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1 Analisi dei mercati Crescono incertezza e volatilità sui mercati finanziari I mercati finanziari: Le ultime settimane sono state caratterizzate da una crescente incertezza da parte degli investitori, accompagnata da comprensibili prese di profitto, soprattutto nelle classi di attività 25 maggio Giulio Casuccio caratterizzate da performance particolarmente positive nei primi Responsabile Gestioni tradizionali giulio.casuccio@fondacosgr.it mesi dell anno; i mercati hanno reagito con correzioni, in certi +39 (0) casi anche repentine e significative, crescente volatilità e Cristina Iemma correlazioni instabili. Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it La particolare debolezza della crescita statunitense nel primo +39 (0) trimestre dell anno ha alimentato i dubbi sulle prospettive dell economia degli Stati Uniti, anche se, dopo una fase di movimenti laterali relativamente ampi, i principali indici azionari hanno segnato nuovi livelli massimi mentre il tasso di interesse a dieci anni è tornato sopra il 2,20%. Nell area Euro, viceversa, le rilevazioni macroeconomiche Cristina Chiossi Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it +39 (0) Marina Bosio Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it +39 (0) rimangono sostanzialmente positive, nonostante qualche segnale recente meno incoraggiante, ma crescono i dubbi sulla capacità della crescita di accelerare rispetto al ritmo di questi primi mesi dell anno: dopo un trimestre estremamente positivo, i mercati azionari europei hanno subito una moderata correzione. I flussi di vendita degli investitori hanno determinato i maggiori movimenti nelle ultime settimane, in seguito alla chiusura di posizioni costruite nei mesi passati, come testimoniato dalla significativa volatilità del cambio tra Euro e Dollaro e dal brusco incremento dei tassi di interesse, in particolare del decennale tedesco. Il quadro macroeconomico: La crescita dell economia statunitense nel primo trimestre, estremamente più debole rispetto alle aspettative, è stata l elemento più critico nelle ultime settimane, alimentando dubbi sulle aspettative per la restante parte dell anno. La correzione appare, però, determinata da fattori temporanei e destinata ad essere seguita da un recupero altrettanto significativo, senza alterare, dunque, le prospettive di medio periodo: oltre a fattori occasionali e stagionali, infatti, una delle cause principali sono stati i minori consumi rispetto a quanto atteso alla luce dell effetto positivo sui redditi del calo del prezzo del petrolio. Un tasso di risparmio più elevato, soprattutto a fronte di un incremento della ricchezza potenzialmente non persistente, è, però, un elemento strutturalmente positivo, in grado di contribuire ad una maggiore stabilità dei consumi nel medio periodo. Pagina 1

2 Analisi dei mercati Le rilevazioni relative al mercato immobiliare, inoltre, sono state migliori delle aspettative, a supporto di uno scenario di continuo consolidamento della crescita statunitense, mentre il rischio maggiore è rappresentato, probabilmente, dal possibile impatto negativo della rallentamento delle economie emergenti. L inflazione, infine, ha continuato a crescere nel mese di aprile, anche nella sua componente core, cioè al netto dei prezzi di cibo ed energia, approssimandosi al 2% e supportando le aspettative di un atteggiamento gradualmente più restrittivo da parte della Federal Reserve e di un prossimo rialzo dei tassi di interesse entro la fine dell anno. Situazione opposta nell area Euro, dove i numeri positivi di inizio anno sono stati seguiti da rilevazioni più contrastanti, cominciando ad insediare qualche dubbio sulla capacità dell economia europea di accelerare ulteriormente. La crescita nel primo trimestre dell anno è stata positiva in Francia, con un sostegno importante da parte della domanda interna (non ancora toccata dalle misure di austerità necessarie in teoria ma in pratica non ancora intraprese), ed in Spagna, dove la ripresa non è ancora accompagnata da effetti positivi sensibili sull occupazione e sul reddito disponibile (con evidenti ripercussioni elettorali). In Italia i dati sono tornati positivi, anche se su livelli estremamente contenuti e quindi ancora incerti, mentre la sorpresa negativa più rilevante è stata quella tedesca, dove l incremento trimestrale è stato significativamente inferiore alle aspettative (ed al trimestre precedente), penalizzato da un vizio ormai consolidato: l impatto, sempre decisivo ed in questo caso evidentemente negativo, della domanda estera e delle esportazioni. Nonostante un quadro complessivo ancora positivo, quindi, cresce l incertezza sulle prospettive dell economia europea nei prossimi mesi, come confermato dalle recenti rilevazioni di economia reale, in particolare dalla contrazione della produzione industriale, e dalla dinamica degli indici di fiducia. In questo scenario si innesta anche la grande volatilità mostrata dai tassi di interesse nelle ultime settimane: dopo la significativa contrazione determinata dall avvio del QE della BCE, infatti, gli investitori hanno preso parziale profitto sulle posizioni costruite nei mesi precedenti, cominciando a scontare, inoltre, la divergenza tra gli obiettivi della Banca Centrale stessa e pressioni inflazionistiche ancora relativamente contenute. Il nostro Outlook: La dinamica recente dei mercati finanziari, nonostante elementi non attesi quali la continua volatilità del cambio Euro/Dollaro ed il repentino incremento dei tassi di interesse dell area Euro, conferma il quadro generale descritto nelle settimane precedenti. Le prospettive per i mercati obbligazionari sono, ormai, molto difficili e caratterizzate da un estrema asimmetria tra rischio e possibilità di ulteriori apprezzamenti, con una situazione moderatamene meno negativa per le obbligazioni corporate ed un eventuale opportunità offerta dalla correzione subita dai titoli di Stato dell area Euro, alla luce della domanda prospettica rappresentata dal QE della BCE. Le obbligazioni indicizzate all inflazione ed il debito dei paesi emergenti continuano a rappresentare due interessanti opportunità di creazione di valore nel medio periodo. Pagina 2

3 Analisi dei mercati In ambito azionario, la volatilità sarà presumibilmente decisamente più elevata rispetto ai primi mesi dell anno e la dinamica sarà sicuramente guidata dall evoluzione del quadro macroeconomico, con prospettive più incoraggianti negli Stati Uniti e continui fattori di incertezza nell area Euro, mentre i paesi in via di sviluppo presentano ancora possibilità di apprezzamento significative, anche se sempre condizionate dalla scelte di politica economica e monetaria dei diversi governi e banche centrali, soprattutto nel breve periodo. I nostri Fondi: In ambito obbligazionario, il mese di maggio è stato particolarmente negativo per il fondo governativo europeo Fondaco Euro Gov Beta, diminuito di quasi due punti percentuali, realizzando da inizio anno un rendimento positivo prossimo a settanta centesimi, e per il fondo governativo asiatico Fondaco Lux Asia Gov Active Beta, che ha perso circa l 1,6%; più contenuta, pari a trenta centesimi, è stata la perdita subita dal fondo internazionale Fondaco World Gov Active Beta Non Euro; da inizio anno i risultati sono postivi con rendimenti superiori al 7% per entrambi i fondi internazionali. In ambito obbligazionario a breve termine, il fondo Fondaco Euro Cash è ancora cresciuto di poco più di cinque centesimi nel mese di maggio, ottenendo da inizio anno un risultato prossimo a quaranta centesimi; il fondo monetario Fondaco Lux Euro Cash è leggermente diminuito, coerentemente con le caratteristiche del mercato di riferimento, ottenendo da inizio anno un rendimento negativo di tre centesimi. In ambito multi-asset, il fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities ha perso circa dieci centesimi nelle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento pari al 2,4%, mentre il fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income ha subito una perdita di quasi tre punti percentuali, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo all 8%. Il Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, al 31 marzo 2015 ha conseguito un rendimento positivo pari a +8,33%; dall avvio del fondo (luglio 2011) la performance è positiva e pari a +40,2% a fronte di una volatilità prossima al 4,3%. Pagina 3

4 Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 170 Fondaco Euro Gov Beta ,59 0,49% 0,37% 0,06% 158,83 3,51% 0,76% -1,94% Fondaco World Gov Active Beta Fondaco Global Opportunities ,44 8,25% 7,27% -0,30% 114,91 2,34% 2,40% -0,11% 102,35 Fondaco Lux Euro Cash 130 Fondaco Lux Asia Gov Active Beta , , , ,27-0,03% -0,03% -0,01% 116,89 11,63% 7,55% -1,63% Pagina 4

5 Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 21-mag EC BCE Annuncio tassi MAG 0.05% 0,05% 0.05% 13-mag EC Produzione industriale area Euro m/m MAR 0.0% -0.3% 1.1% 7-mag FR Produzione industriale m/m MAR 0.1% -0.3% 0.0% 8-mag GE Produzione industriale m/m MAR 0.4% -0.5% 0.2% 8-mag IT Produzione industriale m/m MAR 0.2% 0.4% 0.6% 8-mag GE Esportazioni m/m MAR 0.4% 1.2% 1.5% 7-mag GE Ordini di fabbrica MAR 1.5% 0.9% -0.9% 30-apr GE Vendite al dettaglio m/m MAR 0.5% -2.3% -0.5% 6-mag EC Vendite al dettaglio m/m MAR -0.7% -0.8% -0.2% 30-apr IT Disoccupazione MAR 12.6% 13.0% 12.7% 30-apr EC Disoccupazione MAR 11.2% 11.3% 11.3% 24-apr GE IFO Aspettative APR mag EC CPI m/m APR 0.2% 0.2% 1.1% 19-mag EC CPI a/a APR 0.0% 0.0% 0.0% 13-mag FR PIL t/t 1 TRIM 0.4% 0.6% 0.1% 30-apr SP PIL t/t 1 TRIM 0.8% 0.9% 0.7% 13-mag IT PIL t/t 1 TRIM 0.2% 0.3% 0.0% 13-mag GE PIL t/t 1 TRIM 0.5% 0.3% 0.7% 13-mag EC PIL t/t 1 TRIM 0.4% 0.4% 0.3% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro mostrano una dinamica moderatamente positiva e superiore alle attese, sebbene in un contesto di pressioni deflazionistiche; A livello aggregato, il PIL è cresciuto dello 0,4% nel primo trimestre, grazie al contributo positivo di quasi tutti i paesi, in particolare Spagna e Francia; la produzione industriale è invece diminuita dello 0,3% a marzo, penalizzata dal contributo negativo di Francia e Germania; anche le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,8% su base mensile, in linea con le attese. Le rilevazioni riguardo all economia tedesca sono state miste: il PIL relativo al primo trimestre dell anno è stato positivo; tuttavia, la domanda interna è stata negativa a marzo, con una riduzione delle vendite al dettaglio pari al 2,3% su base mensile; l indebolimento dell Euro ha invece sostenuto la domanda estera e le esportazioni, che sono cresciute dell 1,2% rispetto a febbraio; sul fronte produttivo, gli ordini di fabbrica sono cresciuti (+0,9%), in misura leggermente inferiore alle attese, mentre la produzione industriale si è ridotta rispetto a marzo (-0,5%); inoltre, le aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, ha subito un leggero calo, riflettendo le incertezze riguardo alla dinamica di crescita dell economia tedesca. L economia italiana mostra deboli segnali di ripresa: la crescita del PIL relativo al primo trimestre è stata positiva (+0,3%), la produzione industriale è cresciuta dello 0,4% su base mensile, la disoccupazione è leggermente aumentata al 13% e penalizza in particolare i giovani. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ma ha proseguito il programma di quantitative easing, che dovrebbe terminare a settembre 2016, con acquisti mensili intorno ai sessanta miliardi di Euro, ma la cui durata sarà correlata all andamento dell inflazione, coerentemente con il mandato della Banca Centrale. A marzo, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% su base mensile, influenzato anche dall aumento del prezzo del petrolio, mentre è rimasto fermo su base annua. Pagina 5

6 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 30-apr US Reddito personale MAR 0.2% 0.0% 0.4% 13-mag US Vendite al dettaglio APR 0.2% 0.0% 0.9% 29-apr US Consumo personale 1 TRIM 1.7% 1.9% 4.4% 8-mag US Variazione salari non agricoli APR 228k 223k 126k 8-mag US Disoccupazione APR 5.4% 5.4% 5.5% 4-mag US Ordini di fabbrica MAR 2.0% 2.1% 0.2% 24-apr US Ordini di beni durevoli MAR 0.6% 4.0% -1.4% 22-mag US Indice dei prezzi al consumo m/m APR 0.1% 0.1% 0.2% 22-mag US CORE CPI m/m APR 0.2% 0.3% 0.2% 22-mag US Indice dei prezzi al consumo a/a APR -0.2% -0.2% -0.1% 22-mag US CORE CPI a/a APR 1.7% 1.8% 1.8% 15-mag US Produzione industriale APR 0.0% -0.3% -0.6% 29-apr US PIL annualizzato t/t 1 TRIM 1.0% 0.2% 2.2% Il quadro economico statunitense rimane positivo ma la dinamica di crescita ha subito un rallentamento, ritardando le aspettative di un rialzo del tasso di interesse ufficiale da parte della Federal Reserve. Il PIL annualizzato relativo al primo trimestre è stato debole ed è cresciuto dello 0,2%, in misura sensibilmente inferiore alle attese (+1%). La dinamica dei consumi è stata positiva nel primo trimestre dell anno(+1,9%), e leggermente superiore alle aspettative, nonostante la dinamica del reddito personale; la fase di stabilizzazione e crescita del mercato del lavoro è proseguita, benché il numero di nuovi posti di lavoro creati sia stato leggermente inferiore alle attese; le vendite al dettaglio non sono cresciute a aprile, mentre la produzione industriale è scesa dello 0,3%, penalizzata da alcuni settori, quali quello agricolo e energetico; gli ordini di beni durevoli sono cresciuti del 4% e gli ordini di fabbrica sono aumentati del 2,1% rispetto a febbraio. Le prospettive dell economia reale continuano in ogni caso a essere positive,confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nei prossimi mesi. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3% su base mensile, mentre è sceso dello 0,2% su base annua; il dato core è cresciuto dello 0,3% rispetto a marzo, mentre è aumentato dell 1,8% su base annua. Pagina 6

7 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P ,76% 18,60% 2,02% ,21% 4,08% 2,12% MSCI World (Euro) FTSE MIB ,36% 16,04% 2,62% ,03% 24,20% 2,46% Topix MSCI Emerging Mkt (Euro) ,35% 17,96% 3,39% ,41% 18,77% -0,11% Nonostante la volatilità continui a dominare la scena dei mercati finanziari, l impostazione dei listini azionari continua ad essere positiva. Dopo le importanti prese di profitto da parte degli investitori nelle prime due settimane del mese, gli indici dei paesi sviluppati sono tornati a crescere: nonostante il parziale recupero delle perdite subite, sia in listini europei sia quelli globali rimangono sotto i massimi raggiunti a metà aprile. L Euro Stoxx nel mese ha guadagnato complessivamente due punti percentuali, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 18,6%; l indice domestico è cresciuto di circa due punti percentuali e mezzo nel mese, ottenendo da inizio anno oltre il 24%. Tuttavia, alcuni fattori di rischio, quali le tensioni legate al rischio Grecia e la lentezza delle riforme strutturali con un conseguente eventuale rallentamento della crescita rispetto a quanto atteso, potrebbero minare la tranquillità dei mercati. Il mercato statunitense prosegue il suo percorso di crescita, seppur ad un ritmo più moderato, raggiungendo nuovi massimi e ottenendo da inizio anno un rendimento del 4%: il contesto si Pagina 7

8 conferma ancora favorito dalle aspettative di una politica monetaria ancora espansiva, con un atteggiamento ancora cauto della Fed nel sentiero di normalizzazione della politica monetaria alla luce dei recenti dati macroeconomici poco brillanti. La dinamica dei mercati azionari dei paesi emergenti è stata sfavorita in particolare dalla dinamica valutaria, erodendo il vantaggio relativo rispetto ai mercati europei accumulato nelle settimane precedenti: nel mese il rendimento dell indice MSCI Emerging Markets Equity è stato lievemente negativo (-0,10%) ottenendo comunque un rendimento da inizio anno prossimo al 19%. Nelle ultime settimane è proseguito il sentiero di crescita della borsa di Tokio, toccando nuovi massimi, sostenuto da aspettative di ripresa economica, guadagnando circa quattro punti percentuali, realizzando complessivamente da inizio anno un rendimento prossimo al 18%. Market Monitor Fixed Income Indices 235 Citigroup EGBI 600 Citigroup WGBI ,57% 0,78% -1,99% 557 8,56% 5,56% -0,82% Citigroup AGBI JP Morgan GBI-EM , ,25% 9,54% -1,41% 255 5,62% 7,29% 0,52% La dinamica del mercato obbligazionario governativo dei paesi sviluppati è stata particolarmente negativa: il forte sell-off da parte degli investitori ha interessato soprattutto il segmento lungo della curva di molte economie avanzate, inclusi i titoli dell area euro, maggiormente colpiti, senza distinzioni particolari tra paesi core e periferici. L indice rappresentativo dell area Euro, nonostante la forte correzione subita (-2%), mantiene un risultato positivo da inizio anno; più contenuta è stata la correzione sui titoli governativi globali, inferiore al singolo punto percentuale, penalizzati sia dal più lieve incremento dei tassi d interesse sia dal prelativo deprezzamento del dollaro statunitense: il risultato da inizio anno è positivo e pari al 5,5%. La dinamica del mercato obbligazionario dei paesi emergenti è stata parzialmente differente nel corso del mese: l indice emergente globale ha guadagnato circa cinquanta centesimi, mentre l indice asiatico ha subito una perdita di oltre un punto percentuale; tuttavia, i risultati da inizio anno evidenziano una performance relativa superiore del mercato asiatico rispetto al resto dei paesi in via di sviluppo, ottenendo un rendimento prossimo al 95% contro il 7% dell indice generale. Pagina 8

9 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond ,14% 0,58% -1,90% 206 1,42% 1,89% -2,15% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities ,53% 0,28% -1,85% ,69% -0,68% -0,13% WTI Crude Oil Golds ,0-34,20% 11,69% -1,20% ,21% 1,75% 1,79% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata negativa a livello globale, con un deprezzamento più evidente in Europa rispetto agli Stati Uniti. Da inizio anno i risultati sono positivi per entrambi i mercati, con l indice europeo che conferma forza relativa rispetto a quello statunitense (2% vs 0,30%). Dopo l apprezzamento dello scorso mese, il mercato delle commodities ha subito una lieve correzione nelle ultime settimane, riportando il risultato da inizio anno in territorio negativo di settanta centesimi; il prezzo del petrolio, dopo aver raggiunto i massimi da inizio anno, ha arrestato la crescita assestandosi intorno ai 60 dollari al barile, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 12%. Differente, invece, è stata la dinamica dell oro, con un rendimento da inizio anno più contenuto e inferiore al 2%: infatti, dopo il rally nelle prime settimane di gennaio, le quotazioni sono scese fino a metà marzo ai minimi dell anno per poi recuperare nelle settimane successive. Pagina 9

10 Market Monitor German Interest Rates GE 1YR GE 2YRS 0,12 0,02-0,08-0,18-0,28 0, ,30-0,22-0,16% -% 0,04% -0,22-0,14% -0,12% % 1,20 0,80 0,60 0,40 0,20-0,20 GE 5YRS 2,00 1,60 1,20 0,80 0,40 GE 10YRS 0,07-0,08% 0,05% 0,06% 0,64-0,31% 0,10% 0,28% GE 30YRS 2,80 2,40 2,00 1,60 1,20 0,80 0,40 Price Variation 21-mag set dic apr-15 1,28-0,59% -0,11% 0,41% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse tedeschi è cresciuto in modo repentino sulle scadenze a lungo termine, mentre il movimento sulle scadenze a breve è stato estremamente contenuto, determinando un forte movimento di steepening della curva: i tassi sulle scadenze a uno e due anni rimangono negativi di circa venti centesimi, mentre il tasso a cinque anni è tornato positivo, offrendo circa dieci centesimi. Il decennale, dopo aver toccato il minimo dello 0,07% a fine aprile ha raggiunto il livello dello 0,73% nelle due settimane successive, per poi correggere negli ultimi giorni: attualmente offre un tasso pari allo 0,60%. Pagina 10

11 Market Monitor Italian Interest Rates 0,75 0,50 0,25 IT 1YR 1,50 1,30 1,10 0,90 0,70 0,50 0,30 0,10 IT 2YRS 0,02-0,25% -0,27% -0,02% 0,12-0,25% -0,42% -0,05% 2,70 2,20 1,70 1,20 0,70 0,20 IT 5YRS 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 IT 10YRS 0,74-0,28% -0,21% 0,12% 1,86-0,48% -0,03% 0,36% IT 30YRS 4,80 4,30 3,80 3,30 2,80 2,30 1,80 Price Variation 21-mag set dic apr-15 2,94-0,70% -0,29% 0,44% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato italiani è incrementato sui titoli con scadenza superiore a i cinque anni, con un movimento più evidente sul tratto più lungo della curva, mentre sul segmento a breve sono rimasti sostanzialmente invariati, determinando un movimento di steepening : i titoli con scadenza inferiore ad un anno offrono un rendimento ormai prossimo allo zero, mentre il decennale ha raggiunto l 1,90%, incrementando di circa quaranta centesimi da inizio mese. Pagina 11

12 Market Monitor US Interest Rates 0,30 0,25 0,20 0,10 0,05 US 1YR 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 US 2YRS 0,19 0,10% -0,02% -0,03% 0,58 0,01% -0,08% 0,01% 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 US 5YRS 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 1,75 1,50 US 10YRS 1,54-0,22% -0,11% 0,11% 2,22-0,27% 0,05% 0,19% 4,00 3,75 3,50 3,25 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 US 30YRS Price Variation 21-mag set dic apr-15 3,02-0,18% 0,26% 0,27% Nel corso delle ultime settimane la curva dei tassi d interesse statunitense è stata interessata da un moderato movimento di steepening : i tassi, infatti, sono rimasti pressoché invariati sulle scadenze più brevi mentre sono incrementati di circa venti centesimi sulle scadenze più lunghe; il tasso ad un anno offre lo 0,20% mentre il decennale e il trentennale hanno superato la soglia, rispettivamente, del 2% e del 3%. Pagina 12

13 Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,05 UK 2YRS 0,48-0,06% 0,20% 0,03% 0,54-0,29% 0,09% % 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 1,20 0,80 UK 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 UK 10YRS 1,45-0,32% 0,29% 0,08% 1,97-0,45% 0,22% 0,14% 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 UK 30YRS Price Variation 21-mag set dic apr-15 2,65-0,41% 0,14% 0,11% Nelle ultime settimane il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito è incrementato di circa dieci centesimi sul tratto medio-lungo della curva, mentre sono rimasti stabili sulle scadenze a breve termine: i tassi a uno e due anni offrono un rendimento prossimo al mezzo punto percentuale, mentre il decennale sfiora la soglia del 2%. Pagina 13

14 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02-0,02-0,04 JPY 1YR 0,10 0,05-0,05 JPY 2YRS 0,01-0,06% 0,02% -0,01% -0,01-0,08% 0,02% -0,02% 0,30 0,25 0,20 0,10 0,05 JPY 5YRS 0,90 0,65 0,40 JPY 10YRS 0,11-0,07% 0,08% 0,02% 0,41-0,12% 0,09% 0,07% JPY 30YRS 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 21-mag set dic apr-15 1,47 -% 0,23% 0,11% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi sono incrementati di circa dieci centesimi sulle scadenze superiori ai dieci anni: i tassi ad uno e due anni sono sempre intorno allo zero mentre il tasso a dieci anni offre un rendimento prossimo a quaranta centesimi. Pagina 14

15 Market Monitor Euro vs Currencies 1,45 1,40 1,35 1,30 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 USD 0,86 0,84 0,82 0,80 0,78 0,76 0,74 0,72 0,70 GBP 1,113-11,88% -8,02% -0,76% 0,710-8,82% -8,58% -2,93% 1,25 1,20 1,15 1,10 1,05 0,95 CHF JPY 1,040-13,77% -13,55% -1,18% 134,750-2,69% -7,08% 0,42% La volatilità continua ad essere protagonista sul fronte valutario. Con l inizio del QE l Euro si è violentemente deprezzato nei confronti del dollaro statunitense, con il tasso di cambio EUR/USD che ha raggiunto i minimi a metà febbraio, scivolando intorno a 1,04 per poi recuperare terreno, tornando in area 1,08: i recenti dati macroeconomici statunitensi poco brillanti sostengono la tesi di un probabile rinvio a dicembre di un incremento dei tassi. Movimento analogo si è osservato anche nei confronti della Yen, mentre per quanto riguarda la sterlina britannica, le attese positive di un recupero del ciclo economico UK rafforzano il tono positivo sulla valuta, apprezzatasi di circa tre punti percentuale nel corso del mese. Da inizio anno, tuttavia, l Euro si è deprezzato violentemente nei confronti delle principali valute, con movimenti superiori all 8% verso USD e GBP e al 7% verso lo YEN. Pagina 15

16 Market Monitor Money Market 0,35 0,30 0,25 0,20 0,10 0,05-0,05 Euribor 3 Month 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10-0,10 EONIA -0,01-0,10% -0,09% -0,01% -0,11-0,30% -0,25% -0,08% 0,85 0,70 0,55 0,40 0,25 0,10-0,05 Future Euribor 3M Settembre ,95 0,75 0,55 0,35-0,05 Future Euribor 3M Marzo ,01-0,08% -0,06% % 0,02-0,10% -0,05% 0,01% Il Presidente della BCE nel corso della riunione di maggio ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% ed il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -0,20%. Il 9 marzo è partito il programma di quantitative easing della BCE, che dovrebbe durare almeno fino a settembre 2016; Il tasso Euribor a tre mesi è sceso ancora di un paio di centesimi rispetto allo scorso mese, diventando appena negativo, così come anche il tasso EONIA, negativo di dieci centesimi. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di settembre 2015 e marzo 2016 sono rimasti stabili intorno allo zero. Pagina 16

17 Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 25/05/2015. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata. Pagina 17

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