Volatilità e avversione al rischio sono le protagoniste di Ottobre:

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1 Analisi dei mercati Volatilità e avversione al rischio sono le protagoniste di Ottobre: I mercati finanziari: La volatilità e l avversione al rischio sono tornate protagoniste nel corso del mese di ottobre, alimentando una repentina correzione dei mercati azionari ed un ulteriore contrazione dei rendimenti dei titoli di Stato dei paesi core, accompagnata da un incremento dello spread rispetto ai tassi di interesse degli emittenti periferici o emergenti. Il recupero rispetto ai livelli minimi è stato però abbastanza rapido, anche se soltanto parziale, soprattutto sui mercati azionari, mentre in ambito obbligazionario prevale la cautela e quindi rendimenti ancora contenuti, a fronte di aspettative di crescita moderata e modesta pressione inflazionistica a livello globale. Il quadro macroeconomico: 24 ottobre Giulio Casuccio Responsabile Gestioni giulio.casuccio@fondacosgr.it +39 (0) Cristina Iemma Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it +39 (0) Cristina Chiossi Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it +39 (0) Marina Bosio Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it +39 (0) I timori riguardo nuove possibili tensioni all interno dell area Euro e la crescente incertezza relativamente alle prospettive di crescita economica, nell ambito di una generale presa di profitto a fronte di risultati positivi da inizio anno, hanno innescato una breve fase di avversione al rischio degli investitori, non completamente giustificata dalla dinamica del quadro macroeconomico. Nonostante il nuovo rallentamento in atto nell area Euro, infatti, le prospettive per l economia globale rimangono positive e la correzione delle aspettative riguarda il ritmo della crescita piuttosto che un effettivo rischio di stagnazione. Negli Stati Uniti il consolidamento del mercato del lavoro procede con le caratteristiche già osservate nei mesi passati e messe in evidenza dalla Federal Reserve, estremamente consapevole dei rischi di una stretta monetaria anticipata, e la volatilità osservata sulle vendite al dettaglio nelle ultime settimane non rappresenta un fattore di rischio significativo mentre tutti gli indicatori di economia reale appaiono assolutamente solidi. Crescente attenzione è stata posta, inoltre, sulla dinamica dell inflazione statunitense e sul timore che il rallentamento in atto, dovuto all apprezzamento del Dollaro ed alla discesa del prezzo delle materie prime, possa compromettere le prospettive di crescita. Anche in questo caso, però, le preoccupazioni non sembrano giustificate, anzi, la situazione complessiva appare positiva nel medio periodo: uno degli elementi caratterizzanti il quadro macroeconomico Pagina 1

2 Analisi dei mercati statunitense, infatti, è l ingente massa monetaria creata dalla politica monetaria degli ultimi anni, tale per cui anche livelli di crescita moderati potranno alimentare un spinta inflazionistica significativa. Accompagnata da un continuo incremento dell occupazione, la pressione sui prezzi al consumo potrà supportare una crescita dei salari, con effetti positivi per il reddito disponibile e, quindi, la domanda interna. Certamente sarà fondamentale il ruolo della Federal Reserve nell evitare un accelerazione improvvisa ed eccessiva dell inflazione, con conseguenze potenzialmente negative, ma nel contesto attuale di crescita moderata e pressione al ribasso sui prezzi in altre parti del mondo questo rischio appare decisamente remoto. L incertezza emersa negli ultimi mesi relativamente alla situazione dell area Euro appare, viceversa, decisamente più giustificata: il rallentamento dei primi mesi dell anno, risultato delle persistenti politiche di riduzione delle spesa pubblica, è stato accompagnato da un ulteriore deterioramento dei diversi indicatori di economia reale, anche in Germania. In assenza di investimenti pubblici, senza una domanda estera eccezionalmente forte ed in presenza di una domanda interna devastata dai livelli di disoccupazione raggiunti, è estremamente difficile individuare un potenziale fattore a sostegno di un accelerazione della crescita europea ed i rischi sembrano, al contrario, tutti al ribasso. In assenza di una volontà politica unanime, inoltre, qualsiasi decisione a livello nazionale o europeo difficilmente potrà essere sufficientemente intensa e rilevante da avere un impatto rilevante nel breve periodo ma, nella migliore delle ipotesi, potrà innescare un lento e doloroso percorso di miglioramento strutturale nel medio periodo. Tutto questo, inoltre, in un contesto in cui, nonostante gli sforzi della BCE (con effetti contenuti sulla massa monetaria in assenza di un vero QE), la pressione sui prezzi al consumo continua a diminuire, a fronte di una domanda sempre più debole, alimentando il rischio di innescare un circolo vizioso di stagnazione o contrazione dell economia e deflazione. Il nostro Outlook una crescente volatilità: La combinazione positiva di crescita dei mercati azionari e tassi di interesse contenuti potrà proseguire nel breve periodo ma diversi fattori di incertezza potranno, viceversa, pesare nei prossimi mesi, inducendo un incremento della volatilità delle diverse classi di attività. Terminati gli acquisti di titoli di Stato, la Federal Reserve dovrà cominciare a segnalare i tempi e i modi di un prossimo ciclo di rialzo dei tassi di interesse: la capacità di gestire le aspettative degli investitori sarà fondamentale ma un graduale incremento dei rendimenti, a discapito del mercato obbligazionario, appare inevitabile. Le valutazioni azionarie, di conseguenza, cominceranno a concentrarsi ulteriormente sulla dinamica degli utili realizzati ed attesi, scontando il venire meno del supporto offerto dalla politica espansiva della Pagina 2

3 Analisi dei mercati Banca Centrale: un consolidamento della crescita su livelli superiori rispetto a quelli attuali sarà, quindi, indispensabile per garantire un continuo apprezzamento. L incremento dei tassi di interesse statunitensi, accompagnato presumibilmente da un apprezzamento del Dollaro, potrà indurre una correzione sul mercato del debito dei paesi emergenti, mentre in ambito azionario la dinamica sarà guidata ancora dal quella dell economia USA. In Europa, la continua pressione la continua pressione al ribasso sui prezzi al consumo e la crescita modesta determineranno un atteggiamento ancora espansivo della BCE, limitando l impatto sui tassi di interesse delle decisioni della Fed ma alimentando una crescente volatilità sui mercati azionari, con prospettive meno favorevoli rispetto ad altre opportunità di investimento. Pagina 3

4 Analisi dei mercati I nostri Fondi: La performance dei fondi di Fondaco continua ad essere positiva nel corso dell anno. In ambito obbligazionario, il Fondo Fondaco Euro Gov Beta, nonostante la lieve correzione subita nel corso del mese, ha ottenuto un rendimento superiore al 10%. Fondaco World Gov Active Beta Non Euro e Fondaco Lux Asia Gov Active Beta sono cresciuti di circa un punto percentuale nelle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento pari rispettivamente al 10,5% e al 12,5%. In ambito obbligazionario a breve termine, la performance di Fondaco Euro Cash è prossima all 1,1%, mentre il fondo monetario Fondaco Lux Euro Cash è cresciuto di sei centesimi nel corso dell anno. In ambito multi-asset, il Fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities ha offerto un rendimento superiore all 8,5%, mentre il Fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income, dalla data di avvio (28 maggio 2014), ha ottenuto un risultato pari al 3,3%. Fondaco Select Opportunities, Fondo di fondi hedge, al 29 agosto 2014 ha conseguito un rendimento annuale positivo pari a +5,41%; dall avvio (luglio 2011) la performance è positiva e pari a +22,5% a fronte di una volatilità del 4%. Pagina 4

5 Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 156 Fondaco Euro Gov Beta ,88 1,12% 0,16% -0,07% 153,14 10,26% 2,83% -% 125 Fondaco World Gov Active Beta Fondaco Global Opportunities ,94 10,58% 5,00% 0,92% 112,34 8,56% 3,90% 0,05% 102,35 Fondaco Lux Euro Cash 110 Fondaco Lux Asia Gov Active Beta , , , ,30 0,06% 0,01% 0,00% 106,11 12,54% 8,32% 1,34% Pagina 5

6 Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 2-ott EC BCE Annuncio tassi OTT 0,05% 0,05% 0,05% 14-ott EC Produzione industriale area Euro m/m AGO -1,6% -1,8% 1,0% 10-ott FR Produzione industriale m/m AGO -0,3% 0,0% 0,2% 7-ott GE Produzione industriale m/m AGO -1,5% -4,0% 1,9% 10-ott IT Produzione industriale m/m AGO 0,5% 0,3% -1,0% 9-ott GE Esportazioni m/m AGO -4,0% -5,8% 4,7% 6-ott GE Ordini di fabbrica AGO -2,5% -5,7% 4,6% 30-set GE Vendite al dettaglio m/m AGO 0,5% 2,5% -1,4% 3-ott EC Vendite al dettaglio m/m AGO 0,1% 1,2% -0,4% 25-set IT Vendite al dettaglio m/m LUG 0,0% -0,1% 0,0% 30-set IT Disoccupazione AGO 12,6% 12,3% 12,6% 30-set EC Disoccupazione AGO 11,5% 11,5% 11,5% 24-set GE IFO Aspettative SET 101,2 99,3 101,7 16-ott EC CPI m/m SET 0,4% 0,4% 0,1% 16-ott EC CPI a/a SET 0,3% 0,3% 0,3% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro sono state negative e rendono più concreto il pericolo di una depressione economica, in un contesto di scarsa crescita e rallentamento dell inflazione; in particolare, il rallentamento evidente della Germania rischia di condizionare negativamente la dinamica di crescita europea. La produzione industriale di agosto si è ridotta dell 1,8% a livello aggregato: ha pesato in particolare il contributo negativo della Germania (-1,8%) e nullo della Francia. L economia tedesca continua a mostrare un sensibile peggioramento dell economia reale:a fronte di una maggiore solidità della domanda interna, con le vendite al dettaglio aumentate rispetto a luglio (+2,5%), le rilevazioni sono state invece negative sul lato produttivo e della domanda estera: gli ordini di fabbrica sono diminuiti (-5,7%) e la dinamica delle esportazioni è stata negativa (-5,8% rispetto a luglio); inoltre, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, si sono ulteriormente ridotte e sono state inferiori alle aspettative, e riflettono i timori per le prospettive dell economia tedesca. A settembre, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,4% su base mensile e soltanto dello 0,3% annuo. Pagina 6

7 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 29-set US Reddito personale AGO 0,3% 0,3% 0,2% 15-ott US Vendite al dettaglio SET -0,1% -0,3% 0,6% 26-set US Consumo personale 2 TRIM 2,9% 2,5% 2,5% 3-ott US Variazione salari non agricoli SET 215k 248k 142k 3-ott US Disoccupazione SET 6,1% 5,9% 6,1% 2-ott US Ordini di fabbrica AGO -9,5% -10,1% 10,5% 25-set US Ordini di beni durevoli AGO -18,0% -18,2% 22,6% 22-ott US Indice dei prezzi al consumo m/m SET 0,0% 0,1% -0,2% 22-ott US CORE CPI m/m SET 0,1% 0,1% 0,0% 22-ott US Indice dei prezzi al consumo a/a SET 1,6% 1,7% 1,7% 22-ott US CORE CPI a/a SET 1,7% 1,7% 1,7% 16-ott US Produzione industriale SET 0,4% 1,0% -0,1% 26-set US PIL t/t 2 TRIM 4,6% 4,6% 4,2% La crescita del PIL statunitense nel secondo trimestre dell anno è stata positiva e leggermente superiore al le attese, sostenuto da una domanda interna solida. La dinamica ancora dei consumi è stata positiva nel secondo trimestre (+2,5%); la crescita del reddito personale (+0,3%) e la fase di stabilizzazione del mercato del lavoro, con un aumento dell occupazione a settembre, continuano a sostenere l economia; tuttavia, le rilevazioni mostrano elementi di debolezza per la ripresa statunitense: le vendite al dettaglio si sono ridotte dello 0,3% a settembre, in misura leggermente superiore alle attese, così come gli ordini di fabbrica e gli ordini di beni durevoli, che hanno subito un calo rispettivamente pari al 10,1% e al 18,1%; la produzione industriale è invece cresciuta rispetto a agosto (+1%); il quadro macroeconomico statunitense rimane in ogni caso positivo, confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dell 1,7% su base annua a settembre ed è cresciuto su base mensile rispetto a agosto (+0,1%); il dato core è in linea con le attese (+1,7%), su base annua, mentre è cresciuto dello su base mensile. Pagina 7

8 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P ,46% -6,95% -5,76% ,97% -1,09% -2,19% MSCI World (Euro) FTSE MIB ,67% 2,62% -3,23% ,57% -9,48% -7,78% 2050 Topix 350 MSCI Emerging Mkt (Euro) ,26% -1,35% -6,78% 306 9,49% 2,51% -2,00% Nelle prime settimane di ottobre i mercati azionari globali sono stati caratterizzati da una decisa correzione e da un evidente incremento della volatilità. Il mercato azionario europeo è stato maggiormente penalizzato, influenzato negativamente dalla diffusione del dato sulla produzione industriale tedesca, che ha mostrato un calo ad agosto, congiuntamente al taglio delle stime di crescita del PIL dell Eurozona. La dinamica dei listini USA è stata condizionata dalle preoccupazione di un rallentamento dell economia mondiale; tuttavia il contesto interno può contare su una solida ripresa, sostenuta anche dagli ultimi dati macroeconomici. I mercati azionari dei paesi emergenti hanno proseguito il trend ribassista già avviato a settembre: tuttavia, nel mese di ottobre il sell-off è stato relativamente più contenuto. Anche gli indici giapponesi hanno subito una brusca correzione, rimbalzando negli ultimi giorni, pur rimanendo un mercato soggetto ad una marcata volatilità. I rendimenti da inizio anno rimangono quasi tutti positivi, con risultati migliori e simili tra loro per l indice globale e dei paesi emergenti, mentre più contenuti per quello statunitense; sono diventati negativi, invece, i rendimenti ottenuti dall indice europeo, penalizzato dall incapacità dei paesi dell area Euro di crescere a livello aggregato, e dall indice giapponese, penalizzato per la lentezza delle riforme attese a completamento delle politica di Pagina 8

9 rilancio dell economia avviata nel 2013 ma verso cui le prospettive rimangono positive nel breve e medio periodo. Market Monitor Fixed Income Indices Citigroup EGBI Citigroup WGBI ,91% 2,72% -% ,23% 5,26% 0,93% 165 Citigroup AGBI 270 JP Morgan GBI-EM , ,80% 8,62% 1,39% ,68% 3,75% 1,47% La dinamica dei mercati obbligazionari è stata parzialmente divergente nel corso delle ultime settimane: il ritorno dell avversione al rischio, dettata principalmente dalle preoccupazioni sul fronte della crescita e dalle rinnovate tensioni sulla Grecia, ha leggermente penalizzato il mercato europeo, e in particolare i titoli dei paesi periferici, mentre la continua pressione al ribasso sui tassi statunitensi ha determinato un ulteriore apprezzamento dell indice globale e contribuito a sostenere gli indici dei paesi emergenti. Complessivamente, i mercati obbligazionari dei paesi sviluppati hanno consolidato l apprezzamento realizzato nella prima parte dell anno, sostenuti, in particolare nell area Euro, dalle scelte di politica monetaria, mentre il debito dei paesi emergenti ha confermato la ripresa avviata lo scorso mese di marzo, colmando il differenziale di performance cumulato in precedenza; in tutti i casi, però, le prospettive di medio periodo sono moderatamente negative, con scarso spazio per un ulteriore apprezzamento nel breve termine. Pagina 9

10 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond ,01% 2,44% 1,61% 202 4,87% 0,46% -0,84% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities ,83% -0,50% 1,59% 235-7,21% -13,34% -1,72% 110 WTI Crude Oil 1750 Golds ,20% -23,12% -11,67% ,95% -6,48% 2,74% La dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata divergente in Europa rispetto agli Stati Uniti: mentre l indice europeo ha subito una lieve correzione, l indice USA e quello globale hanno proseguito la crescita. Da inizio anno i risultati rimangono comunque positivi, con risultati migliori negli Stati Uniti rispetto all Europa. Prosegue il trend negativo per il mercato delle commodities sotto pressione per l eccesso di offerta di materie prime, in particolare per il settore energetico, con il prezzo del petrolio che ha toccato nuovi minimi da inizio anno, rimanendo su livelli poco sopra gli 80 dollari al barile, e per i timori sulla crescita economica globale. Le ultime settimane hanno visto un recupero, seppur debole, delle quotazioni dell oro, assumendo il ruolo di bene rifugio in un contesto di avversione al rischio. Pagina 10

11 Market Monitor German Interest Rates 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05-0,10 GE 1YR 0,35 0,30 0,25 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05-0,10 GE 2YRS -0,06-0,25% -0,09% -0,01% -0,05-0,26% -0,07% 0,04% GE 5YRS GE 10YRS 1,06 0,86 0,66 0,46 0,26 0,06 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,15-0,77% -0,19% 0,00% 0,87-1,06% -0,37% -0,08% GE 30YRS 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 Price Variation 22-ott dic giu set-14 1,79-0,97% -0,40% -0,08% Nel corso del mese la curva dei tassi d interesse tedeschi ha subito un movimento di flattening, con una discesa dei tassi d interesse sul tratto più lungo della curva, mentre i tassi a breve sono rimasti sostanzialmente invariati su livelli negativi. Il ritorno dell avversione al rischio nei giorni centrali di ottobre ha generato una brusca discesa dei rendimenti sul decennale e sul trentennale tedesco: il movimento è, tuttavia, rientrato nei giorni successivi. Pagina 11

12 Market Monitor Italian Interest Rates 1,70 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 0,30 0,10 IT 1YR 2,60 2,20 1,80 1,40 1,00 0,60 IT 2YRS 0,40-0,51% 0,02% 0,14% 0,61-0,65% 0,02% 0,25% 4,00 3,60 3,20 2,80 2,40 2,00 1,60 1,20 0,80 IT 5YRS 5,20 4,80 4,40 4,00 3,60 3,20 2,80 2,40 2,00 IT 10YRS 1,22-1,51% -0,13% % 2,51-1,61% -0,34% 0,18% IT 30YRS 5,50 5,30 5,10 4,90 4,70 4,50 4,30 4,10 3,90 3,70 3,50 Price Variation 22-ott dic giu set-14 3,87-1,01% -0,12% 0,23% Il mercato dei titoli di Stato italiani è stato caratterizzato da un incremento dei tassi d interesse su tutte le scadenze, in seguito al riemergere delle preoccupazioni sull area Euro. Il rendimento del BTP a dieci anni, dopo aver toccato i minimi nel mese di settembre è ora prossimo al 2,5%. Pagina 12

13 Market Monitor US Interest Rates 0,15 0,10 0,05 US 1YR 0,65 0,60 0,55 0,50 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,15 US 2YRS 0,09-0,02% -0,01% -0,01% 0,36-0,02% -0,10% -0,21% 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 US 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 US 10YRS 1,43-0,32% -% -0,33% 2,22-0,81% -0,31% -0,27% 4,20 4,00 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 US 30YRS Price Variation 22-ott dic giu set-14 2,99-0,98% -0,37% -0,21% Nel corso delle ultime settimane i tassi di interesse statunitensi sono inaspettatamente diminuiti su tutte le scadenze, ad eccezione di quelle inferiori ad un anno, con un movimento più evidente sul segmento compreso tra i cinque e i dieci anni, determinando un relativo flattening della curva dei rendimenti. Il tasso decennale è sceso sotto la 2,25% e quello trentennale sotto quella del 3%. Pagina 13

14 Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 0,48 0,12% -0,02% -0,06% 0,68 0,12% -0,19% -0,15% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 UK 5YRS 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 10YRS 1,51-0,35% -0,52% -0,26% 2,21-0,81% -0,46% -0,21% 3,80 UK 30YRS 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 Price Variation 22-ott dic giu set-14 2,94-0,72% -0,48% -0,12% I tassi di interesse britannici hanno subito una riduzione su tutte le scadenze nelle ultime settimane, con un movimento più evidente sul segmento intermedio della curva. Il tasso ad un anno, dopo aver raggiunto i livelli massimi dell anno nel mese di settembre, ora è sotto la soglia dello 0,5%, il tasso a dieci anni è sceso al 2,20% mentre il tasso trentennale è ritornato sotto la soglia del 3%. Pagina 14

15 Market Monitor Japanese Interest Rates JPY 1YR JPY 2YRS 0,14 0,16 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 0,00 0,02-0,07% -0,05% -0,04% 0,03-0,06% -0,04% -0,04% 0,50 JPY 5YRS 1,00 JPY 10YRS 0,90 0,35 0,80 0,70 0,60 0,50 0,05 0,40 0,14-0,11% -0,03% -0,04% 0,49-0,26% -0,08% -0,05% 2,05 JPY 30YRS 1,90 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 22-ott dic giu set-14 1,61-0,12% -0,07% 0,00% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi, su livelli già estremamente bassi, sono scesi ulteriormente di circa cinque centesimi nel corso delle ultime settimane: i tassi ad uno e due anni offrono entrambi un rendimento prossimo a due centesimi, il tasso d interesse offerto dal titolo decennale è sceso sotto i cinquanta centesimi mentre il trentennale è sceso all 1,6%. Pagina 15

16 Market Monitor Euro vs Currencies 1,40 1,38 1,36 1,34 1,32 1,30 1,28 1,26 1,24 USD 0,89 0,87 0,85 0,83 0,81 0,79 0,77 GBP 1,27 1,26 1,25 1,24 1,23 1,22 1,21 1,20 1,266-8,16% -7,49% 0,28% 0,788-5,33% -1,57% 1,19% CHF JPY 1,206-1,56% -0,68% 0,04% 135,840-6,41% -2,04% -1,91% Le ultime settimane sono state caratterizzate da un ulteriore deprezzamento dell Euro nei confronti, in particolare, del Dollaro statunitense, il cui livello di cambio è prossimo all 1,26, e della Sterlina brittanica. E proseguito, invece, il movimento di deprezzamento dello Yen, mentre sostanzialmente invariate rimangono le valutazioni della moneta unica europea rispetto al Franco svizzero. Pagina 16

17 Market Monitor Money Market Euribor 3 Month EONIA 0,34 0,30 0,26 0,22 0,18 0,14 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,10 0,10 0,00 0,06-0,10 0,08-0,21% -0,13% 0,00% 0,01-0,43% -0,32% -0,19% 1,00 Future Euribor 3M Dicembre ,00 Future Euribor 3M Marzo ,80 0,80 0,60 0,60 0,40 0,40 0,00 0,00 0,12-0,26% -0,05% 0,04% 0,11-0,34% -0,06% 0,04% Dopo il taglio dei tassi effettuato nel mese di settembre, il Presidente della BCE nel corso della riunione di ottobre ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% e il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -%. Il tasso Euribor a tre mesi, dopo aver reagito repentinamente in seguito alle decisioni prese lo scorso mese, attraverso una contrazione di quasi dieci centesimi, è rimasto nell intorno dello 0,08%, mentre il tasso EONIA è prossimo allo zero. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di dicembre e marzo 2015 sono, invece, aumentati di quattro centesimi rispetto ai livelli dello scorso mese, offrendo entrambi un rendimento di poco superiore a dieci centesimi. Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 24/10/2014. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata. Pagina 17

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