Analisi dei mercati. Di nuovo su i mercati azionari a novembre. I mercati finanziari: Il quadro macroeconomico: 25 novembre 2014
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- Aurelia Pellegrini
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1 Analisi dei mercati Di nuovo su i mercati azionari a novembre I mercati finanziari: Il mese di novembre è stato caratterizzato da una sostanziale inversione dei movimenti osservati ad ottobre, tornando ad una situazione positiva per i mercati azionari e neutrale o negativa per quelli obbligazionari. La dinamica è stata, però, diversa nelle differenti aree geografiche, riflettendo condizioni macro-economiche eterogenee: il consolidamento delle ripresa in atto insieme alle aspettative di politiche meno accomodanti da parte della Fed, infatti, hanno supportato nuovi massimi degli indici azionari ed un relativo incremento dei tassi di interesse rispetto ai livelli raggiunti il mese scorso. Nell area Euro ed in Giappone, viceversa, le dichiarazioni della BCE e della BOJ hanno alimentato il rimbalzo dei mercati azionari, solo parziale in Europa, e nuovi minimi sui rendimenti offerti dal mercato obbligazionario, nonostante l evoluzione ancora negativa del quadro macroeconomico. 25 novembre Giulio Casuccio Responsabile Gestioni tradizionali giulio.casuccio@fondacosgr.it +39 (0) Cristina Iemma Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it +39 (0) Cristina Chiossi Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it +39 (0) Marina Bosio Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it +39 (0) Il quadro macroeconomico: Le azioni attese, annunciate o intraprese dalle diverse Banche Centrali rimangono l elemento determinante della dinamica dei mercati nel breve e medio periodo, nell ambito di un graduale consolidamento della crescita globale, con alcune rilevanti eccezioni. Negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha terminato il piano di acquisto di titoli di Stato, e dunque l espansione del proprio bilancio, impegnandosi ora a mantenerlo costante, conservando l attuale grado di stimolo all economia fino a quando necessario. L avvio di una nuova fase di rialzi dei tassi di interesse è previsto, presumibilmente, nella seconda metà del prossimo anno ma i tempi saranno dettati dall evoluzione del quadro macroeconomico, ed in particolare dal ritmo di crescita dei prezzi al consumo. La dinamica moderatamente positiva del mercato del lavoro, la riduzione del costo della materie prime ed il rafforzamento del Dollaro, tuttavia, riducono significativamente le probabilità di un un accelerazione improvvisa dell inflazione attesa e, quindi, di eventuali interventi della Fed prima di quanto scontato nelle attuali valutazioni dei mercati. Nell area Euro le prospettive di crescita rimangono estremamente incerte, reiterando soprattutto i segnali di debolezza della domanda interna gravata da livelli di disoccupazione eccezionalmente elevati e politiche fiscali restrittive. Pagina 1
2 Analisi dei mercati Le dichiarazione del Presidente delle BCE Draghi, però, hanno alimentato il recupero del mercato azionario, su livelli ancora inferiori rispetto ai massimi precedenti, e soprattutto nuovi minimi dei tassi di interesse sia per gli emittenti core sia per quelli periferici, sostenuti dalle attese di un prossimo piano di acquisto di titoli di Stato. Indipendentemente dalle decisioni di politica monetaria, lo stallo politico-istituzionale e le rinnovate tensioni tra i diversi governi europei continuano a rappresentare un ostacolo a politiche di stimolo della crescita efficaci nel breve e medio periodo, nell ambito di uno scenario di crescita attesa estremamente moderata e pressioni deflazionistiche sempre maggiori. L ultimo mese è stato particolarmente movimentato, infine, per il mercato giapponese: l annuncio della BOJ di un ulteriore incremento dell acquisto di strumenti finanziari per stimolare l inflazione ha colto di sorpresa i mercati, con effetti estremamente positivi sui principali indici azionari. Successivamente, però, l inattesa contrazione del PIL anche nel terzo trimestre dell anno ha evidenziato il costo delle misure fiscali restrittive attuate negli ultimi mesi, sollevando dubbi riguardo l efficacia delle attuali scelte di politica economica e spingendo il Governo ha rinviare l ulteriore aumento della tassazione previsto per i primi mesi del prossimo anno. L elemento più critico relativamente alla dinamica dell economica giapponese in questi mesi è l effetto positivo relativamente limitato della significativa svalutazione dello Yen sul livello delle esportazioni e, dunque, dei ricavi delle aziende. La dinamica demografica sfavorevole e la condizione di sostanziale piena occupazione, infatti, rende estremamente difficile sfruttare le opportunità offerte dalla potenziale maggiore domanda estera, rappresentando un limite all incremento delle produttività: questo rende ancora più importante il ruolo delle riforme strutturali previste, le quali rappresentano un pilastro fondamentale della ricetta dall attuale governo. Il presidente Abe ha reagito sciogliendo la Camera e indicando nuove elezioni, al fine di ottenere una rinnovata fiducia e rafforzare il proprio mandato, confortato dalla reazione positiva dei mercati e dalla fiducia degli investitori nella continuità della propria linea di governo. Il nostro Outlook gli Stati Uniti trainano la crescita globale: Lo scenario di base è rappresentato da un continuo consolidamento della crescita globale, alimentato dalla ripresa statunitense, grazie all evoluzione positiva del mercato del lavoro ed al contributo della domanda interna, e dal graduale sostegno della autorità cinesi per un rallentamento controllato dell economia nel breve periodo ed una nuova accelerazione, su base più solide, negli anni successivi. I paesi emergenti potranno beneficiare di questa dinamica positiva, anche se con maggiore eterogeneità, in relazione al proprio equilibrio macroeconomico ed agli spazi di manovra a disposizione dei rispettivi governi e banche centrali. Più complessa la situazione dell area Euro, dove i rischi e le speranze sono tutte legate alle scelte della BCE: recuperare credibilità rispetto al proprio obiettivo di inflazione, infatti, sarà cruciale per evitare un aggravarsi ulteriore delle spinte al ribasso sui prezzi al consumo. Pagina 2
3 Analisi dei mercati Le dichiarazioni relative all espansione del bilancio ed all acquisto di strumenti finanziari, fino ad ora estremamente efficaci nel sostenere i mercati, rischiano di rivelarsi controproducenti nel medio periodo: se da un lato, infatti, è difficile attendersi benefici significativi da un ulteriore riduzione dei tassi di interesse, già a livelli estremamente contenuti, sono facilmente immaginabili le conseguenze negative dell eventuale incapacità della BCE di soddisfare le crescenti aspettative degli investitori. I contrasti all interno della Banca Centrale e, soprattutto, tra i diversi paesi europei rappresentano il rischio maggiore, costringendo a soluzioni sempre di compromesso, poco efficaci nel beve periodo e destinate, nel migliore dei casi, ad alimentare una prolungata fase di crescita debole, con tensioni sociali e politiche crescenti, destinate a minare le fondamenta stesse del progetto delle moneta unica. Viceversa, in Giappone la combinazione tra il sostegno offerto nel breve periodo dalla BOJ e le riforme strutturali di medio lungo periodo previste dalla ricetta economica del Primo Ministro Abe potrà rivelarsi efficace nell innescare un ritorno alla crescita nel medio periodo, soprattutto nel caso di un consolidamento del consenso elettorale del Governo in carica. Relativamente ai mercati, il ritmo della ripresa statunitense difficilmente potrà alimentare pressioni inflazionistiche eccessive, consentendo alla Federal Reserve di essere estremamente graduale e prevedibile nel prossimo ciclo di rialzo dei tassi di interesse, limitando l impatto negativo sui mercati obbligazionari, dove il debito dei paesi emergenti potrà rappresentare ancora un interessante opportunità di investimento. Le prospettive sono, invece, positive per i mercati azionari, limitando l esposizione verso l area Euro e sfruttando, viceversa, le opportunità offerte dai mercati emergenti e da quello giapponese, in un contesto caratterizzato, però, da una volatilità ed una dispersione dei rendimenti decisamente maggiore rispetto a quanto osservato negli ultimi due anni. I nostri Fondi: Tutti i fondi di Fondaco hanno ottenuto risultati positivi da inizio anno. In ambito obbligazionario, il fondo Fondaco Euro Gov Beta, dopo la lieve correzione di ottobre, è tornato sui livelli massimi, ottenendo da inizio anno un rendimento superiore all 11%. Il fondo Fondaco World Gov Active Beta Non Euro e Fondaco Lux Asia Gov hanno subito una lieve flessione nelle ultime settimane, ottenendo tuttavia da inizio anno un rendimento positivo pari rispettivamente al 10 % e al 13%. In ambito obbligazionario a breve termine, la performance di Fondaco Euro Cash è prossima all 1,2%, mentre il fondo monetario Fondaco Lux Euro Cash è cresciuto di sei centesimi nel corso dell anno. In ambito multi-asset, il fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities è rimasto stabile nelle ultime settimane e ha offerto complessivamente un rendimento superiore all 8,7%, mentre il fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income dalla data di avvio (28 maggio 2014) ha ottenuto un risultato pari al 4,85%. Il fondo Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, al 30 settembre 2014 ha conseguito un rendimento annuale positivo pari a +7,3%; dall avvio del fondo (luglio 2011) la performance è positiva e pari a +24,7% a fronte di una volatilità del 4%. Pagina 3
4 Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 156 Fondaco Euro Gov Beta ,01 1,22% 0,03% 0,10% 154,26 11,07% 0,53% 0,29% 125 Fondaco World Gov Active Beta Fondaco Global Opportunities ,68 10,33% 0,69% -0,36% 112,52 8,74% 0,21% 0,01% 102,35 Fondaco Lux Euro Cash 110 Fondaco Lux Asia Gov Active Beta , , , ,30 0,06% 0,00% 0,00% 106,70 13,16% 1,90% -0,13% Pagina 4
5 Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 6-nov EC BCE Annuncio tassi NOV 0.05% 0.05% 0.05% 12-nov EC Produzione industriale area Euro m/m SET 0.7% 0.6% -1.8% 7-nov FR Produzione industriale m/m SET -0.2% 0.0% 0.0% 7-nov GE Produzione industriale m/m SET 2.0% 1.4% -4.0% 10-nov IT Produzione industriale m/m SET -0.2% -0.9% 0.3% 7-nov GE Esportazioni m/m SET 2.7% 5.5% -5.8% 6-nov GE Ordini di fabbrica SET 2.3% 0.8% -5.7% 31-ott GE Vendite al dettaglio m/m SET -0.9% -3.2% 2.5% 5-nov EC Vendite al dettaglio m/m SET -0.8% -1.3% 1.2% 24-ott IT Vendite al dettaglio m/m AGO n.a. -0.1% -0.1% 31-ott IT Disoccupazione SET 12.4% 12.6% 12.3% 31-ott EC Disoccupazione SET 11.5% 11.5% 11.5% 27-ott GE IFO Aspettative OTT EC CPI m/m n.a. n.a. n.a. 0.4% 14-nov EC CPI a/a OTT 0.4% 0.4% 0.3% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro sono state miste e continuano a mostrare una domanda debole, in un contesto di rallentamento della crescita dei prezzi, rendendo più concreto il pericolo di una depressione economica; anche la dinamica dell economia reale in Germania rischia di condizionare negativamente la ripresa europea. La produzione industriale di settembre è cresciuta dello 0,6% a livello aggregato, trainata dal contributo positivo della Germania (+1,4%) e della Spagna. L economia tedesca continua a mostrare un rallentamento della crescita:la domanda interna è stata debole a settembre, con un calo delle vendite al dettaglio pari a 3,2% su base mensile, nonostante le rilevazioni siano state maggiormente positive sul fronte della domanda estera; le esportazioni sono infatti cresciute del 5,7% a settembre, recuperando il calo osservato a agosto; sul fronte produttivo, gli ordini di fabbrica sono cresciuti (+0,8%), benché in misura sensibilmente inferiore alle aspettative, così come la produzione industriale (+1,4% contro il 2% atteso a settembre); inoltre, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, si sono ulteriormente ridotte e sono state inferiori alle aspettative, e riflettono i timori per le prospettive dell economia tedesca. A settembre, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto di appena 0,3% annuo. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ha mostrato preoccupazione per il rallentamento dell inflazione e ha alimentato le aspettative di un imminente piano di acquisti di titoli, a sostegno della crescita. Pagina 5
6 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 31-ott US Reddito personale SET 0.3% 0.2% 0.3% 14-nov US Vendite al dettaglio OTT 0.2% 0.3% -0.3% 30-ott US Consumo personale 3 trim 1.9% 1.8% 2.5% 7-nov US Variazione salari non agricoli OTT 235k 214k 248k 7-nov US Disoccupazione OTT 5.9% 5.8% 5.9% 4-nov US Ordini di fabbrica SET -0.6% -0.6% -10.1% 28-ott US Ordini di beni durevoli SET 0.5% -1.3% -18.2% 20-nov US Indice dei prezzi al consumo m/m OTT -0.1% 0.0% 0.1% 20-nov US CORE CPI m/m OTT 0.1% 0.2% 0.1% 20-nov US Indice dei prezzi al consumo a/a OTT 1.6% 1.7% 1.7% 20-nov US CORE CPI a/a OTT 1.7% 1.8% 1.7% 17-nov US Produzione industriale OTT 0.2% -0.1% 1.0% Il quadro economico statunitense rimane positivo, anche se la dinamica della crescita dell economia è meno solida rispetto alle attese. La dinamica dei consumi è stata positiva nel secondo trimestre (+1,8%), benché più debole rispetto al secondo trimestre; la crescita del reddito personale (+0,2%) e la fase di stabilizzazione del mercato del lavoro, con una riduzione della disoccupazione a ottobre, continuano a sostenere l economia; le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,3% a ottobre, in misura leggermente superiore alle attese, mentre gli ordini di fabbrica e gli ordini di beni durevoli hanno subito il secondo calo consecutivo e rispettivamente pari -0,6% e -1,3%; inoltre, la produzione industriale è leggermente scesa rispetto a settembre (-0,1%); Nonostante gli elementi di debolezza, in particolare sul fronte produttivo, le prospettive dell economia reale rimangono in ogni caso positive, confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dell 1,7% su base annua a ottobre mentre è rimasto fermo su base mensile; il dato core è leggermente superiore alle attese (+1,8%), su base annua, mentre è cresciuto dello 0,2% su base mensile. Pagina 6
7 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P ,45% -1,94% 0,77% ,87% 4,18% 1,69% MSCI World (Euro) FTSE MIB ,16% 2,50% 1,01% ,17% -7,24% -2,04% 2050 Topix 350 MSCI Emerging Mkt (Euro) ,27% 5,30% 4,72% ,98% -0,67% -2,63% Dopo la correzione di metà ottobre i mercati azionari hanno beneficiato di un ritorno della propensione al rischio, con un recupero più ripido e deciso per i listini statunitensi, con l indice S&P500 tornato su nuovi massimi storici sulla scia di dati macro e trimestrali migliori delle attese, mentre rimane elevata la volatilità sui mercati europei, dove il recupero è stato solo parziale, condizionati dall incertezza legata alla ripresa economica, più evidente sui listini dei paesi periferici che rimangono deboli. La performance dei mercati azionari dei paesi emergenti è stata complessivamente negativa nelle ultime settimane, con perdite più significative per i paesi dell America Latina e più contenute per i paesi asiatici e dell Europa dell Est. Pagina 7
8 Gli indici giapponesi hanno risposto in maniera estremamente positiva all annuncio di ulteriori stimoli monetari da parte della Bank of Japan; tuttavia, il pessimo dato sul PIL del terzo trimestre che attesta l entrata in recessione del Paese e l annuncio di elezioni anticipate hanno alimentato un po di volatilità negli ultimi giorni. I rendimenti da inizio anno sono tutti positivi, con risultati migliori per l indice globale e per quello statunitense, mentre più deboli sono i risultati ottenuti dall indice europeo e dal mercato domestico. Market Monitor Fixed Income Indices Citigroup EGBI Citigroup WGBI ,53% 0,36% 0,09% 510 9,51% -0,63% -1,19% 165 Citigroup AGBI 270 JP Morgan GBI-EM , ,56% -0,55% -2,20% 243 9,86% 0,73% -1,64% La dinamica dei mercati obbligazionari è stata parzialmente divergente nel corso delle ultime settimane: il mercato europeo ha recuperato le perdite subite lo scorso mese, riportandosi sui valori massimi da inizio anno, mentre la dinamica dell indice globale e di quello dei paesi emergenti è stata negativa. Nonostante la lieve correzione, i mercati obbligazionari dei paesi sviluppati hanno consolidato l apprezzamento realizzato nella prima parte dell anno, sostenuti, in particolare nell area Euro, dalle scelte di politica monetaria, mentre il debito dei paesi emergenti ha confermato la ripresa avviata lo scorso mese di marzo, colmando il differenziale di performance cumulato in precedenza. Le prospettive di medio periodo per i mercati sviluppati sono, però, moderatamente negative, con scarso spazio per un ulteriore apprezzamento nel breve termine, mentre più positive per i mercati emergenti anche se caratterizzati da una crescente volatilità. Pagina 8
9 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond ,44% 1,08% 0,12% 202 4,78% -0,92% -0,70% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities ,59% 0,40% -0,57% 236-6,85% -1,34% -0,54% WTI Crude Oil Golds ,24% -18,19% -7,40% ,90% -2,11% 0,79% Nelle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata negativa sia in Europa sia negli Stati Uniti, mentre l indice globale si è leggermente apprezzato. Da inizio anno i risultati rimangono comunque positivi, con risultati pressoché uguali nelle due aree geografiche, mentre risultati migliori sono stati ottenuti dall indice globale. Prosegue il trend negativo per il mercato delle commodities sotto pressione per l eccesso di offerta di materie prime, in particolare per il settore energetico, con il prezzo del petrolio che ha toccato nuovi minimi da inizio anno, scendendo sotto il livello dei 75 dollari al barile, subendo una perdita da inizio anno di oltre ventiquattro punti percentuali, e per i timori sulla crescita Pagina 9
10 economica globale. Differente è stata, invece, la dinamica dell oro, le cui quotazioni hanno visto un lieve incremento. Market Monitor German Interest Rates 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05-0,10 GE 1YR 0,35 0,30 0,25 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05-0,10 GE 2YRS -0,05-0,23% 0,01% 0,01% -0,01-0,23% 0,07% 0,04% GE 5YRS GE 10YRS 1,06 0,86 0,66 0,46 0,26 0,06 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,18-0,75% 0,03% 0,05% 0,85-1,08% -0,10% 0,01% GE 30YRS 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 Price Variation 19-nov dic set ott-14 1,76-1,00% -0,11% 0,00% Nel corso delle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato tedeschi è rimasto sostanzialmente invariato: i tassi a uno e due anni offrono un rendimento negativo, mentre il decennale offre un rendimento dello 0,85%. Pagina 10
11 Market Monitor Italian Interest Rates 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 0,30 0,10 IT 1YR 2,60 2,20 1,80 1,40 1,00 0,60 IT 2YRS 0,35-0,56% 0,09% -0,04% 0,61-0,65% 0,25% -0,09% 4,00 3,60 3,20 2,80 2,40 2,00 1,60 1,20 0,80 IT 5YRS 5,20 4,80 4,40 4,00 3,60 3,20 2,80 2,40 2,00 IT 10YRS 1,12-1,61% 0,10% -0,04% 2,33-1,79% 0,00% -0,02% IT 30YRS 5,50 5,30 5,10 4,90 4,70 4,50 4,30 4,10 3,90 3,70 3,50 Price Variation 19-nov dic set ott-14 3,75-1,13% 0,11% 0,01% Il mercato dei titoli di Stato italiani è stato caratterizzato da una discesa dei tassi d interesse su tutte le scadenze, più evidente sul segmento intermedio della curva. Il rendimento del BTP a dieci anni, dopo aver toccato i minimi nel mese di settembre è ora prossimo al 2,30%. Pagina 11
12 Market Monitor US Interest Rates 0,15 0,10 0,05 US 1YR 0,65 0,60 0,55 0,50 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,15 US 2YRS 0,13 0,02% 0,03% 0,04% 0,52 0,14% -0,05% 0,03% 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 US 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 US 10YRS 1,64-0,10% -0,11% 0,03% 2,36-0,67% -0,13% 0,02% 4,20 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 US 30YRS Price Variation 19-nov dic set ott-14 3,08-0,89% -0,12% 0,01% Nel corso del mese la curva dei tassi d interesse dei titoli di Stato statunitensi ha subito un movimento di steepening, con un incremento dei tassi più evidente sul tratto medio - lungo della curva. Il tasso ad un anno è tornato sopra i dieci centesimi, il tasso a due anni è ora poco sopra il mezzo punto percentuale, mentre il decennale e il trentennale offrono rispettivamente il 2,35% e il 3,10%. Pagina 12
13 Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 0,41 0,05% -0,12% 0,00% 0,60 0,04% -0,23% -0,05% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 UK 5YRS 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 10YRS 1,44-0,42% -0,34% -0,10% 2,14-0,88% -0,28% -0,11% 3,80 UK 30YRS 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 Price Variation 19-nov dic set ott-14 2,91-0,76% -0,15% -0,07% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito è sceso su tutte le scadenze, ad eccezione delle scadenze a brevissimo termine, con variazioni maggiori sul tratto medio-lungo della curva. Il tasso ad un anno, dopo aver raggiunto i livelli massimi dell anno nel mese di settembre, ora è sotto la soglia dello 0,5%, il tasso a dieci anni è sceso al 2,15% mentre il tasso trentennale è ritornato sotto la soglia del 3%. Pagina 13
14 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 JPY 1YR 0,16 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 JPY 2YRS 0,00-0,09% -0,06% -0,02% 0,01-0,08% -0,07% -0,02% 0,50 0,35 0,05 JPY 5YRS 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 JPY 10YRS 0,13-0,12% -0,05% 0,01% 0,48-0,26% -0,05% 0,03% 2,05 JPY 30YRS 1,90 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 19-nov dic set ott-14 1,42-0,32% -0,19% -0,18% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi, su livelli già estremamente bassi, sono ancora diminuiti sulle scadenze a breve termine, con i tassi ad uno e due anni prossimi allo zero, e sul segmento più lungo della curva, con il trentennale sceso all 1,4%, mentre i rendimenti sul tratto medio-lungo della curva sono rimasti sostanzialmente invariati, con il tasso decennale prossimo ai cinquanta centesimi. Pagina 14
15 Market Monitor Euro vs Currencies 1,40 1,38 1,36 1,34 1,32 1,30 1,28 1,26 1,24 1,22 USD 0,89 0,87 0,85 0,83 0,81 0,79 0,77 GBP 1,255-8,99% -0,63% 0,15% 0,800-3,86% 2,77% 2,13% 1,27 1,26 1,25 1,24 1,23 1,22 1,21 1,20 CHF JPY 1,201-1,97% -0,38% -0,39% 147,780 1,82% 6,72% 5,17% Dopo le decisioni della Bank of Japan di ampliare il proprio programma di acquisto titoli, lo yen ha consolidato il proprio movimento di deprezzamento contro l Euro, con il cambio EUR/YEN oltre la soglia dei 147. Dopo aver toccato i livelli di cambio minimi rispetto al dollaro statunitense nei primi giorni di novembre, raggiungendo la soglia dell 1,24, l Euro ha ritracciato negli ultimi giorni fermandosi sui livelli di 1,25. Nelle ultime settimane l Euro si è apprezzato anche nei confronti della Sterlina britannica, con il cambio EUR/GBP ritornato intorno allo 0,80, mentre rimangono sostanzialmente invariate le valutazioni della moneta unica europea rispetto al Franco svizzero. Da inizio anno il movimento più importante è stato quello dell Euro verso il Dollaro statunitense, deprezzandosi di circa il 9%. Pagina 15
16 Market Monitor Money Market Euribor 3 Month EONIA 0,38 0,70 0,34 0,60 0,30 0,50 0,26 0,40 0,22 0,30 0,18 0,14 0,10 0,10 0,00 0,06-0,10 0,08-0,21% 0,00% 0,00% -0,02-0,47% -0,22% -0,10% 1,20 Future Euribor 3M Marzo ,20 Future Euribor 3M Giugno ,00 1,00 0,80 0,80 0,60 0,60 0,40 0,40 0,00 0,00 0,10-0,27% 0,02% 0,01% 0,09-0,46% 0,03% 0,00% Dopo il taglio dei tassi effettuato nel mese di settembre, il Presidente della BCE nel corso della riunione di ottobre ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% e il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -%. Il tasso Euribor a tre mesi, dopo aver reagito repentinamente al taglio dei tassi nel mese di settembre, attraverso una contrazione di quasi dieci centesimi, è rimasto nell intorno dello 0,08%, mentre il tasso EONIA è sceso ancora di qualche centesimo ed è ora prossimo allo zero. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di dicembre e marzo 2015 sono, invece, aumentati di quattro centesimi rispetto ai livelli dello scorso mese, offrendo entrambi un rendimento di poco superiore a dieci centesimi. Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 25/11/2014. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata. Pagina 16
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