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1 Analisi dei mercati Relativa stabilizzazione dei mercati ad Ottobre I mercati finanziari: 26 ottobre 2015 Nel corso del mese abbiamo assistito ad una fase di stabilizzazione dei mercati, attraverso un consolidamento del parziale recupero dei principali indici azionari, su livelli ancora Giulio Casuccio significativamente inferiori rispetto a quelli di inizio agosto. Responsabile Gestioni tradizionali giulio.casuccio@fondacosgr.it In ambito obbligazionario la dinamica è stata positiva, riflettendo +39 (0) una moderata riduzione dei tassi di interesse sia negli Stati Uniti sia Cristina Iemma nell area Euro e scontando minori probabilità di un intervento Gestore cristina.iemma@fondacosgr.it entro l anno della Federal Reserve ed ulteriori misure espansive +39 (0) da parte della BCE; coerente con questo scenario è stata la Cristina Chiossi relativa debolezza degli strumenti indicizzati all inflazione. Gestore cristina.chiossi@fondacosgr.it Il mercato dei cambi è stato relativamente stabile, caratterizzato +39 (0) da movimenti laterali del Dollaro statunitense nei confronti Marina Bosio dell Euro e variazioni limitate anche delle valute dei paesi Relazione con gli investitori marina.bosio@fondacosgr.it emergenti. +39 (0) L intervento del presidente Draghi, infine, ha offerto un ulteriore stimolo ai mercati azionari ed alimentato un ulteriore compressione dei rendimenti, confermando la volontà della Banca Centrale Europea di espandere l attuale piano di acquisti di titoli di Stato e non escludendo neanche un possibile taglio dei tassi di interesse nel prossimo mese di dicembre. Il quadro macroeconomico: L ottimismo degli investitori appare in parziale contrasto con il marginale deterioramento del quadro macroeconomico emerso dalle rilevazioni più recenti e con la crescente incertezza riguardo allo scenario di medio periodo. Negli Stati Uniti, la creazione di posti di lavoro ha subito un brusco rallentamento nei mesi di agosto e settembre, suffragando la decisione della Fed di non intervenire sul livello dei tassi di interesse lo scorso settembre: a fronte di un tasso di disoccupazione prossimo alla soglia del 5%, però, un minore incremento marginale può essere strutturale e non altera la dinamica complessivamente positiva di questi mesi. Differentemente da quanto osservato in passato, tuttavia, la crescita dell occupazione non è stata accompagnata da un proporzionale aumento dei salari, riflettendo il minore grado di partecipazione e la più scarsa qualità del lavoro. Tutto ciò si riflette in una crescita rilevante ma non eccezionale della domanda interna, almeno rispetto ai precedenti cicli di crescita economica, la quale, congiuntamente con un contributo modesto delle esportazioni, alla luce del rallentamento dei paesi emergenti e della ripresa stentata di Giappone ed Europa, rappresenta un limite al potenziale di crescita dell economia statunitense. Pagina 1

2 Analisi dei mercati Nell area Euro il dato più evidente è stato il brusco rallentamento dell economia tedesca, con una contrazione della produzione industriale e degli ordini di fabbrica, accompagnata dal peggiore crollo delle esportazioni (-5,2%) dagli anni Novanta ad oggi. La coincidenza di rilevazioni negative su un singolo mese non è sufficiente, chiaramente, per trarre soluzioni definitive ed è difficile distinguere tra l impatto di fattori specifici e (più o meno) isolati, quali le tensioni dei mercati finanziari di agosto e il caso Volskwagen, e cause più strutturali. I timori (già espressi in passato) di un legame ancora decisivo dell economia tedesca, ed europea, con la dinamica delle esportazioni e, quindi, della domanda estera tornano, però, ad essere attuali, soprattutto alla luce dell atteso ulteriore rallentamento delle economia dei paesi in via di sviluppo, minando le prospettive di medio periodo della crescita europea. Segnali di continua debolezza giungono, infine, dall inflazione nonostante gli sforzi della Banca Centrale Europea, destinati, però, ad avere scarso impatto sulla pressione sui prezzi al consumo, se non accompagnati da adeguate misure di polita economica a supporto della crescita, soprattutto in un contesto di elevata disoccupazione e capacità produttiva non utilizzata. Relativamente ai paesi emergenti, invece, il quadro macroeconomico rimane debole: nonostante il dato marginalmente migliore delle aspettative relativo alla crescita nel terzo trimestre dell anno (accolto con grande positività e scarso scetticismo dagli investitori), l economia cinese appare destinata ad una fase di rallentamento nel medio periodo, anche se l impatto delle misure di stimolo degli ultimi mesi potrebbe essere temporaneamente positivo nel breve. Nonostante il parziale recupero e la relativa stabilizzazione del prezzo del petrolio, le prospettive di breve e medio periodo appaiono difficili e complessivamente negative anche per gli altri paesi, in parte per l impatto della minore crescita cinese ma anche per fattori puramente domestici, come in Brasile e Russia. Il nostro Outlook: Le prospettive sono sostanzialmente ancora positive, almeno nel breve periodo, a fronte di un quadro macroeconomico non negativo e, soprattutto, di un continuo supporto da parte di tutte le principali banche centrali, nella forma di ulteriori interventi espansivi nell area Euro, in Cina e, forse, in Giappone, e di un atteggiamento molto cauto e non restrittivo negli Stati Uniti. La Federal Reserve, in particolare, procederà molto probabilmente ad un primo rialzo dei tassi interesse a dicembre, accompagnato da una retorica relativamente accomodante e da una reazione moderatamente positiva dei mercati azionari. Più complesso lo scenario sul mercato obbligazionario, a fronte della sempre maggiore divergenza tra l atteggiamento delle diverse banche centrali, anche se un il risultato complessivo dovrebbe essere positivo, limitando eventuali pressioni al rialzo sui rendimenti, soprattutto nell area Euro. Maggiore incertezza, invece, sullo scenario di medio periodo, alla luce del relativo deterioramento della situazione economica globale e di un probabile rallentamento della crescita: i rischi principali risiedono, ovviamente, nella dinamica dell economia cinese (compreso l impatto delle possibili misure espansive) e del suo impatto sugli altri paesi emergenti e sul consolidamento della ripresa europea. Pagina 2

3 Analisi dei mercati Le scelte e la capacità di comunicazione delle diverse banche centrali, infine, continueranno ad essere fondamentali per la dinamica dei mercati finanziari nei prossimi mesi, con effetti potenzialmente positivi nel breve perdio ma rischio crescenti nel medio/lungo: la necessità di un supporto così prolungato, infatti, è comunque segno di una strutturale debolezza dell attuale fase positiva del ciclo economico, oltre ad indurre una sempre maggiore divergenza tra i valori di mercato dei diversi strumenti e le relative valutazioni. I nostri Fondi: Il mese di ottobre è stato positivo per tutti i fondi gestiti da Fondaco. In ambito obbligazionario, i mercati governativi internazionali hanno ottenuto performance migliori, beneficiando non solo della riduzione dei tassi d interesse ma anche della dinamica valutaria: il fondo Fondaco Euro Gov Beta si è apprezzato di circa l 1% nel mese, riportando il risultato da inizio anno positivo di circa il 2%; Il fondo governativo internazionale Fondaco World Gov Active Beta Non Euro è cresciuto di circa l 1,80%, ottenendo un rendimento da inizio anno prossimo al 2,70%, mentre il fondo governativo asiatico Fondaco Lux Asia Gov Active Beta è cresciuto di circa due punti percentuali e mezzo, riportando il rendimento da inizio anno positivo e di poco superiore al singolo punto percentuale. In ambito obbligazionario a breve termine, il fondo Fondaco Euro Cash è lievemente cresciuto nel mese di ottobre, ottenendo da inizio anno un risultato pari al mezzo punto percentuale. In ambito multi-asset, il fondo di fondi flessibile Fondaco Global Opportunities è cresciuto di un punto percentuale nelle ultime settimane, non recuperando però totalmente le perdite precedentemente subite e registrando un risultato da inizio anno ancora negativo di circa quaranta centesimi; anche il valore della quota del fondo di fondi Fondaco Multi-Asset Income è cresciuta di un punto percentuale, ottenendo da inizio anno un rendimento sostanzialmente nullo. Il Fondaco Select Opportunities, fondo di fondi hedge, al 30 agosto 2015 ha conseguito un rendimento positivo pari al 4,80%; dall avvio del fondo (luglio 2011) la performance è positiva e pari quasi al 35% a fronte di una volatilità del 4,5%. Pagina 3

4 Analisi dei mercati 125 Fondaco Euro Cash 170 Fondaco Euro Gov Beta ,73 0,48% 0,34% 0,14% 160,70 1,95% 3,59% 1,06% 130 Fondaco World Gov Active Beta 116 Fondaco Global Opportunities ott dic giu set ott dic giu set ,02 2,64% -2,19% 1,78% 111,74-0,42% -1,87% 1,01% Fondaco Lux Asia Gov Active Beta 123,00 118,00 113,00 108,00 103,00 98,00 Fondaco Multi-Asset Income 21-ott dic giu set ott dic giu set ,94 1,16% -4,39% 2,46% 106,49 0,04% -5,74% 1,01% Pagina 4

5 Appendice Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 22-ott EC BCE Annuncio tassi OTT 0,05% 0,05% 0,05% 14-ott EC Produzione industriale area Euro m/m AGO -0,5% -0,5% 1,9% 9-ott FR Produzione industriale m/m AGO 0,6% 1,6% -0,8% 7-ott GE Produzione industriale m/m AGO 0,2% -1,2% 0,7% 9-ott IT Produzione industriale m/m AGO -0,3% -0,5% 1,1% 8-ott GE Esportazioni m/m AGO -0,9% -5,2% 2,4% 6-ott GE Ordini di fabbrica AGO 0,5% -1,8% -1,4% 30-set GE Vendite al dettaglio m/m AGO 0,2% -0,4% 1,4% 5-ott EC Vendite al dettaglio m/m AGO 0,0% 0,0% 0,4% 30-set IT Disoccupazione AGO 12,0% 11,9% 12,0% 30-set EC Disoccupazione AGO 10,9% 11,0% 10,9% 24-set GE IFO Aspettative SET 101,4 103,3 102,2 16-ott EC CPI m/m SET 0,2% 0,2% 0,0% 16-ott EC CPI a/a SET -0,1% -0,1% 0,1% Le ultime rilevazioni macroeconomiche nell area Euro mostrano una dinamica meno positiva rispetto ai mesi scorsi, in particolare a causa del rallentamento tedesco, mentre permane un contesto di assenza di pressioni inflazionistiche; A livello aggregato, la produzione industriale è calata dello 0,5%, in linea con le attese: tuttavia, il quadro appare misto; il contributo decisamente negativo e contrario alle attese della Germania, e pure dell Italia, è stato parzialmente controbilanciato dal dato francese, che ha registrato una crescita dell 1,6%. Sul fronte della domanda, le vendite al dettaglio non sono cresciute rispetto a agosto, frenate in particolare dal contributo negativo della Germania, e la disoccupazione è leggermente cresciuta su base mensile, attestandosi all 11%. Le rilevazioni riguardo all economia tedesca sono state negative e influenzate da più fattori, come lo scandalo che ha coinvolto la casa automobilistica Volkswagen e l apprezzamento dell Euro: la domanda interna è stata negativa a settembre, con una riduzione delle vendite al dettaglio pari allo 0,4% su base mensile; il rafforzamento dell Euro ha penalizzato la domanda estera e le esportazioni, che sono cresciute diminuite del 5,2% a settembre, in misura decisamente superiore alle aspettative; sul fronte produttivo, gli ordini di fabbrica sono scesi (-1,8%), contrariamente alle attese, mentre la produzione industriale è scesa dell 1,2%. Tuttavia, e aspettative di crescita, misurate grazie all indice IFO, sono leggermente aumentate, riflettendo la fiducia riguardo alla dinamica di crescita dell economia tedesca. L economia italiana mostra deboli segnali di ripresa: il PIL relativo al secondo trimestre è cresciuto dello 0,3%, la produzione industriale è scesa rispetto a agosto (-0,5%), la disoccupazione si è ridotta all 11,9%. e la dinamica dell occupazione è stata influenzata dall attuazione della riforma del lavoro (jobs act), mentre le vendite al dettaglio si sono ridotte dello 0,3% a giugno, su base mensile. La BCE ha mantenuto i tassi al minimo storico e ma ha proseguito il programma di quantitative easing, con acquisti mensili superiori ai sessanta miliardi di Euro e, alla luce della dinamica dell inflazione e dell incertezza riguardo alla crescita economica, la Banca Centrale non esclude un taglio ulteriore dei tassi entro dicembre e l attuazione di ulteriori misure espansive. A settembre, l indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% su base mensile, mentre si è ridotto dello 0,1% su base annua. Pagina 5

6 Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 28-set US Reddito personale AGO 0,4% 0,3% 0,4% 14-ott US Vendite al dettaglio SET 0,2% 0,1% 0,2% 2 TRIM US Consumo personale SET 3,2% 3,6% 3,1% 2-ott US Variazione salari non agricoli SET 200k 142k 173k 2-ott US Disoccupazione SET 5,1% 5,1% 5,1% 2-ott US Ordini di fabbrica AGO -1,2% -1,7% 0,4% 24-set US Ordini di beni durevoli AGO -2,3% -2,0% 2,0% 15-ott US Indice dei prezzi al consumo m/m SET -0,2% -0,2% -0,1% 15-ott US CORE CPI m/m SET 0,1% 0,2% 0,1% 15-ott US Indice dei prezzi al consumo a/a SET -0,1% 0,0% 0,2% 15-ott US CORE CPI a/a SET 1,8% 1,9% 1,8% 16-ott US Produzione industriale SET -0,2% -0,2% -0,4% 25-set US PIL annualizzato t/t 2 TRIM 3,7% 3,9% 3,7% Il quadro economico statunitense rimane positivo: tuttavia, la volatilità osservata nell ultimo mese e alimentata dal rallentamento della crescita cinese ha influenzato la dinamica dell economia e potrebbe pesare sulle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Il PIL annualizzato relativo al secondo trimestre è stato positivo e superiore alle attese, rivisto a 3,9%. La dinamica dei consumi è stata positiva nel secondo trimestre dell anno(+3,6%), in misura superiore alle attese, coerentemente con l incremento del potere di acquisto (il reddito personale è cresciuto dello 0,3% rispetto a luglio);le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,1% a agosto; la fase di stabilizzazione del mercato del lavoro è proseguita, registrando però un numero di posti di lavoro creati a settembre inferiori alle attese, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto fermo rispetto al mese precedente; sul fronte produttivo, la dinamica è stata negativa: la produzione industriale è scesa dello 0,2% a settembre, terzo calo consecutivo; gli ordini di beni durevoli e gli ordini di fabbrica si sono ridotti rispettivamente dell 1,7% e del 2% su base mensile. Le prospettive dell economia reale continuano in ogni caso a essere positive, confermando le aspettative di una nuova accelerazione della crescita nel terzo trimestre; la dinamica delle decisioni della Federal Reserve sarà influenzato anche dagli sviluppi internazionali e, in particolare, dall impatto del rallentamento della Cina e dei mercati emergenti sull economia reale statunitense e sulla volatilità dei mercati finanziari. Osservando la dinamica dell inflazione, l indice dei prezzi al consumo a settembre è aumentato dello 0,2% su base mensile, ed è rimasto fermo su base annua; il dato core è cresciuto dello 0,2% rispetto a agosto, mentre è aumentato dell 1,9% su base annua. Pagina 6

7 Market Monitor Equity Indices DJ EuroStoxx S&P ,22% -1,62% 7,47% ,35% 0,12% 7,01% MSCI World (Euro) FTSE MIB ,87% -2,33% 6,88% ,96% 0,70% 6,21% Topix MSCI Emerging Mkt (Euro) ,77% -6,17% 7,59% 310-0,63% -11,13% 8,45% Le ultime settimane sono state positive per i mercati azionari, sostenuti da un ritorno della propensione al rischio da parte degli investitori: tutti i listini sono sui massimi del mese sulle attese che le banche centrali manterranno una politica monetaria accomodante più a lungo del previsto, pur rimanendo un incertezza di fondo che ne mantiene alta la volatilità. L indice Euro Stoxx ha guadagnato oltre sette punti percentuali nel corso del mese di ottobre, portando il risultato da inizio anno prossimo al 9%. Stessa dinamica è osservabile sull indice domestico, ottenendo da inizio anno un rendimento prossimo al 19%. L indice statunitense S&P 500 ha guadagnato circa sette punti percentuali nel mese, riportando il risultato da inizio anno in territorio positivo, di poco superiore al singolo punto percentuale. Settimane positive anche per i listini azionari dei paesi emergenti: l indice MSCI Emerging Markets Equity ha guadagnato oltre otto punti percentuali, rimanendo tuttavia ancora negativo il risultato Pagina 7

8 da inizio anno. Dinamica simile anche per la Borsa di Tokio che ha guadagnato oltre sette punti percentuali nelle ultime settimane, con risultati da inizio anno prossimi al 10%. Market Monitor Fixed Income Indices 235 Citigroup EGBI 600 Citigroup WGBI ,25% 3,64% 1,06% 562 6,49% 2,16% 0,63% 200 Citigroup AGBI 270 JP Morgan GBI-EM , ,91% -1,63% 4,29% 230-3,32% -6,41% 4,81% La dinamica dei mercati obbligazionari è stata positiva nelle ultime settimane, sostenuta dal prevalere di una linea comune tra le banche centrali, improntata ad una maggiore cautela nella lettura dello scenario macroeconomico e promuovendo un approccio cauto e accomodante; l incertezza riguardo le prossime mosse del FOMC rimane alta mentre la BCE in occasione del meeting di ottobre ha segnalato una concreta possibilità di un potenziamento delle misure espansive in atto. L indice rappresentativo dell area Euro ha guadagnato circa un punto percentuale nel mese di ottobre; i risultati da inizio anno rimangono però contenuti e pari al 2% circa. Stessa dinamica per l indice governativo internazionale, con risultati però più significativi da inizio anno, superiori al 5,5%, favorito, in particolare, dalla dinamica valutaria. Recupera anche il debito dei paesi emergenti, dopo la forte correzione dei mesi di agosto e settembre: sia l indice generale sia quello asiatico sono cresciuti di oltre quattro punti percentuali, grazie ad un buon recupero da parte delle principali divise; tuttavia, i risultati da inizio anno confermano ancora una divergenza tra aree geografiche, con una performance relativa superiore del mercato asiatico rispetto al resto dei paesi in via di sviluppo, ottenendo un rendimento positivo prossimo al 6% contro una perdita di oltre il 3% dell indice emergente globale. Pagina 8

9 Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) BarCap Euro Inflation Linked Bond 228 0,30% 0,38% 0,47% 206 1,83% 1,84% 1,93% BarCap US Inflation Linked Bond (USD) DJUBS Commodities 281-0,34% -0,47% 0,76% ,46% -14,12% % WTI Crude Oil Golds 45,4-15,49% -24,15% -% ,59% -0,54% 4,57% Nel corso delle ultime settimane la dinamica dei titoli indicizzati all inflazione è stata particolarmente positiva per l area Euro mentre positiva ma più contenuta per gli Stati Uniti: l indice europeo è cresciuto di quasi due punti percentuali mentre quello US di circa ottanta centesimi, mostrando inoltre una relativa maggior debolezza da inizio anno. Il mercato delle commodities non è stato interessato da particolari movimenti nelle ultime settimane: il prezzo del petrolio, dopo aver sforato la soglia dei 51 dollari ad inizio mese ha nuovamente corretto riportandosi intorno ai 45 dollari al barile; anche l indice generale, dopo essersi apprezzato nella prima parte del mese, è tornato sui livelli precedenti. Ancora positiva è stata la dinamica dell oro nelle ultime settimane (+5%), riducendo le perdite ma rimanendo ancora in territorio negativo da inizio anno. Pagina 9

10 Market Monitor German Interest Rates 0,45 GE 1YR 0,45 GE 2YRS 0,30 0, ,30-0,30-0,45-0,45-0,33-0,27% -0,09% -0,06% -0,32-0,22% -0,09% -0,06% GE 5YRS GE 10YRS 2,00 1,60 0, ,10-0,12% -0,17% -0,09% 0,50-0,05% -0,27% -0,09% GE 30YRS 2,80 2,40 2,00 1,60 Price Variation 22-ott dic giu set-15 1,26-0,13% -0,31% -0,07% Il livello dei tassi d interesse tedeschi è ulteriormente diminuito su tutte le scadenze, con movimenti leggermente più lievi sulle scadenze a più breve rispetto a quelle a medio lungo termine, determinando un movimento di flattening della curva: i tassi sulle scadenze a uno e due anni sono negativi di circa trenta centesimi ed il tasso a cinque anni è diventato nuovamente negativo di dieci centesimi. Il decennale, dopo aver sfiorato la soglia dell 1% nei primi giorni di giugno è tornato ad offrire un rendimento pari a cinquanta centesimi, tornando sui livelli di aprile. Pagina 10

11 Market Monitor Italian Interest Rates 0,60 - IT 1YR 1,40 0,60 - IT 2YRS -0,03-0,32% -0,17% -0,07% -0,01-0,54% -0,45% -0,14% 2,70 2,20 1,70 0,70 IT 5YRS 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 IT 10YRS 0,49-0,47% -0,76% -0,27% 1,45-0,44% -0,88% -0,28% IT 30YRS 4,80 4,30 3,80 3,30 2,80 2,30 1,80 Price Variation 22-ott dic giu set-15 2,57-0,66% -0,72% -0,27% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato italiani è complessivamente diminuito su tutte le scadenze, con movimenti importanti sulle scadenze superiori ai cinque anni, determinando un evidente flattening della curva: i titoli con scadenza inferiore a due anni sono diventati negativi, rimanendo appena sotto lo zero mentre i tassi a cinque, dieci e trent anni hanno subito una riduzione di circa trenta centesimi, rimanendo sotto la soglia rispettivamente dello 0,50%, 1,50% e 2,60%. Pagina 11

12 Market Monitor US Interest Rates 0,50 0,45 0,35 0,30 0,25 0,10 0,05 US 1YR 0,90 0,70 0,60 0,50 0,30 US 2YRS 0,21 % -0,05% -0,10% 0,60-0,06% -0,04% -0,03% 2,00 1,80 1,60 1,40 US 5YRS 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 1,75 1,50 US 10YRS 1,35-0,30% -0,30% -0,01% 2,03-0,14% -0,33% -0,01% 4,00 3,75 3,50 3,25 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 US 30YRS Price Variation 22-ott dic giu set-15 2,86 0,11% -0,26% 0,01% Nel mese di ottobre i tassi d interesse dei titoli di Stato statunitensi sono diminuiti per i titoli con scadenza inferiore all anno, mentre sono rimasti pressoché invariati su tutte le altre scadenze, dopo essere diminuiti di circa dieci centesimi negli ultimi giorni di settembre: il tasso a due anni offre sessanta centesimi, il decennale offre un rendimento intorno al 2% mentre il trentennale rimane sotto la soglia del 3%. Pagina 12

13 Market Monitor UK Interest Rates 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,05 UK 1YR 1,05 0,95 0,85 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,25 0,05 UK 2YRS 0,49 0,22% -0,01% -0,01% 0,53 0,08% -0,04% -0,04% 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 5YRS 3,10 2,90 2,70 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 1,30 UK 10YRS 1,14-0,03% -0,37% -0,05% 1,80 0,04% -0,23% 0,04% 3,80 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 2,20 2,00 UK 30YRS Price Variation 22-ott dic giu set-15 2,56 0,05% -0,16% 0,09% Nelle ultime settimane i tassi d interesse dei titoli di Stato del Regno Unito sono rimasti pressoché invariati sulle scadenze a breve-medio termine mentre sono leggermente incrementati sui titoli con rendimenti superiori ai dieci anni: i tassi ad uno e due anni offrono un rendimento prossimo al mezzo punto percentuale, mentre il decennale è tornato sotto la soglia del 2%. Pagina 13

14 Market Monitor Japanese Interest Rates 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02-0,02-0,04 JPY 1YR 0,10 0,05-0,05 JPY 2YRS 0,01 0,02% % -0,01% 0,01 0,03% % -0,01% 0,30 0,25 0,10 0,05 JPY 5YRS 0,90 0,65 JPY 10YRS 0,06 0,03% -0,07% -0,01% 0,31-0,02% -0,16% -0,05% JPY 30YRS 1,75 1,60 1,45 1,30 1,15 Price Variation 22-ott dic giu set-15 1,35 0,11% -0,09% -0,05% I tassi d interesse dei titoli di Stato giapponesi sono rimasti stabili sulle scadenze a breve mentre si sono ridotti lievemente sul segmento medio-lungo della curva: i tassi ad uno e due anni offrono un centesimo mentre il tasso a dieci anni offre un rendimento prossimo a trenta centesimi. Pagina 14

15 Market Monitor Euro vs Currencies 1,45 1,40 1,35 1,30 1,25 1,15 1,10 1,05 USD 0,85 0,83 0,81 0,79 0,77 0,75 0,73 0,71 0,69 GBP 1,114-7,96% -0,14% -% 0,724-6,79% 2,06% -2,04% 1,25 1,15 1,10 1,05 0,95 CHF JPY 1,081-10,09% 3,67% -0,81% 134,370-7,34% -1,34% 0,42% La volatilità continua ad essere protagonista sul fronte valutario: nelle prime settimane di ottobre l Euro si è apprezzato nei confronti delle principali valute, sia dei paesi sviluppati sia dei paesi emergenti, per poi subire un forte deprezzamento in seguito al discorso di Draghi, il quale ha aperto le porte ad una possibile estensione del programma di acquisto di titoli, mettendo i mercati in allerta per la riunione di dicembre, ed in seguito al taglio dei tassi da parte della People s Bank of China. Il tasso di cambio Euro-dollaro statunitense è rapidamente scivolato sotto l 1,11 dopo aver sfiorato l 1,15 a metà mese. Una dinamica analoga si è osservato anche nei confronti della Sterlina britannica e dello Yen, seppur con una sensibilità differente. Da inizio anno, l Euro si è deprezzato violentemente nei confronti delle principali valute, con movimenti prossimi all 8% verso USD e al 7% verso YPY e GBP. Pagina 15

16 Market Monitor Money Market 0,35 0,30 0,25 0,10 0,05-0,05 Euribor 3 Month 0,70 0,60 0,50 0,30 0,10-0,10 - EONIA -0,05-0,13% -0,04% -0,01% -0,14-0,28% -0,08% -0,01% Future Euribor 3M Dicembre 2015 Future Euribor 3M Marzo ,95 0,65 0,50 0,35 0,05-0,10 0,90 0,70 0,50 0,30 0,10-0,10-0,11-0,16% -0,12% -0,06% -0,13-0,19% -% -0,07% Il Presidente della BCE nel corso della riunione di ottobre ha mantenuto i tassi invariati, confermando il tasso di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05% ed il tasso di interesse sui depositi detenuti dalla banche presso la BCE negativo e pari a -%, ma il messaggio del discorso è stato più accomodante di quanto atteso, annunciando che sarà necessaria una revisione delle misure di politica monetaria in occasione della prossima riunione di dicembre, senza inoltre escludere la possibilità di tagliare ulteriormente il tasso sui depositi, rimanendo tuttavia la decisione dipendente dall evoluzione dei rischi per lo scenario. Il tasso Euribor a tre mesi è sceso di un centesimo rispetto allo scorso mese, negativo di cinque centesimi, così come anche il tasso EONIA, offrendo un tasso negativo di quattordici centesimi. I livelli a termine dei contratti futures sulle scadenze di dicembre 2015 e marzo 2016 sono diminuiti di oltre cinque centesimi, offrendo rendimenti negativi superiori ai di dieci centesimi in valore assoluto. Pagina 16

17 Il presente documento è stato redatto da Fondaco SGR S.p.A. per i propri clienti istituzionali ( operatori qualificati ai sensi dell art. 31 del Regolamento Intermediari della Consob). Esso è distribuito dal giorno 26/10/2015. Le informazioni e le opinioni contenute in questo documento si basano su fonti ritenute attendibili, ma l esattezza e la completezza delle stesse non è garantita da Fondaco SGR. Il documento è fornito a solo scopo informativo: esso non costituisce proposta contrattuale, offerta o sollecitazione all acquisto e/o vendita di strumenti finanziari o, in genere, all investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti. Fondaco SGR non fornisce alcuna garanzia di raggiungimento di qualunque previsione e/o stima contenuto nel documento stesso. Le informazioni o le opinioni ivi contenute possono variare senza alcun conseguente obbligo di comunicazione in capo a Fondaco SGR. Pertanto, né Fondaco SGR, né i suoi amministratori, dipendenti e collaboratori, possono essere ritenuti responsabili (per colpa o altro) per danni derivanti dall utilizzo o dal contenuto del presente documento. E vietata la riproduzione e/o la ridistribuzione, in tutto o in parte, direttamente o indirettamente, del presente documento, non espressamente autorizzata. Pagina 17

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