Quadro generale Dopo il significativo incremento della volatilità e la correzione osservati nei mesi di maggio e giugno, le ultime settimane sono

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1 Quadro generale Dopo il significativo incremento della volatilità e la correzione osservati nei mesi di maggio e giugno, le ultime settimane sono state caratterizzate da una parziale stabilizzazione e da un modesto recupero dei mercati finanziari, anche se con divergenze crescenti tra le diverse classi di attività e le differenti aree geografiche. Molto buona, infatti, è stata la performance dei mercati azionari, e di quello statunitense (raggiunti nuovi livelli massimi assoluti) in particolare, mentre i risultati sono stati decisamente più contenuti sui mercati obbligazionari dei paesi sviluppati e di quelli emergenti, dove i tassi di interesse sono rimasti in prossimità dei livelli recenti. La dinamica del quadro macroeconomico è stata moderatamente positiva negli Stati Uniti, indicando il proseguimento della fase di cresciuta attuale ma con ritmi probabilmente inferiori rispetto a quanto misurato nel primo trimestre dell anno: la stessa Federal Reserve ha reagito sottolineando la volontà di garantire, in ogni caso, una politica monetaria accomodante ancora per diverso tempo e, soprattutto, di subordinare ogni scelta relativa alle misure di quantitative easing all evoluzione dell economia. Le possibilità di un accelerazione della crescita della seconda parte dell anno appaiono inferiori rispetto ai mesi precedenti e le misure fiscali meno favorevoli imposte da inizio anno sembrano cominciare ad evidenziare il loro impatto sulla domanda e sul reddito disponibile: le prospettive rimangono assolutamente positive ma il rischio prevalente è rappresentato da una fase di sviluppo più moderato rispetto a quanto atteso dagli investitori. Nell area Euro, viceversa, i principali indicatori economici continuano ad evidenziare le profonde difficoltà dei paesi periferici ma anche la progressiva debolezza della situazione anche in Germania e Francia, a cui si accompagnano le tensioni politiche in Grecia e Portogallo, legate all applicazione delle misure di austerità e recessive imposte dall Unione Europea. Le aspettative sono, in questo caso, negative, soprattutto alla luce della scarsa efficacia delle (poche ed incomplete) azioni intraprese a livello comunitario e dei vincoli ancora stringenti imposti ai paesi più in difficoltà: anche le probabilità di un cambio di atteggiamento successivamente alla prossima scadenza elettorale tedesca di settembre sembrano ulteriormente ridotte ed il rischio maggiore rimane quello di un ulteriore peggioramento della spirale recessiva in atto. Ancora differente la situazione nei paesi emergenti: gli elementi più rilevanti sono un rallentamento della crescita rispetto ai livelli degli anni precedenti ed una maggiore eterogeneità tra paesi ed aree geografiche diverse; il tema principale è il graduale passaggio da modelli economici fondati esclusivamente sul contributo della domanda estera, e quindi sulla competitività delle esportazioni di beni a basso costo o materie prime, ad una crescita alimentata principalmente dallo sviluppo della domanda interna, e quindi dai consumi della nascente classe media, e delle infrastrutture locali. La recessione europea e la crescita moderata degli Stati Uniti, insieme alle pressioni sul costo del lavoro e sull inflazione domestici, hanno reso ancora più necessario l avvio di tale cambiamento, il quale rappresenta l evoluzione naturale dell economie di questi paesi ed un processo senza dubbio positivo nel medio periodo. Ovviamente non potrà essere un passaggio immediato e privo di rischi ma un percorso graduale e caratterizzato da periodi di volatilità ed incertezza, con tempi, modi e probabilità di successo diversi nei diversi paesi, come messo in evidenza già negli ultimi mesi dalle maggiori difficoltà nelle economie ancora tropo legate ai soli proventi delle esportazioni, quali Sudafrica e Brasile, ad esempio.

2 In generale, però, in molti paesi i governi e le banche centrali hanno ancora lo spazio e le capacità per intraprendere politiche economiche, fiscali e monetarie efficaci, nel medio periodo, ad accompagnare tale cambiamento, accentando probabilmente un moderato rallentamento della crescita a fronte di un consolidamento della struttura economica interna. Relativamente alla dinamica dei mercati finanziari le prospettive sono incerte nel breve e medio periodo: indipendentemente dalle dichiarazioni della Federal Reserve e dal ritmo della ripresa statunitense, i tassi di interesse saliranno in maniera molto graduale nel corso dei prossimi anni, soprattutto alla luce della crescita moderata negli Stati Uniti, della recessione dell area Euro, delle politiche ancora espansive di tutte le banche centrali e della generalizzata assenza di pressioni significative sui prezzi al consumo. Nonostante questo, però, difficilmente i mercati obbligazionari invertiranno il trend negativo avviato nelle settimane precedenti, anche se una fase di elevata volatilità e di movimenti laterali privi di direzionalità rappresenta lo scenario più probabile nel breve periodo, in attesa dell evoluzione del quadro macroeconomico e, quindi, della politica monetaria della Federal Reserve. In ambito azionario, le prospettive sono ancora moderatamente positive negli Stati Uniti ma le valutazione relativamente elevate e la possibilità di un rallentamento della crescita rappresentano un rischio nel medio periodo mentre, nonostante le valutazioni molto deboli, lo scenario europeo rimane molto difficile e meno attraente, pur offrendo opportunità importanti se accompagnate dalla capacità di valutare adeguatamente le singole società. Nei paesi emergenti, infine, l importate discesa delle scorse settimane, sia sul mercato azionario sia obbligazionario, può rappresentare una buona opportunità di ingresso: la volatilità rimarrà presumibilmente elevata e permane il rischio di ulteriori correzioni indotte dai flussi in uscita ma i mercati dovrebbero gradualmente cominciare a valutare i fondamentali delle diverse economie e muoversi positivamente nel medio periodo.

3 Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 4-lug EC BCE Annuncio tassi LUG 0,50% 0,50% 0,50% 12-lug EC Produzione industriale area Euro m/m MAG -0,3% -0,3% 0,4% 10-lug FR Produzione industriale m/m MAG -0,8% -0,4% 2,2% 8-lug GE Produzione industriale m/m MAG -0,5% -1,0% 1,8% 10-lug IT Produzione industriale m/m MAG 0,3% 0,1% -0,3% 8-lug GE Esportazioni m/m MAG 0,1% -2,4% 1,9% 5-lug GE Ordini di fabbrica MAG 1,2% -1,3% -2,3% 28-giu GE Vendite al dettaglio m/m MAG 0,4% 0,8% -0,4% 3-lug EC Vendite al dettaglio m/m MAG 0,3% 1,0% -0,5% 25-giu IT Vendite al dettaglio m/m APR -0,1% -0,1% -0,3% 19-lug IT Ordini Industriali m/m MAG n.d. 3,2% 0,6% 1-lug IT Disoccupazione MAG 12,1% 12,2% 12,0% 1-lug EC Disoccupazione MAG 12,3% 12,2% 12,2% In Europa, prosegue la fase recessiva, che sarà destinata a durare almeno per tutto il 2013; difficilmente, infatti, l area dell Euro potrà tornare a crescere nel corso dell anno: se, da un lato, il contributo dei paesi core risulta insufficiente per sostenere la ripresa, nei paesi periferici le condizioni dell economia reale si sono ulteriormente aggravate e l aumento della disoccupazione continua a gravare sul potere d acquisto e sulla domanda aggregata. A livello aggregato, le vendite al dettaglio sono cresciute dell 1% a maggio, in misura superiore alle attese, dopo il calo consecutivo di tre mesi, mentre la produzione industriale si è ridotta (-0,3%), penalizzata in particolare dal risultato francese e tedesco;permane inoltre la debolezza del mercato del lavoro: la disoccupazione dell intera area è rimasta stabile ai massimi storici e si attesta al 12,2%. In Germania, le rilevazioni macroeconomiche sono state negative: l economia tedesca si è mostrata debole sul fronte della produzione, con una riduzione della produzione industriale pari all 1% a maggio e una riduzione degli ordini di fabbrica dell 1,3%, ma ha mostrato segnali di debolezza anche sul fronte della domanda; le vendite al dettaglio sono cresciute rispetto a aprile (+0,8%) in misura superiore alle attese e, dopo la crescita pari all 1,9% osservata a aprile, le esportazioni sono calate del 2,4% a maggio. In Italia, le rilevazioni macroeconomiche confermano il deterioramento dell economia reale: nel mese di maggio, le vendite al dettaglio sono calate dello 0,1% e la produzione industriale è cresciuta di appena lo 0,1%, in misura leggermente inferiore alle aspettative; tuttavia, un segnale positivo dalla crescita, per il terzo mese consecutivo, degli ordini industriali (+3,2% rispetto a aprile); inoltre, le condizioni del mercato del lavoro sono ulteriormente peggiorate la disoccupazione è aumentata in maniera evidente, attestandosi al 12,2%.

4 La BCE ha lasciato invariato il tasso di interesse ufficiale allo 0,5% ma, alla luce del contesto macroeconomico attuale, ha nuovamente riaffermato la volontà di atto tutti i provvedimenti utili a sostenere la ripresa e preservare la stabilità dell area. La situazione dell area Euro rimane in ogni caso negativa nel breve termine e le prospettive sono quelle di un ulteriore recessione nei pesi periferici e di una crescita molto contenuta delle economie più forti.

5 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 27-giu US Reddito personale MAG 0,2% 0,5% 0,0% 15-lug US Vendite al dettaglio GIU 0,8% 0,4% 0,6% 5-lug US Variazione salari non agricoli GIU 166k 195k 175k 5-lug US Disoccupazione GIU 7,5% 7,6% 7,6% 2-lug US Ordini di fabbrica MAG 2,0% 2,1% 1,0% 25-giu US Ordini di beni durevoli MAG 3,0% 3,6% 3,3% 16-lug US Indice dei prezzi al consumo m/m GIU 0,3% 0,5% 0,1% 16-lug US CORE CPI m/m GIU 0,2% 0,2% 0,2% 16-lug US Indice dei prezzi al consumo a/a GIU 1,6% 1,8% 1,4% 16-lug US CORE CPI a/a GIU 1,6% 1,6% 1,7% 16-lug US Produzione industriale GIU 0,3% 0,3% 0,0% Negli Stati Uniti, prosegue il graduale consolidamento della ripresa in atto, con segnali incoraggianti riguardo alla degli investimenti degli delle imprese, ma anche riguardo alla domanda aggregata; i consumi continuano ad aumentare in maniera stabile, sostenendo la crescita, e le condizioni del mercato del lavoro mostrano segnali ulteriori di miglioramento; inoltre, prosegue anche l andamento positivo del mercato immobiliare. Nel mese di maggio, il reddito personale è cresciuto dello 0,5%, mentre le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,4%, in misura leggermente inferiore alle attese. Il mese è stato relativamente positivo per la dinamica del mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 7,6%, mentre la variazione dei salari è stato positiva e sensibilmente superiore alle aspettative, a supporto del graduale consolidamento, benché ancora distante però dall obiettivo dichiarato della Federal Reserve. I dati relativi all economia reale hanno offerto segnali positivi: la produzione industriale è cresciuta dello 0,3%, gli ordini di fabbrica sono aumentati del 2,1%, mentre gli ordini di beni durevoli sono aumentati del 3,6% rispetto ad aprile, in misura superiore alle aspettative. La crescita dei prezzi al consumo nel mese di maggio, pari allo 0,5% su base mensile e all 1,8% su dodici mesi, è stata determinata dalla dinamica dei prezzi delle materie prime, e solo parzialmente dal leggero incremento della componente core (+0,2%), con una crescita dell 1,6% su base annua. Nonostante l atteso rallentamento nella prima parte dell anno, le prospettive per l economia statunitense rimangono positive nel medio periodo, grazie alla maggiore solidità dei consumi, al contributo sempre positivo del mercato del lavoro e alla ripresa di quello immobiliare; tuttavia, gli effetti presumibilmente negativi della stretta fiscale in atto e della riduzione della spesa pubblica e, soprattutto, la riduzione del programma di acquisti di titoli da parte della FED, previsto già entro la fine dell anno, possono rappresentare elementi di debolezza.

6 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P 500 MSCI World (Euro) Price Performance Price Performance Price Performance 276 5,63% 3,55% 4,72% ,03% 8,52% 5,45% ,92% 3,90% 4,50% FTSE MIB 1750 Topix 320 MSCI Emerging Mkt (Euro) Price Performance Price Performance Price Performance ,92% 5,12% 5,81% ,51% 17,33% 6,89% 276-8,08% -9,00% 0,21% Dopo la forte flessione osservata nel corso del mese di giugno, i principali listini azionari sono tornati a crescere. Il mercato azionario statunitense continua a mostrare una maggior forza relativa rispetto al mercato europeo, sostenuto dalla graduale ripresa economica in atto, giustificata da dati macroeconomici positivi e da un miglioramento del mercato del lavoro; inoltre, l allentamento del timore di un imminente rallentamento degli acquisti di titoli da parte delle Fed ha ulteriormente aumentato la propensione al rischio sul mercato, con una riduzione della volatilità. Anche le Borse europee, contagiate dal rialzo del mercato USA, presentano una dinamica positiva, ma mostrano una maggiore volatilità e rimangono indebolite dall incertezza legata alla crescita economica, con indicatori macro che continuano a delineare un quadro di recessione per l anno in corso per i paesi periferici, con un ritorno alla crescita solo nel Da fine giugno, l indice statunitense è cresciuto di cinque punti percentuali e mezzo, raggiungendo nuovi massimi da inizio anno, l indice internazionale e quello europeo sono cresciuti di circa quattro punti percentuali e mezzo, mentre l indice FTSE MIB ha guadagnato quasi sei punti percentuali. Da inizio anno, l indice S&P 500 e l indice internazionale si sono apprezzati in maniera considerevole, ottenendo un risultato rispettivamente del 20% e del 15%, mentre più contenuto è stato il rendimento dell indice europeo, prossimo al 6%. Nonostante il recupero degli ultimi giorni, il rendimento dell indice FTSE MIB risulta ancora negativo di circa un punto percentuale in valore assoluto. Dopo il parziale recupero osservato nell ultima settimana di giugno, con l indice rappresentativo dei mercati emergenti apprezzatosi di oltre sette punti percentuali dai minimi raggiunti, la volatilità è tornata protagonista sui mercati: da inizio anno, in rendimento rimane negativo di circa otto punti percentuali in valore assoluto. Il mercato azionario nipponico è tornato a crescere in maniera sostenuta nel corso delle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 43%.

7 Market Monitor Fixed Income Indices 200 Citigroup EGBI 515 Citigroup WGBI 270 JP Morgan GBI-EM Price Performance Price Performance Price Performance 193 1,04% 0,66% 0,92% 483-4,73% -4,56% -0,43% 240-5,52% -7,87% 0,32% 160 Citigroup AGBI Price Performance 19-lug dic mar giu ,58% -7,46% -0,68% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli di Stato è stata divergente: mentre l indice europeo, dopo la correzione osservata nel mese di giugno, è tornato a crescere, realizzando un rendimento positivo di circa un punto percentuale da fine giugno, l indice mondiale rimane caratterizzato da volatilità, subendo un ulteriore perdita, seppur contenuta e prossima a quaranta centesimi. Da inizio anno, il mercato europeo ha ottenuto un risultato positivo di poco superiore al singolo punto percentuale, mentre l indice internazionale continua a mostrare maggior segni di debolezza, con un rendimento negativo prossimo ai cinque punti percentuali in valore assoluto. Successivamente al forte sell-off sui titoli di stato dei paesi emergenti, osservato a partire da metà maggio e continuato nel mese di giugno per i timori di una stretta prematura della politica monetaria da parte della Fed e la conseguente riduzione della liquidità messa a diposizione sui mercati, gli indici dei paesi emergenti hanno parzialmente recuperato le perdite subite: tuttavia, da inizio anno i risultati rimangono fortemente negativi: l indice generale dei paesi emergenti ha perso oltre cinque punti percentuali e mezzo, mentre l indice asiatico oltre quattro punti percentuali e mezzo.

8 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices 235 BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) 205 BarCap Euro Inflation Linked Bond 305 BarCap US Inflation Linked Bond (USD) Price Performance Price Performance Price Performance 214-3,53% -5,19% 1,35% 195-2,55% -1,58% 1,48% 278-6,57% -6,11% 1,38% 300 DJUBS Commodities 110 WTI Crude Oil 1750 Golds Price Performance Price Performance Price Performance 261-6,73% -5,67% 4,18% ,68% 10,83% 11,90% ,64% -18,93% 4,98% Dopo la forte correzione osservato sul mercato delle obbligazioni indicizzate all inflazione a partire dalla fine del mese di aprile, i principali indici di tutti i mercati hanno parzialmente recuperato del perdite subite, ottenendo un rendimento mediamente prossimo al singolo punto percentuale e mezzo; tuttavia, i rendimenti da inizio anno rimangono negativi per tutti gli indici: la perdita dell indice statunitense, maggiormente penalizzato, è prossima al 6,50% in valore assoluto, quella dell indice mondiale è prossima al 3,50%, mentre quella dell indice europeo è pari al 2,50% circa in valore assoluto. La dinamica del mercato delle materie prime è stata positiva nel corso delle ultime settimane: mentre le nuove indicazioni poco brillanti sul fronte della crescita economica cinese sembrano essere state messe in secondo piano, le rassicurazioni offerte da Bernanke in merito alle condizioni di liquidità hanno favorito la propensione al rischio: il prezzo del petrolio è stato interessato da un forte apprezzamento, superando la soglia dei 108 dollari al barile, con un rendimento da fine giugno prossimo al 12%, a cui si affiancano performance positive sia per l indice rappresentativo dell oro (+5%), sia per l indice generale di commodities (+4,20%); tuttavia, da inizio anno, solo l indice rappresentativo del petrolio ha ottenuto un rendimento positivo, pari al 18% circa, mentre negativo è stato il risultato ottenuto sia dall indice generale (-6,70 %) sia, in misura maggiore, da quello rappresentativo dell oro (-22,60%).

9 Market Monitor German Interest Rates 0,15 GE 1YR 0,35 0,30 0,25 GE 2YRS 1,00 0,80 GE 5YRS 0,10 0,15 0,60 0,05 0,10 0,00 0,05 0,00 0,40-0,05-0,05 Price Variation Price Variation Price Variation 0,04-0,09% 0,02% -0,06% 0,09 0,10% 0,11% -0,10% 0,51 0,21% % -0,23% GE 10YRS GE 30YRS 2,00 2,60 1,80 2,50 1,60 1,40 2,40 2,30 2,20 1,20 2,10 1,00 2,00 Price Variation Price Variation 19-lug dic mar giu lug dic mar giu-13 1,52 % 0,23% -0,21% 2,38 0,21% 0,16% -0,10% Il mercato dei titoli di Stato tedeschi è stato interessato da una riduzione dei tassi d interesse su tutta la curva, annullando di fatto l aumento osservato nel corso delle settimane precedenti: il livello dei tassi a uno e due anni continua ad essere positivo, offrendo rispettivamente cinque e dieci centesimi, i tassi a medio lungo termine sono stati interessati dal movimento più importante, con i tassi quinquennali e decennali che offrono rispettivamente lo 0,50% e l 1,50%, mentre più contenuto è stato il movimento sui titoli a lunghissima scadenza, cono il titolo trentennale che offre il 2,4%. Da inizio anno, le variazioni più evidenti hanno interessato le scadenze a medio e lungo termine, con una crescita dei tassi d interesse superiore a venti centesimi; il tasso ad un anno, invece, è l unico ad aver subito una riduzione, prossima a dieci centesimi in valore assoluto.

10 Market Monitor Italian Interest Rates 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 IT 1YR 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 IT 2YRS 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 IT 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 1,08-0,31% -0,16% -0,14% 1,61-0,38% -0,31% -0,33% 3,23-0,08% -0,30% -0,25% 5,00 4,80 4,60 4,40 4,20 4,00 3,80 3,60 IT 10YRS 5,50 5,30 5,10 4,90 4,70 4,50 IT 30YRS Price Variation Price Variation 19-lug dic mar giu lug dic mar giu-13 4,41-0,09% -0,36% -0,14% 5,10 0,03% -0,16% 0,02% Il mercato dei titoli di Stato italiani è stato interessato da una riduzione dei tassi d interesse su tutta la curva, in seguito all incremento osservato nelle settimane precedenti; i movimenti più importanti hanno interessato i titoli con scadenza a due e cinque anni, i quali offrono rispettivamente l 1,60% e il 3,20%, mentre sul tratto più breve e più lungo della curva il movimento è stato inferiore: i tassi ad un anno offrono l 1,10% circa, il titolo decennale offre il 4,40%, mentre il trentennale offre il 5,10%. Su quasi tutte le scadenze i tassi risultano essere inferiori rispetto a quelli osservati all inizio dell anno, con un movimento più evidente sul segmento più corto della curva, mentre la variazione sui titoli a lunghissima scadenza risulta essere di fatto nulla.

11 Market Monitor US Interest Rates 0,15 0,10 0,05 US 1YR 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,15 US 2YRS 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 US 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,10-0,04% -0,03% -0,05% 0,30 0,05% 0,06% -0,06% 1,30 0,57% 0,53% -0,10% 3,00 2,50 2,00 1,50 US 10YRS 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 US 30YRS Price Variation Price Variation 19-lug dic mar giu lug dic mar giu-13 2,48 0,73% 0,64% 0,00% 3,56 0,61% 0,46% 0,06% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato statunitensi è rimasto invariato sulle scadenze a breve termine, con il tasso ad un anno pari allo 0,10% e quello a due anni pari allo 0,30%, mentre è aumentato sulle scadenze più lunghe: in particolare, rispetto ai livelli dello scorso mese, il tasso a dieci anni è cresciuto di circa trenta centesimi, offendo il 2,50%, mentre i tassi a cinque e trent anni sono cresciuti di circa venti centesimi, con il tasso quinquennale che ha offre l 1,30% e quello trentennale il 3,56%. Da inizio anno, il segmento medio-lungo della curva è stato interessato da un evidente aumento dei tassi d interesse, mentre sui titoli ad uno e due anni il livello dei tassi è rimasto pressoché invariato.

12 Market Monitor UK Interest Rates 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 UK 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,33 0,00% 0,12% 0,02% 0,32 0,00% 0,12% -0,08% 1,22 0,36% 0,52% -0,21% 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 10YRS 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 UK 30YRS Price Variation Price Variation 19-lug dic mar giu lug dic mar giu-13 2,28 0,46% 0,52% -0,16% 3,53 0,43% 0,42% -0,06% Il mercato dei titoli di Stato del Regno Unito è rimasto sostanzialmente stabile sulle scadenze a breve termine, con i titoli ad un anno e due anni che offrono lo stesso rendimento, pari a trentatré centesimi. Anche il tasso d interesse dei titoli quinquennali è rimasto sui livelli osservati lo scorso mese, con un rendimento pari all 1,22%, mentre il movimento sulle scadenza più lungo è stato divergente: mentre i tassi a dieci anni sono scesi di circa venti centesimi, quelli a trent anni sono incrementati di tredici centesimi, offrendo rispettivamente il 2,30% e il 3,50% circa. Da inizio anno, il livello dei tassi d interesse sul tratto breve della curva è rimasto invariato, mentre movimenti importanti hanno interessato i titoli con scadenza superiore ai cinque anni, i cui tassi sono aumentati mediamente di circa quaranta centesimi su tutte le scadenze.

13 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 JPY 1YR 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 JPY 2YRS 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,15 0,10 0,05 JPY 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,11 0,01% 0,04% 0,01% 0,13 0,03% 0,08% 0,00% 0,29 0,11% 0,16% -0,02% 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 JPY 10YRS 2,05 1,95 1,85 1,75 1,65 1,55 1,45 1,35 1,25 1,15 JPY 30YRS Price Variation Price Variation 19-lug dic mar giu lug dic mar giu-13 0,81 0,02% 0,26% -0,04% 1,85-0,13% 0,34% 0,01% I livelli dei tassi d interesse dei titoli giapponesi sono rimasti pressoché invariati rispetto a quelli osservati lo scorso mese, ad eccezione dei tassi a dieci trent anni, i quali hanno subito un lieve incremento, pari a cinque centesimi: il tasso dei titoli ad uno e due anni è pari a circa dieci centesimi, quello dei titolo quinquennali è pari a trenta centesimi, mentre il tasso dei titoli decennali e trentennali è pari, rispettivamente, allo 0,80% e 1,85%. Da inizio anno, i rendimenti sono rimasti sostanzialmente stabili sulle scadenze a breve termine e sui titoli decennali; sul segmento più lungo della curva i livelli dei tassi d interesse sono diminuiti di tredici centesimi mentre sui titoli con scadenza a cinque anni sono aumentati di circa dieci centesimi.

14 Market Monitor Euro vs Currencies 1,38 1,36 1,34 1,32 1,30 1,28 1,26 USD 0,88 0,87 0,86 0,85 0,84 0,83 0,82 0,81 0,80 GBP JPY Price Performance Price Performance Price Performance 1,31-0,44% 2,50% 1,03% 0,86 5,93% 2,02% 0,49% 131,67 15,18% 9,02% 1,94% 1,27 1,26 1,25 1,24 1,23 1,22 1,21 1,20 CHF Price Performance 19-lug dic mar giu-13 1,24 2,40% 1,62% 0,47% Nel corso delle ultime settimane l Euro è tornato ad apprezzarsi nei confronti di tutte le principali valute, con un movimento più evidente nei confronti dello Yen giapponese; la valuta statunitense, dopo esser scesa sotto la soglia dell 1,28 contro euro all inizio di luglio, è tornata a deprezzarsi, con il cambio euro dollaro tornato sopra la soglia dell 1,30, riportandosi sui livelli osservati lo scorso mese. Più contenuti sono stati, invece, i movimenti osservati sulla sterlina inglese e sul franco svizzero nel corso delle ultime settimane: entrambe le valute si posizionano sugli stessi livelli osservati lo scorso mese. Da inizio anno, tuttavia, l Euro si è apprezzato nei confronti di quasi tutte le valute. In particolare, l apprezzamento più significativo è stato nei confronti dello Yen giapponese, superiore al 15%; l indebolimento della valuta nipponica è da imputarsi al perseguimento da parte della BoJ di misure di politica monetaria espansiva al fine di raggiungere un target di inflazione al 2%. La sterlina inglese si è deprezzata di quasi sei punti percentuali e mezzo, mentre il franco svizzero di oltre due punti percentuali. Il movimento dell Euro nei confronti del dollaro statunitense, invece, è stato meno evidente, con un deprezzamento di circa quarantacinque centesimi.

15 Market Monitor Money Market 0,24 0,23 0,22 0,21 0,19 0,18 Euribor 3 Month 0,22 0,18 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 EONIA 0,80 0,60 0,40 0,00 Future Euribor 3M Dicembre 2013 Price Variation Price Variation Price Variation 0,22 0,03% 0,01% 0,00% 0,10-0,03% -0,01% -0,11% 0,29 0,06% -0,04% -0,05% 0,80 Future Euribor 3M Marzo ,60 0,40 0,00 Price Variation 19-lug dic mar giu-13 0,35 0,09% -0,01% -0,07% Dopo il taglio dei tassi d interesse deciso nella riunione di maggio, il Presidente della BCE nel corso della riunione di luglio ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di interesse di rifinanziamento al minimo storico dello 0,50% e il tasso di interesse sui depositi detenuti dalle banche presso la BCE allo 0% e ha annunciato che la politica monetaria resterà, comunque, accomodante per tutto il tempo necessario. Il tasso Euribor a tre mesi, dopo esser sceso repentinamente in seguito alle decisioni prese a luglio 2012 dalla BCE, è ancora diminuito gradualmente nelle settimane successive; dopo aver raggiunto i valori minimi, pari allo 0,18% a dicembre 2012, il tasso è poi aumentato nel corso del mese di gennaio, per poi tornare a diminuire e assestandosi ad un livello intorno a venti centesimi; da fine maggio, il tasso è tornato ad aumentare e si colloca attualmente ad un livello dello 0,22%. Il tasso EONIA, dopo la caduta subita all inizio di luglio, si è stabilizzato su un livello relativamente più basso, pari allo 0,08%; nel corso delle ultime settimane il tasso è leggermente aumentato e si colloca ad un livello dello 0,10%. I contratti future sull Euribor a tre mesi in scadenza a dicembre 2013 e marzo 2014 offrono attualmente un rendimento implicito pari rispettivamente a trenta e trentacinque centesimi.

16 Market Monitor Fondi di Fondaco 123,00 Fondaco Euro Cash 145 Fondaco Euro Gov Beta 125 Fondaco World Gov Active Beta 122, , , Price Performance Price Performance Price Performance 121,92 0,74% % 0,11% 137,26 0,89% 0,60% 0,89% 111,57-5,26% -5,88% 0,67% 108 Fondaco Global Opportunities 102,30 Fondaco Lux Euro Cash 110 Fondaco Lux Asia Maximum Bond , ,20 98 Price Performance Price Performance Price Performance 103,35-1,31% -2,69% 1,22% 102,23-0,04% -0,02% 0,01% 100,14-3,56% -7,16% -1,47% Il fondo monetario italiano Fondaco Euro Cash è cresciuto nel corso delle ultime settimane, sfruttando i rendimenti ancora moderatamente positivi offerti dai titoli dei paesi periferici sulle scadenze più brevi, ottenendo da inizio anno un rendimento positivo pari a settantaquattro centesimi; il valore della quota del fondo monetario lussemburghese, coerentemente con le caratteristiche del fondo, è rimasto stabile nel corso delle ultime settimane, subendo una variazione negativa pari a quattro centesimi in valore assoluto da inizio anno, in linea con il mercato di riferimento. Il fondo obbligazionario governativo europeo Fondaco Euro GovBeta, dopo aver raggiunto i livelli minimi a fine giugno, è tornato a crescere nelle ultime settimane: il suo risultato da inizio anno è positivo e pari a novanta centesimi. Il fondo obbligazionario governativo internazionale Fondaco World GovActive Beta, dopo la violenta contrazione subita nel corso del mese di giugno, ha ottenuto un rendimento positivo nel corso delle ultime settimane: il suo risultato da inizio anno rimane significativamente negativo di oltre cinque punti percentuali in valore assoluto. Il fondo Fondaco Lux Asia Max è tornato a crescere nella prima settimana di luglio, recuperando parzialmente le perdite subite precedentemente, per poi subire nuovamente una correzione negli ultimi giorni: il suo rendimento da inizio anno è ancora negativo di oltre tre punti percentuali e mezzo in valore assoluto. Il valore della quota del fondo Fondaco Global Opportunities, dopo aver raggiunto i valori minimi da inizio anno a fine giugno, è tornata a crescere nelle ultime settimane: tuttavia, il risultato da inizio anno rimane negativo di poco più di un punto percentuale in valore assoluto.

17 Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 23/07/2013. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata.

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