24 giugno 2015 La vicenda greca è tornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane: l inasprimento della trattativa e l avvicinarsi

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1 Analisi dei mercati La Grecia alimenta forti tensioni sui mercati I mercati finanziari: 24 giugno 2015 La vicenda greca è tornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane: l inasprimento della trattativa e l avvicinarsi delle scadenze dei pagamenti al FMI ed alla BCE hanno Giulio Casuccio alimentato, infatti, forti tensioni sui mercati. Responsabile Gestioni tradizionali La correzione del mercato azionario europeo, iniziata a metà giulio.casuccio@fondacosgr.it aprile dopo un primo trimestre dell anno eccezionalmente +39 (0) positivo, è proseguita nel mese di giugno, interrompendo il Cristina Iemma Gestore parziale consolidamento osservato a maggio. cristina.iemma@fondacosgr.it Negli Stati Uniti, invece, l indice S&P500 ha mostrato una volatilità +39 (0) significativa ma restando in prossimità dei livelli massimi raggiunti Cristina Chiossi nella metà del mese di maggio, beneficiando dell evoluzione Gestore complessivamente positiva del quadro macroeconomico e cristina.chiossi@fondacosgr.it dell atteggiamento ancora relativamente accomodante della +39 (0) Federal Reserve. Marina Bosio Relazione con gli investitori I tassi di interesse hanno invece continuato a crescere sia marina.bosio@fondacosgr.it nell area Euro sia negli Stati Uniti, anche se per ragioni differenti: il +39 (0) consolidamento della ripresa economica e la prospettiva di un rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale entro la fine dell anno, infatti, hanno sostenuto il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi. L incremento dei prezzi al consumo moderatamente superiore rispetto alle attese e, soprattutto, la pressione sul differenziale di rendimento tra emissioni dei paesi core e periferici in risposta alle difficoltà elleniche, invece, sono state alla base di tassi interesse crescenti in Europa. La debolezza dei mercati obbligazionari è, quindi, proseguita nelle ultime settimane, caratterizzata da una volatilità particolarmente elevata e correzioni repentine, soprattutto nell area Euro, in un contesto di rendimenti, in assoluto, ancora estremamente contenuti. L incertezza delle ultime settimane, infine, è stata particolarmente evidente sulla dinamica del livello di cambio tra l Euro ed il Dollaro statunitense, caratterizzata da ampie oscillazioni intorno ai livelli raggiunti nel mese di maggio, anche nel corso della singola giornata, senza una direzionalità precisa. Il quadro macroeconomico: L evoluzione del quadro macroeconomico è stata moderatamente positiva nel corso del mese, anche se con qualche elemento di incertezza e potenziali rischi nel medio periodo: negli Stati Uniti, nonostante la crescita moderata dei consumi nel primo trimestre dell anno, la dinamica dei redditi e dell occupazione rimane favorevole e dovrebbe continuare a sostenere un consolidamento della ripresa. Nell area Euro le rilevazioni recenti sono state complessivamente buone, confermando una modesta crescita nel primo trimestre dell anno grazie ad un contributo rilevante dei consumi interni, soprattutto in Germania, Francia e Spagna. Pagina 1

2 Analisi dei mercati Questo effetto positivo è stato determinato, almeno in parte, da fattori temporanei, in particolare dal crollo del prezzo del petrolio: il venir meno di tale condizione, accompagnato dalla persistente debolezza della domanda estera e delle esportazioni, potrebbe rappresentare un rischio nei prossimi mesi, come in parte evidenziato dalla dinamica recente dei principali indici di fiducia. Più difficile stimare le possibili conseguenze sulle prospettive di crescita dell area Euro di un ulteriore inasprimento della crisi greca e di una eventuale uscita del paese ellenico dalla moneta unica: in linea di principio l impatto sulla crescita reale dovrebbe essere estremamente limitato e l unica variabile veramente rilevante potrebbe essere l effetto sul tasso di cambio dell Euro con le principali valute internazionali. La peculiarità della situazione e l assenza di esperienze analoghe nel passato, però, rende complicato immaginare i possibili scenari, come dimostrato dalla grande volatilità delle ultime settimane: da un lato, infatti, un Euro senza l anello più debole (o percepito come tale) della catena potrebbe essere considerato più solido ma, viceversa, la credibilità del progetto stesso (dopo meno di vent anni dalla sua introduzione) potrebbe essere messa in discussione, con effetti quindi negativi. Probabilmente l eventualità di un accordo, anche temporaneo e non risolutivo, sarebbe accolta favorevolmente dagli investitori nel breve periodo, rinviando nel tempo dubbi e riflessioni sulle conseguenze di medio e lungo periodo. Il consolidarsi delle posizioni delle diverse parti in causa ed il clima di, ormai dichiarata, esplicita sfiducia ed insoddisfazione apre un varco non trascurabile a possibili soluzioni non positive della vicenda, attraverso uno scontro tra la Grecia e l Unione Europea nell ambito di regole non chiare ed un processo mai definito. A prescindere dall esito, che in ogni caso non sarà rapido ma frutto di un susseguirsi di misure ed iniziative ancora lungo, la vicenda rappresenta ormai una sconfitta sia per la Grecia che per l Unione Europea: la prima pagherà, in ogni caso, il prezzo dei propri problemi ed errori attraverso un inevitabile inasprimento della crisi attuale imposto dalle regole di austerità tedesche o dai mercati, in caso di uscita dell Euro. L Unione Europea, da parte sua, ha offerto una nuova prova di inadeguatezza della propria governance e della contraddittorietà del ruolo della BCE, le cui iniziative, utili e per certi versi indispensabili, alimentano ancora il circolo vizioso tra governi e sistema bancario. Ma l elemento probabilmente più rilevante emerso dalla vicende recenti è la perseveranza e la compattezza dei diversi paesi europei rispetto alle politiche di austerità perseguite sino ad ora, indipendentemente dalla loro effettiva efficacia (ignorando, ad esempio, il nuovo record raggiunto del debito italiano o la manifesta impossibilità dell economia greca di sostenere l attuale livello di indebitamento). Perseveranza che testimonia l incapacità, soprattutto da parte dei governi di sinistra più prossimi alle istanza sociali di Atene, di individuare una proposta alternativa forte e credibile rispetto alla ricetta tedesca, allineandosi, di fatto, dietro alle posizioni di Berlino, sopportandone, a loro discapito, i costi sociali e politici e continuando ad alimentare i diversi movimenti populisti o anti-europei (vedasi i più recenti risultati elettorali in Italia, Spagna, Ungheria e Danimarca). Il nostro Outlook: A prescindere dalla volatilità indotta dalle vicende greche, le prospettive rimangono complessivamente positive: difficilmente l esito della trattativa tra il governo di Atene ed i suoi creditori, infatti, potrà avere un impatto significativo sulla dinamica dei mercati nel medio periodo. Pagina 2

3 Analisi dei mercati L atteso consolidamento della crescita globale, sostenuta ancora dallo sviluppo dell economia statunitense, continuerà ad essere positivo per i mercati azionari, anche se persistono alcuni specifici elementi di rischio. Negli Stati Uniti le valutazioni continuano ad essere relativamente elevate se confrontate con i valori storici, scontando un ulteriore incremento dei margini delle imprese, mentre nell area Euro, impattata più significativamente dalla correzione delle ultime settimane, i rischi maggiori sono rappresentati dalla possibilità di una mancata accelerazione della ripresa nei prossimi mesi, in buona parte già incorporata nei livelli attuali. I mercati emergenti continuano ad attraversare una fase di debolezza in termini di crescita destinata a protrarsi ancora nei prossimi mesi ma il modesto recupero e la successiva stabilizzazione del prezzo del petrolio insieme ad un eventuale incremento della domanda da parte dei paesi sviluppati potranno rivelarsi fattori positivi nel medio periodo, anche alla luce delle valutazioni relativamente più attraenti rispetto ad altri mercati. In ambito obbligazionario, invece, le ultime settimane hanno posto definitivamente fine al trend positivo ultradecennale, avviando una fase, ampiamente attesa, caratterizzata da tassi di interesse bassi ed in graduale rialzo e volatilità crescente: le prospettive, quindi, si confermano negative nel breve e medio periodo, con limitate opportunità di creazione di valore nell ambito dei paesi periferici dell area Euro e del debito dei paesi emergenti, attraverso, però, un approccio attivo e relativamente opportunistico. Più incerte, infine, le prospettive relativamente alla dinamica delle valute: la divergenza tra le politiche monetarie delle rispettive banche centrali, in ogni caso, dovrebbe continuare ad alimentare un graduale rafforzamento del Dollaro statunitense rispetto all Euro ed allo Yen nel medio periodo, anche se la volatilità indotta dalle posizioni valutarie sarà presumibilmente ancora elevata nei prossimi mesi. I nostri Fondi: Il mese di giugno è stato negativo per tutti i fondi gestiti da Fondaco. In ambito obbligazionario, il fondo governativo asiatico Fondaco Lux Asia Gov Active Beta è stato maggiormente penalizzato, subendo una perdita prossima al 4%, seguito dal fondo internazionale Fondaco World Gov Active Beta Non Euro, con una perdita prossima al 3%, entrambi sfavoriti sia da un incremento dei tassi d interesse a livello globale sia dall apprezzamento dell Euro nei confronti delle altre valute. I risultati da inizio anno rimangono comunque positivi e pari al 4% circa. A seguito della forte correzione delle ultime settimane il rendimento da inizio anno del fondo governativo europeo Fondaco Euro Gov Beta è diventato negativo dell 1,71% in valore assoluto. In ambito obbligazionario a breve termine, il fondo Fondaco Euro Cash è diminuito di venti centesimi nel mese di giugno, ottenendo da inizio anno un risultato di poco inferiore a venti centesimi; il fondo monetario Fondaco Lux Euro Cash è leggermente diminuito, coerentemente con le caratteristiche del mercato di riferimento, ottenendo da inizio anno un rendimento negativo di un centesimo. In ambito multi-asset, il fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities ha perso circa settanta centesimi nelle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento pari all 1,75%, mentre il fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income ha subito una perdita di quasi tre punti percentuali, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 6%. Il Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, al 30 aprile 2015 ha conseguito un rendimento positivo pari al 6%; dall avvio del fondo (luglio 2011) la performance è positiva e pari al 37% a fronte di una volatilità prossima al 4,4%. Pagina 3

4 Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 170 Fondaco Euro Gov Beta ,34 0,17% -0,16% -0,19% 154,93-1,71% -5,69% -2,78% Fondaco World Gov Active Beta Fondaco Global Opportunities ,81 4,17% -5,01% -2,89% 114,16 1,74% -0,55% -0,67% 102,35 Fondaco Lux Euro Cash 130 Fondaco Lux Asia Gov Active Beta , , , ,29-0,01% % -0,03% 113,63 4,55% -7,20% -3,97% Pagina 4

5 Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 3-giu EC BCE Annuncio tassi GIU 0.05% 0.05% 0,05% 12-giu EC Produzione industriale area Euro m/m APR 0.4% 0.1% -0.3% 10-giu FR Produzione industriale m/m APR 0.4% -0.9% -0.3% 8-giu GE Produzione industriale m/m APR 0.6% 0.9% -0.5% 10-giu IT Produzione industriale m/m APR 0.3% -0.3% 0.4% 22-mag GE Esportazioni m/m 1 TRIM 0.5% 0.8% 1.3% 5-giu GE Ordini di fabbrica APR 0.5% 1.4% 0.9% 29-mag GE Vendite al dettaglio m/m APR 1.0% 1.7% -2.3% 3-giu EC Vendite al dettaglio m/m APR 0.6% 0.7% -0.8% 3-giu IT Disoccupazione APR 12.9% 12.4% 13.0% 3-giu EC Disoccupazione APR 11.2% 11.1% 11.3% 22-mag GE IFO Aspettative MAG giu EC CPI m/m MAG 0.2% 0.2% 0.2% 17-giu EC CPI a/a MAG 0.3% 0.3% 0.3% 9-giu EC PIL t/t 1 TRIM 0.4% 0.4% 0.4% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro mostrano una dinamica moderatamente positiva, in un contesto di assenza di pressioni deflazionistiche; A livello aggregato, è stata confermata la crescita del PIL dello 0,4% nel primo trimestre, grazie al contributo positivo di quasi tutti i paesi, in particolare Spagna e Francia; la produzione industriale è cresciuta dello 0,3% a marzo, penalizzata dal contributo negativo di Francia e Germania; le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,7% su base mensile, in linea con le attese, grazie al contributo di Germania e Francia. Le rilevazioni riguardo all economia tedesca sono state positive: la domanda interna è stata positiva a aprile, con un incremento delle vendite al dettaglio pari a 1,7% su base mensile; l indebolimento dell Euro nel primo trimestre ha sostenuto la domanda estera e le esportazioni, che sono cresciute dello 0,8% da gennaio; sul fronte produttivo, gli ordini di fabbrica sono cresciuti (+1,4%), in misura superiore alle attese, così come la produzione industriale (+0,9% rispetto a marzo); inoltre, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, si sono stabilizzate, riflettendo una minore incertezza riguardo alla dinamica di crescita dell economia tedesca. L economia italiana mostra deboli segnali di ripresa: la crescita del PIL relativo al primo trimestre è stata positiva (+0,3%), la disoccupazione si è ridotta al 12,4% per effetto dei provvedimenti contenuti nel job acts, mentre la produzione industriale è calata dello 0,3% su base mensile. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ma ha proseguito il programma di quantitative easing, che dovrebbe terminare a settembre 2016, con acquisti mensili intorno ai sessanta miliardi di Euro, ma la cui durata sarà correlata all andamento dell inflazione, coerentemente con il mandato della Banca Centrale. A maggio, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% su base mensile, influenzato anche dall aumento del prezzo del petrolio, mentre è cresciuto dello 0,3% su base annua. Pagina 5

6 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 30-apr US Reddito personale MAR 0.2% 0.0% 0.4% 13-mag US Vendite al dettaglio APR 0.2% 0.0% 0.9% 29-apr US Consumo personale 1 TRIM 1.7% 1.9% 4.4% 8-mag US Variazione salari non agricoli APR 228k 223k 126k 8-mag US Disoccupazione APR 5.4% 5.4% 5.5% 4-mag US Ordini di fabbrica MAR 2.0% 2.1% 0.2% 24-apr US Ordini di beni durevoli MAR 0.6% 4.0% -1.4% 22-mag US Indice dei prezzi al consumo m/m APR 0.1% 0.1% 0.2% 22-mag US CORE CPI m/m APR 0.2% 0.3% 0.2% 22-mag US Indice dei prezzi al consumo a/a APR -0.2% -0.2% -0.1% 22-mag US CORE CPI a/a APR 1.7% 1.8% 1.8% 15-mag US Produzione industriale APR 0.0% -0.3% -0.6% 29-apr US PIL annualizzato t/t 1 TRIM 1.0% 0.2% 2.2% Il quadro economico statunitense è positivo e, dopo il rallentamento osservato a inizio anno, la dinamica di crescita ha subito un miglioramento, influenzando le aspettative di un rialzo del tasso di interesse ufficiale da parte della Federal Reserve nel breve termine. Il PIL annualizzato relativo al primo trimestre è stato debole, rivisto e pubblicato a fine maggio, è sceso dello 0,7%. La dinamica dei consumi è stata positiva nel primo trimestre dell anno(+1,8%), ma leggermente inferiore alle aspettative, nonostante la dinamica del potere d acquisto; le vendite al dettaglio sono cresciute dell 1,2% rispetto a aprile mentre il reddito personale è aumentato dello 0,4% a aprile; la fase di stabilizzazione e crescita del mercato del lavoro è proseguita, registrando un aumento numero di nuovi posti di lavoro creati, sensibilmente superiore alle attesa alle attese; sul fronte produttivo, la dinamica è stata meno positiva: la produzione industriale è scesa dello 0,2%, contrariamente alle attese, penalizzata da alcuni settori, quali quello agricolo e energetico; gli ordini di beni durevoli sono scesi dello 0,5% (dopo il sensibile calo osservato a aprile) e gli ordini di fabbrica sono diminuiti dello 0,4% rispetto a aprile. Le prospettive dell economia reale continuano in ogni caso a essere positive,confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4% su base mensile, mentre è rimasto fermo su base annua; il dato core è cresciuto dello 0,1% rispetto a aprile, mentre è aumentato dell 1,7% su base annua. Pagina 6

7 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P ,62% -5,58% -3,57% ,03% 3,05% 0,78% MSCI World (Euro) FTSE MIB ,68% -3,12% -3,70% ,14% -3,01% -4,41% Topix MSCI Emerging Mkt (Euro) ,90% 4,86% -3,33% 341 9,41% -5,01% -6,21% La dinamica dei mercati azionari nelle prime settimane di giugno è stata differente in Europa rispetto agli Stati Uniti. Il nervosismo domina i listini europei, influenzati dall estrema incertezza legata al futuro della Grecia all interno dell Unione Europea e al suo possibile default. Nonostante la correzione subita nel mese di giugno, prossima a tre punti percentuali e mezzo, il risultato da inizio anno dell Euro Stoxx rimane positivo e prossimo al 12%, dimezzando tuttavia i guadagni rispetto ai massimi di aprile; l indice domestico è stato maggiormente penalizzato, subendo una perdita di oltre quattro punti percentuali, mantenendo però un risultato da inizio anno prossimo al 18%. La volatilità sui mercati europei sarà destinata a permanere nel breve periodo, in attesa di un accordo tra Atene e Bruxelles. Gli indici statunitensi, invece, contengono il ritracciamento rispetto a quelli europei in un contesto di minore volatilità: l indice S&P 500 ha guadagnato circa ottanta centesimi nel corso del mese, Pagina 7

8 sostenuto da una politica ancora accomodante da parte della Fed, la quale ha ribadito un atteggiamento prudente nel sentiero di normalizzazione della politica monetaria. Negativa è stata anche la dinamica dei mercati azionari dei paesi emergenti, maggiormente penalizzati in un contesto di generale avversione al rischio e sfavoriti anche dalla dinamica valutaria: nel mese il rendimento dell indice MSCI Emerging Markets Equity è stato negativo di oltre sei punti percentuali ottenendo comunque un rendimento da inizio anno di poco inferiore al 10%. Le ultime settimane sono state negative anche per la Borsa di Tokio: nonostante la correzione di circa tre punti percentuali, i risultati da inizio anno rimangono comunque positivi e pari al 16%, sostenuta da aspettative di ripresa economica. Market Monitor Fixed Income Indices 235 Citigroup EGBI 600 Citigroup WGBI ,32% -5,40% -2,55% 541 2,56% -6,62% -3,45% Citigroup AGBI JP Morgan GBI-EM , ,62% -7,25% -4,69% 242 1,91% -5,82% -4,11% Prosegue la dinamica negativa del mercato obbligazionario governativo dei paesi sviluppati, iniziata a fine aprile. In Europa, in particolare, si è assistito ad un accelerazione della fase di sell-off nella prima settimana di giugno, che ha interessato soprattutto il segmento lungo della curva sia dei paesi core sia di quelli periferici, a seguito di revisioni al rialzo delle stime di crescita e d inflazione. L indice rappresentativo dell area Euro ha subito una violenta correzione (-2,50%), facendo scivolare in territorio negativo il risultato da inizio anno (-1,30%). La correzione è stata significativa anche sui titoli governativi globali (-3,5%), penalizzati sia dall incremento dei tassi d interesse, nel complesso relativamente più contenuto, ma anche dall apprezzamento dell Euro rispetto alle principali valute: il risultato da inizio anno rimane tuttavia positivo e pari al 2,60%. Anche la dinamica del mercato obbligazionario dei paesi emergenti è stata negativa, senza particolari divergente tra le diverse aree geografiche: sia l indice emergente generale sia quello asiatico hanno subito una perdita complessiva superiore al 4% in valore assoluto nelle ultime settimane; tuttavia, i risultati da inizio anno evidenziano ancora una performance relativa superiore del mercato asiatico rispetto al resto dei paesi in via di sviluppo, ottenendo un rendimento prossimo al 6% contro il 2% dell indice emergente globale. Pagina 8

9 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond ,25% -2,78% -1,83% 202-0,13% -4,46% -1,98% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities ,04% -1,49% -1,26% 203-3,56% 2,53% -0,34% WTI Crude Oil Golds ,5 12,57% 22,52% 0,25% ,44% 1,54% 0,96% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata negativa a livello globale, annullando i risultati positivi precedentemente conseguiti, con un deprezzamento maggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti, evidente soprattutto osservando i dati sull ultimo trimestre. Il mercato delle commodities ha subito nuovamente una correzione nelle ultime settimane, registrando da inizio anno un risultato complessivo negativo di oltre tre punti percentuali e mezzo; il prezzo del petrolio, dopo aver raggiunto i massimi da inizio anno, ha arrestato la crescita, attraversando una fase laterale e assestandosi intorno ai 60 dollari al barile, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 13%. Differente, invece, è stata la dinamica dell oro, con un rendimento da inizio anno più contenuto e prossimo all 1,50%: infatti, dopo il rally nelle prime Pagina 9

10 settimane di gennaio, le quotazioni sono scese fino a metà marzo ai minimi dell anno per poi recuperare nelle settimane successive. Market Monitor German Interest Rates 0, ,30 GE 1YR 0, ,30 GE 2YRS -0,22-0,16% -0,01% % - -% 0,05% 0,03% 1,20 0,80 0,60 0,40 - GE 5YRS 2,00 1,60 1,20 0,80 0,40 GE 10YRS 0,14 0,12% 0,24% 0,14% 0,81 0,27% 0,63% 0,32% GE 30YRS 2,80 2,40 2,00 1,60 1,20 0,80 0,40 Price Variation 18-giu dic mar mag-15 1,51 0,12% 0,90% 0,40% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse tedeschi è ancora cresciuto sulle scadenze a lungo termine, mentre il movimento sulle scadenze a breve è stato estremamente contenuto, determinando un movimento di steepening della curva: i tassi sulle scadenze a uno e due anni rimangono negativi di circa venti centesimi, mentre il tasso a cinque anni è positivo e offre circa quindici centesimi. Il decennale, dopo aver toccato il minimo dello 0,07% a fine aprile ha sfiorato la soglia dell 1% nei primi giorni di giugno per poi correggere nei giorni successivi: attualmente offre poco meno di ottanta centesimi. Pagina 10

11 Market Monitor Italian Interest Rates 0,75 0,50 0,25 IT 1YR 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 0,30 IT 2YRS 0,17-0,12% 0,15% 0,14% 0,38-0,16% 0,18% 0,23% 2,70 2,20 1,70 1,20 0,70 IT 5YRS 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 IT 10YRS 1,28 0,33% 0,73% 0,38% 2,29 0,40% 1,05% 0,45% IT 30YRS 4,80 4,30 3,80 3,30 2,80 2,30 1,80 Price Variation 18-giu dic mar mag-15 3,28 0,05% 1,21% 0,41% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato italiani è incrementato in modo repentino lungo tutta la curva, con movimenti prossimi ai quindici centesimi per le scadenze più brevi fino ad oltre quaranta centesimi per le scadenze più lunghe: i titoli con scadenza inferiore ad un anno offrono un rendimento prossimo a venti centesimi, mentre il decennale e il trentennale hanno superato la soglia rispettivamente del 2% e del 3%. Pagina 11

12 Market Monitor US Interest Rates 0,30 0,25 0,15 0,05 US 1YR 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 US 2YRS 0,22 0,01% -0,01% -0,03% 0,63-0,03% 0,08% 0,03% 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 US 5YRS 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 1,75 1,50 US 10YRS 1,63-0,03% 0,26% 0,14% 2,33 0,16% 0,41% 0,21% 4,00 3,75 3,50 3,25 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 US 30YRS Price Variation 18-giu dic mar mag-15 3,13 0,38% 0,59% 0,25% Nel corso delle ultime settimane la curva dei tassi d interesse statunitense è stata interessata da un lieve movimento di steepening : i tassi, infatti, sono rimasti pressoché invariati sulle scadenze più brevi mentre sono incrementati mediamente di circa venti centesimi sulle scadenze più lunghe; il tasso ad un anno offre lo %, il decennale, dopo aver sfiorato la soglia del 2,50% è ritornato intorno al 2,30%, mentre il trentennale offre poco più del 3%. Pagina 12

13 Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 0,49 0,22% 0,12% % 0,59 0,14% 0,16% 0,08% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 0,80 UK 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 UK 10YRS 1,50 0,34% 0,31% 0,16% 2,04 0,29% 0,47% 0,23% 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 UK 30YRS Price Variation 18-giu dic mar mag-15 2,78 0,27% 0,45% 0,24% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito è rimasto stabile sulle scadenze a brevissimo termine mentre è aumentato lungo il resto della curva, con movimenti più evidenti sulle scadenze superiori ai cinque anni: i tassi ad uno e due anni offrono un rendimento prossimo al mezzo punto percentuale, mentre il decennale ha sfiorato la soglia del 2%. Pagina 13

14 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,08 0,06 0,04 0,02-0,02-0,04 JPY 1YR 0,15 0,05-0,05 JPY 2YRS 0,01 0,03% -0,03% % 0,02 0,04% -0,03% 0,01% 0,30 0,25 0,15 0,05 JPY 5YRS 0,90 0,65 0,40 0,15 JPY 10YRS 0,07% -0,04% 0,01% 0,45 0,12% 0,04% 0,06% JPY 30YRS 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 18-giu dic mar mag-15 1,47 0,23% 0,13% % I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi sono rimasti stabili su tutte le scadenze: i tassi ad uno e due anni sono sempre intorno allo zero mentre il tasso a dieci anni offre un rendimento prossimo a quarantacinque centesimi. Pagina 14

15 Market Monitor Euro vs Currencies 1,45 1,40 1,35 1,30 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 USD 0,86 0,84 0,82 0,80 0,78 0,76 0,74 0,72 0,70 GBP 1,137-6,00% 6,02% 3,65% 0,717-7,70% -0,83% -0,25% 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 0,95 CHF JPY 1,050-12,68% 0,62% 1,58% 139,930-3,50% 8,74% 2,75% La volatilità continua ad essere protagonista sul fronte valutario, con l Euro che è tornato ad apprezzarsi nei confronti delle principali valute. Con l inizio del QE l Euro si è violentemente deprezzato nei confronti del dollaro statunitense, con il tasso di cambio EUR/USD che ha raggiunto i minimi a metà febbraio, scivolando intorno a 1,04 per poi recuperare terreno, tornando in area 1,14. Movimento analogo si è osservato anche nei confronti della Yen. Da inizio anno, tuttavia, l Euro si è deprezzato violentemente nei confronti delle principali valute, con movimenti prossimi al 6% verso USD, all 8% verso GBP mente più contenuto è stato il movimento nei confronti dello YEN. Pagina 15

16 Market Monitor Money Market 0,35 0,30 0,25 0,15 0,05-0,05 Euribor 3 Month 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0, EONIA -0,01-0,09% -0,03% % -0,11-0,25% -0,16% -0,03% 0,85 0,70 0,55 0,40 0,25-0,05 Future Euribor 3M Settembre ,95 0,75 0,55 0,35 0,15-0,05 Future Euribor 3M Marzo ,03-0,02% 0,03% 0,03% 0,05-0,02% 0,06% 0,03% Il Presidente della BCE nel corso della riunione di giugno ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% ed il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -%. Il 9 marzo è partito il programma di quantitative easing della BCE, che dovrebbe durare almeno fino a settembre 2016; Il tasso Euribor a tre mesi è rimasto stabile rispetto allo scorso mese, negativo di un centesimo, mentre il tasso EONIA è sceso ancora di qualche centesimo, offrendo un tasso negativo di undici centesimi. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di settembre 2015 e marzo 2016 sono poco sopra lo zero. Pagina 16

17 Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 24/06/2015. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata. Pagina 17

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