I mercati finanziari: Nonostante un modesto incremento della volatilità, la dinamica dei mercati finanziari nelle ultime settimane è stata ancora 30

Dettagli

Analisi dei mercati. Proseguono il trend positivo e la volatilità contenuta, ma. I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 29 luglio 2014

Analisi dei mercati. Proseguono il trend positivo e la volatilità contenuta, ma. I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 29 luglio 2014 Analisi dei mercati Proseguono il trend positivo e la volatilità contenuta, ma I mercati finanziari: Il trend positivo dei mercati finanziari osservato da gennaio, in un contesto di volatilità contenuta,

Dettagli

Analisi dei mercati. Di nuovo su i mercati azionari a novembre. I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 25 novembre 2014

Analisi dei mercati. Di nuovo su i mercati azionari a novembre. I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 25 novembre 2014 Analisi dei mercati Di nuovo su i mercati azionari a novembre I mercati finanziari: Il mese di novembre è stato caratterizzato da una sostanziale inversione dei movimenti osservati ad ottobre, tornando

Dettagli

Quadro generale La volatilità è tornata a crescere sui mercati finanziari nelle ultime settimane, alimentata prima dalle tensioni e dall evoluzione

Quadro generale La volatilità è tornata a crescere sui mercati finanziari nelle ultime settimane, alimentata prima dalle tensioni e dall evoluzione Quadro generale La volatilità è tornata a crescere sui mercati finanziari nelle ultime settimane, alimentata prima dalle tensioni e dall evoluzione della situazione ucraina e successivamente dalle dichiarazioni

Dettagli

Analisi dei mercati. Su i mercati azionari, male i titoli di Stato dell area Euro: I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 22 aprile 2016

Analisi dei mercati. Su i mercati azionari, male i titoli di Stato dell area Euro: I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 22 aprile 2016 Analisi dei mercati Su i mercati azionari, male i titoli di Stato dell area Euro: I mercati finanziari: Le ultime settimane sono state caratterizzate da un generale incremento della propensione al rischio

Dettagli

+39 (0) casi anche repentine e significative, crescente volatilità e

+39 (0) casi anche repentine e significative, crescente volatilità e Analisi dei mercati Crescono incertezza e volatilità sui mercati finanziari I mercati finanziari: Le ultime settimane sono state caratterizzate da una crescente incertezza da parte degli investitori, accompagnata

Dettagli

Quadro generale Settembre 2012

Quadro generale Settembre 2012 Quadro generale La crescita della fiducia e della propensione al rischio degli investitori osservata lo scorso mese di agosto è proseguita nelle ultime settimane, supportata da un evoluzione positiva della

Dettagli

+39 (0) paesi emergenti, e della Cina in particolare, sulla crescita

+39 (0) paesi emergenti, e della Cina in particolare, sulla crescita Analisi dei mercati Agosto turbolento per i mercati I mercati finanziari: 28 settembre 2015 Le ultime settimane sono state caratterizzate da un significativo www.fondacosgr.it incremento dell avversione

Dettagli

Quadro generale Febbraio 2013

Quadro generale Febbraio 2013 Quadro generale Dopo il movimento positivo dei mercati alimentato da un generale incremento della propensione al rischio degli investitori all inizio del nuovo anno, nel mese di febbraio è seguita una

Dettagli

+39 (0) I mercati azionari, infatti, hanno ormai scontato le buone notizie,

+39 (0) I mercati azionari, infatti, hanno ormai scontato le buone notizie, Analisi dei mercati Primi segnali di incertezza I mercati finanziari: 27 aprile 2015 Dopo un primo trimestre dell anno particolarmente positivo, in www.fondacosgr.it termini sia di performance sia di relativa

Dettagli

Responsabile Gestioni tradizionali aver annunciato ulteriori misure espansive il mese scorso,

Responsabile Gestioni tradizionali aver annunciato ulteriori misure espansive il mese scorso, Analisi dei mercati Mercati e banche centrali: BCE vs FED I mercati finanziari: 23 dicembre 2015 La BCE e la FED sono state, come prevedibile, al centro www.fondacosgr.it dell attenzione degli investitori

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 MARZO 2016 Il commercio mondiale è rimasto stabile a dicembre 2015 a seguito del leggero incremento dell export dei paesi sviluppati e della stazionarietà di quello dei

Dettagli

Cina, petrolio ed elevata volatilità caratterizzano l inizio del 2016

Cina, petrolio ed elevata volatilità caratterizzano l inizio del 2016 Analisi dei mercati Cina, petrolio ed elevata volatilità caratterizzano l inizio del 2016 I mercati finanziari: Le prime settimane del 2016, così come le ultime del 2015, sono state caratterizzate da una

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 APRILE 2016 L indice del commercio mondiale è leggermente calato a gennaio 2016 a seguito della contrazione dell export dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti. La

Dettagli

+39 (0)11-3991001 una moderata riduzione dei tassi di interesse sia negli Stati Uniti sia

+39 (0)11-3991001 una moderata riduzione dei tassi di interesse sia negli Stati Uniti sia Analisi dei mercati Relativa stabilizzazione dei mercati ad Ottobre I mercati finanziari: 26 ottobre 2015 Nel corso del mese abbiamo assistito ad una fase di www.fondacosgr.it stabilizzazione dei mercati,

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 0 MAGGIO 2015 Nei primi mesi del 2015 il ritmo di espansione dell economia mondiale rimane, nel complesso, moderato e molto eterogeneo confermando soprattutto le asimmetrie

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 APRILE 2017 L indice del volume del commercio mondiale è rimasto stabile a gennaio 2017. Nel quarto trimestre 2016 la variazione del Pil ha mostrato un accelerazione

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 9 OTTOBRE 2016 L indice del commercio mondiale è calato a luglio 2016 a seguito della riduzione dell export dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti. Nel secondo trimestre

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 FEBBRAIO 2016 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma continua ad essere sui valori massimi della serie. Pil e produzione industriale

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GENNAIO 2016 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma continua ad essere sui valori massimi della serie. Pil e produzione industriale mostrano

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 MARZO 2017 L indice del volume del commercio mondiale è cresciuto a dicembre 2016 soprattutto a seguito della ripresa dell export dei paesi sviluppati. Nel quarto trimestre

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 7 LUGLIO 2017 Commercio mondiale in crescita del 5,9% annuo Crescita produzione industriale in rafforzamento Tasso di disoccupazione in aumento in USA e Giappone L inflazione

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari internazionali I rendimenti dei titoli di Stato decennali

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 8 SETTEMBRE 2017 Commercio mondiale in crescita del 5,1% annuo Pil in rafforzamento in USA, Area euro e Giappone Brasile e Russia tornano a crescere Prezzo petrolio in

Dettagli

Analisi dei mercati. Marzo 2017

Analisi dei mercati. Marzo 2017 Analisi dei mercati Marzo 2017 I mercati finanziari (1) Nelle ultime settimane i mercati sono stati caratterizzati da una dinamica ancora positiva delle classi di attività azionarie, con una maggiore eterogeneità

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GENNAIO 2017 L indice del commercio mondiale è calato a ottobre 2016 a seguito della leggera riduzione dell export dei paesi sviluppati e del calo più marcato dell export

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI SECONDO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI SECONDO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI SECONDO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli indicatori congiunturali più recenti evidenziano una ripresa economica moderata e difforme tra le diverse aree nel secondo

Dettagli

Crisi Finanziaria dati empirici. Nicola Pegoraro Anno Accademico Università di Genova Novembre 2008

Crisi Finanziaria dati empirici. Nicola Pegoraro Anno Accademico Università di Genova Novembre 2008 Crisi Finanziaria dati empirici Nicola Pegoraro Anno Accademico 2008-2009 Università di Genova Novembre 2008 Panico sui mercati Le Banche Gli Stati 6 5 4 3 2 1 0 Tassi USA Tasso T-Bill USA a 3 mesi tasso

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 11 DICEMBRE 2017 Commercio mondiale in crescita del 5,1% annuo La crescita si rafforza nelle economie avanzate Inflazione oltre il 2% negli Stati Uniti Nuovo rischio deflazione

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 10 NOVEMBRE 2016 L indice del commercio mondiale è calato a settembre 2016 a seguito della leggera riduzione dell export dei paesi sviluppati e del calo più marcato dell

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli ultimi indicatori delle indagini congiunturali segnalano una ripresa graduale dell economia mondiale nel quarto trimestre

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 9 OTTOBRE 2017 Commercio mondiale in crescita del 4,7% annuo L economia cinese conferma una crescita prossima al 7% Produzione industriale in crescita nei Paesi europei

Dettagli

Analisi dei mercati. Febbraio 2017

Analisi dei mercati. Febbraio 2017 Analisi dei mercati Febbraio 2017 I mercati finanziari (1) I primi due mesi dell anno sono stati caratterizzati da un proseguimento della fase di generale propensione al rischio innescata lo scorso autunno

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 FEBBRAIO 2019 Contrazione del commercio mondiale a dicembre Cala la produzione industriale nei principali paesi europei Si riduce l inflazione in tutti i principali paesi

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari: offerta e domanda di titoli Nel 2015 le emissioni

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

Grafico della settimana

Grafico della settimana Grafico della settimana L'economia degli Stati Uniti sta beneficiando di un impulso fiscale proprio mentre sta per raggiungere la piena capacità produttiva. Questa è la prima volta da decenni che il forte

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 10 NOVEMBRE 2018 Il Commercio mondiale rallenta anche a settembre Cresce la produzione negli USA, è quasi ferma nell AE Inflazione oltre il 2% in Cina, USA e Area euro

Dettagli

Crisi economica e manovra di stabilizzazione Quali effetti per l agroalimentare?

Crisi economica e manovra di stabilizzazione Quali effetti per l agroalimentare? Crisi economica e manovra di stabilizzazione Quali effetti per l agroalimentare? Roma, Palazzo Rospigliosi, 11 giugno 2012 Il quadro macroeconomico Alberto Franco Pozzolo (Università degli Studi del Molise

Dettagli

Market View Maggio 2018

Market View Maggio 2018 Market View Maggio 2018 Il Bel Paese Maggio 2018 «Bel paese (o anche belpaese) è una classica espressione poetica per indicare l'italia, che meritò quest'appellativo grazie al suo clima mite, ai suoi paesaggi

Dettagli

Report gestionale al 31 dicembre 2018

Report gestionale al 31 dicembre 2018 Report gestionale al 31 dicembre 2018 1 Mercati finanziari al 31 dicembre 2018 Asset Class Area Index Value as of Principali eventi del mese 31-dic-18 Da inizio anno 1 month Cash Euro Area Euribor 3 mesi

Dettagli

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 AGOSTO 2015 É in peggioramento la dinamica del commercio mondiale, che vede rallentare i volumi delle importazioni e delle esportazioni sia nei paesi avanzati che nei

Dettagli

Febbraio Bollettino mensile no. 2

Febbraio Bollettino mensile no. 2 Febbraio 2018 - Bollettino mensile no. 2 A cura dell Ufficio Ricerca e Analisi Indicatori di Mercato Strategia d investimento - Asset Classes - Indicatori Macroeconomici - Utili e Valutazioni Mercati Azionari

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 febbraio 2019 Sofferenze: -100 miliardi! I dati del sistema bancario italiano relativi al mese di dicembre 2018 1 hanno confermato l espansione su base annua dello stock di

Dettagli

Market View Aprile 2018

Market View Aprile 2018 Market View Aprile 2018 Mercati: maneggiare con cautela Aprile 2018 L inizio del secondo trimestre dell anno offre una buona occasione per aggiornare il nostro outlook e le prospettive per i mercati azionari.

Dettagli

Report gestionale al 28 febbraio 2019

Report gestionale al 28 febbraio 2019 Report gestionale al 28 febbraio 2019 1 Mercati finanziari al 28 febbraio 2019 Asset Class Area Index Principali eventi del mese Da inizio anno 1 month Cash Euro Area Euribor 3 mesi 0 bps -0,1 bps USA

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO Macro-Micro: la congiuntura economica. Mercati e Digital Transformation IL QUADRO MACROECONOMICO ALBERTO BALESTRERI 19 Settembre 2018 Cripta Aula Magna Università Cattolica 1. Il contesto esterno all area

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 APRILE 2018 Il commercio mondiale conferma l espansione a febbraio Rallenta la produzione industriale mondiale Sale l inflazione negli Stati Uniti e nell Area euro Nell

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 20 marzo 2018 S.A.F.

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 dicembre 2018 Raccolta in calo da 22 mesi I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di ottobre 2018 hanno confermato l espansione su base annua dello stock di

Dettagli

Report gestionale al 31 gennaio 2019

Report gestionale al 31 gennaio 2019 Report gestionale al 31 gennaio 2019 1 Mercati finanziari al 31 gennaio 2019 Value as of Asset Class Area Index 31-gen-19 Da inizio anno Cash Euro Area Euribor 3 mesi -0,308% 0,1 bps USA US Treasury Bond

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 20 giugno 2014 S.A.F.

Dettagli

LO SCENARIO DEI MERCATI:

LO SCENARIO DEI MERCATI: Un contributo alla gestione finanziaria delle Cooperative LO SCENARIO DEI MERCATI: «AUTUNNO-INVERNO 2017-2018» MICHELE DI GIANNI Responsabile Ufficio Gestione di Patrimoni SCUOLA COOP, 28 SETTEMBRE 2017

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/13 Pagina 1 Questa

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 19 luglio 2017 Lievi miglioramenti I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di maggio hanno mostrato lievi miglioramenti nei principali indicatori. Per quel che

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 8 SETTEMBRE 2018 Produzione industriale accelera negli USA rallenta in Europa Il Pil frena esclusivamente nell Area euro In crescita i tassi d interesse negli Stati Uniti

Dettagli

Grafico della settimana

Grafico della settimana Grafico della settimana Gli indici azionari sono rimasti volatili, con variazioni nel posizionamento speculativo. Alcuni contratti «futures» su indici, tuttavia, hanno registrato un aumento delle posizioni

Dettagli

Report gestionale al 31 ottobre 2018

Report gestionale al 31 ottobre 2018 Report gestionale al 31 ottobre 2018 1 Mercati finanziari al 31 ottobre 2018 Value as of Asset Class Area Index 31-ott-18 Da inizio anno 1 month Cash Euro Area Euribor 3 mesi -0,318% 1,1 bps 0 bps USA

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 ottobre 2016 Addio obbligazioni I dati di agosto 2016 del sistema bancario italiano 1 confermano la netta contrazione dello stock di obbligazioni in circolazione. La raccolta

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 6 GIUGNO 2018 Il commercio mondiale riaccelera ad aprile Il Pil dell India segna +8% nel primo trimestre Disoccupazione al 2,2% in Giappone Cresce lo spread in Italia Prezzo

Dettagli

Aggiornamento sui mercati

Aggiornamento sui mercati Aggiornamento sui mercati Un altra settimana all insegna della debolezza per i mercati A cura di: Almerinda Biferi 6 ottobre 2014 Pref YTD Perf Mercati azionari Conv. Conv. Loc. Curr. Loc. Curr. Euro Euro

Dettagli

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 ASSOFOND GHISA II appuntamento 2011 Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 Gianfranco Tosini Ufficio Studi Siderweb Castenedolo, 14 dicembre 2011 Rallenta la crescita dell economia mondiale

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 ottobre 2017 Tassi bassi, sofferenze in calo, poco credito I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di agosto mostrano una continuità con quanto analizzato

Dettagli

Market Update sui mercati finanziari del 28 marzo 2019

Market Update sui mercati finanziari del 28 marzo 2019 Market Update sui mercati finanziari del 28 marzo 2019 Il primo trimestre di quest anno è stato caratterizzato da un forte rimbalzo dei mercati finanziari che ha portato i principali indici azionari ed

Dettagli

+39 (0)11-3991001 dove il Treasury a dieci anni è scivolato sotto la soglia dell 1,8%,

+39 (0)11-3991001 dove il Treasury a dieci anni è scivolato sotto la soglia dell 1,8%, Analisi dei mercati Le decisioni delle Banche Centrali influenzano i mercati: I mercati finanziari: 26 gennaio 2015 Le aspettative relative al programma di acquisto di titoli di Stato www.fondacosgr.it

Dettagli

Strategia d investimento obbligazionaria. Bollettino mensile no. 3 marzo 2016 A cura dell Ufficio Ricerca e Analisi

Strategia d investimento obbligazionaria. Bollettino mensile no. 3 marzo 2016 A cura dell Ufficio Ricerca e Analisi Strategia d investimento obbligazionaria Bollettino mensile no. 3 marzo 2016 A cura dell Ufficio Ricerca e Analisi Disclaimer: tutte le informazioni e le opinioni contenute in questo documento rivestono

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 26 settembre 2013 S.A.F.

Dettagli

Centro Studi NOTE ECONOMICHE

Centro Studi NOTE ECONOMICHE Note economiche Numero Aprile 6 Centro Studi NOTE ECONOMICHE Supplemento mensile Anno II Numero 9 17 Ottobre 7 La revisione delle previsioni di crescita del PIL (*) La crescita 8 mondiale è in Aprile Ottobre

Dettagli

Cosa succede sui mercati

Cosa succede sui mercati 13 Giugno 2013 Cosa succede sui mercati In questi giorni stiamo assistendo ad un forte aumento della volatilità sui mercati, con ampi movimenti al ribasso di numerose classi di attività. 1) SCENDONO ANCHE

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 ottobre 2015 Festina lente I dati di agosto 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la lenta ripresa del settore creditizio. La variazione del credito netto alle famiglie

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 settembre 2017 Imprese: calano sofferenze e prestiti I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di luglio hanno confermato i miglioramenti sul fronte della rischiosità.

Dettagli

La congiuntura. italiana. Pil e produzione pag.2 Imprese pag.5 Commercio estero pag.3 Clima di fiducia pag.6

La congiuntura. italiana. Pil e produzione pag.2 Imprese pag.5 Commercio estero pag.3 Clima di fiducia pag.6 La congiuntura italiana OTTOBRE 2017 Vivace crescita di import ed export Oltre il 70% dei settori produttivi è in espansione Potere d acquisto delle famiglie in flessione nel secondo trimestre 375 mila

Dettagli

Mercati: le migliori opportunità nel 2017 secondo Fondaco SGR

Mercati: le migliori opportunità nel 2017 secondo Fondaco SGR Mercati: le migliori opportunità nel 2017 secondo Fondaco SGR 26 Gennaio 2017-16:48 Flavia Provenzani Le migliori opportunità sui mercati finanziari nel 2017 dall azionario al mercato valutario secondo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 aprile 2018 Fondi obbligazionari in calo I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di febbraio 2018 hanno mostrato un peggioramento del credito erogato alle

Dettagli

QUADRO ECONOMICO E FINANZIARIO 2011

QUADRO ECONOMICO E FINANZIARIO 2011 QUADRO ECONOMICO E FINANZIARIO 2011 Il 2011 si apre con dati economici che sorprendono positivamente e listini al rialzo. Ma da febbraio economia e mercati sono progressivamente penalizzati da un quadro

Dettagli

L economia del Piemonte

L economia del Piemonte L economia del Piemonte Nel 2014 l attività economica in Piemonte si è stabilizzata Il PIL in Piemonte si è stabilizzato (stime preliminari) Lieve recupero nell industria trainato dall export (per il secondo

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 settembre 2015 Segnali di risveglio I dati di luglio 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi concreti segnali di inversione. La variazione del credito netto

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 Gennaio 2013 Tenui segnali di ripresa TENUI SEGNALI DI RIPRESA Alla fine del 2012 sono emersi primi segnali di interruzione della fase di contrazione degli impieghi. Su base

Dettagli

Strategia d investimento

Strategia d investimento Strategia d investimento Indicatori di Mercato Strategia d investimento o Asset Classes o Indicatori Macroeconomici o Utili e Valutazioni Mercati Azionari o Indicatori Mercato Obbligazionario Bollettino

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 3//13 Pagina 1 Questa nota

Dettagli

A cura di Nicola Esposito, Marina Oteri e Francesco Belloni

A cura di Nicola Esposito, Marina Oteri e Francesco Belloni A cura di Nicola Esposito, Marina Oteri e Francesco Belloni NEWSLETTER GENNAIO 2017 2017 LA QUIETE E LA TEMPESTA: OPPORTUNITA AZIONARIE E RISCHI OBBLIGAZIONARI Situazione congiunturale L economia americana

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 marzo 2016 A passo di gambero I dati di gennaio 2016 del sistema bancario italiano 1 mostrano ancora una volta una situazione incerta. È indubbio che lo scenario sia migliorato

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 2 Settembre 2010 IL CONTESTO INTERNAZIONALE DOPO L ESTATE: LE ECONOMIE EXTRA-EUROPEE L esercizio di previsione diffuso con il Rapporto Cer 2/2010 indica per l economia italiana

Dettagli

Considerazioni introduttive di Andréa M. Maechler

Considerazioni introduttive di Andréa M. Maechler Considerazioni introduttive di Nel mio intervento di oggi fornirò innanzitutto una panoramica sugli sviluppi nei mercati finanziari e un analisi della situazione del franco. In seguito, desidero aggiornarvi

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2016 Una rondine farà primavera? I dati di novembre 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano un miglioramento nell andamento congiunturale del credito alle imprese.

Dettagli