BOZZA. Lezione n. 7. Il metodo dell equilibrio: esempio #1 I vincoli ausiliari
|
|
- Raffaela Piva
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 eione n. 7 Il metodo dell euilibrio: esempio #1 I vincoli ausiliari Nel corso della presente leione, attraverso l ausilio di un esempio, si introdurranno i concetti ondamentali legati al metodo di soluione di una struttura iperstatica nell ottica del metodo dell euilibrio. e caratteristiche del metodo che verranno delineate sono comunue del tutto generali, e possono essere utiliate anche nel caso di sistemi iperstatici diversi da uello esaminato. a struttura analiata è riportata nella igura seguente. Si tratta di una trave inlessa, a due campate, che può essere deinita come una travatura composta da due aste ( e ) e tre nodi (, e ). In generale verranno deiniti come nodi le seioni di una travatura in cui: - conluiscono più aste; - sono presenti dei vincoli. e due circostane si possono, evidentemente, presentare anche contemporaneamente, essendo inatti possibile che una stessa seione, per uanto sede di un vincolo, rappresenti anche la conluena di più aste. Per asta (rierendoci uindi a sistemi composti da tratti rettilinei) si intenderà un tratto di struttura in cui i vincoli siano presenti soltanto alle estremità. Inoltre, ualunue tratto tra due nodi, verrà identiicato come asta. Ogni singola asta è uindi rappresentata da un tratto rettilineo, vincolato soltanto alle estremità, soggetto ad una condiione di carico ualunue. a procedura di soluione nell ambito del metodo dell euilibrio consiste in tre asi, che verranno illustrate nel seguito, costituite da: - identiicaione dei movimenti indipendenti - ase I: soluione della struttura con movimenti indipendenti bloccati - ase II: soluione della struttura con movimenti indipendenti consentiti ed aioni soltanto nei nodi OZZ Identiicaione dei movimenti indipendenti a prima operaione che occorre eettuare consiste nell identiicaione degli spostamenti dei nodi che è necessario conoscere per avere inormaioni complete circa la deormata della struttura. Tali spostamenti verranno deiniti come movimenti indipendenti, e giocano un ruolo ondamentale nel metodo dell euilibrio, in uanto essi rappresenteranno le incognite del problema che ci accingeremo a deinire e risolvere. Il termine spostamenti è da intendersi in senso generaliato, ossia verranno compresi nel termine sia spostamenti che rotaioni. Questa ase è in ualche modo euivalente alla scelta della struttura principale nella soluione di una travatura iperstatica attraverso il metodo della congruena, dove si identiicavano le sollecitaioni (incognite) in una struttura ottenuta da uella di partena, resa isostatica attraverso l eliminaione di un numero opportuno di vincoli. Il modo di procedere consiste uindi nell identiicaione di uei valori degli spostamenti dei nodi della struttura che non sono deiniti a priori dalle condiioni vincolari. Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni Revisione 9/10/01
2 eione n. 7 pag. VII. Nel caso in esame, trattandosi di una struttura costituita da tre nodi, dovranno, in generale, essere deiniti i valori dei seguenti nove spostamenti: nodo : w v ϕ nodo : w v ϕ nodo : w v ϕ dove con i termini w, v e ϕ si sono indicati rispettivamente gli spostamenti oriontali, uelli verticali e le rotaioni. Di tali nove grandee, sette risultano deinite a priori dalla presena di vincoli che impediscono uno o più gradi di libertà del sistema. In particolare, i due incastri in e bloccano tutti e tre gli spostamenti relativi a tali seioni, mentre l appoggio semplice in impedisce lo spostamento verticale v. Di conseguena, il numero degli spostamenti che occorre conoscere per disegnare la deormata della struttura si riduce a due, ossia il valore dello spostamento oriontale in (w ) e della rotaione nella stessa seione (ϕ ). nodo : wx vx ϕx nodo : w vx ϕ nodo : wx vx ϕx Quindi, ualunue sia il carico applicato sulla struttura in esame, si dovranno determinare i valori di tali spostamenti per deinire univocamente la deormata della struttura. Nell ottica del procedimento della linea elastica, la conoscena della deormata consentirà poi di risalire a tutte le caratteristiche di deormaione e di sollecitaione all interno della struttura, attraverso semplici operaioni di derivaione. lla luce della deiniione oerta in precedena, aermeremo dunue che la struttura in esame presenta, in generale, due movimenti indipendenti. analisi del tipo di carico presente nella struttura, l introduione di alcune ipotesi sempliicative (uale, ad esempio, l ipotesi di trascurabilità della deormabilità per soro normale), la presena di eventuali simmetrie strutturali (e di carico), consentono spesso di ridurre il numero dei movimenti che la semplice osservaione del grado di vincolo individuerebbe come indipendenti. Nel caso in esame, ad esempio, l assena di carico in direione dell asse della trave permette di aermare l assena di soro normale lungo la travatura e la conseguente assena di reaioni vincolari in direione oriontale. a travatura, di conseguena, non si deorma in direione del suo asse, per cui lo spostamento w, a priori incognito, assume un valore nullo. Tale consideraione consente di aermare che tale struttura può essere studiata acendo ricorso ad un solo movimento indipendente, la rotaione ϕ della seione in. E da porre attenione al atto che la struttura può essere studiata sruttando tale osservaione, ma in generale non sarebbe necessario: se venisse risolta impostando il problema con due movimenti indipendenti, si ricaverebbe alla ine che w 0, a riprova dell assunione che, in uesto momento, viene atta a priori. e osservaioni precedenti ci consentono uindi di aermare che lo stato di deormaione/sollecitaione nella struttura sarebbe completamente noto una volta che osse stato determinato il valore di ϕ. E semplice rendersi conto della validità di tale aermaione osservando che, suddividendo la struttura nelle aste che la compongono e immaginando di conoscer il valore di ϕ, sarebbe possibile procedere all integraione della linea elastica delle singole aste. Il momento lettente riportato nelle igure rappresenta il valore (incognito) dell unica caratteristica di sollecitaione che i due tratti si scambiano attraverso la seione in. OZZ Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
3 eione n. 7 pag. VII.3 ϕ ϕ ( ) 0 ( ) 0 v 1 v 1 ( IV EJ v ) v 1 ( ) 0 v 1 ( ) φ( ) 1 φ OZZ ( IV EJ v ) 0 ( ) 0 ( ) φ( ) v v φ ( ) 0 ( ) 0 v v Nota: nella convenione adottata nella linea elastica, le rotaioni sono positive se antiorarie e due euaioni diereniali sono integrabili in uanto, in entrambi i casi, sono deinite 4 condiioni al contorno. Una volta ricavate le espressioni per le linee elastiche delle due travi v 1 () e v (), si può risalire ai diagrammi delle caratteristiche di sollecitaione mediante le usuali operaioni di derivaione. In particolare, il valore del momento lettente (incognito) potrà essere ricavato attraverso una delle due espressioni seguenti EJ v 1 EJ v ( ) ( 0) E uindi possibile impostare la soluione della struttura cercando di ricavare il valore della rotaione ϕ. E opportuno notare che la struttura (5 volte iperstatica) può uindi essere risolta impostando un problema con una sola incognita, aniché 5 (o tre, se si srutta la circostana che sulla trave non è presente soro normale) come sarebbe stato necessario utiliando il metodo della congruena. Fase I: struttura con movimenti indipendenti bloccati In una prima ase, si studia la struttura in cui vengano impediti tutti i movimenti assunti come indipendenti. Sruttando la deiniione di vincolo (che rappresenta un meccanismo atto ad impedire lo spostamento, nella direione eicace del vincolo, in una seione della struttura), si può supporre di impedire i movimenti indipendenti attraverso l introduione di un numero opportuno di vincoli in aggiunta a uelli già presenti nella struttura. Tali vincoli prendono il nome di vincoli ausiliari e servono soltanto ad evideniare il atto che alcuni movimenti, iniialmente consentiti alla struttura, vengono temporaneamente impediti. Tali vincoli sono tanti uanti sono i movimenti indipendenti del problema che si sta studiando. Il vincolo che, nel caso in esame, occorre inserire è un vincolo che impedisca la rotaione in. Tale vincolo si deinisce come morsetto e si rappresenta con un uadratino in corrispondena della seione della uale si vuole impedire la rotaione. Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
4 eione n. 7 pag. VII.4 a presena di tale vincolo, alle luce delle precedenti osservaioni, introduce di atto un incastro nella seione in, che era già impedita di traslare sia oriontalmente che verticalmente. E uindi possibile arontare lo studio di tale struttura suddividendolo nei due casi riportati in igura, corrispondenti alle due aste e. V V a seconda trave è ovviamente scarica; nella prima occorre identiicare i valori delle reaioni vincolari, che il semplice utilio delle relaioni di euilibrio non permette di valutare in uanto siamo in presena di una struttura iperstatica. oncentrando l attenione sul solo tratto, è possibile comunue sruttare la simmetria della struttura e del carico per aermare che: - le due reaioni V e V sono uguali tra loro e, per euilibrio, valgono /; - le due reaioni e hanno la stessa intensità e sono opposte tra loro (come riportato in igura); il loro valore rappresenta, operando secondo il metodo della congruena, il valore dell incognita iperstatica, che verrà uindi indicato con X. i siamo uindi ricondotti, nell ottica del metodo della congruena, alla soluione della trave riportata in igura, che può, a sua volta, essere scomposta nei due casi rappresentati, nei uali si è riportata anche la deormata ualitativa. / ϕ () X / OZZ ϕ () / + a congruena con il sistema di partena richiede che ( ) + φ ( X) 0 φ φ X V X / ϕ (X) ϕ (X) Data la simmetria dei due sistemi, imporre un valore nullo della rotaione in comporta anche l annullamento della rotaione in. Il valore di ϕ (X) può essere direttamente ricavato in uanto si tratta di una trave appoggiata con carico simmetrico. ome già notato, le due reaioni vincolari V e V sono nulle, la trave è V X Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
5 eione n. 7 pag. VII.5 soggetta ad un momento lettente costante (e uindi si deormerà con curvatura costante, atteggiandosi uindi secondo un arco di cerchio), e la rotaione vale X X φ ( X) R EJ Il valore di ϕ () può invece essere calcolato acendo ancora ricorso al PV, utiliando come sistema di spostamenti e deormaioni (reale) il primo dei due sistemi, e come sistema di ore e sollecitaioni (virtuale) un sistema come uello riportato in igura. / ϕ () ϕ () / Sistema reale di spostamenti e deormaioni (S.S.D.) 1* V OZZ V Sistema virtuale di ore e sollecitaioni (S.F.S.*) Data la simmetria del problema è possibile anche operare in maniera diversa. E inatti possibile assumere come sistema virtuale di ore e sollecitaioni, data l arbitrarietà della scelta, un sistema analogo al secondo in cui si ponga X1: / ϕ () max /8 ϕ () / () *() 1 * Sistema reale di spostamenti e deormaioni (S.S.D.) 1* * 1* Sistema virtuale di ore e sollecitaioni (S.F.S.*) a valutaione del lavoro esterno ornisce in uesto caso: * 1 φ ( ) 1 φ( ) φ ( ) e + dove si è sruttata la simmetria (per cui i due valori delle rotaioni sono uguali tra loro). Il termine di lavoro interno assume invece il valore: * 1 i ( 1* ) d EJ 4 EJ 6 EJ 1 EJ 0 Uguagliando i due termini si ottiene: Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
6 eione n. 7 pag. VII.6 φ ( ) 3 4 EJ euaione di congruena ornisce uindi: 3 X 0 φ ( ) + φ ( X) + 0 X 4 EJ EJ 1 che rappresenta la soluione della travatura iperstatica (*). Ricapitolando, si ha uindi il risultato riportato in igura /1 / /1 /1 Data la simmetria del diagramma, si ha che il valore massimo del momento è in corrispondena della meeria della trave e vale () + 1 (*) /4 OZZ /1 / max a trave può essere risolta seguendo una via leggermente diversa, sempre nell ottica del metodo della congruena. Per simmetria, la rotaione del punto di meo della trave (H) deve essere nulla. Sruttando le relaioni già richiamate nel caso della trave inlessa si ha che dφ() () () () dφ() () k, k d EJ d EJ Per integraione si ottiene () () () ξ () ξ φ φ 0 + dξ dξ EJ EJ 0 0 in cui si è sruttato il atto che ϕ(0)0 (ossia che la rotaione in è nulla). euaione del momento lettente ornisce ξ X / H X ξ () ξ X + ξ / ottenendo ( ) () φ H φ ξ dξ 1 EJ EJ 0 da cui X- /1. Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni / / + + ξ 1 3 X X ξ dξ... EJ OZZ SOGGETT REVISIONE
7 eione n. 7 pag. VII.7 Osservaione: è importante sottolineare che il diagramma del momento lettente è ottenuto dalla somma del diagramma della trave semplicemente appoggiata con carico uniorme (andamento parabolico con momento nullo alle estremità e momento massimo pari a /8 in meeria) e del diagramma della trave soggetta ad un momento lettente uniorme di intensità pari a /1. a loro somma è evidentemente ancora rappresentata da una parabola uguale a uella della trave sottoposta a carico uniorme, traslata verso l alto di una uantità pari a /1: risulta chiaro allora che la somma dei valori assoluti dei momenti di incastro e del momento in meeria debba ancora valere /8 min + max /1 /1 /4 /1 /1 max /8 + /1 /1 Una volta risolto il tratto, è possibile rappresentare la soluione della trave completa in uella che è stata deinita come ase I, ottenendo i risultati riportati in igura in termini di reaioni vincolari, diagrammi del taglio, diagramma del momento e deormata; tali diagrammi sono stati ricavati aiancando uelli del tratto con uelli del tratto (in uesto caso scarico). Il momento lettente disegnato in tratteggio in corrispondena del vincolo ausiliario in rappresenta la reaione che tale vincolo esercita per mantenere nulla la rotaione in, ed è oerto dalla somma delle reaioni vincolari in nei due tratti considerati. /1 OZZ / / /1 ase I: diagrammi inali /4 / /1 / /1 T /1 Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
8 eione n. 7 pag. VII.8 Fase II: struttura con movimenti indipendenti consentiti ed aioni soltanto nei nodi a seconda ase nella soluione della struttura consiste nella rimoione dei vincoli ausiliari posti in ase I e nella determinaione dei valori eettivi dei movimenti indipendenti. obiettivo è uello di deinire una struttura che consenta, per somma con la ase I, di ritrovare la struttura di partena. In altre parole, occorre costruire una struttura per cui le due strutture in ase I e ase II orniscano, sommando gli eetti, la soluione della trave iniiale. on rierimento all esempio che stiamo studiando, è evidente che la ase II è rappresentata da una trave con gli stessi vincoli di uella di partena (uindi in cui sia consentita la rotaione ϕ ), gravata della reaione, cambiata di segno, del vincolo ausiliario posto in ase I. Tale operaione è inatti euivalente alla rimoione del morsetto in inserito in ase I. struttura di partena ase I ase II ϕ? ϕ? + OZZ /1 /1 Questo modo di operare presenta il vantaggio che, in ase II, le aioni applicate sulla struttura sono in corrispondena soltanto dei movimenti indipendenti, e sono ad essi correlative. osì acendo, è agevole risolvere la struttura in uesta ase acendo ricorso soltanto ai concetti di rigidea e di coeicienti di trasmissione. a struttura della ase II può inatti essere risolta suddividendola iniialmente nei singoli tratti e che la compongono, ricavando le aioni necessarie a ar ruotare della uantità (per il momento ancora incognita) ϕ : Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
9 eione n. 7 pag. VII.9 t R ϕ ϕ trave incastro-appoggio: rigidea alla rotaione in : K 4R coeiciente di trasmissione: t+1/ 4R ϕ 4R ϕ OZZ ϕ t R ϕ trave incastro-appoggio: rigidea alla rotaione in : K 4R coeiciente di trasmissione: t+1/ on il doppio indice per le rigidee ed i momenti si intende evideniare la seione alla uale tali grandee si rieriscono (primo indice) ed il tratto al uale sono relative (entrambi gli indici). d esempio, rappresenta il momento applicato in e relativo al tratto. Il valore della rotaione in può essere ricavato imponendo la condiioni di euilibrio tra i due tratti in cui la trave è stata suddivisa e la struttura in ase II. Occorre inatti che, per euilibrio, + 1 essendo /1 il valore del momento applicato in. Si ottiene uindi, sostituendo le relaioni che legano il valore del momento a uello delle rotaioni, 3 1 4R φ + 4R φ 8R φ φ 1 1 8R 1 96 R 96 EJ Il valore ricavato rappresenta il risultato cercato: l imposiione della condiione di euilibrio in ase II ha uindi consentito la determinaione del valore dell incognita del problema. uesto punto, sostituendo il valore ottenuto nelle relaioni precedenti, si ottiene la soluione della struttura in ase II R ( /96R) /48 4R ( 4R ( /96R) R ( /96R) /96R) /4 /48 /4 ϕ ϕ /96R /96R /48 /16 /4 /16 /16 /4 /48 /16 nalogamente a uanto atto in precedena, la soluione dell intera struttura in ase II si ottiene combinando i risultati dei singoli tratti, ottenendo i graici riportati in igura in termini di reaioni vincolari, diagrammi del taglio, diagramma del momento e deormata. Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
10 eione n. 7 pag. VII.10 /48 ase II: diagrammi inali /1 /48 /16 /48 /16 /1 ϕ /96R /4 /4 OZZ /16 omposiione delle due asi a struttura è a uesto punto risolta. a combinaione ( somma ) della ase I con la ase II permette di ricavare ualunue grandea di interesse nella trave. Nella igura seguente sono riportati i diagrammi in termini reaioni vincolari, diagramma del taglio, diagramma del momento e deormata. Si noti che la discontinuità presente nel diagramma dei momenti in ase II in corrispondena di si annulla componendo le due asi, come del resto era logico attendersi osservando che, in assena di momenti lettenti applicati, il diagramma dei momenti deve essere continuo in. Inoltre, il valore della rotaione in assume esattamente il valore ricavato in ase II, essendo il valore di pari a ero nella ase I. In altre parole, la deormata della struttura segue, nel suo complesso e relativamente agli spostamenti dei nodi, i valori ricavati nella sola ase II. Nei singoli tratti è ovviamente possibile scrivere in orma estesa le euaioni del taglio e del momento lettente. titolo di esempio, nel tratto, scegliendo un ascissa con origine in, si può scrivere: 9 T(), 5 9 () Il valore massimo del momento nel tratto coincide con l ascissa di taglio nullo, e uindi: 9 9 T ( ) 0 max ( ) /48 T Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
11 eione n. 7 pag. VII.11 5 /48 diagrammi inali /48 9/16 5 /48 9/16 /16 8/16 7/16 /4 OZZ ϕ /96R /16 /48 T Gianni artoli ppunti di Tecnica delle ostruioni OZZ SOGGETT REVISIONE
BOZZA. Lezione n. 8. Il metodo dell equilibrio: esempio #2 Scelta dei movimenti indipendenti I coefficienti di ripartizione
ezione n. 8 Il metodo dell equilibrio: esempio #2 Scelta dei movimenti indipendenti I coeicienti di ripartizione In questa lezione, sempre utilizzando un esempio, si discuterà della scelta dei movimenti
DettagliBOZZA. Utilizzando il principio di identità, si può risolvere la struttura riportata in figura. q
eione n. Richiami del metodo della congruena Utiliaione del principio di identità rascurabilità della deformabilità per sforo normale Utiliando il principio di identità, si può risolvere la uttura riportata
DettagliBOZZA. Lezione n. 6. Rigidezze e coefficienti di trasmissione
ezione n. 6 Rigidezze e coefficienti di trasmissione ffinché si possa utilizzare efficacemente il metodo dell equilibrio nella soluzione di travature iperstatiche, occorre ricavare, per le varie membrature,
DettagliBOZZA. Lezione n. 11. Il metodo dell equilibrio Esempi di sistemi riconducibili ad un solo movimento indipendente
ezione n. 11 Il metodo dell euilibrio Esempi di sistemi riconducibili ad un solo movimento indipendente Nell ottica della semplificazione della soluzione di una travatura iperstatica seguendo il metodo
DettagliBOZZA. Caratteristiche di Sollecitazione T(z) taglio in direzione Y
ezione n. 4 Richiami sulla linea elastica di una struttura a deormata di una struttura Per deormata della struttura si intende la conigurazione che la struttura stessa assume a seguito dell applicazione
DettagliBOZZA. Lezione n. 10. Il metodo dell equilibrio: esempio #4 La rigidezza alla traslazione
ezione n. 10 Il metodo dell equilibrio: esempio #4 a rigidezza alla traslazione E opportuno estendere lo studio effettuato fino a questo punto anche al caso di strutture in cui siano possibili spostamenti
DettagliBOZZA F B C D L/2 L/2 L/2 L/2. Indicando i movimenti indipendenti come componenti di un vettore, si può porre
ezione n. 9 Il metodo dell equilibrio: esempio #3 a matrice di rigidezza a caratterizzazione generale del metodo dell equilibrio per la soluzione di sistemi strutturali iperstatici richiede la definizione
DettagliBOZZA. Lezione n. 5. Richiami del metodo di congruenza Introduzione al metodo dell equilibrio
ezione n. 5 Richiami del metodo di congruenza Introduzione al metodo dell euilibrio Nella soluzione di una trave iperstatica (cioè staticamente indeterminata o geometricamente iperdeterminata) si può pensare
DettagliBOZZA. Lezione n. 1. Richiami del metodo della congruenza Trascurabilità della deformabilità per taglio A L
ezione n. Richiami del metodo della congruenza Trascurabilità della deformabilità per taglio Nella pratica corrente, molte degli schemi utturali utilizzati sono rappresentati da travature iperstatiche,
Dettagli6. Esercizi di riepilogo
6. Esercii di riepilogo I casi notevoli e gli esempi studiati nei paragrafi precedenti hanno messo in evidena che i diagrammi delle aioni interne, pur essendo diversi caso per caso, seguono alcune regole
DettagliRelazione fra tensione e angolo di scorrimento (legge di Hooke): τ = Gγ (G = modulo di elasticità tangenziale)
In genere il progettista di una struttura non è chiamato solo a verificare che le tensioni ideali siano al di sotto della tensione ammissibile ma anche che gli spostamenti provocati dai carichi siano compatibili
DettagliComplementi 11 - Le travature reticolari iperstatiche
Complementi 11 - Le travature reticolari iperstatiche [Ultimarevisione: revisione:1 1febbraio febbraio009] In questa leione si prosegue lo studio delle travature reticolari, affrontando il caso delle travature
DettagliSoluzione dei compiti del Corso di Tecnica delle Costruzioni
Corso di Laurea CEA Indirizzi Ambiente ed Infrastrutture Soluzione dei compiti del Corso di Tecnica delle Costruzioni Maurizio Orlando Lorenzo R. Piscitelli Versione 1.0 aggiornamento 15 GENNAIO 2017 Pagina
Dettaglie6- Verifica del ritto all instabilità di presso flessione e torsione Normativa italiana NTC DM 2008 Supplemento ordinario n 27-2 febbraio 2009
Cilc per tutti gli appunti (AUTOAZIONE TRATTAENTI TERICI ACCIAIO SCIENZA delle COSTRUZIONI ) e-mail per suggerimenti Clic qui PRIA PAGINA APPUNTI ACCIAIO e6- Veriica del ritto all instabilità di presso
DettagliLinea elastica, scalata per la rappresentazione grafica
Esercizio N.1 a trave a mensola ha sezione trasversale costante e porta un carico F nella sua estremità libera. Determinare l euazione della linea elastica, lo spostamento e la rotazione in. Ricordiamo
DettagliInstabilità torsionale e flesso-torsionale (svergolamento)
nstabilità torsionale e lesso-torsionale (svergolamento) (revisione 8-1-003) nstabilità torsionale (Ballio 9..4) Nelle seioni doppiamente simmetriche (centro di taglio coincidente col baricentro) l avvitamento
DettagliESERCIZI SVOLTI. 12 Travi iperstatiche 12.2 Travi continue
1 Travi iperstatiche 1. Travi continue 1 ESERCIZI SVOLTI 1 1..4 Travi continue con sbalzi e con incastri Studiare la trave continua omogenea e a sezione costante rappresentata in figura, soggetta ai carichi
DettagliIl metodo delle forze
Nel campo delle strutture MONODIMENSIONALI, cioè quelle per le quali la lunghezza lungo un asse è di gran lunga prevalente rispetto alle altre dimensioni, i metodi di risoluzione delle strutture staticamente
DettagliUniversità degli Studi Roma Tre Dipartimento di Ingegneria Corso di Teoria e Progetto di Ponti A/A Dott. Ing.
Definizione La linea di influenza è un grafico che fornisce la risposta della struttura (sollecitazione o spostamento) in un punto in funzione della posizione della forza. Le sue ordinate lette in corrispondenza
Dettagli6.4 j Flessione retta Stato di tensione. e ricavando s u dalla relazione precedente si ha: = pr s
6ttI_NUNZIANTE_1 /6/11 17:59 Pagina 455 6.4 j Flessione retta j 455 e ricavando s u dalla relaione precedente si ha: d pr s θ s che è anche nota come formula di ariotte per i tubi in parete sottile. In
DettagliCalcolo di spostamenti di strutture isostatiche attraverso il PLV. Complemento alla lezione 41/50: Calcolo spostamenti tramite P.L.V.
acoo di spostamenti di strutture isostatiche attraverso i PLV ompemento aa eione /5: acoo spostamenti tramite P.L.V. Eserciio. acoare i vaore deo spostamento in per a trave sotto riportata. La struttura
DettagliLezione 39 - Le equazioni di congruenza
Lezione 9 - Le equazioni di congruenza ü [.a. 0-0 : ultima revisione 7 agosto 0] Per definizione, in una trave iperstatica non e' possibile calcolare le reazioni vincolari con sole equazioni di equilibrio.
Dettagli23 - La scrittura diretta delle equazioni di congruenza - Il metodo misto
3 - a scrittura diretta delle equazioni di congruenza - Il metodo misto ü [.a. 01-013 : ultima revisione 15 aprile 013] ' talvolta conveniente operare una scelta di incognite iperstatiche che rende la
Dettagli5. STRUTTURE IPERSTATICHE
STRUTTURE PERSTTHE 5. STRUTTURE PERSTTHE metodi risolutivi generali sono due: 1. metodo delle forze. metodo degli spostamenti l primo è più intuitivo ed è preferibile per strutture poco iperstatiche. l
DettagliTutti i diritti riservati
Statica - Fondamenti di meccanica strutturale /ed Copright 00 The Companies srl e Corbusier - Progetto per il palazzo dei Soviet a osca 9 Problema. Impostiamo ora il problema deformativo per la trave di
DettagliSignificato e definizione delle azioni interne
e azioni interne Significato e definizione delle azioni interne a schematizzazione delle strutture (siano essi componenti meccanici, civili o dispositivi medici a funzione strutturale), oltre al calcolo
DettagliGradi di libertà e vincoli. Moti del corpo libero
Gradi di libertà e vincoli Moti del corpo libero Punto materiale Il punto materiale descrive un corpo di cui interessa individuare solo la sua posizione Nel piano la posizione di un punto si individua
DettagliUniversità degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura. Metodi agli Elementi Finiti - (AA 2017/ 18) L elemento BEAM
elemento BEAM In qesto capitolo si calcolerà la matrice di rigidea dell elemento BEAM secondo la teoria semplificata di Elero_Bernolli, tiliando il Direct Stiffness Method. Si tratta di na procedra tiliata
DettagliScuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u.
Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Sommario Si analia il problema del solido di de Saint Venant sollecitato a taglio. Come si vedrà meglio nel seguito, la sollecitaione
DettagliESERCIZI SVOLTI. 13 Le strutture a telaio 13.1 I canali statici delle forze
1 ESERCIZI SVOLTI 1 Studiare il portale simmetrico e simmetricamente caricato riportato in figura a, incernierato alla base dei piedritti, gravato sulla traversa di un carico uniformemente ripartito q
DettagliLezione 6 - Analisi statica
ezione 6 - nalisi statica ü [.a. 211-212 : ultima revisione 7 ottobre 212] Si consideri la stessa struttura bidimensionale della lezione precedente, ossia un insieme di travi collegate tra loro ed al suolo
Dettagliin B, cioè Pl 2 /(3EJ), e della risultante del caricamento triangolare, cioè Pl 2 /(2EJ). In conclusione, il taglio in A nella trave ausiliaria vale
Si considera la trave di lunghezza l, incastrata in B e caricata in A da una coppia concentrata C, (a). Si vuole calcolare la freccia e la rotazione della trave nei punti A e D. La Figura (b) mostra l
DettagliLezione 36 - Le travi a piu' campate. Parte II
Lezione 36 - Le travi a piu' campate. Parte II ü [A.a. 011-01 : ultima revisione 0 marzo 01] Nella lezione precedente si sono introdotti i vincoli intermedi, suddividendoli in vincoli esterni, che non
DettagliMetodo delle Forze nelle strutture a nodi spostabili
Metodo delle Forze nelle strutture a nodi spostabili L inserimento delle cerniere nelle strutture a nodi spostabili rende queste labili ma quest operazione si rende necessaria se vogliamo utilizzare i
Dettagli= + G è il noto modulo di elasticità tangenziale. Le relazioni inverse delle (1-2) sono le seguenti:
. Petrucci Leioni di Costruione di Macchine 3. IL PROBLMA LASTICO Il problema elastico consiste nella determinaione del campo tensionale, delle deformaioni e degli spostamenti di un solido costituito di
DettagliLezione 35 - Le travi a piu' campate
ezione 35 - e travi a piu' campate ü [.a. 2011-2012 : ultima revisione 20 marzo 2012] 'analisi delle travi a piu' campate, in linea di principio, non presenta difficolta' insormontabili. Si consideri infatti
DettagliProgetto di un solaio laterocementizio
1 Prima esercitazione progettuale Progetto di un solaio laterocementizio Lezione del 20/10/2015: Analisi delle sollecitazioni con il Metodo delle Forze 1 Definizione dei coefficienti di deformabilità 2
Dettagli20 - La scrittura diretta delle equazioni di congruenza
0 - a scrittura diretta delle euazioni di congruenza ü [.a. 0-0 : ultima revisione 9 aprile 0] Si consideri una struttura piana costituita da t tratti, per cui uindi possano scriversi t euazioni di euilibrio.
DettagliESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU STRUTTURE IPERSTATICHE
ESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU STRUTTURE IPERSTATICHE 1 PROVA SCRITTA 11 gennaio 2013 - Esercizio 2 Data la struttura di figura, ricavare le equazioni delle azioni interne (M, N, T) e tracciarne
DettagliUniversità degli Studi Roma Tre Dipartimento di Ingegneria Corso di Teoria e Progetto di Ponti A/A Dott. Ing.
Definizione La linea di influenza è un grafico che fornisce la risposta della struttura (sollecitazione o spostamento) in un punto in funzione della posizione della forza. I diagrammi delle sollecitazioni
Dettagli6 - Il principio dei lavori virtuali ed il procedimento di Lagrange
6 - Il principio dei lavori virtuali ed il procedimento di agrange ü [.a. 2013-2014 : ultima revisione 20 ottobre 2013] In questa applicaione si utilia il principio dei lavori virtuali per il calcolo di
DettagliESERCIZI SVOLTI. Travi. 4 Forze in equilibrio e vincoli 4.2 Vincoli e reazioni vincolari 1
4 Forze in equilibrio e vincoli 4. Vincoli e reazioni vincolari 1 ESERCIZI SVOLTI Travi 1 Si richiede il calcolo grafico e analitico delle reazioni vincolari della trave riportata in figura appoggiata
DettagliLezione 35 - Le travi a piu' campate
ezione 5 - e travi a piu' campate [Ultima revisione: 8 febbraio 009] 'analisi delle travi a piu' campate, in linea di principio, non presenta difficolta' insormontabili. Si consideri infatti una trave
DettagliSollecitazione di Trazione
Sollecitaione di Traione La sollecitaione di traione (carico applicato in direione dell asse rettilineo dell elemento monodimensionale) la si ripartisce nelle seioni interne in modo uniforme, qualunque
DettagliEsercitazione 3 - Calcolo delle azioni interne
Università degli Studi di ergamo orso di Laurea in Ingegneria Tessile orso di Elementi di Meccanica Esercitazione - alcolo delle azioni interne Esercizio n. La struttura di figura.a è composta da due aste
DettagliUniversità degli Studi di Cagliari - Facoltà di Ingegneria e Architettura
Esercizio N.1 a trave a mensola ha sezione trasversale costante e porta un carico F nella sua estremità libera. Determinare lo spostamento verticale del punto. Soluzione Iniziamo calcolando le reazioni
DettagliRIDUZIONE DEI DIAGRAMMI A BLOCCHI
RIDUZIONE DEI DIARAMMI A LOCCHI Nei controlli automatici spesso il legame fra due variabili viene indicato con un blocco. Ad esempio nella figura seguente si vuole intendere che la variabile (t) è dipendente
DettagliCapitolo 4. TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equazioni dell arco Equazioni di equilibrio
Capitolo 4 TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equaioni dell arco 4.1.1 Equaioni di equilibrio Si consideri una trave ad asse curvilineo. Per determinare le equaioni di equilibrio si consideri
Dettagliza Bozza - Appunti di Scienza delle Costruzioni 1, dalle lezioni del prof. P. Podio-Guidugli, a.a. 2007/8 -
11 Calcolo di spostamenti e rotazioni in travature isostatiche 81 11 Calcolo di spostamenti e rotazioni in travature isostatiche Consideriamo d ora in avanti travature linearmente termoelastiche dello
DettagliVerifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi
modulo D L acciaio Unità Il metodo alle tensioni ammissibili 1 Verifiche di deformabilità e di stabilità degli elementi inflessi Verifica nei confronti dello svergolamento (instabilità laterale) Esaminiamo
DettagliEQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA
ESERCIZI SVOLTI O CON TRACCIA DI SOLUZIONE SU EQUAZIONE DELLA LINEA ELASTICA v 0.9 Calcolare lo spostamento verticale del pattino A della struttura utilizzando l equazione della linea elastica. Materiale:
DettagliLezione 33- Le travi ad una campata II
ezione 33- e travi ad una campata II ü [.a. 2011-2012 : ultima revisione 14 giugno 2012] In questa lezione si studiano le travi ad una sola campata con i piu' comuni tipi di vincolo e soggetti ai piu'
DettagliYstudio Corsi lezioni ed esercizi svolti di Matematica, Statica e Scienza delle costruzioni Firenze - -
Trasformando il sistema con le opportune unità di misura ( m, / m),, si ha: Ystudio Corsi leioni ed esercii svolti di atematica, Statica e Sciena delle costruioni Firene - www.studio.it - info@studio.it
DettagliCLASSE 4 A APPUNTI DAL CORSO DI COSTRUZIONI LA SOLUZIONE DELLA TRAVE CONTINUA EQUAZIONE DEI TRE MOMENTI
the design of he Forth Bridge (Scotland) 1883-1890 by Sir John Fowler and Sir Benjamin Baker Nessun effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienzia. Leonardo da Vinci
DettagliTeoria e Progetto dei Ponti
Corso di Teoria e Progetto dei Ponti Università degli Studi di Pavia Teoria e Progetto dei Ponti 1/51 Teoria e Progetto dei Ponti Anno Accademico 08/09 Prof. Gian Michele Calvi Corso di Teoria e Progetto
DettagliLezione 33- Le travi ad una campata II
ezione 33- e travi ad una campata II [Ultima revisione: 5 febbraio 009] In questa lezione si studiano le travi ad una sola campata con i piu' comuni tipi di vincolo e soggetti ai piu' comuni tipi di carico
Dettagli21 - La scrittura diretta delle equazioni di congruenza - Parte II
21 - a scrittura diretta delle equazioni di congruenza - Parte II ü [.a. 2011-2012 : ultima revisione 15 aprile 2012] Esercizio n.9 Si calcolino le reazioni e si disegni il diagramma delle c.s.i. per il
DettagliLezione 40 - I corollari di Mohr
ezione 40 - I corollari di ohr [Ultimarevisione revisione14 14maggio maggio009] In uesta ezione si illustra un metodo per calcolare lo spostamento o la rotazione di un punto di una trave rettilinea, sfruttando
DettagliBOZZA. Lezione n. 12. Il metodo dell equilibrio Effetti delle variazioni termiche nelle strutture
ezione n. Il metodo dell equilibrio Effetti delle variazioni termiche nelle strutture e variazioni termiche che agiscono sulle strutture possono essere classificate in: variazioni che producono solo spostamenti
DettagliCALCOLO DEL RAGGIO DI CURVATURA DI UNA CURVA REGOLARE DI E Q UAZI O NE y = f (x ), ivi derivabile almeno due volte, e che la derivata seconda
ALOLO DEL RAGGIO DI URVATURA DI UNA URVA REGOLARE DI E Q UAZI O NE Supponiamo che b sia una unzione deinita in, ivi derivabile almeno due volte, e che in la derivata seconda sia diversa da zero, e indichiamo
DettagliFlessione e Taglio. La sollecitazione di taglio non è mai disgiunta dalla flessione, si parla dunque di Taglio e Flessione. (z)
Flessione e aglio a solleitaione di taglio non è mai disgiunta dalla lessione, si parla dunque di aglio e Flessione. () Si onsideri un solido di S.Venant on seione rettangolare sottile, solleitato a taglio
Dettagli1) METODO DELLE SEZIONI DI RITTER
1) METODO DELLE SEZIONI DI RITTER Un altro metodo per il calcolo di una travatura reticolare isostatica è quello delle sezioni di Ritter. Prendiamo in esame la stessa struttura dell esercizio precedente
DettagliELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012)
ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/01) Soluioni di problemi elettrostatici I problemi elettrostatici riguardano lo studio degli effetti delle cariche
DettagliTrave isostatica Studio della deformata con il metodo della LINEA ELASTICA
Trave isostatica Studio della deformata con il metodo della LINEA ELASTICA Trave a mensola, di rigidezza flessionale costante pari a EI, soggetta a forza verticale agente all estremo liero. Determinare
DettagliLezione 19 Propagazione di onde EM in un plasma freddo in presenza di campo magnetico
Leione 19 Propagaione di onde M in un plasma freddo in presena di campo magnetico G. Bosia Universita di Torino 1 Derivaione della relaione di dispersione In questa leione studiamo la propagaione di un
DettagliCORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI
CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI LA SOLUZIONE DELLE TRAVI CONTINUE - EQUAZIONE DEI TRE MOMENTI LA SOLUZIONE DELLE TRAVI CONTINUE La trave continua è uno schema ricorrente nella tecnica delle
DettagliIL PROGETTO DI TRAVI IN C.A.P. IPERSTATICHE
7 I PROGETTO DI TRAVI I C.A.P. IPERSTATICHE 7.1 Il sistema equivalente alla precompressione a valutazione delle caratteristiche della sollecitazione nelle travi in c.a.p. può essere condotta, in alternativa
DettagliFig. 1.1 Schema statico
ESERCIZIO 1 Fig. 1.1 Schema statico Primo passo: Determinazione delle reazioni vincolari Sulla struttura agisce un carico regolare che è equivalente, ai soli fini dell equilibrio di corpo rigido, ad una
DettagliStruttura 1-volta iperstatica soggetta a cedimento vincolare risolta con il metodo LINEA ELASTICA. M>0
Struttura 1-volta iperstatica soggetta a cedimento vincolare risolta con il metodo LINEA ELASTIA La struttura di figura è soggetta al solo cedimento vincolare η del carrello in ; la trave AB ha rigidezza
DettagliRisoluzione delle Piastre Le piastre sottili in regime elastico
Corso di rogetto di Strutture OTENZA, a.a. 1 13 Risoluione delle iastre Le piastre sottili in regime elastico Dott. arco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/
DettagliESERCITAZIONE 3: Produzione e costi
MICROECONOMIA CEA A.A. 00-00 ESERCITAZIONE : Produzione e costi Esercizio (non svolto in aula ma utile): Rendimenti di scala Determinare i rendimenti di scala delle seguenti funzioni di produzione: a)
DettagliMST.1.01 Sia dato il portale in figura, con il trasverso BC indeformabile ed i montanti di rigidezza EJ.
Meccanica delle strutture Componenti di spostamento Sistemi iperstatici di travi Linea elastica e metodo di Ritz. Componenti di spostamento in sistemi isostatici di travi MST.1.01 Sia dato il portale in
Dettagli4. Calcolare il baricentro delle seguenti regioni del piano dotate di densità unitaria:
INTEGRLI OPPI e TRIPLI Esercii risolti. Calcolare i seguenti integrali doppi: a b c d e f g h i j k y d dy,, y :, y }; d dy,, y :, y }; + y + y d dy,, y :, y }; y d dy,, y :, y }; y d dy,, y :, y + };
DettagliVerifica n.35 - Scienza delle Costruzioni 12 crediti
Verifica n.35 - Scienza delle Costruzioni 12 crediti Venerdi' 21 Dicembre 2012 - ore 9.30-11.30 Per la trave di Figura: A B C 2 L L 1. calcolare e disegnare i diagrammi del taglio, del momento flettente,
DettagliTrave con saette D8. Guida dell'utente. Friedrich + Lochner GmbH F+L im Internet
Trave con saette D8 Guida dell'utente Friedrich + Lochner GmbH 2006 F+L im Internet www.frilo.de E-Mail: info@frilo.de D6 Guida dell'utente, Versione 1/2006 Programma D8 1 F+L- Programma: D8 Questo manuale
DettagliCorso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 2 STATICA DEI CORPI RIGIDI
Anno Scolastico 2009/2010 Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 2 STATICA DEI CORPI RIGIDI Prof. Matteo Intermite 1 La Statica dei Corpi Rigidi si interessa dell equilibrio dei corpi
DettagliNome: Cognome: Data: 22/01/2015
Esame di Costruioni Aerospaiali Prof. P. Gasbarri Nome: Cognome: Data: /0/05 Eserciio N. Valutaione 4 Sia data un ala, modellata come una trave di lunghea 0m incastrata nell estremo di sinistra. e fore
DettagliEsempio di risoluzione di struttura iperstatica col metodo delle forze. Complemento alla lezione 42/50: Il metodo delle forze I
Esempio di risouione di struttura iperstatica co metodo dee fore ompemento aa eione 4/50: I metodo dee fore I Per a struttura sotto riportata, cacoare i diagrammi dee caratteristiche dea soecitaione interna.
DettagliSebastiano Goddi (sebago)
Sebastiano Goddi (sebago) LINEE E TRAVI: UNA POSSIBILE ANALOGIA (2) 23 February 2010 Un caso spinoso : la trave incastrata a entrambi gli estremi per quanto detto al paragrafo 3 dell'articolo precedente,
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI PROVA SCRITTA DEL 27 FEBBRAIO Nome Cognome matricola
Nome Cognome matricola Note Giudizio buono sufficiente insufficiente DATI: L = 6.00 m H = 3.00 m q = 40.0 /m F = 60 M u = 180 m EJ p = EJ t = rigidezze flessionali di pilastri e travi rispettivamente =
DettagliL'EQUILIBRIO E LE REAZIONI VINCOLARI
L'EQUILIBRIO E LE REAZIONI INCOLARI EQUILIBRIO DI UN SISTEMA DI FORZE Il nostro problema è quello di far star fermi i corpi, cioè far si che una struttura sia in equilibrio ora e negli anni a venire, dobbiamo
DettagliCORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 19/01/09
CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 19/01/09 Quesito 1 (Punti 8) Data la travatura reticolare mostrata nella Figura 1, determinare
DettagliCORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 16/01/08
CORSO DI LAUREA IN ING. ELETTRICA CORSO DI MECCANICA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE VERIFICA INTERMEDIA DEL 16/1/8 Quesito 1 (Punti 7) Data la travatura reticolare mostrata nella Figura 1, determinare:
Dettaglisin =0 (1.1) Risolvendo l equazione (1.1) rispetto alla forza adimesionalizzata =, si ottiene: =
Capitolo 1 INTRODUZIONE ALLA STABILITA DELL EQUILIBRIO 1.1 Sistemi articolati rigidi Si consideri una mensola rigida vincolata tramite un supporto elastico di rigidezza, soggetta a carico assiale, come
DettagliDefinizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A
Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,
DettagliScienza delle Costruzioni per Allievi di Ing. per l Ambiente e il Territorio Compito 1
Compito 1 1) Determinare il baricentro della sezione in figura, preferibilmente per via grafica, e definire la posizione dell asse neutro. Tracciare il diagramma della tensione associata alla forza N di
DettagliFRANCESCO MARINO - TELECOMUNICAZIONI
FRANCESCO MARNO - TELECOMUNCAZON 6.i. Generalità Autore: Francesco Marino http://www.francescomarino.net info@francescomarino.net ntegraione al ol., UD 6 Teoria dei quadripoli lineari UD6.i Quadripoli
DettagliESERCIZI DI CALCOLO NUMERICO
ESERCIZI DI CALCOLO NUMERICO Eserciio : equaioni non lineari Esercii di riepilogo Mawell Dopo aver localiato le soluioni dell equaione non lineare studiare la convergena del metodo di punto isso φ applicato
DettagliAnno 3 Equazione dell'ellisse
Anno Equazione dell'ellisse 1 Introduzione In questa lezione affronteremo una serie di problemi che ci chiederanno di determinare l equazione di un ellisse sotto certe condizioni. Al termine della lezione
Dettagliσ x = -3 N/mm 2 σ y = 13 N/mm 2 τ xy = -6 N/mm 2
SCIENZ DEE COSTRUZIONI - Compito 1 o studente è tenuto a dedicare 30 minuti alla soluzione di ogni esercizio Si consideri una trave a mensola, di lunghezza =1 m e di sezione retta uadrata di lato 10 cm,
DettagliConsiderazioni introduttive
a linea elastica onsiderazioni introduttie In un elemento strutturale deformabile in cui una dimensione è prealente rispetto alle altre due, è possibile determinare la configurazione secondo la uale uesto
DettagliSono riportate nel seguito tipiche strutture che si analizzeranno durante il corso: Figura 1.1
Capitolo 1 1 Risoluzione delle strutture iperstatiche 1 (A cura di Rosario Palomba) 1.1 Studio del comportamento degli elementi strutturali Sono riportate nel seguito tipiche strutture che si analizzeranno
DettagliEsercizi sintetici sull analisi cinematica di sistemi articolati
Fondamenti di Meccanica Strutturale Aerospaziali AA 2012/2013 Esercizi sintetici sull analisi cinematica di sistemi articolati Analisi cinematiche sintetiche e complete. Abbreviazioni usate: AC = analisi
DettagliVerifica n crediti
Verifica n.45-1 crediti aprile 014 - Mercoledi' 9.0-11.0 Si consideri il telaio di Figura 1, vincolato con due appoggi al piede e disconnesso con un bipendolo interno ad asse verticale nella mezzeria del
DettagliCapitolo 4. L equilibrio dei solidi
Capitolo 4 L equilibrio dei solidi 1 L equilibrio dei corpi Un corpo è in equilibrio quando è fermo e rimane fermo. 2 Il modello del punto materiale Un punto materiale è un oggetto che è considerato un
DettagliVERIFICHE DI STABILITA CNR 10011/85 7
VERIFICHE DI STBILIT CR 00/85 7 Secondo la normativa italiana (CR 00 e D.. 6//996) deve essere: dove: c c / / ν.5 c ν è la tensione corrispondente alla orza c che provoca l inlessione laterale dell asta
Dettaglimodalità che si trovano a destra della modalità centrale. se k è dispari.
La misura della orma per variabili qualitative ordinali Lo studio della orma per variabili qualitative ordinali può essere condotto servendosi dell indice di dispersione introdotto per tale categoria di
Dettagli