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1 Analisi dei mercati Ancora positivo il mese di Marzo I mercati finanziari: Nonostante un modesto incremento della volatilità, la dinamica dei mercati finanziari nelle ultime settimane è stata ancora 30 marzo complessivamente positiva, confermando una sostanziale Giulio Casuccio propensione al rischio degli investitori. Responsabile Gestioni tradizionali giulio.casuccio@fondacosgr.it La divergenza osservata ormai da diversi mesi tra +39 (0) l atteggiamento delle relative autorità di politica monetaria e le Cristina Iemma differenti fasi del ciclo economico negli Stati Uniti e nell area Euro Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it ha cominciato, però, ad emergere in maniera più evidente. +39 (0) In ambito azionario, in particolare, la migliore performance dei mercati europei rispetto ai listini a stelle e strisce è proseguita nell ultimo mese, accentuata dalla relativa debolezza di questi ultimi. Altrettanto evidente la differenza relativamente al movimento dei tassi di interesse, spinti su nuovi livelli minimi assoluti nell area Cristina Chiossi Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it +39 (0) Marina Bosio Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it +39 (0) Euro dagli acquisti di titoli governativi della BCE, mentre continuano a muoversi intorno ai valori di inizio anno negli Stati Uniti, dove l atteggiamento prospetticamente più restrittivo della Fed è stemperato dai dubbi sul ritmo di crescita dell economia. Particolarmente volatile il tasso di cambio tra Euro e Dollaro statunitense: dopo un ulteriore rapido indebolimento della moneta unica europea all inizio del mese, infatti, l esito dell incontro della Federal Reserve di metà marzo ha innescato una parziale correzione ed una successiva relativa stabilizzazione. Il quadro macroeconomico: L incertezza riguardo l effettiva entità della crescita statunitense ha movimentato (moderatamente) i mercati finanziari durante le ultime settimane, penalizzando gli indici azionari e determinando una modesta flessione dei tassi di interesse ed un pausa nell ambito del continuo rafforzamento del Dollaro degli ultimi mesi. Le rilevazioni macroeconomiche inferiori alle aspettative, in particolare vendite al dettaglio ed ordini di beni durevoli, hanno determinato, infatti, una revisione al ribasso delle stime dei crescita del PIL statunitense nel primo trimestre dell anno ed una maggiore incertezza riguardo le prossime decisioni della Federal Reserve. L autorità di politica monetaria statunitense, infatti, ha confermato l intenzione di procedere ad una graduale normalizzazione dei tassi di interesse nei prossimi mesi ma evidenziando la dipendenza dei tempi di un primo intervento restrittivo rispetto all effettivo consolidamento della crescita. Pagina 1

2 Analisi dei mercati Nonostante la variabilità dei dati nel breve periodo, potenzialmente influenzati da diversi fattori ed in particolare dal repentino rafforzamento del Dollaro, la continua crescita del mercato del lavoro ed il crollo del prezzo del petrolio rappresentano elementi strutturalmente positivi, come confermato dall eccezionale contributo dei consumi interni all incremento del PIL nell ultimo trimestre dell anno passato. La modesta pressione sui prezzi al consumo, inoltre, permetterà alla Federal Reserve di diluire nel tempo i prossimi rialzi dei tassi di interesse e, soprattutto, di attendere tutto il tempo necessario prima di cominciare eventualmente a ridurre il proprio bilancio e, quindi, l effettivo sostegno offerto all economia reale. Moderatamente positivi anche i segnali nell area Euro, dove persiste, però, una forte discontinuità nelle rilevazioni macroeconomiche nei diversi periodi ed eterogeneità tra paesi differenti, alimentando incertezza riguardo la sostenibilità dell apparente ripresa in atto e, soprattutto, l effettivo contributo ad una crescita dei redditi e della domanda domestica. Più contrastata, infine, la situazione nei paesi in via di sviluppo: l inizio dell anno non è stato particolarmente positivo, condizionato negativamente dalle difficoltà politico-economiche della Russia, dallo sforzo del Brasile nel riuscire a controllore la dinamica dell inflazione ed i timori di una bolla creditizia in Cina. L attivismo di diverse banche centrali e le misure adottate in molti paesi, con relativo successo, al fine di consentire una significativa svalutazione delle valute locali ed un maggiore equilibrio della bilancia commerciale, dovrebbero rivelarsi elementi positivi nel medio periodo. Il rallentamento della crescita cinese, in particolare, comincia ad approssimarsi alla soglia indicata come obiettivo dalle autorità locali, aumentando le probabilità di un misure esplicitamente espansive nei prossimi mesi, le quali potrebbero rappresentare un fattore di cambiamento decisivo per l intera area asiatica. Il nostro Outlook: I risultati dei mercati nel primo trimestre dell anno hanno confermato uno scenario sostanzialmente neutrale in ambito obbligazionario, con l eccezione del contributo positivo per l area Euro del quantitative easing della BCE, ed ancora positivo per i mercati azionari, dove però l Europa ha conseguito una performance decisamente migliore rispetto alle aspettative, mentre gli Stati Uniti hanno sorpreso al ribasso. Il movimento dei tassi di interesse è stato un elemento determinate, con un contributo ancora maggiore di quanto previsto a beneficio di un ampia diversificazione valutaria, alla luce della continua significativa svalutazione della moneta unica europea. Le prospettive per gli strumenti a reddito fisso sono, ormai, relativamente negative: negli Stati Uniti, pur escludendo un rialzo rapido e significativo, il livello attuale dei tassi di interesse appare come un probabile minimo di medio e lungo periodo, mentre nell area Euro lo spazio per un ulteriore riduzione di tassi e spread è sempre più limitato. Il debito dei paesi emergenti e gli strumenti indicizzati all inflazione potrebbero, viceversa, rappresentare opportunità interessanti per i prossimi mesi: il primo, soprattutto in valuta locale considerando esaurita la Pagina 2

3 Analisi dei mercati fase di svalutazione rispetto al Dollaro statunitense, offre tassi di interesse nominali e reali assolutamente rilevanti e potrebbe attirare flussi significativi da parte di investitori alla ricerca di rendimenti. I livelli di inflazione implicita nelle valutazioni dei titoli reali, invece, sono ancora estremamente contenuti e non coerenti con la prospettive di un accelerazione della crescita economica statunitense e con un possibile, più incerto e avanti nel tempo, successo della BCE nel proprio obiettivo di riportare le aspettative di inflazione in linea con il proprio obiettivo. In ambito azionario, il marcato rialzo del mercato europeo sembra scontare ormai uno scenario particolarmente positivo e le sorprese potrebbero essere negative, nel caso di un mancato consolidamento della riprese nei prossimi mesi. Stati Uniti e paesi emergenti sono risultati decisamente più deboli e potrebbero, invece, beneficiare di apprezzamenti ancora importanti nel corso dell anno: nel primo caso sulla scia di un quadro macroeconomico ancora solido e nel secondo beneficiando di nuove misure espansive ed, eventualmente, di un recupero del prezzo delle materie prime. Maggiore incertezza relativamente all evoluzione della valute, anche se il rafforzamento del Dollaro statunitense sembra essere ormai prossimo ad esaurirsi ed i prossimi mesi potrebbero essere caratterizzati da una volatilità inferiore rispetto a quella osservata di recente. I nostri Fondi: Nel mese di marzo tutti i fondi di Fondaco hanno registrato risultati positivi. In ambito obbligazionario, il fondo Fondaco Euro Gov Beta si è apprezzato di circa novanta centesimi nel mese, guadagnando il 3,85% da inizio anno, mentre il fondo Fondaco World Gov Active Beta Non Euro e Fondaco Lux Asia Gov sono cresciuti di circa un punto percentuale, ottenendo rispettivamente da inizio anno un rendimento prossimo al 9% e al 10%, grazie soprattutto del forte movimento di deprezzamento dell Euro nei confronti delle principali valute estere, oltre che della riduzione dei tassi d interesse. In ambito obbligazionario a breve termine, il fondo Fondaco Euro Cash è rimasto stabile nel mese di marzo, ottenendo da inizio anno un risultato prossimo a trenta centesimi, mente il fondo monetario Fondaco Lux Euro Cash è rimasto invariato, coerentemente con le caratteristiche del mercato di riferimento. In ambito multi-asset, il fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities è cresciuto di circa mezzo punto percentuale nelle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento poco superiore al 2%, mentre il fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income è cresciuto di due punti percentuali, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo all 11%. Il Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, al 30 gennaio 2015 ha conseguito un rendimento positivo pari a +4,03%; dall avvio del fondo (luglio 2011) la performance è positiva e pari a +34,6% a fronte di una volatilità prossima al 4%. Pagina 3

4 Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 170 Fondaco Euro Gov Beta ,47 0,40% 0,28% 0,01% 163,73 6,70% 3,87% 0,89% Fondaco World Gov Active Beta Fondaco Global Opportunities ,61 10,13% 9,13% 1,61% 114,54 2,01% 2,08% 0,46% 102,35 Fondaco Lux Euro Cash 125 Fondaco Lux Asia Gov Active Beta , , , ,29-0,01% -0,01% % 119,73 14,34% 10,17% 1,02% Fondaco Multi-Asset Income 123,00 118,00 113,00 108,00 103,00 98,00 Price Performance 27-mar set dic feb ,84 13,52% 10,71% 1,71% Pagina 4

5 Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 5-mar EC BCE Annuncio tassi 0,05% 0,05% 0,05% 12-mar EC Produzione industriale area Euro m/m GEN 0,2% -0,1% 0,0% 10-mar FR Produzione industriale m/m GEN -0,3% 0,4% 1,5% 6-mar GE Produzione industriale m/m GEN 0,5% 0,6% 0,1% 10-mar IT Produzione industriale m/m GEN 0,2% -0,7% 0,4% 24-feb GE Esportazioni t/t 4 TRIM 1,2% 1,3% 1,9% GE Esportazioni m/m 4 TRIM -1,5% -2,1% 3,4% 5-mar GE Ordini di fabbrica GEN -1,0% -3,9% 4,2% 3-mar GE Vendite al dettaglio m/m GEN 0,4% 2,9% 0,2% 27-mar IT Vendite al dettaglio m/m GEN 0,1% 0,1% -0,2% 4-mar EC Vendite al dettaglio m/m FEB 0,2% 1,1% 0,3% 2-mar IT Disoccupazione GEN 11,4% 11,2% 12,9% 2-mar EC Disoccupazione GEN 11,4% 11,2% 11,4% 24-feb GE IFO Aspettative FEB 103,0 102,5 102,0 17-mar EC CPI m/m FEB 0,6% 0,6% -1,6% 17-mar EC CPI a/a FEB -0,3% -0,3% -0,3% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro mostrano una ripresa debole, in un contesto di pressioni deflazionistiche. A livello aggregato, la produzione industriale si è ridotta dello 0,1% a gennaio, nonostante il contributo di Francia e Germania; sul dato aggregato ha pesato la sensibile riduzione osservata in Finlandia e anche in Italia; le vendite al dettaglio sono invece cresciute dello 1,1% su base mensile, in misura decisamente superiore alle attese. Le rilevazioni riguardo all economia tedesca sono state miste: la domanda interna è stata positiva a gennaio, con un incremento delle vendite al dettaglio pari allo 0,2% su base mensile; tuttavia, nonostante l indebolimento dell Euro e la dinamica positiva nel quarto trimestre del 2014, le esportazioni si sono ridotte del 2,1% rispetto a dicembre; sul fronte produttivo, gli ordini di fabbrica si sono ridotti (-3,9%), contrariamente alle aspettative, mentre la cresciuta della produzione industriale è stata modesta (+0,6%); inoltre, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, ha subito un calo a febbraio dopo il terzo incremento mensile consecutivo, riflettendo l incertezza riguardo alle prospettive dell economia tedesca. L economia italiana mostra deboli segnali di ripresa: la produzione industriale si è ridotta dello 0,7%, la disoccupazione si è leggermente ridotta ma rimane alta (11,2%)e penalizza in particolare i giovani, mentre le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,1% rispetto a dicembre. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ma ha avviato il 9 marzo il programma di quantitative easing, che dovrebbe proseguire fino a settembre 2016, con acquisti mensili intorno ai sessanta miliardi di Euro, ma la cui durata sarà correlata all andamento dell inflazione, coerentemente con il mandato della Banca Centrale. A febbraio, l indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,6% su base mensile, influenzato anche dal calo del prezzo del petrolio, ed è diminuito dello 0,3% su base annua. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ma ha annunciato l inizio del programma di quantitative easing, la cui durata sarà strettamente correlata all andamento dell inflazione, coerentemente con il mandato della Banca Centrale. Pagina 5

6 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 2-mar US Reddito personale GEN 0,4% 0,3% 0,3% 12-mar US Vendite al dettaglio FEB 0,3% -0,6% -0,8% 27-feb US Consumo personale 4 TRIm 1,1% 1,1% 1,1% 6-mar US Variazione salari non agricoli FEB 235k 295k 257k 6-mar US Disoccupazione FEB 5,6% 5,5% 5,7% 5-mar US Ordini di fabbrica GEN 0,2% -0,2% -3,4% 25-mar US Ordini di beni durevoli FEB 0,2% -1,4% -0,1% 24-mar US Indice dei prezzi al consumo m/m FEB 0,2% 0,2% -0,7% 24-mar US CORE CPI m/m FEB 0,1% 0,2% 0,2% 24-mar US Indice dei prezzi al consumo a/a FEB -0,1% 0,0% -0,1% 24-mar US CORE CPI a/a FEB 1,7% 1,7% 1,6% 16-mar US Produzione industriale FEB 0,2% 0,1% 0,2% Il quadro economico statunitense rimane positivo ma la dinamica di crescita ha subito un rallentamento, nonostante l economia statunitense continui a beneficiare degli effetti misure di politica economica, fiscale e monetaria intraprese negli ultimi anni. La dinamica dei consumi è stata positiva nel quarto trimestre (+1,1%), in linea con le aspettative; la crescita del reddito personale (+0,3%) e la fase di stabilizzazione e crescita del mercato del lavoro, con aumento dell occupazione a febbraio superiore alle attese, continuano a sostenere l economia; le vendite al dettaglio si sono però ulteriormente ridotte dello 0,6%, dopo il calo osservato a gennaio, mentre la produzione industriale è cresciuta di appena 0,1% e sia gli ordini di beni durevoli, sia gli ordini di fabbrica sono diminuiti rispettivamente dell 1,4% e dello 0,2% rispetto a gennaio. Le prospettive dell economia reale continuano a essere positive, confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% su base mensile, mentre è rimasto fermo su base annua, influenzato dal calo del prezzo del petrolio; il dato core è cresciuto dello 0,2% rispetto a gennaio, mentre è aumentato dell 1,7% su base annua. Pagina 6

7 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P ,73% 17,57% 2,34% ,56% 0,60% -1,93% MSCI World (Euro) FTSE MIB ,14% 13,93% 1,61% ,01% 20,89% 2,89% 2250 Topix 370 MSCI Emerging Mkt (Euro) ,19% 11,22% 2,70% ,32% 11,67% -0,20% Nonostante negli ultimi giorni si sia assistito ad un ritorno della volatilità, l impostazione dei mercati azionari rimane positiva seppur con delle differenze geografiche. L area Euro continua ad essere preferita dagli investitori, favorita da una politica monetaria espansiva, da stime di crescita riviste al rialzo, oltre che dall Euro debole e dal calo dei prezzi del petrolio. Nel mese di marzo l indice Euro Stoxx ha guadagnato circa due punti percentuali, rallentando il ritmo di crescita rispetto ai mesi passati, ottenendo da inizio anno oltre il 17%; l indice domestico è cresciuto di quasi tre punti percentuali nel mese, ottenendo da inizio anno un rendimento superiore al 20%. Alcuni fattori di rischio quali il ritorno di tensioni sul fronte della Grecia e la lentezza delle riforme strutturali potrebbero minare la tranquillità dei mercati. Il mese di marzo, invece, è stato negativo per il mercato statunitense: l S&P 500 ha perso circa due punti percentuali, portando il risultato da inizio anno a sessanta centesimi; se da un lato l atteggiamento ancora cauto della Fed nel sentiero di normalizzazione della politica monetaria dovrebbe sostenere ancora i listini, dall altra permangono le preoccupazioni per le Pagina 7

8 conseguenze di un dollaro forte sui risultati societari, che potrebbe alimentare l incertezza nel breve periodo. Nel corso delle ultime settimane la volatilità è tornata protagonista sui mercati emergenti, con l indice MSCI Emerging Markets Equity rimasto sostanzialmente sui livelli dello scorso mese e ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 12%: tuttavia, le prospettive di maggior liquidità a livello globale dovrebbero continuare a favorire i mercati azionari dei paesi emergenti. Le aspettative di una ripresa economica in Giappone hanno trainato la borsa di Tokio nel mese di marzo, guadagnando circa tre punti percentuali, tuttavia, gli ultimi dati macroeconomici fanno trapelare alcuni fattori di debolezza della strategia della Banca del Giappone. Market Monitor Fixed Income Indices 235 Citigroup EGBI 600 Citigroup WGBI ,84% 3,96% 0,90% ,99% 8,89% 2,39% 190 Citigroup AGBI 270 JP Morgan GBI-EM , ,48% 12,66% 2,78% 254 5,23% 6,90% 0,11% La dinamica del mercato obbligazionario governativo è stata positiva nelle ultime settimane, sia per i paesi sviluppati sia per i paesi emergenti, beneficiando di un ulteriore riduzione dei tassi d interesse a livello globale: mentre la crescita dell indice europeo è stata più contenuta, prossima a novanta centesimi, l indice globale è cresciuto di oltre due punti percentuali, favorito anche dall apprezzamento del dollaro statunitense verso le principali valute. Da inizio anno i mercati obbligazionari dell area Euro hanno guadagnato circa quattro punti percentuali mentre quelli globali quasi nove. In relazione ai paesi emergenti, l area asiatica ha maggiormente beneficiato dei movimenti di tasso e valutari: l indice asiatico è cresciuto di circa due punti percentuali e mezzo, mentre l indice globale è cresciuto solo di mezzo punto percentuale. Anche i risultati da inizio anno evidenziano una performance relativa superiore del mercato asiatico rispetto al resto dei paesi in via di sviluppo, ottenendo un rendimento superiore al 12% contro il 7% dell indice generale. Pagina 8

9 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond ,92% 3,29% 1,76% 212 4,34% 4,82% 1,46% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities ,85% 1,60% -0,36% ,27% -4,75% -3,94% WTI Crude Oil Golds ,9-46,39% -8,99% -6,27% ,78% 1,17% -1,19% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata positiva a livello globale, con risultati però divergenti tra le differenti aree geografiche: la dinamica è stata positiva in Europa (+1,70%) mentre è stata negativa in US (-0,40%). Da inizio anno i risultati sono positivi per entrambi i mercati, con l indice europeo che conferma forza relativa rispetto a quello statunitense. Nel corso delle ultime settimane il mercato delle commodities è stato interessato da un incremento della volatilità: dopo il movimento positivo di febbraio il mercato ha invertito il trend nelle prime settimane di marzo per poi recuperare parzialmente nei giorni successivi. Complessivamente nel corso del mese l indice generale di commodities ha perso quasi qusttro punti percentuali, trainato da una nuova discesa degli energetici e in particole del petrolio: dopo aver toccato i massimi dell anno dei 55 dollari al barile a metà febbraio, il prezzo del petrolio è sceso fino al livello dei 45 per poi assestarsi intorno ai 50 dollari. Nonostante il recupero parziale i risultati da inizio rimangono negativi. Pagina 9

10 Differente, invece, è stata la dinamica dell oro: dopo il rally nelle prime settimane di gennaio, le quotazioni sono scese fino a metà marzo per poi recuperare negli ultimi giorni, ottenendo nel mese un risultato negativo di circa un punto percentuale; tuttavia, il risultato da inizio anno è ancora positivo. Market Monitor German Interest Rates GE 1YR GE 2YRS 0,05-0, ,25 0, ,30-0,20-0,14% -0,14% -0,02% -0,25-0,16% -% -0,02% 0,80 0,60 0,40 0,20-0,20 GE 5YRS 2,00 1,60 0,80 0,40 GE 10YRS -0,09-0,24% -0,11% -0,01% 0,21-0,74% -0,33% -0,12% GE 30YRS 2,80 2,40 2,00 1,60 0,80 0,40 Price Variation 27-mar set dic feb-15 0,65-1,22% -0,74% -0,36% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse tedeschi è ancora diminuito, in particolare sulle scadenze superiori ai cinque anni, determinando un movimento di flattening della curva: i tassi a uno e due anni offrono un rendimento negativo di circa venti centesimi, mentre il decennale offre un rendimento positivo di venti centesimi. Pagina 10

11 Market Monitor Italian Interest Rates 1,10 0,85 0,60 0,35 0,10 IT 1YR 1,40 0,80 0,60 0,40 0,20 IT 2YRS 0,07-0,19% -0,22% -0,04% 0,25-0,12% -0,29% 0,04% 2,70 2,20 1,70 0,70 0,20 IT 5YRS 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 IT 10YRS 0,62-0,40% -0,33% 0,04% 1,35-0,98% -0,54% 0,02% IT 30YRS 4,80 4,30 3,80 3,30 2,80 2,30 1,80 Price Variation 27-mar set dic feb-15 2,18-1,46% -1,05% -0,13% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato italiani è diminuito su tutte le scadenze, con un movimento più evidente sul tratto lungo della curva, prossimo a quaranta centesimi: il tasso a dieci anni offre un rendimento dell 1,3% mentre i titoli trentennali sono poco sopra il 2%. Pagina 11

12 Market Monitor US Interest Rates 0,30 0,25 0,20 0,10 0,05 US 1YR 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 US 2YRS 0,24 0,14% 0,03% 0,05% 0,59 0,03% -0,07% -0,02% 2,00 1,80 1,60 1,40 US 5YRS 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 1,75 1,50 US 10YRS 1,44-0,32% -0,22% -0,06% 1,96-0,53% -0,21% -0,03% 4,00 3,75 3,50 3,25 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 US 30YRS Price Variation 27-mar set dic feb-15 2,54-0,66% -0,21% -0,05% Nel corso delle ultime settimane i tassi d interesse statunitensi sono leggermente cresciuti sulle scadenze a brevissimo termine mentre sono nuovamente diminuiti sul tratto medio-lungo della curva; il tasso ad un anno offre lo 0,25% mentre il decennale, dopo aver raggiunto il livello massimo da inizio anno, è sceso sotto la soglia del 2%. Pagina 12

13 Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,05 UK 2YRS 0,35-0,19% 0,07% 0,03% 0,40-0,43% -0,05% -0,04% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 0,80 UK 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 UK 10YRS 1,17-0,60% % -0,05% 1,54-0,88% -0,21% -0,25% 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 UK 30YRS Price Variation 27-mar set dic feb-15 2,29-0,77% -0,22% -0,19% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito è rimasto sostanzialmente stabile sul tratto breve-medio della curva mentre è sceso sulle scadenze superiori ai dieci anni con un movimento negativo prossimo ai venti centesimi, determinando un flattening della curva: il decennale offre l 160% mentre il trentennale il 2,30%. Pagina 13

14 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02-0,02-0,04 JPY 1YR 0,10 0,05-0,05 JPY 2YRS 0,03-0,03% 0,05% 0,02% 0,04-0,04% 0,06% 0,02% 0,30 0,25 0,20 0,10 0,05 JPY 5YRS 0,90 0,65 0,40 JPY 10YRS 0,13-0,05% 0,10% 0,05% 0,38-0,16% 0,05% 0,04% JPY 30YRS 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 27-mar set dic feb-15 1,37-0,24% 0,13% -0,05% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi sono rimasti pressoché invariati rispetto ai livelli osservati lo scorso mese, ad eccezione dei tassi a lunghissimo termine, diminuiti di pochi centesimi. Tuttavia, dopo i livelli minimi raggiunti nel mese di dicembre, da inizio anno i tassi sono cresciuti su tutte le scadenze. Pagina 14

15 Market Monitor Euro vs Currencies 1,45 1,40 1,35 1,30 1,25 1,15 1,10 1,05 USD 0,86 0,84 0,82 0,80 0,78 0,76 0,74 0,72 0,70 GBP 1,090-13,67% -9,90% -2,62% 0,733-5,90% -5,66% 1,05% 1,25 1,15 1,10 1,05 0,95 CHF JPY 1,047-13,13% -12,91% -1,81% 129,910-6,19% -10,41% -3,08% Settimane volatili sul fronte valutario: con l inizio del QE l Euro si è violentemente deprezzato nei confronti del dollaro statunitense, con il tasso di cambio EUR/USD che ha raggiunto i minimi a metà febbraio, scivolando intorno a 1,04 per poi recuperare terreno, tornando in area 1,09, in seguito ai toni meno restrittivi di quanto atteso emersi dalle parole della Yellen; movimento analogo si è osservato anche nei confronti dello Yen, mentre la valuta unica si è apprezzata nei confronti della Sterlina britannica di circa settanta centesimi. Da inizio anno, tuttavia, l Euro si è deprezzato violentemente nei confronti delle principali valute, con movimenti prossimi al 10% verso USD e YEN. Pagina 15

16 Market Monitor Money Market Euribor 3 Month EONIA 0,35 0,70 0,30 0,25 0,20 0,10 0,05 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10-0,10 0,02-0,06% -0,06% -0,02% -0,05-0,25% -0,20% -0,12% 0,85 0,70 Future Euribor 3M Settembre ,95 0,75 Future Euribor 3M Marzo ,55 0,55 0,40 0,25 0,10 0,35-0,05-0,05 0,01-0,07% -0,05% 0,01% -0,11% -0,07% % Il Presidente della BCE nel corso della riunione di marzo ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% e il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -0,20%. Il 9 marzo è partito il programma di quantitative easing della BCE, che dovrebbe durare almeno fino a settembre 2016; la prima tranche di acquisti è stata superiore rispetto a quanto precedentemente annunciato (70 miliardi rispetto a 60) con un conseguente movimento di flattening delle curve dei rendimenti dei paesi dell area Euro, destinato a proseguire nei prossimi mesi. Il tasso Euribor a tre mesi è sceso ancora di un paio di centesimi rispetto allo scorso mese, assestandosi intorno allo 0,02%, così come anche il tasso EONIA (-0,06%). I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di settembre 2015 e marzo 2016 sono diminuiti, offrendo entrambi un rendimento sostanzialmente nullo. Pagina 16

17 Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 30/03/2015. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata. Pagina 17

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